CAMERA DEI DEPUTATI
Sabato 23 dicembre 2023
222.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Sabato 23 dicembre 2023. – Presidenza del presidente Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI. – Interviene in videoconferenza il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Federico Freni.

  La seduta comincia alle 10.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026 e relativa nota di variazioni.
C. 1627 Governo, approvato dal Senato, e C. 1627/I Governo, approvato dal Senato.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del disegno di legge e della relativa nota di variazioni.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, avverte che la Commissione avvia oggi l'esame in sede referente del disegno di legge C. 1627, approvato dal Senato, recante bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026 e della relativa Nota di variazioni.
  Cede quindi la parola ai relatori per l'illustrazione del provvedimento.

  Nicola OTTAVIANI (LEGA), relatore, intervenendo in videoconferenza, ricorda preliminarmente che il disegno di legge risulta suddiviso, secondo quanto prescritto dalla legge di contabilità e finanza pubblica, in due sezioni. In particolare, la prima sezione reca il quadro di riferimento finanziario e provvede alla regolazione annuale delle grandezze previste dalla legislazione vigente al fine di adeguarne gli effetti finanziari agli obiettivi. Essa contiene, per ciascun anno del triennio di riferimento, le misure quantitative necessarie a realizzare gli obiettivi programmatici di finanza pubblica definiti a livello macroeconomico nella Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza 2023.
  La seconda sezione, invece, evidenzia, per ciascun programma, gli effetti finanziari derivanti dalle disposizioni contenute nella prima sezione, il bilancio a legislazione vigente e le variazioni non determinate da innovazioni normative. Queste ultime includono anche rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni di entrate e di spese.
  Segnala che il disegno di legge di bilancio è coerente con gli obiettivi programmatici di finanza pubblica indicati nella NADEF 2023 e nell'annessa Relazione al Parlamento,Pag. 4 approvate dalle Camere con apposite risoluzioni parlamentari. La NADEF fissa, in particolare, un livello programmatico di indebitamento netto in rapporto al PIL pari al 4,3 per cento nel 2024, al 3,6 per cento nel 2025 e al 2,9 per cento nel 2026.
  Fa presente che il disegno di legge è stato esaminato dal Senato, il quale ha concluso l'esame in sede referente presso la Commissione Bilancio il 18 dicembre scorso, con l'esame in Assemblea del testo risultante dalle modifiche introdotte in sede referente, iniziato il 20 dicembre scorso, si è concluso nella giornata di ieri.
  Registra che il disegno di legge di bilancio presentato dal Governo si componeva, nella sua prima sezione, di 89 articoli, seguiti dagli altri 20 articoli della seconda sezione, recanti l'approvazione dello stato di previsione dell'entrata, degli stati di previsione della spesa, distinti per ministeri, del totale generale della spesa e del quadro generale riassuntivo, oltre a disposizioni diverse e alle disposizioni riferite all'entrata in vigore della legge di bilancio, e che, in seguito all'approvazione, con voto di fiducia, dell'emendamento 1.9000 del Governo, che ha sostituito tutte le disposizioni contenute nella prima sezione del provvedimento, come risultanti dall'esame in sede referente, con un unico articolo, la prima sezione è composta di un solo articolo suddiviso in 561 commi, mentre la seconda sezione del provvedimento si compone degli articoli da 2 a 21.
  Passando quindi all'illustrazione del contenuto del provvedimento, fa presente che nella sua relazione si soffermerà sui contenuti della prima sezione, come risultanti a seguito delle modifiche approvate dal Senato, relativi a lavoro e previdenza, fisco e misure assicurative, mentre le restanti disposizioni saranno illustrate dagli altri relatori, Giorgianni e Pella.
  Rileva che, per quanto concerne, anzitutto, le misure di sostegno al reddito e la riduzione del cuneo fiscale, la misura più rilevante è costituita dal comma 15 dell'articolo 1, che introduce, per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, un esonero sulla quota dei contributi previdenziali dovuti dai lavoratori dipendenti pubblici e privati pari al 6 per cento se la retribuzione imponibile non eccede l'importo mensile di 2.692 euro e al 7 per cento se la medesima retribuzione non eccede l'importo mensile di 1.923 euro.
  Con riferimento alle misure di welfare aziendale, osserva che i successivi commi 16 e 17 elevano inoltre, per il periodo d'imposta 2024, da 258,23 a 1.000 euro, e a 2.000 per dipendenti con figli fiscalmente a carico, il limite di esenzione dal computo del reddito imponibile e dalla tassazione sostitutiva agevolata del lavoratore dipendente del valore dei beni ceduti e dei servizi prestati al lavoratore medesimo, delle somme erogate o rimborsate dal datore di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell'energia elettrica e del gas naturale, nonché delle spese per l'affitto o il mutuo della prima casa.
  Registra che il successivo comma 18 prevede anche per l'anno 2024 la riduzione dal 10 al 5 per cento della tassazione agevolata per i premi di produttività.
  Osserva che con le disposizioni di cui ai commi da 21 a 25 si riconosce, dal 1° gennaio al 30 giugno 2024, una somma a titolo di trattamento integrativo speciale, pari al 15 per cento delle retribuzioni lorde corrisposte per il lavoro notturno e straordinario effettuato nei giorni festivi, in favore dei dipendenti di strutture turistico-alberghiere con reddito fino a 40.000 euro.
  Le disposizioni dei commi da 180 a 182 prevedono, inoltre, per il triennio 2024-2026, un esonero totale della quota di contribuzione a carico delle lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato, madri di tre o più figli, fino al diciottesimo anno di età da parte del figlio più piccolo; e che, inoltre, lo stesso esonero è riconosciuto, limitatamente al 2024, anche alle lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato madri di due figli, fino al decimo anno di età del figlio più piccolo.
  Rileva che, a seguito di una modifica introdotta dal Senato, le disposizioni di cui ai commi da 191 a 193, riconoscono uno sgravio contributivo totale in favore dei datori di lavoro privati che nel triennio 2024-2026 assumono donne disoccupate vittimePag. 5 di violenza beneficiarie del cosiddetto «reddito di libertà». Tale sgravio è riconosciuto nel limite massimo di importo di 8.000 euro annui e per la durata di 24 mesi se l'assunzione è a tempo indeterminato, di 12 mesi se è a termine e di 18 se si tratta di trasformazione da tempo determinato a tempo indeterminato.
  In materia previdenziale, osserva che il disegno di legge di bilancio prevede, anzitutto, al comma 125, la riduzione della misura minima del trattamento pensionistico maturato posta come condizione per il riconoscimento del trattamento di vecchiaia dei lavoratori che rientrano nel sistema contributivo integrale: sarà sufficiente che l'importo di questa sia non inferiore a quello dell'assegno sociale e, quindi, non più a 1,5 volte l'importo del medesimo assegno. Rileva inoltre che il medesimo comma modifica, per i lavoratori, che rientrano integralmente nel sistema contributivo la misura minima posta come condizione per il riconoscimento del trattamento secondo una delle possibili tipologie di pensione anticipata con 64 anni di età e 20 anni di contributi, finora pari a 2,8 volte la misura dell'assegno sociale. Tale misura viene stabilita in misura pari a 3 volte l'assegno sociale per gli uomini e le donne senza figli, a 2,8 volte per le donne con un figlio e a 2,6 volte per le donne con almeno due figli. Per tale forma di pensionamento anticipato si stabilisce un limite transitorio di importo, pari a 5 volte il trattamento minimo. Il requisito di 20 anni di anzianità contributiva previsto per la suddetta forma di pensionamento anticipato è adeguato alla speranza di vita.
  Con le disposizioni di cui ai commi da 126 a 130, si riconosce la possibilità di riscattare i periodi non coperti da retribuzione, antecedenti il 1° gennaio 2024, per i lavoratori che rientrano integramente nel sistema contributivo e non siano titolari di pensione, nella misura massima di 5 anni anche non continuativi.
  Osserva che le disposizioni di cui ai commi 134 e 135, inoltre, modificano il meccanismo di perequazione automatica dei trattamenti pensionistici per il 2024, riducendo la rivalutazione delle pensioni superiori a 10 volte il trattamento minimo dal 32 al 22 per cento; e che i successivi commi 136 e 137, invece, prorogano l'istituto dell'APE sociale per il 2024, elevando il requisito anagrafico a 63 anni e 5 mesi.
  Il comma 138, inoltre, estende l'istituto Opzione donna alle lavoratrici che maturano i requisiti richiesti entro il 31 dicembre 2023, al contempo elevando il requisito anagrafico da 60 a 61 anni.
  Rileva che con i commi 139 e 140 viene estesa la cosiddetta Quota 103 a chi raggiunga i requisiti previsti nel corso del 2024, disponendo che la pensione così maturata sia liquidata integralmente con il sistema contributivo. Inoltre, viene previsto che fino al raggiungimento dei requisiti per il pensionamento di vecchiaia, l'importo non possa essere superiore a 4 volte il minimo, anziché 5, e che le finestre siano di otto mesi per i soggetti privati e di nove mesi per i soggetti pubblici, anziché, rispettivamente, di 4 e 7 mesi.
  Osserva che, con una modifica introdotta dal Senato, il comma 141 proroga anche per il 2024 una disciplina transitoria, già prevista per gli anni dal 2020 al 2023, che consente ai lavoratori poligrafici di accedere al trattamento pensionistico con un'anzianità contributiva di almeno 35 anni, in deroga al requisito contributivo più elevato previsto a regime per la possibilità di prepensionamento per la medesima categoria.
  Constata che, per determinate gestioni previdenziali pubbliche, nello specifico la Cassa per le pensioni ai dipendenti degli enti locali (CPDEL), la Cassa per le pensioni ai sanitari (CPS), la Cassa per le pensioni agli insegnanti di asilo e di scuole elementari parificate (CPI) e la Cassa per le pensioni agli ufficiali giudiziari ed ai coadiutori (CPUG), il disegno di legge ai commi da 157 a 161 modifica i criteri di calcolo delle quote di trattamento pensionistico liquidate con il sistema retributivo, limitatamente – come specificato con una modifica approvata dal Senato – ai casi di pensionamento anticipato liquidato in base al solo requisito di anzianità contributiva ordinario o a quello specifico previsto per i cosiddetti lavoratori precoci, i cui requisitiPag. 6 siano maturati dopo il 31 dicembre 2023. Il testo originario della disposizione faceva riferimento, invece, a tutti i trattamenti pensionistici, non solo a quelli anticipati, aventi una decorrenza iniziale successiva al 31 dicembre 2023. Tale modifica, rileva, opera esclusivamente nei casi in cui l'anzianità contributiva inerente alla quota retributiva sia inferiore a 15 anni e che, per le medesime gestioni previdenziali, le disposizioni di cui ai commi 162 e 163 modificano, altresì, i termini di decorrenza iniziale del trattamento per i casi di pensionamento anticipato liquidato in base al solo requisito di anzianità contributiva ordinario o a quello specifico previsto per i cosiddetti lavoratori precoci.
  Osserva che, con una norma approvata dal Senato, il comma 164 prevede la possibilità di permanenza in servizio oltre i limiti finora vigenti per i dirigenti medici, gli altri dirigenti sanitari e gli infermieri del Servizio sanitario nazionale. La prosecuzione è ammessa, su domanda e in base a successiva autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza, per il trattenimento in servizio anche oltre il limite del quarantesimo anno di servizio effettivo, fermo restando il limite massimo del settantesimo anno di età. Il comma 165 modifica, inoltre, i limiti massimi di permanenza in servizio per i medici di ruolo dell'INPS e dell'INAIL, prevedendo la possibilità di presentare domanda di autorizzazione per la permanenza in servizio fino al compimento del settantesimo anno di età.
  Registra che, con un modifica introdotta dal Senato, i commi 350 e 351 prevedono un incremento di 5 milioni di euro per il 2024 e di 10 milioni di euro per il 2025 della dotazione del Fondo per la progressiva perequazione del regime previdenziale del personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco per l'adozione di misure compensative rispetto agli effetti derivanti dalla liquidazione dei trattamenti pensionistici del personale che cessa dal servizio a partire dal 1° gennaio 2022, e non, come attualmente previsto, del personale in servizio il giorno precedente la data di entrata in vigore del relativo provvedimento normativo.
  Osserva che, dal comma 520, viene istituita una Commissione per la valutazione dei criteri da utilizzare, a partire dal 1° gennaio 2027, per la rivalutazione delle prestazioni previdenziali e che con le disposizioni di cui al comma 521, viene ridotto, infine, il periodo transitorio durante il quale il valore del requisito di anzianità contributiva, relativo al pensionamento anticipato, non è adeguato alla speranza di vita, anticipando il termine finale dal 31 dicembre 2026 al 31 dicembre 2024.
  In materia di indennità e trattamenti di integrazione salariale in favore di determinate categorie di lavoratori, registra che il disegno di legge di bilancio, ai commi da 142 a 155, riconosce a regime, per sei mensilità, l'indennità di continuità reddituale e operativa, l'ISCRO, in favore dei lavoratori autonomi iscritti alla Gestione separata in possesso di determinati requisiti.
  Fa presente, poi, che, con il comma 156 vengono ridefiniti i criteri di calcolo dell'indennità di malattia per la gente di mare. Le disposizioni di cui ai commi da 168 a 176 prorogano per l'anno 2024 le indennità previste per i lavoratori dei call center e per i pescatori in caso di fermo pesca obbligatorio e non obbligatorio; la cassa integrazione guadagni straordinaria per le imprese che cessano l'attività produttiva e per le imprese di interesse strategico nazionale con un numero di lavoratori dipendenti non inferiore a mille; l'integrazione economica della cassa integrazione guadagni straordinaria in favore dei lavoratori dipendenti dalle imprese del Gruppo Ilva, mentre il trattamento di sostegno al reddito a favore dei lavoratori dipendenti da aziende sequestrate e confiscate è prorogato per il triennio 2024-2026. Sono inoltre stanziate ulteriori risorse per la cassa integrazione guadagni straordinaria per le imprese operanti in aree di crisi industriale complessa e per la cassa integrazione guadagni straordinaria connessa alla riorganizzazione o crisi aziendale.
  Segnala, poi, che i commi 203 e 204 prevedono la proroga fino al 2026 dell'operativitàPag. 7 del Fondo per le vittime dell'amianto in favore dei lavoratori di società a partecipazione pubblica che abbiano contratto patologie asbesto correlate durante l'attività lavorativa presso cantieri navali.
  Con riferimento alla tutela della genitorialità, osserva che con il comma 179 vengono modificati i criteri di calcolo dell'indennità per i congedi parentali fruiti fino al sesto anno di vita del bambino. Alla misura, già prevista per un solo mese, pari all'80 per cento della retribuzione, si aggiunge una misura pari al 60 per cento della retribuzione per un altro mese, la quale è ulteriormente elevata all'80 per cento per il 2024.
  Constata che il comma 202 incrementa di 50 milioni di euro per il 2024 le risorse destinate al finanziamento dei percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento e all'apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore.
  In materia di lavoro presso le pubbliche amministrazioni, rileva che i commi da 27 a 31, prevedono l'incremento delle risorse per la contrattazione collettiva riferita al triennio 2022-2024 e l'indennità di vacanza contrattuale. In particolare, per il triennio contrattuale 2022-2024, le risorse sono incrementate, in aggiunta a quanto già previsto dall'articolo 3 del decreto-legge 18 ottobre 2023, n. 145, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre 2023, n. 191, di 3 miliardi di euro per l'anno 2024 e di 5 miliardi di euro annui a decorrere dall'anno 2025.
  In tema di facoltà assunzionali, stabilizzazioni di personale e incentivi alle assunzioni, registra che il disegno di legge di bilancio al comma 38 dispone, con una modifica introdotta dal Senato, che le amministrazioni centrali dello Stato, per il 2024, possono destinare specifiche risorse previste dall'articolo 1, comma 891, della legge di bilancio per il 2023, nel limite massimo del 50 per cento, al conferimento di incarichi ad esperti in materia di analisi, valutazione delle politiche pubbliche e revisione della spesa, nonché a convenzioni con università e formazione.
  Osserva, inoltre, che al comma 295 si prevede che le assunzioni di personale a tempo indeterminato effettuate a decorrere dal 2024 dalle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, dalle città metropolitane, province, unioni dei comuni e comuni appartenenti a tali regioni e dal Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri, già autorizzate dalla normativa vigente, avvengano in deroga alle vigenti facoltà assunzionali, fermo restando il rispetto dei limiti delle vigenti dotazioni organiche di ciascuna amministrazione, ad eccezione della Presidenza del Consiglio dei ministri, la cui dotazione organica è incrementata in misura corrispondente alle assunzioni effettuate.
  Segnala che, con una modifica introdotta dal Senato, il comma 39 specifica, inoltre, che a tutte le amministrazioni statali aventi sede nel territorio della regione Calabria – e non solo a quelle comunali – è riconosciuta la possibilità, prevista dalla normativa vigente, di inquadrare nelle relative piante organiche, previo espletamento di procedure concorsuali, i tirocinanti già utilizzati dalle medesime amministrazioni in possesso di determinati requisiti. Conseguentemente, viene posticipato al 31 agosto 2024, in luogo del 31 luglio 2024, il termine entro cui le amministrazioni interessate comunicano al Dipartimento della funzione pubblica le esigenze di personale relative alle suddette assunzioni.
  Inoltre, rileva che un'ulteriore modifica introdotta dal Senato riconosce, ai commi 475 e 476, la possibilità di stabilizzare, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e previa procedura selettiva, il personale non dirigenziale assunto con contratto a tempo determinato dai comuni sede di capoluogo di città metropolitana, che si trovano in procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, con disavanzo pro capite superiore a 700 euro, destinatari di un determinato contributo, che hanno proceduto alla sottoscrizione di un accordo per il ripiano del disavanzo.
  Segnala, in primo luogo, che il comma 19 dell'articolo 1 riduce, limitatamente all'annoPag. 8 2024, da 90 a 70 euro l'importo del canone di abbonamento alla televisione per uso privato.
  Inoltre, rileva che tra le altre misure fiscali previste dal disegno di legge di bilancio, il comma 44 del medesimo articolo 1 posticipa al 1° luglio 2024 la decorrenza dell'efficacia della cosiddetta plastic tax e della cosiddetta sugar tax istituite dalla legge di bilancio 2020.
  Osserva che il comma 45 riporta al 10 per cento l'IVA relativa a prodotti assorbenti, tamponi e coppette mestruali nonché ad alcuni prodotti per la prima infanzia e ai pannolini per bambini che era stata precedentemente ridotta al 5 per cento; e che prevede, inoltre, il ripristino dell'aliquota ordinaria per i seggiolini per bambini da installare negli autoveicoli, che era stata anch'essa precedentemente fissata al 5 per cento dalla legge di bilancio per il 2023.
  Rileva che il comma 47, introdotto dal Senato, fornisce un'interpretazione autentica sulla natura dei contratti di finanziamento intercorsi tra alcuni distributori di veicoli commerciali e i costruttori automobilistici o importatori.
  Il comma 48 rimodula, innalzandoli, taluni valori previsti per le accise, gli oneri fiscali e l'aliquota di un'imposta di consumo previsti per alcuni prodotti di tabacco nonché per prodotti succedanei dei prodotti da fumo, mentre i commi da 49 a 51 differiscono una quota di deduzione, a fini IRES e IRAP, delle eccedenze derivanti da perdite sui crediti, per enti creditizi e finanziari e imprese assicurative.
  Osserva che i commi 52 e 53 estendono le disposizioni in materia di rivalutazione dei valori di acquisto delle partecipazioni negoziate e non negoziate in mercati regolamentati o in sistemi multilaterali di negoziazione e dei terreni edificabili e con destinazione agricola anche agli asset posseduti alla data del 1° gennaio 2024 – disposizioni già previste in passato e più volte prorogate nel tempo – stabilendo anche per tali operazioni un'imposta sostitutiva con aliquota al 16 per cento.
  Rileva che il comma 59 estende la disciplina della cosiddetta participation exemption, ovvero la normativa che dispone la parziale esenzione fiscale delle plusvalenze, anche ai soggetti non residenti, in presenza di specifiche condizioni, in particolare purché risiedano in Stati membri dell'Unione europea o in Stati aderenti all'accordo sullo Spazio economico europeo.
  Constata che i commi da 60 a 62 dispongono che l'Agenzia delle entrate e l'INPS realizzino la piena interoperatività delle rispettive banche dati per lo scambio e l'analisi dei dati al fine di contrastare l'evasione fiscale nel settore del lavoro domestico.
  Fa presente che il comma 63 aumenta dal 21 al 26 per cento l'aliquota di imposta in forma di cedolare secca applicabile ai redditi derivanti dai contratti di locazione breve stipulati da persone fisiche, in caso di destinazione alla locazione breve di più di un appartamento per ciascun periodo d'imposta; e che prevede, inoltre, che per i soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare, ovvero che gestiscono portali telematici, qualora incassino o intervengano nel pagamento dei canoni relativi ai contratti in questione, la ritenuta venga operata a titolo di acconto. Osserva, infine, inoltre che vengono modificate le modalità di adempimento agli obblighi derivanti dalla disciplina fiscale sulle locazioni brevi, distinguendo tra soggetti residenti fuori dall'Unione europea, a seconda del fatto che dispongano o meno di una stabile organizzazione in uno Stato membro, e soggetti residenti nell'Unione europea che non dispongano di una stabile organizzazione in Italia.
  Rileva che il comma 64 aggiunge tra i redditi diversi, ai sensi del testo unico sulle imposte sui redditi le plusvalenze realizzate mediante cessione a titolo oneroso di immobili sui quali siano stati realizzati interventi agevolati dal cosiddetto superbonus. Ai sensi del comma 65 a tali plusvalenze suddette si può applicare l'imposta, sostituiva dell'imposta sul reddito, del 26 per cento. Osserva che il comma 66 dispone che le predette disposizioni si applicano alle cessioni poste in essere a decorrere dal 1° gennaio 2024, mentre il comma 67 specifica che le eventuali maggiori entratePag. 9 derivanti dall'attuazione dei commi precedenti affluiranno ad apposito capitolo dell'entrata del bilancio dello Stato per essere destinate al Fondo per la riduzione della pressione fiscale.
  Segnala che il comma 77 modifica da 300 mila lire a 70 euro il valore minimo delle cessioni di beni destinati all'uso personale o familiare, da trasportarsi nei bagagli personali fuori del territorio doganale dell'Unione europea, ceduti a soggetti domiciliati o residenti fuori della medesima Unione, al di sopra del quale non è dovuto il pagamento dell'IVA.
  Costata che i commi da 78 a 85 dispongono circa l'adeguamento delle esistenze fiscali, per gli esercenti attività di impresa, che non adottano i principi contabili internazionali per la redazione del bilancio d'esercizio.
  Registra che i commi 86 e 87 dispongono che l'Agenzia delle entrate verifichi, in relazione alle unità immobiliari oggetto degli interventi agevolati dal cosiddetto superbonus, la presentazione delle dichiarazioni di variazione dello stato dei beni anche ai fini di eventuali effetti sulle rendite sull'immobile presenti in atti del catasto dei fabbricati.
  Osserva che i commi da 88 a 90 elevano, a decorrere dal 1° marzo 2024, la ritenuta d'acconto d'imposta sul reddito dovuta dai beneficiari all'atto dell'accredito dei pagamenti relativi ai bonifici disposti dai contribuenti per beneficiare di oneri deducibili o per i quali spetta la detrazione d'imposta ed estende, a decorrere dal 1° aprile 2024, la ritenuta d'imposta dovuta sulle provvigioni inerenti a rapporti di commissione, di agenzia, di mediazione, di rappresentanza di commercio e di procacciamento di affari anche agli agenti di assicurazione e ai mediatori di assicurazione.
  Rileva che il comma 91 eleva l'aliquota ordinaria dell'imposta sul valore degli immobili situati all'estero, l'IVIE, dallo 0,76 all'1,06 per cento e l'aliquota dell'imposta sul valore delle attività finanziarie detenute all'estero, l'IVAFE, dal 2 al 4 per mille annuo per i prodotti finanziari detenuti in Stati o territori a regime fiscale privilegiato.
  Il comma 92 introduce modifiche al testo unico delle imposte sui redditi in materia di atti a titolo oneroso che importano costituzione o trasferimento di diritti reali di godimento e per i conferimenti in società; redditi rientranti nella categoria redditi diversi; plusvalenze per le cessioni di metalli preziosi. Il successivo comma 93 estende alle operazioni di immatricolazione e voltura di autoveicoli, motoveicoli e loro rimorchi provenienti dal territorio degli Stati della Città del Vaticano e della Repubblica di San Marino, gli obblighi previsti dalla legislazione vigente per contrastare le frodi IVA nel settore delle compravendite di automezzi tra Stati dell'Unione europea.
  Osserva, poi, che i commi da 94 a 98 introducono una serie di restrizioni all'uso delle compensazioni fiscali tramite modello F24 al fine di prevenire condotte illecite, mentre il comma 99 fa scaturire i medesimi effetti preclusivi previsti per i soggetti già destinatari del provvedimento di cessazione di altra partita IVA anche nelle ipotesi in cui il contribuente abbia autonomamente comunicato, nei dodici mesi precedenti, la cessazione dell'attività.
  Rileva che il comma 100 riconosce all'agente della riscossione la possibilità di avvalersi, prima di avviare l'azione di recupero coattivo, di modalità telematiche di cooperazione applicativa e degli strumenti informatici per l'acquisizione delle informazioni necessarie, da chiunque detenute, per l'attività di riscossione. Tale attività dovrà comunque garantire la protezione dei dati personali.
  Costata che il comma 258, introdotto durante l'esame in Senato, autorizza la spesa di 500.000 euro per l'anno 2024 per il finanziamento del fondo di rotazione immobiliare istituito presso Cooperfidi Trento, per il riscatto degli immobili ceduti al fondo di rotazione immobiliare dalle cooperative che hanno fatto ricorso ai piani di risanamento dell'esposizione debitoria dell'impresa.
  Osserva che i commi da 545 a 547, introdotti nel corso dell'esame in Senato, modificano le disposizioni del decreto-legge n. 44 del 2023 che hanno previsto Pag. 10l'istituzione presso il Ministero dell'economia e delle finanze del Dipartimento della giustizia tributaria. Per effetto di tali modifiche viene, inoltre, fissato il termine massimo del 31 dicembre 2023 per la nomina del Capo del Dipartimento della giustizia tributaria, viene fissato al 30 giugno del 2024 il termine entro cui provvedere alla riorganizzazione del Ministero dell'economia e delle finanze, alla ridefinizione della dotazione organica, con espressa ripartizione del personale dirigenziale e delle aree tra i differenti dipartimenti, nonché all'organizzazione del Dipartimento della giustizia tributaria.
  Registra che i commi 548 e 549, anch'essi introdotti nel corso dell'esame presso il Senato, modificano la disciplina della Cabina di regia per l'individuazione delle direttive in materia di valorizzazione e dismissione del patrimonio immobiliare, introdotta dal decreto-legge n. 75 del 2023. Osserva che le norme dispongono che della Cabina di regia facciano parte anche rappresentanti del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, del Ministero per lo sport e i giovani e integrano la dotazione organica della medesima con due posti di funzione dirigenziale di livello non generale.
  Per quanto attiene alle norme in materia di assicurazioni, osserva che i commi da 101 a 111 istituiscono l'obbligo, per le imprese con sede legale o stabile organizzazione in Italia, tenute all'iscrizione nel relativo Registro, di stipulare, entro il 31 dicembre 2024, contratti assicurativi a copertura dei danni a terreni e fabbricati, impianti e macchinari, nonché attrezzature industriali e commerciali direttamente causati da eventi quali i sismi, le alluvioni, le frane, le inondazioni e le esondazioni. Rileva che l'inadempimento dell'obbligo di assicurazione viene considerato nell'assegnazione di contributi, sovvenzioni o agevolazioni di carattere finanziario a valere su risorse pubbliche. In caso di segnalazione di violazione o elusione dell'obbligo a contrarre, incluso il rinnovo, IVASS provvede a irrogare la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 200.000 a 1 milione di euro. Sono previste, inoltre, norme finalizzate a contribuire all'efficace gestione del rischio da parte delle compagnie assicurative per la copertura dei danni in esame, autorizzando SACE S.p.A. a concedere una copertura fino al 50 per cento degli indennizzi, fino a un massimo di 5 miliardi di euro per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026. Sulle obbligazioni di SACE S.p.A. derivanti da tali coperture è accordata di diritto la garanzia dello Stato a prima richiesta e senza regresso.
  Sottolinea che i commi da 113 a 122 modificano il decreto legislativo n. 209 del 2005, recante il codice delle assicurazioni private, inserendo, nell'ambito delle misure di salvaguardia, risanamento e liquidazione delle imprese assicurative, un nuovo Capo che istituisce e disciplina il Fondo di garanzia assicurativo dei rami Vita. Sono tenute ad aderire: le imprese di assicurazione italiane autorizzate ad esercitare l'attività in uno o più dei rami vita e gli iscritti al Registro unico degli intermediari assicurativi, quando la raccolta premi annua nei rami vita è pari o superiore a 50 milioni di euro; le succursali di imprese di assicurazione extracomunitarie autorizzate ad esercitare l'attività in uno o più dei rami vita in Italia, salvo che partecipino a un sistema di garanzia assicurativo estero equivalente. Registra che il Fondo ha natura di diritto privato e la sua dotazione finanziaria è costituita mediante contributi degli aderenti, in modo che la stessa risulti proporzionata alle passività del Fondo e comunque pari almeno allo 0,5 per cento dell'importo delle riserve tecniche, livello-obiettivo da raggiungere gradualmente entro il 31 dicembre 2033.
  Rileva che il Fondo interviene effettuando pagamenti nei casi di liquidazione coatta amministrativa delle imprese di assicurazione aderenti. Inoltre, se previsto dallo statuto, che il Fondo può effettuare interventi nei confronti di imprese di assicurazione aderenti per prevenire o superare una situazione di crisi ovvero intervenire in operazioni di cessione di attività, passività, aziende, rami d'azienda, beni e rapporti giuridici individuabili in blocco, se il costo di tali interventi non supera il costo che il Fondo, secondo quanto ragionevolmente prevedibile in base alle informazioni Pag. 11disponibili al momento dell'intervento, dovrebbe sostenere per l'esecuzione delle prestazioni protette in caso di liquidazione.
  Registra che, entro quarantacinque giorni dall'entrata in vigore delle disposizioni in esame, con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro delle imprese e del made in Italy, sentita l'IVASS, è prevista la nomina di un collegio promotore composto da tre persone, dotate di comprovata esperienza nel settore assicurativo o finanziario, col compito di convocare l'assemblea istitutiva del Fondo di garanzia assicurativo dei rami vita, che dovrà procedere alla nomina di un comitato di gestione provvisorio.

