CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 30 gennaio 2024
242.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
Pag. 68

SEDE REFERENTE

  Martedì 30 gennaio 2024. — Presidenza del presidente Salvatore DEIDDA. – Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Tullio Ferrante.

  La seduta comincia alle 13.45.

Interventi in materia di sicurezza stradale e delega per la revisione del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285.
C. 1435 Governo e abb.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 24 gennaio 2024.

  Salvatore DEIDDA, presidente, avverte che il gruppo PD-IDP ha chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche attraverso il sistema di ripresa audiovideo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Ricorda che nella seduta del 24 gennaio sono stati esaminati gli emendamenti relativi agli articoli 6 e 7 fino agli identici emendamenti Pastorella 7.10 e Pastorino 7.11.
  Ricorda, altresì, con riferimento agli articoli 6 e 7, che sono state accantonate le proposte emendative Tosi 6.3, Pastorino 6.5, Marchetti 6.6, Casu 6.7, Raimondo 6.31, Sorte 6.44, Barbagallo 6.45, Pastorino 6.46, Ghirra 6.47, Pastorino 6.53, Sorte 6.57, Tosi 6.54, Gaetana Russo 6.60, Tosi 6.05, Raimondo 6.07, Barbagallo 6.09, Traversi 6.011, Casu 6.013, Schullian 6.014, Pretto 6.016, Baldelli 6.017, Raimondo 6.022, Dara 6.023, Traversi 6.024, Gaetana Russo 6.033, Mantovani 6.036, Tosi 7.15, Ghio 7.20, Iaria 7.21, Ghirra 7.22, Pastorella 7.23 e Mascaretti 7.27 e 7.28.

  Francesca GHIRRA (AVS), intervenendo sull'emendamento Ghio 7.12, osserva come esso chieda che l'obbligatorietà del casco non sia estesa ai monopattini degli operatori di noleggio, perché ciò rappresenterebbe un forte strumento di dissuasione al loro utilizzo. Conviene infatti, a suo avviso, certamente regolamentare la materia ma semmai incentivando mezzi di trasporto così ecologici. Chiede dunque un ripensamentoPag. 69 da parte dei relatori, tramite un accantonamento o uno spostamento della misura nell'articolo 17 relativo alla delega; preannunzia altrimenti voto favorevole.

  Anthony Emanuele BARBAGALLO (PD-IDP) afferma che una revisione del codice della strada, per quanto finalizzata alla sicurezza, non deve penalizzare gli operatori di noleggio ma soprattutto i cittadini nella loro quotidianità. Si unisce dunque alla richiesta di accantonamento avanzata dalla collega Ghirra.

  Antonino IARIA (M5S) afferma che non si tratta della difesa di un settore commerciale: questa misura rappresenta a suo avviso un tentativo irragionevole e ideologico di limitare l'uso dei monopattini. Chiede dunque di spostare l'obbligo del casco per gli utenti dei monopattini nella delega prevista all'articolo 17: sarebbe un modo di approfondire la tematica in oggetto, anche tramite un confronto con gli enti locali. Conclude osservando che la maggioranza è stata troppo frettolosa e che la Commissione dovrebbe affrontare la questione in modo assai più ponderato.

  La Commissione respinge l'emendamento Ghio 7.12.

  Antonino IARIA (M5S) illustra il contenuto del proprio emendamento 7.13, sottolineando che il testo che esso va a sopprimere nella scorsa legislatura era stato votato anche da forze che attualmente compongono la maggioranza. Si tratta, rileva, quasi di un ritorno indietro rispetto a innovazioni che erano state individuate nella fase, peraltro emergenziale, nella quale la mobilità dolce è stata sviluppata.

  La Commissione respinge l'emendamento Iaria 7.13.

  Antonino IARIA (M5S) illustra il contenuto del proprio emendamento Iaria 7.14, che abroga una misura che gli appare meramente dissuasiva dell'utilizzo dei monopattini. Osserva che la maggioranza è contraria all'uso dei monopattini senza aver però individuato una soluzione ecologica alternativa; si tratta di una mera ricerca di consenso elettorale che non può portare lontano.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Iaria 7.14 e 7.16.

