CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 11 gennaio 2024
229.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 39

SEDE REFERENTE

  Giovedì 11 gennaio 2024. — Presidenza del presidente Federico MOLLICONE.

  La seduta comincia alle 12.40.

Dichiarazione di monumento nazionale del Teatro municipale di Piacenza.
C. 1214 Foti.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Federico MOLLICONE, presidente, avverte che il gruppo di Fratelli d'Italia ha chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche attraverso il sistema di ripresa audiovideo a circuito chiuso.
  Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

  Alessandro AMORESE (FDI), relatore, riferisce che la VII Commissione Cultura, avvia oggi l'esame, in sede referente, della proposta di legge a prima firma del deputato Foti, volta ad attribuire il valore di monumento nazionale al Teatro municipale di Piacenza.
  In particolare evidenzia che l'articolo 1 della proposta di legge dispone che il Teatro municipale di Piacenza sia dichiarato monumento nazionale mentre l'articolo 2 reca la clausola di invarianza finanziaria prevedendo che dall'attuazione della presente legge non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica e che le amministrazioni interessate vi provvedono nell'ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente.
  Più in generale osserva, come evidenziato anche nella relazione illustrativa, che sono numerosi i teatri storici italiani cui sarebbe importante conferire il titolo di monumento nazionale. Tale esigenza è emersa, altresì nel corso della discussione che ha condotto all'approvazione del disegno di legge n. 486, recante dichiarazione di monumento nazionale del Teatro Regio di Parma, laddove è stata sottolineata l'importanza dei teatri in Italia e il loro valore universale per il riconoscimento dello spirito culturale e della tradizione artistica nazionale. In particolare è stata rilevata l'estrema parzialità della portata di quel disegno di legge, in quanto riferito a un solo teatro (il Teatro Regio di Parma appunto), mentre si può ritenere che in Italia ogni teatro sia annoverabile come monumento nazionale: un monumento nazionale Pag. 40dell'arte, della musica, della storia, della memoria. In tale contesto è stato, altresì, evidenziato come tutti i grandi teatri stabili italiani in cui si celebra per tutti, per l'Italia e per il mondo, la grandezza della musica, nel nome dei valori storici e della memoria, della pace e della neutralità rispetto alla divisione ideologica, dovrebbero essere riconosciuti come monumento nazionale.
  Nel condividere appieno questa visione, propone fin d'ora, alla Commissione, di ampliare il perimetro della presente proposta di legge, abbinando le proposte di legge, già assegnate alla VII Commissione, volte a conferire tale riconoscimento anche al Teatro Olimpico di Vicenza, al Teatro Regio di Parma, al Teatro Guglielmi di Massa, al Teatro municipale «Romolo Valli» di Reggio Emilia e ad altri teatri storici italiani.
  Si tratta in particolare delle proposte di legge: C. 155 Cavandoli Dichiarazione di monumento nazionale del Teatro Regio di Parma; C. 975 Sen. Murelli, Dichiarazione di monumento nazionale del Teatro Regio di Parma, già approvato dal Senato; C. 982 Vinci, Dichiarazione di monumento nazionale del Teatro municipale «Romolo Valli» di Reggio Emilia e di altri teatri storici italiani; C. 1347 Giovine, Dichiarazione di monumento nazionale del Teatro Olimpico di Vicenza; C. 1584 Zanettin, Dichiarazione di monumento nazionale del Teatro Olimpico di Vicenza, già approvata dal Senato e C. 1639 Amorese, Dichiarazione di monumento nazionale del Teatro Guglielmi di Massa.

  Tommaso FOTI (FDI), dichiara di condividere la proposta avanzata dal relatore circa l'opportunità di un intervento normativo organico volto a includere ulteriori teatri che presentino le medesime caratteristiche e che quindi meritano la qualifica di monumento nazionale anche al fine di evitare eccessivi passaggi tra i due rami del Parlamento relativi a proposte di legge che hanno la medesima finalità.
  Sottolinea peraltro l'importanza che il riconoscimento di monumento nazionale sia previsto effettivamente per quei teatri che abbiano determinate caratteristiche di alto valore storico artistico tenendo altresì conto che tale riconoscimento comporta poi degli obblighi relativi agli interventi di manutenzione del teatro medesimo.

