CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 27 dicembre 2023
223.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
Pag. 642

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 27 dicembre 2023. — Presidenza del presidente Alberto Luigi GUSMEROLI. – Interviene il sottosegretario di Stato per le imprese e il made in Italy Fausta Bergamotto.

  La seduta comincia alle 15.

DL 161/2023: Disposizioni urgenti per il «Piano Mattei» per lo sviluppo in Stati del Continente africano.
C. 1624 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 21 dicembre 2023.

  Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, in sostituzione della relatrice, on. Ilaria Cavo, impossibilitata a partecipare all'odierna seduta, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).

  Emma PAVANELLI (M5S) dichiara il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere in esame. Il provvedimento, a suo avviso, è una scatola vuota che non indica azioni concrete e non contiene le risorse necessarie per sostenere quello che non è altro che l'ennesimo slogan vuoto di questo Governo.

  Eleonora EVI (AVS) dichiara il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere in esame, evidenziando che, come anticipato dalla collega Pavanelli, il contenuto del provvedimento non esiste a parte quanto annunciato nelle dichiarazioni rilasciate alla stampa dall'Esecutivo. Si tratta, a suo avviso, dell'ennesima operazione neocoloniale predatoria verso le risorse di idrocarburi e fossili dei Paesi africani.

  Christian Diego DI SANZO (PD-IDP) dichiara il voto contrario del suo gruppo Pag. 643sulla proposta di parere in esame. Sottolinea che il piano si presenta come un guscio vuoto, povero nei contenuti e altisonante nel titolo, come già in altre occasioni ci ha abituato questo Governo. In questo caso, inoltre, attraverso la decretazione d'urgenza, il Parlamento non è stato messo nelle condizioni di discutere anche solo delle mancanze del testo, che è molto lontano dalle dichiarazioni del Ministro Tajani il quale aveva sbandierato lo sviluppo di vari settori, tra cui la sostenibilità ambientale. L'unico elemento di favore del provvedimento risiede nel suo titolo, tuttavia Mattei è stato un vero pioniere dell'industria italiana del gas, mentre nel piano in discussione manca del tutto una visione strategica che era la caratteristica principale dello steso Mattei.

  Luca SQUERI (FI-PPE), intervenendo a titolo personale, desidera fare presente che lui è l'ultimo di otto figli, sette dei quali nati nella provincia di Parma, mentre è l'unico nato a Milano proprio perché Enrico Mattei, che sceglieva i suoi collaboratori tra i partigiani cattolici, chiamò suo padre come collaboratore, e la sua famiglia dovette quindi trasferirsi nel capoluogo lombardo. Condivide pertanto le parole importanti dell'onorevole Di Sanzo sulla figura di Enrico Mattei, il quale è stato assassinato proprio per la sua politica non coloniale portata avanti in Africa. Non si può infatti accostare il nome di Mattei a un irrealistico spirito colonialista volto a sfruttare i paesi africani che hanno invece ricevuto pari dignità, lavoro e sviluppo. Intitolare a Mattei questo piano deve essere inteso quindi come un segno di buon auspicio che ispiri il Governo a riempire di contenuti il provvedimento. Forza Italia fornirà il massimo sostegno all'Esecutivo in questo lavoro.

  Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, dà conto delle sostituzioni e pone in votazione la proposta di parere.