  Antonino IARIA (M5S) illustra il contenuto del proprio emendamento 7.17. Afferma che questa emendamento, come precedente, sopprime una misure di regolamentazione che avrebbe potuto essere gestita in modo assai più ragionevole, senza porre vincoli economici che di fatto andranno a impedire agli operatori di noleggio di esercitare la propria attività. Il percorso che la maggioranza ha intrapreso è antiecologico, contro la sicurezza ed antieconomico. Si tratta di una contrapposizione fra la mobilità del futuro e quella del passato: la maggioranza è inequivocabilmente dalla parte del passato.

  La Commissione respinge l'emendamento Iaria 7.17.

  Antonino IARIA (M5S) illustra il proprio emendamento 7.18, che va ad abrogare l'obbligo di una sorta di targa per i monopattini. Chiede polemicamente se ciò comporterà l'iscrizione al PRA e se la finalità sia quella di sanzionare chi viola il codice della strada. È evidente, osserva, che tale istanza può essere in astratto valida; tuttavia, già ora l'identificazione di chi ha commesso un'infrazione è assai facile perché tutti i monopattini a noleggio sono provvisti di strumenti tecnologici atti a permetterla. Si chiede se non si tratti dell'ennesimo stratagemma per sfavorire la nuova mobilità dolce che guarda al futuro.

  Francesca GHIRRA (AVS) osserva che la lettera m) del comma 1 contiene le misure, contrassegno e assicurazione obbligatori, in assoluto più gratuitamente punitive nei confronti dei monopattini. Dichiara di condividere le valutazioni del collega Iaria sulle difficoltà che verranno incontrate nell'emissione dei contrassegni, Pag. 70che il dispositivo descrive in modo piuttosto incomprensibile; rileva altresì che non vengono operate distinzioni tra monopattini privati e monopattini in sharing, peraltro già coperti da assicurazione. Raccomanda dunque l'approvazione dell'emendamento in oggetto.

  La Commissione respinge l'emendamento Iaria 7.18.

  Francesca GHIRRA (AVS) illustra il contenuto dell'emendamento a sua firma 7.19, che abroga l'obbligo di assicurazione per i monopattini, Ricorda che gli utilizzatori di monopattino sono per definizione gli utenti deboli della strada; sarebbe semmai più opportuno prevedere l'obbligo per i conducenti di monopattino di risarcire eventuali danni che avessero provocato. Raccomanda dunque l'approvazione del suo emendamento o comunque una forte attenzione sugli identici emendamenti Ghio 7.20, Iaria 7.21, Ghirra 7.22 e Pastorella 7.23, per il momento accantonati.

  La Commissione respinge l'emendamento Ghirra 7.19.

  Antonino IARIA (M5S) illustra il proprio emendamento 7.25, osservando che i veicoli a prevalente propulsione elettrica non sono solo i monopattini o le biciclette: negli ultimi anni ne sono nati di diversi tipi. Si chiede se il proliferare di vincoli contenuti all'articolo 7 abbia la finalità di accreditare il provvedimento come particolarmente attento alla sicurezza o non magari quella di creare confusione allo scopo di penalizzare questi mezzi. Osserva inoltre che la micromobilità elettrica potrebbe evolversi in direzioni per ora sconosciute, con mezzi diversi che la tecnologia andrà via via ad individuare: con il comma 2 dell'articolo 7 di fatto si va a colpire qualsiasi sviluppo futuro in modo estremamente ottuso. Chiede dunque l'accantonamento dell'emendamento in oggetto.

  Francesca GHIRRA (AVS) dichiara che il tenore del comma 2 appare assai confuso ed evanescente. Ne caldeggia con forza un miglioramento oppure l'approvazione dell'emendamento soppressivo Iaria 7.25.

