CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 12 dicembre 2023
215.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Martedì 12 dicembre 2023. — Presidenza del presidente Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Federico Freni.

  La seduta comincia alle 9.30.

DL 145/2023: Misure urgenti in materia economica e fiscale, in favore degli enti territoriali, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili.
C. 1601 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta pomeridiana dell'11 dicembre 2023.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, nel ricordare che nella seduta pomeridiana di ieri, è stato comunicato dalla presidenza l'esito della valutazione di inammissibilità delle proposte emendative presentate, comunica che non state presentate richieste di riesame rispetto alle valutazioni espresse.
  Avverte altresì che, come concordato nella riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, dello scorso 7 dicembre, al fine di garantire l'avvio dell'esame del provvedimento in Assemblea alle ore 11, secondo quanto stabilito dal calendario dei lavori, alle ore 10.55 verrà comunque posto in votazione il conferimento del mandato alla relatrice.
  Invita quindi i gruppi a considerare tali tempistiche nell'esame delle proposte emendative.

  Il sottosegretario Federico FRENI, prima di passare all'esame delle proposte emendative, fornisce taluni chiarimenti rispetto ai profili finanziari del provvedimento, che tengono conto tanto delle specifiche richieste formulate nella seduta antimeridiana di ieri da parte della deputata Guerra quanto di alcune richieste contenute nella documentazione predisposta dagli uffici della Camera dei deputati.
  Con riferimento alle disposizioni di cui all'articolo 23, comma 6, che reca l'indicazione dell'ammontare degli interessi passivi sui titoli del debito pubblico derivanti dagli effetti del ricorso all'indebitamento autorizzato dal Senato della Repubblica e dalla Camera dei deputati lo scorso 11 ottobre, anche alla luce degli elementi di valutazione forniti dalla Ragioneria generale dello Stato, fa presente che la relazione al Parlamento dello scorso settembre, approvata Pag. 44dalle Camere con apposite risoluzioni, tenuto conto degli spazi finanziari che si rendono disponibili quale differenza tra gli andamenti tendenziali e programmatici aggiornati, ha autorizzato complessivamente un ulteriore ricorso all'indebitamento netto pari a 3,2 miliardi di euro nell'anno 2023, a 15,7 miliardi di euro nell'anno 2024 e a 4,6 miliardi di euro nell'anno 2025. Al riguardo, evidenzia che tali importi includono anche la maggiore spesa per interessi passivi conseguente al maggior disavanzo autorizzato. Ricorda che nel 2026, invece, il saldo obiettivo determina una correzione di 3,8 miliardi di euro rispetto all'indebitamento netto tendenziale e che dal 2027 l'autorizzazione all'indebitamento è destinata a far fronte alla sola spesa per interessi passivi.
  Evidenzia che l'impiego di tali risorse, come previsto dalla stessa relazione al Parlamento, è finalizzato nell'ambito della manovra di finanza pubblica 2024-2026, che si compone degli effetti del disegno di legge di bilancio e di quelli recati dal presente decreto-legge, risultando nel complesso coerente con gli obiettivi programmatici di finanza pubblica e con i livelli del saldo netto da finanziare previsti nella NADEF 2023, come dimostrato dal prospetto riepilogativo degli effetti finanziari del disegno di legge di bilancio. In questo senso, osserva che, dal punto di vista sostanziale, il disegno di legge di bilancio non provvede alla copertura finanziaria degli effetti del presente decreto, bensì aggiunge ulteriori effetti negativi sui saldi di finanza pubblica, che, comunque, risultano complessivamente ricompresi nel nuovo livello di indebitamento autorizzato dal Parlamento.
  In riferimento all'articolo 23, comma 7, lettera a), conferma la disponibilità delle risorse ivi previste e assicura che il loro utilizzo con finalità di copertura non pregiudica gli interventi già previsti e programmati a valere sulle medesime risorse.
  Per quanto attiene alla modalità di copertura finanziaria di cui all'articolo 23, comma 7, lettera l), rappresenta che le risorse residue del Fondo per le politiche in favore delle persone con disabilità garantiscono la necessaria copertura per l'attuazione della legge n. 227 del 2021, recante delega al Governo in materia di disabilità. In particolare, il Fondo finanzierà la riforma che, in attuazione della citata legge delega, riunificherà e semplificherà la valutazione di base della disabilità – e, quindi, la procedura di accertamento dell'invalidità civile – e la valutazione multidimensionale della disabilità per la realizzazione del progetto di vita individuale, personalizzato e partecipato.
