CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 24 gennaio 2024
238.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 24 gennaio 2024. — Presidenza del presidente Ciro MASCHIO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove.

  La seduta comincia alle 13.40.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni sul riordino della disciplina del collocamento fuori ruolo dei magistrati ordinari, amministrativi e contabili.
Atto n. 107.
(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 23 gennaio 2024.

  Ciro MASCHIO, presidente, ricorda che il termine per l'espressione del parere è scaduto il 19 gennaio 2024, ai sensi della relativa norma di delega e che nella seduta del 17 gennaio è stata acquisita la disponibilità del rappresentante del Governo presente in seduta ad attendere anche oltre il predetto termine prima di procedere alla deliberazione definitiva sul provvedimento.

  Simonetta MATONE (LEGA), relatrice, essendo ancora in corso le opportune interlocuzioni per la predisposizione della proposta di parere, chiede di poter disporre di ulteriore tempo.

  Il sottosegretario Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE dichiara la disponibilità del Governo ad attendere l'espressione del parere da parte della Commissione prima di adottare in via definitiva lo schema di decreto legislativo in esame.

  Federico GIANASSI (PD-IDP) preannuncia la presentazione di una proposta alternativa di parere sul provvedimento in esame e, a tal fine, chiede che sia definito un calendario dei lavori che consenta ai membri della Commissione di conoscere preventivamente le proposte dei relatori, sia sul provvedimento in esame, che sull'atto del Governo n. 110 al successivo punto all'ordine del giorno.
  Con riguardo all'atto in esame, è stato già possibile predisporre un documento – che si riserva di presentare al momento opportuno – in quanto la relatrice ha anticipato per le vie brevi i contenuti della sua proposta.
  Nel citato documento si evidenziano numerosi punti critici, peraltro evidenziati dalla massima parte dei soggetti chiamati in audizione.
  Nel riservarsi di illustrarlo in modo compiuto, anticipa che uno dei punti critici riguarda il delicato equilibrio che si era trovato in sede di legge delega in ordine alla quantità e alla qualità degli incarichi per i quali era consentito il collocamento fuori ruolo dei magistrati.
  Non avendo il suo gruppo alcun pregiudizio sull'opportunità o meno di garantire che i magistrati possano offrire il loro contributo anche in amministrazioni diverse da quelle di appartenenza, ritiene particolarmente grave aver tradito quel punto di equilibrio che la legge delega aveva individuato.

  Ciro MASCHIO, presidente, precisa che la relatrice non ha depositato formalmente alcuna proposta di parere, ma ha solo anticipato solo per le vie brevi un testo, al fine di consentire ai membri della Commissione di poter disporre di tempo per le proprie valutazioni.Pag. 48
  Quanto ai tempi di esame, ritiene che la Commissione possa aggiornare i propri lavori alla prossima settimana e assicura che, anche in quel caso, sarà sua cura organizzare i lavori al fine di consentire ai membri della Commissione di avere a disposizione i testi che i relatori si accingono a presentare in seduta per poter svolgere le proprie valutazioni e, eventualmente, presentare proposte alternative.

  Simonetta MATONE (LEGA), relatrice, conferma di aver voluto anticipare ai colleghi un testo recante una valutazione favorevole del provvedimento proprio per venire incontro alle esigenze in tal senso espresse dai colleghi, fermo restando che la sua richiesta di rinviare l'esame è motivata dalla necessità di svolgere ulteriori approfondimenti.

  Federico GIANASSI (PD-IDP) ringrazia la relatrice e il presidente per aver colto il senso della sua richiesta.

  Ciro MASCHIO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di riforma ordinamentale della magistratura.
Atto n. 110.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 23 gennaio 2024.

  Ciro MASCHIO, presidente e relatore, ricorda che il termine per l'espressione del parere scade il 28 gennaio 2024, ai sensi della relativa norma di delega.
  Essendo ancora in corso le opportune interlocuzioni per la predisposizione della proposta di parere, chiede al rappresentante del Governo presente in seduta la disponibilità ad attendere anche oltre il predetto termine prima di procedere alla deliberazione definitiva sul provvedimento.

  Il sottosegretario Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE dichiara la disponibilità ad attendere l'espressione del parere da parte della Commissione prima di adottare in via definitiva lo schema di decreto legislativo in esame.

  Ciro MASCHIO, presidente e relatore, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame.

  La seduta termina alle 13.50.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 24 gennaio 2024. — Presidenza del presidente Ciro MASCHIO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove.

  La seduta comincia alle 13.50.

