CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 15 novembre 2023
201.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VII e XI)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 15 novembre 2023. — Presidenza del presidente della VII Commissione Federico MOLLICONE.

  La seduta comincia alle 13.55.

Schema di decreto legislativo recante il riordino e la revisione degli ammortizzatori e delle indennità e per l'introduzione di un'indennità di discontinuità in favore dei lavoratori del settore dello spettacolo.
Atto n. 86.
(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  Le Commissioni proseguono l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 25 ottobre 2023.

  Federico MOLLICONE, presidente ricorda che il termine per l'espressione del parere sullo schema di decreto in esame è fissato a venerdì 17 novembre prossimo e che nel trasmettere lo schema di decreto in esame il Governo ne ha rappresentato l'urgenza, al fine di consentire l'approvazione definitiva del provvedimento da parte del Consiglio dei Ministri entro la scadenza per la presentazione delle domande per l'attribuzione dell'indennità di discontinuità ai lavoratori autonomi dello spettacolo (ALAS) relativa all'anno in corso, fissata dall'articolo 8 dello schema di decreto legislativo al 15 dicembre prossimo. Avverte, quindi, che nella seduta odierna le Commissioni procederanno all'espressione del parere.
  Avverte, altresì, che il gruppo del Partito Democratico e il gruppo Alleanza verdi e Sinistra hanno presentato proposte alternative di parere che sono in distribuzione. Ricorda che in caso di approvazione della proposta di parere dei relatori, tali proposte dovranno ritenersi precluse.
  Invita quindi i relatori, onorevoli Amorese e Giovine, a formulare una proposta di parere sul provvedimento in esame.

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  Antonio CASO (M5S) intervenendo sull'ordine dei lavori, stigmatizza la modalità di lavoro adottata dalla Presidenza che, senza preavviso, ha inserito all'ordine del giorno delle Commissioni la votazione relativa allo schema di decreto numero 86 che, al contrario, non era prevista per la giornata odierna.
  Nel sottolineare l'estrema delicatezza dell'atto in esame ritiene che la modalità di lavoro adottata dalla Presidenza sia poco rispettosa dei gruppi di opposizione e assolutamente non condivisibile. Osserva infine, con riferimento all'indagine conoscitiva sul lavoro sportivo anch'essa prevista in calendario per la giornata odierna, di non aver compreso quale sia il documento conclusivo che le Commissioni si accingono a votare.

  Irene MANZI (PD-IDP) intervenendo sull'ordine dei lavori, ricorda come nell'ultima riunione degli Uffici di presidenza delle Commissioni riunite fosse stato convenuto di attendere ancora qualche giorno prima di procedere alla votazione del parere sull'atto del governo in esame dal momento che nel corso delle audizioni erano emersi diversi punti critici.
  In particolare, evidenzia come anche nelle audizioni di ieri ed in particolare nel corso dell'audizione dei rappresentanti dell'INPS siano emersi ulteriori profili problematici che certamente meritavano maggiore attenzione.
  Esprime quindi forte stupore per il repentino cambio dell'ordine del giorno della seduta odierna che ha costretto i gruppi di opposizione a presentare in tempi assai ristretti una proposta di parere alternativo.
  Più in generale ricorda come la legge delega approvata alla fine della scorsa legislatura sia stata discussa in un clima di ampia condivisione. Ritiene pertanto che la scelta di accelerare il voto sullo schema di decreto in esame sia profondamente sbagliata ritenendo che sarebbe stato opportuno che le Commissioni svolgessero, piuttosto, una seduta dedicata al dibattito nel merito al termine delle audizioni.
  Stigmatizza altresì l'assenza del rappresentante del Governo che anche se non obbligatoria sarebbe decisamente opportuna al fine di potersi confrontare nel merito delle questioni emerse e sui numerosi profili problematici che solo in parte vede evidenziati nella proposta di parere elaborata dai relatori.