  In particolare, ricorda che il Ministro per le disabilità, il 25 ottobre 2023, rispondendo all'interrogazione a risposta immediata n. 3-00753, ha chiarito che i 350 milioni di euro per l'anno 2023, utilizzati con finalità di copertura ai sensi dell'articolo articolo 23, comma 7, lettera l), del decreto in esame, non potevano concretamente essere impiegati nel medesimo anno, poiché i decreti di attuazione della citata legge n. 227 del 2021 acquisiranno efficacia in maniera progressiva e graduale. Infatti, il decreto legislativo approvato in esame preliminare dal Consiglio dei ministri in data 3 novembre 2023, in attuazione della citata legge n. 227 del 2021, prevede una fase preliminare di sperimentazione della riforma, limitata ad alcuni contesti territoriali, della durata di dodici mesi, a partire dal 1° gennaio 2025.
  Sottolinea che la previsione di una fase di sperimentazione su alcune zone del territorio nazionale è risultata indispensabile, con riferimento alle disposizioni sulla revisione del procedimento valutativo di base e sulla valutazione multidimensionale della disabilità sia al fine di rispettare i principi e i criteri direttivi stabiliti dalla citata legge n. 227 del 2021, vincolanti per il legislatore delegato, i quali prevedono che l'aggiornamento delle definizioni, dei criteri e delle modalità di accertamento dell'invalidità avvenga in modo progressivo, e non con effetto immediato, sia in considerazione della delicatezza della materia trattata, della rilevanza costituzionale degli interessi coinvolti e delle problematiche che la transizione dalle vecchie alle nuove procedure potrebbe comportare, ove non preceduta da una preliminare fase di sperimentazione.Pag. 45
  Rammenta che la riforma della disabilità, in conformità alle indicazioni della Classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute e tenendo conto della Classificazione internazionale delle malattie dell'Organizzazione mondiale della sanità, richiede in effetti una fase di adattamento, anche in considerazione dei numerosi soggetti coinvolti, quali, tra gli altri, medici, psicologi e assistenti sociali, e della necessità di una loro adeguata formazione.
  Aggiunge che la fase di sperimentazione sarà inoltre necessaria al fine di acquisire un set di dati che potrà rivelarsi utile ai fini dell'adozione di eventuali correttivi alla nuova disciplina, prima della sua applicazione su scala nazionale.
  Conclude che pertanto lo slittamento delle risorse 2023, che saranno riposizionate, ai sensi dell'articolo 40 del disegno di legge di bilancio, sul medesimo Fondo per le politiche in favore delle persone con disabilità e, al tempo stesso, incrementate, a decorrere dall'anno 2026, di 85 milioni di euro annui, servirà a costituire un incremento strutturale delle risorse inizialmente stanziate per coprire i costi della riforma, una volta che la stessa entrerà pienamente a regime.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP), nel ringraziare il sottosegretario Freni per le risposte fornite, esprime comunque il proprio dissenso sulla scelta di ridurre le risorse destinate al Fondo per le politiche in favore delle persone con disabilità.
  Riguardo al quesito che aveva posto sulla copertura finanziaria prevista all'articolo 23, comma 6, chiede al sottosegretario Freni se, quindi, sia corretto affermare che le risorse derivanti dal ricorso al maggior indebitamento autorizzato dal Parlamento possono essere utilizzate con qualsiasi provvedimento legislativo e che, pertanto, il disegno di legge di bilancio non provvede alla copertura degli effetti del presente decreto, ma incorpora gli effetti finanziari che ne derivano nella determinazione dei saldi di finanza pubblica per gli anni 2024-2026.

  Il sottosegretario Federico FRENI conferma alla deputata Guerra che la copertura finanziaria degli interessi passivi di cui all'articolo 27, comma 6, non è recata dal disegno di legge di bilancio 2024-2026, derivando direttamente dalle risoluzioni parlamentari che, nello scorso mese di ottobre, hanno autorizzato il ricorso al maggior indebitamento.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, invita la relatrice, onorevole Lucaselli, ad esprimere il proprio parere sulle proposte emendative presentate.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), relatrice, esprime parere contrario su tutte le proposte emendative presentate.

  Il sottosegretario Federico FRENI esprime parere conforme alla relatrice.

