CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 27 dicembre 2023
223.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 588

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 27 dicembre 2023. — Presidenza del presidente Federico MOLLICONE. – Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Tullio Ferrante.

  La seduta comincia alle 17.05.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026.
C. 1627 Governo, approvato dal Senato.
Nota di variazioni.
C. 1627/I Governo, approvato dal Senato.
(Relazione alla V Commissione).
(Esame, ai sensi dell'articolo 120, comma 3 del Regolamento, e conclusione – Relazione favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Federico MOLLICONE, presidente e relatore, ricorda che la Commissione è chiamata ad esaminare, ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del Regolamento, per le parti di propria competenza, il disegno di legge recante bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026 (C. 1627 Governo, approvato dal Senato), e la relativa nota di variazioni (C. 1627/I Governo, approvato dal Senato).
  Avverte che, per prassi, la pubblicità dei lavori della seduta odierna è assicurata anche mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso.
  Ricorda, altresì, che il disegno di legge di bilancio è composto di due sezioni: nella prima sono riportate le disposizioni in materia di entrata e di spesa aventi ad oggetto misure quantitative funzionali a realizzare Pag. 589gli obiettivi di finanza pubblica; nella seconda sono invece indicate le previsioni di entrata e di spesa, espresse in termini di competenza e di cassa, formate sulla base della legislazione vigente, apportando a tali previsioni le variazioni derivanti dalle disposizioni della citata prima sezione, alle quali è assicurata autonoma evidenza contabile.
  Avverte quindi che saranno esaminate, oltre alle disposizioni di competenza della VII Commissione Cultura contenute nella prima sezione, anche le Tabelle – contenute nella seconda sezione – relative agli stati di previsione del Ministero dell'istruzione e del merito (n. 7), del Ministero dell'università e della ricerca (n. 11), del Ministero della cultura (n. 14) e – limitatamente alle parti di competenza – del Ministero dell'economia e delle finanze (n. 2) e del Ministero delle imprese e del made in Italy (n. 3).
  L'esame si concluderà con l'approvazione di una relazione sulle parti di competenza del disegno di legge di bilancio e con la nomina di un relatore. Potranno essere presentate relazioni di minoranza. La relazione approvata dalla Commissione e le eventuali relazioni di minoranza saranno trasmesse alla Commissione bilancio. I relatori (per la maggioranza e di minoranza) potranno partecipare ai lavori della Commissione bilancio per riferire circa i lavori svolti presso la Commissione di settore.
  Avverte, inoltre, che il gruppo del Partito democratico ha presentato una proposta di relazione alternativa, proponendo di riferire in senso contrario.
  Al riguardo ricorda che in caso di approvazione della proposta di relazione del relatore, risulterà preclusa la proposta alternativa di relazione, che sarà comunque trasmessa alla Commissione bilancio come relazione di minoranza.
  Passando ai contenuti del provvedimento segnala che il disegno di legge di bilancio originario (A.S. 926) si componeva, nella sua prima sezione, di 89 articoli, seguiti da altri 20 articoli (da 90 a 109) della seconda sezione, recanti l'approvazione degli stati di previsione dei Ministeri. A seguito dell'esame al Senato, all'esito del quale le norme di cui alla prima sezione sono state rinumerate nell'ambito di un unico articolo che si compone di 561 commi, mentre la seconda sezione si compone degli articoli da 2 a 21.
  Data la complessità della manovra, darà quindi conto solo degli interventi di interesse della Commissione, mentre per il quadro completo e per un'analisi più dettagliata rinvia ai dossier predisposti dal Servizio Studi.
  Con riferimento alla I sezione, come modificata durante l'esame presso il Senato segnala le seguenti disposizioni di interesse della VII Commissione.
  In materia di cultura ed editoria:

   in deroga a quanto previsto dall'articolo 1, comma 40, della legge n. 232 del 2016, limitatamente all'anno 2024, si riduce da 90 a 70 euro l'importo del canone di abbonamento alla televisione per uso privato, cioè il cosiddetto canone ordinario o canone RAI (articolo 1, comma 19);