Ratifica ed esecuzione del Protocollo relativo alla Convenzione dell'Organizzazione internazionale del lavoro (OIL) n. 29 sul lavoro forzato e obbligatorio, adottato a Ginevra il giorno 11 giugno 2014 nel corso della centotreesima sessione della Conferenza generale dell'OIL.
C. 1539 Governo.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Daniela DONDI (FDI), relatrice, rammenta che L'OIL è l'agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di promuovere il lavoro dignitoso e produttivo in condizioni di libertà, uguaglianza, sicurezza e dignità umana per uomini e donne e che il Protocollo in esame stabilisce per tutti gli Stati membri nuovi obblighi per prevenire il ricorso al lavoro forzato e contrastare la tratta degli esseri umani, nonché per migliorare la protezione delle vittime e prevedere misure di risarcimento per i danni materiali e fisici da esse subiti.
  Sottolinea che, come si evince dalla relazione illustrativa allegata al disegno di legge, l'adozione del Protocollo è stata dettataPag. 49 dalla necessità di colmare le lacune riscontrate nell'applicazione della Convenzione n. 29 sul lavoro forzato attraverso la formulazione delle richiamate nuove norme, finalizzate a prevenire il ricorso al lavoro forzato, in particolare nel contesto della tratta degli esseri umani, nonché a rafforzare la protezione delle vittime, anche attraverso azioni di risarcimento.
  Nel rinviare alla documentazione predisposta dagli uffici per l'illustrazione complessiva del testo del Protocollo – che consta di 12 articoli – ne richiama sinteticamente i principali contenuti.
  L'articolo 1 stabilisce, al paragrafo 1, l'obbligo degli Stati membri di adottare misure efficaci per prevenire ed eliminare l'utilizzo del lavoro forzato, per assicurare alle vittime protezione e l'accesso ad azioni adeguate ed efficaci di ricorso e risarcimento (indennizzo), nonché per sanzionare i responsabili dei reati connessi al lavoro forzato o obbligatorio.
  Il paragrafo 2 prevede, altresì, l'obbligo di elaborare, previa consultazione delle organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori, una politica nazionale e un piano d'azione nazionale per l'eliminazione effettiva e duratura del lavoro forzato o obbligatorio, in cui siano previste azioni sistematiche adottate dalle Autorità competenti, eventualmente in coordinamento con le organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori, nonché con altri gruppi interessati.
  Il paragrafo 3 ribadisce inoltre la definizione di lavoro forzato o obbligatorio riportata nella Convenzione n. 29 del 1930, in base alla quale le misure di cui al presente Protocollo devono comprendere specifiche azioni contro la tratta di persone finalizzata al lavoro forzato o obbligatorio.
  L'articolo 2 specifica le misure per prevenire il lavoro forzato od obbligatorio, mentre l'articolo 3 prevede l'obbligo degli Stati membri di adottare misure efficaci per identificare, liberare e proteggere tutte le vittime del lavoro forzato o obbligatorio, consentire il loro recupero e la loro riabilitazione, così come altre forme di assistenza e sostegno.
  L'articolo 4 prevede, al paragrafo 1, che ogni Stato membro garantisca a tutte le vittime del lavoro forzato o obbligatorio, a prescindere dal loro status giuridico nel territorio nazionale, l'accesso a rimedi adeguati ed efficaci come, ad esempio, l'indennizzo.
  Il paragrafo 2 stabilisce l'obbligo di ogni Stato membro, conformemente ai princìpi fondamentali del proprio ordinamento giuridico, di adottare le misure necessarie per assicurare che le autorità competenti non siano tenute a perseguire o imporre sanzioni alle vittime del lavoro forzato o obbligatorio per la loro partecipazione ad attività illecite, che sono costrette a compiere come conseguenza diretta della sottomissione al lavoro forzato o obbligatorio.
  L'articolo 5 prevede l'obbligo degli Stati membri di cooperare tra di loro per garantire la prevenzione e l'eliminazione di tutte le forme di lavoro forzato o obbligatorio, mentre i restanti articoli da 6 a 12 del Protocollo rivestono carattere meramente procedurale, in quanto volti a disciplinare gli aspetti interni e internazionali della procedura di ratifica.
  Con riferimento ai contenuti del disegno di legge di ratifica, che consta di quattro articoli, si evidenzia che gli articoli 1 e 2 contengono le consuete clausole di autorizzazione alla ratifica e di ordine di esecuzione.
  L'articolo 3 prevede una clausola di invarianza finanziaria.
  Infine, l'articolo 4 dispone in merito all'entrata in vigore della legge di ratifica.
  Ciò premesso, propone di esprimere sul provvedimento in esame parere favorevole (vedi allegato 1).