  Marco GRIMALDI (AVS), illustrando l'emendamento 1-bis.1 di cui è primo firmatario, evidenzia l'opportunità di sopprimere la previsione dello scomputo dal beneficio riconosciuto ai dipendenti dell'Ispettorato nazionale del lavoro dal comma 1 dell'articolo 1-bis delle somme dovute a titolo di indennità una tantum, di cui all'articolo 32-bis del decreto-legge n. 50 del 2022. Sottolinea infatti che i ricordati dipendenti dell'Ispettorato nazionale del lavoro avrebbero dovuto percepire tale indennità già a partire dall'anno 2023.

  La Commissione respinge l'emendamento Grimaldi 1-bis.1.

  Marco GRIMALDI (AVS), illustrando l'emendamento Piccolotti 1-bis.2, rileva l'importanza di estendere l'armonizzazione del trattamento economico prevista dall'articolo 1-bis anche al personale dell'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca.

  La Commissione respinge l'emendamento Piccolotti 1-bis.2.

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  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP) raccomanda l'approvazione degli articoli aggiuntivi Scotto 1-bis.01 e 1-bis.02, segnalando l'importanza della proroga anche per l'anno 2024 della cosiddetta APE sociale per i soggetti fragili o che hanno esercitato lavori particolarmente pesanti e dell'estensione dell'applicabilità della disciplina relativa alla cosiddetta Opzione donna nei termini previsti a legislazione vigente.

  Marco GRIMALDI (AVS) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Scotto 1-bis.02.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Scotto 1-bis.01 e 1-bis.02, gli identici articoli aggiuntivi Amato 1-bis.03 e Piccolotti 1-bis.04, nonché gli emendamenti Barzotti 3.1 e Zaratti 3.2.

  Marco GRIMALDI (AVS), illustrando l'emendamento Zaratti 3.3, di cui è firmatario, ricorda l'impoverimento di competenze subìto dal personale dirigenziale tecnico-amministrativo delle regioni e dei comuni, soprattutto nel settore sanitario, in conseguenza di politiche di riduzione di spesa che, da oltre vent'anni, comportano una diminuzione in termini assoluti del numero dei dipendenti del comparto. Auspica, pertanto, che la questione possa essere affrontata quantomeno nell'ambito della discussione del disegno di legge di bilancio per il 2024.

  La Commissione respinge l'emendamento Zaratti 3.3.

  Marco GRIMALDI (AVS), illustrando l'emendamento Zanella 3.4, di cui è firmatario, evidenzia che la proposta emendativa, al pari della precedente, è volta ad armonizzare i trattamenti economici accessori della dirigenza professionale, tecnica e amministrativa degli enti e delle aziende del Servizio sanitario nazionale a quelli delle altre figure dirigenziali degli enti locali e delle regioni, secondo quanto previsto dall'articolo 23, comma 1, del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75, al fine di evitare la fuga dei dirigenti sanitari dal settore pubblico.

  La Commissione respinge l'emendamento Zanella 3.4.

  Gianmauro DELL'OLIO (M5S), illustrando l'articolo aggiuntivo Alfonso Colucci 3-bis.01, volto ad ampliare il numero di candidati che possono essere ammessi, tramite una sessione aggiuntiva, al corso-concorso per segretari comunali, richiama l'attenzione del Governo sulla carenza di segretari comunali e provinciali e sulla necessità di consentire anche ai segretari di fascia inferiore di prestare servizio in sedi per cui è prevista una fascia superiore. Auspica che tale intervento possa essere previsto in un successivo provvedimento.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'articolo aggiuntivo Alfonso Colucci 3-bis.01 e l'emendamento Alfonso Colucci 3-ter.1.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP), dopo aver dichiarato di sottoscrivere tutte le proposte emendative presentate da deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e progressista delle quali non sia già firmataria, evidenzia che il proprio emendamento 4-bis.1 è volto a sopprimere l'articolo 4-bis, introdotto dal Senato della Repubblica, che intende rimettere nei termini coloro che, pur avendo aderito alla cosiddetta rottamazione-quater, non hanno effettuato il relativo versamento entro le scadenze del 31 ottobre 2023 e del 30 novembre 2023, purché adempiano ai propri versamenti entro il 18 dicembre 2023. Nel sottolineare che la disposizione rappresenta un altro condono fiscale, critica il fatto che la misura non sia limitata a coloro che si trovano in situazione di oggettive difficoltà di pagamento e sostiene che tali concessioni nei confronti di soggetti che non hanno adempiuto a debiti fiscali, che oltretutto sono stati ridotti nel loro importo, minano la complessiva credibilità del sistema tributario.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Guerra 4-bis.1, Pag. 47Quartini 4-ter.1, Grimaldi 4-quater.1 e 4-quater.2, nonché Borrelli 4-quinquies.1.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'articolo aggiuntivo Curti 4-quinquies.01: s'intende che vi abbia rinunciato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Simiani 4-quinquies.02, Ubaldo Pagano 5.01, Vaccari 5.02 e 5.03, Appendino 5.04 e Pavanelli 5.05.

