CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 26 ottobre 2023
190.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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RISOLUZIONI

  Giovedì 26 ottobre 2023. — Presidenza del presidente Giulio TREMONTI. – Interviene il viceministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Edmondo Cirielli.

  La seduta comincia alle 8.35.

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7-00160 Onori: Sull'apertura di corridoi umanitari a Gaza.
7-00163 Boldrini: Sulle iniziative per risolvere la crisi umanitaria a Gaza ed evitare una possibile escalation militare in Medio Oriente.
7-00164 Tremonti: Sugli attacchi di Hamas sul territorio israeliano e sulla situazione umanitaria a Gaza.
7-00165 Fratoianni: Sulla situazione umanitaria a Gaza e sul processo di pace in Medio Oriente.
(Seguito della discussione congiunta e rinvio).

  La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni, rinviata nella seduta del 25 ottobre scorso.

  Giulio TREMONTI, presidente, dà conto delle sostituzioni. Ricorda che nelle sedute precedenti si era concordato di verificare la possibilità di giungere all'approvazione di un testo unitario. Nel frattempo, sono pervenute alcune proposte di riformulazione del Governo anche sulla risoluzione 7-00165 Fratoianni. Invita quindi il rappresentante dell'Esecutivo ad illustrare le proposte di riformulazione.

  Il Viceministro Edmondo CIRIELLI, con riferimento alla proposta di risoluzione n. 7-00160 Onori, propone di riformulare il decimo punto delle premesse nei seguenti termini: «è fondamentale adoperarsi affinché sia assicurato un flusso ininterrotto di aiuti umanitari per far fronte ai bisogni della popolazione civile della Striscia di Gaza».
  Riguardo alla proposta di risoluzione n. 7-00163 Boldrini, in via generale, esprime riserve sulla opportunità di indicare cifre e dati relativi al conflitto (il numero di vittime, di feriti, di sfollati, di strutture danneggiate, etc.), considerata la difficoltà oggettiva di avvalorare tali dati e la necessità di aggiornarli costantemente alla luce dell'evoluzione del conflitto. Venendo alle proposte puntali di riformulazione, al quarto punto delle premesse, propone di sopprimere le parole «cingendo d'assedio e», nonché di sostituire la parola «bombardano» con la seguente: «bombardando»; al ventesimo punto delle premesse, propone di sopprimere il seguente inciso: «così come di far soffrire deliberatamente la fame alla popolazione civile – ad esempio impedendo l'ingresso nella zona assediata di beni di cibo e acqua – per ottenere un vantaggio militare»; suggerisce, altresì di sopprimere l'intero paragrafo successivo. Con riferimento alla parte dispositiva, propone di riformulare il primo impegno nei seguenti termini: «ad agire in tutte le sedi europee ed internazionali affinché vengano stabilite pause umanitarie per consentire l'accesso degli aiuti nella Striscia di Gaza»; propone, altresì, di integrare l'ultimo impegno inserendo, infine, la seguente frase: «, continuando ad assicurare al contempo che gli aiuti siano effettivamente utilizzati a beneficio di civili».
  Riguardo alla proposta di risoluzione n. 7-00164 Tremonti, propone di sopprimere il sesto punto delle premesse; al nono punto, suggerisce di sostituire la parola «contravvenendo» con la seguente: «che contravvengono»; propone, altresì, di riformulare l'undicesimo paragrafo delle premesse nei seguenti termini. «Il Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri, On. Antonio Tajani, nei suoi interventi in Parlamento ha sottolineato l'importanza di evitare una crisi umanitaria a Gaza, ridurre l'impatto della guerra sulla popolazione e raggiungere un accordo per l'ingresso degli aiuti e l'evacuazione degli stranieri da Gaza». Quanto alla parte dispositiva, propone di sopprimere il primo impegno e di riformulare il quarto ed ultimo impegno nei seguenti termini: «ad assumere ogni iniziativa, a livello europeo ed internazionale in genere, affinché siano aperti passaggi sicuri che permettano alle popolazioni civili di allontanarsi dal nord della Striscia di Gaza, teatro delle operazioni militari, e corridoi umanitari per l'ingresso nella Striscia dei necessari aiuti umanitari».
  Con riferimento alla risoluzione n. 00165 Fratoianni, in analogia con quanto già espostoPag. 12 riguardo alla risoluzione a prima firma della deputata Boldrini, ribadisce le riserve sulla sull'opportunità di riportare dati che sono in costante aggiornamento o provengono da fonti poco attendibili. Propone, altresì, al primo punto della parte dispositiva, di sostituire le parole «un immediato cessate-il-fuoco umanitario» con le seguenti: «l'istituzione di pause umanitarie».

  Paolo FORMENTINI (LEGA), con riferimento alla proposta di risoluzione n. 7-00164 Tremonti, di cui è cofirmatario, al secondo punto della parte dispositiva, propone di aggiungere, dopo la parola Israele, il seguente inciso: «e che Hamas venga considerata organizzazione terroristica dalla comunità internazionale».

  Andrea ORSINI (FI-PPE), sempre con riferimento alla risoluzione n. 7-00164 Tremonti, di cui è cofirmatario, suggerisce di sostituire l'ultimo punto della parte dispositiva con l'impegno previsto dalla risoluzione n. 7-00160 Onori: «ad adoperarsi con urgenza a tutti i livelli, internazionale, europeo e bilaterale per consentire l'immediata e duratura apertura di adeguati corridoi umanitari al fine di consentire l'ingresso di aiuti umanitari e, al contempo, permettere l'evacuazione dei civili più vulnerabili, tra cui i feriti in gravi condizioni, bambini e anziani».

  Nicola FRATOIANNI (AVS), annuncia il ritiro della proposta di risoluzione a sua firma e la sottoscrizione della risoluzione a prima firma Boldrini.

