CAMERA DEI DEPUTATI
Lunedì 22 gennaio 2024
236.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VIII e X)
COMUNICATO
Pag. 3

SEDE REFERENTE

  Lunedì 22 gennaio 2024. — Presidenza del presidente della X Commissione, Alberto Luigi GUSMEROLI, indi del presidente della VIII Commissione, Mauro ROTELLI. – Interviene il viceministro dell'ambiente e della sicurezza energetica Vannia Gava.

  La seduta comincia alle 16.05.

DL 181/2023: Disposizioni urgenti per la sicurezza energetica del Paese, la promozione del ricorso alle fonti rinnovabili di energia, il sostegno alle imprese a forte consumo di energia e in materia di ricostruzione nei territori colpiti dagli eccezionali eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023.
C. 1606 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 18 gennaio 2024.

  Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, avverte che è stata avanzata la richiesta che la pubblicità dei lavori delle Commissioni sia assicurata anche attraverso il circuito chiuso. In assenza di obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Rammenta quindi che l'ordine del giorno reca il seguito dell'esame del disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 9 dicembre 2023, n. 181, recante disposizioni urgenti per la sicurezza energetica del Paese, la promozione del ricorso alle fonti rinnovabili di energia, il sostegno alle imprese a forte consumo di energia e in materia di ricostruzione nei territori colpiti dagli eccezionali eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023 (C. 1606 Governo).
  Comunica che sono state ritirate prima della seduta le seguenti proposte emendative: Cavo 4.10, Montemagni 4.11, Caretta 4.23, Andreuzza 4.58, Brambilla 4.67, Andreuzza 4.82, Brambilla 4.05, Cavo 4.060, Caretta 5.18, Bof 5.20, Milani 5.01, Di Mattina 5.013, Toccalini 8.3, Colombo 8.04, Di Mattina 8.07, Frijia 8.021, Cavo 8.022, Zinzi 8.08, Cavo 8.023, Bicchielli 8.0.14, Cavo 9.19, Di Mattina 9.21, Carloni 9.49, Caretta 9.52, Colombo 10.4, Zinzi 13.09, Cavo 14.8, Pag. 4Milani 14.13, Di Mattina 14.31, Toccalini 18.06, Montemagni 18.08 e Giorgianni 18.017.
  Avverte che sono stati presentati gli articoli aggiuntivi 2.014 e 2.015 da parte dei relatori (vedi allegato 1), e che il termine per la presentazione dei relativi subemendamenti è fissato alle ore 18 della data odierna. Avverte, inoltre, che è stata presentata la proposta emendativa 3.33. nonché gli articoli aggiuntivi 4.063 e 4.064 da parte dei relatori (vedi allegato 1). Ricorda che il termine per le presentazioni dei subemendamenti scadrà alle ore 19 di oggi.
  Ricorda che sono state sinora accantonate le seguenti proposte emendative: identici Cortelazzo 1.67 e Pizzimenti 1.68, Cappelletti 1.69, Santillo 1.045, Peluffo 1.064, Squeri 3.24 e identici Cortelazzo 3.26 e Pizzimenti 3.27.
  Avverte che le Commissioni proseguiranno quindi l'esame delle proposte emendative relative all'articolo 3, riprendendo dagli identici articoli aggiuntivi Manes 3.02 e Del Barba 3.06.

  Angelo BONELLI (AVS) ritira l'articolo aggiuntivo Evi 4.07, del quale è cofirmatario.

  Enrico CAPPELLETTI (M5S) intervenendo sull'articolo aggiuntivo Manes 3.02, sottolinea come tale proposta emendativa verta su un tema di particolare importanza e sensibilità che concerne l'interesse nazionale e rammenta come anche i gruppi di maggioranza avessero inizialmente presentato delle proposte emendative identiche.
  Fa presente quindi che il suo gruppo è assolutamente contrario alla previsione di qualsiasi proroga delle gare e sottolinea come anche il diritto comunitario non le preveda.
  Ritiene infatti dannoso per la sicurezza ambientale, invece di procedere a delle nuove gare, prevedere ulteriori proroghe delle concessioni. Sottolinea inoltre che esse non agevolano la transizione ecologica e non favoriscono gli interessi delle comunità montane.
  A suo avviso la proroga delle concessioni è volta esclusivamente a privilegiare gli interessi dei concessionari uscenti.
  Esprime quindi perplessità sugli effetti che tali proroghe produrranno in termini di sicurezza degli impianti, ritenendo piuttosto che il rinvio delle gare ostacolerà il flusso di risorse verso comunità montane.
  Sottolineando come le proroghe che fino ad ora si sono succedute non abbiano prodotto infatti i risultati sperati ed evidenziando come le gare assicurano una selezione accurata dei progetti migliori a vantaggio di cittadini, permettendo di ottimizzare il servizio, dichiara il contrario del suo gruppo sulle identiche proposte emendative in esame.

  Mauro DEL BARBA (IV-C-RE) intervenendo sull'articolo aggiuntivo a sua firma 3.06, identico alla proposta emendativa Manes 3.02, ricorda che tutti i gruppi di maggioranza avevano presentato proposte emendative identiche a quelle in discussione, che sono state successivamente ritirate.
  Desidera in primo luogo precisare che gli identici emendamenti in esame non concedono alcuna proroga. Sottolinea infatti che le proposte emendative non mettono in discussione lo svolgimento delle gare, al contrario ne velocizzano l'esecuzione, aggiungendo una ulteriore possibilità per procedere al rinnovo della concessione, tutelando meglio di interessi nazionali e locali. Evidenzia pertanto come proprio un eventuale respingimento da parte delle Commissioni delle identiche proposte emendative in esame – lasciando di fatto insoluta la situazione – determinerebbe la necessità per la maggioranza di introdurre nel testo del decreto-legge n. 215 del 2023 (cosiddetto mille proroghe), attualmente all'esame delle Commissioni I e V della Camera, l'ennesima proroga sul tema.
  Rileva inoltre come l'articolo aggiuntivo in discussione non sia contrario alla teoria del mercato. In proposito, sottolinea che qualora la maggioranza si ritenga la «paladina dei mercati» farebbe meglio a preoccuparsi dei temi sui quali recentemente il Presidente della Repubblica l'ha richiamata in relazione al provvedimento sui balneari.
  Sottolinea quindi l'incoerenza della maggioranza sul tema. Evidenzia infatti come nei mesi scorsi diversi esponenti dei gruppi Pag. 5che sostengono l'esecutivo abbiano manifestato la volontà di intervenire sul tema salvo poi ritirare le proposte emendative presentate e ora annunciare una ulteriore proroga.
  In proposito, rileva come, in base a quanto riportato da alcuni organi di stampa, parrebbe che il Ministro Fitto avrebbe chiarito che il tema idroelettrico sarebbe stata valutata, in una comunicazione della Commissione europea al Ministro interrogato, come non compatibile con gli «operational arrangments» del PNRR.
  Su tale questione ricorda di aver presentato un atto di sindacato ispettivo, per conoscere quale sia il contenuto di tale comunicazione e quale sarebbe la posizione dell'Italia in merito alle valutazioni della Commissione, anche con riferimento alla particolare natura delle grandi concessioni di derivazione idroelettrica quali asset strategici per la sicurezza e l'autonomia energetica nazionale.
  A suo avviso tale atteggiamento della maggioranza ha poco senso politico e non fa altro che evidenziarne le indecisioni al suo interno.

  Le Commissioni respingono gli identici articoli aggiuntivi Manes 3.02 e Del Barba 3.06.

  Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD-IDP), intervenendo sull'articolo aggiuntivo 3.07 di cui è primo firmatario, precisa che attraverso di esso si propone di fare chiarezza sul tema delle concessioni idroelettriche, come peraltro previsto anche da analoghe proposte emendative presentate dagli deputati di maggioranza che sono state successivamente ritirate. Ricorda che sugli organi di informazione si è trattato ampiamente di tale tema, riportando che il ministro Fitto avrebbe inviato una propria comunicazione ai capigruppo di maggioranza per segnalare alcuni aspetti problematici di tali proposte. Osserva in proposito che sarebbe stato più corretto portare questi elementi a conoscenza di tutti i componenti delle Commissioni riunite, eventualmente attraverso i due presidenti.
  Evidenzia che non è stato fornito alcun chiarimento rispetto al parere contrario espresso in relazione all'articolo aggiuntivo in discussione, rilevando che nello stesso tempo sono stati presentati emendamenti sulla stessa materia al decreto mille proroghe, impedendo in tal modo che la discussione su un tema così rilevante fosse svolta nella sede parlamentare propria.
  Sottolinea che la produzione di energia attraverso l'utilizzo delle risorse idriche rappresenta una quota fondamentale delle fonti rinnovabili ed è necessaria ad assicurare la sicurezza dell'approvvigionamento energetico, ricordando che in proposito vi è una specificità italiana rappresentata dall'esigenza di incrementare gli investimenti in tale ambito finora continuamente rimandati. Evidenzia che il cambiamento climatico in atto ha ulteriormente dimostrato la presente fragilità di tale sistema di produzione.
  Segnala che la proposta emendative in discussione, analogamente a quanto previsto dall'articolo 3 in materia di geotermia, intende offrire alle regioni uno strumento aggiuntivo per nuove concessioni attraverso specifici piani di investimento e non rappresenta un rinnovo automatico di quelle esistenze esistenti. L'articolo aggiuntivo affronta anche il tema del pregresso e prevede di destinare una quota di produzione alle comunità locali.
  In conclusione, rilevando che la proposta in discussione non può essere considerata in contrasto con quanto previsto dal PNRR rinnova la richiesta di fornire motivazioni chiare rispetto alla scelta di esprimere un parere contrario sull'articolo aggiuntivo a sua prima firma.

