CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 27 dicembre 2023
223.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
Pag. 50

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 27 dicembre 2023. — Presidenza della vicepresidente Monica CIABURRO. – Interviene il Ministro della difesa, Guido Crosetto.

  La seduta comincia alle 17.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026 e relativa nota di variazione.
C. 1627 Governo, approvato dal Senato.
C. 1627/I Governo, approvato dal Senato.
(Relazione alla V Commissione).
(Esame per le parti di competenza e conclusione – Relazione favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Monica CIABURRO (FDI), presidente, ricorda che il disegno di legge di bilancio è composto di due sezioni: nella prima sono riportate le disposizioni in materia di entrata e di spesa aventi ad oggetto misure quantitative funzionali a realizzare gli obiettivi di finanza pubblica; nella seconda sono invece indicate le previsioni di entrata e di spesa, espresse in termini di competenza e di cassa, formate sulla base della legislazione vigente, apportando a tali previsioni le variazioni derivanti dalle disposizioni della citata prima sezione, alle quali è assicurata autonoma evidenza contabile.
  Avverte, quindi, che saranno esaminate da questa Commissione, oltre alle disposizioni di propria competenza contenute nella prima sezione, anche le Tabelle 2, 3 e 12 relative agli stati di previsione contenute nella seconda sezione. L'esame si concluderà con l'approvazione di una relazione sulle parti di competenza del disegno di legge di bilancio e con la nomina di un relatore. Potranno essere presentate relazioni di minoranza. La relazione approvata dalla Commissione e le eventuali relazioni di minoranza saranno trasmesse alla Commissione Bilancio.

