CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 16 gennaio 2024
232.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 85

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 16 gennaio 2024. — Presidenza del presidente Mauro ROTELLI.

  La seduta comincia alle 13.30.

Ratifica ed esecuzione del Protocollo tra il Governo della Repubblica italiana e il Consiglio dei ministri della Repubblica di Albania per il rafforzamento della collaborazione in materia migratoria, fatto a Roma il 6 novembre 2023, nonché norme di coordinamento con l'ordinamento interno.
C. 1620 Governo.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Mauro ROTELLI, presidente, in sostituzione del relatore, on. Fabrizio Rossi, rinviando per una disamina più approfondita dei contenuti del provvedimento alla documentazione predisposta dagli uffici, segnala preliminarmente che il Protocollo si fonda sul Trattato di amicizia e collaborazione tra la Repubblica italiana e la Repubblica di Albania, con scambio di lettere esplicativo dell'articolo 19, firmato a Roma il 13 ottobre 1995, ratificato con la legge n. 170 del 1998. Il Trattato copre tutti gli aspetti della collaborazione bilaterale e sottolinea la comune volontà dei due Paesi di favorire la costruzione dell'Europa, nonché il rapido avvicinamento della Repubblica di Albania all'Unione europea.
  Il Protocollo è composto da 14 articoli e due allegati. Per quanto riguarda le competenze della Commissione, viene in rilievo la disciplina relativa alle strutture realizzate sulle aree concesse a titolo gratuito dalla Parte albanese alla Parte per le procedure di ingresso nonché per l'accertamento dei presupposti per il riconoscimento della protezione internazionale e per il rimpatrio dei migranti non aventi diritto all'ingresso e alla permanenza nel territorio italiano, contenuta negli articoli 4 e 5.
  La Parte italiana può realizzare, ai sensi dell'articolo 4, delle strutture, gestite dalle competenti autorità della Parte italiana, secondo la pertinente normativa italiana ed europea. Le spese per il loro allestimento nel territorio della Repubblica d'Albania sono a carico della Parte italiana.
  L'articolo 5 dispone che la realizzazione e la gestione delle strutture avviene nel rispetto della pertinente normativa italiana, senza necessità di permessi di costruire o altre formalità analoghe previste dalla normativa albanese. La Parte italiana ha solo l'obbligo di trasmettere alle autorità albanesi il progetto e la documentazione inerente alla sostenibilità e alla funzionalità delle strutture.
  A livello procedurale il Protocollo entra in vigore alla data concordata tra le Parti con successivo scambio di note, resta in vigore per 5 anni ed è rinnovato tacitamente per un ulteriore periodo di 5 anni, salvo che una delle due Parti comunichi la propria intenzione di non rinnovare il Protocollo.
  Per quanto riguarda invece il disegno di legge di ratifica, segnala l'articolo 3, comma 7, che prevede che, per l'attuazione del Protocollo, le amministrazioni pubbliche sono autorizzate alla stipulazione e all'esecuzione di contratti o convenzioni di appalto di lavori, servizi o forniture, anche in deroga: ad ogni disposizione di legge diversa da quella penale, fatto salvo il rispetto delle disposizioni del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione di cui al decreto legislativo n. 159 del 2011 e dei vincoli inderogabili derivanti dall'appartenenza all'UE; allo schema di capitolato di gara d'appalto, adottato ai sensi dell'articolo 12, comma 1, del decreto legislativo n. 142 del 2015.
  La relazione illustrativa motiva tale scelta con la necessità di assicurare la flessibilità procedimentale necessaria e far fronte con la necessaria rapidità a tali esigenze operative, consentendo l'applicazione delle facoltà di deroga già disciplinate, a legislazione vigente, in vari provvedimenti di urgenza adottati per far fronte all'esponenziale incremento dei flussi migratori.Pag. 86
  In conclusione, segnala che il relatore si riserva di presentare una proposta di parere favorevole sul provvedimento in esame.
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