  Marco SIMIANI (PD-IDP) segnala che il tema oggetto dell'articolo aggiuntivo 3.07 di cui è cofirmatario è stato ampiamente dibattuto all'interno del Partito democratico nonché oggetto di confronto anche con altre forze politiche, il tutto nella cornice dei rapporti con le istituzioni europee. Ricorda che con esso si propongono sistemi alternativi di affidamento delle concessioni, tenendo conto della peculiarità delle fonti energetiche, in analogia con quanto previsto dall'articolo 3 per il settore geotermico.
  Nel ribadire che il proprio gruppo si è sempre impegnato a favore della concorrenzaPag. 6 in qualunque settore che sia quello elettrico, dei servizi pubblici locali o delle concessioni balneari, ricorda che attualmente in Italia si è in presenza di un settore strategico bloccato con rischi per la sicurezza e numerosi contenziosi in corso con conseguenze che riguardano tutte le regioni, a prescindere dalle maggioranze che le governano. Nel ribadire la necessità di una riforma del settore, rammenta che in sede di Unione europea è stata ritirata la procedura d'infrazione e che è pertanto possibile sviluppare piani di investimento promossi dai gestori uscenti e contribuire alla chiusura del contenzioso in atto. Sottolinea che con l'articolo aggiuntivo si prevede anche di destinare un contributo economico basato sull'energia elettrica prodotta da destinare a progetti di sviluppo sul territorio.
  Invita quindi ad accantonare l'articolo aggiuntivo in discussione al fine di poter effettuare un approfondimento al riguardo.

  Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD-IDP) prende atto che il rappresentante del Governo persiste nel non voler fornire motivazioni in relazione al parere contrario espresso sull'articolo aggiuntivo a sua prima firma 3.07.

  Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Peluffo 3.07.

  Mauro ROTELLI, presidente, essendo terminato l'esame delle proposte emendative relative all'articolo 3, invita il relatore rappresentante del Governo ad esprimere il loro parere su quelle riferite all'articolo 4.

  Francesco BATTISTONI (FI-PPE), relatore per l'VIII Commissione, anche a nome del relatore per la X Commissione, deputato Barabotti, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Toccalini 4.7 e Simiani 4.8, a condizione che siano riformulati nei termini di cui in allegato (vedi allegato 2).
  Esprime parere contrario sugli identici emendamenti Manes 4.9, Gnassi 4.12 e Pella 4.13, sugli emendamenti Gebhard 4.16 e Del Barba 4.18 nonché sugli identici emendamenti Vaccari 4.19, Nevi 4.20, Gadda 4.21 e Schullian 4.22 mentre esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Ilaria Fontana 4.29, Brambilla 4.30, Vaccari 4.31, Bonelli 4.32, Gadda 4.33 e Schullian 4.34, a condizione che siano riformulati in identico testo agli identici emendamenti Toccalini 4.7 e Simiani 4.8, riformulati a loro volta nei termini di cui in allegato (vedi allegato 2).
  Invita i presentatori al ritiro degli identici emendamenti Pastorino 4.38, Ferrari 4.39 e Faraone 4.40, degli emendamenti Pavanelli 4.42 e Bonelli 4.43, degli identici emendamenti Cappelletti 4.45 e Benzoni 4.46, degli emendamenti Zucconi 4.51 e Peluffo 4.59, degli identici emendamenti Rachele Silvestri 4.60 e Tenerini 4.61, degli emendamenti Evi 4.65, Del Barba 4.68, Peluffo 4.69 e Del Barba 4.73, degli identici emendamenti Benzoni 4.81 e Peluffo 4.83, degli emendamenti Lai 4.84, Ferrari 4.86, Evi 4.92 e Colombo 4.93 in quanti essi sarebbero preclusi dall'approvazione della riformulazione testé proposta in identico testo degli emendamenti a partire dall'emendamento Toccalini 4.7, Simiani 4.8 Ilaria Fontana 4.29, Brambilla 4.30, Vaccari 4.31, Bonelli 4.32, Gadda 4.33 e Schullian 4.34 con la quale tra l'altro si prevede la soppressione del comma 2.
  Invita i presentatori al ritiro degli identici articoli aggiuntivi Zucconi 4.03, Foti 4.04, Mazzetti 4.06, Scarpa 4.08 e Del Barba 4.09, esprimendo altrimenti parere contrario. Propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Cortelazzo 4.010 e invita i presentatori al ritiro dell'articolo aggiuntivo Squeri 4.011, esprimendo altrimenti parere contrario.
  Esprime parere favorevole sugli identici articoli aggiuntivi Zucconi 4.012, Mattia 4.013, Brambilla 4.014, Evi 4.015, Toccalini 4.016, Simiani 4.017 e Del Barba 4.018; propone l'accantonamento degli identici articoli aggiuntivi Zucconi 4.021, Toccalini 4.022 e Peluffo 4.023 mentre esprime parere favorevole sugli identici articoli aggiuntivi Cortelazzo 4.030 e Pizzimenti 4.031 a condizione che siano riformulati come in allegato (vedi allegato 2), esprimendo altrimenti parere contrario.Pag. 7
  Propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Gusmeroli 4.036; esprime parere favorevole sugli identici articoli aggiuntivi Almici 4.040 e Gusmeroli 4.041, a condizione che siano riformulati nei termini di cui in allegato (vedi allegato 2), esprimendo altrimenti parere contrario e propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Bruzzone 4.058.

  Il viceministro Vannia GAVA concorda con i relatori sui pareri espressi.

  Mauro ROTELLI, presidente, dispone l'accantonamento delle proposte emendative sulle quale c'è stata richiesta in tal senso da parte dei relatori e del rappresentante del Governo.

  Riccardo ZUCCONI (FDI) ritira il proprio articolo aggiuntivo 4.03.

  Mauro ROTELLI, presidente, comunica che è stata accettata dai presentatori l'identica riformulazione degli emendamenti Toccalini 4.7, Simiani 4.8, degli identici emendamenti Ilaria Fontana 4.29, Brambilla 4.30, Vaccari 4.31, Bonelli 4.32, Gadda 4.33 e Schullian 4.34, avvertendo che tale riformulazione sarà posta in votazione dopo l'emendamento 4.16.

  Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Manes 4.9, Gnassi 4.12 e Pella 4.13.

  Sara FERRARI (PD-IDP) sottoscrive l'emendamento Gebhard 4.16 e ne chiede l'accantonamento.

  Il viceministro Vannia GAVA manifesta disponibilità ad accantonare l'emendamento Gebhard 4.16 se i relatori concordano con tale scelta.

  Mauro ROTELLI, presidente, preso atto dell'avviso favorevole dei relatori, dispone l'accantonamento dell'emendamento Gebhard 4.16.

  Le Commissioni approvano gli emendamenti Toccalini 4.7, Simiani 4.8, Ilaria Fontana 4.29, Brambilla 4.30, Vaccari 4.31, Bonelli 4.32, Gadda 4.33 e Schullian 4.34 come riformulati in identico testo (vedi allegato 2).

  Mauro ROTELLI, presidente, avverte che l'approvazione dell'identica riformulazione degli emendamenti Toccalini 4.7, Simiani 4.8, Ilaria Fontana 4.29, Brambilla 4.30, Vaccari 4.31, Bonelli 4.32, Gadda 4.33 e Schullian 4.34, preclude l'esame degli identici emendamenti Pastorino 4.38, Ferrari 4.39 e Faraone 4.40, degli emendamenti Pavanelli 4.42 e Bonelli 4.43, degli identici emendamenti Cappelletti 4.45 e Benzoni 4.46, degli emendamenti Zucconi 4.51 e Peluffo 4.59, Rachele Silvestri 4.60, dell'emendamento Evi 4.65, dell'emendamento Del Barba 4.68, degli emendamenti Peluffo 4.69 e Del Barba 4.73, degli identici emendamenti Benzoni 4.81 e Peluffo 4.83, degli emendamenti Lai 4.84, Ferrari 4.86, Evi 4.92 e Colombo 4.93, che pertanto non saranno posti in votazione.