  Roberto BAGNASCO (FI-PPE), relatore, riferisce, per le parti di competenza della Commissione Difesa, sul disegno di legge di bilancio 2024-2026, approvato in prima lettura dal Senato nella seduta dello scorso 22 dicembre, segnalando che la manovra economicaPag. 51 2024, oltre alle disposizioni adottate con il disegno di legge di bilancio, è formata anche dagli effetti delle disposizioni recate dal decreto-legge n. 145 del 2023, convertito in legge dalla legge n. 191 del 15 dicembre 2023 e collegato al disegno di legge di bilancio.
  Ciò premesso, passa a illustrare le norme di interesse del comparto della Difesa contenute nella Sezione I, così come modificata dal maxiemendamento votato dal Senato.
  In primo luogo, segnala i commi 323 e 324 dell'articolo 1 che incrementano di 1 milione di euro – per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026 – l'autorizzazione di spesa introdotta dai commi 658 e 659 dell'articolo 1 della legge di bilancio 2023, finalizzata alla valorizzazione del settore della subacquea nazionale da parte della Marina militare, nonché per la promozione delle connesse attività di ricerca e tecnico-scientifiche e della relativa proprietà intellettuale.
  Particolare rilievo presentano, poi, i commi 342 e 343, che recano disposizioni per sostenere e garantire la prosecuzione del concorso delle Forze armate per l'operazione Strade sicure, nonché per il programma Stazioni sicure. In particolare, i commi 1 e 2 prorogano, fino al 31 dicembre 2024, l'impiego di un contingente di personale delle Forze armate nell'ambito dell'operazione Strade sicure, fissando a 6.000 unità il numero massimo di personale impiegato, con un incremento di 1.000 unità rispetto al contingente attuale, per una spesa complessiva di euro 190.899.593 per l'anno 2024. I commi 344 e 345, invece, al fine di rafforzare i dispositivi di controllo e sicurezza dei luoghi dove insistono le principali infrastrutture ferroviarie del Paese, dispongono l'incremento di ulteriori 800 unità di personale delle Forze armate, autorizzando per l'anno 2024 la spesa complessiva di euro 34.171.409. Il personale complessivo delle Forze armate impegnato in attività di pubblica sicurezza è pertanto fissato, per il 2024, in 6.800 unità complessive.
  Per quanto riguarda le provvidenze per il personale delle Forze armate, delle Forze di polizia, del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, l'articolo 1, comma 347 istituisce un fondo nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze con una dotazione di 32 milioni di euro per gli anni 2024 e 2025 e di 42 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2026 da destinare, nell'ambito dei rispettivi provvedimenti negoziali relativi al triennio 2022-2024, alla disciplina degli istituti normativi nonché ai trattamenti economici accessori del personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, privilegiando quelli finalizzati a valorizzare i servizi di natura operativa. Inoltre, i commi 348 e 349 autorizzano la spesa di euro 38.299.275 per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026, destinando tali risorse alla stipula di polizze assicurative per la copertura sanitaria e infortunistica complementare e integrativa del personale delle Forze di polizia, delle Forze armate e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. I commi 354 e 355 intervengono, invece, sulle modalità di realizzazione di interventi perequativi di natura previdenziale per il personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, disponendo un incremento del relativo fondo di 5 milioni di euro per l'anno 2024 e di 10 milioni di euro per l'anno 2025. I commi 350 e 351 prorogano a tutto il 2024 la disapplicazione, già vigente per il quinquennio 2018-2023, dell'ordinario meccanismo dell'area negoziale per i dirigenti delle Forze di polizia ad ordinamento civile e militare e delle Forze armate, con correlativa destinazione di risorse aggiuntive pari a 18 milioni di euro annui a decorrere dal 2024.
  Infine, il comma 357 concede ai rappresentanti delle associazioni professionali a carattere sindacale tra militari una licenza speciale per le attività sindacali fino all'emanazione del decreto che provvederà alla ripartizione dei distacchi e dei permessi retribuiti alle medesime associazioni.
  Segnala, poi, che nell'ambito delle misure in materia di revisione della spesa, sono previste riduzioni delle dotazioni di competenza e di cassa relative alle missioni e ai programmi di spesa degli stati di previsionePag. 52 dei Ministeri, al fine del concorso da parte delle amministrazioni centrali dello Stato al raggiungimento degli obiettivi programmatici di finanza pubblica indicati nella Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2023. Per il Ministero della difesa tali riduzioni, come evidenziato nell'allegato VI, ammontano a 51.288.000 euro per il 2024, a 64.430.000 euro per il 2025 e a 90.400.000 euro per il 2026 e gli anni successivi, e insistono prevalentemente sulla missione Difesa e sicurezza del territorio. Inoltre, il comma 544 prevede che i programmi di spesa e le relative consegne del Ministero della difesa siano riprogrammati, ad invarianza di spesa, con una riduzione di 95 milioni di euro nel 2024, di 1.546,78 milioni di euro nel 2026 e di 245,63 milioni nel 2028 ed un aumento di 96,250 milioni di euro nel 2027 e 1.791,16 milioni nel 2029. Conseguentemente, viene demandato ad un decreto del Ministro della difesa, adottato di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, e previo parere delle competenti Commissioni parlamentari, la rideterminazione dei programmi dei settori interessati.
