CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 27 dicembre 2023
223.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 607

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 27 dicembre 2023. — Presidenza del presidente Mauro ROTELLI. – Interviene il viceministro dell'ambiente e della sicurezza energetica Vannia Gava.

  La seduta comincia alle 15.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026 e relativa nota di variazioni.
C. 1627 Governo, approvato dal Senato, e C. 1627/I Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla V Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Mauro ROTELLI, presidente, avverte che la Commissione è chiamata oggi a esaminare il disegno di legge recante il bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026 (C. 1627 Governo, approvato dal Senato), e la relativa nota di variazioni (C. 1627/I Governo, approvato dal Senato), ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del Regolamento, per le parti di propria competenza.Pag. 608
  Ricorda che il disegno di legge di bilancio è composto di due sezioni: nella prima sono riportate le disposizioni in materia di entrata e di spesa aventi ad oggetto misure quantitative funzionali a realizzare gli obiettivi di finanza pubblica; nella seconda sono invece indicate le previsioni di entrata e di spesa, espresse in termini di competenza e di cassa, formate sulla base della legislazione vigente, apportando a tali previsioni le variazioni derivanti dalle disposizioni della citata prima sezione, alle quali è assicurata autonoma evidenza contabile.
  Segnala che saranno quindi esaminate dalla Commissione, oltre alle disposizioni di propria competenza contenute nella prima sezione, anche le Tabelle relative agli stati di previsione nella seconda sezione e relative, per le parti di competenza, agli stati di previsione del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, nonché del Ministero dell'economia e delle finanze.
  L'esame si concluderà con l'approvazione di una relazione sulle parti di competenza del disegno di legge di bilancio e con la nomina di un relatore. Potranno essere presentate relazioni di minoranza. La relazione approvata dalla Commissione e le eventuali relazioni di minoranza saranno trasmesse alla Commissione Bilancio.

