CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 1 febbraio 2024
244.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VI e XI)
COMUNICATO
Pag. 7

SEDE REFERENTE

  Giovedì 1° febbraio 2024. — Presidenza del presidente della VI Commissione, Marco OSNATO.

  La seduta comincia alle 11.40.

Disposizioni in materia di partecipazione dei lavoratori al capitale, alla gestione e ai risultati dell'impresa.
C. 300 Cirielli, C. 1184 Molinari, C. 1299 Faraone, C. 1573 d'iniziativa popolare e C. 1617 Foti.
(Seguito esame e rinvio – Abbinamento della proposta di legge C. 1617 Foti).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento rinviato nella seduta del 18 gennaio 2024.

  Marco OSNATO, presidente, ricorda che i deputati possono partecipare alla seduta in videoconferenza, secondo le modalità stabilite nella riunione della Giunta per il Regolamento.
  Comunica altresì che è stata assegnata alle Commissioni riunite VI e XI la proposta di legge C. 1617 Foti, concernente «Disciplina della partecipazione dei lavoratori alla gestione e ai risultati dell'impresa nonché modifica alla legge 30 dicembre 1986, n. 936, in materia di istituzione della Commissione nazionale per la partecipazione dei lavoratori presso il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro». Poiché la suddetta proposta di legge verte su materia identica a quella delle proposte di legge già all'ordine del giorno, evidenzia che le Presidenze ne dispongono l'abbinamento, ai sensi dell'articolo 77, comma 1, del regolamento. Invita il relatore per la XI Commissione, onorevole Malagola, ad illustrare il contenuto della proposta di legge C. 1617 testé abbinata.

  Lorenzo MALAGOLA (FDI), relatore per la XI Commissione, illustra la proposta di legge C. 1617 Foti, testé abbinata alle proposte di legge C. 300 Cirielli, C. 1184 Molinari, C. 1299 Faraone e C. 1573 d'iniziativa popolare. Essa reca disciplina della Pag. 8partecipazione dei lavoratori alla gestione e ai risultati dell'impresa nonché modifica alla legge 30 dicembre 1986, n. 936, in materia di istituzione della Commissione nazionale per la partecipazione dei lavoratori presso il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro. Passando ad esaminare il contenuto del provvedimento, segnala che la proposta di legge è composta da 17 articoli, suddivisi in 8 titoli.
  Nell'ambito del Titolo I, finalità e attuazione dei principi costituzionali, l'articolo 1 reca le finalità della legge, ossia introdurre una disciplina normativa della partecipazione gestionale, finanziaria, organizzativa e consultiva dei lavoratori in attuazione di quanto previsto dall'articolo 46 della Costituzione, nel rispetto dei princìpi e dei vincoli derivanti in materia dall'ordinamento dell'Unione europea e internazionale, recando inoltre disposizioni per l'innalzamento delle retribuzioni dei lavoratori, contrastando il lavoro povero, mentre l'articolo 2 reca le definizioni.
  Il Titolo II reca disposizioni sulla partecipazione gestionale dei lavoratori. In particolare, gli articoli 3 e 4 disciplinano rispettivamente la partecipazione dei rappresentanti dei lavoratori al consiglio di sorveglianza e al consiglio di amministrazione. Nell'ambito del titolo III, sulla partecipazione economica e finanziaria dei lavoratori, gli articoli 5, 6, 7 e 8 disciplinano rispettivamente la distribuzione degli utili ai lavoratori e il regime fiscale cui essi sono sottoposti, la creazione di piani di partecipazione finanziaria dei lavoratori, il conseguente accordo di affidamento fiduciario per la gestione collettiva dei diritti derivanti dalla partecipazione finanziaria e gli obblighi di trasparenza dello stesso.
  Nell'ambito del Titolo IV, sulla partecipazione organizzativa dei lavoratori, gli articoli 9 e 10 prevedono l'istituzione dei premi per l'innovazione e l'efficienza e l'individuazione dei soggetti di riferimento della partecipazione organizzativa, mentre gli articoli 11 e 12, di cui al titolo V sulla «Partecipazione consultiva dei lavoratori», disciplinano la consultazione preventiva e obbligatoria dei lavoratori in merito alle scelte aziendali e la relativa procedura.
  Nell'ambito del titolo VI, sulla formazione e consulenza esterna, l'articolo 13 interviene in materia di obblighi di formazione dei lavoratori dipendenti e degli amministratori coinvolti nella partecipazione gestionale e consultiva, mentre l'articolo 14 prevede il diritto, per i rappresentanti dei lavoratori che operano nelle commissioni paritetiche e coloro che partecipano agli organi societari, di ricorrere alla consulenza di esperti esterni su argomenti specifici.
  Nell'ambito del Titolo VII, sui meccanismi premiali, l'articolo 15 prevede agevolazioni fiscali al fine di promuovere la partecipazione e la consultazione dei lavoratori nelle imprese. Nell'ambito del Titolo VIII, l'articolo 16 prevede l'istituzione, presso il CNEL, della Commissione nazionale permanente per la partecipazione dei lavoratori, con funzioni interpretative e di indirizzo sull'attuazione della partecipazione dei lavoratori alle aziende, modificando la legge 30 dicembre 1986, n. 936, recante norme sul Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro. L'articolo 17, infine, reca le disposizioni di copertura finanziaria.