  Passando alla II Sezione, recante le previsioni di entrata e di spesa relative agli stati di previsione dei singoli ministeri, le disposizioni che riguardano il settore della Difesa sono contenute nell'articolo 13. In particolare, il comma 1 autorizza l'impegno e il pagamento delle spese del Ministero della difesa, per l'anno finanziario 2024, in conformità all'annesso stato di previsione (Tabella n. 12), mentre i commi da 2 a 5 stabiliscono, rispettivamente, per l'anno 2024, il numero massimo degli ufficiali ausiliari da mantenere in servizio come forza media, la consistenza organica degli allievi ufficiali delle Forze amate, compresa l'Arma dei carabinieri, nonché degli allievi delle scuole sottoufficiali delle Forze armate, esclusa l'Arma dei carabinieri, e, infine, degli allievi delle scuole militari. Il comma 6, consente di applicare alle spese per infrastrutture multinazionali della NATO, sostenute a carico di alcuni programmi della missione «Difesa e sicurezza del territorio», per l'anno finanziario 2024, le direttive NATO in materia di procedure di negoziazione in materia di affidamento dei lavori, mentre il comma 7 rinvia agli elenchi n. 1 e n. 2, allegati allo stato di previsione del Ministero della difesa, per l'individuazione delle spese per le quali si possono effettuare, sempre per l'anno finanziario 2024, i prelevamenti dai fondi a disposizione relativi alle tre Forze armate e all'Arma dei carabinieri, ai sensi dell'articolo 613 del Codice dell'ordinamento militare. Il comma 8 prevede la riassegnazione, ai pertinenti programmi dello stato di previsione del Ministero della difesa, delle somme versate all'entrata del bilancio dello Stato dal CONI, dalla società «Sport e salute Spa», dal Comitato Italiano Paralimpico, dalle singole federazioni sportive nazionali, dalle regioni, dalle province, dai comuni e da altri enti pubblici e privati, e destinate alle attività dei gruppi sportivi delle Forze armate. Il comma 9 autorizza il Ministro dell'economia e delle finanze a provvedere alla riassegnazione, ai pertinenti capitoli del programma «Approntamento e impiego Carabinieri per la difesa e sicurezza», delle somme versate all'entrata del bilancio dello Stato dalla Banca d'Italia per i servizi di vigilanza e custodia resi dal personale dell'Arma stessa. Il comma 10 autorizza il Ministero della difesa, sentito il Ministero dell'economia e delle finanze a ripartire, con propri decreti, le somme iscritte per l'anno 2022 da destinare alle associazioni combattentistiche. Il comma 11 autorizza il Ministro dell'economia ad apportare le variazioni compensative, in termini di competenza e di cassa, tra il fondo per l'efficienza dei servizi istituzionali delle Forze armate e il fondo per la retribuzione della produttività del personale civile dello stato di previsione del Ministero della difesa, ai sensi dell'articolo 1805-bis del codice dell'ordinamento militare, mentre il comma 12, autorizza il Ministro della difesa ad apportare, con propri decreti, per l'anno finanziario 2022, variazioni compensative, in termini di competenza e di cassa, tra i capitoli di spesa dello stato di previsione del medesimo ministero relativi ai fondi scorta di cui all'articolo 7-ter del Testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamentoPag. 53 militare (DPR n. 90/2010). Infine, il comma 13 prevede la riassegnazione, allo stato di previsione del Ministero della difesa, per l'anno finanziario 2024, delle somme versate all'entrata del bilancio dello Stato dalle istituzioni dell'Unione europea, concernenti le misure di assistenza supplementari connesse allo strumento europeo per la pace (EPF) tese a sostenere ulteriormente le capacità e la resilienza delle forze armate ucraine.
  Osserva inoltre che, sempre nella Sezione II, viene operato il rifinanziamento del fondo relativo all'attuazione dei programmi di investimento pluriennale per le esigenze di difesa nazionale per 4,5 miliardi di euro nel triennio di riferimento (1,5 miliardi per ciascuno degli anni del triennio 2024-2026). Nell'orizzonte quindicennale 2024-2038 il fondo viene rifinanziato per complessivi 22,5 miliardi di euro.
  Venendo alla Tabella 12, segnala che il disegno di legge di bilancio 2024-2026, come integrato dalla Nota di Variazioni, autorizza, per lo stato di previsione del Ministero della difesa in termini di competenza, spese correnti pari a 21.210 milioni per il 2024, a 20.895 milioni per il 2025 e a 20.945 milioni per il 2026 e spese in conto capitale pari a 7.974 milioni per il 2024, a 7.980 milioni per il 2025 e a 7.800 milioni per il 2026. Le spese finali del Ministero, sempre in termini di competenza, ammontano, quindi, a 29.184 milioni nel 2024, a 28.875 milioni nel 2025 e a 28.745 milioni nel 2026. Infine, i rifinanziamenti riguardano le spese di investimento del Ministero della difesa (Capitoli 7120/2 e 7140/1) per 1,5 milioni per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026 e per 15 milioni per gli anni dal 2027 al 2038 e le somme all'Agenzia industrie difesa per interventi di ammodernamento, manutenzione straordinaria e messa in sicurezza degli impianti unità produttive dell'Agenzia (Capitolo 1235/1) per 10 milioni per il 2024.
  In conclusione ricorda che la spesa complessiva del Ministero è allocata su tre missioni, e dieci programmi (la missione che assorbe la maggior parte delle risorse è la n. 5 «Difesa e sicurezza del territorio») e segnala che il bilancio della Difesa è integrato altresì dalle risorse appostate nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per le missioni internazionali (Tabella n. 2, programma 4.8, cap. 3006, per un importo di 1.569,2 milioni di euro per il 2024) e nello stato di previsione del Ministero delle imprese e del made in Italy (Tabella n. 3) relative ai principali programmi di approvvigionamento dei sistemi d'arma gestiti dalla Difesa. In particolare, è interessata la missione n. 11 «Competitività e sviluppo delle imprese» e, all'interno di essa, principalmente il programma 7419 sul quale gravano le spese necessarie alla conduzione del programma di ammodernamento della flotta navale (per il quale il disegno di legge di bilancio autorizza spese in termini di competenze per 364,4 milioni di euro per il 2024), il programma 7421 relativo ad interventi per lo sviluppo delle attività industriali ad alta tecnologia dei settori aeronautico e aerospazio in ambito difesa e sicurezza nazionale (per il quale il disegno di legge di bilancio autorizza spese in termini di competenze per 778 milioni di euro per il 2024), il programma 7424 relativo al Fondo per la valorizzazione della ricerca industriale e dello sviluppo sperimentale per progetti nel settore navale di rilevanza strategica rivolti all'innovazione tecnologica e digitale e alla sostenibilità ambientale, con uno stanziamento di un milione di euro per il 2024, e il programma 7485 relativo ad interventi per lo sviluppo e l'acquisizione di unità navali della classe FREMM e delle relative dotazioni operative, con uno stanziamento di 615,4 milioni di euro per il 2024.
  In considerazione di quanto evidenziato, presenta una proposta di relazione favorevole alla Commissione Bilancio (vedi allegato).