  Stefano Maria BENVENUTI GOSTOLI (FDI), relatore, nel rinviare alla documentazione predisposta dagli uffici per un'analisi dettagliata del contenuto del disegno di legge, comunica che darà conto sinteticamente delle disposizioni di competenza e di interesse della VIII Commissione, partendo da quelle della prima sezione in materia ambientale e infrastrutturale, secondo l'ordine progressivo degli articoli, riservando alla fine l'esposizione degli interventi di interesse della Commissione disposti nella sezione seconda del disegno di legge.
  Partendo dalle misure in materia di ambiente e territorio di competenza o comunque di interesse della Commissione, ai commi 101-111, si prevede l'obbligo, per le imprese con sede legale o stabile organizzazione in Italia, tenute all'iscrizione nel relativo Registro, di stipulare, entro il 31 dicembre 2024, contratti assicurativi a copertura dei danni a terreni e fabbricati, impianti e macchinari, nonché attrezzature industriali e commerciali direttamente causati da calamità naturali quali sismi, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni. Si prevede l'istituzione di un fondo con una dotazione complessiva di 13,5 milioni di euro per il periodo 2024-2026, per l'acquisto e la manutenzione dei mezzi di soccorso per la popolazione civile, e per il sostegno dei comuni dei territori colpiti dal sisma del 2009 in Abruzzo, per i quali sono previsti altresì complessivi 600.000 euro per il periodo 2024-2026 (commi 123-124).
  Il comma 269 dispone una proroga al 2024 dell'operatività della garanzia SACE per progetti economicamente sostenibili (cd. Garanzia green SACE).
  Il comma 303 reca misure in materia di utilizzo, per il finanziamento dei costi derivanti da aumenti di prezzi degli originali quadri economici dei progetti relativamente ai lavori ancora non appaltati e nei limiti del 40 per cento del finanziamento concesso, oltre che di nuovi bandi progettuali, delle risorse finanziarie derivanti dalle eventuali economie di gestione e degli eventuali ulteriori residui relativi ai finanziamenti assegnati per la realizzazione dei progetti inseriti nel Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia (di cui all'art. 1, commi da 974 a 978, della legge n. 208 del 2015).
  I commi da 308 a 310 istituiscono un fondo di 35,32 milioni annui a decorrere dal 2024, nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, da ripartire in favore, tra l'altro, di ISPRA, ENEA e ISIN. Tali risorse sono specificamente destinate alla promozione dello sviluppo professionale di ricercatori e tecnologi di ruolo di terzo livello e alla valorizzazione del personale tecnico-amministrativo.
  Il comma 325 autorizza un contributo di 1 milione di euro per l'anno 2024 a favore della Fondazione Istituto di RicerchePag. 609 Tecnopolo Mediterraneo per lo Sviluppo sostenibile.
  I commi da 400 a 403 prevedono l'istituzione di un Programma di mitigazione strutturale della vulnerabilità sismica degli edifici pubblici e di una Cabina di coordinamento delle politiche attive per la riduzione della vulnerabilità sismica degli edifici pubblici, con una dotazione complessiva per il periodo 2024-2028 pari a 285 milioni di euro. Le medesime disposizioni prevedono poi l'impiego di risorse stanziate dalla legge di bilancio 2022 per le attività connesse al contrasto del dissesto idrogeologico ed alla mitigazione del rischio sismico nei territori colpiti dagli eventi sismici del 2009 (Abruzzo) e del 2016-2017 (Centro-Italia).
  I commi da 404 a 434 recano varie misure concernenti la ricostruzione delle zone colpite da eventi calamitosi, tra cui gli eventi sismici del 2009 in Abruzzo, del 2012 in Emilia-Romagna, del 2016-2017 in Centro-Italia, nonché gli eventi sismici e calamitosi presso l'Isola di Ischia, prevedendo altresì diverse proroghe temporali. In tale ambito, richiama brevemente in questa sede le misure volte tra l'altro, a: prorogare al 31 dicembre del 2024 lo stato di emergenza per le regioni Lombardia ed Emilia-Romagna per gli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 (comma 408), stanziando 12,2 milioni di euro in favore dell'assistenza alle popolazioni colpite da tali eventi (comma 409); prorogare anche lo stato di emergenza per gli eventi sismici del 2016 nelle regioni del Centro Italia al 31 dicembre 2024, nel contempo incrementando di 130 milioni di euro il Fondo per le emergenze (comma 412); incrementare di 15 milioni di euro, a decorrere dal 2024, il Fondo destinato ad assicurare le professionalità necessarie alla ricostruzione, nell'area dei crateri del sisma del 2002, del sisma del 2009, del sisma del 2012 e del sisma del 2016 (comma 426); prorogare al 31 dicembre 2024 la gestione straordinaria, finalizzata all'attuazione delle misure conseguenti agli eventi sismici che hanno interessato l'area di Ischia nell'anno 2017 (comma 431) e degli interventi per la riparazione, la ricostruzione, l'assistenza alla popolazione e la ripresa economica nei territori dei comuni di Casamicciola Terme, Forio, Lacco Ameno dell'Isola di Ischia interessati dagli eventi sismici del 21 agosto 2017 (comma 432).