  Gianmauro DELL'OLIO (M5S) dichiara di sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Quartini 5.06.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Quartini 5.06.

  Marco GRIMALDI (AVS), illustrando l'emendamento Bonelli 6.1, chiede al Governo di chiarire la ratio delle disposizioni di cui all'articolo 6 con le quali, da un lato, viene soppresso l'obbligo per le aziende del settore energetico di versare il contributo di solidarietà, in scadenza il 30 novembre 2023, dovuto in ragione di quanto previsto dall'articolo 5 del decreto-legge n. 34 del 2023, e, dall'altro, viene istituito un contributo di solidarietà per il solo anno 2024 da versarsi in due rate. Nel ricordare che la relazione tecnica riferita al predetto articolo 5, di cui è disposta l'abrogazione, stimava il relativo gettito in 450 milioni di euro, pari agli effetti ascritti al contributo istituito dall'articolo 6 del provvedimento in esame per l'anno 2024, chiede al Governo di voler ricostruire la vicenda che ha condotto all'approvazione di tale norma.
  Nel rammentare che il contributo sugli extraprofitti delle imprese energetiche è stato introdotto dal Governo Draghi e, successivamente, è stato confermato dal Governo Meloni, sebbene rideterminandone la base imponibile, segnala che, anche in seguito ai ricorsi amministrativi presentati dalle imprese, la normativa è stata più volte rivista prevedendo tra l'altro la proroga dei relativi versamenti. Chiede pertanto al Governo di giustificare la rinunzia ai relativi introiti per l'esercizio in corso, proprio nel momento in cui viene invocata la carenza di risorse finanziarie come impedimento all'adozione di nuovi provvedimenti di spesa.

  Il sottosegretario Federico FRENI, nel ricordare che il Governo si è già espresso in più occasioni sulla questione posta dall'onorevole Grimaldi, rileva che la norma recata dall'articolo 6, che giunge al termine di una successione di interventi normativi, garantisce comunque una complessiva invarianza del gettito atteso dal contributo di solidarietà.

  La Commissione respinge l'emendamento Bonelli 6.1.

  Gianmauro DELL'OLIO (M5S), intervenendo sull'emendamento Fenu 6.3, di cui è cofirmatario, giudica incomprensibile la scelta di rinunciare nel 2023 a risorse derivanti dall'imposta sugli extraprofitti delle imprese del settore energetico. Dichiara, quindi, di sottoscrivere tutte le proposte emendative presentate da deputati del gruppo M5S delle quali non sia già firmatario.

  Marco GRIMALDI (AVS) fa notare che il Governo e la maggioranza, dopo aver già ridefinito in senso restrittivo la base imponibile sulla quale calcolare l'importo del contributo di solidarietà, continuano essere indulgenti nei confronti di interessi economici consolidati, come nel caso della norma in discussione, con la quale si prevede un intervento a favore delle imprese energetiche che hanno prodotto extraprofitti, peraltro in un periodo caratterizzato da alti tassi di inflazione, che stanno mettendo a dura prova gli utenti dei servizi di fornitura di energia.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Bonelli 6.2 e Fenu 6.3, nonché gli emendamenti Aiello 6.4, Cappelletti 6.5, Fenu 6.6 e 6.7.

  Gianmauro DELL'OLIO (M5S) illustra l'emendamento Fenu 6.8, di cui è cofirmatario,Pag. 48 segnalando che esso mira ad aumentare la detraibilità degli interessi passivi su contratti di mutuo ipotecari a tasso variabile stipulati per l'acquisto dell'abitazione principale, al fine di tutelare i soggetti che abbiano stipulato tali contratti senza avere piena consapevolezza dei rischi derivanti dal rialzo dei tassi di interesse.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Fenu 6.8 e l'articolo aggiuntivo Francesco Silvestri 6.01.