  Sara FERRARI (PD-IDP) chiede chiarimenti sulla preclusione del suo emendamento 4.86, nonostante intervenga sulla stessa materia dell'emendamento Gebhard 4.16, oggetto di accantonamento.

  Augusto CURTI (PD-IDP) si associa alla richiesta di chiarimenti in relazione alla preclusione dell'emendamento Lai 4.84.

  Mauro ROTELLI, presidente, fa presente che tanto l'emendamento Lai 4.84, quanto l'emendamento Ferrari 4.86, sono preclusi in quanto contengono un riferimento al comma 2 dell'articolo 4 del decreto-legge, che la nuova formulazione testé approvata, ha soppresso. Si tratta dunque di emendamenti non più riferibili al testo del decreto-legge e conseguentemente preclusi.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Del Barba 4.18.

  Emma PAVANELLI (M5S) auspica l'accantonamento degli identici emendamenti Vaccari 4.19, Nevi 4.20, Gadda 4.21 e Schullian 4.22 anche in considerazione del fatto Pag. 8che non appare chiara la portata dell'espressione «un equilibrato sviluppo delle rinnovabili sul territorio».

  Christian Diego DI SANZO (PD-IDP) evidenzia l'importanza del contenuto degli identici emendamenti Vaccari 4.19, Nevi 4.20, Gadda 4.21 e Schullian 4.22 volto a dare priorità e valorizzare aree abbandonate e bisognose di sostegno. Si associa pertanto, seppure con altre motivazioni, alla richiesta di accantonamento avanzata dalla collega Pavanelli.

  Luca SQUERI (FI-PPE) ritira tutte le proposte emendative presentate da deputati del suo gruppo su quale vi è un invito al ritiro o un parere contrario da parte dei relatori e del rappresentante del Governo.

  Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Vaccari 4.19, Nevi 4.20, Gadda 4.21 e Schullian 4.22.

  Ouidad BAKKALI (PD-IDP) illustra l'articolo aggiuntivo Scarpa 4.08, volto a introdurre procedure accelerate di valutazione ambientale per gli impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile con particolare riferimento ai progetti per l'eolico off shore. Sottolinea come, ad oggi, l'ostacolo principale per il raggiungimento degli obbiettivi di installazione di questi impianti sia solo burocratico e invita a una maggiore pragmaticità per correggere la stortura che non riconosce una corsia preferenziale ai progetti che possono essere subito realizzati, senza richiedere interventi infrastrutturali complessi.

  Mauro ROTELLI, presidente, avverte che sono stati ritirati gli articoli aggiuntivi Zucconi 4.03, Foti 4.04 e Mazzetti 4.06.

  Le Commissioni respingono gli identici articoli aggiuntivi Scarpa 4.08 e Del Barba 4.09.

  Mauro ROTELLI, presidente, avverte che risulta ritirato l'articolo aggiuntivo Squeri 4.011.

  Le Commissioni approvano gli identici articoli aggiuntivi Zucconi 4.012, Mattia 4.013, Brambilla 4.014, Evi 4.015, Toccalini 4.016, Simiani 4.017 e Del Barba 4.018 (vedi allegato 2).

  Mauro ROTELLI, presidente, fa presente che i presentatori hanno accolto la proposta di riformulazione degli identici articoli aggiuntivi Cortelazzo 4.030 e Pizzimenti 4.031, che pone dunque in votazione.

  Le Commissioni approvano gli identici articoli aggiuntivi Cortelazzo 4.030 e Pizzimenti 4.031, come riformulati (vedi allegato 2).

  Mauro ROTELLI, presidente, dispone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Gusmeroli 4.036. Comunica che i presentatori hanno accolto la proposta di riformulazione degli identici articoli aggiuntivi Almici 4.040 e Gusmeroli 4.041.

  Le Commissioni approvano gli identici articoli aggiuntivi Almici 4.040 e Gusmeroli 4.041, come riformulati (vedi allegato 2).

  Andrea BARABOTTI (LEGA), relatore per la X Commissione, anche a nome del relatore per la VIII Commissione, deputato Battistoni, esprime parere contrario sull'emendamento Cappelletti 5.2 mentre esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Zucconi 5.5, Mattia 5.6, Squeri 5.7, Andreuzza 5.8, Simiani 5.9 e Del Barba 5.10, a condizione che siano riformulati come in allegato (vedi allegato 2), esprimendo altrimenti parere contrario. Propone quindi l'accantonamento dell'emendamento Rachele Silvestri 5.14 e degli identici emendamenti Colombo 5.15 e Bof 5.16. Formula poi un parere contrario sull'emendamento Benzoni 5.19, proponendo invece l'accantonamento degli identici emendamenti Cortelazzo 5.22 e Pizzimenti 5.23. Esprime parere favorevole sugli identici articoli aggiuntivi Mattia 5.02 e Casasco 5.03, nonché sugli identici articoli aggiuntivi Foti 5.04, Squeri 5.05, Bof 5.06 e Peluffo 5.07, a condizione che siano tutti riformulati in identico testo nei termini di Pag. 9cui in allegato (vedi allegato 2), esprimendo altrimenti parere contrario. Propone infine l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Casasco 5.010.

  Il viceministro Vannia GAVA esprime un parere conforme a quello dei relatori.

  Mauro ROTELLI, presidente, concordi relatori e rappresentante del Governo, dispone gli accantonamenti richiesti.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Cappelletti 5.2.

  Mauro ROTELLI, presidente, comunica che i proponenti degli identici emendamenti Zucconi 5.5, Mattia 5.6, Squeri 5.7, Andreuzza 5.8, Simiani 5.9 e Del Barba 5.10 accettano la nuova formulazione proposta dai relatori.

  Le Commissioni approvano gli identici emendamenti Zucconi 5.5, Mattia 5.6, Squeri 5.7, Andreuzza 5.8, Simiani 5.9 e Del Barba 5.10 (Nuova formulazione) (vedi allegato 2).
  Respingono quindi l'emendamento Benzoni 5.19.

  Mauro ROTELLI, presidente, comunica che i presentatori hanno accolto la proposta di riformulazione, in un unico testo, avanzata dai relatori relativamente agli articoli aggiuntivi Mattia 5.02, Casasco 5.03, Foti 5.04, Squeri 5.05, Bof 5.06 e Peluffo 5.07.

  Le Commissioni approvano la riformulazione, in identico testo, degli articoli aggiuntivi Mattia 5.02, Casasco 5.03, Foti 5.04, Squeri 5.05, Bof 5.06 e Peluffo 5.07 (vedi allegato 2).

  Mauro ROTELLI, presidente, invita i relatori a esprimere i pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 6.

  Francesco BATTISTONI (FI-PPE), relatore per l'VIII Commissione, anche a nome del relatore per la X Commissione, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Zucconi 6.3, Benvenuto 6.4 e Simiani 6.5 nonché sull'emendamento Benzoni 6.16, a condizione che siano tutti riformulati in identico testo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2), esprimendo altrimenti parere contrario.

  Il viceministro Vannia GAVA concorda con il parere dei relatori.

  Mauro ROTELLI, presidente, comunica l'accettazione da parte di tutti i proponenti della nuova formulazione, in identico testo, proposta dai relatori.

  Le Commissioni approvano la nuova formulazione, in identico testo, degli emendamenti Zucconi 6.3, Benvenuto 6.4, Simiani 6.5 e Benzoni 6.16 (vedi allegato 2).

  Mauro ROTELLI, presidente, invita i relatori a esprimere i pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 7.

  Andrea BARABOTTI (LEGA), relatore per la X Commissione, anche a nome del relatore per la VIII Commissione, esprime parere contrario sugli emendamenti Ilaria Fontana 7.1 e 7.16, mentre esprime parere favorevole sull'emendamento Frijia 7.17, a condizione che sia riformulato come in allegato (vedi allegato 2), esprimendo altrimenti un parere contrario. Esprime quindi parere contrario sugli identici emendamenti Ilaria Fontana 7.18, Bonelli 7.19 e Peluffo 7.20 e propone l'accantonamento degli identici emendamenti Cortelazzo 7.21 e Pizzimenti 7.22.

  Il viceministro Vannia GAVA esprime parere conforme a quello espresso dai relatori.

  Mauro ROTELLI, presidente, concordi relatore e rappresentante del Governo, dispone gli accantonamenti richiesti.

  Ilaria FONTANA (M5S) illustra l'emendamento, a sua prima firma, 7.1, volto a sopprimere l'articolo 7 del decreto-legge in conversione. Sottolinea come il provvedimento valorizzi le tecniche di stoccaggio geologico di CO2 nonostante si tratti di Pag. 10applicare una tecnologia sulla quale sussistono moltissimi dubbi. Richiama in particolare l'attenzione dei colleghi su due ordini di problemi: anzitutto sui costi incerti di questa tecnologia, quindi sulla sicurezza geologica di questi impianti e sul pericolo di eventuali fughe di gas nel sottosuolo.