  I commi 435-442 disciplinano l'erogazione dei contributi per la ricostruzione privata nei territori colpiti dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023 nei territori delle regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche. In particolare, per talune finalità, viene prevista dal comma 435 l'erogazione diretta da parte del Commissario straordinario per importi inferiori ai limiti previsti dal comma medesimo. Per importi superiori viene prevista e disciplinata l'erogazione mediante finanziamenti agevolati. Viene inoltre riconosciuto al soggetto beneficiario del finanziamento un credito di imposta, fruibile esclusivamente in compensazione. Per l'erogazione dei citati finanziamenti viene autorizzata (dal comma 442) la spesa di 50 milioni di euro annui per ciascuno degli anni dal 2024 al 2048.
  I commi da 452 a 454 recano la proroga all'anno 2026, per le Regioni colpite dal sisma del 2016, della sospensione del rimborso delle anticipazioni di liquidità acquisite dalle regioni per il pagamento dei debiti scaduti della PA.
  Il comma 542 dispone l'abrogazione della norma, introdotta dalla legge di bilancio 2022, che prevede che le esposizioni della Cassa depositi e prestiti, a valere sulle risorse della gestione separata, per interventi volti a contribuire al raggiungimento degli obiettivi del Fondo italiano per il clima (FIC), possono beneficiare della garanzia del Fondo medesimo.
  Passando alle misure in materia di infrastrutture e lavori pubblici, il comma 70, novellando l'art. 1, comma 4, del DL 32/2019, rende permanente la possibilità di avviare le procedure di affidamento della progettazione di opere pubbliche anche in caso di disponibilità di finanziamenti limitati alle sole attività di progettazione.
  Il comma 271 prevede la stipula di una convenzione tra l'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA), la Cassa per i servizi energetici e ambientali e SACE S.p.A., avente ad oggetto la disciplina Pag. 610dei criteri di individuazione degli investimenti ritenuti prioritari, per il potenziamento delle infrastrutture idriche.
  I commi da 272 a 275, al fine di consentire l'approvazione da parte del CIPESS entro l'anno 2024 del progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina, autorizza la spesa complessiva di 9,31 miliardi di euro per il periodo 2024-2032. Rispetto alla formulazione originaria della disposizione, che contemplava un'autorizzazione di spesa di 11,63 miliardi, il nuovo testo approvato dal Senato prevede che 2,32 miliardi di euro vengano imputati a carico del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, per 718 milioni di euro sulla quota afferente alle amministrazioni centrali e per 1,6 miliardi di euro sulle risorse indicate per la Regione Siciliana e la Regione Calabria dalla delibera CIPESS del 3 agosto 2023. I futuri accordi per la coesione da definire tra la Regioni Sicilia e Calabria e il Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR dovranno dare evidenza degli importi annuali del FSC destinati alla realizzazione dell'opera. Con apposite delibere del CIPESS sarà attestata la sussistenza di eventuali ulteriori risorse e ridotta corrispondentemente la predetta autorizzazione di spesa.
  Il comma 276 è volto a semplificare le procedure per la realizzazione degli interventi urgenti di ripristino della funzionalità dell'impianto funiviario di Savona in concessione alla società Funivie S.p.a.
  I commi da 282 a 284 istituiscono un fondo per il contrasto al disagio abitativo con una dotazione pari a 50 milioni di euro per il 2027 e 50 milioni di euro per il 2028.
  Il comma 288 autorizza una spesa di 9 milioni di euro per l'anno 2024 in favore della provincia di Isernia per il ripristino della viabilità tra le province di Chieti e Isernia.