   si modifica la disciplina relativa al cosiddetto tax credit cinema prevista dalla legge n. 220 del 2016 e a ulteriori contributi previsti dalla medesima legge, novellando la stessa agli articoli 13 (che istituisce il «Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell'audiovisivo»), 15 (in materia di credito d'imposta per le imprese di produzione), 17 (in materia di credito d'imposta per le imprese dell'esercizio cinematografico), 18 (che regola il credito d'imposta per il potenziamento dell'offerta cinematografica), 20 (che disciplina il credito d'imposta per le imprese non appartenenti al settore cinematografico e audiovisivo), 21 (che reca disposizioni comuni in materia di crediti d'imposta), 25 (che reca disposizioni di attuazione), 26 (che regola i contributi selettivi per la scrittura, lo sviluppo, la produzione e la distribuzione nazionale e internazionale di opere cinematografiche e audiovisive) e 27 (in materia di contributi alle attività e alle iniziative di promozione cinematografica e audiovisiva) (articolo 1, comma 54);

   si prevede che le risorse del Fondo straordinario per gli interventi di sostegno Pag. 590all'editoria trasferite al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri per l'anno 2022 e non impiegate – con oneri quantificati in 14,105 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025 – possono essere utilizzate negli anni 2024 e 2025 negli stessi casi e modi previsti dalla disciplina istitutiva del Fondo stesso, cioè al fine di: incentivare gli investimenti delle imprese editoriali, anche di nuova costituzione, orientati all'innovazione tecnologica e alla transizione digitale, all'ingresso di giovani professionisti qualificati nel campo dei nuovi media; sostenere le ristrutturazioni aziendali e gli ammortizzatori sociali e a sostegno della domanda di informazione (articolo 1, comma 298, introdotto al Senato);

   si interviene in materia di Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione, contestualmente ridenominato Fondo unico per il pluralismo e l'innovazione digitale dell'informazione e dell'editoria, da un lato novellando direttamente la fonte istitutiva, cioè l'articolo 1 della legge n. 198 del 2016; dall'altro lato, con una previsione autonoma, autorizzando il Governo ad adottare un regolamento di delegificazione ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge n. 400 del 1988, al fine di ridefinire e integrare i criteri per l'erogazione, a valere sul predetto Fondo, dei contributi a sostegno del settore dell'editoria e dell'informazione, individuati dal decreto legislativo n. 70 del 2017 (articolo 1, commi da 315 a 317 e 322);

   si stabilisce poi che, a decorrere dal 2024, alla copertura degli oneri derivanti dal pensionamento anticipato dei giornalisti professionisti previsto dalla normativa vigente si provvede a valere su una quota specifica del Fondo unico per il pluralismo e l'innovazione digitale dell'informazione e dell'editoria (articolo 1, comma 318);

   si introducono una serie di misure in materia di cultura, che intervengono su due versanti:

    un primo gruppo d'interventi riguarda i beni culturali e comprende: a) un'autorizzazione di spesa pari a 4 milioni di euro annui a decorrere dal 2024 finalizzata sostenere la realizzazione di una campagna nazionale di scavi archeologici a Pompei e negli altri parchi archeologici nazionali, oltreché attività di conservazione e tutela dei medesimi siti; b) la facoltà di effettuare anche tramite strumenti diversi da quelli della piattaforma Pago PA i pagamenti versati dai visitatori per i servizi di assistenza culturale e di ospitalità negli istituti e luoghi della cultura; c) un duplice, e differenziato, meccanismo di riassegnazione di fondi di pertinenza del MIC, da destinare alle attività di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale nonché al sostegno, alla valorizzazione e alla tutela dei settori dello spettacolo dal vivo, del cinema e audiovisivo, della ricerca, educazione e formazione in materia di beni e attività culturali; d) un'autorizzazione di spesa di 10 milioni di euro annui a decorrere dal 2024, al fine di assicurare la tutela e la valorizzazione degli istituti e luoghi della cultura nazionali, in particolare delle aree e dei parchi archeologici, attraverso un'attività di manutenzione ordinaria e programmata;

    un secondo gruppo d'interventi è teso all'incremento del numero di sale cinematografiche e polifunzionali e all'adeguamento funzionale e tecnologico delle stesse, anche alla luce delle esigenze delle persone con disabilità, con una dotazione di 20 milioni di euro a decorrere dal 2024 (articolo 1, commi 333-338);

   si dispone che il Consiglio dei ministri conferisca annualmente il titolo di «Capitale italiana dell'arte contemporanea» a una città italiana, sulla base di un'apposita procedura di selezione definita con decreto del Ministro della cultura, previa intesa in sede di Conferenza unificata. Alla città assegnataria del titolo è attribuita la somma di 1 milione di euro per interventi di realizzazione e riqualificazione di aree e spazi destinati alla fruizione dell'arte contemporanea. Esso autorizza quindi una spesa pari a 1 milione di euro annui a decorrere dal 2024 (articolo 1, comma 339, introdotto al Senato);