DL 212/2023: Misure urgenti relative alle agevolazioni fiscali di cui agli articoli 119, 119-ter e 121 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77.
C. 1630 Governo.
(Parere alla VI Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Gianangelo BOF (LEGA), relatore, rinviando per una disamina più approfondita dei contenuti del provvedimento alla documentazione predisposta dagli uffici, segnala che l'articolo 1, comma 1, contiene misure volte ad evitare che il mancato completamento nei termini degli interventi rientranti nella disciplina del cosiddetto superbonus comporti la revoca dei benefici già erogati. La disposizione introduce una misura di salvaguardia per chi non ha terminato gli interventi rientranti nella disciplina del cosiddetto superbonus e per i quali è stata esercitata l'opzione per lo sconto in fattura, nonché per la cessione del credito d'imposta, prevedendo che le detrazioni spettanti per gli interventi, e non terminate – sulla base di stati di avanzamento dei lavori effettuati fino al 31 dicembre 2023 – non sono oggetto di recupero in caso di mancata ultimazione dell'intervento stesso, ancorché tale circostanza comporti il mancato soddisfacimento del requisito del miglioramento di due classi energetiche. Resta in ogni caso ferma l'applicazione della disciplina vigente, nel caso sia accertata la mancata sussistenza, anche parziale, degli altri requisiti che danno diritto alla detrazione d'imposta.
  L'articolo 1, comma 2, riconosce ai cittadini con reddito di riferimento non superiore a 15.000 euro per le spese sostenute dal 1° gennaio 2024 al 31 ottobre 2024, e che abbiano raggiunto uno stato di avanzamento dei lavori non inferiore al 60 per cento al 31 dicembre 2023, uno specifico contributo. Il contributo è erogato, nei limiti delle risorse disponibili, pari attualmente a 16.441.000 euro, dall'Agenzia delle entrate, secondo criteri e modalità determinati con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze da adottarsi entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto. Il contributo non concorre alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi. Segnala che si tratta degli interventi effettuati dai condomini e dalle persone fisiche al di fuori dell'esercizio di attività di impresa, arte o professione, dalle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, dalle organizzazioni di volontariato iscritte nei registri e dalle associazioni di promozione sociale iscritte nel registro nazionale e nei registri regionali e delle province autonome di Trento e di Bolzano, compresi quelli effettuati dalle persone fisiche sulle singole unità immobiliari all'interno dello stesso condominio o dello stesso edificio, e quelli effettuati su edifici oggetto di demolizione e ricostruzione.
  L'articolo 2, al comma 1, estende il divieto generale di fruizione indiretta, attraverso la cessione del credito o dello sconto in fattura dell'agevolazione, anche agli interventi di demolizione e ricostruzione degli edifici nelle zone sismiche 1-2-3 compresi in piani di recupero di patrimoni edilizi o riqualificazione urbana e per le quali non sia stato richiesto, prima del 30 dicembre 2023, il relativo titolo abilitativo. La disposizione limita così la deroga al succitato divieto inizialmente prevista con riferimento alle aree classificate come zone sismiche di categoria 1, 2 e 3 ai soli casi in cui risulti presentata la richiesta di titolo abilitativo per l'esecuzione dei lavori edilizi. La relazione illustrativa chiarisce le finalità dell'intervento precisando che con tale norma si intende limitare l'ambito della deroga in questione, riservandola agli interventi per i quali si può ritenere che, in capo ai contribuenti, sia venuta ad esistenza una legittima aspettativa all'utilizzo della deroga stessa, connessa alla richiesta dello specifico titolo abilitativo per la demolizionePag. 87 e ricostruzione dell'edificio per cui si intenda procedere al recupero.
  L'articolo 2, comma 2, prevede che i contribuenti che usufruiscono dei benefici di cui all'articolo 119, comma 8-ter, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 – che ammette al rimborso del 110 per cento le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025 per gli interventi fiscali eco bonus e sisma bonus effettuati nei comuni dei territori colpiti da eventi sismici – in relazione a spese per interventi avviati successivamente alla data di entrata in vigore del decreto, sono tenuti a stipulare, entro un anno dalla conclusione dei lavori oggetto dei suddetti benefici, contratti assicurativi a copertura dei danni cagionati ai relativi immobili da calamità naturali ed eventi catastrofali verificatisi sul territorio nazionale.
  L'articolo 3 modifica la disciplina delle detrazioni Irpef per l'abbattimento delle barriere architettoniche.
  Ricorda, al riguardo, che l'articolo 119-ter del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 prevede una detrazione d'imposta del 75 per cento delle spese documentate sostenute nel periodo tra il 1° gennaio 2022 e il 31 dicembre 2025 per la realizzazione di interventi finalizzati al superamento e all'eliminazione delle barriere architettoniche in edifici già esistenti, ripartita tra gli aventi diritto in 5 quote annuali di pari importo.
  Il comma 1, lettera a), modifica quindi l'articolo 119-ter da un lato restringendo l'ambito oggettivo dell'agevolazione, che viene limitata agli interventi aventi ad oggetto scale, rampe e l'installazione di ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici, e dall'altro imponendo il pagamento attraverso il cosiddetto «bonifico parlante».
  La lettera b) del comma 1 novella l'articolo 119-ter, allo scopo di chiarire che il rispetto dei requisiti di legge per l'accesso alla detrazione risulti da un'apposita asseverazione, rilasciata da tecnici abilitati.
  La lettera c) del comma 1 abroga il comma 3 dell'articolo 119-ter che ricomprende nel beneficio le spese sostenute per interventi riguardanti l'automazione di specifiche tipologie di impianto.
  Il comma 2 modifica l'articolo 2, comma 1-bis, del decreto-legge 16 febbraio 2023, n. 11, limitando al 31 dicembre 2023 l'operatività delle norme che, per gli interventi agevolati di eliminazione delle barriere architettoniche, derogano al blocco dell'esercizio delle opzioni per lo sconto in fattura e la cessione del credito. A partire dal 1° gennaio 2024 non è quindi ammesso esercitare dette opzioni.
  Tali opzioni rimangono praticabili per gli interventi dei condomini sulle parti comuni degli edifici e per le persone fisiche, in alcune specifiche ipotesi (interventi su parti comuni di edifici a prevalente destinazione abitativa; per le persone fisiche, in relazione a interventi su edifici unifamiliari o unità abitative site in edifici plurifamiliari, a condizione che il contribuente sia titolare di diritto di proprietà o di diritto reale di godimento sull'unità immobiliare, che la stessa unità immobiliare sia adibita ad abitazione principale e che il contribuente abbia un reddito di riferimento non superiore a 15.000 euro; tali requisiti non si applicano se nel nucleo familiare del contribuente non sia presente un soggetto in condizioni di disabilità accertata ai sensi dell'articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104).
  Il comma 3 consente di continuare ad applicare lo sconto in fattura e la cessione del credito per le agevolazioni fiscali derivanti da interventi di abbattimento delle barriere architettoniche in relazione agli interventi per i quali, in data antecedente al 30 dicembre 2023, risulti presentata la richiesta del titolo abilitativo, ove necessario; ove non sia prevista, si può ricorrere a tali opzioni ove siano già iniziati i lavori oppure, nel caso in cui i lavori non siano ancora iniziati, sia già stato stipulato un accordo vincolante tra le parti per la fornitura dei beni e dei servizi oggetto dei lavori e sia stato versato un acconto sul prezzo.
  Infine, il comma 4 prevede che le disposizioni del comma 1 – che restringono l'ambito oggettivo dell'agevolazione per le barriere architettoniche – si applicano alle spese sostenute a partire dalla data di entrataPag. 88 in vigore del decreto-legge in esame, ovvero dal 30 dicembre 2023.
  In conclusione, si riserva di presentare una proposta di parere favorevole sul provvedimento in esame.