  I commi 289 e 290 dettano disposizioni per il supporto tecnico dei commissari straordinari per le opere relative alla messa in sicurezza del sistema acquedottistico del Peschiera, alla realizzazione del collegamento stradale Cisterna Valmontone e alla realizzazione del Collegamento intermodale Roma Latina tratta autostradale Roma (Tor de' Cenci) – Latina nord (Borgo Piave).
  Il comma 292 dispone il rifinanziamento del Piano invasi per 300 milioni di euro per l'anno 2027 e 150 milioni di euro per l'anno 2028.
  Il comma 292 rifinanzia inoltre il contratto di programma ANAS 2021-2025 per 535 milioni di euro per l'anno 2027 e 110 milioni di euro per l'anno 2028, e prevede altresì il rifinanziamento per 50 milioni di euro per l'anno 2027 e 25 milioni di euro per l'anno 2028 dei programmi straordinari di manutenzione straordinaria e adeguamento funzionale e resilienza ai cambiamenti climatici della viabilità stradale.
  Il comma 293 prevede un contributo di 1,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026, per il miglioramento strutturale e funzionale delle strade della provincia di Vibo Valentia.
  Il comma 294 reca misure per il polo siderurgico di Piombino, al fine di completare gli interventi infrastrutturali, portuali e ambientali.
  Il comma 302 istituisce nello stato di previsione del MIT un fondo con una dotazione di 7,5 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026 per assicurare il finanziamento di interventi urgenti di riqualificazione, ristrutturazione, ammodernamento, ampliamento di strutture e infrastrutture pubbliche, al fine di favorire il riequilibrio socio-economico e lo sviluppo dei territori, demandando ad un decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, la definizione delle categorie di beneficiari, dei criteri e delle modalità di riparto delle somme e il monitoraggio degli interventi.
  Il comma 304 proroga fino al 31 dicembre 2024 l'operatività del Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche, che viene rifinanziato per 200 milioni di euro per l'anno 2024 e 100 milioni per l'anno 2025.
  Si autorizza la spesa di 1,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025 finalizzata ad alcune attività connesse all'esposizione EXPO 2025 di Osaka (comma 311).Pag. 611
  Il comma 485 dispone che i contributi assegnati agli enti locali da parte del Ministero dell'interno per la messa in sicurezza del territorio riguardano le attività di progettazione in generale.
  I commi da 488 a 493 intervengono in materia di Giubileo 2025 istituendo, nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, un fondo da ripartire di parte corrente con una dotazione pari a 75 milioni di euro nell'anno 2024, 305 milioni di euro nell'anno 2025 e 8 milioni di euro nell'anno 2026 per la pianificazione e la realizzazione delle opere e degli interventi funzionali all'evento, anche con riferimento alle relative risorse umane. Viene altresì autorizzata la spesa, per interventi di conto capitale, di 50 milioni di euro per il 2024, 70 milioni di euro per l'anno 2025 e 100 milioni di euro per l'anno 2026. Sono inoltre dettate misure relative all'attivazione delle organizzazioni di volontariato di protezione civile delle altre regioni e delle province autonome per il supporto alle attività delle analoghe organizzazioni di volontariato di protezione civile iscritte nell'elenco territoriale della regione Lazio per l'ordinato svolgimento degli interventi di assistenza alla popolazione funzionali allo svolgimento delle celebrazioni del Giubileo nella città di Roma aventi carattere di particolare rilevanza e impatto. Si prevede, infine, la facoltà per i comuni capoluogo di provincia, per le unioni di comuni, nonché per i comuni delle isole minori, nonché specificamente per Roma Capitale e per il comune di Venezia, di incrementare, nell'anno 2025, l'ammontare dell'imposta di soggiorno.
  Il comma 515 riduce di 7,27 milioni di euro per il 2024 l'autorizzazione di spesa – pari a 25 milioni per il medesimo anno – relativa al contributo in favore dell'ANAS a compensazione della diminuzione degli introiti da pedaggi delle concessionarie autostradali, a seguito della riduzione della circolazione stradale conseguente alle misure di contenimento e prevenzione del COVID-19.
