CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 27 dicembre 2023
223.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 27 dicembre 2023. — Presidenza del presidente Nazario PAGANO

  La seduta comincia alle 11.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026.
C. 1627 Governo, approvato dal Senato.
Nota di variazioni.
C. 1627/I Governo, approvato dal Senato.
(Relazione alla V Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Nazario PAGANO, presidente, ricorda che la Commissione è chiamata ad esaminare, in sede consultiva, ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del Regolamento, il disegno di legge C. 1627, approvato dal Senato, recante il bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2024 e il bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026, per le parti di propria competenza. Avverte che, per prassi, la pubblicità dei lavori delle sedute in sede consultiva per l'esame di disegni di legge di bilancio, come quello in discussione, è assicurata anche mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Ricorda che il disegno di legge di bilancio è composto di due sezioni: nella prima sono riportate le disposizioni in materia di entrata e di spesa aventi ad oggetto misure quantitative funzionali a realizzare gli obiettivi di finanza pubblica; nella seconda sono invece indicate le previsioni di entrata e di spesa, espresse in termini di competenza e di cassa, formate sulla base della legislazione vigente, apportando a tali previsioni le variazioni derivanti dalle disposizioni della citata prima sezione, alle quali è assicurata autonoma evidenza contabile.Pag. 12
  Per quanto riguarda la I Commissione, oltre alle disposizioni di propria competenza contenute nella prima sezione, saranno esaminate, per la seconda sezione, anche le Tabelle relative allo stato di previsione del Ministero dell'interno (di cui alla Tabella 8) e alcuni capitoli di spesa nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (Tabella 2). L'esame si concluderà con l'approvazione di una relazione sulle parti di competenza del disegno di legge di bilancio e con la nomina di un relatore. Potranno essere presentate relazioni di minoranza. La relazione approvata dalla Commissione e le eventuali relazioni di minoranza saranno trasmesse alla Commissione Bilancio.
  I relatori (per la maggioranza e di minoranza) potranno partecipare ai lavori della Commissione Bilancio per riferire circa i lavori svolti presso la Commissione di settore.
  Ricordando le norme procedurali relative al procedimento di esame del disegno di legge di bilancio in Commissione, fa presente che la Commissione può esaminare gli eventuali emendamenti riferiti alle parti di sua competenza. Riguardo al regime di presentazione degli emendamenti, ricorda che gli emendamenti che riguardano parti di competenza di questa Commissione possono essere presentati sia in Commissione, sia direttamente presso la Commissione Bilancio. La stessa regola è peraltro applicata in via di prassi anche agli emendamenti compensativi all'interno di parti di competenza di questa Commissione. Gli emendamenti approvati sono inclusi nella relazione della Commissione, mentre gli emendamenti respinti possono essere successivamente ripresentati presso la Commissione Bilancio, anche al solo scopo di consentire a quest'ultima di respingerli ai fini della loro ripresentazione in Assemblea. La valutazione circa l'ammissibilità degli emendamenti presentati presso le Commissioni in sede consultiva è effettuata dalla Presidenza della medesima prima che gli stessi vengano esaminati e votati, secondo le previsioni del Regolamento della Camera e della legislazione vigente in materia, fermo restando che, come da prassi, gli emendamenti che sono ripresentati in Commissione Bilancio, ivi compresi quelli approvati, sono comunque sottoposti, analogamente a quelli presentati direttamente in V Commissione, ad una puntuale valutazione di ammissibilità da parte della presidenza della medesima V Commissione, ai fini dell'esame in sede referente. In particolare, sono previste specifiche regole per l'emendabilità della prima e della seconda sezione del disegno di legge di bilancio, nonché per gli emendamenti volti a modificare, con finalità di compensazione, contemporaneamente la prima e la seconda sezione, ferme restando le regole ordinarie sulla compensatività, a seconda che si tratti di oneri di parte corrente o in conto capitale. Riguardo a tali specifiche regole, rinvia integralmente alle linee guida di carattere procedurale – contenute nella lettera della Presidenza della Camera, inviata ai Presidenti delle Commissioni permanenti in data 25 ottobre 2016 – adottate in occasione della prima applicazione della riforma della legge di contabilità e finanza pubblica introdotta dalla legge n. 163 del 2016.
  In tale contesto avverte che il termine per la presentazione degli emendamenti afferenti alle parti del provvedimento rientranti negli ambiti di competenza della I Commissione è scaduto alle ore 10 di oggi e che non sono state presentate proposte emendative. Con riferimento alla presentazione degli ordini del giorno, ricorda infine che presso le Commissioni di settore possono essere presentati tutti gli ordini del giorno riferiti alle parti di rispettiva competenza del disegno di legge di bilancio. Gli ordini del giorno accolti dal Governo o approvati dalla Commissione sono allegati alla relazione trasmessa alla Commissione bilancio. Gli ordini del giorno respinti dalle Commissioni di settore o non accolti dal Governo possono essere ripresentati in Assemblea. Gli ordini del giorno concernenti l'indirizzo globale della politica economica devono invece essere presentati direttamente in Assemblea.
  Dà quindi la parola al relatore onorevole Russo per l'illustrazione del provvedimento.

