CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 30 novembre 2023
209.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
Pag. 98

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 30 Novembre 2023. — Presidenza del presidente Walter RIZZETTO. – Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Claudio Durigon.

  La seduta comincia alle 14.

Disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del made in Italy.
C. 1341 Governo.
(Parere alla X Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  Immacolata ZURZOLO (FDI), relatrice, osserva che la Commissione è chiamata a esprimere alla X Commissione (Attività produttive) il parere di competenza sul disegno Pag. 99di legge C. 1341, recante disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del made in Italy, come risultante dagli emendamenti approvati.
  Si osserva, preliminarmente, che il provvedimento in titolo è stato dichiarato dal Governo quale collegato alla decisione di bilancio. La presente iniziativa legislativa, come evidenziato nella relazione illustrativa, si inquadra in un contesto macroeconomico che vede la manifattura italiana al centro di una complessa fase di transizione post-pandemica legata alla strozzatura delle filiere globali, alla crisi energetica nonché agli effetti recessivi innescati dal conflitto in Ucraina. La relazione illustrativa indica quale obiettivo del disegno di legge il sostegno allo sviluppo e alla modernizzazione dei processi produttivi e delle connesse attività funzionali alla crescita dell'eccellenza qualitativa del made in Italy. La medesima relazione sottolinea come il Governo, in sede di elaborazione del disegno di legge, abbia tenuto conto di quanto emerso nel corso dell'indagine conoscitiva sul tema «Made in Italy: valorizzazione e sviluppo dell'impresa italiana nei suoi diversi ambiti produttivi», svolta dalla X Commissione (Attività produttive) della Camera nei primi mesi dell'anno e conclusasi con l'approvazione di un documento conclusivo il 17 maggio 2023.
  Il disegno di legge consta di sei titoli, cinquantanove articoli e un allegato: il titolo I enuncia i «Princìpi e obiettivi» del disegno di legge (articoli da 1 a 3); il titolo II, rubricato «Crescita e consolidamento delle filiere strategiche nazionali», consta di nove articoli e reca al capo I (articoli da 4 a 6) «Misure orizzontali», a favore di tutti i comparti produttivi, e al capo II «Misure settoriali», a sostegno di specifiche attività produttive (articoli da 7 a 12); il titolo III reca disposizioni in materia di «Istruzione e formazione» (articoli 13 e 14); il titolo IV reca «Misure di promozione» e si compone di sedici articoli (articoli da 15 a 30); il titolo V, rubricato «Tutela dei prodotti made in Italy», è composto da sedici articoli ripartiti in tre capi: il capo I, in materia di «Prodotti non agroalimentari a indicazione geografica protetta» (articoli da 31 a 36), il capo II, dedicato alle «Nuove tecnologie» (articoli 37 e 38), il capo III, recante disposizioni in materia di «Lotta alla contraffazione» (articoli da 39 a 46); il titolo VI, infine, reca le «Disposizioni finali» (articoli 47 e 48).
  Con riferimento alle norme di diretto interesse della XI Commissione, rileva, anzitutto, che l'articolo 2 prevede che le amministrazioni centrali e locali orientino la propria azione e le relative misure di incentivazione ai principi del recupero delle tradizioni, della valorizzazione dei mestieri, alla promozione del territorio e delle bellezze naturali e artistiche nonché del turismo. Le stesse amministrazioni sono tenute ad assicurare che le misure di incentivazione che caratterizzano e qualificano la loro azione siano coerenti con i principi della sostenibilità ambientale, della digitalizzazione e l'ecoinnovazione, della inclusione sociale e della valorizzazione del lavoro femminile e giovanile.
  L'articolo 5 istituisce un'apposita riserva, per un importo di euro 15 milioni, a valere sulle disponibilità del Fondo rotativo previsto dall'articolo 4 del decreto ministeriale 30 novembre 2004, destinata al finanziamento di iniziative di autoimprenditorialità promosse da donne e allo sviluppo di nuove imprese femminili.
  L'articolo 13, comma 1, introduce l'opzione «made in Italy» nell'ambito dell'articolazione del sistema dei licei, al fine di promuovere, in vista dell'allineamento tra la domanda e l'offerta di lavoro, le conoscenze, le abilità e le competenze connesse al made in Italy. Il comma 2 prevede l'emanazione di un regolamento governativo, su proposta del Ministro dell'istruzione e del merito e acquisito il parere della Conferenza unificata, con cui provvedere alla disciplina dell'opzione «made in Italy», sulla base di una serie di criteri, tra cui: prevedere il rafforzamento dei percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento attraverso la connessione con i percorsi formativi degli ITS Academy e con il tessuto socio-economico produttivo di riferimento, favorendo la laboratorialità, l'innovazione e l'apporto formativo delle imprese e degli enti del territorio; prevedere Pag. 100l'acquisizione e l'approfondimento, con progressiva specializzazione, delle competenze, delle abilità e delle conoscenze connesse ai settori produttivi del made in Italy, anche in funzione di un qualificato inserimento nel mondo del lavoro e delle professioni, attraverso il potenziamento dei percorsi di apprendistato ai sensi dell'articolo 43 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81. Il comma 3 dispone che il suddetto regolamento sia adottato nei limiti delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e