CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 21 novembre 2023
204.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (V e VI)
COMUNICATO
Pag. 9

SEDE REFERENTE

  Martedì 21 novembre 2023. — Presidenza del presidente della VI Commissione Marco OSNATO. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Federico Freni.

  La seduta comincia alle 9.05.

DL 132/2023: Disposizioni urgenti in materia di proroga di termini normativi e versamenti fiscali.
C. 1551 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e conclusione).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato, da ultimo, nella seduta del 20 novembre 2023.

  Marco OSNATO, presidente e relatore per la VI Commissione, nel ringraziare per il lavoro sin qui svolto il presidente della Commissione Bilancio, onorevole Mangialavori, e tutti i membri delle Commissioni riunite V e VI, ricorda che nella seduta di ieri pomeriggio è stata espressa dalla presidenza la valutazione di inammissibilità delle proposte emendative presentate e comunica che non stati presentati ricorsi avverso tali valutazioni.
  Avverte altresì che, come concordato nella riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, dello scorso 16 novembre, al fine di garantire l'avvio dell'esame del provvedimento in Assemblea alle ore 14.30, secondo quanto stabilito dal calendario dei lavori, alle ore 11 verrà comunque posto in votazione il conferimento del mandato ai relatori. Invita quindi i gruppi a considerare tali tempistiche di esame nell'illustrazione delle proposte emendative.
  Dà, quindi, la parola alla relatrice Lucaselli per l'espressione del parere sulle proposte emendative presentate.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), relatrice per la V Commissione, anche a nome del presidente e relatore per la VI Commissione Osnato, formula un invito al ritiro su tutte le proposte emendative presentate, esprimendo altrimenti parere contrario.

  Il Sottosegretario Federico FRENI concorda con il parere espresso dalla relatrice.

  Toni RICCIARDI (PD-IDP) sottolinea che le Commissioni riunite si accingono a svolgere un esame privo di significato e non dignitoso della funzione parlamentare, giacché il provvedimento risulta di fatto inemendabile.Pag. 10 Propone, pertanto, al presidente di procedere ad un'unica votazione di tutte le proposte emendative presentate, onde evitare la celebrazione di quello che ritiene un inutile rito.

  Marco OSNATO, presidente e relatore per la VI Commissione, risponde al deputato Toni Ricciardi che la proposta da lui avanzata non può essere accolta; avverte, quindi, che le Commissioni riunite procederanno all'esame di tutte le proposte emendative presentate.
  Constata, quindi, l'assenza del presentatore dell'emendamento Fenu 1.2; si intende vi abbia rinunciato.

  Claudio Michele STEFANAZZI (PD-IDP) chiede di sottoscrivere gli articoli aggiuntivi Ubaldo Pagano 1-bis.01 e 1-bis.02.

  Le Commissioni respingono, con distinte votazioni, gli articoli aggiuntivi Ubaldo Pagano 1-bis.01 e 1-bis.02.

  Marco OSNATO, presidente e relatore per la VI Commissione, constata l'assenza dei presentatori degli articoli aggiuntivi Santillo 1-bis.03, Fenu 1-bis.04 e Torto 1-bis.05, si intende vi abbiano rinunciato.

  Claudio Michele STEFANAZZI (PD-IDP) dichiara di sottoscrivere tutte le proposte emendative presentate dai componenti dei gruppi MoVimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra, i cui presentatori sono assenti, e le proposte emendative presentate dai componenti del Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista, di cui non è già firmatario.

  Le Commissioni respingono, con distinte votazioni, gli articoli aggiuntivi Santillo 1-bis.06 e 1-bis.07, Ubaldo Pagano 1-bis.08, gli identici articoli aggiuntivi Fenu 1-bis.09 e Ubaldo Pagano 1-bis.010 limitatamente alla parte ammissibile, gli articoli aggiuntivi Santillo 1-bis.011 e Merola 1-bis.012, gli emendamenti Fenu 3.1, Borrelli 3.2, Fenu 3.3, gli identici emendamenti Grimaldi 3.4 e Fenu 3.5, l'emendamento Borrelli 3.6 e l'articolo aggiuntivo Fenu 3.02.