  Carmen Letizia GIORGIANNI (FDI), relatrice, intervenendo in videoconferenza, richiama i contenuti della relazione scritta a disposizione dei colleghi della Commissione e segnala che nel corso della propria illustrazione si concentrerà sulle disposizioni della prima sezione del disegno di legge di bilancio relative a politiche sociali, sanità, energia, ambiente e territorio, imprese e sostegno agli investimenti, infrastrutture e lavori pubblici e trasporti e telecomunicazioni.
  In tema di politiche sociali rileva che il disegno di legge prevede, in primo luogo, ai commi da 2 a 6 dell'articolo 1, il rifinanziamento, per ulteriori 600 milioni di euro nell'anno 2024, del Fondo destinato all'acquisto di beni alimentari di prima necessità, di carburanti e abbonamenti a mezzi di trasporto pubblico, già istituito presso il Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, nonché il rifinanziamento per 2.231.000 euro nell'anno 2024 dell'autorizzazione di spesa, a valere sulle risorse del predetto Fondo, per consentire al medesimo di continuare ad avvalersi della stipula di convenzioni con concessionari di servizi pubblici ai fini dell'erogazione dei contributi. Viene inoltre rifinanziato per 50 milioni di euro il Fondo per la distribuzione delle derrate alimentari alle persone indigenti.
  Evidenzia che i successivi commi da 7 a 13 incrementano di 282 milioni di euro per l'anno 2024 il Fondo di garanzia per l'acquisto della prima casa, prorogando al 31 dicembre 2024 la possibilità di usufruire della garanzia massima dell'80 per cento, a valere sul Fondo medesimo e che sono state introdotte, inoltre, specifiche disposizioni per includere tra le categorie prioritarie per tale agevolazione le famiglie numerose con determinati requisiti.
  In materia di sostegno all'infanzia, segnala che i commi 177 e 178 prevedono un incremento del buono per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido, pubblici e privati, e per forme di supporto domiciliare per bambini aventi meno di tre anni di età e affetti da gravi patologie croniche. L'incremento concerne i nuclei familiari in relazione a un figlio o a più figli, nati dopo il 1° gennaio 2024, a condizione che nel nucleo sia presente almeno un altro figlio, di età inferiore a dieci anni, e che il medesimo nucleo abbia un valore ISEE non superiore a 40.000 euro. Evidenzia che la misura dell'incremento, che è definita in forma di elevamento a 2.100 euro annui di un precedente incremento, è pari a 600 euro annui per i nuclei familiari con un valore di ISEE non superiore a 25.000 euro e a 1.100 euro annui per i nuclei familiari con un valore di ISEE superiore a 25.000 euro e pari o inferiore a 40.000 euro, con una conseguente misura complessiva del buono pari a 3.600 euro annui.
  Rileva che i commi da 183 a 185 escludono dal calcolo dell'ISEE, fino al valore complessivo di 50.000 euro, i titoli di Stato e alcuni prodotti finanziari di raccolta del risparmio, stabilendo l'aggiornamento del regolamento in materia di revisione dell'indicatore ai fini della richiesta di prestazioni sociali agevolate.
  In tema di misure per la lotta alle tossicodipendenze, segnala che il comma 186 istituisce, all'interno dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze e per il successivo trasferimento al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri, il Fondo nazionale di intervento per la lotta alla droga, con una dotazione di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024-2026. L'importo è comprensivo delle risorse per il finanziamento dei progetti per la prevenzione e il recupero Pag. 12dalle tossicodipendenze, risorse poi confluite nel Fondo nazionale per le politiche sociali, senza vincolo di destinazione in sede di riparto annuo di quest'ultimo Fondo.
  Evidenzia, poi, che il comma 291 prevede, inoltre, il finanziamento di una spesa di 18 milioni nel 2024 per assicurare l'adeguamento alle prescrizioni tecnico-scientifiche dell'Agenzia mondiale antidoping (WADA) per l'acquisto, la riqualificazione e l'allestimento della sua sede.
  Sempre in ambito sanitario, fa presente che il comma 26, introdotto dal Senato, prevede interventi per il personale della Croce Rossa relativi al trattamento economico di alcune tipologie di personale ai fini della riorganizzazione dell'Associazione italiana CRI.
  Segnala che il comma 37, anch'esso introdotto dal Senato, prevede specifiche norme relative alle assunzioni a tempo indeterminato presso Regioni e Province autonome negli uffici del Registro per il Terzo settore da destinare al potenziamento degli uffici regionali e provinciali del Registro stesso.
  Evidenzia che il comma 187 prevede un finanziamento permanente di 6 milioni di euro annui, a decorrere dal 2024, in favore del cosiddetto reddito di libertà per le donne vittime di violenza. Le risorse finanziarie – così come quelle disposte da norme precedenti, con risorse limitate agli anni 2020-2023 – sono volte al sostegno delle donne in condizione di maggiore vulnerabilità, nonché alla promozione, attraverso l'indipendenza economica, di percorsi di autonomia e di emancipazione delle donne vittime di violenza in condizione di povertà. Tali risorse vengano ripartite tra le regioni con uno o più decreti dell'Autorità politica delegata per le pari opportunità, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, previa intesa in sede di Conferenza unificata Stato-regioni-province autonome-città ed autonomie locali. A seguito delle modifiche.
  Fa presente che il comma 196 prevede misure per il supporto tecnico-scientifico alle funzioni del Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei ministri, con una spesa di 1.250.000 euro annui, a decorrere dal 2024, per l'attuazione, il monitoraggio e l'analisi degli interventi del Fondo per le politiche della famiglia.
  Segnala che il comma 200, introdotto dal Senato, detta inoltre specifiche disposizioni per l'attuazione dei livelli delle prestazioni sociali (LEPS) per la non autosufficienza.
  Evidenzia che i commi da 210 a 213 istituiscono un Fondo unico per l'inclusione delle persone con disabilità, con una dotazione di 231.807.485 euro annui, all'interno dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per il successivo trasferimento al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri. L'importo corrisponde alle risorse complessive di fondi preesistenti che vengono conseguentemente abrogati, quali il Fondo per l'inclusione delle persone con disabilità, il Fondo per l'assistenza all'autonomia ed alla comunicazione degli alunni con disabilità, il Fondo per il sostegno del ruolo di cura e di assistenza del caregiver familiare e il Fondo per l'inclusione delle persone sorde e con ipoacusia. Sono elencate le finalità alle quali è diretto il neoistituito Fondo, con utilizzo dello stesso mediante decreti dell'Autorità politica delegata in materia di disabilità, sentita la Conferenza unificata ovvero, per il raggiungimento di una specifica finalità, previa intesa sancita in sede di Conferenza unificata stessa. Gli enti territoriali beneficiari di tale fondo sono sottoposti, a decorrere dal 2025, a monitoraggio e rendicontazione. Viene inoltre incrementato di 85 milioni di euro annui, a decorrere dal 2026, il Fondo per le politiche in favore delle persone con disabilità, destinato alla copertura finanziaria degli oneri derivanti da futuri interventi legislativi in materia di disabilità.
  Segnala che con il comma 247 viene definita, inoltre, la dotazione del Fondo per l'Alzheimer e le demenze per il triennio 2024-2026, pari a 4,9 milioni di euro per l'anno 2024 e a 15 milioni per ciascuno degli anni 2025 e 2026.
  Riguardo alle misure per la sanità, ricorda preliminarmente che, come già segnalato dal collega Ottaviani, i commi da Pag. 13157 a 165, oggetto di modifica nel corso dell'esame presso l'altro ramo del Parlamento, prevedono, anzitutto, la modifica dei termini di decorrenza della pensione per alcune categorie e in materia di trattenimento in servizio di dirigenti medici e sanitari, nonché di infermieri del Servizio sanitario nazionale e dei medici di INPS e INAIL.
  Rileva che il comma 217 dispone il rifinanziamento del livello del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato con un incremento di 3 miliardi di euro per l'anno 2024, 4 miliardi di euro per il 2025 e 4,20 miliardi di euro annui a decorrere dall'anno 2026, da destinare anche al finanziamento delle specifiche finalità indicate nel presente disegno di legge di bilancio, tra le quali quelle connesse agli oneri per la contrattazione collettiva. Si prevede, invece, un limitato definanziamento, pari a 84 milioni di euro per l'anno 2033, a 180 milioni di euro per l'anno 2034, a 293 milioni di euro per l'anno 2035 e a 340 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2036.
  Evidenzia che, per far fronte alla carenza di personale sanitario negli enti del Servizio sanitario nazionale, al fine di ridurre le liste di attesa e il ricorso alle esternalizzazioni, i commi da 218 a 222 estendono fino al 31 dicembre 2026 la facoltà di ricorrere agli incrementi delle tariffe orarie delle prestazioni aggiuntive del personale medico, pari a 100 euro lordi orari onnicomprensivi, disponendo che tale incremento riguardi, dal 2024 al 2026, tutte le prestazioni aggiuntive svolte. Vengono poi espressamente fatte salve le disposizioni vigenti in materia di prestazioni aggiuntive riguardanti il volume di prestazioni erogabili, l'orario massimo di lavoro e i prescritti riposi. La misura si applica fino al 31 dicembre 2026 anche alle prestazioni aggiuntive svolte dal personale sanitario del Servizio sanitario nazionale, dal 2024 al 2026, per tutte le prestazioni aggiuntive svolte. La tariffa oraria può arrivare fino a 60 euro lordi onnicomprensivi, invece dei 50 attualmente previsti, al netto degli oneri riflessi a carico dell'amministrazione, autorizzando una spesa per ciascun anno del triennio di programmazione 2024-2026 di 200 milioni di euro per il personale medico e di 80 milioni per il personale sanitario del comparto, che costituiscono un limite di spesa. In caso di superamento del rapporto tra attività libero professionali ed attività istituzionali, l'Organismo paritetico regionale è chiamato a presentare al Comitato LEA una relazione semestrale sullo svolgimento dell'attività intramoenia, da prendere in considerazione per la valutazione degli adempimenti relativi alle liste di attesa.
  Osserva che il comma 232 dispone l'autorizzazione per regioni e province autonome a potersi avvalere, fino al 31 dicembre 2024, delle predette misure, potendo coinvolgere anche le strutture private accreditate in deroga alla normativa vigente sui limiti dati dal tetto di spesa per gli acquisti di prestazioni sanitarie da privati, come rideterminato dal successivo comma 233, relativamente all'aggiornamento del tetto di spesa per tali acquisti, al fine di garantire l'attuazione dei Piani operativi per il recupero delle liste d'attesa. Dal comma 233 viene innalzato, inoltre, il tetto di spesa per gli acquisti di prestazioni sanitarie da privati rispetto al valore della spesa consuntivata nell'anno 2011 nella misura di 1 punto percentuale per l'anno 2024, di 3 punti percentuali per l'anno 2025 e di 4 punti percentuali a decorrere dall'anno 2026.
  Segnala che il comma 223 ridetermina, inoltre, i tetti della spesa farmaceutica per acquisti diretti, nella misura dell'8,5 per cento a decorrere dall'anno 2024, con una crescita dello 0,2 per cento rispetto alla disciplina vigente, e della spesa farmaceutica convenzionata, nella misura del 6,8 per cento a decorrere dal medesimo anno, con un decremento dello 0,2 per cento rispetto alla disciplina vigente, confermando espressamente il valore percentuale del tetto per acquisti diretti di gas medicinali già previsto dalla normativa vigente, pari allo 0,2 per cento.
  Rileva che i commi da 224 a 231 aggiornano il prontuario della continuità assistenziale ospedale-territorio, demandato all'Agenzia italiana del farmaco (AIFA), al Pag. 14fine di incrementare i livelli di assistenza di prossimità, consentendo alle farmacie convenzionate con il Servizio sanitario nazionale dispensare farmaci che attualmente sono reperibili solo presso le farmacie ospedaliere. Viene inoltre definito un nuovo sistema di remunerazione delle farmacie per il rimborso dei farmaci erogati in regime di Servizio sanitario nazionale, con correlata abrogazione di una serie di disposizioni in materia di sconti. Per la verifica della sostenibilità economica delle predette innovazioni, si prevede l'istituzione di un apposito tavolo tecnico. Si prevede che il Ministero della salute, sentita l'AIFA, predisponga linee guida dirette a definire modalità e tempistiche per l'attuazione della disciplina in materia di aggiornamento dei prontuari terapeutici regionali.
  Osserva che il comma 234 assegna, altresì, in via transitoria, anche per l'anno 2024, le quote premiali accantonate a valere sul finanziamento del Servizio sanitario nazionale a favore delle regioni che abbiano introdotto misure idonee a garantire l'equilibrio di bilancio, tenendo anche conto dei criteri di riequilibrio indicati dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome. Limitatamente al 2024 viene inoltre disposto l'innalzamento di tale quota allo 0,5 per cento.
  Evidenzia che il disegno di legge di bilancio vincola una quota pari a 50 milioni di euro per l'anno 2024 e a 200 milioni di euro a decorrere dall'anno 2025 per consentire l'aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza (LEA), in attuazione delle disposizioni di cui all'articolo 1, commi 558 e 559, della legge di stabilità 2016 e che il comma 235 dispone che la quota viene vincolata a valere sul livello del finanziamento del fabbisogno nazionale standard cui concorre lo Stato, come rideterminato dal comma 217 del disegno di legge in esame.
  Rileva che, con il comma 236, introdotto dal Senato, è disposta la proroga al 31 dicembre 2025 dell'autorizzazione alla Regione siciliana, attualmente prevista fino al 31 dicembre 2024, ad incrementare la valorizzazione tariffaria dell'attività sanitaria e delle funzioni dell'Istituto mediterraneo per i trapianti e le terapie ad alta specializzazione (ISMETT), in ragione dell'elevata specializzazione e del rilievo nazionale raggiunto.
  Segnala che con i commi da 237 a 241 si introduce una forma di compartecipazione alla spesa sanitaria posta a carico dei residenti in Italia che lavorano e soggiornano in Svizzera e che utilizzano il Servizio sanitario nazionale, nonché di alcune categorie di lavoratori frontalieri operanti in Svizzera, dei familiari a carico delle due predette tipologie di soggetti, destinando le risorse aggiuntive al sostegno del servizio sanitario delle aree di confine e prioritariamente a beneficio del personale medico e infermieristico, con modalità da definirsi con decreto interministeriale. Sono inoltre previste modifiche alla disciplina in materia di assistenza sanitaria per gli stranieri, relative all'importo minimo del contributo dovuto dallo straniero che opti per l'iscrizione al Servizio sanitario nazionale in luogo della stipula di polizza assicurativa e all'importo minimo del contributo dovuto dagli stranieri soggiornanti con permesso di soggiorno per motivi di studio e dagli stranieri regolarmente soggiornanti collocati alla pari, ai fini della loro iscrizione facoltativa al Servizio sanitario nazionale.
  Osserva che i commi da 244 a 246 prevedono i seguenti incrementi delle risorse destinate all'assistenza territoriale e distrettuale: un incremento di 250 milioni per il 2025 e di 350 milioni dal 2026 per il corrispondente potenziamento dell'assistenza territoriale riferito ai maggiori oneri di spesa per il personale dipendente – in deroga a limiti vigenti – e del personale convenzionato; un incremento di 10 milioni a decorrere dal 2024 delle risorse vincolate del Fondo sanitario nazionale per la realizzazione della finalità della legge che garantisce l'accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore; un incremento delle disponibilità per il perseguimento degli obiettivi sanitari di carattere prioritario e di rilievo nazionale, pari a 240 milioni per il 2025 e a 340 milioni di euro annui a decorrere dal 2026.Pag. 15
  Evidenzia che al comma 277 sono previste, inoltre, norme in materia di adeguamento e ristrutturazione della rete del sistema dell'emergenza del servizio sanitario regionale della regione Lazio.
  Segnala che con il comma 281 si rimette ad un accordo tra Governo, regioni e province autonome di Trento e Bolzano l'aggiornamento del documento recante la definizione delle modalità e procedure per l'attivazione dei programmi di investimento in sanità.
  Fa presente che i commi 306 e 307 prevedono, altresì, una specifica procedura per gli investimenti immobiliari dell'INAIL destinati all'ammodernamento delle strutture sanitarie e all'ampliamento della rete sanitaria territoriale.
  Rileva che i commi 362 e 363, infine, stanziano un contributo di 1 milione di euro, a decorrere dall'anno 2024, in favore dell'Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della povertà (INMP), a valere sul Fondo sanitario nazionale, al fine di potenziare l'attività di prevenzione e assistenza sanitaria e sociosanitaria in favore dei soggetti che versano in condizioni di vulnerabilità sociale ed economica. Il contributo viene destinato, tra l'altro, alle iniziative finalizzate dall'INMP alla promozione delle conoscenze e delle competenze del personale sanitario e socio-sanitario del Servizio sanitario nazionale, dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta sulle tematiche preventive e assistenziali relative alla salute dei migranti e dei rifugiati in collaborazione con l'Organizzazione mondiale della sanità.
  Segnala che i commi da 556 a 558 istituiscono il Fondo per il test di Next Generation Sequencing di profilazione genomica per la diagnosi delle malattie rare, con una dotazione di 1 milione di euro per il 2024, e rifinanziano il Fondo già istituito per le medesime finalità presso lo stato di previsione del Ministero della salute.
  Per quanto attiene al settore dell'energia, segnala che, nell'ambito delle misure per sostenere il potere d'acquisto delle famiglie, il comma 14 dell'articolo 1 stanzia 200 milioni di euro per il riconoscimento nel primo trimestre 2024 di un contributo straordinario ai clienti domestici titolari di bonus sociale elettrico, analogo a quello già previsto dal decreto-legge n. 34 del 2023 per il quarto trimestre 2023. Detto contributo è, dunque, corrisposto in misura crescente in base al numero di componenti del nucleo familiare.
  Evidenzia che, come già segnalato dal collega Ottaviani, i successivi commi 16 e 17 elevano inoltre, per il periodo d'imposta 2024, da 258,23 a 1.000 euro, e a 2.000 per dipendenti con figli fiscalmente a carico, il limite di esenzione dal computo del reddito imponibile e dalla tassazione sostitutiva agevolata del lavoratore dipendente del valore dei beni ceduti e dei servizi prestati al lavoratore medesimo, delle somme erogate o rimborsate dal datore di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell'energia elettrica e del gas naturale, nonché delle spese per l'affitto o il mutuo della prima casa.
  Segnala che tra le misure in favore delle imprese si interviene, inoltre, con una norma prevista al comma 258, inserita al Senato, sulla disciplina delle cooperative elettriche operanti nelle province autonome di Trento e Bolzano.
  Evidenzia che il comma 296, introdotto anch'esso durante l'esame in Senato, estende alle spese sostenute nel mese di luglio 2022 l'applicazione del credito di imposta in favore delle imprese che effettuino attività di trasporto di merci con veicoli di massa massima complessiva pari o superiore a 7,5 tonnellate, iscritte nell'albo nazionale degli autotrasportatori di cose per conto di terzi, nella misura massima del 12 per cento, a fronte della la spesa sostenuta per l'acquisto del gasolio impiegato nei veicoli, di categoria euro 5 o superiore. L'estensione del credito d'imposta avviene nel limite massimo di 20 milioni di euro per l'anno 2024.
  Rileva che, con i commi da 400 a 403, in materia di ambiente e territorio, il disegno di legge di bilancio prevede l'istituzione di un Programma di mitigazione strutturale della vulnerabilità sismica degli edifici pubblici e di una Cabina di coordinamento Pag. 16delle politiche attive per la riduzione della vulnerabilità sismica degli edifici pubblici, con una dotazione complessiva pari a 285 milioni di euro per il periodo 2024-2028. Si prevede, inoltre, l'impiego di risorse stanziate dalla legge di bilancio 2022, per le attività connesse al contrasto del dissesto idrogeologico e alla mitigazione del rischio sismico nei territori colpiti dagli eventi sismici del 2009 in Abruzzo e del 2016-2017 verificatisi nel Centro-Italia.
  Fa presente che i commi da 404 a 434 prevedono il riordino e la risistemazione della normativa sulla ricostruzione delle zone colpite da vari eventi calamitosi, tra cui gli eventi sismici del 2009 in Abruzzo, del 2012 in Emilia Romagna e del 2016-2017 in Centro-Italia, nonché le alluvioni del 2022 presso l'isola di Ischia, prevedendo altresì diverse proroghe temporali.
  Secondo quanto disposto dai commi da 435 a 442, sono erogati, inoltre, contributi per la ricostruzione privata nei territori colpiti dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023.
  Rileva che il comma 542, infine, abroga la norma, introdotta dalla legge di bilancio 2022, che prevede che le esposizioni della Cassa depositi e prestiti, a valere sulle risorse della gestione separata, per interventi volti a contribuire al raggiungimento degli obiettivi del Fondo italiano per il clima (FIC), possono beneficiare della garanzia del Fondo medesimo.
  Nell'ambito delle misure a sostegno delle imprese, segnala che il comma 248 interviene, anzitutto sulla disciplina del Fondo di sostegno del credito alle esportazioni, modificando, in particolare, il regime degli accantonamenti che, ai fini di una ottimale gestione e tenuta finanziaria del Fondo, devono essere operati da SIMEST, in relazione agli impegni assunti e da assumere annualmente a valere sul Fondo stesso. La SIMEST deve provvedere ad effettuare preliminarmente le stime degli accantonamenti con riferimento agli impegni assunti e a quelli da assumere annualmente e sulla base di tali stime, provvede ad effettuare gli accantonamenti, solo se necessari. Il Ministero dell'economia e finanze viene autorizzato, nei limiti delle risorse disponibili sul Fondo, ad effettuare una serie di operazioni finanziarie consentite dal testo unico del debito pubblico. A tale fine, le somme disponibili sulle contabilità del Fondo, necessarie alle predette operazioni finanziarie, sono versate all'entrata del bilancio dello Stato per essere riassegnate ai pertinenti capitoli di spesa del Ministero dell'economia e delle finanze. Le somme derivanti dalle predette operazioni finanziarie e affluite all'entrata sono riassegnate alla spesa del medesimo Ministero, per essere successivamente versate sui conti correnti utilizzati per la gestione del Fondo.
  Rileva che con il comma 249 si interviene, inoltre, sul credito di imposta per investimenti nella ZES unica del Mezzogiorno – recentemente istituita dal decreto-legge n. 124 del 2023 – al fine di individuare puntualmente le risorse da destinare al riconoscimento del medesimo credito per l'anno 2024, che vengono autorizzate nel limite di 1.800 milioni di euro. Segnala altresì che si demanda ad un decreto del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, da adottare di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, la definizione dei criteri e delle modalità di applicazione e di fruizione del credito d'imposta e dei relativi controlli.
  Fa presente che i commi 253 e 254 autorizzano, per il finanziamento dei contratti di sviluppo relativi ai programmi di sviluppo industriale, la spesa di 190 milioni per l'anno 2024, di 310 milioni per il 2025, in luogo dei 210 milioni per il 2025 previsti prima delle modifiche approvate dal Senato, e di 100 milioni per ciascuno degli anni dal 2026 al 2030. Lo stanziamento per gli anni dal 2026 al 2030 è stato invece inserito nel corso dell'esame al Senato. Il Ministero delle imprese e del made in Italy può impartire ad INVITALIA, soggetto gestore della misura, direttive specifiche per l'utilizzo delle risorse.
  Rileva che con il comma 255 viene rifinanziata di 100 milioni di euro per l'anno 2024 l'autorizzazione di spesa relativa alla cosiddetta «Nuova Sabatini», misura di sostegno agli investimenti in beni strumentali da parte di micro, piccole e medie Pag. 17imprese, mentre il comma 256 incrementa la dotazione del Fondo per la crescita sostenibile di 110 milioni per l'anno 2024 e di 220 milioni per l'anno 2025.
  Evidenzia che, con i commi da 259 a 268, tra i numerosi interventi finalizzati ad incoraggiare gli investimenti il disegno di legge di bilancio autorizza, anzitutto, SACE Spa a rilasciare, fino al 31 dicembre 2029, garanzie, a condizioni di mercato, connesse a investimenti nei settori delle infrastrutture, anche a carattere sociale, dei servizi pubblici locali e dell'industria, nonché ai processi di transizione energetica ed economia circolare, mobilità sostenibile, innovazione industriale, tecnologica e digitale delle imprese. I beneficiari delle garanzie sono i seguenti: partner esecutivi nell'ambito del programma InvestEU, banche e imprese di assicurazione nazionali e internazionali, autorizzate all'esercizio in Italia del ramo credito e cauzioni, nonché sottoscrittori di prestiti obbligazionari e di altri strumenti finanziari partecipativi e non convertibili. Le garanzie possono riguardare i finanziamenti, inclusi portafogli di finanziamenti, concessi alle imprese, con sede legale in Italia o con una stabile organizzazione in Italia, diverse dalle PMI e dalle imprese in difficoltà. Le garanzie sono concesse, previa istruttoria, per una durata massima di 25 anni. La percentuale massima di copertura è differenziata in ragione delle operazioni finanziarie sottostanti. Gli impegni derivanti dalle garanzie sono assunti da SACE Spa per il 20 per cento e dallo Stato per l'80 per cento, senza vincolo di solidarietà. SACE Spa assume gli impegni secondo un piano annuale di attività e un sistema dei limiti di rischio approvati dal CIPESS, su proposta del Ministro dell'economia e finanze. Nel corso dell'esame al Senato è stata soppressa la previsione secondo la quale l'attività di SACE Spa è assistita dalla garanzia di ultima istanza dello Stato. In suo luogo, si prevede che gli impegni assunti dalla SACE Spa nello svolgimento delle suddette attività siano garantiti dallo Stato nei limiti indicati dalla legge di approvazione del bilancio dello Stato. Gli impegni assunti dallo Stato non possono superare i 60 miliardi di euro. Il limite degli impegni di SACE Spa nell'anno 2024 è di 10 miliardi di euro.
  Osserva che il comma 269, inoltre, proroga al 2024 l'operatività della garanzia SACE per progetti economicamente sostenibili, cosiddetta Garanzia green SACE, prevedendo che, per tale anno, la copertura finanziaria delle garanzie sia reperita attraverso l'impiego delle risorse residue disponibili al 31 dicembre 2023 sul conto corrente di tesoreria relativo al Fondo Green New Deal. Segnala altresì che l'impegno massimo assumibile dalla SACE Spa è pari a 3 miliardi di euro.
  Evidenzia che con i commi da 299 a 301 si prevede, inoltre, l'applicazione del regime di aiuto per le aree di crisi industriale, di cui al decreto ministeriale 24 marzo 2022 del Ministero delle imprese e del made in Italy, nel territorio del comune di Caivano. Le agevolazioni si applicano ai sensi della disciplina sugli aiuti di Stato cosiddetti «de minimis» e in esenzione dall'obbligo di notifica preventiva alla Commissione europea per categoria. Per tali finalità, sono destinate le risorse disponibili, sino a 15 milioni di euro, che il decreto ministeriale 23 aprile 2021 assegna alle aree di crisi industriale non complessa.
  Rileva, infine, che il comma 509 riduce le risorse stanziate per il riconoscimento di contributi per la promozione dell'economia locale mediante la riapertura e l'ampliamento di attività commerciali, artigianali e di servizi, previste dall'articolo 30-ter del decreto-legge n. 34 del 2019. In particolare, le risorse sono ridotte in misura pari a 19 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025, a 13 milioni di euro per l'anno 2026 e a 17 milioni di euro per l'anno 2027.
  Per quanto attiene alle disposizioni in materia di infrastrutture e lavori pubblici, rileva in primo luogo che i commi da 272 a 275, al fine di consentire l'approvazione da parte del CIPESS, entro l'anno 2024, del progetto definitivo del ponte sullo stretto di Messina, autorizzano la spesa complessiva di 9,312 miliardi di euro per il periodo 2024-2032. Rispetto alla formulazione originaria della disposizione, che contemplava un'autorizzazione di 11,63 miliardi di euro, il nuovo testo approvato dal Senato prevedePag. 18 una riduzione di 2,32 miliardi di euro della spesa a carico del bilancio dello Stato. Dette risorse vengono ora imputate a carico del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC), per 718 milioni di euro sulla quota afferente alle amministrazioni centrali e per 1,6 miliardi di euro sulle risorse indicate per la Regione Siciliana e la regione Calabria dalla delibera CIPESS del 3 agosto 2023. I futuri accordi per la coesione da stipulare tra le regioni Sicilia e Calabria con il Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR dovranno dare evidenza degli importi annuali del FSC destinati alla realizzazione dell'opera.
  Segnala che il comma 70, con una norma introdotta al Senato, rende permanente la possibilità di avviare le procedure di affidamento della progettazione di opere pubbliche anche in caso di disponibilità di finanziamenti limitati alle sole attività di progettazione.
  Fa presente che al comma 271 è prevista, altresì, la stipula di una convenzione tra l'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA), la Cassa per i servizi energetici e ambientali e SACE Spa, avente ad oggetto la disciplina dei criteri di individuazione degli investimenti ritenuti prioritari per il potenziamento delle infrastrutture idriche.
  Osserva che i commi da 282 a 284, con una disposizione introdotta al Senato, istituiscono un fondo per il contrasto al disagio abitativo con una dotazione pari a 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2027 e 2028.
  Segnala che con i commi 289 e 290, introdotti al Senato, sono state, inoltre, previste disposizioni per il supporto tecnico dei commissari straordinari per le opere di messa in sicurezza del sistema acquedottistico del Peschiera, di realizzazione del collegamento stradale Cisterna Valmontone e del Collegamento intermodale Roma Latina tratta autostradale Roma (Tor de' Cenci) – Latina nord (Borgo Piave).
  Rileva che il comma 292, norma introdotta dal Senato, ha rifinanziato il Piano invasi per 300 milioni di euro per l'anno 2027 e 150 milioni di euro per l'anno 2028. Analogamente, la norma ha rifinanziato il contratto di programma ANAS 2021-2025 per 535 milioni di euro per l'anno 2027 e 110 milioni di euro per l'anno 2028 e ha rifinanziato, per 50 milioni di euro per l'anno 2027 e 25 milioni di euro per l'anno 2028, i programmi straordinari di manutenzione straordinaria e adeguamento funzionale e resilienza ai cambiamenti climatici della viabilità stradale.
  Fa presente che il comma 293 prevede, con un'ulteriore norma introdotta dal Senato, un contributo di 1,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026, per il miglioramento strutturale e funzionale delle strade della provincia di Vibo Valentia.
  Segnala che il comma 302, introdotto al Senato, istituisce nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze un fondo con una dotazione di 7,5 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026 per assicurare il finanziamento di interventi urgenti di riqualificazione, ristrutturazione, ammodernamento, ampliamento di strutture e infrastrutture pubbliche, al fine di favorire il riequilibrio socio-economico e lo sviluppo dei territori, demandando ad un decreto Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, la definizione delle categorie di beneficiari, dei criteri e delle modalità di riparto delle somme e il monitoraggio degli interventi.
  Evidenzia che il comma 304 proroga al 31 dicembre 2024 l'operatività del Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche, rifinanziato per 200 milioni per l'anno 2024 e 100 milioni per l'anno 2025.
  Rileva che il comma 305 si propone di incentivare le amministrazioni pubbliche ad effettuare annualmente una specifica programmazione degli investimenti e quindi delle operazioni finanziabili mediante mutui stipulati dal Ministero dell'economia e delle finanze con le organizzazioni o istituzioni internazionali o europee.
  Osserva che al comma 485 si prevede inoltre che i contributi assegnati agli enti locali da parte del Ministero dell'interno, per la messa in sicurezza del territorio, Pag. 19riguardino le attività di progettazione in generale.
  Per le celebrazioni del Giubileo 2025, segnala infine che i commi da 488 a 493 istituiscono, nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, un fondo di parte corrente con una dotazione pari a 75 milioni di euro nell'anno 2024, 305 milioni di euro nell'anno 2025 e 8 milioni di euro nell'anno 2026 per la pianificazione e la realizzazione delle opere e degli interventi funzionali all'evento, anche con riferimento alle relative risorse umane. È inoltre autorizzata la spesa, per interventi di conto capitale, di 50 milioni di euro per il 2024, 70 milioni di euro per l'anno 2025 e 100 milioni di euro per l'anno 2026. Vengono, altresì, dettate misure relative all'attivazione delle organizzazioni di volontariato di protezione delle altre regioni e delle province autonome per il supporto alle attività delle analoghe organizzazioni di volontariato di protezione civile iscritte nell'elenco territoriale della regione Lazio, per l'ordinato svolgimento degli interventi di assistenza alla popolazione funzionali allo svolgimento delle celebrazioni del Giubileo nella città di Roma, aventi carattere di particolare rilevanza e impatto. Si prevede, infine, la facoltà per i comuni capoluogo di provincia, per le unioni di comuni, nonché per i comuni delle isole minori, nonché specificamente per Roma Capitale e per il comune di Venezia, di incrementare, nell'anno 2025, l'ammontare dell'imposta di soggiorno.
  In tema di trasporti, fa presente che i commi 278 e 279 recano disposizioni in merito a finanziamenti di opere infrastrutturali relative alla rete ferroviaria, prevedendo che le somme a titolo di maggiori oneri per la realizzazione degli interventi del PNRR di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti siano corrisposte al contraente generale anche nei casi relativi alle varianti in corso d'opera, da intendersi come modifiche resesi necessarie in corso di esecuzione dell'appalto per effetto di circostanze imprevedibili da parte della stazione appaltante.
  Segnala inoltre che si autorizza una spesa complessiva di 825 milioni di euro, di cui 250 milioni per l'anno 2024, 300 milioni per l'anno 2025, 100 milioni per l'anno 2026 e 175 milioni per l'anno 2027, che saranno recepite nel prossimo aggiornamento del contratto di programma, parte investimenti, sottoscritto con Rete ferroviaria italiana Spa.
  Rileva che, al comma 280, per accelerare la realizzazione degli interventi di potenziamento e velocizzazione della linea ferroviaria adriatica, si prevede che con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, venga nominato un Commissario straordinario per la progettazione, l'affidamento e l'esecuzione degli interventi.
  Segnala inoltre che alcune novelle introdotte nel corso dell'esame al Senato stanziano, al comma 285, un finanziamento di 100 milioni di euro complessivi alla ferrovia Centrale Umbra, scaglionati per metà sul 2025 e per metà sul 2026, nonché, al comma 287, un finanziamento di 35 milioni di euro per il 2024 per il potenziamento e lo sviluppo del porto di Civitavecchia.
  Osserva che il comma 294, norma introdotta dal Senato, consente di affidare in concessione agli operatori economici interessati, per un massimo di trent'anni e sulla base di un piano degli investimenti che sarà esaminato dal Ministero delle imprese e del made in Italy, le aree appartenenti al demanio pubblico, ramo bonifica, ricadenti nel perimetro del polo siderurgico di Piombino, al fine di completare gli interventi infrastrutturali, portuali e ambientali e di favorire la riqualificazione industriale e lo sviluppo produttivo dell'area.
  Evidenzia che i commi 323 e 324, con norme introdotte dal Senato, estendono l'accesso al fondo istituito per promuovere la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale del settore navale ai progetti di rilevanza strategica nel settore subacqueo e alle imprese la cui attività principale riguarda la costruzione, trasformazione e Pag. 20revisione di sistemi elettronici nel settore navale.
  Fa presente che i commi da 529 a 532, inseriti dal Senato, in materia di trasporto aereo nella regione autonoma del Friuli-Venezia Giulia, aboliscono l'addizionale comunale sui diritti d'imbarco prevedendo che la regione compensi i comuni per la perdita di gettito e dispongono l'incremento del Fondo di solidarietà per il trasporto aereo e il sistema aeroportuale.
  Segnala, infine, che il comma 76, introdotto al Senato, autorizza il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, al fine di razionalizzare l'assetto logistico e di conseguire un risparmio di spesa nella gestione degli immobili destinati alle proprie sedi istituzionali site nel territorio di Roma Capitale, a stipulare con organismi pubblici o privati contratti di locazione di immobili da destinare a sedi istituzionali centrali.
  In tema di telecomunicazioni fa quindi presente che il comma 20 del disegno di legge di bilancio riconosce alla RAI-Radiotelevisione Italiana Spa un contributo pari a 430 milioni di euro, da erogare in tre rate di pari importo nei mesi di gennaio, marzo e giugno 2024, per il miglioramento della qualità del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale su tutto il territorio nazionale, nell'ambito delle iniziative previste dal Contratto di servizio nazionale tra la società e il Ministero delle imprese e del made in Italy, di ammodernamento, sviluppo e gestione infrastrutturale delle reti e delle piattaforme distributive, nonché di realizzazione delle produzione interne, radiotelevisive e multimediali. Come già segnalato dal collega Ottaviani, evidenzia infine che il comma 19 riduce, limitatamente all'anno 2024, da 90 a 70 euro l'importo del canone di abbonamento alla televisione per uso privato.