  Patty L'ABBATE (M5S) interviene per sostenere le ragioni della soppressione dell'articolo 7, evidenziando che delle tecniche di stoccaggio geologico dell'anidride carbonica si parlava in Università già all'inizio degli anni Duemila senza che, da allora, queste tecnologie siano state davvero implementate. Evidenzia come a suo avviso ciò sia dovuto agli alti costi di questi impianti, oltre che alla difficoltà di reperire siti idonei allo stoccaggio. Fa presente infine che si tratta di una tecnologia che imporrà nel futuro altissimi costi di monitoraggio e invita ad evitare di seguire soluzioni che nel breve periodo accontentano solo una parte di imprese mentre nel lungo periodo pongono più problemi di quanti non ne risolvano.

  Emma PAVANELLI (M5S) premettendo che il nostro Paese presenta un elevato rischio sismico e geologico, invita a tener conto del fatto che anche i Paesi nordici, che inizialmente avevano considerato l'impiego di queste tecniche di stoccaggio della CO2, le hanno ormai abbandonate, pur non avendo gli stessi nostri rischi, a causa degli elevati costi degli impianti. Fa presente che nell'ultimo Expo, alcune imprese italiane hanno presentato vari progetti altamente innovativi per l'assorbimento dell'anidride carbonica, che si potrebbero sviluppare in prossimità di siti industriali Hard To Abate, che però la maggioranza decide di non valorizzare, preferendo invece persistere con tecnologie vecchie e pericolose per il nostro territorio. Invita dunque alla soppressione dell'articolo 7, attraverso l'approvazione dell'emendamento Ilaria Fontana 7.1, per consentire al Paese di perseguire strade diverse, più efficaci ed efficienti, che consentirebbero inoltre di sviluppare tecnologie tutte italiane promuovendo il made in Italy.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Ilaria Fontana 7.1.

  Ilaria FONTANA (M5S) illustra l'emendamento, a sua prima firma, 7.16, che interviene per sopprimere parte del contenuto del comma 3 dell'articolo 7, relativamente agli studi propedeutici all'impiego di tecniche di cattura, trasporto, utilizzo e stoccaggio di CO2, sottolineando nuovamente gli alti costi derivanti dall'impiego di queste tecniche.

  Enrico CAPPELLETTI (M5S) cita le analisi condotte al riguardo dall'IPCC, l'organismo intergovernativo delle Nazioni Unite (ONU), dalle quali emerge che il sistema di cattura e stoccaggio della CO2 rappresenta una delle azioni meno efficaci e più costose, a fronte di tecnologie più efficaci e meno costose come il fotovoltaico o il solare termico. Sottolinea che il Governo insiste nell'andare in una direzione sbagliata, promuovendo una tecnologia poco efficiente, alla quale sono destinate ingenti risorse che potrebbero essere utilmente stornate sui progetti di sviluppo di energia da fonte rinnovabile.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Ilaria Fontana 7.16.

  Mauro ROTELLI, presidente, constata che è stata accolta dal presentatore la riformulazione dell'emendamento Frija 7.17.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Frija 7.17, come riformulato (vedi allegato 2).

  Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD-IDP), intervenendo sul proprio emendamento 7.20, ricorda che la X Commissione Attività produttive ha svolto una missione in Norvegia, paese che, a seguito di analisi avanzate, ha deciso di investire nella cattura e nello stoccaggio di CO2 solo quando è indispensabile per il processo produttivo, come ad esempio nel caso della produzione di cemento. Estendere i processi di cattura e stoccaggio oltre il perimetro del cosiddetto «hard to abate» è a suo giudizio non Pag. 11solo un errore, ma rischia di compromettere il raggiungimento degli obiettivi richiesti in sede europea.

  Christian Diego DI SANZO (PD-IDP) condivide le considerazioni del collega Peluffo e sottolinea, come dimostra la scienza, che in questo ambito è molto chiara, che la cattura e stoccaggio di CO2 risulta utile solo in alcuni scenari ristretti e non certo se usato in larga scala come intende fare il Governo. Accogliere l'emendamento Peluffo 7.20 significherebbe, a suo giudizio, dare un giusto e forte segnale nella direzione della transizione ecologica.

  Le Commissioni respingono gli identici emendamenti 7.18 Ilaria Fontana, 7.19 Bonelli e 7.20 Peluffo.

  Francesco BATTISTONI (FI-PPE), relatore per l'VIII Commissione, anche a nome del collega Barabotti, passando all'espressione dei pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 8, esprime parere contrario sugli identici emendamenti Cortelazzo 8.1, Evi 8.2 e Simiani 8.4, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Zucconi 8.6, Rotelli 8.7, Zinzi 8.11, Pavanelli 8.9, Evi 8.10 e Squeri 8.8, esprime parere favorevole sull'emendamento Battilocchio 8.12 a condizione che venga riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2), esprime parere favorevole sull'emendamento Miele 8.26, esprime parere contrario sugli identici articoli aggiuntivi Benzoni 8.05 ed Evi 8.06.

  Il Viceministro Vannia GAVA concorda con i relatori sui pareri espressi.

  Mauro ROTELLI, presidente, avverte che risulta quindi ritirato l'emendamento Cortelazzo 8.1.

  Luana ZANELLA (AVS) spiega il senso dell'emendamento Evi 8.2, che intende specificare che per alcuni tipi di impianti le piattaforme devono essere galleggianti, in quanto l'utilizzo di queste piattaforme implica anche una loro diversa tecnica costruttiva. Non comprende pertanto il perché della contrarietà espressa dai relatori e dalla rappresentante del Governo.

  Ouidad BAKKALI (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento Simiani 8.4, identico all'emendamento Evi 8.2, condivide quanto detto dalla collega che l'ha preceduta e fa presente che l'emendamento ha un approccio squisitamente pragmatico e intende solo specificare la tipologia di piattaforme necessarie per alcuni impianti.

  Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Evi 8.2 e Simiani 8.4.
  Approvano quindi gli identici emendamenti Zucconi 8.6, Rotelli 8.7, Squeri 8.8, Pavanelli 8.9, Evi 8.10 e Zinzi 8.11 (vedi allegato 2).

  Mauro ROTELLI, presidente, avverte che è stata accolta dai presentatori la riformulazione dell'emendamento Battilocchio 8.12.
  In accordo con i presentatori, sottoscrive la nuova formulazione dell'emendamento Battilocchio 8.12.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano gli emendamenti Battilocchio 8.12, come riformulato, e Miele 8.26 (vedi allegato 2).

  Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD-IDP) e Marco SIMIANI (PD-IDP) in accordo con il presentatore, sottoscrivono l'articolo aggiuntivo Benzoni 8.05.

  Le Commissioni respingono gli identici articoli aggiuntivi Benzoni 8.05 ed Evi 8.06.

  Andrea BARABOTTI (LEGA), relatore per la X Commissione, passando all'espressione dei pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 9, in accordo con il collega relatore per la VIII Commissione, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Colombo 9.5, Bonelli 9.6, Andreuzza 9.7 e Ascani 9.8 a condizione che vengano riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2), esprime parere contrario sugli emendamenti Peluffo 9.22 e Pastorino 9.23. Esprime parere favorevole sull'emendamento Del Barba 9.31, a condizionePag. 12 che venga riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2), esprime parere contrario sugli identici emendamenti Benzoni 9.32, Simiani 9.33 e Del Barba 9.34, propone l'accantonamento degli emendamenti Zucconi 9.40 e Zinzi 9.41, nonché degli identici emendamenti Zucconi 9.42, Toccalini 9.43, Simiani 9.44 e Faraone 9.46; esprime parere contrario sugli identici emendamenti Vaccari 9.47, Gadda 9.50 e Schullian 9.51, propone l'accantonamento dell'emendamento Tenerini 9.53. Esprime infine parere contrario sugli emendamenti Simiani 9.55 e Peluffo 9.56

  Il Viceministro Vannia GAVA concorda con i relatori sui pareri espressi.

  Mauro ROTELLI, presidente, concordi relatori e rappresentante del Governo, dispone gli accantonamenti richiesti. Avverte quindi che i proponenti hanno accolto la riformulazione degli identici emendamenti Colombo 9.5, Bonelli 9.6, Andreuzza 9.7 e Ascani 9.8.

  Le Commissioni approvano gli identici emendamenti Colombo 9.5, Bonelli 9.6, Andreuzza 9.7 e Ascani 9.8, come riformulati (vedi allegato 2). Respingono, quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti Peluffo 9.22 e Pastorino 9.23.

