CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 19 dicembre 2023
219.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO
Pag. 254

SEDE REFERENTE

  Martedì 19 dicembre 2023. — Presidenza della vicepresidente Maria Cristina CARETTA. – Interviene il sottosegretario all'agricoltura, alla sovranità alimentare e alle foreste, Luigi D'Eramo.

  La seduta comincia alle 13.40.

Norme per la valorizzazione della castanicoltura.
Nuovo testo C. 565 Nevi, C. 170 Cattoi, C. 616 Simiani, C. 754 Caretta e C. 992 Caramiello.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 28 settembre 2023.

Pag. 255

  Maria Cristina CARETTA, presidente, ricorda che il termine per la presentazione delle proposte emendative è scaduto alle ore 15 di venerdì 6 ottobre scorso. Comunica, al riguardo, che complessivamente, sono state presentate 19 proposte emendative (vedi allegato 1), in relazione alle quali non sono ravvisabili profili di inammissibilità ai sensi delle vigenti disposizioni regolamentari.

  Raffaele NEVI (FI-PPE), relatore, esprime parere favorevole sugli emendamenti Almici 1.4, 1.5 e 1.6. Esprime parere contrario sull'emendamento Caramiello 1.7. Esprime parere favorevole sugli emendamenti Davide Bergamini 2.1, 2.2, 3.1, 3.2 e 3.3. Esprime parere contrario sugli emendamenti Caramiello 3.6 e 4.2. Esprime parere favorevole sugli emendamenti Almici 4.3 e Carloni 10.1. Esprime parere contrario sull'emendamento Caramiello 12.1 e sull'articolo aggiuntivo Caramiello 12.02. Esprime parere favorevole sull'emendamento Davide Bergamini 13.1, purché sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2). Esprime parere favorevole sull'emendamento Davide Bergamini 14.1. Esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Caramiello 14.01. Esprime parere favorevole sull'emendamento Malaguti 16.1.

  Il sottosegretario Luigi D'ERAMO esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti Almici 1.4, 1.5 e 1.6 (vedi allegato 2), respinge l'emendamento Caramiello 1.7, approva gli emendamenti Davide Bergamini 2.1, 2.2, 3.1, 3.2 e 3.3 (vedi allegato 2.), respinge gli emendamenti Caramiello 3.6 e 4.2, approva gli emendamenti Almici 4.3 e Carloni 10.1 (vedi allegato 2) e respinge l'emendamento Caramiello 12.1 e l'articolo aggiuntivo Caramiello 12.02.

  Maria Cristina CARETTA, presidente, avverte che i presentatori hanno accettato la riformulazione dell'emendamento Davide Bergamini 13.1.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Davide Bergamini 13.1, come riformulato, e l'emendamento Davide Bergamini 14.1 (vedi allegato 2), respinge l'articolo aggiuntivo Caramiello 14.01 e approva l'emendamento Malaguti 16.1 (vedi allegato 2).

  Maria Cristina CARETTA, presidente, essendo conclusa la fase delle votazioni sulle proposte emendative presentate, comunica che il testo sarà trasmesso alle Commissioni I Affari Costituzionali, II Giustizia, IV Difesa, V Bilancio, VII Cultura, VIII Ambiente, X Attività produttive, XI Lavoro, XIV Politiche dell'Unione europea e alla Commissione parlamentare per le questioni regionali, per l'espressione del prescritto parere. Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.50.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 19 dicembre 2023. — Presidenza della vicepresidente Maria Cristina CARETTA. – Interviene il sottosegretario all'agricoltura, alla sovranità alimentare e alle foreste, Luigi D'Eramo.

  La seduta comincia alle 13.50.