  Roberto PELLA (FI-PPE), relatore, intervenendo in videoconferenza, nel rinviare ai contenuti della relazione scritta, precedentemente messa a disposizione dei deputati della Commissione, fa presente che nel corso della propria illustrazione si concentrerà sulle disposizioni della prima sezione del disegno di legge di bilancio relative a agricoltura, giustizia, sicurezza e interno, immigrazione e asilo, affari esteri e difesa, cultura, sport ed editoria, istruzione, università e ricerca, regioni ed enti locali e revisione della spesa pubblica e che, infine, esporrà brevemente i contenuti della seconda sezione del disegno di legge.
  Con riferimento al settore agricolo e della pesca, segnala in primo luogo che le disposizioni dei commi dal 443 al 445 prevedono l'istituzione, nello stato di previsione del Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, un Fondo per la gestione delle emergenze in agricoltura generate da eventi non prevedibili, finalizzato a sostenere gli investimenti delle imprese che operano nel settore agricolo, agroalimentare, zootecnico e della pesca. Al suddetto Fondo è attribuita una dotazione finanziaria pari a 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026.
  Rileva che, con le disposizioni di cui ai commi dal 250 al 252, si autorizza l'Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ISMEA) ad erogare prestiti cambiari in favore delle piccole e medie imprese agricole operanti nel settore ortofrutticolo, per un importo massimo pari al 50 per cento dei ricavi del richiedente nel 2022 e comunque non superiore a 30.000 euro, con inizio del rimborso dopo 24 mesi dalla data di erogazione e durata fino a 5 anni.
  Osserva che, al comma 447, è inoltre autorizzata la spesa di 10 milioni di euro per gli anni 2024-2026 per il finanziamento delle attività di competenza del Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste per la ricerca e sperimentazione in campo agricolo di cui all'articolo 4, legge n. 499 del 1999.
  Rileva che, con il comma 466, sono introdotte modifiche al decreto legislativo n. 102 del 2004 in materia di interventi a sostegno delle imprese agricole. In particolare, sono ampliati gli obiettivi cui è finalizzato il Fondo nazionale di solidarietà e sono estesi sia l'ambito oggettivo degli interventi finanziabili dallo stesso Fondo agli eventi di diffusione eccezionale di specie aliene invasive, sia l'ambito soggettivo dei beneficiari alle imprese e ai consorzi di acquacoltura e della pesca.Pag. 21
  Per quanto attiene agli aspetti di carattere amministrativo, evidenzia che il comma 36 prevede l'incremento di 2 milioni di euro delle risorse destinate agli uffici di diretta collaborazione del Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste a decorrere dal 2024. I commi dal 40 al 41 prevedono inoltre l'incremento di 2 milioni di euro, a decorrere dal 2024, dell'indennità del personale del Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari del Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. L'Agenzia per le erogazioni in agricoltura è inoltre autorizzata, per l'anno 2024, ad assumere con contratto di lavoro a tempo indeterminato 40 unità di personale non dirigenziale.
  In materia di giustizia, segnala che il disegno di legge di bilancio istituisce, ai commi dal 370 al 373, un fondo per la magistratura onoraria, al fine di dare attuazione alla riforma della medesima e destinato a coprire anche gli oneri di natura economica e previdenziale connessi con l'esercizio della funzione onoraria. Il fondo, avente una dotazione pari a 177,47 milioni di euro per il 2024, 158 milioni per il 2025, 157 milioni per il 2026, è volto a dare attuazione agli interventi previsti dal decreto legislativo n. 116 del 2017, recante una riforma organica della magistratura onoraria e altre disposizioni sui giudici di pace. Si delinea, inoltre, il regime previdenziale e assistenziale da applicare ai magistrati onorari confermati in base all'opzione esercitata, regime esclusivo/non esclusivo, e si stabilisce che il compenso corrisposto ai magistrati onorari sia equiparato, ai fini fiscali, al reddito da lavoro dipendente.
  Evidenzia poi che i commi dal 374 al 377, introdotti nel corso dell'esame presso il Senato, recano norme in materia di riorganizzazione e rideterminazione della dotazione organica del Dipartimento per la transizione digitale della giustizia, l'analisi statistica e le politiche di coesione. In particolare, recano disposizioni concernenti il potenziamento della struttura dipartimentale per l'innovazione tecnologica e il monitoraggio dei servizi connessi all'amministrazione della giustizia, la creazione di nuovi posti dirigenziali. Segnala che per la copertura della norma è autorizzata la spesa di euro 403.096 per l'anno 2024 e di euro 439.741 annui a decorrere dall'anno 2025.
  Fa presente che i commi dal 378 al 383, introdotti nel corso dell'esame presso il Senato, recano norme in materia di rafforzamento organizzativo in materia di giustizia riparativa, potenziamento dei servizi per la giustizia minorile e di comunità e rideterminazione della dotazione organica del Dipartimento della giustizia minorile e di comunità. Nello specifico, rileva che vi sono disposizioni concernenti il potenziamento della struttura dipartimentale per i minori e la comunità, cui vengono assegnati compiti in materia di giustizia riparativa e in tema di esecuzione penale esterna, messa alla prova e pene sostitutive, alla conseguente creazione di nuovi posti dirigenziali. Per la copertura della norma è autorizzata la spesa di euro 2.756.976 per l'anno 2024 e di circa 3 milioni di euro annui a decorrere dal 2025.
  Segnala, inoltre, un complesso di disposizioni in materia di contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica, introdotte o modificate nel corso dell'esame presso l'altro ramo del Parlamento, in parte già illustrate dai colleghi che lo hanno preceduto.
  In tale ambito, rileva che il comma 187 prevede un finanziamento permanente, pari a 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024-2026 e a 6 milioni annui a decorrere dal 2027, in favore del cosiddetto reddito di libertà per le donne vittime di violenza.
  Fa presente che il comma 188 prevede un incremento nella misura di 4 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024-2026 dello stanziamento relativo all'istituzione e al potenziamento dei centri di riabilitazione per il recupero degli uomini autori di violenza di genere.
  Osserva che il comma 189 prevede un incremento pari a 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024-2026 delle risorse per la realizzazione di centri contro la violenza nei confronti delle donne.Pag. 22
  Segnala che il comma 190 incrementa di 3 milioni di euro annui a decorrere dal 2024, lo stanziamento del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità per il rafforzamento della prevenzione della violenza nei confronti delle donne e domestica al fine di rendere a carattere continuo e permanente le iniziative formative in materia di contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica previste dall'articolo 6 della legge n. 168 del 2023, nonché di garantire la formazione di tutte le professionalità che entrano in contatto con fatti di violenza di genere o con atti persecutori.
  Rileva infine che il comma 194 istituisce il Fondo per la creazione di case rifugio per donne vittime di violenza, con una dotazione di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024-2026.
  In materia di politiche per la sicurezza, fa presente che il comma 346 prevede l'istituzione nello stato di previsione del Ministero dell'interno di un Fondo per il potenziamento e l'ammodernamento di mezzi, sistemi, dispositivi di protezione individuale, attrezzature e infrastrutture del Ministero dell'interno, del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco e della Polizia di Stato il fondo ha una dotazione di 20 milioni di euro nel 2024, 40 milioni di euro nel 2025, 50 milioni di euro nel 2026, 60 milioni di euro annui nel 2027 e nel 2028, nonché 40 milioni di euro per ciascuno degli anni 2029, 2030 e 2031.
  Per quanto riguarda le provvidenze per il personale delle Forze armate, delle Forze di polizia, del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, evidenzia che i commi da 347 al 355, introdotti dal Senato, costituiscono un Fondo da destinare alla disciplina degli istituti normativi nonché ai trattamenti economici accessori. Sono destinate risorse, inoltre, alla stipula di polizze assicurative per la copertura sanitaria e infortunistica complementare e integrativa. È inoltre prorogata a tutto il 2024 la disapplicazione, vigente per il quinquennio 2018-2023, dell'ordinario meccanismo dell'area negoziale per i dirigenti delle Forze di polizia, ad ordinamento così civile come militare, e delle Forze armate, con correlativa destinazione di risorse aggiuntive. Si interviene, infine, sulle modalità di realizzazione di interventi perequativi di natura previdenziale per il personale delle forze armate, delle forze di polizia e del corpo nazionale dei vigili del fuoco e dispone un incremento del relativo Fondo di 5 milioni di euro per l'anno 2024 e di 10 milioni di euro per l'anno 2025.
  Rileva che il comma 75 prevede che, per i contratti di locazione passiva o di acquisto di immobili da destinare a sede istituzionale, l'Agenzia per la Cybersicurezza nazionale ha facoltà di chiedere la congruità all'Agenzia del demanio, fermo restando l'obbligo di chiedere la verifica dei saldi strutturali di finanza pubblica.
  Segnala che i commi 354 e 355 prorogano a tutto il 2024 la disapplicazione, vigente per il quinquennio 2018-2023, dell'ordinario meccanismo dell'area negoziale per i dirigenti delle Forze di polizia ad ordinamento così civile come militare e delle Forze armate, autorizzando conseguentemente una spesa di 18 milioni annui a decorrere dall'anno 2024.
  Segnala, infine, che i commi 359 e 360, introdotti dal Senato, prevedono lo stanziamento di 250.000 euro per ciascun anno del triennio 2024-2026 di risorse per l'installazione di colonnine per le chiamate di emergenza collegate con le centrali operative delle Forze di polizia e di pronto intervento.
  Per quanto riguarda l'Amministrazione dell'interno rileva che il comma 32 prevede lo stanziamento di risorse aggiuntive - per complessivi 8,6 milioni di euro per il 2024 e 8,9 milioni di euro a decorrere dall'anno 2025 – in favore del personale della carriera prefettizia, alla luce delle specificità delle funzioni e delle responsabilità in materia di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica e di immigrazione, nonché in relazione alle esigenze di perequazione del trattamento economico del personale della carriera prefettizia a quello della dirigenza delle altre amministrazioni statali.
  Fa presente che il successivo comma 33 prevede la destinazione di 5 milioni annui, a decorrere dal 2024, al Fondo risorse decentrate del personale contrattualizzato Pag. 23non dirigenziale dell'Amministrazione civile dell'interno.
  Segnala infine che i commi 352 e 353, introdotti dal Senato, prevedono una modifica della dotazione organica della carriera prefettizia del Ministero dell'interno, disponendo un incremento del numero di posti di viceprefetto aggiunto, che è la qualifica iniziale della carriera, e un decremento di posti di viceprefetto.
  Con riferimento alle politiche in materia di immigrazione, ricorda in primo luogo che il comma 361 dispone il rifinanziamento del Fondo per l'immigrazione per 172,7 milioni nel 2024; 269,1 milioni nel 2025; 185 milioni nel 2026. Tale Fondo, istituito dal decreto-legge 18 ottobre 2023, n. 145, è destinato al finanziamento delle misure urgenti connesse all'accoglienza dei migranti, anche a sostegno dei Comuni interessati, nonché in favore dei minori non accompagnati. Rileva che la determinazione dei criteri e delle modalità di riparto sono demandati a decreto del Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, previa intesa in sede di Conferenza Stato-città e autonomie locali. Al successivo riparto del Fondo è previsto si provveda con decreto del Ministro dell'interno, sentito il Ministro dell'economia e delle finanze.
  Fa presente che, in materia di asilo, i commi 364 e 365, introdotti dal Senato, autorizzano il Ministero dell'interno a reclutare, nel 2024 e 2025, 118 unità di personale dell'area funzionari, prevista dal contratto collettivo nazionale, comparto funzioni centrali, con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, nei limiti della dotazione organica ma in aggiunta alle facoltà assunzionali vigenti. Rileva che il reclutamento di queste unità di personale è volto a corrispondere alle maggiori esigenze sopravvenute, in particolare delle Commissioni e delle Sezioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale.
  Osserva che, per la prosecuzione delle misure connesse allo stato di emergenza dichiarato in Italia per l'esigenza di assicurare soccorso e assistenza, nel territorio nazionale, alla popolazione ucraina, il comma 389 prevede un'autorizzazione di spesa pari a 274 milioni di euro per l'anno 2024. E che, corrispondentemente, il successivo comma 390 dispone la proroga fino al 31 dicembre 2024 dello stato di emergenza viene ulteriormente prorogato fino al 31 dicembre 2024. Rileva che sono conseguentemente prorogate, dal comma 392, le misure di assistenza già disposte per gli anni precedenti: le misure di accoglienza diffusa nel limite di 7.000 unità; il sostentamento finanziario per chi ha trovato una sistemazione autonoma; il contributo alle regioni per l'assistenza sanitaria; le ulteriori forme di assistenza coordinate dai presidenti delle regioni e delle province autonome. Si prevede che le risorse disponibili a tal fine sono ripartite e rimodulate tra le diverse misure sulla base delle effettive esigenze con ordinanze di protezione civile. Registra che il comma 391 autorizza nuovamente, per il 2024, l'assegnazione di un contributo una tantum, nel limite di 40 milioni, per rafforzare l'offerta di servizi sociali da assegnare ai comuni che ospitano un significativo numero di persone richiedenti la protezione temporanea. Osserva che il comma 394 rifinanzia in misura pari a 26 milioni euro per l'anno 2024 il Fondo per le emergenze nazionali. Con le disposizioni di cui commi 395 e 396 è infine prorogata al 31 dicembre 2024 la validità dei permessi di soggiorno in scadenza al 31 dicembre 2023 rilasciati ai profughi provenienti dall'Ucraina in conseguenza al riconoscimento agli stessi da parte dell'Unione europea della protezione temporanea, prevedendone altresì la possibilità di conversione in permessi di soggiorno per lavoro.
  Per quanto attiene agli affari esteri, rileva che con le disposizioni di cui ai commi dal 384 al 386 viene finanziata la partecipazione del nostro Paese all'iniziativa EU for Ukraine Fund della Banca europea per gli investimenti, nell'ambito del Pacchetto di Supporto all'Ucraina, Ukraine Support package. Rileva che si tratta di un fondo di garanzia per i prestiti concessi dalla Banca europea per gli investimenti per la ricostruzione dell'Ucraina. L'Italia partecipa con un importo complessivo massimo di 100 milioni di euro per l'anno 2024, destinato Pag. 24alla copertura, nei limiti della quota di spettanza dello Stato italiano, dei potenziali rischi correlati. Constata che, per il pagamento delle commissioni spettanti alla Banca europea per gli investimenti per le attività di gestione, è autorizzata la spesa di 3,5 milioni di euro per l'anno 2024 e fino a 1 milione di euro annui a decorrere dal 2025.
  Fa presente che è rifinanziata, altresì, la partecipazione italiana a due fondi istituiti rispettivamente in sede Unione europea e Nato. Il primo riguarda lo European Peace Facility, Strumento europeo per la pace, il fondo attraverso cui l'Unione europea da un lato finanzia i costi comuni delle sue missioni militari e dall'altro fornisce assistenza militare ad organizzazioni internazionali, come l'Unione africana, e a Paesi terzi. Il fondo è il principale strumento con cui, a partire dall'avvio dell'aggressione russa, nel febbraio dello scorso anno, è stata finora finanziata la cessione di materiali d'armamento all'Ucraina. Il contributo italiano al fondo con il comma 387 è incrementato di 203.000.000 euro per l'anno 2024, 258.889.134 euro per il 2025, 265.680.411 euro per il 2026 e 273.980.862 euro per il 2027. Il secondo riguarda invece il NATO Innovation Fund, un fondo di venture capital, il primo istituito da un'organizzazione internazionale, che ha lo scopo di sostenere start-up innovative che sviluppino soluzioni tecnologiche all'avanguardia, per affrontare le sfide critiche in materia di difesa e sicurezza e contribuire al mantenimento della superiorità tecnologica dell'Alleanza, di cui al comma 388. Il fondo, la cui istituzione è stata decisa nel vertice Nato di Madrid del giugno 2020, ha sede ad Amsterdam e può contare su un bilancio di 1 miliardo di euro. Rileva che la disposizione in esame autorizza per il 2024, come contributo italiano al fondo, la spesa di 1 milione di euro.
  Constata che il comma 393 proroga al 31 dicembre 2024 senza ulteriori oneri finanziari, con una novella inserita dal Senato, lo stato di emergenza per intervento all'estero in conseguenza della guerra nel territorio dell'Ucraina.
  Rileva che con le disposizioni di cui ai commi dal 397 al 398, introdotte dal Senato, si autorizza la spesa di 2 milioni di euro annui, a decorrere dal 2024, per l'adeguamento delle retribuzioni del personale a contratto assunto presso le rappresentanze diplomatiche, gli uffici consolari e gli istituti italiani di cultura. Registra che ulteriori 2 milioni di euro annui sono stanziati per analogo adeguamento del personale locale impiegato presso gli uffici della rete estera dell'ICE – Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane.
  Fa presente che il comma 311, introdotto dal Senato, autorizza la spesa di 500 mila euro per ciascuno degli anni del triennio 2024-2026 finalizzata ad alcune attività connesse all'esposizione EXPO 2025 di Osaka.
  Osserva che al comma 543 viene infine esclusa la possibilità che le esposizioni assunte dalla Cassa depositi e prestiti S.p.A., in qualità di istituzione finanziaria per la cooperazione internazionale allo sviluppo, nei confronti di Stati, banche centrali o enti pubblici di Stati nonché di organizzazioni finanziarie internazionali, possano essere assistite, anche integralmente, dalla garanzia dello Stato, quale garanzia di ultima istanza.
  Sul versante della difesa, rileva che il comma 324 incrementa di 1 milione di euro, per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026, l'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1, comma 659, della legge di bilancio 2023, per la valorizzazione del settore della subacquea nazionale da parte della Marina Militare, nonché per la promozione delle connesse attività di ricerca e tecnico-scientifiche e per il potenziamento delle innovazioni e della relativa proprietà intellettuale.
  Fa presente che con le disposizioni di cui ai commi 342 e 343 viene inoltre prorogato, fino al 31 dicembre 2024, l'impiego di un contingente di personale delle Forze armate nell'ambito dell'operazione Strade sicure. Tale contingente è fissato in 6.000 unità, con un incremento di 1000 unità rispetto al contingente attualmente impiegato, con una spesa di 190.899.593 euro. Il Pag. 25personale è destinato ai soli servizi di vigilanza di siti e obiettivi sensibili.
  Constata che le disposizioni dei commi 344 e 345 prevedono la proroga, sempre per il 2024, dell'impiego di un contingente di personale delle Forze armate per il rafforzamento dei dispositivi di controllo e sicurezza delle principali infrastrutture ferroviarie del Paese. Tale contingente è fissato a 800 unità, con un incremento di 400 unità rispetto al contingente attualmente impiegato, con una ulteriore spesa di euro 34.171.409.
  Richiama, inoltre, le provvidenze per il personale delle Forze armate, delle Forze di polizia, del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, contenute nei commi da 347 al 355, che ha precedentemente illustrato.
  Sottolinea che, nell'ambito della seconda sezione viene operato il rifinanziamento del Fondo relativo all'attuazione dei programmi di investimento pluriennale per le esigenze di difesa nazionale, per 4,5 miliardi di euro nel triennio di riferimento, nella misura di 1,5 miliardi di euro per ciascuno degli anni del triennio 2024-2026. Nell'orizzonte quindicennale 2024-2038 il Fondo viene rifinanziato per complessivi 22,5 miliardi di euro.
  Sul versante della cultura, dello sport e dell'editoria, segnala in primo luogo che il comma 54 modifica, inoltre, la disciplina relativa al cosiddetto tax credit cinema prevista dalla legge n. 220 del 2016 e a ulteriori contributi previsti dalla medesima legge.
  Osserva che, con le disposizioni di cui ai commi dal 315 al 317 e al comma 322, si interviene in materia di Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione, che contestualmente assume la denominazione di Fondo unico per il pluralismo e l'innovazione digitale dell'informazione e dell'editoria, da un lato novellando direttamente la fonte istitutiva, cioè l'articolo 1 della legge n. 198 del 2016, e dall'altro lato, con una previsione autonoma, autorizzando il Governo ad adottare un regolamento di delegificazione adottato ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge n. 400 del 1988, al fine di ridefinire e integrare i criteri per l'erogazione, a valere sul predetto Fondo, dei contributi a sostegno del settore dell'editoria e dell'informazione, individuati dal decreto legislativo n. 70 del 2017.
  Rileva che al comma 318 si stabilisce che, a decorrere dal 2024, alla copertura degli oneri derivanti dal pensionamento anticipato dei giornalisti professionisti previsto dalla normativa vigente si provvede a valere su una quota specifica del Fondo unico per il pluralismo e l'innovazione digitale dell'informazione e dell'editoria.