  Mauro ROTELLI, presidente, avverte che il proponente ha accolto la riformulazione dell'emendamento Del Barba 9.31.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Del Barba 9.31, come riformulato (vedi allegato 2).

  Augusto CURTI (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento Simiani 9.33, fa presente che si tratta di una disposizione a costo zero che ha l'obiettivo di semplificare il processo autorizzativo, prevedendo che le verifiche di interesse archeologico siano svolte successivamente, ad eccezione di quelle ricadenti, anche parzialmente, nelle aree di interesse archeologico. Auspica pertanto un approfondimento da parte di relatori e Governo.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli identici emendamenti Benzoni 9.32, Simiani 9.33 e Del Barba 9.34 nonché gli identici emendamenti Vaccari 9.47, Gadda 9.50 e Schullian 9.51.

  Marco SIMIANI (PD-IDP) illustra il proprio emendamento 9.55, che ha l'obiettivo di tutelare la qualità dell'aria nel caso di impianti a biomasse che insistano nel medesimo comune o in comuni contermini. Osserva infatti che tali tipi di impianto si stanno sviluppando in molte città vicine a terreni agricoli, ma la valutazione di impatto ambientale viene fatta con riguardo al singolo impianto, senza tenere conto degli effetti cumulativi con altri impianti simili della medesima zona. Chiede pertanto che l'emendamento venga accantonato.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Simiani 9.55. e Peluffo 9.56.

  Francesco BATTISTONI (FI-PPE), relatore per l'VIII Commissione, passando all'espressione dei pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 10, anche a nome del collega Barabotti, esprime parere contrario sugli emendamenti L'Abbate 10.3, Simiani 10.5 e Gebhard 10.7.

  Il Viceministro Vannia GAVA concorda con i relatori sui pareri espressi.

  Ilaria FONTANA (M5S) fa presente che non si tratta della prima volta che il proprio gruppo presenta questo emendamento, che viene sistematicamente bocciato dalla maggioranza. Fa presente preliminarmente che solo quattordici dei ventinove progetti approvati dalla Commissione europea rispettano il principio del do not significant harm, che informa il PNRR e che il Governo ha invece ritenuto di considerare progetti che vanno contro questo principio, e che pertanto non sono finanziati dal PNRR, stanziando al riguardo ingenti risorse. Illustra quindi l'emendamento che prevede che gli impianti di teleriscaldamento e teleraffreddamento risultino basatiPag. 13 sulla distribuzione di calore generato esclusivamente da fonti rinnovabili.

  Le Commissioni respingono l'emendamento L'Abbate 10.3.

  Marco SIMIANI (PD-IDP) illustra l'emendamento a sua prima firma 10.5 che riconosce un credito di imposta alle imprese che realizzino o estendano reti di teleriscaldamento per l'approvvigionamento di energia termica per uso industriale che usino almeno il 50 per cento di energia derivante da fonti rinnovabili. Sottolinea l'importanza che possono ricoprire i termodotti nel quadro della problematica concernente la gestione dei costi energetici relativamente ai poli industriali. Ricorda che tale problematica e tale possibilità riguarderebbe molti luoghi italiani e potrebbe contribuire a raggiungere gli obiettivi che l'Italia si è posta in materia ecologica ed energetica. Osserva peraltro che quanto postulato nel suo emendamento avrebbe altresì positive ricadute in termini di indotto sulle realtà territoriali interessate. Ricorda che esperienze di utilizzo del calore sono già attive in diversi territori, in particolare per quanto riguarda le imprese florovivaistiche della sua regione. Chiede quindi che la sua proposta emendativa possa essere accantonata per un supplemento istruttorio.

  Emma PAVANELLI (M5S) annuncia il voto contrario del suo gruppo sull'emendamento Simiani 10.5 che non specifica quali tipi di imprese si utilizzano per il teleriscaldamento e ricorda che già oggi in molti comuni si utilizza energia che deriva dai termovalorizzatori bruciando sostanzialmente i rifiuti con le conseguenze immaginabili in termini di ambiente e salute. Riconosce certamente che servono metodi alternativi per riscaldare le case ma crede che siano preferibili quelli connessi alla formazione delle comunità energetiche ovvero all'utilizzazione di pompe di calore perché passare dal gas ed elettricità è la via giusta per la decarbonizzazione e anche più efficace per difendersi contro i rischi di insicurezza nell'approvvigionamento, legati anche a questioni geopolitiche.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Simiani 10.5.

  Sara FERRARI (PD-IDP) sottoscrive e illustra l'emendamento Gebhard 10.7 che dispone circa i sistemi di teleriscaldamento a biomassa legnosa vergine sottolineando l'importanza di incentivare tale metodologia che è già diffusa nei territori boscosi e che comunque riduce l'uso del gas. Chiede che la proposta emendativa possa essere quanto meno accantonata per un supplemento di istruttoria.

  Marco SIMIANI (PD-IDP) sottoscrive e interviene sull'emendamento Gebhard 10.7 associandosi a quanto già rilevato in proposito sottolineando che comunque produce effetti positivi utilizzare il prodotto del taglio boschivo programmato per colmare la mancanza di energia.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Gebhard 10.7.

  Mauro ROTELLI, presidente, avverte che le Commissioni passano all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 11.
  Invita quindi i relatori, onorevole Francesco Battistoni, relatore per l'VIII Commissione, e onorevole Andrea Barabotti, relatore per la X Commissione, nonché la rappresentante del Governo a formulare i pareri relativi alle proposte emendative riferite all'articolo 11.

  Andrea BARABOTTI (LEGA), relatore per la X Commissione, anche a nome del relatore per la VIII Commissione, deputato Battistoni, esprime parere contrario sugli identici emendamenti Ilaria Fontana 11.1 e Bonelli 11.2, e sull'emendamento Di Sanzo 11.4; esprime parere favorevole, a condizione che sia riformulato come in allegato, sull'emendamento Benzoni 11.9 (vedi allegato 2); esprime parere contrario sull'emendamento Pavanelli 11.10 e parere favorevole, a condizione che sia riformulato come in allegato, sull'emendamento Benzoni 11.11 Pag. 14(vedi allegato 2); esprime, infine, parere contrario sull'emendamento Cappelletti 11.13 mentre chiede che l'articolo aggiuntivo Squeri 11.02 sia accantonato per un supplemento istruttorio.

  Il viceministro Vannia GAVA concorda con i relatori sui pareri espressi.

  Mauro ROTELLI, presidente, dispone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Squeri 11.02.

  Ilaria FONTANA (M5S) illustra l'emendamento a sua prima firma 11.1, identico all'emendamento Bonelli 11.2, che sopprime l'articolo 11 recante misure urgenti in materia di infrastrutture per il decommissioning e la gestione dei rifiuti radioattivi. Ripercorre le recenti vicende parlamentari della problematica in argomento che hanno visto una proposta di legge in corso di esame parlamentare superata dall'emanazione del decreto-legge in titolo, con le ovvie conseguenze in termini di discussione parlamentare e approfondimento istruttorio nonché politico. Si dichiara fortemente perplessa soprattutto per i nuovi contenuti apportati dal provvedimento che individuano la procedura per la scelta delle aree idonee attraverso l'autocandidatura delle aree. Crede che tutto ciò comporterà che prima o poi i nodi verranno al pettine con un inevitabile allungamento dei tempi. Evidenzia che finora solo un comune si è autocandidato e che il governo riaprirà i termini per presentare le candidature lasciando la gestione della problematica a meccanismi che non evidenziano una scelta sottoposta a criteri scientifici.
  Rileva poi che anche per quanto riguarda le aree idonee militari sussistono almeno due seri e gravi problemi, uno relativo alla segretezza, l'altro legato al fatto che tali siti sono sensibili. Ritiene quindi che collocare un deposito unico nazionale in quei luoghi suscita molte perplessità. Sottolinea anche che il testo sembra non lasciare spazi per un suo miglioramento cosa tanto più criticabile in quanto si è praticamente non considerato il processo partecipativo svoltosi prima del decreto-legge e sembra che si stia sperando che prima o poi un comune con i requisiti giusti possa autocandidarsi.

  Federico FORNARO (PD-IDP), intervenendo sugli identici emendamenti Ilaria Fontana 11.1 e Bonelli 11.2, osserva che la strada scelta dal governo contraddice ogni logica seguita per quanto si è già fatto finora che si basava sulla preferenza accordata ad una scelta tecnica per quanto riguardava l'individuazione dei siti candidabili. Ricorda che successivamente c'è stata una lunga fase anche di confronto e che poi è spuntata dal nulla un'autocandidatura con un nome ben preciso, quello del comune di Trino. Osserva peraltro che nel decreto-legge non viene indicato con precisione l'organo comunale che dovrebbe essere competente per avanzare l'autocandidatura tanto che è stata la Giunta e non il Consiglio comunale di Trino a deliberare. Rileva che la riformulazione di una parte del testo proposto dal governo riapre i termini per nuove candidature. Ricorda che nella scorsa legislatura nel corso di un'audizione Sogin ebbe modo di riferire che i requisiti che devono avere i siti per il deposito nazionale sono diversi a quelli che devono avere i siti che possono ospitare centrali nucleari, ad esempio non debbono essere vicini a corsi d'acqua a differenza di ciò che avviene a Trino. Ritiene quindi assai negativo che l'iter si sia di fatto bloccato per così tanto tempo in quanto la problematica è ancora lì e non è risolta. Annuncia quindi il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento in oggetto.