  Marco PADOVANI (FDI) ringrazia il relatore per l'esauriente disamina e il Ministro Crosetto per la presenza alla seduta odierna, a dimostrazione della sensibilità che il Governo nutre nei riguardi del comparto Difesa e sicurezza. Sottolinea, quindi, l'importanza delle misure che interessano la Difesa e, in particolare, cita l'incremento delle spese volte alla valorizzazione del Pag. 54settore della subacquea nazionale da parte della Marina militare, l'incremento di 800 unità del contingente di personale delle Forze armate impiegate nell'ambito dell'operazione Strade sicure e il rifinanziamento delle somme destinate alle associazioni ed agli enti vigilati dal dicastero. Preannuncia, pertanto, il voto favorevole del gruppo di Fratelli d'Italia sulla proposta di relazione alla Commissione Bilancio.

  Piero FASSINO (PD-IDP) apprezza lo sforzo del relatore nel riferire dettagliatamente sugli interventi che incidono sul comparto della Difesa, ma non può non rilevare l'esiguità delle somme rese disponibili a cagione della necessità di mantenere in ordine i conti dello Stato essendo la manovra quasi interamente finanziata in deficit. Ritiene che in un momento come quello attuale caratterizzato da una forte precarietà del contesto internazionale di sicurezza ridurre le spese per la difesa sia una contraddizione e si domanda se abbia senso una simile condotta. Preannuncia, quindi, un voto contrario da parte del gruppo del Partito democratico lamentando l'inadeguatezza e l'insufficienza delle risorse stanziate per la Difesa, tanto più alla luce della futura revisione delle regole del Patto di stabilità dal quale dovranno venire scomputate le risorse destinate alla sicurezza. Chiede, infine, al Ministro chiarimenti riguardo alle dimensioni del bilancio della Difesa in rapporto agli impegni internazionali cui l'Italia aderisce.

  Marco PELLEGRINI (M5S) considera non appropriato l'aumento delle spese per gli investimenti della Difesa in una situazione congiunturale sfavorevole per il Paese. Ritiene, anzi, che si sarebbe dovuto fare esattamente il contrario, riducendo le spese per gli armamenti per consentire di destinare più risorse alla spesa sociale. Non condivide neanche le considerazioni del collega Fassino e ritiene un errore scomputare la spesa per la Difesa dal Patto di stabilità, scelta che avversa fortemente. Preannuncia, quindi, il voto contrario del M5S sulla proposta di relazione alla Commissione Bilancio.

  Il Ministro della difesa Guido CROSETTO, replicando agli interventi svolti, conferma che il bilancio della Difesa è pienamente compatibile con gli impegni che il nostro Paese ha assunto nell'ambito delle organizzazioni internazionali alle quali aderisce e ricorda che l'Italia fornisce sul fianco est dell'Alleanza il contributo più importante tra i Paesi europei in termini di contingente di militari impiegati. Ciò precisato, rileva che il raggiungimento del livello del 2 per cento nel rapporto tra le spese per la Difesa e il PIL rimane un traguardo ancora lontano da raggiungere. Al proposito sottolinea che altri Paesi, come ad esempio la Germania, hanno preso atto dei mutamenti intervenuti nel contesto internazionale e hanno convenuto che è diventato necessario cambiare le regole iniziando una riflessione sul meccanismo del Patto di stabilità. L'Italia sta, al contrario, continuando a mantenere un bilancio della Difesa ridotto. Sottolinea, inoltre, che la spesa per la difesa sottratta dal Patto di stabilità non è alternativa alla spesa sociale o a quella per la sanità, ma è un elemento rilevante per la sopravvivenza degli stessi Stati. L'obiettivo rimane, quindi, di tendere al raggiungimento del livello del 2 per cento, compatibilmente con il trend mostrato dall'economia.
  Contrariamente poi al quanto affermato dall'onorevole Pellegrini, il bilancio della Difesa 2024 non mostra un incremento degli investimenti rispetto alle spese correnti. Conclude osservando che nei prossimi mesi l'Italia dovrà mostrare una grande forza nei tavoli internazionali e per avere la necessaria autorevolezza occorre la credibilità che solo un contributo prezioso e importante come quello fornito dai nostri militari nelle missioni internazionali può offrire.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di relazione favorevole del relatore.

  La Commissione delibera altresì di nominare, ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del Regolamento, il deputato Bagnasco quale relatore presso la V Commissione, per l'esamePag. 55 delle parti di competenza della IV Commissione del disegno di legge di bilancio 2024.

  Monica CIABURRO (FDI), presidente, avverte che la relazione approvata dalla Commissione sarà trasmessa alla Commissione Bilancio.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara conclusa la seduta.

  La seduta termina alle 17.50.