  Claudio Michele STEFANAZZI (PD-IDP), illustrando l'articolo aggiuntivo Lacarra 3.03, di cui è firmatario, evidenzia che la proposta emendativa è volta a prorogare i termini della cassa integrazione per i lavoratori poligrafici de La Gazzetta del Mezzogiorno, i quali altrimenti rimarrebbero senza alcuna tutela.

  Saverio CONGEDO (FDI) afferma di comprendere bene le ragioni che hanno ispirato l'articolo aggiuntivo Lacarra 3.03; considerando tuttavia il parere contrario espresso dai relatori e dal Governo, propone di trasfonderne il contenuto in un ordine del giorno da presentare in Assemblea.

  Claudio Michele STEFANAZZI (PD-IDP), nel condividere la proposta del collega Congedo, sottolinea in ogni caso l'urgenza di trovare una soluzione alla questione dei lavoratori poligrafici in tempi rapidi. Ritira, quindi, l'articolo aggiuntivo Lacarra 3.03, dichiarando che presenterà un ordine del giorno in Assemblea di analogo contenuto.

  Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Aiello 3.04.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP), nel chiedere di sottoscrivere l'emendamento Borrelli 3-bis.1, evidenzia l'opportunità di sopprimere la riapertura del termine per usufruire del ravvedimento speciale disciplinato dalla legge di bilancio 2023, poiché tale proroga rappresenta un ulteriore e ingiustificato rinvio del termine per il versamento e non è invece una misura rivolta a quei contribuenti che non sono stati in grado di pagare a causa di accertate difficoltà economiche.

  Le Commissioni respingono, con distinte votazioni, gli identici emendamenti Borrelli 3-bis.1 e Fenu 3-bis.2, gli articoli aggiuntivi Serracchiani 3-bis.01, Merola 4.01, l'emendamento Fenu 5.1 e l'emendamento Pag. 11Fenu 6.1 limitatamente alla parte ammissibile, l'emendamento Torto 6-ter.1, gli identici articoli aggiuntivi Ubaldo Pagano 6-quinquies.08 e Grimaldi 6-quinquies.011, gli articoli aggiuntivi Grimaldi 6-quinquies.012, Ubaldo Pagano 6-quinquies.013, 6-quinquies.014 e 6-quinquies.015, gli emendamenti Pavanelli 7.2, Appendino 7.3, Cappelletti 7.4 e Merola 7.6, gli articoli aggiuntivi Caramiello 7.03, 7.04 e 7.05, gli emendamenti Ilaria Fontana 7-bis.1, Cappelletti 7-ter.1 e Fenu 7-quater.1, gli articoli aggiuntivi Pavanelli 7-quater.01 e Todde 7-quater.02, gli articoli aggiuntivi Cappelletti 7-quater.03 e 7-quater.04 limitatamente alla parte ammissibile, gli articoli aggiuntivi Ubaldo Pagano 7-quater.07 e Borrelli 7-quater.08, gli emendamenti Borrelli 8.1, Merola 8.2 e Barzotti 8.3, nonché gli articoli aggiuntivi Caramiello 8.03 e 8.04, Todde 8-bis.03, Appendino 8-bis.04, Merola 8-bis.05, Traversi 8-bis.06, Merola 8-bis.07, 8-bis.08 e 8-bis.09.

  Andrea CASU (PD-IDP), illustrando l'articolo aggiuntivo 8-bis.010 da lui presentato, nel ricordare le difficoltà affrontate dalle pubbliche amministrazioni nella sostituzione di circa trecentomila dipendenti che si accingono al pensionamento, evidenzia che la proposta emendativa in esame consente di procedere alle assunzioni mediante scorrimento delle graduatorie dei concorsi già scadute o che scadranno nei prossimi sei mesi.
  Evidenziando che lo scorrimento delle graduatorie non viola il principio costituzionale di assunzione negli uffici pubblici attraverso concorso, afferma che la proposta emendativa non comporta oneri aggiuntivi per la finanza pubblica e rappresenta l'unica soluzione per garantire ai cittadini l'erogazione dei servizi che competono alle amministrazioni centrali e locali fino all'indizione di nuove procedure concorsuali.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP) interviene a sostegno del collega Casu, ribadendo l'impellente necessità delle pubbliche amministrazioni di coprire il fabbisogno di personale a seguito dei previsti pensionamenti. Rammenta che la proposta emendativa in esame non intende ampliare le dotazioni organiche, bensì si propone di portare a termine le procedure di reclutamento già espletate, in tal modo soddisfacendo un bisogno sia delle amministrazioni, sia dei cittadini. Ricorda come il proprio gruppo parlamentare abbia da lungo tempo fatto propria questa istanza presentando alcune proposte emendative in tal senso. Chiede dunque al Governo, nel contesto di tale emergenza, di farsi carico di siffatta problematica.