  Sul fronte delle misure fiscali di interesse della Commissione, segnala che il comma 7 interviene sulla disciplina del Fondo di garanzia per l'acquisto della prima casa, prorogando al 31 dicembre 2024 la possibilità di usufruire della garanzia massima dell'80 per cento, a valere sul Fondo medesimo, sulla quota capitale dei mutui destinati alle categorie prioritarie, aventi specifici requisiti di reddito ed età. Il comma 8 assegna al Fondo di garanzia ulteriori 282 milioni per l'anno 2024. I commi da 9 a 13 prevedono, inoltre, l'inclusione, tra le categorie prioritarie, di «famiglie numerose» che rispettino determinate condizioni anagrafiche reddituali. Il comma 44 posticipa al 1° luglio 2024 la decorrenza dell'efficacia della cosiddetta plastic tax istituita dalla legge di bilancio 2020.
  Segnala che il comma 514 dispone in ordine all'entità dei fondi speciali determinati dalle tabelle A e B, allegate al disegno di legge in esame, tra cui quelli riguardanti i Ministeri dell'ambiente e delle infrastrutture, le cui finalizzazioni sono indicate nella relazione illustrativa annessa al disegno di legge.
  Prima di passare all'illustrazione di alcuni dei contenuti più significativi della seconda sezione, ricorda che tale parte del disegno di legge ha un contenuto sostanziale, in quanto può incidere direttamente – attraverso rimodulazioni ovvero rifinanziamenti, definanziamenti o riprogrammazioni – sugli stanziamenti previsti a legislazione vigente, integrando nelle sue poste contabili gli effetti delle disposizioni della prima sezione.
  Per quanto riguarda lo stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, la spesa del Ministero, per la parte di competenza della VIII Commissione, è allocata nella missione 18 «Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente».
  Lo stanziamento di competenza della missione 18, di importo pari a circa 2,5 miliardi di euro, fa segnare, per l'anno 2024, una variazione abbastanza contenuta rispetto al dato a legislazione vigente: l'effetto delle modifiche operate dalle sezioni I e II determina, infatti, una riprogrammazione di 330 milioni di euro, risultante dalle modifiche operate dalla sezione II sulle voci relative alla difesa del suolo e al Pag. 612fondo rotativo italiano per il clima (che fanno registrare un posticipo agli anni successivi al 2026 di somme già autorizzate sul triennio di riferimento della manovra), e di un definanziamento di 6,8 milioni di euro effettuato dalla sezione I, il quale deriva dalle riduzioni delle dotazioni finanziarie delle spese dei Ministeri.
  Nel corso dell'esame al Senato è stato, inoltre, introdotto un rifinanziamento a regime di 4 milioni per la tutela delle risorse idriche e la prevenzione del rischio idrogeologico, quale finanziamento delle Autorità di bacino distrettuali.
  Per quanto riguarda lo stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT), segnala che lo stanziamento totale di competenza della missione 14 (Infrastrutture pubbliche e logistica) è di circa 7,3 miliardi di euro per il 2024, mentre la missione 19 (Casa e assetto urbanistico) reca, a bilancio a legislazione vigente 2024, uno stanziamento di competenza pari a 510,9 milioni di euro, allocati nell'unico programma 19.2, che, considerando gli effetti della manovra, presenta un dato sostanzialmente invariato in termini di spese finali per il 2024.
  Passando, infine, allo stato di previsione del MEF per le parti di interesse della VIII Commissione, la missione «Soccorso civile» reca, a legislazione vigente, uno stanziamento di competenza pari a 2.304,3 milioni di euro. In virtù del combinato disposto della Sezione II (-138,0 milioni) e della Sezione I (+607,5 milioni) la missione in esame presenta spese finali pari a 2.773,8 milioni per il 2024.
  Nello specifico, le variazioni presenti nella Sezione II riguardano, tra l'altro, una diminuzione (-150 milioni) che insiste sul programma Interventi per pubbliche calamità, per effetto di una riprogrammazione (-200 milioni) e di un rifinanziamento (+50 milioni) a carico delle risorse previste per la concessione di contributi per la ricostruzione pubblica per il sisma del 2016.
  Per quanto riguarda l'incremento registrato nella Sezione I, nel programma Interventi per pubbliche calamità (+124,1 milioni) rilevano le disposizioni recate per i territori colpiti da vari eventi sismici.
  Quanto alla missione «Casa e assetto urbanistico», che si compone dell'unico Programma Politiche abitative e riqualificazione periferie, in virtù del rifinanziamento operato dalla Sezione I (+282 milioni), le spese finali della missione sono pari a 352 milioni di euro per il 2024.
  In conclusione, nel segnalare l'importanza delle disposizioni precedentemente illustrate nei vari settori e ambiti di intervento, si riserva di presentare una relazione favorevole sul disegno di legge in esame.