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   viene poi rifinanziato il fondo di cui all'articolo 1, comma 632, della legge n. 197 del 2022 (cioè il fondo per la tutela, la valorizzazione e il sostegno del patrimonio culturale e del settore cinema e spettacolo dal vivo) per un importo di 6,794 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026 (articolo 1, comma 341, introdotto al Senato);

   viene incrementato di 1,694 milioni di euro annui, a decorrere dal 2024, il Fondo per la tutela del patrimonio culturale (articolo 1, comma 340);

   sono assegnati 200.000 euro, per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026, per il recupero di un immobile sito nel comune di Poggioreale (TP) da destinare a museo archeologico del comune (articolo 1, comma 486);

   viene ridotto da 750 a 700 milioni di euro annui il livello di finanziamento minimo del Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell'audiovisivo (articolo 1, comma 538).

  Si ricorda poi – sempre in relazione alla Sezione I, che l'articolo 1, comma 523, prevede delle riduzioni di spesa per i diversi dicasteri (rispetto alla legislazione vigente), ai fini del concorso delle amministrazioni centrali dello Stato al raggiungimento degli obiettivi programmatici di finanza pubblica indicati nella Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2023, riportate nel dettaglio nell'allegato VI del medesimo disegno di legge (pagg. 125 e seguenti del Tomo II dell'AS 926). Per quanto concerne, in particolare, il Ministero della cultura, sono previste riduzioni degli stanziamenti di tale dicastero per circa 23,4 milioni di euro per il 2024 e per circa 23,7 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026 e per gli anni successivi.
  Per quanto attiene agli interventi della Sezione II concernenti lo stato di previsione del Ministero della cultura (Tab. 14), il disegno di legge iniziale – che autorizza, per lo stato di previsione del MIC, spese finali, in termini di competenza, pari a 3.536,3 milioni di euro nel 2024 (con una riduzione di 294,5 milioni di euro rispetto alla legge di bilancio 2023), a 3.420,3 milioni di euro per il 2025 e a 3.254,1 milioni di euro per il 2026 – prevede rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni di autorizzazioni di spesa, che determinano una diminuzione degli stanziamenti del dicastero (rispetto al bilancio a legislazione vigente), in termini di competenza, per il 2024, per complessivi 72,5 milioni di euro (si veda AS 926, Tomo III, pagg. 827 e 828). Nel corso dell'esame presso il Senato è stato disposto un incremento di 500.000 euro, per il 2025, sia in conto competenza sia in conto cassa, alla sezione II, stato di previsione del Ministero della cultura, missione 1 «Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici», programma 1.10 «Tutela e promozione dell'arte e dell'architettura contemporanea e delle periferie urbane».
  Con riferimento allo Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (Tab. 2), la Missione 15 Comunicazioni, è stata oggetto di variazioni con un rifinanziamento di 50 milioni di euro per il 2024 del Programma «Sostegno al pluralismo dell'informazione» e una variazione per gli effetti di Sezione I per -10,4 milioni di euro.
  In materia di sport segnala i seguenti interventi nella Sezione I:

   viene elevata da 2 a 3 milioni di euro annui a partire dal 2024 la misura dell'incremento del Fondo unico a sostegno del potenziamento del movimento sportivo italiano, di cui 1 milione di euro, a decorrere dal 2023, è destinato a sostenere la maternità delle atlete non professioniste (articolo 1, comma 197);

   viene autorizzata la spesa di 210.265.400 euro per l'anno 2024, di 154 milioni di euro per l'anno 2025, di 176 milioni di euro per l'anno 2026, di 70 milioni di euro per l'anno 2027, di 60 milioni di euro per ciascuno degli anni 2028 e 2029 e di 40 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2030 al 2038, per il rifinanziamento di interventi in materia di Pag. 592investimenti e infrastrutture. L'allegato V al disegno di legge elenca gli interventi in oggetto, specificando l'importo ad essi destinato: in materia di sport vengono in rilievo quelli relativi ai Giochi del Mediterraneo di Taranto e agli impianti sportivi (articolo 1, comma 277);

   in favore di Sport e Salute s.p.a. è autorizzata la spesa di 18 milioni di euro per il 2024, al fine di assicurare l'adeguamento alle prescrizioni tecnico-scientifiche dell'Agenzia Mondiale Anti-doping (WADA) per l'acquisto, la riqualificazione e l'allestimento della sede per l'effettuazione dei controlli anti-doping (articolo 1, comma 291, introdotto al Senato).