  Claudio Michele STEFANAZZI (PD-IDP) si unisce all'appello dei colleghi, consapevole della circostanza che il completamento delle procedure concorsuali risponde anche alle istanze di molti giovani che hanno profuso studio e impegno e, legittimamente, da tempo attendono risposte concrete dalle istituzioni. Rammenta come spesso il mancato scorrimento delle graduatorie non sia imputabile all'inerzia delle pubbliche amministrazioni, bensì dalle obiettive difficoltà nell'inserimento di funzionari neoassunti nelle strutture esistenti, specie se si tratta di piccoli enti territoriali. Chiede dunque all'Esecutivo di illustrare quale sia il suo intendimento al riguardo, con lo scopo di assicurare a una platea di soggetti – non particolarmente grande – anche il rispetto per il lavoro da essi svolto, nonché la doverosa gratificazione per il superamento delle prove concorsuali. Ritiene che questi ritardi nelle assunzioni pregiudichino il lavoro di tante amministrazioni a fronte di sfide sempre più complesse che vengono loro richieste dal contesto economico e normativo. Chiede dunque alla maggioranza di riflettere su questo argomento e di cercare adeguate soluzioni.

  Le Commissioni respingono, con distinte votazioni, l'articolo aggiuntivo Casu 8.bis.010, gli identici articoli aggiuntivi Ubaldo Pagano 8.bis.011 e Mari 8.bis.012, l'articolo aggiuntivo Ubaldo Pagano 8.bis.013, nonché gli emendamenti Traversi 9.1 e Iaria 9.bis.1.

  Gianmauro DELL'OLIO (M5S) preliminarmente stigmatizza le modalità di esame Pag. 12del provvedimento che, stanti i ristretti tempi di lavoro, appare di fatto come immodificabile. A suo avviso, tale modus operandi non è rispettoso dell'esercizio della funzione parlamentare.
  Passando all'illustrazione della proposta emendativa Iaria 9.bis.2, rammenta che nel corso dell'esame al Senato è stato introdotto l'articolo 9-bis, il quale, in maniera a suo parere paradossale, pone al 15 novembre 2023 il termine entro il quale gli enti territoriali devono comunicare al Ministero delle infrastrutture e trasporti l'elenco dei veicoli con caratteristiche antinquinamento Euro 3 adibiti al trasporto pubblico locale per i quali è richiesto l'esonero dal divieto di circolazione.
  Dal momento che il termine del 15 novembre è decorso nelle more della conversione in legge del provvedimento, evidenzia come la proposta emendativa intenda sostituire tale data – a suo avviso determinata senza logica apparente – con quella di entrata in vigore del disegno di legge di conversione del decreto in esame.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Iaria 9.bis.2.

  Marco OSNATO, presidente e relatore per la VI Commissione, avverte che la deputata Ida Carmina ha chiesto di sottoscrivere tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 10.

  Le Commissioni respingono, con distinte votazioni, gli emendamenti Amato 10.1, Caso 10.2 e 10.3, Iaria 10-bis.1, gli articoli aggiuntivi Ubaldo Pagano 10-quater.01, Orrico 10-quater.02, Pellegrini 11.01, nonché gli emendamenti Pellegrini 12.1 e Ascari 13.1.