  La Commissione approva la proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026 e relativa nota di variazioni.
C. 1627 Governo, approvato dal Senato, e C. 1627/I Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla V Commissione).
(Esame e conclusione – Relazione favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, avverte che la Commissione è chiamata a esaminare il disegno di legge recante bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026 e la relativa nota di variazioni, ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del Regolamento, per le parti di propria competenza.
  Avverte altresì che, per prassi, la pubblicità dei lavori della seduta odierna è assicurata anche mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso.
  Ricorda che il disegno di legge di bilancio è composto di due sezioni: nella prima sono riportate le disposizioni in materia di entrata e di spesa aventi ad oggetto misure quantitative funzionali a realizzare gli obiettivi di finanza pubblica; nella seconda sono invece indicate le previsioni di entrata e di spesa, espresse in termini di competenza e di cassa, formate sulla base della legislazione vigente, apportando a tali previsioni le variazioni derivanti dalle disposizioni della citata prima sezione, alle quali è assicurata autonoma evidenza contabile.
  Fa quindi presente che la Commissione esaminerà, oltre che le disposizioni di propria competenza contenute nella prima sezione, anche le Tabelle relative agli stati di previsione (Ministero dell'economia e delle finanze – Tabella 2, Ministero delle imprese e del made in Italy – Tabella 3, Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale – Tabella 6, Ministero dell'istruzione e del merito – Tabella 7, Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica- Tabella 9, Ministero dell'università e della ricerca – Tabella 11 e Ministero Pag. 644del turismo – Tabella 16) contenute nella seconda sezione, limitatamente alle parti di competenza.
  Ricorda inoltre che l'esame si concluderà con l'approvazione di una relazione sulle parti di competenza del disegno di legge di bilancio e con la nomina di un relatore. Ricorda altresì che possono essere presentate relazioni di minoranza e che la relazione approvata dalla Commissione e le eventuali relazioni di minoranza saranno trasmesse alla Commissione bilancio.