nel rispetto dei princìpi dell'autonomia delle istituzioni scolastiche nonché dei più ampi spazi di flessibilità per l'adeguamento dell'offerta formativa alla vocazione economica e culturale del territorio. Il comma 4 dispone infine, a partire dalle classi prime funzionanti nell'anno scolastico 2024/2025, la confluenza dell'opzione economico-sociale del percorso del liceo delle scienze umane, subordinatamente alla sussistenza delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente, nell'opzione «made in Italy», ferma restando, per le classi successive alla prima, la prosecuzione, ad esaurimento, dell'opzione economico-sociale. L'attivazione dei suddetti percorsi liceali del made in Italy avviene nei limiti del contingente organico dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali e amministrativi di cui all'articolo 19, commi 5-quater, 5-quinquies e 5-sexies del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111 e senza esuberi di personale ATA e docente in una o più classi di concorso e comunque senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Il comma 5 prevede una disciplina transitoria, mentre il comma 6 prevede che il percorso liceale del «made in Italy» di cui al comma 1 è oggetto di monitoraggio e valutazione da parte di un tavolo nazionale coordinato dal Ministero dell'istruzione e del merito, di cui fanno parte i Ministeri interessati, le regioni, gli enti locali, le parti sociali, avvalendosi anche dell'assistenza tecnica dell'Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione e dell'Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa. Ai partecipanti al tavolo di monitoraggio non spettano compensi, gettoni di presenza, rimborsi di spese o altri emolumenti comunque denominati. Le amministrazioni interessate svolgono la loro attività di monitoraggio e valutazione con le risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente.
  Assume quindi rilievo l'articolo 14, laddove dispone la costituzione della Fondazione denominata «Imprese e competenze per il made in Italy». La Fondazione ha il compito di promuovere il raccordo tra le imprese che rappresentano l'eccellenza del made in Italy e i Licei del made in Italy e lo scopo di diffondere la cultura d'impresa del made in Italy tra gli studenti e favorire iniziative mirate ad un rapido inserimento degli stessi nel mondo del lavoro. La Fondazione conferisce ogni anno il premio di «Maestro del made in Italy» a imprenditori che si sono particolarmente distinti per la loro capacità di trasmettere il sapere e le competenze alle nuove generazioni nei settori di eccellenza del made in Italy, anche attraverso iniziative formative e di sensibilizzazione dei giovani. I requisiti e le modalità per l'assegnazione del premio sono disciplinati con decreto del Ministro delle imprese e del made in Italy, di concerto con il Ministro dell'istruzione e del merito, sentiti il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro della cultura e il Ministro del turismo. La Fondazione si correla con gli altri soggetti pubblici e privati che operano nel settore della formazione professionale e del trasferimento tecnologico nonché nel Sistema terziario di istruzione tecnologica superiore. Per lo svolgimento dei propri compiti la Fondazione di cui al comma 1 può avvalersi, mediante convenzione, di personale, anche di livello dirigenziale, a tale scopo messo a disposizione su richiesta della stessa, secondo le norme previste dai rispettivi ordinamenti, da enti e da altri soggetti tra quelli individuati ai sensi dell'articolo 1, comma 2, della legge 31 dicembre 2009, n. 196. La Fondazione può avvalersi della collaborazione di esperti e di società di consulenza nazionali ed estere, di università e di istituti di ricerca.Pag. 101
  L'articolo 19 interviene in tema di imprese culturali e creative, facendo riferimento anche al lavoratore autonomo.
  L'articolo 23-bis prevede che, al fine di potenziare gli uffici consolari nei Paesi ad alta intensità di flussi turistici verso l'Italia, il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale ha facoltà di effettuare, nell'anno 2024, assunzioni di personale temporaneo a contratto di cui all'articolo 153 del decreto del Presidente della Repubblica 5 gennaio 1967, n. 18, da destinare esclusivamente a tali sedi, in deroga ai limiti del contingente di cui all'articolo 152 del medesimo decreto del Presidente della Repubblica n. 18 del 1967. I contratti stipulati con il personale di cui al primo periodo cessano in ogni caso alla data del 31 dicembre 2024.
  L'articolo 37, al comma 1, autorizza la spesa di 4 milioni di euro per l'anno 2023 e di 26 milioni di euro per l'anno 2024 affinché il Ministero delle imprese e del made in Italy (MIMIT) promuova e sostenga la ricerca applicata, lo sviluppo e l'utilizzo della tecnologia basata su registri distribuiti (DLT) per la tracciabilità e la valorizzazione della filiera del made in Italy. Il comma 4 consente al MIMIT di concedere alle piccole e medie imprese che ne facciano richiesta contributi a fondo perduto e finanziamenti a tasso agevolato per: a) progetti che prevedano la ricerca applicata, lo sviluppo e l'utilizzo delle tecnologie basate su registri distribuiti per la realizzazione di sistemi di tracciabilità delle filiere produttive del made in Italy; b) la consulenza e la formazione sulla digitalizzazione dei processi produttivi basata su registri distribuiti o per l'acquisto di servizi per la tracciabilità.
  Formula infine una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1), di cui raccomanda l'approvazione.