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  Paolo Emilio RUSSO (FI-PPE), relatore, intervenendo in videoconferenza, come anticipato dal presidente, fa presente che la Commissione avvia oggi l'esame in sede consultiva, ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del Regolamento, del disegno di legge C. 1627, già approvato dal Senato, recante il bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2024 e il bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026, ai fini dell'approvazione della prescritta relazione per le parti di competenza della I Commissione.
  Ricorda preliminarmente che con la riforma operata dalla legge n. 232 del 2016 sulla legge di contabilità e finanza pubblica n. 196 del 2009, i contenuti delle previgenti leggi di bilancio e di stabilità sono stati riuniti in un unico provvedimento, costituito dalla nuova legge di bilancio, riferita a un periodo triennale e articolata in due sezioni. La Sezione I – che dopo l'approvazione da parte del Senato consta di un unico articolo – svolge essenzialmente le funzioni dell'ex disegno di legge di stabilità; la Sezione II assolve, nella sostanza, quelle dell'ex disegno di legge di bilancio. Nel rinviare alla documentazione predisposta dal Servizio studi per una descrizione dettagliata dei contenuti del provvedimento al nostro esame, avverto che in questa sede darò conto sinteticamente delle disposizioni di competenza della I Commissione.
  In primo luogo assumono rilievo i commi da 27 a 31 dell'articolo 1 che incrementano, per il triennio 2022-2024, di 3 miliardi di euro per il 2024 e di 5 miliardi di euro annui dal 2025 gli oneri a carico del bilancio dello Stato per la contrattazione collettiva nazionale del pubblico impiego e per i miglioramenti economici per il personale statale in regime di diritto pubblico. A valere sulle predette risorse, a decorrere dal 2024 l'indennità di vacanza contrattuale prevista a favore del personale destinatario dei suddetti contratti e provvedimenti negoziali è altresì incrementata di un importo pari a 6,7 volte il suo valore annuale.
  Il comma 32 destina risorse aggiuntive – per complessivi 8,6 milioni di euro per il 2024 e 8,9 milioni di euro a decorrere dall'anno 2025 – in favore del personale della carriera prefettizia, alla luce delle specificità delle funzioni e delle responsabilità «in materia di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica e di immigrazione», nonché in relazione alle esigenze di perequazione del trattamento economico del personale della carriera prefettizia a quello della dirigenza delle altre amministrazioni statali.
  Il comma 33 destina 5 milioni annui, a decorrere dal 2024, al Fondo risorse decentrate del personale contrattualizzato non dirigenziale dell'Amministrazione civile dell'interno per incentivare le maggiori attività di tale personale, svolte in particolare nei settori delle notifiche antimafia, della depenalizzazione e dell'immigrazione. È disposta al contempo una deroga al 'tetto' stabilito per il trattamento accessorio dall'articolo 23, comma 2, del decreto legislativo n. 75 del 2017 che ha disposto che, nelle more della graduale convergenza a fini di armonizzazione dei trattamenti economici accessori del personale delle amministrazioni pubbliche, l'ammontare complessivo delle risorse destinate annualmente al trattamento accessorio del personale (anche di livello dirigenziale) di ciascuna amministrazione non potesse superare il corrispondente importo determinato per l'anno 2016.
  I commi 34 e 35 prevedono l'istituzione di un posto di funzione dirigenziale di livello generale presso l'Ufficio di Gabinetto del Ministero dell'interno, con autorizzazione di spesa di 330.515 euro a decorrere dal 2024. Il dirigente generale – che si avvale di esperti – ha compiti di studio e di analisi in materia di valutazione delle politiche pubbliche e revisione della spesa, nonché di supporto all'organo politico nelle funzioni strategiche di indirizzo e di coordinamento delle articolazioni ministeriali nel settore delle politiche di bilancio.