  Il Viceministro Vannia GAVA si riserva di intervenire nella successiva seduta.

  Mauro ROTELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta già convocata per le ore 16.

  La seduta termina alle 15.10.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 27 dicembre 2023. — Presidenza del presidente Mauro ROTELLI. – Interviene il viceministro dell'ambiente e della sicurezza energetica Vannia Gava.

  La seduta comincia alle 15.10.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 197, di recepimento della direttiva (UE) 2019/883 relativa agli impianti portuali di raccolta per il conferimento dei rifiuti delle navi, che modifica la direttiva 2010/65/UE e abroga la direttiva 2000/59/CE.
Atto n. 106.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto.

  Mauro ROTELLI, presidente, avverte che la Commissione dovrà esprimere il parere di competenza entro il 23 gennaio 2024 e che l'atto è stato assegnato con riserva in Pag. 613quanto non corredato del previsto parere della Conferenza unificata. Segnala che il Presidente della Camera ha pertanto rappresentato l'esigenza che la Commissione non si pronunci definitivamente sull'atto assegnato prima che il Governo abbia provveduto a integrare la richiesta di parere nel senso indicato.

  Aldo MATTIA (FDI), relatore, fa presente che lo schema di decreto legislativo in esame, emanato in applicazione dell'articolo 31, comma 5, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, nel rispetto dei principi e dei criteri direttivi fissati dalla legge di delegazione europea 2019-2020 (legge n. 53/2021), reca alcune modifiche al decreto legislativo n. 197 del 2021, di recepimento della direttiva (UE) 2019/883. Tali modifiche sono volte – secondo quanto riportato nella relazione illustrativa – a garantire una maggiore aderenza delle disposizioni normative ivi contenute alle competenze effettivamente assegnate ai soggetti coinvolti nelle attività afferenti la gestione degli impianti portuali di raccolta dei rifiuti prodotti dalle navi, nonché ad apportare correzioni dovute alla presenza di alcuni refusi. Al fine di favorire il raggiungimento dei più ampi obiettivi di tutela dell'ambiente, sono state, inoltre, proposte modifiche volte a consentire una più chiara definizione dell'ambito applicativo di alcune disposizioni, eliminando norme superflue ovvero specificando l'oggetto e il contenuto di altre, anche avendo riguardo alla ratio legislativa e alle concrete criticità applicative riscontrate.
  Con riguardo a queste ultime, segnala preliminarmente che nel corso della applicazione operativa delle disposizioni del decreto, sono emerse criticità, soprattutto con riferimento all'attribuzione delle competenze tra le Autorità di sistema portuale, le Autorità marittime, gli enti locali e le regioni. Al fine di mantenere la coerenza delle disposizioni correttive e integrative con gli indirizzi europei, è stato garantito quindi un equilibrio tra le attività svolte dalle autorità competenti nei porti, per come attribuite nella prassi operativa, in considerazione delle capacità tecniche e logistiche degli operatori coinvolti, anche al fine di garantire la massima efficienza nello svolgimento delle loro funzioni.
  Nel rinviare per una disamina più approfondita alla documentazione predisposta dagli uffici, passa quindi a dare conto in sintesi del contenuto dello schema di decreto legislativo, che consta di 5 articoli.
  L'articolo 1, al comma 1, interviene sul decreto legislativo n. 197 integrando le definizioni di «rifiuti delle navi», includendo i sedimenti, e quella di «sufficiente capacità di stoccaggio», inserendo il riferimento al metodo di calcolo previsto dal regolamento di esecuzione (UE) 2022/89.
  Il comma 2 alla lettera a) esclude le navi in uso alle Forze di polizia ad ordinamento civile dall'ambito di applicazione del provvedimento e alla lettera b) introduce, per le navi militari, da guerra e ausiliarie, una soglia – 660 tonnellate a pieno carico – al di sotto della quale i mezzi dono esclusi da alcuni oneri amministrativi. La relazione illustrativa precisa che tali navi minori effettuano tragitti di breve durata con una ridotta produzione di rifiuti e sono pertanto esonerate da alcuni oneri gravosi come l'obbligo di notifica di conferimento dei rifiuti, fermo restando l'obbligo di conferimento agli impianti portuali di raccolta esistenti e secondo le modalità di cui ai Piani di raccolta e di gestione dei rifiuti dei porti. La lettera c) abroga la disposizione che demanda ad un decreto del Ministro dell'interno le misure necessarie ad assicurare che le navi delle Forze di polizia ad ordinamento civile si conformino alla disciplina del decreto legislativo. La relazione illustrativa motiva tale abrogazione con le contenute dimensioni del naviglio in uso alla Polizia di Stato e la vetustà progettuale delle imbarcazioni, che non consente di dotare le stesse di sistemi di captazione e di stoccaggio dei rifiuti.
  L'articolo 2 interviene sugli impianti portuali di raccolta e sul Piano di raccolta e gestione dei rifiuti.