  Gianmauro DELL'OLIO (M5S) illustra l'emendamento Fenu 7.1, di cui è cofirmatario, rilevando che esso è volto ad incidere sul meccanismo di rideterminazione delle aliquote di accisa sui carburanti, inserendo il riferimento anche al valore effettivo dei prodotti finiti, Platt's CIF Med, qualora tale valore sia maggiormente rappresentativo dell'andamento del mercato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Fenu 7.1 e Simiani 7.2.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento Ubaldo Pagano 7.3, osserva che esso prevede una proroga a tutto il 2024 del regime di maggior tutela per il mercato energetico, rilevando come sia profondamente sbagliato prevederne un superamento in assenza della definizione di un regime transitorio, anche considerata l'alta variabilità dei prezzi, che penalizzerà inevitabilmente le famiglie più fragili.

  Gianmauro DELL'OLIO (M5S) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Ubaldo Pagano 7.3, ritenendo necessario prevedere un intervento a sostegno delle famiglie meno abbienti.

  Marco GRIMALDI (AVS), nel dichiara di sottoscrivere l'emendamento Ubaldo Pagano 7.3, osserva che il Governo, in ambito energetico, preferisce salvaguardare le grandi compagnie piuttosto che le famiglie meno abbienti.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Ubaldo Pagano 7.3, gli articoli aggiuntivi Iaria 7.01, L'Abbate 7.03, Cappelletti 7.04 e 7.05, Vaccari 7.06, Pavanelli 7.07 e Fede 7.08.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento 8.1 Ubaldo Pagano, segnala che esso è volto a prorogare al quarto trimestre dell'anno in corso la maggiorazione prevista per il bonus sociale per la fornitura di energia elettrica nei confronti dei soggetti più svantaggiati.

  La Commissione con distinte votazioni, respinge l'emendamento Ubaldo Pagano 8.1, nonché gli articoli aggiuntivi Grimaldi 8.01, Borrelli 8.02, Appendino 8.03, Pavanelli 8.04, Todde 8.05 e Pavanelli 8.06.

  Gianmauro DELL'OLIO (M5S) illustra l'articolo aggiuntivo Fenu 8.07, di cui è cofirmatario, segnalando che esso è volto a prevedere la detrazione del 110 per cento della spesa per gli interventi edilizi effettuati dai condomini e dai privati, a condizione che entro il 31 dicembre 2023 siano stati effettuati lavori per almeno il 60 per cento dell'intervento complessivo.

  La Commissione con distinte votazioni respinge l'articolo aggiuntivo Fenu 8.07, gli identici articoli aggiuntivi Ubaldo Pagano 8.08 e Todde 8.09, gli articoli aggiuntivi Merola 8.010, Vaccari 8.011 e 8.012, Caramiello 8.013, Fenu 8.014, 8.015, 8.016 e 8.017, Zanella 8-quinquies.01, Borrelli 8-quinquies.02, gli emendamenti Torto 9.1 e Ubaldo Pagano 9.2, gli articoli aggiuntivi Alfonso Colucci 9.01, Santillo 9.02, Torto 9.03, Fede 9.04 e Zaratti 9-bis.01.

  Marco GRIMALDI (AVS), illustrando l'articolo aggiuntivo Zaratti 9-bis.02, osserva che esso prevede un incremento del Fondo anticipazioni di liquidità, al fine di consentire ai comuni di fronteggiare le richieste risarcitorie a seguito di contenziosi avviati successivamente ad eventi calamitosi.

  La Commissione con distinte votazioni respinge gli articoli aggiuntivi Zaratti 9-bis.02 e 9-bis.03

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  Marco GRIMALDI (AVS) illustra il suo articolo aggiuntivo 9-bis.04, che reca misure di incentivazione degli interventi per la riscossione delle entrate degli enti locali.

  La Commissione respinge gli identici articoli aggiuntivi Grimaldi 9-bis.04 e Torto 9-bis.05.

  Marco GRIMALDI (AVS) illustra il suo articolo 9-bis.09, raccomandandone l'approvazione.

  La Commissione respinge gli identici articoli aggiuntivi Grimaldi 9-bis.09 e Carmina 9-bis.010.

  Marco GRIMALDI (AVS) illustra l'articolo aggiuntivo Zaratti 9-bis.011, di cui è cofirmatario, rilevando che esso reca l'abolizione del contributo alla finanza pubblica previsto per gli anni 2024 e 2025 a carico delle province, delle città metropolitane e dei comuni. Tale previsione, infatti, risulta ancora più grave se si considerano i tempi di elaborazione dello schema di decreto per il riparto del contributo che reca un pregiudizio alla corretta programmazione finanziaria degli enti locali.