  Il comma 37 è volto a prevedere, ai fini dell'efficace esercizio delle funzioni degli uffici regionali e provinciali del Registro unico nazionale del Terzo settore, la possibilità per le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano di effettuare assunzioni di personale da destinare al Pag. 14potenziamento dei predetti uffici, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato a valere sulle risorse di cui all'articolo 53, comma 3, del codice del terzo settore di cui al decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117, e nei limiti delle stesse.
  Di interesse della Commissione Affari costituzionali anche il comma 43 che integra la finalità del fondo istituito dall'articolo 1, comma 613, della legge di bilancio 2022 (legge 30 dicembre 2021, n. 234) per conseguire l'obiettivo di una piena formazione digitale, ecologica e amministrativa dei dipendenti della pubblica amministrazione. Con la novella recata dal comma 43 si aggiunge alla finalità già prevista il finanziamento della gestione corrente e dell'evoluzione dei sistemi informativi sviluppati e gestiti dal Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri necessari a garantire il rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni anche in materia di reclutamento e formazione e ad assicurare il completamento del fascicolo elettronico del dipendente.
  I commi 75 e 76 prevedono che, per i contratti di locazione passiva o di acquisto di immobili da destinare a sede istituzionale, l'Agenzia per la Cyber sicurezza nazionale ha facoltà di chiedere la congruità all'Agenzia del demanio, fermo restando l'obbligo di chiedere la verifica dei saldi strutturali di finanza pubblica. È autorizzato inoltre il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti a stipulare con organismi pubblici o privati contratti di locazione di immobili da destinare a sedi istituzionali centrali.
  Rileva, ai fini delle competenze della Commissione Affari costituzionali, anche il comma 186 che istituisce, all'interno dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze e per il successivo trasferimento al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri, il Fondo nazionale di intervento per la lotta alla droga, con una dotazione di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026. L'importo suddetto è comprensivo delle risorse per il finanziamento dei progetti per la prevenzione e il recupero dalle tossicodipendenze, originariamente previste dall'articolo 127 del testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, e successive modificazioni, e poi confluite nelle risorse complessive del Fondo nazionale per le politiche sociali, senza vincolo di destinazione in sede di riparto annuo di quest'ultimo Fondo. La dotazione del Fondo nazionale per le politiche sociali non subisce riduzioni in ragione della previsione in esame.
  Il comma 187 prevede un finanziamento permanente, pari a 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024-2026 e a 6 milioni annui a decorrere dal 2027, in favore del cosiddetto reddito di libertà per le donne vittime di violenza. Le risorse finanziarie – così come quelle disposte da norme precedenti, con risorse limitate agli anni 2020-2023 – sono volte al sostegno delle donne in condizione di maggiore vulnerabilità, nonché alla promozione, attraverso l'indipendenza economica, di percorsi di autonomia e di emancipazione delle donne vittime di violenza in condizione di povertà. Il comma in esame prevede che tali risorse vengano ripartite tra le regioni secondo criteri definiti con uno o più decreti dell'Autorità politica delegata per le pari opportunità, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e il Ministro dell'economia e delle finanze, previa intesa in sede di Conferenza unificata Stato-regioni-province autonome-città ed autonomie locali.
  Sempre con riguardo al medesimo tema il comma 188 prevede un incremento nella misura di 4 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024-2026 dello stanziamento relativo all'istituzione e al potenziamento dei centri di riabilitazione per il recupero degli uomini autori di violenza di genere mentre il successivo comma 189 incrementa di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024-2026 delle risorse per la realizzazione di centri contro la violenza nei confronti delle donne.Pag. 15
  Il comma 190 incrementa di 3 milioni di euro all'anno a decorrere dal 2024 le risorse del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità al fine di rafforzare la prevenzione della violenza nei confronti delle donne e della violenza domestica. L'incremento del Fondo è volto in particolare:

   a rendere a carattere continuo e permanente le iniziative formative in materia di contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica previste dall'articolo 6 della legge n. 168 del 2023 (cosiddetta legge Roccella);

   a garantire la formazione di tutte le professionalità che entrano in contatto con fatti di violenza di genere o con atti persecutori.

  Il comma 194 infine istituisce il Fondo per la creazione di case rifugio per donne vittime di violenza, con una dotazione di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024-2026. Tali risorse dovranno essere destinate alla realizzazione e all'acquisto di immobili da adibire a case rifugio.
  Il comma 195 – che novella l'articolo 1, comma 215, della legge di bilancio 2018 (legge 27 dicembre 2017, n. 205), e successive modificazioni – riduce da 5 a 3 milioni annui di euro lo stanziamento permanente in favore dell'Azienda pubblica di Servizi alla Persona-Istituto degli Innocenti di Firenze, destinato alle attività istituzionali del Centro nazionale di documentazione e di analisi per l'infanzia e l'adolescenza, e richiede, al fine dell'attribuzione delle risorse, la stipulazione di una convenzione di durata triennale tra il Dipartimento per le politiche della famiglia e la medesima Azienda.
  Il comma 196 autorizza la spesa di 1.250.000 euro annui, a decorrere dal 2024, per il supporto tecnico-scientifico per le funzioni del Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei ministri relative all'attuazione, al monitoraggio e all'analisi degli interventi del Fondo per le politiche della famiglia. Ricordo che tale fondo è destinato – ai sensi dell'articolo 1, comma 1250, della legge di bilancio 2007 (legge 27 dicembre 2006, n. 296) e successive modificazioni – a finanziare interventi in materia di politiche per la famiglia e misure di sostegno alla famiglia, alla natalità, alla maternità e alla paternità, al fine prioritario del contrasto della crisi demografica, nonché misure di sostegno alla componente anziana dei nuclei familiari.
  Il comma 242 eleva l'importo della sanzione amministrativa pecuniaria per inottemperanza ai vigenti obblighi anagrafici nonché relativi al trasferimento di residenza all'estero o dall'estero. Al contempo, introduce una mitigazione di tale sanzione amministrativa pecuniaria per il caso di comunicazioni tardive (purché rese comunque entro novanta giorni dal termine prescritto).
  Il comma 243 prevede per le pubbliche amministrazioni un obbligo di comunicazione al comune di iscrizione anagrafica ed all'ufficio consolare competente, nel caso in cui esse acquisiscano, nell'esercizio delle loro funzioni, elementi «rilevanti» tali da indicare una residenza di fatto all'estero del cittadino italiano. Si prevede inoltre che il comune comunichi all'Agenzia delle entrate, per i controlli fiscali conseguenti, le iscrizioni e cancellazioni d'ufficio dall'anagrafe degli italiani all'estero.
  Di interesse della I Commissione è anche il comma 346 che istituisce un Fondo per il potenziamento e ammodernamento di mezzi, sistemi, dispositivi di protezione individuale, attrezzature e infrastrutture del Ministero dell'interno, del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e della Polizia di Stato, con una dotazione pluriennale dal 2024 al 2031, per un totale di 350 milioni di euro.
  Il comma 347 costituisce un Fondo nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, da destinare alla disciplina degli istituti normativi nonché ai trattamenti economici accessori del personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco. Il Fondo ha una dotazione di 32 milioni per gli anni 2024 e 2025 e di 42 milioni annui a decorrere dal 2026. I successiviPag. 16 commi 348 e 349 destinano risorse alla stipula di polizze assicurative per la copertura sanitaria e infortunistica complementare e integrativa rispetto a quanto già vigente, per il medesimo personale. Tali complessive risorse ammontano a 38.299.275 euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026. I commi 350 e 351 incrementano di 5 milioni di euro per il 2024 e di 10 milioni di euro per il 2025 la dotazione del Fondo per la progressiva perequazione del regime previdenziale del personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco per l'adozione di misure compensative rispetto agli effetti derivanti dalla liquidazione dei trattamenti pensionistici del personale che cessa dal servizio a partire dal 1° gennaio 2022. I commi 352 e 353 ridisegnano, ad invarianza di spesa, la dotazione organica della carriera prefettizia del Ministero dell'interno, mediante un incremento dei posti di vice-prefetto aggiunto ed un decremento dei posti di vice-prefetto. Il comma 354 proroga a tutto il 2024 la disapplicazione (vigente per il quinquennio 2018-2023) dell'ordinario meccanismo dell'area negoziale per i dirigenti delle Forze di polizia (ad ordinamento così civile come militare) e delle Forze armate, con correlativa destinazione di risorse aggiuntive (comma 355), pari a 18 milioni di euro annui a decorrere dal 2024.
  I commi 359 e 360 stanziano risorse pari a 250.000 euro per ciascun anno del triennio 2024-2026 per l'installazione di colonnine per chiamate di emergenza collegate con le centrali operative delle Forze di polizia e di pronto intervento, nelle «aree ad alta frequentazione di pubblico che presentino criticità dal punto di vista della sicurezza». Le modalità applicative (incluse quelle relative alla presentazione delle richieste da parte dei Comuni) sono demandate a decreto attuativo del Ministro dell'interno, sentita la Conferenza Stato-città e autonomie locali.