  Segnala, altresì, le somme trasferite alla Presidenza del Consiglio:

   per il contributo alla WADA pari a 1.149.000 euro per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026;

   per la garanzia sui finanziamenti erogati dall'istituto per il credito sportivo, pari a 50 milioni per l'anno 2024;

   per il contributo in conto interessi sui finanziamenti dall'istituto per il credito sportivo per le esigenze di liquidità delle federazioni sportive nazionali, pari a 47, 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026;

   per le politiche dello sport, pari a 14.422.454 euro per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026.

  Con riferimento agli interventi disposti nella Sezione II si segnala il rifinanziamento del Fondo sport e periferie per un importo pari a 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026.
  In materia di istruzione, università e ricerca:

   viene previsto un incremento del buono per il pagamento delle rette relative alla frequenza di asili nido, pubblici e privati, e per forme di supporto domiciliare per bambini aventi meno di tre anni di età e affetti da gravi patologie croniche; l'incremento concerne i nuclei familiari in relazione a un figlio (o a più figli), nato dopo il 1° gennaio 2024, a condizione che nel nucleo sia presente almeno un altro figlio, di età inferiore a dieci anni, e che il medesimo nucleo abbia un valore di ISEE non superiore a 40.000 euro; la misura dell'incremento (che è definita in forma di elevamento a 2.100 euro annui di un precedente incremento) è pari a 600 euro annui per i nuclei familiari con un valore di ISEE non superiore a 25.000 euro e a 1.100 euro annui per i nuclei familiari con un valore di ISEE superiore a 25.000 euro e pari o inferiore a 40.000 euro, con una conseguente misura complessiva del buono pari a 3.600 euro annui (articolo 1, commi 177-178);

   è autorizzata la spesa di 210.265.400 euro per l'anno 2024, di 154 milioni di euro per l'anno 2025, di 176 milioni di euro per l'anno 2026, di 70 milioni di euro per l'anno 2027, di 60 milioni di euro per ciascuno degli anni 2028 e 2029 e di 40 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2030 al 2038, per il rifinanziamento di interventi in materia di investimenti e infrastrutture tra cui, in materia di università e ricerca, vengono in rilievo quelli relativi al Campus Università Milano e al Progetto Bandiera @Erzelli (articolo 1, comma 277);

   si autorizza la spesa di 16 milioni di euro per il 2024, di 10 milioni di euro per il 2025 e di 19 milioni di euro per il 2026 per la rigenerazione dell'ambito Bovisa – Goccia e del nuovo «campus Nord» del Politecnico di Milano (articolo 1, comma 286);

   si istituisce, nello stato di previsione del Ministero dell'università e della ricerca, il «Fondo per l'Erasmus italiano», con una dotazione di 3 milioni di euro per l'anno 2024 e di 7 milioni di euro per l'anno 2025, finalizzato all'erogazione di borse di studio in favore degli studenti iscritti ai corsi di laurea o di laurea magistrale, che partecipano a programmi di mobilità sulla base di convenzioni (articolo 1, commi 312-314);

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   si generalizza, a decorrere dall'anno scolastico 2024-2025, il contributo fino al 90 per cento della spesa per l'acquisto di abbonamenti a quotidiani, anche in formato digitale, per tutte le istituzioni scolastiche statali e paritarie di ogni ordine e grado. Attualmente, l'articolo 1, comma 389, della legge di bilancio per il 2020 (legge n. 160 del 2019) limita tale contributo all'acquisto di abbonamenti a periodici e riviste scientifiche e di settore, anche in formato digitale. Un contributo fino al 90 per cento della spesa per l'acquisto di uno o più abbonamenti a quotidiani, anche in formato digitale è stato altresì riconosciuto, a decorrere dal 2020, alle sole scuole secondarie di primo grado statali e paritarie che adottano, nell'ambito del piano triennale per l'offerta formativa (PTOF), programmi per la promozione della lettura critica e per l'educazione ai contenuti informativi (articolo 1, comma 390, della legge di bilancio per il 2020 – legge n. 160 del 2019). Infine, a decorrere dall'anno scolastico 2020-2021, gli studenti censiti nell'Anagrafe nazionale degli studenti frequentanti le scuole secondarie di secondo grado statali e paritarie che partecipano, nella scuola di appartenenza, a programmi per la promozione della lettura critica e per l'educazione ai contenuti informativi, possono concorrere, per il tramite della stessa scuola, all'assegnazione di un contributo in forma di voucher, associato alla Carta dello studente «Io studio», per l'acquisto di abbonamenti a quotidiani e periodici, anche in formato digitale; per il primo anno scolastico di applicazione, i contributi sono destinati solo agli studenti che frequentano la prima classe della scuola secondaria di secondo grado (articolo 1, comma 391, della legge di bilancio per il 2020 – legge n. 160 del 2019) (articolo 1, commi 320-321);