  Fa presente che i commi dal 333 al 338 introducono una serie di misure in materia di cultura, che intervengono su due versanti. Un primo gruppo d'interventi riguarda i beni culturali e comprende: un'autorizzazione di spesa pari a 4 milioni di euro annui a decorrere dal 2024 finalizzata sostenere la realizzazione di una campagna nazionale di scavi archeologici a Pompei e negli altri parchi archeologici nazionali, oltreché attività di conservazione e tutela dei medesimi siti; la facoltà di effettuare anche tramite strumenti diversi da quelli della piattaforma PAGO PA i pagamenti versati dai visitatori per i servizi di assistenza culturale e di ospitalità negli istituti e luoghi della cultura; un duplice, e differenziato, meccanismo di riassegnazione di fondi di pertinenza del Ministero della cultura, da destinare alle attività di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale nonché al sostegno, alla valorizzazione e alla tutela dei settori dello spettacolo dal vivo, del cinema e audiovisivo, della ricerca, educazione e formazione in materia di beni e attività culturali; un'autorizzazione di spesa di 10 milioni di euro annui a decorrere dal 2024, al fine di assicurare la tutela e la valorizzazione degli istituti e luoghi della cultura nazionali, in particolare delle aree e dei parchi archeologici, attraverso un'attività di manutenzione ordinaria e programmata.
  Un secondo gruppo d'interventi è teso all'incremento del numero di sale cinematografiche e polifunzionali e all'adeguamento funzionale e tecnologico delle stesse, anche alla luce delle esigenze delle persone con disabilità, con una dotazione d 20 milioni di euro a decorrere dal 2024.Pag. 26
  Sottolinea che con una modifica introdotta dal Senato, di cui al comma 340, è incrementato di 1,694 milioni di euro annui, a decorrere dal 2024, il Fondo per la tutela del patrimonio culturale.
  Osserva che con il comma 538 si riduce da 750 a 700 milioni di euro annui il livello di finanziamento minimo del Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell'audiovisivo.
  In materia di sport, rileva che con il comma 197, il disegno di legge di bilancio eleva da 2 a 3 milioni di euro annui a partire dal 2024 la misura dell'incremento del Fondo unico a sostegno del potenziamento del movimento sportivo italiano, di cui 1 milione di euro, a decorrere dal 2023, è destinato a sostenere la maternità delle atlete non professioniste.
  Come già segnalato, inoltre, ricorda che il comma 291 autorizza la spesa di 18 milioni di euro per l'anno 2024 in favore della società Sport e Salute S.p.a. al fine di assicurare l'adeguamento alle prescrizioni tecnico-scientifiche dell'Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) per l'acquisto, la riqualificazione e l'allestimento della sede per l'effettuazione dei controlli antidoping.
  In materia di istruzione, università e ricerca, fa presente in primo luogo che ai commi 177 e 178 si dispone un incremento del buono per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido, pubblici e privati, e per forme di supporto domiciliare per bambini aventi meno di tre anni di età e affetti da gravi patologie croniche. L'incremento concerne i nuclei familiari in relazione a un figlio, o a più figli, nati dopo il 1° gennaio 2024, a condizione che nel nucleo sia presente almeno un altro figlio, di età inferiore a dieci anni, e che il medesimo nucleo abbia un valore di ISEE non superiore a 40.000 euro. La misura dell'incremento, che è definita in forma di elevamento a 2.100 euro annui di un precedente incremento, è pari a 600 euro annui per i nuclei familiari con un valore di ISEE non superiore a 25.000 euro e a 1.100 euro annui per i nuclei familiari con un valore di ISEE superiore a 25.000 euro e pari o inferiore a 40.000 euro, con una conseguente misura complessiva del buono pari a 3.600 euro annui.
  Rileva che con il comma 286 si autorizza la spesa di 16 milioni di euro per il 2024, 10 milioni di euro per il 2025 e 19 milioni di euro per il 2026 per la rigenerazione dell'ambito Bovisa – Goccia e del nuovo «campus Nord» del Politecnico di Milano.
  Osserva che le disposizioni di cui ai commi dal 312 al 314 istituiscono, nello stato di previsione del Ministero dell'università e della ricerca, il Fondo per l'Erasmus italiano, con una dotazione di 3 milioni di euro per l'anno 2024 e 7 milioni di euro per l'anno 2025, finalizzato all'erogazione di borse di studio in favore degli studenti iscritti ai corsi di laurea o di laurea magistrale, che partecipano a programmi di mobilità sulla base di convenzioni.
  Fa presente che con le disposizioni di cui ai commi 320 e 321 viene generalizzato, a decorrere dall'anno scolastico 2024-2025, il contributo fino al 90 per cento della spesa per l'acquisto di abbonamenti a quotidiani, anche in formato digitale, per tutte le istituzioni scolastiche statali e paritarie di ogni ordine e grado.
  Registra che le disposizioni di cui ai commi 326 e 327 si prorogano, dal 1° gennaio al 15 aprile 2024, i contratti per gli incarichi temporanei di personale ausiliario a tempo determinato attivati dalle istituzioni scolastiche statali del primo e del secondo ciclo di istruzione, nell'ambito degli organici PNRR e Agenda Sud, per le attività di supporto tecnico, finalizzate alla realizzazione dei progetti finanziati dal PNRR di cui hanno la diretta responsabilità in qualità di soggetti attuatori, e per il contrasto alla dispersione scolastica e la riduzione dei divari territoriali e negli apprendimenti nelle regioni del Mezzogiorno. Per tali finalità, si rifinanzia di 50,33 milioni di euro per il 2024 il fondo appositamente istituito nello stato di previsione del Ministero dell'istruzione e del merito per far fronte all'attivazione di incarichi temporanei di personale ATA a tempo determinato fino al 31 dicembre 2023 nell'ambito degli organici PNRR e Agenda Sud.Pag. 27
  Segnala che i commi dal 328 al 329 confermano, per l'anno scolastico 2024/2025, l'autorizzazione di spesa di 3.333.000 euro per il 2024 e di 10 milioni di euro per il 2025, già disposta per l'anno scolastico 2023/2024, al fine di potenziare l'organico dei docenti per l'accompagnamento dei progetti pilota del piano «Agenda Sud». Viene autorizzata per il 2025 la spesa di 40 milioni di euro destinata alle istituzioni scolastiche statali, anche per progetti di rete, delle regioni del Mezzogiorno, individuate sulla base dei dati relativi alla fragilità negli apprendimenti, come risultanti dalle rilevazioni nazionali dell'INVALSI, al fine di ridurre i divari territoriali, contrastare la dispersione scolastica e l'abbandono precoce, nonché prevenire processi di emarginazione sociale.
  Osserva che con le disposizioni di cui al comma 330 si incrementa di 42 milioni di euro, per ciascuno degli anni 2024 e 2025, il fondo per la valorizzazione del personale scolastico, istituito dall'articolo 1, comma 561, della legge di bilancio per il 2023, ai fini della valorizzazione dei docenti impegnati nelle attività di tutor, orientamento, coordinamento e sostegno della ricerca educativo-didattica e valutativa, funzionali ai processi di innovazione e al miglioramento dei livelli di apprendimento.
  Fa presente che ai sensi del comma 399, sono inoltre incrementate di 5 milioni di euro annui, a partire dal 2024, le risorse da destinare a borse di studio destinate a favore di giovani studenti provenienti da Paesi africani.
  In materia di riduzioni di spesa previste dal disegno di legge di bilancio per i diversi dicasteri rileva che, rispetto alla legislazione vigente, ai fini del concorso delle amministrazioni centrali dello Stato al raggiungimento degli obiettivi programmatici di finanza pubblica indicati nella Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2023, il comma 523 prevede, in relazione al Ministero dell'istruzione e del merito, riduzioni degli stanziamenti per circa 44 milioni di euro per il 2024, per circa 44,8 milioni di euro per il 2025 e per 11,9 milioni di euro per l'anno 2026 e per gli anni successivi. Per quanto concerne, poi, il Ministero dell'università e della ricerca, fa presente che sono previste riduzioni degli stanziamenti di tale dicastero per circa 82 milioni di euro per il 2024, per 19,5 milioni di euro per il 2025 e per 27,5 milioni di euro per il 2026 e per gli anni successivi.
  Per quanto riguarda la finanza regionale, in attuazione dell'accordo del 16 ottobre 2023 con la Regione siciliana, rileva che il comma 448 determina gli importi, a decorrere dal 2024, quale concorso dello Stato all'onere assunto dalla Regione in relazione all'aumento del finanziamento regionale alla spesa sanitaria nel proprio territorio. Il contributo è determinato in importi progressivi, dai 350 milioni di euro per il 2024 ai 630 milioni annui a decorrere dal 2030.
  In attuazione dell'accordo con le Province autonome di Trento e Bolzano del 25 settembre 2023, osserva che il comma 449 determina gli importi da attribuire a ciascuna Provincia autonoma per gli anni dal 2024 al 2027, a compensazione delle minori entrate derivanti dalla compartecipazione al gettito dell'accisa sui prodotti petroliferi ad uso riscaldamento, in relazione agli anni dal 2010 al 2022.
  Rileva che con le disposizioni di cui ai commi dal 452 al 454 a favore delle regioni colpite dal sisma del 2016, è prorogata all'anno 2026 la sospensione del rimborso delle anticipazioni di liquidità acquisite dalle regioni per il pagamento dei debiti scaduti e si prevede che la somma delle quote capitale annuali sospese sia rimborsata linearmente, in quote annuali costanti, negli anni restanti di ogni piano di ammortamento originario, a decorrere dal 2027. Fa presente che sono inoltre prorogati taluni vincoli per l'utilizzo, anche negli anni 2024, 2025 e 2026, dell'avanzo di amministrazione da parte degli enti interessati dalla sospensione. Per l'attuazione delle disposizioni in esame è autorizzata la spesa di 13 milioni di euro per l'anno 2024, 28 milioni per l'anno 2025 e 43 milioni di euro per l'anno 2026.
  Osserva che con le disposizioni di cui ai commi dal 455 al 463 alle regioni a statuto ordinario è concesso un contributo di 20 Pag. 28milioni di euro annui per il ripiano del disavanzo di amministrazione accertato al 31 dicembre 2021, in dieci esercizi a decorrere dal 2023, in presenza di determinate condizioni e previa sottoscrizione di un accordo con il Governo. Fa presente che, a seguito di una modifica apportata dal Senato, il monitoraggio e la verifica di quanto stabilito nell'accordo sono stati affidati al collegio dei revisori dei conti della regione, anziché alla Sezione regionale della Corte dei conti.
  Registra che con le disposizioni di cui ai commi dal 464 al 469 sono assegnati alle regioni a statuto ordinario contributi per investimenti diretti nel limite complessivo di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2028.
  Con riferimento alla finanza locale, constata che le disposizioni di cui ai commi dal 470 al 474 prevedono l'istituzione, anzitutto, di un Fondo con una dotazione di 50 milioni di euro annui, dal 2024 al 2033, da ripartire tra i comuni che hanno sottoscritto l'accordo per il ripiano del disavanzo o del debito con il Presidente del Consiglio.
  Fa presente che i commi dal 475 al 476 prevedono che i comuni sede di capoluogo di città metropolitana con disavanzo pro capite superiore a euro 700 che hanno sottoscritto l'accordo per il ripiano del disavanzo e per il rilancio degli investimenti possano stabilizzare, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, il personale non dirigenziale assunto a tempo determinato per potenziare l'attività di accertamento e riscossione dei tributi e la valorizzazione del patrimonio.
  Osserva che con le disposizioni di cui ai commi dal 480 al 483 è previsto un contributo di 10 milioni di euro annui, dal 2024 al 2038, a favore dei comuni capoluogo di città metropolitana che al 31 dicembre 2023 escono dal dissesto finanziario. Fa presente che gli stessi comuni possono deliberare un incremento dell'addizionale comunale all'IRPEF e un'addizionale comunale sui diritti di imbarco portuale e aeroportuale.
  Rileva che il comma 484 istituisce un Fondo per favorire il riequilibrio finanziario delle province che alla data del 1° gennaio 2024 si trovano in procedura di riequilibrio finanziario pluriennale o in stato di dissesto finanziario, con una dotazione di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025.
  Come segnalato, ribadisce che il comma 488 istituisce un fondo di parte corrente, con una dotazione pari a 75 milioni di euro nell'anno 2024, 305 milioni di euro nell'anno 2025 e 8 milioni di euro nell'anno 2026, per la pianificazione e la realizzazione delle opere e degli interventi funzionali al Giubileo 2025, anche con riferimento alle relative risorse umane. Fa presente che è inoltre autorizzata la spesa, per interventi di conto capitale, di 50 milioni di euro per il 2024, 70 milioni di euro per l'anno 2025 e 100 milioni di euro per l'anno 2026. Rammenta che alcune novelle introdotte dal Senato recano misure relative all'attivazione delle organizzazioni di volontariato di protezione civile delle altre Regioni e delle Province autonome per il supporto alle attività delle analoghe organizzazioni di volontariato di protezione civile iscritte nell'elenco territoriale della Regione Lazio per l'ordinato svolgimento degli interventi di assistenza alla popolazione funzionali allo svolgimento delle celebrazioni del Giubileo.
  Rileva che con le disposizioni di cui ai commi 494 e 495 le risorse del Fondo di solidarietà comunale destinate al finanziamento e allo sviluppo dei servizi sociali comunali, al potenziamento degli asili nido comunali e al potenziamento del trasporto scolastico di alunni con disabilità, vincolate al raggiungimento di specifici livelli delle prestazioni o, in mancanza, di obiettivi di servizio sono ridotte, a decorrere dall'anno 2025, in attuazione della sentenza della Corte costituzionale n. 71 del 2023. Fa presente che tali risorse vanno a costituire la dotazione di un nuovo fondo, denominato Fondo Speciale Equità Livello dei Servizi, di cui ai commi dal 496 al 501, per la rimozione degli squilibri economici e sociali e per favorire l'effettivo esercizio dei diritti della persona. Si disciplina, infine, la procedura di monitoraggio del raggiungimento degli obiettivi di servizio e dei livelli Pag. 29essenziali delle prestazioni da parte dei comuni beneficiari delle risorse del Fondo, nonché le conseguenze dell'inadempimento o del mancato raggiungimento degli obiettivi assegnati, consistenti nel commissariamento degli enti risultati inadempienti.
  Ai commi dal 502 al 505 sono previste misure in favore di piccoli comuni, aree interne e aree territoriali svantaggiate. È istituito, infatti, un fondo con una dotazione di 30 milioni di euro per l'anno 2024 in favore dei comuni delle regioni a statuto ordinario, della regione Siciliana e della regione Sardegna con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, che presentano parametri di criticità sociale. Fa presente che sono previste, inoltre, disposizioni agevolative in materia di prestazione di servizi di pagamento, con particolare riferimento alle aree interne e a rischio di desertificazione. Il Fondo per la valorizzazione e la promozione delle aree territoriali svantaggiate confinanti con le regioni a statuto speciale e le Province autonome di Trento e di Bolzano è incrementato di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026.
  Con norme introdotte dal Senato sono state definite le modalità finanziarie per il conguaglio dei ristori assegnati agli enti locali in relazione all'emergenza COVID-19. Inoltre, fa presente che con le disposizioni di cui ai commi dal 506 al 508, è istituito un Fondo di importo pari a 113 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2027, da destinare prioritariamente, ed in quote costanti nel quadrienni 2024-2027, agli enti locali in deficit di risorse rispetto agli effettivi fabbisogni di spesa o di minori entrate generati dall'emergenza COVID-19, come saranno definiti in sede di verifica a consuntivo della perdita di gettito e dell'andamento delle spese degli enti locali rispetto ai ristori erogati.
  Rileva che con una novella inserita dal Senato, di cui ai commi dal 551 al 553, sono stati istituiti due fondi, uno di parte corrente e uno di conto capitale, nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, da trasferire al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri, ciascuno dei quali con una dotazione di circa 4,7 milioni di euro annui per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026. Fa presente che il fondo di parte corrente è destinato all'attuazione di misure per gli enti locali, in materia sociale, di infrastrutture, sport e cultura e che il fondo di parte capitale è destinato a investimenti in materia di infrastrutture, di mobilità e di riqualificazione ambientale.
  In tema di revisione della spesa pubblica, rileva che il disegno di legge di bilancio prevede ai commi dal 523 al 526 la riduzione delle dotazioni di competenza e di cassa relative alle missioni e ai programmi di spesa degli stati di previsione dei Ministeri, ai fini del concorso delle amministrazioni centrali dello Stato al raggiungimento degli obiettivi programmatici di finanza pubblica indicati nella NADEF 2023. Il taglio complessivo ammonta a 821,7 milioni di euro per il 2024, a 877,2 milioni di euro per il 2025 e a 898,1 milioni di euro a decorrere dal 2026. La tabella contenuta nell'Allegato VI dettaglia per ciascun Ministero le riduzioni operate con riferimento alle Missioni e ai Programmi. Osserva che con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, su proposta dei Ministri competenti, possono essere modificate le rimodulazioni delle spese in conto capitale operate dalla sezione seconda, inerenti al riparto dei fondi per gli investimenti delle amministrazioni centrali. Resta fermo il conseguimento dei risparmi di spesa realizzati in termini di indebitamento netto della pubblica amministrazione e ad invarianza di effetti sui saldi di finanza pubblica. Le misure previste dai Ministeri nell'ambito del processo annuale di revisione e valutazione della spesa, disciplinato dall'art. 22-bis della legge di contabilità, sono oggetto di specifico monitoraggio da parte del Ministero dell'economia e delle finanze.
  Segnala, inoltre, la previsione di cui al comma 527 che prevede un contributo delle regioni e degli enti locali alla finanza pubblica. In particolare, il concorso alla finanza pubblica del comparto delle Regioni a statuto ordinario per gli anni dal 2024 al 2028 è pari a 350 milioni di euro annui; sono inoltre disciplinate le modalità di ripartizione dello stesso tra le regioni e di Pag. 30versamento dell'importo stabilito per ciascun ente all'entrata del bilancio dello Stato.
  Sottolinea che con le disposizioni di cui ai commi dal 533 al 535 i comuni, le province e le città metropolitane delle regioni a statuto ordinario e delle regioni Sicilia e Sardegna assicurano, invece, un contributo alla finanza pubblica pari a 250 milioni di euro annui per ciascun anno dal 2024 al 2028, di cui 200 milioni di euro annui a carico dei comuni e 50 milioni di euro annui a carico delle province e delle città metropolitane. Fa presente, inoltre, che dall'obbligo di assicurare tale contributo sono esclusi, peraltro, gli enti locali in dissesto finanziario o in procedura di riequilibrio finanziario, nonché gli enti che abbiano sottoscritto con il Governo gli accordi per il ripiano del disavanzo o per l'avvio percorsi di riequilibrio strutturale previsti dalla legge di bilancio 2022 e dal decreto-legge n. 50 del 2022. Rammenta che gli importi del contributo a carico di ciascun ente sono determinati con decreto del Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, da emanare entro il termine del 31 gennaio 2024, previa intesa in sede di Conferenza Stato-città e autonomie locali.
  Fa, inoltre, presente che sono prorogate al 2026 le disposizioni di contenimento della spesa previste per le Agenzie fiscali dalla legislazione vigente, di cui al comma 537.
  Infine, rileva che il comma 541 abroga dal 1° gennaio 2025 il Fondo per il commercio equo e solidale.
  Per quanto riguarda la seconda sezione del disegno di legge di bilancio, ricorda che l'articolo 2 reca l'approvazione dello stato di previsione dell'entrata, mentre gli articoli dal 3 al 17 recano l'approvazione degli stati di previsione della spesa dei Ministeri. Gli articoli 18, 19 e 20 recano il totale generale della spesa, i quadri generali riassuntivi e alcune disposizioni di carattere prevalentemente contabile di diverso tenore. L'articolo 21 reca, infine, l'indicazione dell'entrata in vigore della legge di bilancio.
  Segnala, infine, che nel corso dell'esame presso il Senato sono stati aggiunti alcuni commi finali all'articolo 20 riguardanti, rispettivamente, le modifiche apportate con la nota di variazioni alla struttura del bilancio di alcuni Ministeri, in considerazione dei decreti del Presidente del Consiglio dei ministri recanti le riorganizzazioni delle amministrazioni centrali adottati a seguito della presentazione del disegno di legge di bilancio, nonché la disciplina dei criteri di determinazione delle risorse finanziarie annuali da destinare al bilancio autonomo della Corte dei conti, la quale prevede che tali risorse siano quantificate in misura percentuale delle spese finali del bilancio dello Stato, come previste in sede di presentazione del disegno di legge di bilancio di previsione, al netto degli interessi passivi e delle risorse relative al PNRR.
  Per quanto riguarda i profili finanziari del provvedimento, fa rinvio alla documentazione predisposta dagli uffici.