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

Disposizioni concernenti la conservazione del posto di lavoro e i permessi retribuiti per esami e cure mediche in favore dei lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche.
Testo unificato C. 153 e abb.
(Parere alla XI Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

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  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Daniela DONDI (FDI), relatrice, in considerazione dei limitati profili di interesse per la Commissione, rinvia alla documentazione predisposta dagli uffici l'illustrazione complessiva del testo, composto da 5 articoli, di cui richiama sinteticamente i contenuti.
  L'articolo 1 riconosce in favore dei lavoratori pubblici e privati affetti da malattie oncologiche o da invalidanti o croniche, anche rare, individuate con apposito decreto del Ministro della salute, il diritto di richiedere un periodo di congedo, continuativo o frazionato, non superiore a ventiquattro mesi durante il quale il dipendente conserva il posto di lavoro, non ha diritto alla retribuzione e non può svolgere alcun tipo di attività lavorativa.
  L'articolo 2 stabilisce che i dipendenti pubblici o privati affetti da malattie oncologiche o dalle malattie invalidanti o croniche, anche rare, individuate con apposito decreto del Ministro della salute, previa prescrizione del proprio medico di medicina generale o medico specialista operante in struttura pubblica o privata accreditata, possono fruire di ulteriori 10 ore annue di permesso retribuito per visite, esami strumentali, analisi chimico-cliniche e microbiologiche nonché cure mediche frequenti, oltre a quanto previsto dalla normativa vigente e dai contratti collettivi nazionali di lavoro.
  I medesimi lavoratori possono richiedere l'esecuzione del rapporto di lavoro in modalità agile, ove compatibile, per il periodo in cui gli stessi lavoratori si sottopongono alle cure e ai controlli periodici successivi alla malattia (follow up).
  In particolare, il comma 3 dell'articolo in esame precisa che la lavoratrice o il lavoratore che richiede di fruire del lavoro agile non possa essere sanzionato, demansionato, licenziato, trasferito o sottoposto ad altra misura organizzativa avente effetti negativi, diretti o indiretti, sulle condizioni di lavoro e che qualunque misura adottata in violazione di tale previsione è da considerare ritorsiva o discriminatoria e, pertanto, nulla.
  Le disposizioni di cui agli articoli 1 e 2, ai sensi dell'articolo 5, si applicano per i malati oncologici a decorrere dalla data di entrata in vigore del provvedimento, mentre per i lavoratori affetti da malattie invalidanti o croniche, anche rare, a decorrere previa individuazione, mediante decreto del Ministro della salute, dell'elenco delle malattie che danno titolo alla fruizione dei congedi e dei permessi di cui ai medesimi articoli 1 e 2.
  L'articolo 3 reca una disposizione volta ad integrare le Commissioni mediche della ASL chiamate, in base alla legge n. 104 del 1992, ad accertare lo stato di invalidità o handicap. In particolare, nei casi in cui i suddetti accertamenti riguardano soggetti affetti da patologie oncologiche, si prevede che le predette commissioni mediche siano integrate da un oncologo specializzato nella patologia tumorale di cui è affetto il soggetto esaminato e da uno psicologo con esperienza nel sostegno ai malati oncologici.
  L'articolo 4 istituisce, nello stato di previsione del Ministero dell'università e della ricerca, un Fondo con una dotazione di 2 milioni di euro annui a decorrere dal 2024 per l'istituzione e il conferimento di premi di laurea intitolati alla memoria di pazienti che sono stati affetti da malattie oncologiche, in favore di studenti meritevoli laureati in medicina e chirurgia, scienze biologiche, biotecnologie, farmacia, chimica e tecnologie farmaceutiche.
  L'articolo 5, infine, reca le disposizioni attuative.
  Ciò premesso, formula una proposta di parere favorevole sul provvedimento in esame (vedi allegato 2).

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

  La seduta termina alle 13.55.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 24 gennaio 2024. — Presidenza del presidente Ciro MASCHIO. – Interviene Pag. 51il sottosegretario di Stato per la giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove.

  La seduta comincia alle 13.55.

Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni per l'integrazione e l'armonizzazione della disciplina in materia di reati contro gli animali.
C. 30 Brambilla, C. 468 Dori e C. 842 Rizzetto.
(Seguito dell'esame e rinvio – Abbinamento della proposta di legge C. 1109 Bruzzone).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 13 settembre 2023.