  Gianluca CARAMANNA (FDI), relatore, espone in sintesi i contenuti del disegno di legge di Bilancio 2024 di interesse per la X Commissione e rinvia alla documentazione predisposta dagli uffici per ogni ulteriore approfondimento. Ricorda, peraltro, che il disegno di legge di bilancio originario (A.S. 926) si componeva, nella sua prima sezione, di 89 articoli, seguiti da altri 20 articoli (da 90 a 109) della seconda sezione, recanti l'approvazione degli stati di previsione dei Ministeri. A seguito dell'esame al Senato, all'esito del quale le norme di cui alla prima sezione sono state rinumerate all'interno di un articolo unico, quest'ultimo si compone di 561 commi, mentre la seconda sezione si compone degli articoli da 2 a 21.
  Passando all'articolato di interesse della Commissione, in primo luogo segnala che l'articolo 1, al comma 14 stanzia 200 milioni di euro per il riconoscimento nel primo trimestre 2024 di un contributo straordinario ai clienti domestici titolari di bonus sociale elettrico.
  Ai commi 21-25, prevede, per il primo semestre del 2024, a favore dei lavoratori degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e del comparto del turismo con un reddito fino a 40.000 euro, il riconoscimento di un trattamento integrativo speciale, pari al 15 per cento delle retribuzioni lorde corrisposte in relazione al lavoro notturno e al lavoro straordinario prestato nei giorni festivi.
  Al comma 112, precisa che il trasferimento del novanta per cento degli attivi dal SACE al Ministero dell'economia e delle finanze, previsto dall'articolo 2, comma 6 del decreto-legge n. 23 del 2020, è calcolato al netto dei costi sostenuti da SACE per gli impegni riassicurati dallo Stato (ai sensi del comma 5 dell'articolo 2 del decreto-legge n. 23 del 2020), risultanti dalla contabilità della medesima SACE.
  Al comma 248, interviene, per una ottimale gestione finanziaria del Fondo Legge 295/1973 sulla disciplina degli accantonamenti operati da SIMEST, in relazione agli impegni assunti e da assumere annualmente a valere sul Fondo stesso.
  Al comma 253, autorizza la spesa di 190 milioni per l'anno 2024, di 310 milioni per l'anno 2025 e di 100 milioni per ciascuno degli anni dal 2026 al 2030, per il finanziamento dei contratti di sviluppo, relativi ai programmi di sviluppo industriale. Ai successivi commi 254-255, consente al Ministero delle imprese e del made in Italy di impartire ad INVITALIA, soggetto gestore della misura, direttive specifiche per l'utilizzo delle predette risorse, e provvede alla compensazione di quota parte dei conseguenti effetti finanziari.
  Al comma 256, rifinanzia di 100 milioni di euro per l'anno 2024 l'autorizzazione di spesa relativa alla «Nuova Sabatini».
  Al comma 257, incrementa la dotazione del Fondo per la crescita sostenibile di 110 milioni per l'anno 2024 e di 220 milioni per l'anno 2025.
  Al comma 258, dispone che le cooperative esistenti, operanti nelle Province di Trento e Bolzano, che connettono clienti non soci, siano equiparate, ai fini della regolamentazione delle cooperative elettriche, alle cooperative storiche concessionarie fino al rilascio di tutte le concessioni di distribuzione e comunque non oltre il 31 dicembre 2025.
  Ai commi da 259 a 268, autorizza SACE S.p.A. a rilasciare, fino al 31 dicembre 2029, garanzie connesse a investimenti nei settori delle infrastrutture, dei servizi pubblici locali, dell'industria e ai processi di transizione verso un'economia pulita e circolare e la mobilità sostenibile, l'adattamento ai cambiamenti climatici la sostenibilità e la resilienza ambientale e l'innovazione industriale, tecnologica e digitale delle imprese. Gli impegni derivanti dall'attività di garanzia sono assunti da SACE S.p.A. Pag. 645per il 20 per cento e dallo Stato per l'80 per cento del capitale e degli interessi di ciascun impegno.
  Al comma 269, dispone che, per l'anno 2024, le risorse disponibili al 31 dicembre 2023 sul conto corrente di tesoreria relativo al Fondo Green New Deal siano destinate alla copertura delle garanzie concesse da SACE S.p.A. per progetti economicamente sostenibili (cd. Garanzie green SACE), per un impegno massimo assumibile dalla SACE S.p.A. pari a 3.000 milioni di euro.
  Ai commi da 299 a 301, dispone l'applicazione nel Comune di Caivano del regime di aiuto per le aree di crisi industriale. Per l'attuazione della misura demanda al Ministero delle imprese e del made in Italy la sottoscrizione di un apposito accordo di Programma con la Regione Campania e il Comune di Caivano. Per tali finalità, sono destinate risorse per 15 milioni di euro.
  Al comma 325 autorizza un contributo di 1 milione di euro per l'anno 2024 a favore della Fondazione Istituto di Ricerche Tecnopolo Mediterraneo per lo Sviluppo sostenibile.
  Al comma 509 riduce in misura pari a 19 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025, a 13 milioni di euro per l'anno 2026 ed a 17 milioni di euro nell'anno 2027 le risorse destinate al riconoscimento di contributi per la riapertura e l'ampliamento di attività commerciali, artigianali e di servizi ai sensi dell'articolo 30-ter del decreto-legge n. 34 del 2019.
  Evidenzia poi che risultano di interesse per la Commissione anche le disposizioni seguenti.
  L'articolo 1, al comma 18, riduce dal 10 al 5 per cento l'aliquota dell'imposta sostitutiva dell'IRPEF e delle relative addizionali regionali e comunali applicabile ai premi e alle forme di partecipazione agli utili d'impresa erogati nel 2024.
  Ai commi 16-17, incrementa, per il periodo d'imposta 2024, da 258,23 a 1.000 euro, o a 2.000 euro in presenza di figli a carico, il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati dal datore al lavoratore che può essere scomputato dal reddito imponibile del lavoratore. Il regime di esenzione si applica anche al pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell'energia elettrica e del gas naturale e delle spese di locazione della prima casa o per gli interessi sul mutuo relativo alla prima casa.
  Al comma 44, posticipa al 1° luglio 2024 la decorrenza dell'efficacia della c.d. plastic tax e della c.d. sugar tax istituite dalla legge di bilancio 2020.
  Al comma 45, riporta dal 5 al 10 per cento l'IVA relativa a prodotti assorbenti, tamponi e coppette mestruali nonché ad alcuni prodotti per la prima infanzia e ai pannolini per bambini. Ripristina inoltre l'aliquota ordinaria per i seggiolini per bambini da installare negli autoveicoli.
  Al comma 46, riduce dal 22 al 10 per cento l'aliquota IVA sulla cessione dei pellet anche per i mesi di gennaio e febbraio 2024.
  Al comma 47, fornisce un'interpretazione autentica sulla natura dei contratti di finanziamento intercorsi tra alcuni distributori di veicoli commerciali e i costruttori automobilistici o importatori.
  Al comma 48, aumenta le accise, gli oneri fiscali e l'aliquota di un'imposta di consumo previsti per alcuni prodotti di tabacco nonché per prodotti succedanei dei prodotti da fumo.
  Al comma 59, estende la disciplina della cosiddetta participation exemption – che dispone la parziale esenzione fiscale delle plusvalenze – ai soggetti non residenti, a specifiche condizioni e purché risiedano in Stati membri dell'UE o in Stati aderenti all'accordo sullo Spazio economico europeo.
  Al comma 63, stabilisce che ai redditi derivanti dai contratti di locazione breve è applicabile una cedolare secca, con aliquota al 26 per cento, o 21 per cento per i redditi relativi ad una unità immobiliare individuata dal contribuente. Viene, inoltre, disposto che per i soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare o gestiscono portali telematici, qualora incassino o intervengano nel pagamento dei canoni relativi ai contratti in questione, la ritenuta del 21 per cento venga operata a titolo di acconto.Pag. 646
  Ai commi da 101 a 111, istituisce l'obbligo per le imprese di stipulare, entro il 31 dicembre 2024, contratti assicurativi a copertura dei danni a terreni, fabbricati, impianti, macchinari e attrezzature causati da eventi calamitosi. L'inadempimento viene considerato ai fini dell'assegnazione di contributi, sovvenzioni o agevolazioni.
  Ai commi da 168 a 176, proroga alcune misure di sostegno al reddito, ponendo i relativi oneri a carico del Fondo sociale per occupazione e formazione.
  Ai commi da 180 a 182, riconosce, fino al 31 dicembre 2026, sgravi contributivi a favore delle lavoratrici con più figli a carico.
  Ai commi da 191 a 193, riconosce uno sgravio contributivo in favore dei datori di lavoro privati, che, nel triennio 2024-2026, assumono donne disoccupate vittime di violenza, beneficiarie del reddito di libertà.
  Al comma 202, incrementa di 50 milioni di euro, per il 2024, le risorse per il finanziamento dei percorsi formativi inerenti alla tipologia di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore, nonché dei percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento.
  Al comma 249, fissa un tetto di spesa pari a 1,800 milioni di euro nel 2024 per il riconoscimento del credito di imposta sugli investimenti nella Zes unica del Mezzogiorno.
  Al comma 294, reca misure per completare gli interventi di riqualificazione industriale e sviluppo produttivo dell'area del polo siderurgico di Piombino.
  Al comma 311 autorizza la spesa di 500 mila euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026 per le attività connesse all'esposizione EXPO 2025 di Osaka.
  Ai commi 323 e 324, estende l'accesso al fondo istituito con la legge di bilancio 2022 per la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale nel settore navale alle imprese di costruzione, trasformazione e revisione di sistemi elettronici.
  Fa inoltre presente che, ai sensi dell'articolo 1, comma 523-526 e Allegato VI, i due dicasteri di precipua competenza della Commissione, il Ministero delle imprese e del made in Italy (MIMIT) e Ministero del turismo (MITUR) partecipano alla spending review dei Ministeri per il 2024-2026, registrando, il primo, una complessiva riduzione delle proprie dotazioni pari a 39 milioni per il 2024, a 65,7 milioni per il 2025 e a 92,3 milioni per il 2026; il secondo, una complessiva riduzione delle dotazioni di 5,6 milioni per il 2024, di 3,4 milioni per il 2025 e di 1,9 milioni per il 2026.
  In particolare, secondo quanto prevede la Sezione II, per il Ministero delle imprese e del made in Italy, la riduzione più consistente è registrata sul capitolo 7478, Fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e la prosecuzione dell'attività d'impresa, cd. Fondo crisi d'impresa, che, in virtù della spending review, subisce una riduzione per circa 27,9 milioni di euro per il 2024, 54,1 milioni per il 2025 e 80,9 milioni per il 2026.
  Il Ministero delle imprese e del made in Italy registra poi un rifinanziamento del Fondo per la ricerca, lo sviluppo della tecnologia dei microprocessori e l'investimento in nuove applicazioni industriali di tecnologie innovative, nonché del Fondo per l'erogazione dei contributi alle imprese che partecipano all'IPCEI, entrambi incrementati complessivamente di 20 milioni dal 2026 al 2030.
  Il Ministero del turismo, invece, registra rifinanziamenti a favore: del Fondo unico per il turismo di conto capitale, per 35 milioni per l'anno 2024 e 50 milioni per ciascuno degli anni 2025-2028; del Fondo per l'ammodernamento, la sicurezza e la dismissione degli impianti di risalita e di innevamento, per 30 milioni per ciascuno degli anni 2024 e per il 2025, 50 milioni per il 2026 e ulteriori 80 milioni per il biennio 2027-2028; del rilancio e promozione turistica dei percorsi «cammini religiosi», per 5 milioni per ciascun anno del triennio 2024-2026.
  Infine, evidenzia che lo stato di previsione del Ministero delle imprese e del made in Italy prevede, per il 2024, spese complessive per 18.256,1 milioni di euro e che lo stato di previsione del Ministero del Pag. 647turismo, invece, prevede, per il 2024, spese complessive per 365,9 milioni di euro.
  Formula quindi una proposta di relazione favorevole (vedi allegato 2).