  Claudio MANCINI (PD-IDP), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede alla presidenza di confermare che ai lavori della seduta odierna sia presente un rappresentante del Governo.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, conferma che partecipa ai lavori odierni, dall'inizio della seduta, il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze, Federico Freni, che è collegato in videoconferenza.

  Marco GRIMALDI (AVS) ringrazia preliminarmente il presidente Mangialavori e i deputati partecipanti alla seduta, in presenza o in videoconferenza, nonché gli uffici della Camera, per l'avvio dell'esame del disegno di legge di bilancio per il triennio 2024-2026 alla vigilia delle festività natalizie.
  Coglie, altresì, l'occasione per celebrare il quarantacinquesimo anniversario dall'istituzione del Servizio sanitario nazionale, grazie al quale, attraverso il lavoro encomiabile del personale sanitario e delle relative strutture, il nostro Paese ha saputo affrontare e superare l'emergenza della pandemia da COVID-19. Evidenzia pertanto l'assoluta necessità di supportare e tutelare Pag. 31il sistema sanitario nazionale italiano, il cui efficace funzionamento richiederà in futuro circa 12 o 13 miliardi di euro l'anno, che difficilmente potranno essere reperiti facendo nuovamente ricorso a un maggior indebitamento, osservando che diversi emendamenti del suo gruppo saranno destinati a tale finalità, anche nell'ottica di ridurre gli inaccettabili ritardi dovuti alle liste d'attesa.
  Osserva, inoltre, che l'annuncio iniziale del Governo che aveva assicurato che, per la prima volta, a differenza di quanto avvenuto in passato, la manovra di finanza pubblica sarebbe stata esaminata celermente dalle Camere, senza possibilità di apportare modifiche al testo licenziato dal Consiglio dei ministri, è stato palesemente sconfessato alla prova dei fatti, se solo si pone mente alle innumerevoli misure di carattere localistico che sono state inserite durante l'iter del provvedimento e ai gravi ritardi che hanno caratterizzato la discussione presso l'altro ramo del Parlamento.
  Per citare solo alcune tra le misure più localistiche, fa riferimento ai contributi concessi alla Fondazione di Enrico Michetti, ad un asilo nido nel Friuli-Venezia Giulia sito nel collegio del senatore Mario Borghese, al recupero di un immobile nel trapanese in favore di un collaboratore di Vittorio Sgarbi, ad un asilo nido a Montereale Valcellina, seggio d'elezione del Ministro Ciriani, al laghetto per lo sci nautico a San Gervasio Bresciano, al Golf club di Asiago, all'autodromo di Monza ovvero, ancora, a un campo sportivo ubicato ad Arzano. Si limita ad osservare, che rispetto a tale vergognosa lista di interventi, il suo gruppo avrebbe anche ben potuto presentare un ampio numero di proposte emendative dello stesso segno, volte ad intervenire sulla pluralità di situazioni locali che versano in situazione di difficoltà e che sono comunque altrettanto meritevoli di attenzione da parte del Governo e del Parlamento.
  Ritiene, in particolare, che si tratti di una manovra di finanza pubblica che mortifica il Servizio sanitario nazionale, ledendo seriamente il diritto alla salute dei nostri concittadini, e che appare incapace di arrestare l'emorragia di medici, dirigenti sanitari, infermieri e ostetriche verso l'estero, senza prevedere al contempo alcuna seria politica di investimento nel sistema sanitario e nel suo capitale umano. Fa, altresì, presente che anche l'innalzamento a 72 anni dell'età pensionabile di medici ospedalieri e universitari, proposto nel corso dell'esame presso il Senato della Repubblica, non affronta, viceversa, il tema ineludibile rappresentato dalla necessità di procedere ad uno sblocco del tetto delle assunzioni.
  In tale quadro, osserva che anche le risorse destinate al finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato non tengono minimamente conto dell'alto livello dell'inflazione nel nostro Paese. Parimenti, sono del tutto insufficienti le risorse destinate dal disegno di legge in esame alle misure di contrasto al disagio abitativo e per la promozione delle aree montane, che vengono invece considerate dalla maggioranza alla stregua di un parco di attrazioni. Al contempo la manovra difetta di interventi volti a contrastare la povertà e l'ingiustizia sociale, che affliggono pesantemente il nostro Paese, e a creare una piena e buona occupazione.
  Ritiene che, nel complesso, l'impianto della manovra presentata dal Governo Meloni presenti un carattere di maggiore austerità anche rispetto all'azione posta in essere dal Governo Monti, come evidenziato di recente dalla stessa Elsa Fornero, che di quel Governo fu Ministra del lavoro e delle politiche sociali.
  In materia previdenziale, rileva infatti che l'attuale Governo, invece di abolire la cosiddetta riforma Fornero, l'ha piuttosto ulteriormente inasprita, dal momento che, da un lato, la cosiddetta Quota 103 consentirà l'uscita anticipata nel 2024 a solo circa 17.000 persone, dall'altro, sono stati innalzati i requisiti anagrafici per accedere all'APE sociale e ad Opzione donna e, dall'altro ancora, le ulteriori norme relative al pensionamento anticipato appaiono assai penalizzanti e comporteranno certamente una notevole riduzione degli assenti pensionistici, soprattutto con riferimento ai soggetti che hanno fatto ingresso nel mondo del lavoro dopo il 1996, con la conseguenza Pag. 32che quasi tutti i cosiddetti millenials non potranno di fatto andare in pensione prima del compimento dei 71 anni d'età.
  Rileva, altresì, che in un Paese come il nostro che, oltre al rallentamento congiunturale, sconta debolezze strutturali, il maggior debito non potrà essere compensato da un parallelo aumento del PIL, la cui crescita è di fatto pari a circa la metà di quanto ottimisticamente pronosticato dal Governo, senza che al riguardo il disegno di legge in esame delinei una possibile via d'uscita.
  Nel premettere che per gli anni successivi al 2024 assai difficilmente il Governo potrà nuovamente fare ricorso ad un maggior indebitamento, fa quindi presente che nel provvedimento in esame mancano del tutto interventi volti a promuovere le politiche industriali del nostro Paese ovvero misure destinate agli incrementi salariali o alla proroga dello smart working per i lavoratori fragili, mentre abbondano le norme di carattere localistico o microsettoriale.
  Segnala che l'unica nota positiva è rappresentata, grazie ad un'azione comune condotta dalle diverse forze di opposizione, dalla destinazione di 40 milioni di euro ad iniziative a sostegno delle donne vittime di violenza, sebbene l'urgenza e l'intenzione fossero tutt'altre, ovvero di stanziare risorse aggiuntive attingendole tra quelle a vario titolo imputate per la fase emendativa ai gruppi di maggioranza.
  Sottolinea, altresì, come l'aumento dell'IVA dal 5 al 10 per cento per i prodotti per l'infanzia e per la cosiddetta tampon tax, al pari di quello relativo ai seggiolini nelle auto, la cui aliquota IVA è elevata addirittura al 22 per cento, denotano la scarsissima attenzione del Governo e della sua maggioranza proprio rispetto alla difesa della tanto sacralizzata famiglia, mentre al tempo stesso viene rinviata l'entrata in vigore della plastic tax prevista dal 2020, che invece avrebbe avuto positivi effetti non solo economici, ma anche ambientali. Avverte che tutto ciò comunque non stupisce, giacché la logica di questo Governo è quella di lasciar fare a chi vuole fare, fermo restando che a pagare sarà sempre chi già oggi sta peggio.
  Quanto alla proroga a tutto il 2024 della riduzione del cuneo fiscale, osserva che tale misura risulterà in parte inefficace qualora non si decida di intervenire direttamente sui salari, come le forze di opposizione hanno cercato di fare attraverso l'introduzione del salario minimo legale, dal momento che non si può agire esclusivamente sul fronte della tassazione, ma occorre piuttosto procedere, finalmente, a una seria politica di redistribuzione del reddito.
  Evidenzia, altresì, che pure l'aumento al 26 per cento della cedolare secca sugli affitti brevi produrrà effetti di gettito trascurabili, mentre appare ormai ineludibile la necessità di prevedere una tassazione sui grandi patrimoni, dalla quale, anche ipotizzando un'aliquota minima dello 0,1 per cento sui patrimoni netti di almeno 5,4 milioni di euro, si ricaverebbero circa 16 miliardi di euro, come suggerito anche di recente da illustri studiosi quali Zucman, Stiglitz e Piketty.
  Osserva che anche l'introduzione di una nuova disciplina relativa al monopolio di Stato su coltivazione, lavorazione, introduzione, importazione e vendita della cannabis, che sarà oggetto di una specifica proposta emendativa del suo gruppo, consentirebbe un recupero di gettito nell'ordine di circa 6-7 miliardi di euro, sottraendo al contempo alle organizzazioni criminali quote di economia irregolare e nascosta.
  Rammenta, inoltre, che sono del tutto assenti anche interventi per la riduzione dell'orario di lavoro, a parità di retribuzione, o per la gratuità degli asili nido, misure di cui invece il Paese ha necessario bisogno.
  Altre proposte emendative del suo gruppo riguarderanno la prevista realizzazione del ponte sullo stretto di Messina, al fine di distogliere le risorse destinate a tale opera, del tutto irrealistica e folle, per finalizzarle al rafforzamento del trasporto pubblico locale, nel quadro più generale delle politiche industriali del nostro Paese.
  Ritiene, inoltre, che la manovra di finanza pubblica in esame reiteri una logica tipica di un vecchio liberismo, riproponendoPag. 33 una ricetta economica che in passato ha già ripetutamente dimostrato di essere fallimentare, evidenziando altresì che in tal modo il Governo riporta il Paese nelle condizioni di una grave austerità economica, che, in assenza delle cospicue risorse provenienti dal PNRR, si sarebbe di fatto già trasformata in una vera e propria recessione.
  In conclusione, ritiene che il disegno di legge di bilancio per il triennio 2024-2026, presentato da un Governo che in più occasioni ha sostenuto le esigenze dei grandi gruppi energetici e bancari, sia un provvedimento di corto respiro e del tutto privo di visione, che si limita a prevedere una miriade di misure clientelari e finirà con il trascinare di nuovo gli italiani nell'incubo dell'austerità, giocando come sempre sulla pelle dei più deboli.
  Rispetto a tutto ciò, il gruppo AVS si batterà invece, con le proprie proposte emendative, per disegnare un'Italia diametralmente opposta a quella che l'attuale Governo intende rappresentare.