  Il comma 361 dispone il rifinanziamento per il triennio 2024-2026 del Fondo per l'immigrazione – istituito dal decreto-legge 18 ottobre 2023, n. 145. convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre 2023, n. 191 – nella misura di 172.739.236 euro per l'anno 2024, di 269.179.697 euro per l'anno 2025 e di 185.000.000 di euro per l'anno 2026. Tale Fondo è destinato al finanziamento delle misure urgenti connesse all'accoglienza dei migranti, anche a sostegno dei Comuni interessati, nonché in favore dei minori non accompagnati. La determinazione dei criteri e modalità di riparto sono demandati a decreto del Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, previa intesa in sede di Conferenza Stato-città e autonomie locali.
  Il comma 362 autorizza la corresponsione di un contributo di 1 milione di euro, a decorrere dall'anno 2024, in favore dell'Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della povertà (INMP), a valere sul Fondo sanitario nazionale, al fine di potenziare l'attività di prevenzione e assistenza sanitaria e sociosanitaria in favore dei soggetti che versano in condizioni di vulnerabilità sociale ed economica. Il contributo viene destinato, tra l'altro, alle iniziative finalizzate dall'INMP alla promozione delle conoscenze e delle competenze del personale sanitario e socio-sanitario del Servizio sanitario nazionale, dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta sulle tematiche preventive e assistenziali relative alla salute dei migranti e dei rifugiati in collaborazione con l'Organizzazione mondiale della sanità.
  Il comma 363, con una modifica all'articolo 12-bis, comma 6, primo periodo del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, inserisce l'INMP tra i soggetti deputati a svolgere le attività di ricerca corrente e finalizzata. Ricorda che, ai sensi del citato articolo 12-bis, la ricerca sanitaria pubblica risponde al fabbisogno conoscitivo scientifico ed operativo del Servizio sanitario nazionale e si presenta come essenziale per raggiungere gli obiettivi di salute prefissati tramite appositi atti del Ministero della salute.
  I commi 364 e 365 autorizzano – con correlativa destinazione di risorse – il Ministero dell'interno a reclutare (nel 2024 e Pag. 172025) centodiciotto unità di personale (dell'area funzionari, prevista dal contratto collettivo nazionale, comparto funzioni centrali), con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, nei limiti della dotazione organica ma in aggiunta alle facoltà assunzionali vigenti. Il reclutamento avviene mediante concorso, nella duplice modalità di indizione di nuove procedure concorsuali pubbliche o di scorrimento delle graduatorie concorsuali vigenti. È escluso il previo svolgimento di procedure di mobilità. Il reclutamento delle centodiciotto unità di personale del Ministero dell'interno è volta a corrispondere «alle maggiori esigenze sopravvenute», in particolare delle Commissioni e Sezioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale.
  Rilevano ai fini delle competenze della I Commissione anche i commi da 366 a 369. Il comma 366 prevede, al fine di sopperire con urgenza alla carenza di segretari comunali iscritti nella fascia iniziale di accesso in carriera, che il Ministero dell'interno organizzi, in riferimento alla procedura per l'ammissione di 448 borsisti al corso-concorso selettivo di formazione per il conseguimento dell'abilitazione richiesta ai fini dell'iscrizione di 345 segretari comunali nella fascia iniziale dell'Albo Nazionale dei segretari comunali e provinciali, di cui alla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, 4a Serie speciale – Concorsi ed Esami – n. 89 del 9 novembre 2021, una sessione straordinaria del corso di cui all'articolo 13, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 4 dicembre 1997, n. 465. I successivi commi 367 e 368 stabiliscono quindi i criteri per l'ammissione dei candidati alla sessione straordinaria e gli oneri finanziari connessi. Infine, il comma 369 dispone che, per le amministrazioni dei consigli comunali o provinciali di cui sia stato disposto lo scioglimento per fenomeni di infiltrazione mafiosa, le commissioni esaminatrici dei concorsi per il reclutamento del personale organizzati dal Dipartimento della funzione pubblica anche attraverso la Commissione per l'attuazione del Progetto di Riqualificazione delle Pubbliche Amministrazioni (RIPAM) sono individuate con delibera della Commissione RIPAM medesima.
  Il comma 389 prevede un'autorizzazione di spesa pari a 274 milioni di euro per l'anno 2024 per la prosecuzione delle misure connesse allo stato di emergenza dichiarato in Italia per l'esigenza di assicurare soccorso e assistenza, nel territorio nazionale, alla popolazione ucraina. Tale stato di emergenza, che in base alle norme vigenti è dichiarato fino al 4 marzo 2023, viene ulteriormente prorogato fino al 31 dicembre 2024 (comma 390). Sono conseguentemente prorogate alcune specifiche attività nell'ambito delle misure assistenziali già disposte per gli anni precedenti: le misure di accoglienza diffusa nel limite di 7.000 unità; il sostentamento finanziario per chi ha trovato una sistemazione autonoma; il contributo alle regioni per l'assistenza sanitaria; le ulteriori forme di assistenza coordinate dai presidenti delle regioni e delle province autonome. Si prevede che le risorse disponibili a tal fine siano ripartite e rimodulate tra le diverse misure sulla base delle effettive esigenze con ordinanze di protezione civile (comma 392). È altresì nuovamente autorizzata per il 2024, l'assegnazione di un contributo una tantum, nel limite di 40 milioni, per rafforzare l'offerta di servizi sociali da assegnare ai comuni che ospitano un significativo numero di persone richiedenti la protezione temporanea (comma 391).