   si prorogano, dal 1° gennaio al 15 aprile 2024, i contratti per gli incarichi temporanei di personale ausiliario a tempo determinato attivati dalle istituzioni scolastiche statali del primo e del secondo ciclo di istruzione, nell'ambito degli organici PNRR e Agenda Sud, per lo svolgimento di attività di supporto tecnico, finalizzate alla realizzazione dei progetti finanziati dal PNRR di cui hanno la diretta responsabilità in qualità di soggetti attuatori (articolo 21, comma 4-bis, del decreto-legge n. 75 del 2023) e per il contrasto della dispersione scolastica e riduzione dei divari territoriali e negli apprendimenti nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia (articolo 21, comma 4-bis.1, del decreto-legge n. 75 del 2023). Per tali finalità il fondo appositamente istituito nello stato di previsione del Ministero dell'istruzione e del merito viene rifinanziato per 50,33 milioni di euro per il 2024, per far fronte all'attivazione di incarichi temporanei di personale ATA a tempo determinato fino al 31 dicembre 2023 nell'ambito degli organici PNRR e Agenda Sud (articolo 1, commi 326-327);

   si conferma, per l'anno scolastico 2024/2025, l'autorizzazione di spesa di 3.333.000 euro per il 2024 e di 10 milioni di euro per il 2025, già disposta per l'anno scolastico 2023/2024, al fine di potenziare l'organico dei docenti per l'accompagnamento dei progetti pilota del piano «Agenda Sud». Viene poi autorizzata per il 2025 la spesa di 40 milioni di euro destinata alle istituzioni scolastiche statali, anche per progetti di rete, delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, individuate sulla base dei dati relativi alla fragilità negli apprendimenti, come risultanti dalle rilevazioni nazionali dell'INVALSI, al fine di ridurre i divari territoriali, contrastare la dispersione scolastica e l'abbandono precoce, nonché prevenire processi di emarginazione sociale (articolo 1, commi 328-329);

   viene incrementato di 42 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025 il fondo per la valorizzazione del personale scolastico, istituito dall'articolo 1, comma 561, della legge di bilancio per il 2023 (legge n. 197 del 2022), ai fini della valorizzazione dei docenti impegnati nelle attività di tutor, orientamento, coordinamento e sostegno della ricerca educativo-didattica e valutativa, funzionali ai processi di innovazione e al miglioramento dei livelli di apprendimento. Le modalità e i Pag. 594criteri di utilizzo delle risorse sono definiti in sede di contrattazione collettiva integrativa nazionale in un'apposita sessione contrattuale che disciplina l'utilizzo anche delle ulteriori risorse individuate nell'ambito della contrattazione collettiva del comparto Istruzione e Ricerca, ovvero derivanti da altre fonti di finanziamento europee. Tra i criteri di utilizzo viene data priorità alle attività svolte nelle istituzioni scolastiche individuate nell'ambito del piano «Agenda Sud» sulla base dei dati relativi alla fragilità negli apprendimenti, come risultanti dalle rilevazioni nazionali dell'INVALSI (articolo 1, comma 330);

   viene autorizzata la spesa di 39,4 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025 in coerenza con gli obiettivi della M4C1 – riforma 2.2 del PNRR (formazione obbligatoria per dirigenti scolastici, docenti e personale tecnico-amministrativo) ed in conformità con le linee di indirizzo sui contenuti della formazione del personale scolastico (articolo 1, comma 331, secondo una disposizione introdotta al Senato);

   viene incrementato il fondo unico nazionale (FUN) per il finanziamento delle retribuzioni di posizione e di risultato dei dirigenti scolastici di 700.000 euro per il 2024 e di 3 milioni di euro a decorrere dal 2025, al lordo degli oneri a carico dello Stato. I predetti importi sono destinati alla retribuzione di posizione di parte variabile dei dirigenti scolastici (articolo 1, comma 332, introdotto al Senato);

   un contributo di 200.000 euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026 per interventi infrastrutturali è assegnato al centro scolastico unificato del comune di Montereale Valcellina (PN) (articolo 1, comma 487, introdotto dal Senato);

   è autorizzata la spesa di 300.000 euro per il 2024 in favore del comune di Vogogna (VB) per finanziare, nell'ambito di attuazione della Strategia nazionale aree interne (SNAI) l'intervento di recupero dell'episodio di archeologia industriale della Bulloneria Morino di Vogogna (VB) come struttura culturale, formativa e di ricerca, anche attraverso l'accordo di programma tra l'Università del Piemonte Orientale e il comune di Vogogna, beneficiario del contributo (articolo 1, comma 517, introdotto dal Senato).