  La Commissione con distinte votazioni respinge gli articoli aggiuntivi Zaratti 9-bis.011, Donno 9-bis.012, Zaratti 9-bis.013, Grimaldi 9-bis.014 e 9-bis.015, Dell'Olio 9-bis.016, nonché gli emendamenti Ghirra 10.1 e Pavanelli 10.2.

  Silvio LAI (PD-IDP) interviene sull'emendamento Barbagallo 10.3, volto a finanziare anche per l'anno 2024, nella misura di 200 milioni di euro, il Fondo di cui all'articolo 4, comma 1, del decreto-legge n. 5 del 2023, finalizzato al riconoscimento del cosiddetto bonus trasporti per l'acquisto di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale ovvero per i servizi di trasporto ferroviario nazionale. Precisa che tale beneficio economico è rivolto, in particolare, agli studenti e ai lavoratori che abbiano conseguito nell'anno precedente un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro, soglia quest'ultima che la proposta emendativa in esame intende incrementare proprio al fine di consentire un ampliamento della platea dei potenziali beneficiari.
  Nel rilevare come l'articolo 10 del decreto-legge in discussione si sia limitato a prevedere il parziale rifinanziamento del citato Fondo, nella misura di 35 milioni di euro per il solo anno 2023, ritiene che la previsione di un congruo stanziamento anche per l'anno 2024 costituisca il presupposto necessario per assicurare, anche nella prossima annualità, un'importante misura di welfare diretta a sostenere le famiglie che versano in uno stato di maggiore difficoltà economica. Osserva che una simile previsione appare del resto coerente rispetto a quanto stabilito, per altri versi, dall'articolo 8 del medesimo provvedimento, laddove viene previsto il posticipo al 2024 del termine per la vendita del gas stoccato da parte del GSE, in considerazione del presumibile rialzo del costo delle materie prime energetiche, che probabilmente avrà ripercussioni negative anche sul prezzo di acquisto dei titoli del trasporto pubblico.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Barbagallo 10.3 e Cappelletti 10-ter.1.

  Silvio LAI (PD-IDP) illustra le finalità dell'articolo aggiuntivo Manzi 10-quater.01, che prevede l'istituzione di un apposito Fondo, con una dotazione di 25 milioni di euro per l'anno 2023 e di 50 milioni di euro annui a decorrere dal 2024, volto a garantire la progressiva gratuità dei costi sostenuti dagli studenti per i servizi di trasporto pubblico, nell'ottica di assicurare l'effettivo esercizio del diritto allo studio, che si concreta evidentemente non solo nella disponibilità di alloggi per studenti, e di attenuare gli attuali divari economici.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Manzi 10-quater.01, Tucci 10-quater.02 e Ubaldo Pagano 10-quater.03, nonché gli emendamenti Piccolotti 11.1 e 11.2.

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  Marco GRIMALDI (AVS) illustra l'emendamento a sua prima firma 11.3, volto ad includere le competenti Commissioni parlamentari tra i soggetti destinatari della comunicazione da parte del Ministero dell'università e della ricerca in ordine agli esiti del monitoraggio degli interventi in materia di edilizia universitaria previsti all'articolo 11, al fine di rendere maggiormente partecipi le Camere circa le iniziative adottate in tale delicato ambito.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Grimaldi 11.3, nonché gli articoli aggiuntivi Baldino 11.01 e Grimaldi 11.03.

  Silvia ROGGIANI (PD-IDP) interviene sull'articolo aggiuntivo Manzi 11.04, volto ad incrementare la dotazione del Fondo per gli affitti sostenuti dagli studenti fuori sede al fine, da un lato, di assicurare l'effettivo esercizio del diritto allo studio e di risolvere un'emergenza divenuta assai pressante soprattutto nelle grandi città, e, dall'altro, di conseguire progressivamente un numero di laureati in linea con i valori medi registrati nell'Unione europea.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Manzi 11.04, Cantone 12.01, limitatamente alla parte ammissibile, e Vaccari 12.02.