  Ciro MASCHIO, presidente, ricorda che il provvedimento è iscritto nel programma dei lavori dell'Assemblea per il mese di febbraio.
  Ricorda inoltre che sono pervenute le richieste di abbinamento dei provvedimenti C. 518 Di Lauro e C. 1109 Bruzzone, sulle quali la presidenza ha già escluso la sussistenza dei requisiti per l'abbinamento d'ufficio e che nella seduta del 12 luglio scorso la relatrice, onorevole Brambilla, si era espressa in senso contrario all'abbinamento.
  Precisa che, al fine di proseguire l'attività istruttoria, occorre previamente definire il perimetro dell'intervento normativo. A tal fine, rammenta di aver sollecitato in sede di Ufficio di presidenza i gruppi ad assumere le opportune intese in ordine alle proposte da abbinare, fermo restando che nel caso in cui non vi sia un accordo tra i gruppi, la presidenza porrà in votazione le richieste di abbinamento, entrambe volte a realizzare un ampliamento del perimetro dell'intervento legislativo.

  Michela Vittoria BRAMBILLA (NM(N-C-U-I)-M), relatrice, conferma la sua posizione contraria ad un ampliamento del perimetro di intervento, preannunciando, pertanto, che si asterrà dalle relative votazioni.

  Devis DORI (AVS) ribadisce la sua contrarietà ad un ampliamento del perimetro, motivato principalmente dal rischio che ne possa derivare un significativo rallentamento dell'iter.
  Nel momento in cui, però, emerga un orientamento maggioritario in tal senso, ritiene che per coerenza occorra esprimersi in modo uniforme su entrambe le richieste.

  Federico GIANASSI (PD-IDP) dichiara di condividere pienamente la posizione del collega Dori, ritenendo non sarebbe corretto da parte della maggioranza esprimersi favorevolmente sull'abbinamento del provvedimento di un suo esponente e in modo contrario nel voto che riguarda un provvedimento di una deputata dell'opposizione.

  Ciro MASCHIO, presidente, pone in votazione le due richieste di abbinamento.

  La Commissione respinge la richiesta di abbinamento della proposta di legge Di Lauro C. 518 ed approva la richiesta di abbinamento della proposta Bruzzone C. 1109.

  Carla GIULIANO (M5S) esprime disappunto per questo atteggiamento della maggioranza che evidenzia ostilità verso tematiche ambientali presenti nella proposta di legge del suo gruppo.
  Tiene tuttavia ad evidenziare che le tematiche delle proposte di legge in esame rispondono ad una forte sensibilità del suo gruppo che si impegnerà per un loro approfondito esame al fine di consentire che giunga in Assemblea un testo equilibrato in tempi rapidi.

  Ciro MASCHIO, presidente, avendo quindi definito il perimetro dell'intervento, si procederà a programmare l'attività conoscitiva nelle modalità che saranno definite dall'Ufficio di presidenza già previsto per la giornata odierna, nel quale proporrà di fissare il termine per le richieste di audizione a lunedì 29 gennaio.
  Al termine della fase preliminare, potrà eventualmente utile costituire un comitato Pag. 52ristretto per la formulazione della proposta relativa all'adozione del testo base.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.05.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 24 gennaio 2024.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.05 alle 14.10.

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 24 gennaio 2024.

Audizione informale, nell'ambito dello schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 150, di attuazione della legge 27 settembre 2021, n. 134, recante delega al Governo per l'efficienza del processo penale, nonché in materia di giustizia riparativa e disposizioni per la celere definizione dei procedimenti giudiziari (Atto n. 102) di Mattia Alfano, rappresentante dell'Osservatorio Nazionale Sostegno Vittime del Reato (in videoconferenza).

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14.10 alle 14.20.

Audizione informale, nell'ambito dello schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 150, di attuazione della legge 27 settembre 2021, n. 134, recante delega al Governo per l'efficienza del processo penale, nonché in materia di giustizia riparativa e disposizioni per la celere definizione dei procedimenti giudiziari (Atto n. 102) di Michele Caianiello, Direttore del dipartimento di Scienze giuridiche dell'università degli Studi di Bologna (in videoconferenza).

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14.20 alle 14.30.

Audizione informale, nell'ambito dello schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 150, di attuazione della legge 27 settembre 2021, n. 134, recante delega al Governo per l'efficienza del processo penale, nonché in materia di giustizia riparativa e disposizioni per la celere definizione dei procedimenti giudiziari (Atto n. 102) di Nicola Gratteri, procuratore della Repubblica di Napoli.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14.35 alle 15.