  Gianmauro DELL'OLIO (M5S), intervenendo in videoconferenza, rileva il carattere evidentemente restrittivo del disegno di legge di bilancio per il triennio 2024-2026, nel suo impianto complessivo, che rivela altresì l'incompetenza del Governo. Ricorda che, nonostante gli auspici iniziali dell'Esecutivo, l'iter parlamentare del provvedimento è stato tutt'altro che celere e che il testo si è vergognosamente arricchito, durante l'esame presso l'altro ramo del Parlamento, di una miriade di misure localistiche e microsettoriali, prive di qualsivoglia omogeneità.
  Osserva che anche l'ulteriore proroga della riduzione del cuneo fiscale, già avviata dal precedente Governo Draghi, non porterà maggiori risorse nelle tasche degli italiani, in quanto più che compensato negativamente dalla riforma delle aliquote fiscali relative alla tassazione sul reddito, mentre risultano completamente assenti gli interventi in favore degli investimenti e delle imprese, fatte salve alcune disposizioni concernenti i fondi di garanzia.
  In tale quadro, è del tutto evidente che si renderà necessaria nel corso del 2025 una manovra correttiva dei conti pubblici, sebbene non sia allo stato ancora possibile comprendere se, per ragioni di mero opportunismo elettorale, ciò avverrà prima o dopo il prossimo rinnovo del Parlamento europeo.
  Osserva, inoltre, che anche il recentissimo accordo raggiunto dal Consiglio Ecofin sulle regole della nuova governance economica europea non potrà che portare il nostro Paese in una situazione di maggiore austerità economica rispetto al passato, posto che anche l'avanzo primario dovrà essere accompagnato da livelli adeguati di crescita, altrimenti le risorse necessarie potranno essere reperite solamente tramite una maggiore tassazione sui redditi e una riduzione dei servizi pubblici erogati.
  Richiama, altresì, l'attenzione sulle innumerevoli «mancette» localistiche in favore dei gruppi di maggioranza presenti nel testo del provvedimento modificato presso il Senato, che vanno, solo per citarne alcuni, dai contributi per la metropolitana di Milano a quelli destinati al polo di Piombino, all'autodromo di Monza, alle infrastrutture stradali di Vibo Valentia, alla Bulloneria Morino di Vogogna, al porto di Civitavecchia. Parimenti, esprime dubbi sull'utilità di destinare risorse agli impianti di risalita.
  Anche sul fronte previdenziale, ritiene che le misure contenute nel provvedimento si limitino a rinviare la risoluzione delle principali questioni.
  Reputa indecorosa, inoltre, la scelta di finalizzare risorse finanziarie molto cospicue alla realizzazione del ponte sullo stretto di Messina, peraltro penalizzando ulteriormente, alla luce delle modifiche apportate al Senato, le stesse regioni del Sud, dal momento che una parte del fabbisogno di spesa viene imputato al Fondo per lo sviluppo e la coesione, in deroga alla chiave di ripartizione di quest'ultimo tra le diverse aree del Paese.
  Più in generale, sottolinea i numerosi limiti presenti nella legge di bilancio 2024 sotto il profilo delle risorse impiegate in materia di infrastrutture.
  Evidenzia alcune misure sulle quali appare a suo avviso addirittura vergognoso Pag. 34l'atteggiamento del Governo, richiamando, ad esempio, la misura che individua una terza rata IMU, stabilendo che, solo per il 2023, in deroga alla normativa vigente, si aggiunga una nuova scadenza per la pubblicazione delle delibere sul sito del Ministero dell'economia e delle finanze e conseguentemente un termine aggiuntivo per il pagamento del conguaglio relativo alla medesima imposta. Richiama altresì la misura relativa all'aliquota IVA sui prodotti per l'igiene femminile e per la prima infanzia, posticipando al 2024, al contempo, la decorrenza dell'efficacia delle cosiddette plastic e sugar tax, istituite nel 2020. Infine, per quanto riguarda la cosiddetta ZES unica, pur prevedendosi fondi per 1,8 miliardi di euro, sottolinea come lo stato di attuazione della misura sia assolutamente fermo, in particolare sul piano dell'adozione dei necessari atti normativi.
  Evidenzia altresì che, per quanto riguarda gli investimenti per la sanità, a fronte di un rifinanziamento del livello del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo stato pari a 3 miliardi di euro per l'anno 2024, sia poi previsto un definanziamento a partire dall'anno 2033.
  Sottolinea come sarebbe stato molto utile avvalersi, per la stesura della legge di bilancio 2024, della misura con la quale si prevede di assumere esperti nella valutazione della spesa e delle politiche pubbliche, mentre stigmatizza fortemente la previsione di un incremento di 2 milioni di euro destinate agli uffici di diretta collaborazione del Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.
  Reputa estremamente pericolosa la previsione di cui all'articolo 1, comma 70, introdotto dal Senato, ai sensi del quale si rende permanente la possibilità di avviare le procedure di affidamento della progettazione di opere pubbliche anche in caso di disponibilità di finanziamenti limitati alle sole attività di progettazione.
  Intervenendo con riferimento al superbonus, denuncia la fraudolenta narrazione che viene fatta della misura, tacciata come il peggiore dei mali possibili, senza però ricordare i vantaggi che ne sono rivenuti in termini di maggiori entrate fiscali e di incremento dell'occupazione.
  Denuncia altresì come sia del tutto assente, all'interno del disegno di legge di bilancio all'esame della Commissione, una strategia di sviluppo e crescita duratura del Paese, profilo peraltro sottolineato anche nella relazione dell'Ufficio parlamentare di bilancio.
  In conclusione, stigmatizza le modalità d'esame del provvedimento, che nella sua lettura presso questo ramo del Parlamento sono caratterizzate da tempi talmente rapidi da impedire qualsiasi tipo di intervento modificativo, esautorando sostanzialmente Camera dalla possibilità di discutere nel merito le misure contenute nel provvedimento.
  Considerata la scarsa percentuale di risorse del PNRR ad oggi effettivamente impiegate per la realizzazione degli interventi, esprime, infine, preoccupazione, per un futuro intervento da parte del Governo, dopo quella che ha eliminato il controllo concomitante della Corte dei conti, sugli strumenti di controllo e sulle fattispecie di reati nella pubblica amministrazione connessi alla realizzazione di progetti compresi nel PNRR, quali l'abuso d'ufficio.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP) interviene sottolineando, in primo luogo, l'importanza della presenza fisica in Commissione Bilancio di una consistente delegazione del Partito Democratico e rimarcando la centralità, non formalisticamente rituale, dell'esame parlamentare in Commissione della legge di bilancio per il 2024.
  Stigmatizza fortemente il forte ritardo con il quale si è concluso l'esame presso il Senato della legge di bilancio 2024 e sottolinea che l'approvazione definitiva alla Camera avverrà, considerati i tempi ristrettissimi, soltanto per il senso di responsabilità delle opposizioni, che hanno dato la disponibilità ad accordarsi per la conclusione dell'esame entro l'esercizio finanziario in corso.
  Ricorda come, a differenza dello scorso anno, il ritardo nei tempi di approvazione della legge di bilancio 2024 non possa assolutamente essere giustificato dai tempi di insediamento del Governo, ma è esclusivamentePag. 35 addebitabile ad una insufficiente capacità di gestione dell'iter parlamentare del provvedimento.
  Nel merito, evidenzia come la legge di bilancio 2024 sia per la maggior parte finanziata con l'emissione di maggior debito, e che oltre due terzi delle risorse siano destinate semplicemente a confermare misure che sono state introdotte dai precedenti Governi, come ad esempio il taglio del cuneo fiscale. Denuncia le modalità con cui è stato impostato l'iter della legge di bilancio per il 2024 dove, a fronte del sostanziale divieto per la maggioranza di presentare emendamenti, con gli emendamenti governativi e dei relatori sono stati introdotti numerosi interventi di carattere localistico e microsettoriale.
  Conclude, evidenziando come non sia veritiera la narrazione del Governo secondo la quale, essendo il Paese in fase di austerità, sarebbe indispensabile concentrare le poche risorse disponibili su obiettivi precisi, mentre si sono risuscitate disposizioni che evocano le famose leggi «mancia» e si è giunti a prefigurare l'attribuzione di risorse ai privati nel campo della formazione dei dirigenti pubblici, scavalcando in qualche modo le competenze della Scuola nazionale dell'amministrazione, in favore di centri di formazione collocati in precise aree geografiche.
  Per quanto attiene la materia dei bonus edilizi e del superbonus, richiama le affermazioni della maggioranza sugli impegni presi dai precedenti Esecutivi, che avrebbero condizionato i margini di manovra dell'attuale Governo, rendendoli più limitati. Evidenzia, tuttavia, il rischio per migliaia di piccoli artigiani di finire sul lastrico, semplicemente perché hanno fornito i materiali necessari per la realizzazione degli interventi, scontando oggi il fatto di non essere pagati perché la misura si è sostanzialmente bloccata, per effetto delle scelte compiute con riferimento in particolare alla cessione dei crediti.
  Chiede quindi che, in relazione all'indagine conoscitiva svolta dalla Commissione su questa tematica, si possa calendarizzare al più presto la discussione del relativo documento conclusivo, essendovi tutti gli elementi per valutare tutti gli effetti della misura, soprattutto per confutare la tesi che tale intervento sia servito solo ad imprenditori italiani disonesti, laddove quella misura ha invece contribuito, in un momento molto difficile per l'economia italiana, alla crescita del prodotto interno lordo e al passaggio da un debito pubblico del 155 per cento del PIL al 141 per cento.
  Prosegue criticando le previsioni economiche poste a fondamento del disegno di legge di bilancio, che si basano su stime di crescita per l'anno prossimo pari all'1,2 per cento, mentre di recente la Banca d'Italia ha stimato una crescita del PIL per il 2024 che non va oltre lo 0,6 per cento. Si dichiara inoltre scettico di fronte alla previsione di privatizzazioni da attuarsi nei prossimi tre anni, per un valore di quasi 20 miliardi di euro, laddove non sono ancora disponibili i dati relativi ai beni da privatizzare, né sono state illustrate le modalità per portare avanti tale piano.
  Ribadisce, quindi, la richiesta, proveniente da tutti i Gruppi di opposizione, di un'audizione del Ministro Giorgetti presso la Commissione sul tema delle conseguenze per l'impianto della legge di bilancio derivanti dalla conclusione del negoziato sulla riforma del Patto di stabilità e crescita, anche alla luce del voto contrario della Camera sulla ratifica dell'Accordo di modifica del MES.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, fa presente di avere ricevuto nella giornata di ieri la citata richiesta, sottoscritta dai deputati Ubaldo Pagano, Torto, Marattin e Richetti, ai quali si è associato oggi, a nome del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra, il deputato Grimaldi. Al riguardo, fa presente di aver tempestivamente preso contatti con il Ministero dell'economia e delle finanze per informare il Ministro Giorgetti di tale richiesta ed acquisirne gli orientamenti. Pur essendo in attesa di un riscontro da parte del Ministro, considerando i tempi a disposizione, ritiene oggettivamente poco probabile che il Ministro possa assicurare la propria presenza in Commissione prima della conclusione dell'esame del disegno di legge di bilancio.