  Mauro ROTELLI (FDI), presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.40.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Martedì 16 gennaio 2024. — Presidenza del presidente Mauro ROTELLI. – Interviene il viceministro delle infrastrutture e dei trasporti Galeazzo Bignami.

  La seduta comincia alle 13.40.

  Mauro ROTELLI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna è assicurata anche mediante la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.

5-01825 Manes: Tempi e modalità di realizzazione dei lavori sulla rete autostradale della Valle d'Aosta, con particolare riguardo all'adeguamento del viadotto «Camolesa».

  Franco MANES (MISTO-MIN.LING.) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il viceministro Galeazzo BIGNAMI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Franco MANES (MISTO-MIN.LING.), replicando, ringrazia il viceministro per la risposta. Osserva che i lavori creeranno un indubbio disagio alla circolazione sulla rete autostradale con ricadute sul sistema produttivo, che auspica siano di minore entità possibile. Sollecita il Ministero ad avviare un'interlocuzione continua con la Regione Valle d'Aosta, al fine di monitorare l'andamento dei lavori ed eventualmente mettere in campo tutte le azioni necessarie per una accelerazione nella realizzazione dei lavori stessi ed evitare problemi sulla rete autostradale.

5-01826 Ilaria Fontana: Verifica dell'imparzialità dell'azione amministrativa nelle procedure di affidamento in capo ad ANAS.

  Antonino IARIA (M5S), in qualità di cofirmatario, illustra l'interrogazione in titolo.

  Il viceministro Galeazzo BIGNAMI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Antonino IARIA (M5S), replicando in qualità di cofirmatario, si dichiara non soddisfatto della risposta resa dal rappresentante del Governo, che reca elementi sull'attivazione di procedure note e già utilizzate anche da precedenti governi. Osserva che il terreno di gioco in questo specifico caso è assai scivoloso, perché i criteri imposti dal PNRR unitamente alla riforma degli appalti pubblici costringono ad una velocizzazione delle procedure, senza però che si riescano ad attuare i dovuti controlli. A suo avviso, la sintesi semplicistica è che in Italia gli appalti diventano più facili per chi ha capacità di lobbying, con un'evidente ricaduta negativa di immagine a livello internazionale, dal momento che gli investitori esteri richiedono un quadro di rispetto del quadro giuridico con appalti che seguono regole ben precise.

5-01827 Benvenuti Gostoli: Rispetto del cronoprogramma dei lavori da effettuare sulla tratta marchigiana e abruzzese della A14.