  Tommaso FOTI (FDI) osserva che i continui balletti riguardanti l'individuazione dei siti ha portato all'inattività e quindi a non individuare il luogo dove costruire il deposito nazionale e con la conseguenza che i rifiuti radioattivi nazionali vengono fatti viaggiare da un luogo all'altro in giro per il mondo al fine di riprocessarli, mentre altri sono depositati provvisoriamente a Caorso. Ritiene pertanto che le disposizioni in esame vadano nella direzione di risolvere la questione della individuazione e della realizzazione del sito.

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  Luca SQUERI (FI-PPE) crede che quanto recato nel decreto dovrebbe essere apprezzato perché è positivo che finalmente si possa avere l'elenco dei siti idonei. Fa anche presente che a Trino il Consiglio comunale si è comunque espresso attraverso l'approvazione di una mozione con contemporaneo rigetto della mozione presentata dalle minoranze. Rileva che dagli interventi delle forze di opposizione sembra trasparire una specie di tifo per la mancata individuazione dei siti e apprezza che invece il Governo abbia preso l'iniziativa. È inoltre dell'avviso che qualora il comune che si è autocandidato non palesi le caratteristiche richieste si potrà sempre scegliere diversamente.

  Emma PAVANELLI (M5S) osserva che gli interventi dei colleghi di maggioranza sembrano non tenere conto di quanto scritto nell'articolato e del percorso sin qui seguito per la gestione dei rifiuti radioattivi. Ribadisce che il suo gruppo intende velocizzare la procedura per l'individuazione del sito, proseguendo con un approccio basato su criteri scientifici stringenti. Ritiene pertanto altamente inopportuno riaprire i giochi rispetto a quanto sinora definito, permettendo di proporre autocandidature anche in aree che non sono state considerate idonee.
  Nel sottolineare che in tal modo si rallenta inevitabilmente il processo in atto e si allungano i tempi, dichiara di non comprendere le motivazioni che hanno portato ad effettuare una scelta di questo tipo.

  Luana ZANELLA (AVS), dichiarando di condividere pienamente l'intervento dalla collega Pavanelli, rileva che le osservazioni ben argomentate svolte dal collega Foti, non sono in realtà alternative a quanto affermato in precedenza dal collega Fornaro. Nel criticare un'impostazione che rischia di determinare confusione tra la produzione e la gestione dei rifiuti radioattivi, si unisce alle considerazioni critiche svolte circa l'inopportunità di aggirare la procedura sinora seguita per l'individuazione del sito di stoccaggio. Ricorda, inoltre, che la delibera della giunta del comune che si è autocandidato dovrebbe avere l'appoggio anche della cittadinanza.

  Marco SIMIANI (PD-IDP) rileva che con quanto previsto con l'articolo 11 la maggioranza di fatto «ingrana la retromarcia» per quanto concerne l'individuazione del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi e rende la procedura più complessa sulla base delle richieste provenienti da una amministrazione comunale della stessa area politica.

  Federico FORNARO (PD-IDP) interviene esclusivamente per precisare che il consiglio comunale di Trino Vercellese ha sinora bocciato due mozioni presentate dall'opposizione ma non ha mai formalmente approvato una delibera per richiedere di realizzare nel proprio territorio la struttura di stoccaggio.

  Luca SQUERI (FI-PPE), sulla base di un approfondimento da lui appena svolto, conferma quanto dichiarato dal collega Fornaro.

  Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Ilaria Fontana 11.1 e Bonelli 11.2.

  Christian Diego DI SANZO (PD-IDP) segnala che l'emendamento a sua prima firma 11.4 propone di incrementare le misure premiali per stimolare un'accelerazione dell'individuazione del sito per il deposito, sopprimendo nello stesso tempo la norma dell'articolato che prevede la possibilità di autocandidature anche per comuni situati al di fuori delle aree individuate nella CNAI. Reputa profondamente sbagliato interrompere il percorso in atto che è stato condotto tenendo conto dell'esperienza internazionale ed è basato su rigorosi criteri tecnico-scientifici e sull'ascolto dei territori. Manifesta preoccupazione per i rischi relativi all'inquinamento delle falde acquifere e in merito alla possibile separazione della realizzazione del deposito dei rifiuti radioattivi da quella del parco tecnologico.
  Anche sulla base della propria esperienza professionale, ritiene azzardato realizzarePag. 16 il sito di stoccaggio in un'area come quella di Trino Vercellese considerando che la vicinanza a falde acquifere rappresenta uno dei rischi principali per la salute della popolazione. Reputa inoltre contraddittorio prevedere di gestire nello stesso impianto rifiuti a bassa radioattività insieme a quelli a radioattività elevata presenti nelle centrali nucleari dismesse.
  Ribadisce la necessità di non disperdere un patrimonio prezioso che ha visto, in maniera sinora inedita, una forte partecipazione pubblica, dichiarando di non riuscire a comprendere le motivazioni che hanno portato ad adottare soluzioni decisamente antiscientifiche. In conclusione rivolge un appello a compiere un ripensamento sulle scelte fatte, modificando il parere sull'emendamento in discussione.

  Chiara BRAGA (PD-IDP), ricollegandosi all'intervento svolto dal collega Di Sanzo, sottolinea gli elementi di forte preoccupazione legati alla decisione di stravolgere l'iter seguito sinora per mappare le aree idonee alla conservazione dei rifiuti radioattivi. Si dichiara stupita del silenzio di Forza Italia, che aveva sinora condiviso il percorso che aveva portato alla redazione della CNAI. Rileva inoltre che altri gruppi di maggioranza che in passato hanno condotto una campagna di disinformazione, ingigantendo i potenziali pericoli per la popolazione, si fanno ora promotori di un approccio antiscientifico che permette un'autocandidatura di enti territoriali in aree sinora considerate non idonee, stravolgendo una impostazione basata su un rilevante supporto tecnico-scientifico e con un'ampia partecipazione popolare.
  Reputa incomprensibile un orientamento che appare dettato esclusivamente da interessi di carattere locale. Evidenzia che l'approvazione dell'emendamento 11.4 consentirebbe di evitare di compiere errori rilevanti nell'individuazione del sito di stoccaggio con la conseguente perdita di credibilità all'estero. Osserva, inoltre, che sulla base della volontà di assecondare le richieste di un singolo comune, motivate esclusivamente da ragioni di carattere finanziario, si rende più incerta la possibilità di realizzare tale struttura in un contesto già difficile come quello italiano. In conclusione ribadisce che il Partito democratico intende mostrarsi coerente con le decisioni assunte in passato, sottolineando l'esigenza di realizzare in tempi rapidi e in un luogo adeguato il sito di stoccaggio dei rifiuti radioattivi.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Di Sanzo 11.4.

  Mauro ROTELLI, presidente, avverte che la riformulazione proposta per l'emendamento Benzoni 11.9 stata accettata dai presentatori.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Benzoni 11.9, come riformulato (vedi allegato 2).

  Emma PAVANELLI (M5S) illustra l'emendamento a sua prima firma 11.10 con il quale si propone di dare priorità ai siti inclusi nell'attuale mappatura rispetto alle autocandidature previste dall'articolo 11. Segnala nuovamente l'esigenza di non stravolgere il percorso sinora seguito con l'obiettivo di giungere senza rinvii all'individuazione del sito di stoccaggio, la cui realizzazione appare indispensabile. Osserva che probabilmente le forze di maggioranza non hanno gradito che la CNAI sia stata redatta anche attraverso un confronto con le popolazioni interessate. Esprime inoltre preoccupazione per quanto potrà accadere in relazione alla realizzazione di una infrastruttura di livello nazionale se dovesse proseguire l'iter della riforma costituzionale volta a introdurre l'autonomia differenziata.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Pavanelli 11.10.

  Mauro ROTELLI, presidente, avverte che i presentatori hanno accettato la riformulazione dell'emendamento Benzoni 11.11.