  Arturo SCOTTO (PD-IDP), intervenendo sull'ordine dei lavori, pur facendo notare che il tema in esame riveste grande importanza, essendo peraltro abbinata alle altre una proposta di legge di iniziativa popolare, che merita una assoluta priorità, ritiene necessario, prima di proseguire nell'iter, fare chiarezza circa una questione sia regolamentare sia politica che riguarda tale discussione. Ritiene infatti vi sia un fondato rischio di determinare un corto circuito istituzionale, considerato che la Camera dei deputati, svuotando di contenuto un testo in quota opposizione sul tema del salario minimo, ha di recente approvato la proposta di legge C. 1275 – attualmente all'esame del Senato (S. 957) – recante deleghe al Governo in materia di retribuzione dei lavoratori e di contrattazione collettiva nonché di procedure di controllo e informazione, che, tra i criteri di delega, prevede anche un intervento su un tema analogo a quello oggetto dei provvedimenti in titolo. Ritiene dunque necessario che la Pag. 9maggioranza al Senato espunga tale argomento dal testo della proposta di legge C. 1275, al fine di consentire di proseguire l'iter dei provvedimenti in titolo, sui quali altrimenti l'esame non potrebbe che essere sospeso, onde evitare che Camera e Senato legiferino contemporaneamente sul medesimo argomento, determinando una evidente sovrapposizione. Fa notare, peraltro, che ciò rischia di minare il rapporto tra il Parlamento e i corpi intermedi, tenuto conto che la proposta di legge di iniziativa popolare è stata promossa dalla CISL ed è stata sottoscritta da migliaia di cittadini.

  Valentina BARZOTTI (M5S), associandosi alle considerazioni del deputato Scotto, giudica fondamentale fare chiarezza sull'aspetto testé posto, prima di procedere oltre nell'iter, al fine di evitare di svolgere un lavoro che altrimenti potrebbe rischiare di rivelarsi inutile, a fronte dell'esame contestuale del medesimo argomento in entrambi i rami del Parlamento. Ricordato che i gruppi di opposizione hanno già posta la questione nell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, della XI Commissione, si augura una sollecita risposta delle presidenze e dei gruppi di maggioranza al riguardo.