  Il comma 394 rifinanzia in misura pari a 26 milioni euro per l'anno 2024 il Fondo per le emergenze nazionali. È infine prorogata al 31 dicembre 2024 la validità dei permessi di soggiorno in scadenza al 31 dicembre 2023 rilasciati ai profughi provenienti dall'Ucraina in conseguenza al riconoscimento agli stessi da parte dell'Unione europea della protezione temporanea, prevedendone altresì la possibilità di conversione in permessi di soggiorno per lavoro (commi 395 e 396).
  Il comma 511 prevede che, in coerenza con le finalità del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), ai fini del potenziamento della capacità amministrativa, le pubbliche amministrazioni si avvalgano Pag. 18della Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica Italiana per l'implementazione delle azioni strategiche atte a semplificare le procedure amministrative, finalizzate ad una maggiore efficacia, efficienza e competitività della pubblica amministrazione anche attraverso la predisposizione di specifiche analisi di rating. A tal fine è assegnato alla Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica Italiana un contributo pari a 100.000 euro per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026.
  Il comma 512 destina 500.000 euro annui per il triennio 2024-2026 alla Fondazione per la Sussidiarietà. Al relativo onere si provvede attingendo al Fondo per interventi strutturali di politica economica.
  Segnala inoltre il comma 536 che modifica il criterio in base al quale sono individuati i soggetti su cui gravano gli oneri per la fruizione dei permessi retribuiti dei dipendenti degli enti locali che esercitano le funzioni di amministratori in un ente locale diverso da quello in cui prestano servizio. In particolare, per effetto della disposizione in commento, tali oneri vengono posti a carico dell'ente presso cui le predette funzioni sono svolte, senza modificare la quantità dei permessi retribuiti previsti dalla vigente normativa ma identificando unicamente un diverso soggetto su cui i predetti oneri gravano in via diretta, con le modalità di rimborso previste dall'articolo 80 del Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
  I commi 554 e 555 autorizzano una spesa massima di 8 milioni di euro per l'anno 2024 per lo svolgimento del servizio di trasmissione radiofonica delle sedute parlamentari. Nelle more dell'espletamento della procedura di affidamento del servizio, è stata prevista la proroga della convenzione con il Centro di produzione S.p.A., titolare dell'emittente Radio Radicale.
  Con riguardo alla Sezione II del disegno di legge, le principali previsioni di spesa di competenza della I Commissione si rinvengono, in via prevalente, nello stato di previsione del Ministero dell'interno (di cui alla Tabella n. 8).
  Il disegno di legge di bilancio 2024-2026, aggiornato alla luce delle modifiche approvate nel corso dell'esame al Senato, come risultante dalla Nota di variazioni, autorizza, per lo stato di previsione del Ministero dell'interno, spese finali, in termini di competenza, pari a 30.578 milioni di euro nel 2024, a 29.882 milioni di euro per il 2025 e 29.474 milioni di euro per il 2026. Con riferimento specifico alle previsioni di spesa per il 2024, le spese totali che risultano pari a 30.578,7 milioni a fronte di 30.929 nell'esercizio precedente – si presentano in lieve riduzione rispetto al 2023 in misura pari a circa 350 milioni di euro (-1,13 per cento). Si segnala inoltre che gli stanziamenti di spesa del Ministero dell'interno autorizzati dal disegno di legge di bilancio si attestano, in termini di competenza, nell'anno 2024, in misura pari al 3,5 per cento della spesa finale del bilancio statale, mantenendosi costante, in termini percentuali, in ciascuno degli anni 2025 e 2026. Rispetto alla legislazione vigente, la manovra finanziaria per il 2024 attuata con le Sezioni I e II del disegno di legge di bilancio determina complessivamente un incremento delle spese finali di circa 167,2 milioni di euro.
  Nell'ambito della manovra, si segnala che, ai sensi dell'articolo 1, comma 523-526 e Allegato VI, il Ministero dell'interno partecipa alla spending review dei Ministeri per il 2024 – 2026, registrando una complessiva riduzione delle proprie dotazioni pari a 37,3 milioni per il 2024, a 41,9 milioni per il 2025 e a 42,4 milioni per il 2026. Gli effetti delle riduzioni di spesa sono contabilizzati in Sezione II e distribuiti su diversi capitoli all'interno di tutte le missioni del Ministero.
  Relativamente ai rifinanziamenti, riprogrammazioni e definanziamenti disposti in Sezione II, si segnala, tra i principali interventi, un rifinanziamento delle risorse per realizzazione e manutenzione di infrastrutture destinate ai centri di permanenza temporanea (cap. 7351-pt. 2), di complessivi 20 milioni nel 2024, 30 milioni nel 2025 e 50 milioni dal 2026, nonché delle spese per l'utilizzazione di prestazioni di lavoro a contratto a termine presso gli sportelli unici Pag. 19(cap. 2260), che sono rifinanziate per complessivi 22,6 milioni nel 2024.