  Walter RIZZETTO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, pone in votazione la proposta di parere della relatrice.

  La Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

  Arturo SCOTTO (PD-IDP), intervenendo sull'ordine dei lavori, stigmatizza la gestione dei lavori da parte della presidenza, facendo notare che si è proceduti alla votazione senza dare l'opportunità ai deputati – alcuni dei quali erano nel frattempo impegnati a registrare la presenza – di intervenire sul merito del provvedimento. Non comprendendo per quale ragione vi sia tanta fretta nel concludere gli iter di esame dei provvedimenti, ricorda che il presidente ha il dovere di garantire un ordinato svolgimento dei lavori.

  Walter RIZZETTO, presidente, in risposta al deputato Scotto, fa presente di aver posto in votazione la proposta di parere solo dopo aver verificato l'assenza di interventi sul punto. Invita il deputato Scotto, il cui comportamento è stato di recente già oggetto di censura da parte della presidenza, ad una maggiore correttezza.

  Arturo SCOTTO (PD-IDP), intervenendo ancora sull'ordine dei lavori, si riserva di replicare nelle sedi opportune una volta appreso nel dettaglio a quale comportamento oggetto di censura si riferisca il presidente. Ritiene che anche nell'odierna seduta vi sia stata una conduzione dei lavori sbrigativa e non rispettosa del confronto parlamentare.

  Walter RIZZETTO, presidente, ritiene di aver assicurato la massima libertà di espressione e di intervento anche nell'odierna seduta.

  La seduta termina alle 14.05.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 30 Novembre 2023. — Presidenza del presidente Walter RIZZETTO. – Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Claudio Durigon.

  La seduta comincia alle 14.05.

Pag. 102

5-01678 Barzotti: Sulla situazione di effettiva attivazione dei progetti utili alla collettività rispetto agli ex percettori del reddito di cittadinanza e ai nuovi beneficiari del supporto per la formazione e il lavoro.

  Valentina BARZOTTI (M5S) rinuncia ad illustrare l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Claudio DURIGON risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati (vedi allegato 2).

  Valentina BARZOTTI (M5S), replicando, si dichiara assolutamente insoddisfatta, facendo notare che il rappresentante del Governo non ha fornito alcuna delucidazione su quanti siano i progetti utili alla collettività (PUC) in corso né ha chiarito le modalità di riconoscimento del supporto per la formazione e il lavoro. Ricorda che il suo gruppo ha già sollecitato in Assemblea lo svolgimento di una informativa urgente circa lo stato di attuazione del supporto per la formazione e il lavoro, facendo notare che risulta che tale sostegno economico non venga neanche erogato, oltre a non essere state predisposte offerte formative adeguate. Manifesta infine forte preoccupazione per il fatto che risulta ancora completamente inattuata la parte del PNRR relativa al rafforzamento dei centri per l'impiego, aspetto in relazione al quale, peraltro, il Governo non garantisce alcuna trasparenza dei dati.

5-01679 D'Alessio: Iniziative volte a consentire ai lavoratori di Poste Italiane Spa di usufruire di un costante aggiornamento dell'indennità di buonuscita.

  Antonio D'ALESSIO (AZ-PER-RE) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Claudio DURIGON risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati (vedi allegato 3).

  Fabrizio BENZONI (AZ-PER-RE), in qualità di cofirmatario dell'interrogazione in titolo, replicando, ritiene paradossale che sia congelata di fatto l'indennità di buonuscita di circa 200 mila dipendenti postali, considerato che la prestazione viene calcolata sulla base dei valori retributivi utili in vigore al 28 febbraio 1998, a differenza di quanto avviene per gli altri lavoratori pubblici e privati. Auspica un intervento del Governo che ponga fine a tale evidente stortura, che è stata segnalata a più riprese con vari strumenti di sindacato ispettivo.