  In particolare, il comma 1, lettera a), consente ai gestori degli impianti portuali di raccolta di sottoscrivere appositi accordi con gli armatori e i sistemi collettivi – ovvero i consorzi imballaggi – e con i sistemi autonomi di cui ai titoli II e III della Pag. 614parte quarta del Codice ambientale (decreto legislativo n. 152 del 2006) per la gestione di specifiche categorie di rifiuti. La relazione di accompagnamento ricorda al riguardo la positiva esperienza del passato, che ha visto accordi sottoscritti in via sperimentale, contribuendo ad assicurare il corretto conferimento dei rifiuti raccolti a bordo delle navi. Gli accordi consentono infatti la restituzione dei rifiuti raccolti separatamente a bordo delle navi ai sistemi di responsabilità estesa del produttore, collettivi e individuali, che hanno l'obbligo di occuparsi della gestione del fine vita dei prodotti immessi sul mercato, e conseguentemente una migliore qualità del recupero dei materiali costituenti il prodotto da cui origina il rifiuto. La lettera b) precisa che gli impianti devono essere conformi alle vigenti disposizioni in materia di salute, prevenzione e protezione, formazione e sicurezza sui luoghi di lavoro, nonché di prevenzione degli incendi e di ogni altro rischio connesso all'attività svolta.
  Il comma 2, alla lettera a) sottopone il Piano di raccolta e di gestione dei rifiuti alla procedura di valutazione ambientale strategica (VAS) di competenza regionale. La lettera b) è volta a correggere un riferimento normativo, al fine di chiarire che nei porti in cui l'autorità competente è l'Autorità marittima, è onere della regione svolgere tutte le attività previste relative alla procedura di valutazione ambientale strategica. La lettera c) è volta ad assicurare che le informazioni relative al Piano di raccolta e gestione dei rifiuti vadano ad alimentare l'archivio GISIS (Global Integrated Shipping Information System) dell'Organizzazione internazionale marittima (IMO) e il sistema SafeSeaNet, piattaforma di monitoraggio e di informazione dedicata al traffico marittimo mercantile, organizzata e gestita a livello europeo dall'EMSA (European Maritime Safety Agency).
  L'articolo 3, ai commi 1 e 2, modifica gli articoli 6 e 7 del decreto legislativo n. 197 del 2021, attribuendo specificamente all'Autorità marittima gli adempimenti connessi alla notifica anticipata dei rifiuti ai porti di destinazione e al conferimento dei rifiuti della nave prima della partenza, nel caso in cui questi non possano essere conferiti adeguatamente in successivi impianti portuali.
  Il comma 3 interviene sul sistema di recupero dei costi, precisando che laddove non è presente l'Autorità portuale (circa 300 porti), la determinazione delle tariffe è in capo all'ente locale che ha curato le procedure relative all'affidamento del servizio di raccolta e trattamento dei rifiuti delle navi, sentita l'Autorità marittima. Come segnalato nella relazione di accompagnamento, l'ente risulta maggiormente strutturato rispetto agli uffici minori dell'Autorità marittima, le cui peculiari caratteristiche organizzative sono volte ad assolvere funzioni di controllo territoriale, soccorso e polizia, piuttosto che incombenze amministrative; la relazione evidenzia inoltre come il piano economico finanziario del servizio di gestione dei rifiuti in ambito portuale trova un precedente in quello che gli enti locali già redigono per la raccolta dei rifiuti urbani. La lettera c) inoltre prevede che vengano applicati adeguati meccanismi di ripartizione dei proventi tra gli scali di destinazione delle navi che fanno scalo in più porti ma possono conferire in unico porto. Come riportato dalla relazione illustrativa, ciò contribuisce, per il principio di equità e mutualità, al mantenimento dell'impianto portuale e del servizio nel porto, indipendentemente dall'utilizzo o meno dello stesso per il conferimento dei rifiuti.
  Il comma 4 chiarisce che il certificato di esenzione dagli obblighi di conferimento dei rifiuti è una competenza dell'Autorità marittima in cui è situato il porto di conferimento, così come vengono attribuiti all'Autorità marittima gli obblighi di monitoraggio e la corretta applicazione degli accordi relativi alle navi soggette ad esenzioni.
  L'articolo 4, al comma 1, precisa che le risorse utilizzabili per assicurare la copertura finanziaria delle attività ispettive sono quelle già stanziate per i compiti istituzionali del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera. La relazione illustrativa precisa che tale chiarimento si rende necessario in quanto la formulazione vigente del decreto legislativo n. 197 non avrebbe garantito lo svolgimento delle attività ispettivePag. 615 riguardanti le navi non soggette a «fermo».
  Il comma 2 precisa che l'Autorità marittima procede alle ispezioni di navi che fanno scalo nei porti nazionali (e non nei «propri porti» come attualmente previsto).
  I commi 3 e 4 attribuiscono all'Autorità marittima le competenze in materia di comunicazione e registrazione delle ispezioni.
  Il comma 5 modifica l'articolo 16 del decreto legislativo n. 197 del 2021, al fine di attribuire al Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, in luogo del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, la competenza per la trasmissione dei dati alla Commissione europea.
  Infine, l'articolo 5 reca la clausola di invarianza finanziaria.
  In conclusione, si riserva di presentare una proposta di parere sull'atto in esame anche al fine di tenere conto di quanto emergerà nel dibattito in Commissione.