DL 181/23: Disposizioni urgenti per la sicurezza energetica del Paese, la promozione del ricorso alle fonti rinnovabili di energia, il sostegno alle imprese a forte consumo di energia e in materia di ricostruzione nei territori colpiti dagli eccezionali eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023.
C. 1606 Governo.
(Parere alle Commissioni VIII e X).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Raffaele NEVI (FI-PPE), relatore, fa presente che la XIII Commissione Agricoltura è chiamata ad esprimere il prescritto parere sul decreto-legge in esame, che reca Pag. 256disposizioni urgenti per la sicurezza energetica del Paese, la promozione del ricorso alle fonti rinnovabili di energia, il sostegno alle imprese a forte consumo di energia e in materia di ricostruzione nei territori colpiti dagli eccezionali eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023.
  Passando al contenuto del provvedimento, segnala che risultano di competenza della Commissione Agricoltura le disposizioni contenute agli articoli 1, 5, 15 e 17.
  Osserva che l'articolo 1 reca misure per promuovere l'autoproduzione di energia rinnovabile nei settori energivori a rischio di delocalizzazione attraverso la cessione di energia rinnovabile a prezzi equi ai clienti finali energivori. In particolare, evidenzia che al comma 1 è previsto che, ai fini dell'individuazione del concessionario di superfici di proprietà di soggetti pubblici per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, siano preferiti i progetti di impianti fotovoltaici o eolici volti a soddisfare il fabbisogno energetico dei soggetti iscritti nell'elenco delle imprese a forte consumo di energia elettrica istituito presso la Cassa per i servizi energetici e ambientali (CSEA). Fa presente che il comma 2 prevede, poi, che il Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica disciplini un meccanismo per lo sviluppo di nuova capacità di generazione da fonti rinnovabili da parte delle imprese energivore nel rispetto di una serie di criteri previsti dal medesimo comma 2, che dispongono, tra l'altro, l'anticipazione da parte del GSE alle imprese iscritte nel citato elenco della CSEA di una quota parte delle quantità di energia elettrica rinnovabile e delle relative garanzie di origine. Segnala che al comma 3 si prevede che l'Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (ARERA) stabilisca le modalità di copertura degli oneri derivanti dall'anticipazione di energia da parte del GSE e le modalità per il riconoscimento e la copertura degli eventuali oneri connessi alle garanzie previste dal comma 2. Infine, fa presente che il comma 4 consente al GSE, ai fini dell'attuazione della norma in commento, di accedere ai dati del Sistema informativo integrato istituito presso l'Acquirente Unico S.p.A.
  Rileva che l'articolo 5 disciplina misure per il contributo alla flessibilità del sistema elettrico da parte degli impianti non abilitati alimentati da bioliquidi sostenibili.
  In particolare, segnala che al comma 1 è istituito un meccanismo per la contrattualizzazione di capacità produttiva alimentata da bioliquidi sostenibili i cui impianti siano già in esercizio alla data di entrata in vigore del provvedimento in esame. Sottolinea che tale meccanismo dovrà tenere conto delle specificità degli impianti, della logistica, dell'approvvigionamento, dello stoccaggio e della gestione dell'energia primaria, nonché delle esigenze di mantenimento efficiente degli impianti stessi, per quanto necessario ad assicurare il contributo dei medesimi alla flessibilità del sistema elettrico. Segnala che i criteri, le modalità e le condizioni per l'attuazione di tale meccanismo da parte della società Terna S.p.A. sono stabiliti con decreto del Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica, su proposta dell'ARERA.
  Evidenzia che il comma 2 prevede che ai predetti impianti a bioliquidi sostenibili si applichino prezzi minimi garantiti a partire dalla data di entrata in vigore del decreto-legge e fino alla data di entrata in operatività del meccanismo di cui al comma 1 (comunque non oltre il 31 dicembre 2024). Sottolinea che a tal fine è attribuito all'ARERA il potere di adottare i provvedimenti necessari alla fissazione dei prezzi minimi garantiti.
  Osserva che il comma 3 reca alcune novelle all'articolo 298, comma 2-ter, del decreto legislativo n. 152 del 2006, volte a modificare la composizione della commissione per l'esame delle proposte di integrazione e aggiornamento dell'allegato X alla parte quinta del citato decreto legislativo n. 152 del 2006, presentate dalle amministrazioni dello Stato e dalle regioni («commissione combustibili»), tenuto conto che il decreto-legge n. 22 del 2021, in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri, ha attribuito al Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica le funzioni e i Pag. 257compiti già spettanti al Ministero dello sviluppo economico in materia.