  Emma PAVANELLI (M5S) ritiene che il disegno legge di bilancio all'esame sia molto preoccupante anche per quanto riguarda i settori di competenza della Commissione. Osserva infatti che non solo il disegno di legge all'esame reca decisi tagli alla sanità e all'ambiente ma non fornisce sostegni alle imprese per la transizione energetica che sono chiamate ad affrontare e in più apporta tagli all'imprenditoria femminile. Per quanto riguarda il sostegno alle donne, anzi, sottolinea che viene colpita l'imprenditoria femminile e sono lesi concreti interessi delle donne, ad esempio attraverso il riallineamento dell'aliquota Iva relativa a prodotti assorbenti, tamponi e coppette mestruali nonché ad alcuni prodotti per la prima infanzia (latte e preparazioni alimentari per lattanti) e ai pannolini per bambini, aliquota che era stata precedentemente ridotta al 5 per cento. Ricorda che tali ultime misure sono state prese dalla Presidente del Consiglio dei ministri sotto pretesto di un asserito loro malfunzionamento: personalmente non ha ben capito dove queste non avrebbero funzionato mentre rileva che è molto chiaro su chi si ripercuotono.
  Evidenzia che uno degli aspetti più gravi del disegno di legge è che in esso non vi è nulla che vada nel senso di una crescita dell'economia del Paese. Rileva che sono introdotte tasse sotto le più diverse forme, imposte che certamente deprimeranno il ciclo economico. Ritiene che sia questo il caso degli oneri derivanti dai nuovi obblighi di assicurazione per le imprese con sede legale o stabile organizzazione in Italia, tenute all'iscrizione nel relativo Registro, di stipulare, entro il 31 dicembre 2024, contratti assicurativi a copertura dei danni a terreni e fabbricati, impianti e macchinari, nonché attrezzature industriali e commerciali direttamente causati da eventi quali i sismi, le alluvioni, le frane, le inondazioni e le esondazioni. Fa presente che Confindustria quantifica un possibile esborso a carico del sistema delle imprese di circa 20 miliardi. Osserva che invece di agire sul lato delle tasse, anche se chiamate con un nome diverso, si poteva invece agire su altri elementi per recuperare risorse da impiegare virtuosamente per la crescita del Paese, ad esempio, in primo luogo, colpire gli extra profitti anche del sistema bancario, senza certamente fare il balletto che il Governo ha proposto solo pochi mesi fa, ovvero evitare di rinviare nuovamente la Sugar tax, i cui proventi avrebbero potuto sostenere altre azioni ed evitare quindi tagli anche a Transizione 4.0.
  Rimarca poi che per il turismo il disegno di legge di bilancio riserva molto poco. In primo luogo ritiene che 5 milioni per i percorsi «cammini religiosi» sono assai esigui soprattutto se si considera che il 2025 sarà un anno giubilare. Inoltre evidenzia che destinare 30 milioni al Fondo per l'ammodernamento, la sicurezza e la dismissione degli impianti di risalita e di innevamento non sembra essere un impiego strategico considerato che in prospettiva nel volgere di un breve periodo la neve forse sparirà del tutto.
  Ritiene inoltre che il bilancio proposto non risponda alle possibili sfide che si prospettano al Paese in conseguenza della riforma del Patto di stabilità che altri Paesi europei hanno, di fatto, imposto all'Italia, e contro il quale il nostro Governo non ha saputo difendere gli interessi nazionali, che potrebbe comportare tagli nell'ordine di 12 miliardi.
  Ritiene infine di non doversi soffermare sulla questione relativa al superbonus se non ricordando che in campagna elettorale tutti i partiti della maggioranza hanno cavalcato l'argomento per poi alla fine creare il clima di pericolo che tante famiglie stanno vivendo e sul quale, comunque, qualche voce dissonante nella stessa maggioranza deve essere registrata.
  Conclude quindi annunciando il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di relazione del relatore.