  La Commissione respinge l'emendamento Iaria 7.25.

  Salvatore DEIDDA, presidente, ricorda che l'emendamento Sorte 7.26 è stato ritirato.

  Anthony Emanuele BARBAGALLO (PD-IDP) illustra l'articolo aggiuntivo Morassut 7.01, che interviene sulla proporzionalità delle sanzioni e sulla sicurezza degli utenti della strada rispetto ai conducenti dei vari mezzi. Ricorda che l'applicazione dell'articolo 2054 del codice civile ai monopattini, rispetto a quella dell'articolo 2043, è sempre sembrata alla sua forza politica eccessiva; la proposta emendativa in oggetto potrebbe dunque rappresentare un modo per trovare la quadra.

  Francesca GHIRRA (AVS) afferma che la proposta emendativa potrebbe apparire pleonastica, ma così non è, altrimenti non vi sarebbero tutti gli incidenti stradali che quotidianamente si verificano. Si tratta di una formulazione che prende in considerazione tutti i mezzi circolanti su strada, sulla base di un'intelligente proporzionalità: ne raccomanda dunque l'approvazione.

  Antonino IARIA (M5S) dichiara che la proposta emendativa individua una precisa gerarchia di mezzi e utenti della strada. Ricorda, sulla base delle audizioni svolte, che ad oggi la gerarchia esiste, ma è invertita: i pedoni, il soggetto più debole, non sono al primo posto per importanza. Dovrebbe essere un principio ovvio, osserva polemicamente; metterlo nero su bianco risulta invece purtroppo necessario. Questo non è purtroppo nelle corde della maggioranza: essa è contro una visione della sicurezza imperniata su scelte radicali che possono provocare contestazioni, come dimostrato dalla recente vicenda prodottasi a Bologna. La maggioranza è legata a un'idea di città ancorata al passato, mentre nel futuro i centri urbani saranno senza automobili,Pag. 71 al di là di qualsiasi vittoria momentanea o tentativo di restaurazione che venga dalla politica. Sarebbe bene, conclude, prevenire e anticipare coraggiosamente i cambiamenti, invece di subirli con passività e in modo retrogrado.

  Andrea CAROPPO (FI-PPE), relatore, afferma che è ingiusto affermare che il provvedimento non voglia tutelare gli utenti vulnerabili della strada; è a suo avviso però inutile individuare una gerarchia. Ricorda che il provvedimento ricomprende una norma, come quella della distanza minima laterale nel sorpasso, che dimostra fattiva attenzione nei confronti dei ciclisti.

  Andrea CASU (PD-IDP) ricorda che individuare una gerarchia non vuol dire garantire l'impunità per i soggetti più deboli. Il problema è semmai se questa revisione del codice debba avere un effettivo impatto sulla realtà delle strade: il richiamo alla responsabilità nella guida è necessario, inevitabilmente con proporzionalità alle caratteristiche del mezzo. Porre norme prive di un vincolo di responsabilità per chi le deve applicare, conclude, le trasforma in un'operazione puramente formale, non sostanziale.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Morassut 7.01.

  Andrea CAROPPO (FI-PPE), relatore, intervenendo anche a nome della collega Maccanti, esprime parere favorevole sull'emendamento Dara 8.37, nonché parere favorevole sugli emendamenti Barbagallo 8.38, Pastorella 8.39 e Faraone 8.40, a condizione che siano riformulati in un testo identico all'emendamento Dara 8.37. Esprime dunque parere favorevole sugli emendamenti Marchetti 8.81 e Iaria 8.82, a condizione che siano riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato), nonché parere favorevole sugli identici articoli aggiuntivi Raimondo 8.019, Faraone 8.020, Tosi 8.021, Pastorella 8.022, Ghirra 8.024 e Barbagallo 8.025, sugli identici articoli aggiuntivi Fede 8.027 e Barbagallo 8.028 e sull'articolo aggiuntivo Marchetti 8.029, a condizione che siano tutti riformulati in identico testo nei termini riportati in allegato (vedi allegato). Precisa che l'eventuale approvazione di tali ultimi articoli aggiuntivi, così come riformulati, assorbirebbe l'articolo aggiuntivo Ghirra 8.026.
  Propone inoltre l'accantonamento degli emendamenti Raimondo 8.72 e Gaetana Russo 8.84 e degli articoli aggiuntivi Tosi 8.01, Pretto 8.02, Pastorella 8.03, Amich 8.05, Pastorella 8.06, Ghirra 8.07, Gianassi 8.08 e 8.09, Ghirra 8.010, degli identici articoli aggiuntivi Gaetana Russo 8.011 e Tosi 8.013, nonché degli articoli aggiuntivi Pastorella 8.014, Ciocchetti 8.030 e Pretto 8.031.
  Formula infine un invito al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, su tutte le restanti proposte emendative riferite all'articolo 8.