  Arturo SCOTTO (PD-IDP) associandosi alle considerazioni svolte dal deputato Manzi, ritiene sia in atto una improvvisa forzatura da parte della maggioranza, che appare incomprensibile, tenuto conto che era emerso in precedenza l'orientamento dei gruppi di concludere l'iter nella prossima settimana. Ritiene opportuno, dunque, concedere ai gruppi un tempo ulteriore in vista della elaborazione di una proposta di parere il più possibile condivisa, facendo notare che finora l'opposizione ha dimostrato uno spirito costruttivo. Stigmatizzando poi l'assenza del Governo, la cui presenza, invece, su un provvedimento così delicato, ritiene sia politicamente opportuna, giudica necessario sospendere i lavori e attendere l'arrivo di un rappresentante dell'Esecutivo che spieghi i motivi di una simile chiusura al confronto. Ritiene che quanto sta accedendo rischi di configurare un pericoloso precedente, suscettibile di alterare i leali rapporti di collaborazione tra maggioranza e opposizione.

  Elisabetta PICCOLOTTI (AVS) nel condividere le osservazioni ed i rilievi critici svolti dai colleghi intervenuti sul metodo adottato dalla presidenza delle commissioni, ritiene che si stia scrivendo una brutta pagina dei lavori parlamentari.
  Come già è stato sottolineato nei precedenti interventi, ricorda come alla fine della scorsa legislatura la legge delega sia stata approvata dopo uno scambio proficuo di posizioni, legge delega che certamente creato delle aspettative sulla capacità della politica di creare un percorso virtuoso.
  Osserva, inoltre, come l'approvazione della legge delega che riconosceva l'importanza di prevedere l'indennità di disoccupazione per i lavoratori dello spettacolo avesse rappresentato una porta aperta che oggi al contrario viene sbattuta in faccia alle opposizioni. Al riguardo ritiene che lo Pag. 17schema di decreto all'esame delle commissioni sia non conforme ai principi della legge delega.
  Sul piano del metodo stigmatizza, inoltre, la decisione di prevedere la votazione nella seduta di oggi nonostante che, nel corso delle audizioni, siano emersi notevoli aspetti problematici relativi allo schema in esame e che tutte le associazioni evidenziando tale mancata corrispondenza hanno chiesto il ritiro dello schema di decreto. Ritiene, inoltre, grave che oggi la Presidenza abbia di fatto impedito ai gruppi di opposizione di poter presentare un parere alternativo ragionato evidenziando come oltretutto la proposta di parere elaborata dai relatori è stata inviata pochi minuti prima all'inizio della seduta.
  Nel sottolineare con rammarico il fatto che ormai in Assemblea il Governo ricorra a continui voti di fiducia, nonostante che lo stesso gruppo di Fratelli d'Italia nella passata legislatura abbia svolto notevoli polemiche su tale prassi, evidenzia come anche nei lavori delle commissioni si impedisca di svolgere un lavoro compiuto e ragionato.

  Roberto GIACHETTI (A-IV-RE) intervenendo per un richiamo al Regolamento richiama la Presidenza al dovere, proprio del suo ruolo, di fornire le risposte ai quesiti posti dai gruppi di opposizione fin qui intervenuti prima di procedere alla votazione della proposta di parere; ritiene infatti che sia interesse anche della maggioranza che le Commissioni possano lavorare in modo sereno ed approfondito su temi così rilevanti come quello affrontato dal provvedimento in esame. Insiste pertanto affinché la Presidenza fornisca le dovute risposte a tutte le questioni poste di metodo e di merito da parte dei gruppi intervenuti.

  Federico MOLLICONE, presidente, ricordato che il termine per l'espressione del parere sul predetto atto è fissato a venerdì 17 novembre prossimo e che nel trasmettere lo schema di decreto in esame il Governo ne ha rappresentato l'urgenza, ritiene necessario che le Commissioni si esprimano nella giornata odierna, anche al fine di consentire l'approvazione definitiva del provvedimento da parte del Governo e mettere il medesimo Esecutivo nelle migliori condizioni per agire a tutela dei lavoratori dello spettacolo nell'ambito dell'esame del disegno di legge di bilancio, ai fini dell'individuazione delle risorse necessarie. Ritenuto che le Commissioni abbiano già svolto un'istruttoria molto approfondita, che ha previsto un articolato ciclo di audizioni e un confronto ampio tra i gruppi, osserva che la proposta di parere formulata dai relatori, che si ricollega anche al lavoro svolto al Senato, ha raccolto numerosi spunti offerti dai soggetti auditi nonché dai gruppi di opposizione. Ritiene di aver sempre svolto il proprio ruolo di Presidente nel rispetto delle prerogative di tutti i gruppi, facendo notare che non si può certo affermare che esista un'abitudine della Presidenza di imporre accelerazioni dell'iter di esame di un provvedimento, che possono eventualmente aver luogo in presenza di oggettive ed eccezionali urgenze.