  Stefano Maria BENVENUTI GOSTOLI (FDI) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il viceministro Galeazzo BIGNAMI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Stefano Maria BENVENUTI GOSTOLI (FDI), replicando, ringrazia il viceministro per la risposta, di cui si ritiene soddisfatto. Considera rassicuranti le iniziative assunte Pag. 89dal Governo e auspica che il monitoraggio governativo e l'interessamento delle istituzioni parlamentari costituiscano un valido ausilio alla realizzazione delle opere sull'A14. Preannuncia inoltre che chiederà alla presidenza che la Commissione effettui un nuovo sopralluogo, che dia seguito a quello del marzo 2023, per verificare che lo svolgimento e la realizzazione dei lavori avvenga nei tempi previsti e nel rispetto dei criteri di sicurezza.

5-01828 Bonelli: Predisposizione da parte della società Stretto di Messina S.p.A. della relazione di adeguamento del progetto definitivo del Ponte sullo Stretto, con particolare riferimento alla compatibilità ambientale e alla localizzazione dell'opera.

  Angelo BONELLI (AVS) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il viceministro Galeazzo BIGNAMI risponde l'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Angelo BONELLI (AVS), replicando, si dichiara completamente insoddisfatto della risposta, che reca però una notizia molto importante riguardante la sottoscrizione dell'atto negoziale tra società Stretto di Messina ed Eurolink avvenuta il 29 settembre scorso. Ciò suscita un elemento di forte dubbio, dal momento che Eurolink ha consegnato il progetto in data 30 settembre, ossia solo 24 ore dopo tale atto prodromico. Appare abbastanza inverosimile, a suo giudizio, l'ipotesi che Eurolink stesse già lavorando al progetto senza che fosse stato commissionato dalla società Stretto di Messina. Tiene in ogni caso a sottolineare, preannunciando che lo ribadirà anche in altre occasioni, che sono state lese le prerogative di un parlamentare della Repubblica da parte di una società pubblica, dal momento che non sono stati forniti gli atti da lui richiesti, che non avevano carattere endoprocedimentale ma erano previsti dal decreto-legge, con un problema di trasparenza che si riverbera sull'esercizio delle funzioni dei parlamentari.

5-01829 Simiani: Tempi di completamento della superstrada tirrenica, con particolare riguardo al tratto viario Tarquinia-San Pietro in Palazzi, e relative modalità di finanziamento attraverso il contratto di programma MIT-Anas.

  Marco SIMIANI (PD-IDP) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il viceministro Galeazzo BIGNAMI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Marco SIMIANI (PD-IDP), replicando, apprende, al di là della notizia della disposizione contenuta nel decreto recante proroghe di termini che sancisce la chiusura del rapporto con SAT per i soli tratti a pedaggio, che nella prossima riunione del CIPESS si potrebbe esaminare il contratto di programma tra Ministero e Anas, di cui si dovrà discutere in Commissione e nel quale auspica sia ricompresa l'infrastruttura oggetto dell'interrogazione, con il dovuto finanziamento per dare continuità ai lotti funzionali. Si tratta, infatti, a suo avviso, di un'opera di fondamentale importanza per il territorio.

5-01830 Mazzetti: Possibili impatti della crisi del Mar Rosso sulle opere pubbliche infrastrutturali sul territorio nazionale e sulle imprese impegnate nella loro realizzazione.

  Erica MAZZETTI (FI-PPE) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il viceministro Galeazzo BIGNAMI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Erica MAZZETTI (FI-PPE), replicando, ringrazia il viceministro Bignami per la risposta esaustiva che dà certezze al settore e all'intera economia nazionale. Osserva che opportunamente il nuovo codice degli appalti in vigore dallo scorso luglio permette di affrontare meglio eventuali rialzi dei prezzi, mentre in passato era stato necessario intervenire in diversi provvedimenti d'urgenza. Valuta favorevolmente che Pag. 90sia stato convocato tempestivamente un tavolo che ha ad oggetto l'impatto della nuova crisi geopolitica del Mar Rosso e che siano state chiamate a collaborare le categorie economiche, che conoscono bene l'andamento delle opere, anche tenuto conto delle criticità nelle forniture di beni e servizi che sono state rappresentate.

  Mauro ROTELLI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.15.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 16 gennaio 2024. — Presidenza del presidente Mauro ROTELLI.

  La seduta comincia alle 14.15.

Disposizioni in materia di manifestazioni di rievocazione storica e delega al Governo per l'emanazione del Codice per la salvaguardia dei patrimoni culturali immateriali.
Testo unificato C. 799 Caparvi e C. 988 Mollicone.
(Parere alla VII Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con osservazione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 10 gennaio 2024.

  Martina SEMENZATO (NM(N-C-U-I)-M), relatrice, formula una proposta di parere favorevole con osservazione (vedi allegato 7).

  La Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

  La seduta termina alle 14.20.