5-01680 Scotto: Iniziative volte a verificare le condizioni di lavoro delle maestranze Amazon in Italia.

  Arturo SCOTTO (PD-IDP) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Claudio DURIGON risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati (vedi allegato 4).

  Arturo SCOTTO (PD-IDP), pur accogliendo come positivo quanto affermato dal rappresentante del Governo circa le iniziative assunte in ambito regionale, si dichiara insoddisfatto della risposta, ritenendo necessario piuttosto procedere d'urgenza alla convocazione di un tavolo di confronto che, facendo leva sul fatto che nel 2021 l'Antitrust ha condannato Amazon a pagare 1,1 miliardi di euro per abuso di posizione dominante, verifichi le condizioni di lavoro di chi lavora presso le sedi Amazon in Italia, anche dal punto di vista della regolarità dell'applicazione di diverse tipologie contrattuali nei diversi impianti del nostro Paese. Auspica, dunque, si ponga fine alle forme di discriminazione attuate nei confronti dei lavoratori interessati, assicurando livelli salariali e condizioni di lavoro migliori.

5-01681 Soumahoro: Iniziative volte a limitare il lavoro flessibile e precario presso Poste Italiane Spa.

  Aboubakar SOUMAHORO (MISTO) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Claudio DURIGON risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati (vedi allegato 5).

Pag. 103

  Aboubakar SOUMAHORO (MISTO), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta del rappresentante del Governo, dalla quale ritiene si desuma l'assenza di volontà dell'Esecutivo di porre realmente fine allo stato di precarietà che caratterizza certi rapporti di lavoro nell'ambito di Poste Italiane Spa. Ritiene grave che si sia instaurata presso un'impresa pubblica la prassi di ricorrere a contratti flessibili, che rischiano di condannare ad una situazione di precarietà esistenziale numerosi lavoratori.

Sui lavori della Commissione.

  Dario CAROTENUTO (M5S), intervenendo sui lavori della Commissione, fa riferimento allo stato di agitazione degli oltre 400 lavoratori del deposito logistico di Leroy Merlin, a Castel San Giovanni, in provincia di Piacenza, facendo notare che l'azienda non sembra intenzionata a concludere positivamente la vertenza, alla luce delle proposte da essa formulate. Intende dunque richiamare l'attenzione della Commissione su tale vicenda, auspicando inoltre una riflessione sulle evidenti lacune normative che impediscono di assicurare adeguate tutele ai lavoratori dipendenti di imprese multinazionali.

  Arturo SCOTTO (PD-IDP), intervenendo sui lavori della Commissione, si associa alle considerazioni testé svolte dal deputato Carotenuto, facendo notare che ai lavoratori del deposito logistico di Leroy Merlin sono state prospettate soluzioni inaccettabili, che prevedono il trasferimento presso la sede di Mantova di taluni pochi lavoratori e il licenziamento degli altri. Ritenendo che i livelli salariali e le condizioni dei lavoratori alle dipendenze di certe multinazionali siano drammatiche, invoca un pronto intervento del Governo, che si traduca, anche nel caso testé richiamato, nella convocazione di un tavolo di confronto, al fine di individuare soluzioni adeguate e porre fine alla vertenza.

  Il sottosegretario Claudio DURIGON, ricollegandosi alle considerazioni testé svolte, intende anzitutto rivolgere un ringraziamento ai deputati della XI Commissione per l'impegno profuso sul tema delle vertenze aziendali, a tutela della sorte dei lavoratori coinvolti, ritenendo che ciò rappresenti uno stimolo importante e utile all'azione del Governo, a prescindere dalle logiche di schieramento. Assicura che vi è il massimo impegno del Ministero in vista del raggiungimento di una soluzione alla vertenza richiamata, anche attraverso una interlocuzione con il Ministero delle imprese e del made in Italy, pur precisando che le azioni da svolgere in tale fase non possono che riguardare gli organismi competenti a livello territoriale. Ritiene che la risoluzione di questo tipo di vertenze debba registrare la condivisione di tutti, in nome della salvaguardia degli interessi di tutti i lavoratori coinvolti.

  La seduta termina alle 14.40.

COMITATO RISTRETTO

  Giovedì 30 Novembre 2023.

Disposizioni concernenti la conservazione del posto di lavoro e i permessi retribuiti per esami e cure mediche in favore dei lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche.
C. 153 Serracchiani, C. 202 Comaroli, C. 844 Gatta, C. 1104 Barzotti, C. 1128 Rizzetto e C. 1395 Tenerini.

  Il Comitato si è riunito dalle 14.40 alle 14.50.