CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 17 gennaio 2024
233.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (I e V)
COMUNICATO
Pag. 27

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 17 gennaio 2024. — Presidenza del Vicepresidente della V Commissione, Giovanni Luca CANNATA. – Interviene la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze, Sandra Savino.

  La seduta comincia alle 15.05.

DL 215/2023: Disposizioni urgenti in materia di termini normativi.
C. 1633 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 16 gennaio 2024.

  Giovanni Luca CANNATA, presidente, segnala che i deputati possono partecipare alla seduta in videoconferenza secondo le modalità stabilite dalla Giunta per il Regolamento. Ricorda, inoltre, che nella seduta odierna proseguirà l'esame preliminare del provvedimento.

  Marco GRIMALDI (AVS), nel condividere le osservazioni formulate dai colleghi dei gruppi di opposizione nella seduta precedente, chiede chiarimenti riguardo a due questioni sulle quali il Governo, secondo quanto si apprende da notizie di stampa, ha dichiarato di voler intervenire. La prima questione concerne la proroga o la stabilizzazione del personale ATA. Il secondo tema attiene alla riduzione del contributo alla piccola e media editoria disposto negli anni passati, rispetto al quale chiede se l'intenzione del Governo sia quella di non prorogare il taglio e di ripristinare, invece, il finanziamento previsto nell'anno 2017.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP) chiede alla sottosegretaria Savino per quale ragione il Governo, pur trovandosi nella necessità di dover reperire risorse finanziare, non abbia ritenuto di prorogare la disciplina relativa al ravvedimento speciale che, consultando i dati riportati nella relaziona tecnica relativa al provvedimento con il quale è stata introdotta per la prima volta la disciplina nel 2022, comporterebbe un aumento delle entrate di circa 843 milioni di euro Domanda, in particolare, se tale decisione sia dovuta alla constatazione che il gettito derivante da tale istituto nell'anno 2023 è stato nettamente inferiore rispetto a quanto originariamente stimato oppure se la mancata proroga sia frutto di una precisa scelta politica, che ritiene tuttavia poco coerente rispetto alle misure contenute nei decreti di attuazione della riforma fiscale.Pag. 28
  In riferimento alla ulteriore proroga dell'entrata in vigore dell'obbligo di fatturazione elettronica per gli operatori sanitari, inizialmente prevista allo scopo di tutelare la privacy dei pazienti destinatari delle prestazioni sanitarie in assenza di presidi informatici idonei a tutelare i dati sensibili dei pazienti, si domanda quale sia la ragione sottesa a tale ulteriore proroga dal momento che è trascorso circa un anno e mezzo dall'introduzione di tale obbligo fiscale. Chiede, quindi, se tale decisione sia stata motivata dalla perdurante indisponibilità di uno specifico strumento tecnico-informatico di fatturazione elettronica che consenta di tutelare i dati sensibili delle persone fisiche che ricevono le prestazioni sanitarie oppure se il Governo intenda abbandonare l'utilizzo della fatturazione elettronica nell'adempimento dell'obbligazione tributaria.
  Per quanto riguarda l'incremento dei pedaggi autostradali nella misura del 2,3 per cento, ritiene che tale incremento possa essere certamente giustificato dall'aumento dell'inflazione, tuttavia, considerato che numerose tratte autostradali sono interessate da rilevanti interventi di manutenzione e ammodernamento che comportano seri disagi per i viaggiatori, domanda se non sia opportuno escludere dai previsti aumenti perlomeno i tratti autostradali interessati dai lavori per i quali non sussiste un'alternativa di passaggio, come accade, ad esempio, in Liguria.
  In relazione alle procedure di assunzione dei dipendenti pubblici, chiede per quale motivo, dopo aver ridotto con un precedente provvedimento il termine massimo di validità delle graduatorie concorsuali da due anni a sei mesi, con il decreto in esame alcune graduatorie vengano prorogate, con una evidente contraddizione rispetto alle misure di recente introdotte.
  Osserva che è parimenti poco coerente con la disciplina vigente, la previsione dell'assicurazione obbligatoria per gli eventi calamitosi, in particolare nei settori agricolo e manifatturiero colpiti da gravi eventi calamitosi nel corso del 2023. Nel ricordare che le risorse stanziate per riattivare tali comparti sono state limitate, evidenzia che l'obbligo di assicurazione rischia di rappresentare un ulteriore onere a carico delle imprese danneggiate che potrebbe potenzialmente ostacolare il processo di ripresa delle attività produttive.
  Riguardo alla proroga al 31 dicembre 2024 del termine di predisposizione degli schemi di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri per la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni e dei correlati costi e fabbisogni standard, giudica contraddittorio tale rinvio rispetto alla celerità con la quale sta procedendo l'esame presso l'altro ramo del Parlamento del disegno di legge sull'autonomia differenziata.
  Nel ricordare l'autorevole posizione del professor Sabino Cassese che ha affermato che i LEP potranno essere effettivamente garantiti soltanto una volta stanziate le risorse necessarie a finanziarli, trova sorprendente che il decreto in esame ne rinvii la determinazione.
  Esprime, in particolare, il timore che, nell'individuazione dei diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale, si stabilisca una sorta di gerarchia tra i diritti riconosciuti ai cittadini, osservando che se davvero il Governo intendesse effettivamente attuare tutti i diritti riconosciuti dalla Costituzione, non vi sarebbero risorse finanziarie sufficienti. D'altra parte, però, ritiene che si debba respingere con forza l'intendimento della maggioranza di delineare un insieme minimo di posizioni soggettive da tutelare, prevedendo limitati stanziamenti, soltanto allo scopo di rivendicare come risultato politico in campagna elettorale l'approvazione del disegno di legge sull'autonomia differenziata.