  Christian Diego DI SANZO (PD-IDP), associandosi alle critiche espresse dalla collega Pavanelli, sottolinea che la manovra di bilancio del Governo è contraddistinta da un'ottica di breve periodo e sostanzialmentePag. 648 impostata sul ricorso al deficit, mancando del tutto di una strategia economico industriale che, ad esempio, agganci la ripresa attraverso la valorizzazione della transizione ecologica e limitandosi a tenersi agganciata alle tematiche e alle risorse del PNRR.
  Evidenzia che in essa è assente una politica di sostegno agli investimenti privati in vista di una crescita economica e per una maggiore competitività del sistema delle imprese italiane. Rimarca che l'assenza di prospettive e di una visione industriale è tanto più grave in un momento in cui sono ormai la note le questioni e i destini di Ilva, ITA, la cessione di parte di Tim e le probabili privatizzazioni, non propriamente virtuose, di MPS e Poste italiane.
  Rimarca in particolare che non c'è nessuna chiarezza sulle finalità perseguite e sui mezzi di finanziamento delle dichiarate azioni di governo, stigmatizzando, peraltro, il fatto che si perde l'occasione per favorire una crescita decisiva anche per le piccole e medie imprese. Ritiene infatti che la manovra di bilancio si caratterizza nell'ambito di un quadro piuttosto povero e ritiene grave altresì che la maggioranza non abbia colto l'occasione offerta dal suo gruppo in Senato ove non sono state accolte le molte proposte migliorative avanzate dal Partito democratico.
  Sottolinea, infine, che la modalità seguita nel corso dell'esame parlamentare ha di fatto impedito lo sviluppo di un proficuo dibattito sulle politiche industriali e di bilancio e che nessuna misura è stata, altresì, intrapresa per attirare il cosiddetto «rientro dei cervelli» dall'estero ovvero per stimolare l'attrazione di capitale verso il nostro Paese.
  Anche per tali motivi annuncia, quindi, il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di relazione del relatore.