  Federico FORNARO (PD-IDP) osserva che mentre la prima parte della riformulazione proposta dai relatori ha perfettamente senso in quanto la carta, trasferita Pag. 17sui territori, ha fatto riscontrare concretamente delle anomalie, la seconda parte, ovvero quella in cui si dice «per ragioni tecniche superabili con adeguate modifiche al progetto del Parco tecnologico» è a suo avviso molto pericolosa. Osserva, infatti, che una esclusione per motivi di dissesto idrogeologico potrebbe essere superata tecnicamente da un impianto sopraelevato, come emerso dalle audizioni, anche se con costi molto maggiori, ma una scelta del genere aprirebbe le porte a tutti i siti dichiarati inidonei per il medesimo motivo. A suo giudizio questa «apertura», associata alle autocandidature, risulta molto pericolosa e smentisce il carattere tecnico dato finora alla scelta dei siti. Fa presente che non si tratta assolutamente di una questione di principio, non essendo assolutamente contrario in via di principio al deposito, e ricorda al riguardo le numerose assemblee pubbliche nel territorio di Alessandria, candidato con ben cinque siti, diventati quattro a seguito dell'inserimento, per una sua iniziativa, nelle mozioni approvate in Parlamento, dell'indice di pressione ambientale.

  Christian Diego DI SANZO (PD-IDP) osserva che la proposta di sopraelevazione menzionata nel corso delle audizioni, se è accettabile per i rifiuti a bassa e media intensità radioattiva, non lo è di sicuro per quelli ad alta intensità. Si chiede inoltre di che rango possano essere le modifiche al progetto del Parco tecnologico menzionate nella riformulazione, sottolineando la necessità che il Parco, che deve fare ricerca sulle scorie nucleari, non sia separato fisicamente dal deposito.

  Enrico CAPPELLETTI (M5S), sottolineando che vi è un'unanime convinzione di dover individuare il deposito dei rifiuti radioattivi, si chiede come mai il Governo intenda escludere proprio le aree definite idonee, come appare dalla riformulazione proposta. Osserva che tali aree sono state reputate idonee sulla base di analisi di tipo scientifico, mentre adesso la valutazione diventa squisitamente politica, senza alcun elemento di carattere tecnico.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Benzoni 11.11, come riformulato (vedi allegato 2) e respingono l'emendamento Cappelletti 11.13.

  Mauro ROTELLI, presidente, avverte che d'intesa con i presentatori, l'articolo aggiuntivo 18.08 Montemagni si intende desegnalato in favore dell'articolo aggiuntivo 19.6 Pizzimenti, che sarà conseguentemente esaminato con l'identico articolo aggiuntivo 19.7 Cortelazzo.

  Francesco BATTISTONI (FI-PPE), relatore per l'VIII Commissione, passando all'espressione dei pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 12, in accordo con il relatore per la X Commissione, esprime parere favorevole sull'emendamento Rotelli 12.2. Chiede l'accantonamento degli emendamenti D'Attis 12.9, degli identici emendamenti Gusmeroli 12.10 e Peluffo 12.11, nonché degli articoli aggiuntivi Zucconi 12.01 e Foti 12.02.

  Il Viceministro Vannia GAVA concorda con i relatori sui pareri espressi.

  Mauro ROTELLI, presidente, concordi relatori e Governo, procede agli accantonamenti richiesti.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Rotelli 12.2. (vedi allegato 2).

  Andrea BARABOTTI (LEGA), relatore per la X Commissione, passando all'espressione dei pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 13, d'accordo il collega relatore Battistoni, chiede l'accantonamento degli emendamenti L'Abbate 13.1 e Scarpa 13.2, esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Morfino 13.04, chiede che vengano accantonati gli identici articoli aggiuntivi 13.05. Zucconi, 13.06. Alessandro Colucci e 13.07. Andreuzza. Esprime parere contrario sugli identici articoli aggiuntivi Manes 13.010 e Gnassi 13.012 nonché sull'articolo aggiuntivo Ruffino 13.014.

  Il Viceministro Vannia GAVA concorda con i relatori sui pareri espressi.

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  Mauro ROTELLI, presidente, concordi relatori e Governo, procede agli accantonamenti richiesti.

  Enrica ALIFANO (M5S), intervenendo sull'articolo aggiuntivo Morfino 13.04, ne sottolinea l'obiettivo della decarbonizzazione, ricordando che l'aggiornamento del PNIEC ha previsto che al 2030 il 40,5 per cento del consumo di energia provenga da fonti rinnovabili. L'emendamento ha inoltre l'obiettivo di coordinare i rappresentanti delle amministrazioni e delle parti sociali sulle azioni di decarbonizzazione, al fine di tutelare le fasce sociali più deboli.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'articolo aggiuntivo Morfino 13.04, gli identici articoli aggiuntivi Manes 13.010 e Gnassi 13.012, nonché l'articolo aggiuntivo Ruffino 13.014.

  Francesco BATTISTONI (FI-PPE), relatore per l'VIII Commissione, passando all'espressione dei pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 14, in accordo con il collega Barabotti, chiede l'accantonamento dell'emendamento Peluffo 14.3, esprime parere contrario sull'emendamento Simiani 14.14, esprime parere contrario sugli emendamenti Peluffo 14.20 e Morfino 14.21, chiede l'accantonamento dell'emendamento Cortelazzo 14.27, esprime parere favorevole sull'emendamento Squeri 14.28, a condizione che venga riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2), esprime parere contrario sull'emendamento Evi 14.30, esprime parere favorevole sull'emendamento Squeri 14.40, a condizione che venga riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2), chiede che vengano accantonati gli identici emendamenti Benzoni 14.42 e Bof 14.43 nonché l'articolo aggiuntivo Cortelazzo 14.03. Esprime infine parere contrario sull'articolo aggiuntivo Cappelletti 14.06. Chiede che vengano accantonati gli articoli aggiuntivi Colombo 14.010 e Rotondi 14.024.

  Il Viceministro Vannia GAVA concorda con i relatori sui pareri espressi.

  Mauro ROTELLI, presidente, concordi relatori e Governo, procede agli accantonamenti richiesti.

  Marco SIMIANI (PD-IDP), dal momento che anche un esponente della maggioranza ha presentato un identico emendamento, successivamente ritirato, avente ad oggetto il mercato tutelato, ritiene utile che tale argomento venga approfondito con un adeguato dibattito, essendoci stato un intento comune delle forze di maggioranza e opposizione nell'affrontare la questione. Fa presente che molte famiglie stentano a pagare le bollette energetiche e che una proroga dell'entrata in esercizio del mercato libero permetterebbe allo Stato di effettuare una adeguata comunicazione a seguito della quale gli utenti potrebbero fare le loro opportune verifiche ai fini della scelta del fornitore più conveniente.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Simiani 14.14 e Peluffo 14.20.

  Enrica ALIFANO (M5S), nell'illustrare l'emendamento Morfino 14.21, rappresenta le molte difficoltà che ci sono nel passaggio al mercato libero, tra le quali menziona specificamente il futuro dei lavoratori dei contact center, soggetti a molti esuberi, stimati nell'ordine di duemila unità. L'emendamento prevede quindi l'applicazione della clausola sociale per far sì che tali lavoratori possano essere assunti dagli aggiudicatari delle aste.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Morfino 14.21.

  Mauro ROTELLI, presidente, avverte che i presentatori hanno accettato la riformulazione dell'emendamento Squeri 14.28.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Squeri 14.28, come riformulato (vedi allegato 2). Respingono quindi l'emendamento Evi 14.30.

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  Mauro ROTELLI, presidente, avverte che i presentatori hanno accettato la riformulazione dell'emendamento Squeri 14.40.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Squeri 14.40, come riformulato (vedi allegato 2).

  Enrico CAPPELLETTI (M5S) illustra l'articolo aggiuntivo 14.06 a sua firma che intende disporre una proroga del mercato tutelato del gas per tutto il 2024, per permettere agli utenti di orientarsi sulla scelta del fornitore. Fa presente che la motivazione addotta dal Governo per la contrarietà di una eventuale proroga, basata sulle previsioni al riguardo del PNRR è a suo giudizio falsa, non essendoci alcun riferimento nel Piano di ripresa e resilienza all'erogazione di gas. Osserva che gli utenti subiranno non solo i costi endogeni dell'aumento del gas ma anche le scelte del Governo rispetto all'iva e agli oneri di sistema, sottolineando che a fronte di tale costo per la cittadinanza non ci sarà un solo euro di gettito in più nelle casse dello Stato.

  Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Cappelletti 14.06.

  Mauro ROTELLI, presidente, avverte che le Commissioni passano all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 15.
  Invita quindi i relatori, onorevole Francesco Battistoni, relatore per l'VIII Commissione, e onorevole Andrea Barabotti, relatore per la X Commissione, nonché la rappresentante del Governo a formulare i pareri relativi alle proposte emendative riferite all'articolo 15.

  Andrea BARABOTTI (LEGA), relatore per la X Commissione, anche a nome del relatore per la VIII Commissione, deputato Battistoni, esprime parere contrario sugli emendamenti Bakkali 15.6, Gnassi 15.2, Gadda 15.9, Gnassi 15.10, 15.12 e 15.18 nonché sull'articolo aggiuntivo Appendino 15.01.