  Gianmauro DELL'OLIO illustra la proposta emendativa Torto 14.1, di cui è cofirmatario, evidenziando che essa interviene sul comma 2-ter dell'articolo 14, che incrementa di 250.000 euro annui, a decorrere dal 2024, il limite di spesa per il conferimento di incarichi di collaborazione destinati agli uffici di diretta collaborazione del Ministro dell'economia e delle finanze. Alla luce della formulazione letterale della norma, fa presente che le predette somme si aggiungono a quanto già stanziato in precedenza per lo stesso scopo. A tal proposito, segnala quindi che l'intento della proposta emendativa in esame è abbassare tale cifra, allo scopo di ridurre complessivamente lo stanziamento per i predetti incarichi di collaborazione.

  Le Commissioni respingono, con distinte votazioni, gli emendamenti Torto 14.1, Ubaldo Pagano 15.1, Tucci 15.2, Ghio 15.3, nonché gli identici articoli aggiuntivi Mari 15-sexies.01 e Barzotti 15-sexies.02.

  Marco OSNATO, presidente e relatore per la VI Commissione, avverte che, essendosi concluso l'esame delle proposte emendative, prima di conferire il mandato ai relatori a riferire in Assemblea è necessario attendere l'espressione del parere delle Commissioni competenti in via consultiva nonché del Comitato della legislazione.
  Non essendovi obiezioni, sospende dunque la seduta per consentire alle predette Commissioni di esprimere il parere di rispettiva competenza, rinviando la votazione per il conferimento del mandato ai relatori alla ripresa dei lavori, prevista per le ore 10.50.

  La seduta, sospesa alle 9.40, riprende alle 10.50.

  Marco OSNATO, presidente e relatore per la VI Commissione, avverte che sono pervenuti i pareri delle Commissioni I, VIII e IX nonché del Comitato per la legislazione, che sono in distribuzione, mentre le Commissioni II, IV, VII, X, XI, XII, XIII, XIV e la Commissione parlamentare per le questioni regionali hanno comunicato per le vie brevi che non esprimeranno il parere di rispettiva competenza.
  Fa altresì presente che il rappresentante del Governo ha depositato la relazione tecnica sul provvedimento aggiornata ai sensi dell'articolo 17, comma 8, della legge n. 196 del 2009 (vedi allegato).
  Chiede quindi se vi siano deputati che intendano intervenire per dichiarazione di Pag. 13voto sul conferimento del mandato ai relatori a riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento in esame.

  Bruno TABACCI (PD-IDP) richiama l'attenzione dei colleghi e del sottosegretario Freni sul parere espresso dal Comitato per la legislazione, che ha nuovamente raccomandato al Legislatore e al Governo l'avvio di una riflessione sull'opportunità della confluenza, in un medesimo provvedimento d'urgenza, di disposizioni attinenti alla proroga di termini legislativi e di disposizioni rispondenti ad ulteriori finalità, anche in considerazione di quanto affermato dalla Corte costituzionale nella sentenza n. 22 del 2012, secondo cui i decreti in materia di proroga di termini, sebbene attengano ad ambiti materiali diversi ed eterogenei, sono comunque accomunati da una ratio unitaria.
  Nel ravvisare pertanto l'esigenza di ripristinare quanto prima un più corretto svolgimento del procedimento legislativo nel suo complesso, si riserva di informare di tali delicate questioni direttamente la Presidenza della Camera.