  Il sottosegretario di Stato Tullio FERRANTE esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Valentina GHIO (PD-IDP) dichiara che i temi della mobilità sostenibile e della ciclabilità, sulla base dei pareri formulati dai relatori, sono chiaramente concepiti dalla maggioranza in modo del tutto inconciliabile con la visione recata invece dalla sua forza politica, la quale auspica la prosecuzione del percorso che in questi anni ha avvicinato l'Italia a realtà europee diverse e più avanzate. Uno dei temi più delicati è la futura emanazione del regolamento ministeriale che restringe l'autonomia dei comuni su materie che peraltro appartengono naturalmente agli enti locali: ricorda ad esempio l'importanza dei piani della mobilità sostenibile portati avanti dai comuni. Palesemente, a suo avviso, l'impostazione della maggioranza è refrattaria a qualsiasi concetto di mobilità sostenibile e tutelata e di centri urbani vivibili.

  Francesca GHIRRA (AVS) dichiara se che i relatori decidessero di sospendere l'esame dell'articolo 8 e di trasferirne il contenuto nella parte che l'articolo 17 delega al Governo, il suo gruppo sarebbe disponibile a ritirare tutti gli emendamenti Pag. 72presentati. L'articolo 8 è in assoluto quello più critico, in quanto limita l'autonomia dei comuni e interviene direttamente su materie, quali le case avanzate e le infrastrutture urbane, legate alla ciclabilità: le appare davvero opportuno stralciare l'articolo dalla revisione complessiva del codice della strada. Ricorda che ad esempio le città metropolitane, grazie ai fondi dei PON Metro, hanno potuto realizzare infrastrutture assai avanzate rispetto alle cosiddette città ciclabili; rispetto a tutto ciò l'articolo 8 rappresenta un grave passo indietro.

  Antonino IARIA (M5S) afferma di non comprendere quale sia la finalità complessiva dell'articolo 8. Ricorda che esso contiene lievi modifiche a talune definizioni recate dal codice della strada, che non hanno peraltro alcun valore nel senso della sicurezza, Chiede di porre in votazione l'accantonamento delle proposte emendative riferite all'articolo 8.

  Elena MACCANTI (LEGA), relatrice, intervenendo anche a nome del collega Caroppo, esprime parere contrario sulla proposta di accantonamento delle proposte emendative riferite all'articolo 8 formulata dal collega Iaria.

  Francesca GHIRRA (AVS) lamenta che a un iniziale atteggiamento di apertura da parte dei relatori non è seguita una riflessione complessiva sugli emendamenti, per cui non è chiaro quale sia il disegno complessivo della maggioranza e il metodo di lavoro che si sta adottando. Chiede un chiarimento in proposito.

  Salvatore DEIDDA, presidente, fa presente che la decisione assunta unanimemente in ufficio di presidenza di votare tutte le proposte emendative, che sono circa 760, invece di limitarsi a quelle segnalate dai gruppi come accade nelle altre Commissioni, rappresenta di per sé un atteggiamento di apertura da parte della maggioranza. Questo, anche data la natura prettamente tecnica delle materie trattate, permette di esaminare le proposte con approfondimento e in un serrato confronto con i relatori.