  Nazario PAGANO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta prevista per le ore 12.30 di oggi.

  La seduta termina alle 11.10.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 27 dicembre 2023. — Presidenza del presidente Nazario PAGANO. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno Emanuele Prisco.

  La seduta comincia alle 12.35.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026.
C. 1627 Governo, approvato dal Senato.
Nota di variazioni.
C. 1627/I Governo, approvato dal Senato.
(Relazione alla V Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Relazione favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta antimeridiana.

  Nazario PAGANO, presidente, dopo aver dato conto delle sostituzioni, avverte che, per prassi, la pubblicità dei lavori delle sedute in sede consultiva per l'esame di disegni di legge di bilancio, come quello in discussione, è assicurata anche mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso, del quale dispone l'attivazione.
  Ricorda quindi nella seduta delle ore 11 il relatore ha illustrato il contenuto del provvedimento e che alle ore 10 è scaduto il termine per la presentazione di proposte emendative per le parti di competenza della I Commissione, senza che siano stati presentati emendamenti o ordini del giorno. Avvisando che la Commissione dovrà concludere l'esame del provvedimento in questa seduta, invita il relatore a formulare la proposta di relazione.

  Paolo Emilio RUSSO (FI-PPE), relatore, illustra una proposta di relazione favorevole (vedi allegato).

  Simona BONAFÈ (PD-IDP), preannuncia il voto contrario del proprio gruppo, esprimendo un giudizio negativo non solo sui profili del disegno di legge di competenza della I Commissione, ma anche sulla manovra di bilancio nel suo complesso. Sottolinea, ad esempio, come le risorse messe a disposizione per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego non siano assolutamente sufficienti, in quanto prevalentemente destinate al solo comparto sanitario e come, più in generale, la manovra risulti priva di una visione complessiva, carente dal punto di vista dello sviluppo e degli investimenti, insoddisfacente sotto il profilo del sostegno alle fasce più povere della popolazione e dei tagli alla sanità pubblica.