  Arturo SCOTTO (PD-IDP) intervenendo sull'ordine dei lavori, fa notare che le modalità di prosecuzione dell'iter avrebbero dovuto essere definite nell'ambito degli Uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni riunite. Fa notare che le presidenze delle Commissioni non sono mere esecutrici delle volontà del Governo, ma dovrebbero garantire le esigenze di tutti i gruppi, soprattutto quelli minoranza. Ritiene che una simile accelerazione dell'iter, peraltro non comunicata preventivamente, rappresenti un pericoloso precedente che rischia di alterare la dialettica tra maggioranza ed opposizione. Chiede, in conclusione, l'immediata convocazione degli Uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni riunite, al fine di definire modalità di esame del provvedimento più rispettose delle prerogative delle opposizioni.

  Alessandro AMORESE (FDI), relatore per la VII Commissione, anche a nome del relatore per la XI Commissione formula una proposta di parere favorevole con osservazioniPag. 18 provvedimento in esame, già fatta pervenire per le vie brevi ai componenti delle Commissioni (vedi allegato 1).

  Gaetano AMATO (M5S) nell'evidenziare come i colleghi dei gruppi di maggioranza abbiano partecipato molto limitatamente alle importanti audizioni svolte dalle commissioni ricorda che anche il presidente Mollicone ha dovuto riconoscere come l'audizione dei rappresentanti dell'INPS abbia fatto emergere numerosi profili problematici relativi all'atto in esame.
  In particolare stigmatizza il fatto che i lavoratori autonomi ma anche i lavoratori assunti a tempo indeterminato che abbiano avuto un certo numero di giornate lavorative siano di fatto escluse dall'indennità di discontinuità che in realtà rappresenta un mero ristoro.
  Più in generale ricorda come tutti i soggetti auditi nel corso delle ultime settimane abbiano sottolineato l'estrema gravità del provvedimento adottato dal Governo che non corrisponde ai princìpi della legge delega: nel ritenere necessario che la maggioranza si assuma la responsabilità del parere favorevole che oggi le commissioni intendono votare ritiene che tale scelta non potrà passare sotto silenzio. Stigmatizza, inoltre, il fatto che i gruppi di opposizione a cominciare da quello del Movimento Cinque Stelle abbiano più volte manifestato la propria collaborazione al fine di individuare le soluzioni necessarie a superare le gravi criticità del provvedimento in esame. Deve purtroppo constatare che tale confronto non si sia svolto soprattutto sui contenuti del parere che le commissioni si accingono a votare e dichiara pertanto il voto contrario a nome del suo gruppo.

  Elisabetta PICCOLOTTI (AVS) esprime un giudizio fortemente contrario sulla proposta di parere elaborata dai relatori nonché sui contenuti dello schema di decreto in esame; ritiene piuttosto che si stia perdendo una preziosa occasione per creare uno strumento di welfare volto al riconoscimento della precarietà del lavoro artistico e dello spettacolo, lavoro che c'è anche quando le luci del palcoscenico sono spente.
  Stigmatizza quindi il fatto che con il provvedimento in esame il Governo e la maggioranza scelgono di fatto di cancellare questo importante riconoscimento del lavoro artistico che aveva caratterizzato la discussione relativa alla legge delega della scorsa legislativa: ciò che resta è una sorta di contentino nella misura di quasi 1500 € annui elargito con criteri che sembrano concepiti appositamente per escludere il maggior numero di beneficiari come ad esempio quello relativo alle giornate registrate.
  Ritiene, infatti, che il Governo abbia emanato questo provvedimento senza riflettere minimamente sulle necessità del settore e ciò risulta evidente soprattutto dalla previsione di un'osservazione nella proposta di parere relativa ai 100 milioni di euro che non sono stati utilizzati. Al riguardo osserva come a suo giudizio il ministro Sangiuliano sia impegnato in tante riflessioni astratte sul concetto di nazione e di cultura ma non ha evidentemente tempo di riflettere sui lavoratori dello spettacolo che la cultura la fanno.