  Eleonora EVI (AVS) nel dichiarare il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di relazione in esame, concorda con i colleghi che l'hanno preceduta, evidenziando la mancanza di visione di una manovra che aumenta le diseguaglianze nel Paese. Manca, a suo avviso, qualunque riferimento non solo alla sanità e all'istruzione, ma anche alla transizione ecologica e all'ambiente, che costituiscono materie di interesse della nostra Commissione. Ritiene, inoltre, che il provvedimento contenga misure di dubbia utilità quando non dannose sui settori produttivi nazionali. Si riferisce, ad esempio, alle assicurazioni contro le calamità naturali. Fa presente che non è sufficiente appellarsi sempre alla mancanza di risorse per evitare di risolvere i problemi. A riguardo segnala che il suo gruppo ha proposto un piccolo prelievo sui patrimoni che superino i cinque milioni di euro. Giudica, inoltre, un errore il posticipo della plastic tax. Segnala, a riguardo, che stiamo già pagando a livello europeo un contributo in materia, ed evidenzia che lo stesso Governo, che dice di contrastare il regolamento europeo sugli imballaggi al fine di proteggere le aziende del riciclo, non introduce una misura come la plastic tax che sostiene proprio la filiera del riciclo medesimo.

  Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, dà conto delle sostituzioni e pone in votazione la proposta di relazione del relatore.

  La Commissione approva la proposta di relazione del relatore (vedi allegato 2). Delibera, altresì, di nominare il deputato Caramanna quale relatore presso la V Commissione.

  Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, avverte che la relazione approvata dalla Commissione, sarà trasmessa alla V Commissione (Bilancio).

  La seduta termina alle 15.25.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 27 dicembre 2023.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.25 alle 15.30.