  Elisabetta PICCOLOTTI (AVS), con riferimento alla proposta avanzata dal relatore Amorese ritiene opportuno che vi sia un approccio che tenga conto del fatto che molti teatri presenti sul territorio nazionale sono di altissimo valore. In particolare evidenzia come vi siano importantissimi teatri sul piano culturale artistico non solo nelle grandi città ma anche piccoli come ad esempio il Teatro della Concordia, di Monte Castello di Vibio, che è il più piccolo teatro all'italiana al mondo, con soli 99 posti a sedere quante erano le famiglie all'epoca della sua nascita nel 1800.
  Ricorda, più in generale, come la regione Umbria abbia numerosissimi teatri storici e invita la Commissione a svolgere un'accurata ricognizione al fine di valorizzare tutti i teatri meritevoli di essere riconosciuti come monumenti nazionali. A tale scopo ritiene che la Commissione possa svolgere un breve ciclo di audizioni di storici dell'arte anche al fine di acquisire utili elementi informativi e valutare quali siano effettivamente i teatri meritevoli di tale riconoscimento. Ritiene infine che l'ampliamento del perimetro normativo non debba quindi essere limitato alle proposte di legge già depositati in Parlamento.

  Gaetano AMATO (M5S), ringrazia anzitutto il primo firmatario della proposta di legge in discussione ritenendo che qualsiasi richiesta di qualificazione di monumento nazionale sia apprezzabile e come nella sua esperienza abbia incontrato numerosi altri teatri che meriterebbero tale qualifica come ad esempio il teatro della corte. Ritiene quindi che la Commissione potrebbe approfittare di questa occasione anche al fine di elaborare dei criteri guida volti all'individuazione delle caratteristiche che devono avere i teatri per essere qualificati come teatri storici e quindi come monumenti nazionali. Condivide pertanto l'opportunità di svolgere un breve ciclo di audizioni anche al fine di avere un quadro completo dei teatri storici presenti sul territorio individuandoPag. 41 pertanto la cornice in cui questa proposta di legge debba inserirsi anche al di là delle proposte di legge che risultano attualmente già depositate. In particolare si chiede se per il riconoscimento di monumento nazionale sia sufficiente anche approvare in prospettiva una risoluzione.

  Irene MANZI (PD-IDP) nell'associarsi agli interventi che l'hanno preceduta ritiene opportuno certamente un intervento organico volto anche a definire i criteri per il riconoscimento di monumento nazionale e per razionalizzare l'attività legislativa del Parlamento. In proposito ricorda il lavoro svolto dalla Commissione cultura già nella 17ª legislatura. Tale lavoro di ricognizione potrebbe quindi anche aiutare gli aspiranti teatri a avanzare la richiesta di riconoscimento di monumento nazionale. Dichiara quindi di essere favorevole allo svolgimento di un breve ciclo di audizioni.

  Federico MOLLICONE, presidente, con riferimento alla richieste avanzate nel corso del dibattito condivide l'opportunità di svolgere un breve ciclo di audizioni anche al fine di poter effettuare una ricognizione dei teatri storici meritevoli del riconoscimento di monumento nazionale; ritiene pertanto opportuno procedere a tale ricognizione a cominciare dalle proposte di legge depositate e che occorre certamente procedere all'audizione degli esponenti del ministero della cultura e delle altre istituzioni preposte.
  In particolare segnala che il Ministero della cultura (ex Mibact) già nel giugno 2012 ha provveduto alla ricostruzione anche storica delle richieste pervenute a partire dagli anni 2000 e con una specifica circolare ha quindi individuato le caratteristiche dei beni che possono essere riconosciuti come monumenti nazionali, riconoscimento per il quale la citata Circolare chiarisce come sia necessario un atto avente forza di legge; con riferimento, in particolare, a quanto richiesto dal collega Amato desidera precisare come non sia certamente sufficiente un atto di indirizzo approvato dalla Commissione.

  Gaetano AMATO (M5S), nel ribadire la piena condivisione dei contenuti della proposta del deputato Foti nonché quella di abbinare ulteriori proposte già depositate sempre in materia di riconoscimento della qualifica di monumento nazionale di ulteriori teatri si chiede se non sia opportuno provare in questa occasione ad individuare i criteri che tali teatri devono possedere ai fini del riconoscimento di monumento nazionale.

  Alessandro AMORESE (FDI), relatore, nel segnalare come la ricostruzione normativa contenuta nel dossier di documentazione predisposto dal servizio Studi sia utile a comprendere quale sia la procedura attualmente prevista dal Codice dei beni culturali, dichiara la propria disponibilità a svolgere un breve ciclo di audizioni al fine di svolgere una ricognizione dello stato dell'arte.

  Federico MOLLICONE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Giovedì 11 gennaio 2024.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13 alle 13.10.