  Il viceministro Vannia GAVA concorda con i relatori sui pareri espressi.

  Marco SIMIANI (PD-IDP) osserva che gli emendamenti riguardanti gli articoli 15 e seguenti del provvedimento in titolo concernono materie assai delicate, in specie per quei territori colpiti dalle alluvioni. Crede quindi che si tratti di tematiche da affrontare solo dopo un'approfondita riflessione e chiede quindi che in questa sede si anticipino i pareri dei relatori e del Governo per poi rinviare la votazione delle proposte emendative alla giornata di domani. Fa presente che ciò consentirebbe non solo la predetta approfondita riflessione ma anche una pacata discussione e di verificare se esistano spazi di manovra per ispirare opportune riformulazione delle proposte emendative da parte del Governo.

  Ouidad BAKKALI (PD-IDP) intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 15.6, che estende l'applicazione di quanto disposto dagli articoli 20-bis, e da 20-ter a 20-duodecies del decreto-legge 1° giugno 2023, n. 61, concernenti principi organizzativi per la ricostruzione post-calamità, misure per la ricostruzione, misure per la tutela ambientale nonché per il recupero della capacità produttiva anche ai soggetti privati che, entro il termine del 31 dicembre 2024, rilevano attività economiche e produttive di cui al comma 2-bis del predetto articolo 20-bis in una situazione di crisi aziendale, in continuità produttiva e aziendale con le attività suddette, fa presente che con esso si risponde anche ad una peculiare esigenza riguardante i 92 lavoratori della ex Farmografica di Cervia, Mayer-Melnhof Packaging, di cui è stata avviata la procedura di licenziamento collettivo sotto le festività natalizie da parte della proprietà austriaca. Segnala che questa è l'unica realtà produttiva di quelle terre colpite dall'alluvione che non ha inteso riprendere appieno, a differenza di altri stabilimenti della zona, l'attività produttiva e che la sua proprietà opportunisticamente ha colto l'occasione per delocalizzare la produzione, e ciò nonostante i lavoratori si siano immediatamente mobilitatiPag. 20 per riprendere il lavoro. Ritiene quindi che il Governo potrebbe dare un'immediata risposta alle loro esigenze considerando altresì che sembrano esservi dei soggetti interessati a rilevare comunque a continuare quell'attività ma che senza i sostegni in oggetto potrebbero non realizzare quanto vorrebbero. Sottolinea, inoltre, che così facendo si difenderebbe concretamente quel made in Italy che maggioranza e Governo sembrano voler tutelare, e comunque si assicurerebbero gli attuali livelli occupazionali. Per tale motivo chiede che la sua proposta emendativa possa essere quanto meno accantonata per approfondimenti istruttori.

  Marco SIMIANI (PD-IDP) intervenendo sull'emendamento Bakkali 15.6, di cui è cofirmatario, osserva che questo dà una plastica rappresentazione di ciò che Governo e maggioranza devono ancora fare per la regione Emilia-Romagna e per le sue attività produttive colpite dall'alluvione. Ricorda tutti che le imprese emiliane sono delle macchine efficientissime di produzione di ricchezza e di reddito ma che eventi come l'alluvione possono incepparle e che quindi è necessario aiutare tali soggetti virtuosi e i lavoratori coinvolti. Chiede quindi che Governo e maggioranza dicano chiaramente, attraverso l'espressione dei pareri sulle proposte emendative presentate dal suo gruppo e dagli altri gruppi di opposizione, quale sia l'intenzione per realizzare un effettivo sostegno alle attività economiche dei territori alluvionati. È ben consapevole che le risorse non sono infinite ma ritiene che il ragionare congiunto di maggioranza e opposizione possa essere volto ad affrontare questa importante finalità. Chiede altresì che sia fatta chiarezza sulle risorse che saranno destinate all'Emilia-Romagna, alla Toscana, alle Marche, e ad Ischia ricordando, peraltro, che tali tematiche sembrerebbero presenti anche in molte proposte emendative a firma di esponenti della maggioranza. Ritenendo quindi che tali esigenze possono interessare tutte le forze politiche, esorta ad operare le scelte più opportune che sono attese dai cittadini e dalle imprese.

  Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD-IDP) intervenendo sull'emendamento Bakkali 15.6, si associa alla richiesta avanzata dal collega Simiani di conoscere in anticipo l'orientamento di Governo e maggioranza sulle proposte emendative relative agli articoli 15 e seguenti in considerazione del fatto che le tematiche coinvolte sono assai diverse da quelle degli articoli precedentemente esaminati, ritenendo altresì che sarebbe opportuno procedere alla loro votazione nella giornata di domani dopo un'adeguata riflessione, anche considerato il fatto che tutte le forze politiche hanno approfondito la questione in oggetto riguardante territori interessati dall'alluvione, territori che hanno bisogno di risposte precise ed efficaci.

  Chiara BRAGA (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento Bakkali 15.6, ritiene che costituirebbe espressione di serietà e di buona volontà da parte del Governo discutere delle proposte emendative relative agli articoli 15 e seguenti dopo averne approfondito gli aspetti e i valori. Si associa pertanto alla richiesta formulata dal collega Simiani di poter conoscere l'orientamento di Governo e maggioranza sui predetti emendamenti nonché di poter concretamente interloquire con il Governo per trovare risposte adeguate alle esigenze di quei territori. Ritiene che opportune risposte sono di interesse per tutte le forze politiche essendo finalizzate alla ricostruzione dell'economia di quei luoghi che è, appunto, interesse comune.
  Osserva peraltro che non tutte le promesse della maggioranza e del Governo, fatte a quei territori, sono state adempiute e teme che un'eccessiva dose di superficialità – senza avere intenzione di fare polemica – possa essere dannosa e finisca per non dare risposte alle esigenze manifestate. Ritiene anche che un confronto nel merito sia di interesse anche per il Governo che invita, altresì, ad evitare di soffocare il dissenso, come recentemente avvenuto, e a concentrarsi per trovare le risposte più opportune, ciò anche al fine di riallacciare un corretto rapporto con gli enti locali dell'area che si è ultimamente incrinato. Chiede infine che i pareri espressi dal GovernoPag. 21 sulle proposte emendative vengano resi a valle di una seria istruttoria e non siano frutto di pregiudizio o di fretta, anche per avere certezza se l'eventuale contrarietà sia determinata da ragioni di merito o da problemi di copertura.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Bakkali 15.6.

  Mauro ROTELLI, presidente, invita i relatori, onorevole Francesco Battistoni, relatore per l'VIII Commissione, e onorevole Andrea Barabotti, relatore per la X Commissione, nonché la rappresentante del Governo a formulare i pareri relativi alle proposte emendative riferite agli articoli 18 e 19.

  Francesco BATTISTONI (FI-PPE), relatore per l'VIII Commissione, anche a nome del relatore per la X Commissione, deputato Barabotti, relativamente alle proposte emendative riferite all'articolo 18, propone l'accantonamento dell'emendamento Montemagni 18.1, esprime parere contrario sugli emendamenti Gianassi 18.7, Furfaro 18.10, propone l'accantonamento dell'emendamento Mazzetti 18.11 e degli identici emendamenti Dondi 18.17, Benzoni 18.18, Bonelli 18.19, Andreuzza 18.20 e Di Sanzo 18.21. Esprime parere contrario sull'emendamento Mazzetti 18.14, nonché sugli identici articoli aggiuntivi Zucconi 18.05 e Bonafè 18.07 limitatamente alla parte ammissibile. Esprime parere contrario sugli identici emendamenti Toccalini 18.09 e Simiani 18.010, nonché sugli articoli aggiuntivi Boschi 18.011 e Curti 18.014, mentre esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo 18.016 del Governo.

  Il viceministro Vannia GAVA concorda con i relatori sui pareri espressi e raccomanda l'approvazione dell'articolo aggiuntivo 18.016 del Governo.

  Mauro ROTELLI, presidente, avverte che risultano ritirate le proposte emendative Mazzetti 18.14 e Toccalini 18.09.

  Andrea BARABOTTI (LEGA), relatore per la X Commissione, anche a nome del relatore per la VIII Commissione, deputato Battistoni, relativamente alle proposte emendative riferite all'articolo 19, esprime parere contrario sull'emendamento Pavanelli 19.1 e parere favorevole sugli identici emendamenti Pizzimenti 19.6 e Cortelazzo 19.7, a condizione che siano riformulati come in allegato (vedi allegato 3).

  Il viceministro Vannia GAVA concorda con i relatori sul parere espresso.

  Mauro ROTELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame alla seduta già convocata per domani alle ore 9, che sarà preceduta da una riunione dell'ufficio di presidenza delle due Commissioni.

  La seduta termina alle 20.