  La sottosegretaria Sandra SAVINO, in risposta alle richieste formulate dalla deputata Torto nella seduta precedente e rilevate anche nella documentazione predisposta dagli uffici della Camera, con riferimento alla proroga di cui all'articolo 1, comma 11, del provvedimento in esame, che prevede l'ampliamento del periodo temporale entro cui procedere ai reclutamenti di personale previsti dall'articolo 1, comma 884, della legge n. 178 del 2020, al fine di potenziare le attività svolte dalle ragionerie territoriali dello Stato, nonché di incrementarePag. 29 l'efficienza degli uffici e delle strutture della giustizia tributaria, rappresenta che i maggiori oneri, rispetto a quelli valorizzati nell'originaria norma autorizzatoria, derivanti dagli incrementi retributivi collegati all'entrata in vigore, nel corso del tempo, delle varie tornate contrattuali trovano adeguata copertura a valere sulle risorse che sono appositamente stanziate con la legge di bilancio per il finanziamento del Fondo destinato ai rinnovi dei contratti collettivi nazionali di lavoro relativi ai diversi comparti di contrattazione del pubblico impiego.
  In riferimento alla formulazione del citato comma 11 dell'articolo 1, che menziona le sole ragionerie territoriali, mentre l'articolo 1, comma 884, della legge n. 178 del 2020 autorizza le assunzioni presso le ragionerie territoriali dello Stato, le commissioni tributarie e il Dipartimento dell'amministrazione generale del personale e dei servizi, ritiene non necessaria la modifica del testo, tenuto conto che il predetto articolo 1, comma 11, limitandosi a prevedere la sostituzione delle parole: «per l'anno 2022» con le parole: «per il triennio 2022-2024», non novella l'impianto normativo originario e, dunque, non varia la distribuzione delle assunzioni di personale presso le varie strutture del Ministero dell'economia e delle finanze indicate dal citato comma 884.
  Con riferimento ai quesiti posti dai deputati nella seduta odierna, fa presente che essi potranno essere oggetto di specifica considerazione nell'ambito dell'esame delle proposte emendative.

  Giovanni Luca CANNATA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara concluso l'esame preliminare del provvedimento e ricorda che il termine per la presentazione delle proposte emendative è fissato alle ore 12 di venerdì 19 gennaio.
  Rinvia, quindi, il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.25.