  Il Viceministro Vannia GAVA si riserva di intervenire successivamente nel prosieguo dell'esame.

  Mauro ROTELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.15.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 27 dicembre 2023. — Presidenza del presidente Mauro ROTELLI. – Interviene il viceministro dell'ambiente e della sicurezza energetica Vannia Gava.

  La seduta comincia alle 16.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026 e relativa nota di variazioni.
C. 1627 Governo, approvato dal Senato, e C. 1627/I Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Relazione favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta odierna.

  Stefano Maria BENVENUTI GOSTOLI (FDI) relatore, formula una proposta di relazione favorevole (vedi allegato 1).

  Mauro ROTELLI, presidente, avverte che il gruppo del Partito democratico ha presentato una proposta alternativa di relazione (vedi allegato 2). Comunica che sarà posta in votazione la proposta di relazione del relatore, avvertendo che, se questa risulterà approvata, sarà preclusa la relazione di minoranza.

  Il Viceministro Vannia GAVA esprime parere favorevole sulla relazione del relatore e parere contrario sulla relazione di minoranza.

  Marco SIMIANI (PD-IDP) motiva la presentazione di una relazione di minoranza con il risultato di un'attenta analisi condotta sui contenuti della legge di bilancio, anche dopo il lavoro svolto dall'altro ramo del Parlamento, che a suo giudizio evidenziano una scarsa capacità delle forze di maggioranza di valorizzare gli strumenti messi a disposizione dall'Europa ed ereditati dai governi precedenti, durante i quali si sono avuti effetti sul PIL decisamente più significativi di quelli attuali e tali da permettere al Paese di affrontare la crisi legata al rincaro dei prezzi dell'energia. Osserva che si tratta di strumenti che aprono ad una visione più ampia e a lungo raggio dell'azione economica, il cui mancato utilizzo ha fatto registrare un aumento del PIL pari allo 0,7 per cento, inferiore di gran lunga alle previsioni della NADEF che recavano un aumento dell'1,2 per cento. Anche le proiezioni per il prossimo anno, tra lo 0,5 e lo 0,8 per cento, sono inferiori alle aspettative, facendo immaginare una stasi nel percorso di crescita economica del Paese.
  Nell'osservare che nella legge di bilancio non viene definita alcuna misura per le categorie vulnerabili, il rapporto tra spesa sanitaria e PIL scende al 6,2 per cento rispetto al 6,6 del passato con conseguenze Pag. 616devastanti sui costi regionali, segnala le criticità concernenti le politiche sulla casa, non venendo rifinanziato il fondo per la morosità incolpevole, né il fondo per gli affitti. Al contrario vengono destinate ingenti risorse all'infrastruttura del Ponte sullo Stretto di Messina, attingendo per 2,3 dei 9,3 miliardi complessivi ai Fondi di sviluppo e coesione di Calabria e Sicilia, condannandole quindi all'azzeramento degli investimenti destinati al miglioramento dei servizi e allo sviluppo di quei territori.
  Rileva che nella legge di bilancio non si rinviene nulla neanche per il contrasto al dissesto idrogeologico, malgrado le recenti alluvioni che hanno fatto registrare enormi danni. Osserva che anche il Fondo per il clima subisce una decurtazione nel triennio di riferimento, che è ristorata in parte solo per il 2024 nel decreto sulla sicurezza energetica in corso di esame parlamentare e che viene istituita una tassa sul diritto di superficie per l'installazione di impianti di energia rinnovabile che, nel combinato disposto con l'articolo 4 del citato decreto-legge in corso di esame parlamentare, che prevede una tassa di 10 euro al kilowattora per gli impianti di energia rinnovabile superiori a 20 kw/h, costituisce un limite forte allo sviluppo delle energie da fonti rinnovabili.
  La manovra è a suo giudizio imperniata sul presente, non reca misure volte a promuovere l'efficientamento energetico degli edifici e non delinea un percorso di uscita ordinata dal meccanismo del superbonus definito dal Presidente del Consiglio – a suo giudizio con superficialità, minando così la fiducia degli italiani, cittadini e imprese – «una truffa legalizzata».
  Infine quanto all'alluvione in Toscana, ritiene che, al netto dei 56 milioni che saranno inseriti nel decreto in materia di energia, rimangono solo 5 milioni del decreto sull'emergenza. Ritiene che, considerato che è stata predisposta una lista dettagliata degli interventi, sia necessario affrontare questa emergenza, con un decreto ad hoc, o anche nella discussione in Assemblea del disegno di legge di bilancio, sul quale il proprio gruppo ha presentato emendamenti e presenterà ordini del giorno aventi ad oggetto tale tema.
  In conclusione, anticipa il voto contrario del proprio gruppo sulla proposta di relazione formulata dal relatore.

  Agostino SANTILLO (M5S), facendo proprie le preoccupazioni del deputato Simiani e preannunciando il voto contrario sulla proposta di relazione del relatore e l'astensione sulla relazione di minoranza, osserva che la manovra fornisce risposte del tutto insufficienti per fronteggiare l'aumento del costo della vita e il rincaro dei carburanti e addirittura introduce nuovi aumenti dei prelievi fiscali. Osserva che destano preoccupazione le nuove regole del patto di stabilità che non tiene conto del fatto che, a fronte di una previsione di aumento del PIL dell'1,2 per cento si segnala un aumento del PIL dello 0,6 per cento, e si chiede come potrà essere sanato questo divario dovendo adempiere alle citate regole. Rileva che il tema di cui il Governo avrebbe dovuto primariamente occuparsi è quello del blocco dei crediti d'imposta derivanti dall'utilizzo di bonus edilizi, per il quale auspica l'inserimento di un'apposita disposizione nell'emanando decreto-legge recante proroga di termini legislativi, e non certo l'opera faraonica e non prioritaria del ponte sullo Stretto di Messina.

  La Commissione approva la proposta di relazione del relatore (vedi allegato 1).

  La Commissione delibera altresì di nominare, ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del Regolamento, il deputato Benvenuto Gostoli quale relatore presso la V Commissione, per l'esame delle parti di competenza della VIII Commissione del disegno di legge di bilancio 2024.

  Mauro ROTELLI, presidente, avverte che la relazione approvata dalla Commissione e la relazione di minoranza saranno trasmesse alla V Commissione Bilancio, ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del Regolamento.

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DL 161/2023: Disposizioni urgenti per il «Piano Mattei» per lo sviluppo in Stati del Continente africano.
C. 1624 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 21 dicembre 2023.

  Martina SEMENZATO (NM(N-C-U-I)-M), relatrice, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 3).

  Il Viceministro Vannia GAVA concorda con la proposta di parere favorevole della relatrice.

  La Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

  La seduta termina alle 16.20.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 27 dicembre 2023.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 16.20 alle 16.30.