  Si ricorda poi – sempre in relazione alla Sezione I – che l'articolo 1, comma 523, prevede delle riduzioni di spesa per i diversi dicasteri (rispetto alla legislazione vigente), ai fini del concorso delle amministrazioni centrali dello Stato al raggiungimento degli obiettivi programmatici di finanza pubblica indicati nella Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2023, riportate nel dettaglio nell'allegato VI del medesimo disegno di legge (pagg. 125 e seguenti del Tomo II dell'AS 926). Per quanto concerne, in particolare, il Ministero dell'istruzione e del merito, sono previste riduzioni degli stanziamenti di tale dicastero per circa 44 milioni di euro per il 2024, per circa 44,8 milioni di euro per il 2025 e per 11,9 milioni di euro per l'anno 2026 e per gli anni successivi. Per quanto concerne, poi, il Ministero dell'università e della ricerca, sono previste riduzioni degli stanziamenti di tale dicastero per circa 82 milioni di euro per il 2024, per 19,5 milioni di euro per il 2025 e per 27,5 milioni di euro per il 2026 e per gli anni successivi.
  Per quanto concerne gli interventi operati nella Sezione II, si segnala quanto segue:

   in relazione allo stato di previsione del Ministero dell'istruzione e del merito (Tab. 7), il disegno di legge iniziale – che autorizza, per lo stato di previsione del MIM, spese finali, in termini di competenza, pari a 52.248,6 milioni di euro nel 2024 (con un incremento di 224,9 milioni di euro rispetto alla legge di bilancio 2023), a 49.894,2 milioni di euro per il 2025 e a 48.898,7 milioni di euro per il 2026 – prevede rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni di autorizzazioni spesa, che determinano una diminuzione degli stanziamenti del dicastero (rispetto al bilancio a legislazione vigente), in termini di competenza, per il 2024, per complessivi Pag. 595460,9 milioni di euro (si veda AS 926, Tomo III, pagg. 449 e 450);

   in relazione allo stato di previsione del Ministero dell'università e della ricerca (Tab.11), il disegno di legge iniziale – che autorizza, per lo stato di previsione del MUR, spese finali, in termini di competenza, pari a 14.044 milioni di euro per il 2024 (con un incremento di 359,6 milioni di euro rispetto alla legge di bilancio 2023), a 14.175,1 milioni di euro per il 2025 e a 13.770,6 milioni per il 2026 – prevede rifinanziamenti e definanziamenti di autorizzazioni di spesa, che determinano un aumento degli stanziamenti del dicastero (rispetto al bilancio a legislazione vigente), in termini di competenza, per il 2024, per complessivi 20,3 milioni di euro (si veda pag. 675 del Tomo III dell'A.S. 926). Nel corso dell'esame presso il Senato sono state introdotte, in particolare, le seguenti modifiche di sezione II allo stato di previsione del MUR:

    Missione 1 «Ricerca e innovazione», Programma 1.1 «Ricerca scientifica e tecnologica di base e applicata»: -27.390.727 euro per il 2024; +500.000 euro per il 2025 e +500.000 euro per il 2026 (sia in conto competenza sia in conto cassa);

    Missione 2 «Istruzione universitaria e formazione post-universitaria», programma 2.1 «Diritto allo studio e sviluppo della formazione superiore»: +73.890.727 euro per il 2024; +20.000.000 di euro per il 2025 e +50.000.000 di euro per il 2026 (sia in conto competenza sia in conto cassa);

    Missione 2 «Istruzione universitaria e formazione post-universitaria», programma 2.3 «Sistema universitario e formazione post-universitaria»: -10.000.000 di euro per il 2024; -20.000.000 di euro per il 2025 e -50.000.000 di euro per il 2026 (sia in conto competenza sia in conto cassa);

    Missione 2 «Istruzione universitaria e formazione post-universitaria», programma 2.5 «Formazione superiore e ricerca in ambito internazionale»: -16.000.000 di euro per il 2024 (sia in conto competenza sia in conto cassa).

  Infine propone alla Commissione di esprimere una valutazione favorevole sul provvedimento in esame.

  Mauro BERRUTO (PD-IDP), illustra una proposta alternativa di relazione sottoscritta unitamente ai colleghi Manzi, Orfini e Zingaretti (vedi allegato 2). Preannuncia quindi il voto contrario, a nome del Partito democratico sulla proposta di relazione elaborata dal relatore.