  La Commissione respinge la proposta di accantonamento delle proposte emendative riferite all'articolo 8.
  Respinge quindi gli identici emendamenti Ghio 8.1 e Ghirra 8.2.

  Antonino IARIA (M5S) illustra il contenuto degli identici emendamenti Bakkali 8.3, Traversi 8.4 e Ghirra 8.5, dichiarando di non comprendere la ratio delle disposizioni che essi vanno a sopprimere. Le novelle appaiono infatti al tempo stesso, in modo assai confuso, restrittive ed estensive rispetto all'utilizzo delle biciclette su strada; in particolare, non comprende perché occorra eliminare le cosiddette case avanzate, che rappresentano uno straordinario strumento di tutela dei ciclisti.

  Salvatore DEIDDA, presidente, in considerazione della programmazione dei lavori dell'Aula e della necessità di avviare l'esame del successivo punto all'ordine del giorno, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.50.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 30 gennaio 2024. — Presidenza del presidente Salvatore DEIDDA.

  La seduta comincia alle 14.50.

Delega al Governo in materia di florovivaismo.
C. 1560 Governo e abb.
(Parere alla XIII Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Salvatore DEIDDA, presidente, avverte che il gruppo PD-IDP ha chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche attraverso il sistema di ripresa audiovideo Pag. 73a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

  Riccardo Augusto MARCHETTI (LEGA), relatore, rileva che la Commissione è chiamata ad esprimere il proprio parere alla Commissione Agricoltura sul disegno di legge recante delega al Governo in materia di florovivaismo, nel testo modificato dalla Commissione di merito (C. 1560).
  Il disegno di legge in esame di iniziativa governativa delega il Governo ad adottare, entro ventiquattro mesi dalla data di entrata in vigore della legge, su proposta del Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, uno o più decreti legislativi mediante i quali delineare un quadro normativo organico in materia di coltivazione, promozione, commercializzazione, valorizzazione e incremento della qualità e dell'utilizzo dei prodotti del settore e della filiera.
  Il disegno di legge si compone di 5 articoli.
  L'articolo 1 individua appunto l'oggetto e la finalità della delega.
  L'articolo 2 enuclea 17 criteri direttivi ai quali il Governo deve attenersi nell'esercizio della delega. Tra essi segnala, ai fini della competenza della Commissione, le lettere e-bis) e h).
  La lettera e-bis), introdotta dalla Commissione Agricoltura, prevede che il Piano nazionale del settore florovivaistico, strumento programmatico e strategico da adottarsi con cadenza quinquennale, individui, tra l'altro, azioni volte anche all'innovazione tecnologica.
  La lettera h) individua invece tra i principi e criteri di delega la pianificazione e l'istituzione, a livello nazionale, di piattaforme logistiche per macroaree, ai fini dell'efficiente movimentazione e distribuzione dei prodotti della filiera florovivaistica verso gli Stati membri dell'Unione europea e i Paesi terzi, tenendo conto dell'attuale collocazione dei distretti florovivaistici e dei mercati.
  L'articolo 3 disciplina il procedimento per l'adozione dei decreti legislativi, mentre l'articolo 4 reca disposizioni riguardanti la copertura finanziaria del disegno di legge in esame.
  L'articolo 5 reca infine la clausola di salvaguardia per le regioni a statuto speciale e le province autonome.
  In conclusione, preannunzia l'intenzione di presentare una proposta di parere favorevole.

  Antonino IARIA (M5S) esprime generale favore sulle parti del provvedimento relative alle materie di competenza della Commissione. Chiede quindi ironicamente se il Ministro Lollobrigida sia a conoscenza dell'esistenza delle piante sintetiche e se non voglia eliminarle.

  Salvatore DEIDDA, presidente, ricorda al collega Iaria che sono a sua disposizione gli strumenti ispettivi previsti dal Regolamento per acquisire tale informazione.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.55.