  Fa presente che la disposizione in commento prevede che la citata commissione sia composta da due rappresentanti del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, da due rappresentanti del Ministero della salute, da due rappresentanti del Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste nonché da un rappresentante del Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie della Presidenza del Consiglio dei ministri e che ai componenti della stessa non siano dovuti compensi, gettoni di presenza, rimborsi di spese o altri emolumenti comunque denominati.
  In proposito, segnala l'opportunità di modificare la novella prevista dalla lettera a) del comma 3 dell'articolo 5 nel senso di indicare l'attuale denominazione del Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.
  Evidenzia che l'articolo 15 reca disposizioni urgenti per l'attività di ricostruzione dei territori colpiti dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023 e apporta alcune modifiche all'articolo 20-sexies, comma 3, lettera c), del decreto-legge n. 61 del 2023. Osserva che, come si evince dalla relazione illustrativa al provvedimento, la norma ha un duplice scopo: da un lato, è volta a chiarire un possibile dubbio interpretativo circa l'espressione «prodotti in corso di maturazione ovvero di stoccaggio», recata dalla citata lettera c), escludendo dal contributo riconosciuto dal Commissario straordinario, in maniera inequivocabile, i prodotti vegetali non ancora raccolti e che sono soggetti ad altre forme di contributo previste dal citato decreto-legge n. 61 del 2023 e concessi secondo criteri differenti [lettera a)]; dall'altro, è volta a garantire, come nelle intenzioni del legislatore, la tutela di prodotti nazionali riconosciuti dalla normativa dell'Unione europea, includendo tutte le categorie di prodotti a denominazione di origine protetta o indicazione geografica protetta [lettera b)].
  Rappresenta che tale integrazione permette di inserire tra i prodotti danneggiati che possono accedere al contributo previsto dalla citata lettera c) i vini che hanno il riconoscimento europeo, anche transitorio, per le denominazioni di origine e le indicazioni geografiche, facendo riferimento in modo specifico all'articolo 104 del regolamento (UE) n. 1038/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli, e all'articolo 8 del regolamento delegato (UE) 2019/33 della Commissione, che integra il regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le domande di protezione delle denominazioni di origine, delle indicazioni geografiche e delle menzioni tradizionali nel settore vitivinicolo, la procedura di opposizione, le restrizioni dell'uso, le modifiche del disciplinare di produzione, la cancellazione della protezione nonché l'etichettatura e la presentazione.
  Sottolinea che nella relazione illustrativa il Governo chiarisce che l'obiettivo della disposizione in esame è quello di valorizzare le produzioni tipiche del territorio annoverandole, ove danneggiate in conseguenza degli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023 nei territori delle regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche, tra i prodotti ammessi a contributo da parte del Commissario straordinario, consentendo ai soggetti legittimati, previa presentazione di perizia asseverata dalla quale emerga il nesso di causalità tra il danno e gli eventi alluvionali, di integrare la domanda con la documentazione degli enti di certificazione della filiera riconosciuti dal Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.
  Segnala che l'articolo 17 amplia la platea dei beneficiari dei sussidi volti a favorire la ripresa produttiva previsti dall'articolo 5 del decreto legislativo n. 102 del 2004, consentendo alle imprese agricole, ubicate in Toscana, che hanno subìto danni alle produzioni e alle strutture a causa degli eventi atmosferici verificatisi nei mesi di ottobre e novembre 2023, di accedere alle menzionate misure di indennizzo anche se non hanno sottoscritto polizze assicurative agevolate a copertura dei rischi Pag. 258per i suddetti danni. Sottolinea che a tal fine la regione Toscana potrà deliberare proposta di declaratoria di eccezionalità degli eventi atmosferici anche in deroga al termine di cui all'articolo 6 del citato decreto legislativo 102 del 2004 (sessanta giorni dalla cessazione dell'evento dannoso), comunque entro il termine perentorio di sessanta giorni dall'entrata in vigore del decreto-legge in esame.