  Federico MOLLICONE, presidente e relatore, con riferimento alle considerazioni svolte dal collega Berruto evidenzia l'importanza di un confronto costruttivo anche con i gruppi di opposizione al fine di poter individuare, nell'ambito di specifici futuri provvedimenti, gli interventi necessari a venire incontro alle esigenze e agli interessi generali dei settori della cultura, dell'università e della ricerca, dello sport e dell'editoria con interventi migliorativi.
  Più in generale richiama l'attenzione sul delicato contesto economico-finanziario in cui il Governo ha presentato la manovra finanziaria in esame ritenendo che tutti i ministri abbiano fatto quanto possibile date le criticità relative agli equilibri di finanza pubblica, non ultimo il notevole peso dovuto al cosiddetto Superbonus.
  Auspica pertanto che nelle prossime settimane vi sia uno spirito costruttivo fra tutti i gruppi parlamentari nell'affrontare i numerosi provvedimenti all'esame della Commissione.

  Elisabetta PICCOLOTTI (AVS), osserva anzitutto come alla luce dei contenuti della legge di bilancio in esame il richiamo del presidente all'unità e allo spirito di collaborazione non possa essere assolutamente accolto.
  Nel condividere infatti le considerazioni svolte dal collega Berruto nell'illustrazione della proposta alternativa di relazione del gruppo del Partito democratico evidenzia come la gravità dei tagli presenti per tutti i settori di interesse della commissione Pag. 596faccia emergere senza ombra di dubbio come manchi del tutto una politica di investimento per il settore dell'istruzione.
  Si tratta, a suo giudizio di una politica miope che non ha ritenuto di individuare le risorse necessarie per l'istruzione e per l'università dimostrando di non avere come priorità né la cultura né l'istruzione anche con la scusa dell'onere relativo al cosiddetto Superbonus.
  Più in generale rileva come a suo giudizio si tratti di una chiara volontà di ignorare le emergenze relative ai settori dell'istruzione e dell'Università nonostante i numerosi appelli delle associazioni di settore come ad esempio Save the Children, che hanno evidenziato le gravi disuguaglianza tra i territori del Nord e del sud del Paese in termini di apprendimento e di dispersione scolastica.
  Evidenzia, in particolare, la gravità della questione del tema degli affitti per gli studenti fuori sede, la questione delle borse di studio, il problema delle gite d'istruzione nonché la grave questione del costo dei libri di testo.
  Si tratta di enormi problemi che il Governo ha scelto evidentemente di non affrontare dal momento che nella manovra economica in esame non è possibile individuare alcun segnale della volontà di affrontare almeno in parte alcune delle criticità dei settori richiamati. Nell'esprimere apprezzamento per la relazione alternativa predisposta dai colleghi del Partito democratico preannuncia il voto decisamente contrario del suo gruppo ribadendo come al momento non vi siano le basi per nessuna collaborazione politica.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di relazione favorevole del relatore sul disegno di legge C. 1627, approvato dal Senato, recante «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026» (vedi allegato 1).
  Nomina, quindi, il deputato Mollicone quale relatore, ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del Regolamento, ai fini della partecipazione alle sedute della Commissione Bilancio.

  Federico MOLLICONE, presidente, avverte che deve quindi ritenersi preclusa la proposta alternativa di relazione presentata dai deputati del gruppo del partito democratico Manzi, Berruto, Orfini e Zingaretti.
  Avverte, infine, che la relazione approvata dalla Commissione sarà trasmessa, ai sensi dell'articolo 120, comma 3 del Regolamento, alla Commissione Bilancio, unitamente alla relazione di minoranza.