  Matteo ORFINI (PD-IDP) ritiene opportuno in questa occasione ripercorrere brevemente la storia del provvedimento delega approvato alla fine della scorsa legislatura dopo un lungo dibattito sulla necessità di prevedere un'indennità di discontinuità per i lavoratori dello spettacolo: ricorda come il Parlamento con un lavoro non facile era riuscito ad imporre questo principio, mentre lo schema di decreto all'esame delle Commissioni evidentemente tradisce tale impostazione.
  Ricorda come nell'ultima legge di bilancio si sia lavorato per stanziare risorse finanziarie pari a 100 milioni di euro al fine di far partire lo strumento della indennità di discontinuità. Successivamente il Governo, per ben undici mesi, ha dimenticato di adottare i provvedimenti attuativi perdendo quindi la possibilità di usare quelle risorse finanziarie stanziate dalla citata legge di bilancio.
  Al riguardo ritiene che non sia un caso l'assenza del sottosegretario di Stato Mazzi che non ha mai partecipato alle sedute delle Commissioni. Evidenzia come anche i Pag. 19rappresentanti dell'Inps, nel corso dell'audizione svoltasi nella giornata di ieri, abbiano, infatti, riconosciuto di aver calcolato come disponibili solo risorse pari a 40 milioni di euro.
  Nel preannunciare che il suo gruppo ha già preparato alcuni emendamenti volti a rendere utilizzabili anche i citati 100 milioni, ritiene che la maggioranza viva oggi un momento di grave imbarazzo dal momento che il provvedimento in esame così come strutturato di fatto ha «scippato» i lavoratori non solo di un anno di lavoro che poteva essere riconosciuto ma anche delle risorse finanziarie non utilizzate.
  In conclusione, ritiene che il parere elaborato dai relatori sia la testimonianza della situazione determinata dal Governo ritenendo pertanto il dibattito odierno del tutto surreale. Preannuncia quindi il voto contrario a nome del gruppo del Partito democratico esprimendo piena solidarietà alla maggioranza che oggi si accinge a votare un provvedimento nel quale si certifica che ai lavoratori dello spettacolo sono stati scippati 100 milioni di euro.

  Antonio D'ALESSIO (A-IV-RE) preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere elaborata dai relatori.

  Rita DALLA CHIESA (FI-PPE), pur dichiarando la propria lealtà alla maggioranza e al Governo, esprime un certo imbarazzo rispetto a quanto sta accadendo nell'odierna seduta. Intervenendo per dichiarazione di voto a titolo personale, preannuncia dunque la sua astensione dal voto sulla proposta di parere dei relatori, facendo presente che un suo eventuale voto favorevole a tale proposta di parere equivarrebbe ad andare contro sé stessa, a scapito di un'intera categoria di lavoratori.

  Arturo SCOTTO (PD-IDP), intervenendo sull'ordine dei lavori, ritiene che l'intervento della deputata Dalla Chiesa, che ha manifestato grande dignità ed equilibrio, dovrebbe indurre i gruppi di maggioranza e le Presidenze a mutare il proprio atteggiamento in vista di una pausa di riflessione, acconsentendo ad una immediata convocazione degli Uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni riunite.

  Anna Laura ORRICO (M5S) desidera esprimere piena solidarietà alla collega Dalla Chiesa che oggi è stata costretta ad astenersi dal voto sulla proposta di parere dei relatori del tutto irricevibile. Esprime rammarico per il fatto che invece la legge delega, nella scorsa legislatura, sia stata approvata all'unanimità.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, le Commissioni approvano la proposta di parere dei relatori (vedi allegato 1).

  Federico MOLLICONE, presidente, avverte che essendo stata approvata la proposta di parere dei relatori devono ritenersi precluse le proposte di parere alternativo presentate dal gruppo del Partito democratico e dal gruppo di Alleanza verdi e sinistra (vedi allegati 2 e 3).

  La seduta termina alle 14.40.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato svolto:

INDAGINE CONOSCITIVA

Sulle tematiche afferenti al lavoro sportivo: esame del documento conclusivo.