  Maria Cristina CARETTA, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, invita il relatore a formulare una proposta di parere.

  Raffaele NEVI (FI-PPE), relatore, formula una proposta di parere favorevole, già trasmessa per le vie brevi ai componenti della Commissione (vedi allegato 3).

  Chiara LA PORTA (FDI), nell'annunciare il voto favorevole, intende ringraziare il Governo per aver stanziato 6 milioni di euro destinati a sostenere il settore agricolo nei territori colpiti dalle alluvioni dei mesi scorsi.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 13.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Martedì 19 dicembre 2023.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.55 alle 14.

INTERROGAZIONI

  Martedì 19 dicembre 2023. — Presidenza della vicepresidente Maria Cristina CARETTA. – Interviene il sottosegretario all'agricoltura, alla sovranità alimentare e alle foreste, Luigi D'Eramo.

  La seduta comincia alle 14.30.

5-00728 Vaccari: Sulla composizione del comitato tecnico faunistico venatorio nazionale.

  Il sottosegretario Luigi D'ERAMO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Stefano VACCARI (PD-IDP), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta del sottosegretario ed esprime rammarico per la scelta del Governo di limitare la rappresentanza all'interno del comitato tecnico faunistico venatorio nazionale. A suo avviso, infatti, prevedere una rappresentanza più adeguata delle regioni, delle organizzazioni professionali agricole, delle associazioni venatorie nazionali e delle associazioni di protezione ambientale avrebbe consentito al comitato di disporre di una maggiore esperienza e di proposte ben supportate a livello tecnico e scientifico, coadiuvando, al contempo, il Governo nel suo compito di gestione e contenimento della fauna selvatica, al fine di garantire la sicurezza delle persone e la tutela delle coltivazioni.

5-01115 Caramiello: Sulla realizzazione del catasto frutticolo e olivicolo.

  Il sottosegretario Luigi D'ERAMO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Alessandro CARAMIELLO (M5S), replicando, ringrazia il sottosegretario per la risposta puntuale alla sua interrogazione. Nel sottolineare che il comparto olivicolo attende da tempo risposte da parte del Governo, esprime l'intenzione di monitorare attentamente la realizzazione del catasto frutticolo e olivicolo, in particolar modo con riferimento al termine entro cui è prevista la piena operatività dello schedario agricolo, che, come dichiarato dal sottosegretario D'Eramo, è fissato al 30 giugno prossimo.

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5-01313 Gadda: Sull'obbligo del biologico per i vini appartenenti alla denominazione d'origine Valdarno di Sopra.

  Il sottosegretario Luigi D'ERAMO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Maria Chiara GADDA (IV-C-RE), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta del sottosegretario. In proposito, esprime il proprio intento di monitorare l'iter illustrato dal Governo finalizzato ad ottenere l'obbligo del biologico per i vini appartenenti alla denominazione d'origine Valdarno di Sopra. Si dichiara soddisfatta anche della disponibilità espressa dal rappresentante del Governo rispetto alla possibilità di prevedere, in un disciplinare relativo a un prodotto a denominazione di origine, che il prodotto finale o gli ingredienti da cui tale prodotto viene ottenuto debbano essere certificati biologici. Reputa, infatti, tale disponibilità un passo avanti importante. Ricorda, in proposito, che è dal 2018 che il consorzio del Valdarno di Sopra ha avanzato la richiesta affinché per i vini che rivendicano la menzione «vigna» sia inserito in disciplinare l'obbligo dell'utilizzo di uve certificate biologiche. Rammenta, altresì, che ad oggi 13 dei 18 soci del consorzio e numerosi altri produttori di quel territorio hanno registrato sull'apposito albo regionale le parcelle «vigna». A suo avviso, forse nel 2018 i tempi non erano maturi a livello europeo per il riconoscimento di un siffatto obbligo, ma oggi, come dimostrato dall'approvazione dell'obbligo del biologico per i vini spagnoli appartenenti alla denominazione Cava, lo sono sicuramente. Pertanto, auspica che il Governo possa accogliere positivamente la richiesta dei produttori della denominazione d'origine Valdarno di Sopra, riconoscendo, tra l'altro, il loro impegno in tale produzione.

5-01522 Iacono: Sul riconoscimento dello stato di calamità per il comparto olivicolo siciliano.

  Il sottosegretario Luigi D'ERAMO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 7).

  Giovanna IACONO (PD-IDP), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta del sottosegretario. Ricorda, in proposito, che la situazione climatica ha messo a dura prova la raccolta nel settore olivicolo in Sicilia, provocando una riduzione della quantità di olio prodotta e determinando una forte preoccupazione da parte dei produttori. Dichiara, pertanto, l'intenzione di monitorare attentamente l'attuazione delle misure di sostegno richiamate dal sottosegretario, che, come ricordato dallo stesso, passano anche per il tramite della regione.

  Maria Cristina CARETTA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 15.