  Silvio LAI (PD-IDP) illustra l'articolo aggiuntivo Ubaldo Pagano 12.04, che prevede l'acquisizione della quota maggioritaria della società Acciaierie d'Italia, ossia dell'ex gruppo Ilva di Taranto, da parte di Invitalia, al fine di evitare il sostanziale fallimento del maggiore produttore di acciaio del nostro Paese a causa della perdurante inazione del socio privato e in assenza di tempestivi interventi da parte del Governo e del Parlamento. Per altro verso, la misura consentirebbe di proseguire con determinazione nel processo di messa in sicurezza del sito industriale e di decarbonizzazione delle attività, utilizzando anche le risorse finanziarie appositamente stanziate dall'Unione europea.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'articolo aggiuntivo Ubaldo Pagano 12.04, nonché gli emendamenti Cappelletti 13.1, Todde 13.2, Cappelletti 13.3 e Appendino 13.4.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP) interviene sull'emendamento Peluffo 13.8, che rifinanzia, in misura pari a 15 milioni di euro per l'anno 2023 e a 100 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026, il Fondo a sostegno delle imprenditrici femminili, che spesso versano in condizioni di maggiori difficoltà per quanto attiene all'accesso al credito. A suo avviso, l'assenza di interventi specifici e concreti in favore delle donne, anche in ambito economico, contrasta con le affermazioni ricorrenti di questi ultimi giorni rispetto alla condizione femminile nel nostro Paese.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Peluffo 13.8, nonché gli articoli aggiuntivi Vaccari 13.01 e 13.02, gli identici articoli aggiuntivi Evi 13.03 e Caramiello 13.04, l'articolo aggiuntivo Vaccari 13.05, gli identici articoli aggiuntivi Vaccari 13.06 e Caramiello 13.07, l'articolo aggiuntivo Caramiello 13.08, nonché gli identici articoli aggiuntivi Vaccari 13.09 e Caramiello 13.010.

  Marco GRIMALDI (AVS) illustra le finalità dell'articolo aggiuntivo Evi 13.012, di cui è cofirmatario, volto ad incrementare di 10 milioni di euro per l'anno 2023 gli attuali stanziamenti di bilancio destinati alle misure in favore dello sviluppo dell'imprenditorialità in agricoltura e del ricambio generazionale in tale settore.

  La Commissione respinge gli identici articoli aggiuntivi Evi 13.012, Vaccari 13.013 e Cherchi 13.014.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP) interviene sull'articolo aggiuntivo Vaccari 13.015, che prevede il rifinanziamento del Fondo di solidarietà nazionale in agricoltura, per la parte relativa agli interventi assicurativi, rilevando l'esigenza, nell'ambito di tale tematica non adeguatamente affrontata nel Pag. 51disegno di legge di bilancio all'esame del Senato, di scongiurare il depotenziamento degli strumenti assicurativi e di garanzia previsti nel campo delle produzioni agricole. Segnala, in particolare, l'esigenza di prevedere, altresì, strumenti idonei a promuovere la copertura fornita dalle società di assicurazione anche rispetto ai danni derivanti da eventi atmosferici avversi, quali ad esempio le grandinate, che, in ragione della loro maggiore diffusione a seguito dei cambiamenti climatici in atto, stentano ad essere assicurati dagli operatori privati.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Vaccari 13.015 e 13.016, gli identici articoli aggiuntivi Caramiello 13.017 e Vaccari 13.018, nonché gli articoli aggiuntivi Vaccari 13.019, Baldino 13.020 e Pavanelli 13.021.

  Silvio LAI (PD-IDP) illustra l'articolo aggiuntivo Fossi 13-quater.04, che prevede lo stanziamento di 500 milioni di euro per l'anno 2023 da destinare alla regione Toscana a fronte dei danni causati dalle eccezionali avversità atmosferiche verificatesi lo scorso mese di novembre, al fine, tra l'altro, di organizzare interventi di soccorso e assistenza alla popolazione, di ripristinare la funzionalità dei servizi pubblici, delle infrastrutture e delle attività di gestione dei rifiuti e di attivare misure economiche di immediato sostegno al tessuto produttivo e sociale. Osserva, peraltro, che la proposta emendativa provvede ai relativi oneri mediante quota parte delle maggiori entrate IVA relative alla cessione di benzina e gasolio impiegati come carburanti da autotrazione, tenuto conto dell'andamento del prezzo internazionale del petrolio greggio.
  Ritiene che l'eventuale approvazione di tale proposta emendativa consentirebbe di equilibrare con maggior coerenza l'impianto complessivo del provvedimento, che già reca specifiche misure agevolative a favore di determinati territori del nostro Paese analogamente colpiti nei mesi passati da calamità naturali.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Fossi 13-quater.04, Simiani 13-quater.05, Vaccari 14.01, 14.02 e 14.03, gli identici articoli aggiuntivi Vaccari 14.04 e Caramiello 14.05, gli identici articoli aggiuntivi Vaccari 14.06, Caramiello 14.07 ed Evi 14.08, gli articoli aggiuntivi Cherchi 14.09 e 14.010, Caramiello 14.011 e Cherchi 14.012, gli emendamenti Santillo 14-bis.2 e 14-bis.3, Francesco Silvestri 14-bis.4 e Torto 14-bis.5, nonché l'articolo aggiuntivo Simiani 14-bis.01.