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  Claudio MANCINI (PD-IDP) interviene per chiedere esplicitamente al presidente se la sua previsione debba essere intesa fin da subito come una risposta negativa, avente quindi carattere politico, ovvero se ci siano margini per poter realizzare la suddetta audizione.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, ribadisce che, a fronte della richiesta pervenuta dai gruppi di opposizione, ha attivato gli opportuni contatti ai fini di acquisire le disponibilità del Ministro, che, a quanto risulta, non potrebbe intervenire già nella seduta della Commissione del prossimo 27 dicembre, mentre sarebbe disponibile ad intervenire in un momento successivo in modo da rendere edotto il Parlamento circa i negoziati svolti sulla riforma del Patto di stabilità e crescita. Per quanto riguarda il voto sulla proposta di legge di ratifica dell'Accordo di modifica del MES, osserva che il Parlamento, e non il Governo, ha deciso sulla materia. In tale contesto, il sottosegretario Freni ha fornito in Commissione i chiarimenti richiesti, sottolineando l'assenza di profili critici in termini di copertura finanziaria del provvedimento, rimettendosi poi alle valutazioni della Commissione Bilancio in sede di espressione del proprio parere sulla proposta formulata dalla relatrice. Ritiene, pertanto, che su questi temi il Ministro non avrebbe ulteriori elementi da aggiungere.