DL 161/2023: Disposizioni urgenti per il «Piano Mattei» per lo sviluppo in Stati del Continente africano.
C. 1624 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Alessandro AMORESE (FDI), relatore, riferisce che la VII Commissione Cultura è chiamata ad esprimere un parere, alla III Commissione Affari esteri, sul disegno di legge recante Disposizioni urgenti per il «Piano Mattei» per lo sviluppo in Stati del Continente africano, nel testo approvato dal Senato.
  Segnala che il provvedimento si compone di 7 articoli.
  L'articolo 1 stabilisce che la collaborazione dell'Italia con i Paesi africani è attuata in conformità con il Piano strategico Mattei, della durata di quattro anni, con la possibilità di aggiornarlo anche prima della scadenza. Con una modifica approvata dal Senato, si dispone che il Piano venga adottato con decreto del Presidente del Consiglio, previo parere delle Commissioni parlamentari da rendere entro 30 giorni, decorsi i quali il Piano è comunque approvato.
  Esso costituisce la cornice entro cui le diverse amministrazioni dello Stato svolgono le proprie attività di programmazione, di valutazione e di attuazione degli interventi, ciascuna nel proprio ambito di competenza. Si prevede, inoltre, la possibilità di elaborare strategie territoriali, riferitePag. 597 a specifiche aree del contenente africano.
  I settori individuati coprono i seguenti ambiti: cooperazione allo sviluppo; promozione delle esportazioni e degli investimenti; istruzione; formazione superiore e formazione professionale; ricerca e innovazione; salute; agricoltura e sicurezza alimentare; approvvigionamento e sfruttamento sostenibile delle risorse naturali, incluse quelle idriche ed energetiche; tutela dell'ambiente e adattamento ai cambiamenti climatici; ammodernamento e potenziamento delle infrastrutture, anche digitali; partenariato nell'aerospazio; valorizzazione e sviluppo del partenariato energetico, anche nell'ambito delle fonti rinnovabili, dell'economia circolare e del riciclo; sostegno all'imprenditoria, in particolare a quella giovanile e femminile; promozione dell'occupazione; turismo e cultura; prevenzione e contrasto dell'immigrazione irregolare e gestione dei flussi migratori legali.
  L'articolo 2 istituisce la Cabina di regia per la definizione e l'attuazione del Piano, presieduta dal Presidente del Consiglio e composta dal Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale (con funzioni di Vice presidente), dal Viceministro degli esteri delegato in materia di cooperazione allo sviluppo, dal Viceministro delle imprese e del made in Italy delegato in materia di promozione e valorizzazione del made in Italy nel mondo e dal Viceministro dell'ambiente e della sicurezza energetica delegato in materia di politiche e attività relative allo sviluppo sostenibile.
  Della Cabina di regia fanno parte anche il presidente della Conferenza delle regioni e province autonome e rappresentanti di agenzie e società pubbliche che operano nel settore (l'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, l'ICE, Cassa depositi e prestiti, SACE e Simest), come pure rappresentanti di imprese a partecipazione pubblica ed università, oltre che esponenti della società civile e del terzo settore, individuati con decreto del Presidente del Consiglio.
  L'articolo 3 definisce i compiti della Cabina di regia, tra cui rilevano: coordinare le attività di collaborazione tra Italia e Stati africani, svolte, nell'ambito delle rispettive competenze, dalle amministrazioni pubbliche; promuovere gli incontri tra rappresentanti della società civile, imprese e associazioni italiane e africane, allo scopo di agevolare le collaborazioni a livello territoriale; «finalizzare» il Piano Mattei e monitorarne l'attuazione, anche ai fini del suo aggiornamento; approvare la relazione annuale al Parlamento; promuovere iniziative finalizzate all'accesso a risorse messe a disposizione dall'Unione europea e da organizzazioni internazionali.
  L'articolo 4 istituisce presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, a decorrere dal 1° dicembre 2023, una struttura di missione con funzioni di supporto alle attività del Presidente del Consiglio e del Ministro degli esteri e della cooperazione internazionale.
  Tale struttura comprende due unità dirigenziali di livello generale – tra cui viene scelto il coordinatore, individuato tra gli appartenenti alla carriera diplomatica – due unità dirigenziali di livello non generale e quindici unità di personale, affiancati da un contingente di esperti che prestano la propria attività a titolo gratuito con rimborso delle spese di missione.
  L'articolo 5 prevede che il Governo trasmetta alle Camere, entro il 30 giugno di ciascun anno, una relazione sullo stato di attuazione del Piano Mattei, recante misure volte a migliorarne l'attuazione e ad accrescere l'efficacia dei relativi interventi rispetto agli obiettivi perseguiti.
  L'articolo 6 quantifica gli oneri derivanti dall'istituzione della struttura di missione di cui all'articolo 4 e provvede alla relativa copertura: tali oneri ammontano a 235.077 euro per l'anno 2023 e 2.820.903 euro annui a partire dal 2024, a cui si provvede mediante corrispondente riduzione dell'autorizzazione di spesa del Fondo per esigenze indifferibili istituito dalla legge di bilancio per il 2015.
  L'articolo 7, infine, dispone l'entrata in vigore del decreto-legge il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, ovvero il 16 novembre 2023.Pag. 598
  Formula quindi una proposta di parere favorevole sul provvedimento in esame (vedi allegato 3).

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 17.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 27 dicembre 2023.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 17.50 alle 18.