  Virginio MEROLA (PD-IDP) osserva anzitutto che il provvedimento in esame costituisce evidentemente l'ultimo provvedimento di natura economico-finanziaria su cui è chiamata a pronunciarsi la Camera prima della trasmissione dal Senato del decreto-legge n. 145 del 2023 e del disegno di legge di bilancio per il triennio 2024-2026, rilevando come sull'insieme di tali iniziative legislative, a suo giudizio criticabili sul piano delle scelte sia di merito che di metodo, si siano consolidate significative aspettative da parte degli enti locali, del mondo delle imprese e delle stesse forze politiche, in particolare di maggioranza, destinate tuttavia a rimanere completamente frustrate. Venendo più nel dettaglio ai contenuti del provvedimento in esame, segnala, ad esempio, che quest'ultimo non corrisponde in alcun modo alle esigenze più volte manifestate dai comuni italiani, ai quali vengono di continuo affidati nuovi compiti e funzioni senza tuttavia lo stanziamento di adeguate risorse finanziarie, ciò secondo una logica diametralmente opposta a quella che sembra avere ispirato il disegno più generale della cosiddetta autonomia differenziata. Osserva, inoltre, che i comuni sono comunque chiamati a concorrere alla finanza pubblica per l'importo non indifferente di 200 milioni di euro, senza peraltro considerare che dovranno sostenere gli ulteriori oneri collegati al rinnovo dei contratti pubblici e in assenza di qualsivoglia intervento volto a consentire l'utilizzo delle risorse derivanti dalla rinegoziazione dei mutui.
  Rileva, altresì, che il provvedimento non reca alcuna misura realmente significativa in materia di mutui per l'acquisto della prima casa, nonostante il perdurare della grave emergenza abitativa registrata soprattutto nelle città di maggiori dimensioni, così come risultano integralmente disattese le promesse fatte di recente ai territori alluvionati della regione Emilia-Romagna. Parimenti insufficienti sono, a suo parere, le misure relative al capitolo energetico, i cui costi continuano a gravare pesantemente sulle famiglie italiane per l'effetto combinato della forte spinta inflazionistica che erode il potere d'acquisto dei salari, da un lato, e del perdurare della crisi internazionale, dall'altro.
  In un quadro di scarse risorse finanziarie disponibili ritiene ancora più insostenibile la decisione di incrementare, al comma 2-bis dell'articolo 14, introdotto nel corso dell'esame presso il Senato, la spesa relativa al personale addetto agli uffici di diretta collaborazione del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per un ammontare di circa 400.000 euro a decorrere dal 2024 e in deroga ai limiti previsti dalla legislazione vigente, sia pure a fronte dei notevoli ritardi che ancora connotano il processo di riorganizzazione del medesimo Ministero.
  Per il complesso di tali ragioni, nonché in considerazione della tempistica estremamente compressa dell'esame del provvedimento, preannunzia il voto contrario del gruppo Partito Democratico.

  Emiliano FENU (M5S), sottolineando in premessa il deprecabile abuso della decretazione d'urgenza, cui regolarmente si accompagna in sede parlamentare l'apposizionePag. 14 della questione di fiducia da parte del Governo, dichiara il voto contrario del gruppo M5S, pur rammentando che nel corso dell'esame presso il Senato, grazie a proposte emendative in tal senso presentate dal gruppo medesimo, è stata perlomeno introdotta, all'articolo 6-quater, una proroga della cosiddetta legge Nuova Sabatini, volta a differire il termine per l'ultimazione degli investimenti in macchinari, impianti, beni strumentali e attrezzature da parte delle imprese. Lamenta invece la mancata proroga del cosiddetto superbonus per gli interventi nei condomini, che a suo avviso comporterà ripercussioni negative sul mondo delle imprese.

  Marco GRIMALDI (AVS), associandosi alle valutazioni a vario titolo espresse dai colleghi che lo hanno preceduto, dichiara il proprio voto contrario sul conferimento del mandato ai relatori a riferire favorevolmente in Assemblea, rimarcando in particolare la disomogeneità e al tempo stesso l'incompletezza dei contenuti del provvedimento. Nel rinviare alle considerazioni già svolte in occasione dell'esame preliminare, stigmatizza anzitutto la mancata proroga dei requisiti per la stabilizzazione del personale precario in servizio presso le pubbliche amministrazioni, nonché l'assenza di misure a sostegno degli enti locali in condizioni di dissesto finanziario, anche attraverso l'introduzione di nuove regole per la formazione del bilancio di previsione.
  Formula, infine, un invito ad evitare che in futuro abbiano a ripetersi le modalità e le tempistiche di esame del provvedimento in titolo, la cui discussione è stata avviata dalla Camera dei deputati a distanza solo di pochissime ore dall'approvazione del testo da parte dell'altro ramo del Parlamento.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di conferire il mandato ai relatori a riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera, altresì, di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Marco OSNATO, presidente e relatore per la VI Commissione, avverte che la Presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 11.