  Il sottosegretario Federico FRENI, intervenendo in videoconferenza, rappresenta che nella mattinata del prossimo 27 dicembre il Ministro non sarà disponibile per partecipare ai lavori della Commissioni, mentre potrebbe valutarsi la possibilità di una sua presenza nel pomeriggio della medesima giornata. Si riserva, in ogni caso, di verificare tale possibilità.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) con riferimento alle considerazioni dell'onorevole Grimaldi, che stigmatizzava sia l'assenza di emendamenti presentati dalle forze di maggioranza, sia la mancanza di compattezza delle stesse forze, evidenzia che, a suo avviso, è vero esattamente il contrario, poiché la maggioranza nell'ambito della discussione della manovra di finanza pubblica ha dato prova di grande stabilità e di compattezza nell'azione. Afferma, inoltre, che sul tema delle risorse stanziate per il comparto sanitario non si può tacciare il Governo e la maggioranza di aver fatto troppo poco, dal momento che sono state stanziate risorse in misura superiore al passato.
  Con riferimento, invece, all'intervento del collega Dell'Olio, asserendo che il timore palesato da quest'ultimo sull'utilizzo e sulla gestione dei fondi messi a disposizione nell'ambito del PNRR è privo di fondamento giacché la Commissione europea ha provveduto senza riserva alla liquidazione delle rate di spettanza dell'Italia e ha altresì approvato le proposte di modifica del predetto Piano proposte dall'attuale Governo. Ritiene, invece, assolutamente infondate le accuse rivolte rispetto a possibili casi di cattiva gestione e alla possibile commissione di reati. Rispetto, poi, al potenziamento del personale nei Ministeri e all'assunzione di nuovi collaboratori, ritiene che vadano sicuramente accolti con favore gli interventi che sono volti a rafforzare la pubblica amministrazione, a fronte di una conclamata carenza di risorse e di personale.
  Osserva, infine, che sul tema delle misure microsettoriali e localistiche, più volte contestato dall'opposizione, sono state comunque indicate nella legge di bilancio alcune opere pubbliche necessarie che finalmente vengono finanziate e si riserva di produrre un elenco delle cosiddette «mancette» presentate e approvate dai gruppi ora all'opposizione nelle precedenti sessioni di bilancio, per poter fare un debito confronto con quelle attualmente all'esame.
  Da ultimo, con riferimento a quanto affermato dal collega Dell'Olio circa gli interventi nelle zone montane, tiene a sottolineare che gli investimenti negli impianti di risalita, in quanto opere di rilevanza pubblica, non dovrebbero suscitare alcuno scalpore da parte dell'opposizione, che con le critiche rivolte alla maggioranza e al Pag. 37Governo tende, invece, a svilire l'importanza di determinati settori economici.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP), intervenendo in videoconferenza, ricorda che il Governo Meloni si era impegnato a limitare le risorse stanziate tramite bonus, in quanto tali misure, per definizione di carattere temporaneo, utilizzate soprattutto nel periodo del lockdown per supplire all'assenza di ammortizzatori sociali adeguati, si rivelano assolutamente non strutturali e del tutto inadeguate in molti dei contesti in cui sono state adottate, come ad esempio, nel campo della lotta alla povertà. Alla prova dei fatti, tuttavia, il Governo sembra invece voler procedere con misure di carattere temporaneo e non sistematico.
  Rileva inoltre che aver smantellato il reddito di cittadinanza per sostituirne la funzione con la misura della cosiddetta «Carta dedicata a te», sia stato un errore, in quanto tale ultima previsione non contempla, tra l'altro, alcuna differenziazione tra famiglie con nuclei più o meno numerosi. Inoltre, anche la distribuzione delle risorse sul territorio, tra i vari comuni, segue criteri che non permettono una equa assegnazione delle risorse disponibili tra tutti i cittadini che ne avrebbero diritto.
  Osserva poi che anche la misura dell'assegno universale sia stata definanziata, con l'adozione di soluzioni che non hanno nulla a che vedere con un contrasto effettivo alla povertà e al sostegno della famiglia.
  Sul tema del lavoro, infine, sottolinea la situazione di grave allarme registrata dagli stessi dati forniti da EUROSTAT riguardo all'ultimo anno, secondo cui gli incrementi salariali nel nostro Paese sono stati del 3 e 4 per cento, a fronte di una media dell'Eurozona del 5 per cento. A tale riguardo, ricorda la proposta del suo gruppo di introdurre obbligatoriamente una indennità di vacanza contrattuale indicizzata all'inflazione per fare in modo che ci fosse un disincentivo a non rinnovare contratti scaduti in larga parte prima del 2021 e, quindi, prima che l'aumento dell'inflazione incidesse per circa il 15-16 per cento sul montante della retribuzione del singolo lavoratore. Annuncia che verrà riproposto un emendamento in tal senso, nell'ambito di misure volte a garantire forme di retribuzione minima.
  Manifesta quindi l'orientamento favorevole del suo gruppo circa le iniziative concernenti il taglio del cuneo fiscale, purché tali misure si inseriscano nell'ambito di una più ampia prospettiva di riforma del sistema contributivo. Reputa viceversa contraddittorio l'atteggiamento della maggioranza in materia pensionistica, lamentando la prevista penalizzazione di tutti i meccanismi di anticipazione dell'età pensionabile.
  Chiede quindi al rappresentante del Governo di voler fornire informazioni di maggior dettaglio con riferimento alla quantificazione degli effetti finanziari dell'emendamento che, nel corso dell'esame presso l'altro ramo del Parlamento, ha modificato la disciplina relativa al pensionamento anticipato di medici e altri dipendenti del pubblico impiego. In particolare, rileva l'esigenza di conoscere quali siano le stime in merito al numero di persone che si prevede opteranno rispettivamente per la pensione anticipata e per la pensione di vecchiaia, in modo da poter valutare in maniera compiuta le stime degli oneri riportate nella relazione tecnica riferita alla disposizione.
  Rinnova, quindi, la propria contrarietà rispetto alle misure che introducono forme di condono fiscale, manifestando altresì viva preoccupazione per le risorse previste per la sanità, che reputa esigue a fronte del perdurante aumento dei costi e che ritiene non saranno sufficienti a far fronte agli oneri connessi ai rinnovi contrattuali o a quelli relativi all'assunzione di nuovo personale.

  Il sottosegretario Federico FRENI, intervenendo in videoconferenza, si impegna a fornire una risposta alla richiesta della deputata Guerra nella giornata di mercoledì 27 dicembre. Comunica, quindi, la disponibilità del Ministro dell'economia e delle finanze a partecipare ai lavori in sede referente della Commissione Bilancio nella seduta pomeridiana del 27 dicembre 2023.

  Claudio MANCINI (PD-IDP) esprime apprezzamento per la disponibilità del MinistroPag. 38 dell'economia e delle finanze a rendere conto alla Commissione degli esiti del negoziato relativo al nuovo Patto di stabilità, le cui vicende reputa debbano necessariamente intrecciarsi con la discussione sulla manovra di bilancio, anche alla luce del mutato quadro politico di riferimento culminato con la mancata ratifica dell'Accordo di riforma del Trattato sul Meccanismo europeo di stabilità.
  Ritiene in particolare che i saldi tendenziali della manovra in esame dovranno essere necessariamente rivisti in base al nuovo Patto di stabilità e agli intendimenti relativi a specifici obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Con riferimento all'Accordo di modifica del MES, ritiene che si debba prendere atto dell'atteggiamento mostrato dalla maggioranza nell'occasione dell'esame del provvedimento in Assemblea, che si è concluso con una reiezione della proposta di legge di ratifica, e del diverso orientamento rappresentato dal Ministro dell'economia e delle finanze, che avrebbe espresso il suo orientamento favorevole alla ratifica dell'Accordo stesso.
  A suo avviso, le cause dell'esito parlamentare della proposta di legge di ratifica sarebbero da individuare nella contrarietà politica e culturale della maggioranza sulle condizionalità che agiscono su determinati obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza e sulle relative riforme, quali in particolare la transizione ecologica e la transizione digitale. Manifesta infine la disponibilità del suo gruppo a discutere dei contenuti del Patto di stabilità e crescita e delle opportunità ad esso sottese, ritenendo necessarie serietà e fermezza sulla tenuta dei conti pubblici.

  Silvia ROGGIANI (PD-IDP), intervenendo in videoconferenza, prende atto della marcia indietro del Governo rispetto all'entità dei tagli lineari inizialmente previsti dalla manovra, tuttavia esprimendo un giudizio critico sull'impianto generale della manovra anche a fronte dei numerosi interventi localistici e microsettoriali che sono stati introdotti nel corso dell'esame presso l'altro ramo del Parlamento.
  Reputa viceversa necessaria l'introduzione di misure strutturali che rilancino l'economia del Paese e che rifinanzino debitamente il comparto degli enti locali, in modo da consentire agli stessi di svolgere pienamente le loro funzioni.
  Nell'esprimere apprezzamento per l'accoglimento al Senato dell'ordine del giorno che consente ai Comuni la presentazione del bilancio di previsione fino al prossimo mese di marzo, reputa necessario conoscere quali progetti siano oggetto di definanziamento a per effetto delle modifiche al Piano nazionale di ripresa e resilienza, evidenziando che la situazione di incertezza e di assenza di informazioni univoche rappresenti una grave criticità per gli enti territoriali coinvolti nell'attuazione del Piano.
  Osserva, quindi, che il disegno di legge di bilancio all'esame della Commissione risulta carente sotto molti profili, richiamando in particolare l'assenza di adeguate misure dirette al contrasto del caro-vita, al sostegno ai soggetti socialmente fragili e alla promozione della natalità, ritenendo che la contrarietà della maggioranza al salario minimo e al reddito di cittadinanza non offra risposte alle esigenze manifestate dal Paese.
  Esprime infine apprezzamento per la preannunciata presenza del Ministro dell'economia e delle finanze ai lavori della Commissione nella giornata del prossimo 27 dicembre.

  Andrea CASU (PD-IDP), nell'esprimere un giudizio critico sull'esame del disegno di legge di bilancio svolto presso l'altro ramo del Parlamento, che ritiene aver peggiorato i contenuti della manovra in esame, manifesta apprezzamento per la preannunciata presenza del Ministro dell'economia e delle finanze ai lavori della Commissione, sottolineando la necessità di tenere alto il confronto politico tra maggioranza e opposizione su temi fondamentali quali, in particolare, la scuola, il lavoro, il trasporto pubblico locale e l'assunzione di nuovo personale nella pubblica amministrazione. Preannuncia quindi, a nome del suo gruppo, la presentazione di emendamenti recanti misure che, a suo avviso, vanno oggettivamente nell'interesse del Paese e che, qualora non incluse nella manovra in esame, auspica possano comunque essere tenute Pag. 39nella debita considerazione dal Governo nei provvedimenti che saranno adottati nel prossimo futuro.

  Arturo SCOTTO (PD-IDP), intervenendo in videoconferenza, preannuncia la presentazione di alcune proposte emendative, già presentate in Senato da alcuni membri dell'opposizione, che ricalcano sostanzialmente la proposta di legge unitaria dell'opposizione sul salario minimo, esaminata di recente dalla Camera. Rileva la necessità e l'urgenza di introdurre la misura del salario minimo anche alla luce dei recenti dati OCSE che evidenziano come in Italia, nell'ultimo trentennio, i salari siano aumentati poco più del 2 per cento, mentre gli utili sono cresciuti tra il 40 ed il 60 per cento. Chiarisce che la misura del salario minimo non risolve da sola la questione salariale, ma dovrebbe comunque essere accompagnata da una politica di rinnovo dei contratti, che l'attuale Governo non sembrerebbe invece intenzionato ad agevolare. Preannuncia anche la presentazione da parte del suo gruppo di proposte emendative allo scopo di consentire l'indicizzazione delle retribuzioni dei dipendenti pubblici e privati, i cui contratti non vengono rinnovati da molto tempo. Chiede quindi alla maggioranza di riflettere sulla questione salariale, che è divenuta quanto mai attuale per la perdita del potere d'acquisto dovuta agli elevati tassi di inflazione.

  Gianmauro DELL'OLIO (M5S), intervenendo in videoconferenza, chiarisce il suo pensiero rispetto alle affermazioni che gli sono state attribuite dall'onorevole Trancassini. In primo luogo, precisa di non aver timore rispetto agli interventi previsti dal PNRR, ma manifesta solo preoccupazione in ordine alle misure e alle procedure che il Ministro Fitto potrebbe decidere di adottare per velocizzarne l'attuazione.
  In secondo luogo, ricorda di non aver mai inteso svilire la rilevanza economica del settore degli impianti di risalita, ma di aver sottolineato che, oltre alle misure previste dalla presente legge di bilancio, anche in passato sono state destinate molte risorse a tali impianti. Rileva peraltro che lo stanziamento di 190 milioni di euro previsto nel disegno di legge di bilancio è di poco inferiore a quello disposto per il comparto sicurezza, che è pari a 220 milioni di euro.
  In terzo luogo, precisa che, in virtù del comma 36 dell'articolo 1 del disegno di legge di bilancio, non vengono potenziati gli uffici della pubblica amministrazione, ma gli uffici di diretta collaborazione del Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste il cui personale non viene assunto a seguito di pubblico concorso, ma scelto tra soggetti anche estranei alle pubbliche amministrazioni, sulla base di un rapporto fiduciario di diretta collaborazione con il Ministro.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara concluso l'esame preliminare del provvedimento ricordando che il termine per la presentazione delle proposte emendative è fissato alle ore 14.30 della giornata odierna.
  Nel dare atto che il Ministro dell'economia e delle finanze ha dato la propria disponibilità a partecipare alla seduta pomeridiana del prossimo 27 dicembre dedicata all'esame del provvedimento, rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 12.35.