  Filiberto ZARATTI (AVS) interviene per lasciare agli atti il parere contrario del suo gruppo sull'importantissimo provvedimento in esame, specificando, analogamente alla collega Bonafè, che tale contrarietà non si limita ai profili di competenza della I Commissione. A tale proposito sottolinea che le questioni relative alla pubblica amministrazione dovrebbero godere di una maggiore rilevanza sia nell'attuale disegno di legge di bilancio sia nelle prossime manovre, dal momento che dal buon funzionamento della PA dipende il corretto utilizzo delle risorse finanziarie. Nel far presente che a causa delle inadempienze e della mancanza di personale qualificato della pubblica amministrazione rischiano di andare perse molte risorse, ricorda che dei sedici progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza per i quali il Governo si era impegnato a trovare finanziamenti ordinari, soltanto uno è stato rifinanziato. Rileva che di conseguenza, nonostante le promesse del Ministro Fitto e di altri esponenti del Governo, tanti importanti progetti, a cominciare dall'abbattimentoPag. 20 delle vele di Scampia e dalla nuova ferrovia Roma Pescara, non saranno realizzati, come era facilmente prevedibile e come l'opposizione aveva più volte preannunciato. A suo avviso il disegno di legge di bilancio rappresenta un vero disastro con riguardo ai profili di competenza della I Commissione, rilevando in particolare che la Pubblica amministrazione continua a versare in condizioni di difficoltà, senza che al relativo personale, con il rinnovo dei contratti ancora «al palo», sia garantita almeno la compensazione dell'incremento del costo della vita, e che alla politica migratoria sono assegnati pochi spiccioli. Aggiunge che, sul piano generale, la manovra del Governo manca di una visione d'insieme e non affronta i temi fondamentali per lo sviluppo del Paese, concentrando le risorse su un'opera controversa come il ponte sullo stretto, i cui unici sostenitori sono il Ministro Salvini e l'impresa chiamata alla sua realizzazione. Ritiene quindi che il Governo di destra-destra porti sulle proprie spalle la responsabilità politica e storica di trascinare in basso il nostro Paese, che non è messo nelle condizioni di competere, oltretutto in un drammatico contesto internazionale. Nel ribadire in conclusione la propria contrarietà ai contenuti del disegno di legge in esame, preannuncia l'intenzione del suo gruppo di opporsi in tutte le sedi, facendo ricorso a tutti gli strumenti messi a disposizione dal Regolamento della Camera.

  Riccardo RICCIARDI (M5S) afferma che la manovra presentata dal Governo serve solo per accreditarsi in Europa, in quei salotti che la Presidente del Consiglio fino a ieri ha sempre contestato. Ritiene che la maggioranza abbia venduto il Paese in Europa e che ciò si possa desumere tanto dal nuovo patto di stabilità quanto dal disegno di legge di bilancio. Stigmatizza infatti, anzitutto, l'accettazione da parte del Governo del nuovo patto di stabilità europeo, che obbligherà il Paese a tagli da 15 miliardi l'anno, affermando che meglio sarebbe stato ratificare il MES piuttosto che accettare questo vincolo. Evidenzia poi che al patto di stabilità si aggiunge il disegno di legge di bilancio, che getta sul lastrico le famiglie alle quali sono state tolte risorse – con l'eliminazione del reddito di cittadinanza – e servizi – con i tagli alla sanità pubblica e il disinvestimento sulla pubblica amministrazione.
  Dichiarando il voto contrario alla relazione sul disegno di legge di bilancio, sottolinea come la manovra sia espressione di un Governo privo di visione e di coraggio, che consegna il Paese alle corporazioni che gli garantiscono consenso e potere, e rispetto al quale conferma l'opposizione del proprio gruppo in ogni sede.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di relazione favorevole formulata dal relatore.

  Nazario PAGANO, presidente, avverte che, a seguito dell'approvazione della relazione, il deputato Paolo Emilio Russo è nominato relatore presso la V Commissione, per riferirvi.

  La seduta termina alle 12.50.