  Silvio LAI (PD-IDP) illustra l'articolo aggiuntivo Ubaldo Pagano 14-bis.02, che prevede, limitatamente al periodo compreso tra il 1° luglio e il 31 dicembre 2022, caratterizzato da un significativo rialzo dei tassi di interesse, il riconoscimento di un credito d'imposta in favore dei mutuatari che per tale ragione abbiano subito un incremento del mutuo ipotecario per l'acquisto o la ristrutturazione di unità immobiliari adibite ad abitazione, al fine di fornire una prima risposta alle pesanti ripercussioni economiche verificatesi per effetto dell'andamento dei tassi di interesse soprattutto a carico delle famiglie a basso reddito.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Ubaldo Pagano 14-bis.02.

  Silvia ROGGIANI (PD-IDP) interviene sull'articolo aggiuntivo Ubaldo Pagano 14-bis.03, volto a rifinanziare per 100 milioni di euro per l'anno 2023 il Fondo destinato a sostenere gli inquilini morosi incolpevoli, evidenziando come tale categoria di soggetti, che include circa 5,2 milioni di persone, versi spesso in condizioni di povertà economica. Ne raccomanda, pertanto, l'approvazione, trattandosi di una misura di assoluto buon senso e civiltà.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Ubaldo Pagano 14-bis.03 e 14-bis.04, nonché gli emendamenti Pellegrini 15.1, Scotto 16.1, Aiello 17.1, Quartini 17.2 e Dori 17.3.

  Silvio LAI (PD-IDP) illustra l'articolo aggiuntivo Ubaldo Pagano 17-ter.01, che prevede il rifinanziamento del Fondo per Pag. 52l'inclusione delle persone con disabilità, del Fondo per il sostegno dei caregiver e del Fondo per l'inclusione delle persone sorde e con ipoacusia, per un ammontare complessivamente pari a 178 milioni di euro per l'anno 2024 e a 172 milioni di euro per l'anno 2025, osservando che la proposta mira a porre rimedio al colpevole ridimensionamento da parte del Governo degli stanziamenti di bilancio finalizzati alle predette politiche sociali.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Ubaldo Pagano 17-ter.01 e 17-ter.02.

  Marco GRIMALDI (AVS) illustra l'articolo aggiuntivo Zanella 17-ter.04, di cui è cofirmatario, diretto a prevedere il finanziamento del Fondo per l'Alzheimer e le demenze, di cui all'articolo 1, comma 330, della legge n. 178 del 2020, in misura pari a 5 milioni di euro per l'anno 2024.

  La Commissione respinge gli identici articoli aggiuntivi Ubaldo Pagano 17-ter.03 e Zanella 17-ter.04.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri delle Commissioni I, IV, VIII, IX e XII, nonché del Comitato per la legislazione, mentre le Commissioni II, VI, VII, X, XI e XIV e la Commissione parlamentare per le questioni regionali hanno comunicato per le vie brevi che non esprimeranno il parere di rispettiva competenza.
  Segnala altresì che il rappresentante del Governo ha depositato la relazione tecnica sul provvedimento, aggiornata all'atto del suo passaggio tra i due rami del Parlamento, ai sensi dell'articolo 17, comma 8, della legge n. 196 del 2009 (vedi allegato).
  Fa presente, quindi, che, come concordato nella riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, dello scorso 7 dicembre, essendo le ore 10.55, al fine di garantire l'avvio dell'esame del provvedimento in Assemblea alle ore 11, secondo quanto stabilito calendario dei lavori, porrà in votazione il mandato alla relatrice a riferire favorevolmente in Assemblea sul disegno di legge C. 1601, nel testo approvato dal Senato della Repubblica, intendendosi conseguentemente respinte le restanti proposte emendative ammissibili non esaminate.

  La Commissione delibera di conferire il mandato alla relatrice, onorevole Lucaselli, a riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento in esame, nel testo approvato dal Senato della Repubblica. Delibera, altresì, di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, avverte che la Presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 10.55.