  Lorenzo MALAGOLA (FDI), relatore per la XI Commissione, nel ricordare che il tema relativo alla delega al Governo in materia di retribuzione dei lavoratori e contrattazione collettiva è stato posto in XI Commissione prima della presentazione della proposta di legge C. 1573, osserva che il conseguente abbinamento di quest'ultima proposta di legge ai provvedimenti in titolo ha rappresentato un atto dovuto, con il quale il Parlamento ha risposto sollecitamente ad un atto di iniziativa popolare, promosso dai corpi intermedi, di assoluta rilevanza. Facendo riferimento ad alcune considerazioni svolte nel dibattito odierno, alla luce della portata del criterio di delega richiamato, ritiene non sussista alcun rischio di corto circuito istituzionale, entrando in gioco piuttosto dinamiche interne alla maggioranza, in relazione all'opportunità di sviluppare o meno, anche in termini più ampi, alcuni argomenti di merito, o che attengono alle relazioni tra Parlamento e Governo. A fronte delle polemiche testé sollevate, esprime piuttosto dei dubbi sulla disponibilità dei gruppi di opposizione a parlare del tema della partecipazione dei lavoratori al capitale, alla gestione e ai risultati dell'impresa, probabilmente ritenuto scomodo ai fini del mantenimento di certi equilibri politici.

  Arturo SCOTTO (PD-IDP), intervenendo per una precisazione, ricollegandosi alle considerazioni testé espresse dal relatore, fatto notare che la proposta di legge C. 1573 è stata presentata prima del voto finale in Assemblea sulla proposta di legge C. 1275, evidenzia come non vi sia alcun imbarazzo per i gruppi di opposizione nel discutere il tema della partecipazione dei lavoratori al capitale, alla gestione e ai risultati dell'impresa, che peraltro è stato posto grazie a una iniziativa meritoria dei cittadini e del sindacato. Ritiene piuttosto che sia la maggioranza a registrare problemi politici al proprio interno, anche considerata la varietà delle proposte di legge presentate su tale argomento. Fa notare al relatore, in ogni caso, che non si tratta tanto di un problema interno alla maggioranza, quanto di una questione fondamentale che attiene ai rapporti tra i due rami del Parlamento, sulla quale appare necessario fare chiarezza quanto prima, consentendo di proseguire nell'iter di esame. Fa notare che l'eventuale decisione dei gruppi di maggioranza di non espungere nel corso dell'esame al Senato, dal testo approvato dalla Camera della proposta di legge C. 1275 (S. 957), il criterio di delega – recato all'articolo 1, comma 2, lettera i), di quella proposta – inerente alla disciplina dei modelli di partecipazione dei lavoratori alla gestione e agli utili dell'impresa, testimonierebbe la mancanza di volontà di affrontare seriamente tale tema.

  Toni RICCIARDI (PD-IDP) evidenzia, in primo luogo, che la partecipazione dei Pag. 10lavoratori alla gestione e ai risultati dell'impresa è un tema costantemente all'attenzione del proprio gruppo parlamentare, presente anche nel programma elettorale del Partito Democratico.
  Rileva inoltre la pertinenza degli argomenti sollevati dai colleghi, alla luce della circostanza per cui le Commissioni riunite sono chiamate oggi a esaminare una serie di proposte – tra loro sovrapposte – che provengono dalla maggioranza e non, invece, dall'opposizione.
  Ritiene dunque opportuno che la maggioranza si impegni perlomeno a valutare l'opportunità di avviare una riflessione sullo stralcio, dalla proposta di legge all'esame del Senato, della tematica relativa alla partecipazione dei lavoratori. La permanenza di tale questione in entrambi i provvedimenti rischia infatti, a suo avviso, di creare un vero e proprio ingorgo istituzionale tra i due rami del Parlamento.

  Marco OSNATO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 11.55.

AUDIZIONI INFORMALI

  Giovedì 1° febbraio 2024.

Audizione informale di rappresentanti di CGIL, CISL, UIL e UGL nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 300 Cirielli, C. 1184 Molinari, C. 1299 Faraone, C. 1573 d'iniziativa popolare e C. 1617 Foti, recanti disposizioni in materia di partecipazione dei lavoratori al capitale, alla gestione e ai risultati dell'impresa.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 11.55 alle 13.35.