  Federica ONORI (M5S), in qualità di prima firmataria della risoluzione n. 7-00160, accetta la riformulazione avanzata dal Governo.

  Laura BOLDRINI (PD-IDP), ribadendo l'autorevolezza delle fonti – a partire dall'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA) – condivide l'opportunità di aggiornare alla data odierna i dati contenuti nelle premesse della risoluzione a sua prima firma; pertanto, anche sulla base delle proposte di riformulazione presentate dal Governo, presenta un nuovo testo di risoluzione (vedi allegato 1), che reca le seguenti modifiche: 1.402 vittime e 5.445 feriti tra gli israeliani; 95 morti e 1.833 feriti in Cisgiordania; 5.791 morti e 16.297 feriti a Gaza; almeno 2 mila bambini morti a causa dei bombardamenti israeliani sulla Striscia; 1,4 milioni di sfollati dalla zona nord e centrale alla zona sud di Gaza, di cui 590 mila rifugiati in 150 scuole dell'UNRWA (Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente); 34 strutture sanitarie danneggiate, inclusi 19 ospedali, 16 medici uccisi e 36 feriti, 24 ambulanza danneggiate (dati dell'Organizzazione mondiale della sanità); almeno 35 membri dello staff UNRWA uccisi; 177.781 case danneggiate (il 45 per cento delle abitazioni di Gaza), 207 strutture educative e 8 chiese; 23 giornalisti rimasti uccisi tra il 7 e il 23 ottobre, di cui 19 palestinesi, 3 israeliani e 1 libanese.
  Accetta, altresì, la proposta di sopprimere l'ottavo, il diciassettesimo e il diciottesimo punto delle premesse, vista l'oggettiva difficoltà di avvalorare i dati in essi riportati.
  Ritiene di non poter accogliere la proposta di riformulazione del Governo relativa al quarto punto delle premesse, dal momento che lo stesso Ministro della difesa israeliano ha più volte fatto riferimento alla imposizione di un «assedio totale» alla Striscia di Gaza. Quanto alla proposta di riformulazione relativa al ventesimo punto delle premesse, ritiene di non poterla accogliere nei termini proposti da Governo, vista l'esigenza, a suo avviso, di ribadire il divieto a Israele di compere azioni che possano «impedire l'ingresso nella zona assediata di beni di cibo e acqua – per ottenere un vantaggio militare».
  Con riferimento alla soppressione del ventunesimo punto delle premesse, proposta dal Governo, sottolinea che, nonostante il ritiro delle forze armate del 2005, Israele ha continuato a imporre a Gaza un regime di occupazione: secondo il diritto e la giurisprudenza internazionale, infatti, si considera come occupato un territorio sottoposto al controllo effettivo del nemico, Pag. 13quando esso conserva la giurisdizione esclusiva sulle acque territoriali e sullo spazio aereo sovrastante e ed esercita un controllo sull'accesso ai beni essenziali (acqua, gas ed elettricità). Sulla scorta di queste considerazioni, non accoglie la proposta soppressiva avanzata dall'Esecutivo.
  Ritiene, altresì, di non poter accettare la proposta di riformulazione relativa al primo punto della parte dispositiva, dal momento che, a suo parere, la «pausa umanitaria» ha una valenza di gran lunga inferiore rispetto al «cessate-il-fuoco»: nel primo caso, infatti, le ostilità vengono sospese solo per un breve lasso di tempo, insufficiente ad alleviare le sofferenze della popolazione civile.
  Quanto alla proposta di integrazione relativa all'ultimo impegno, considera pleonastico chiedere che gli «aiuti siano effettivamente utilizzati a beneficio di civili»: da sempre, infatti le organizzazioni non governative rispettano diligentemente l'impegno a non impiegare risorse per supportare gruppi politici o militari e sarebbe scorretto lasciar intendere che esse non lo abbiano fatto.

  Giulio TREMONTI, presidente, suggerisce di aggiungere, in premessa, l'indicazione che tutti i dati sono aggiornati alla data odierna, dal momento che la situazione è in continua evoluzione.

  Laura BOLDRINI (PD-IDP) accoglie il suggerimento del presidente Tremonti.

  Paolo FORMENTINI (LEGA) ritiene inaccettabile la proposta di riformulazione del ventesimo punto delle premesse avanzata della deputata Boldrini, che attribuisce ad Israele l'intenzione di trarre un vantaggio militare dal mancato ingresso nella zona assediata di beni essenziali quali cibo e acqua.

  Giangiacomo CALOVINI (FDI), in qualità di cofirmatario, accoglie le proposte di riformulazione del Governo sulla proposta di risoluzione n. 7-00164 Tremonti.

  Benedetto DELLA VEDOVA (MISTO-+EUROPA), con riferimento alla risoluzione n. 7-00164 Tremonti, ritiene inopportuna la proposta di riformulazione avanzata dal Governo sull'undicesimo paragrafo delle premesse, che svilisce l'intervento del Parlamento menzionando solo l'azione del Ministro degli esteri.
  Inoltre, invita la collega Boldrini a negoziare con il Governo ulteriori proposte di riformulazione del proprio atto di indirizzo, in modo da acquisire il parere favorevole e garantirne l'approvazione.

  Vincenzo AMENDOLA (PD-IDP), intervenendo sull'ordine dei lavori, ribadisce che il proprio gruppo ha operato, fin dall'avvio dell'esame, per raggiungere il più ampio consenso possibile tra le forze politiche. Tali sforzi costruttivi, tuttavia sono stati vanificati, da un lato, dalla impossibilità di convergere sul testo di risoluzione presentato dalla maggioranza, opportunamente emendato; dall'altro, dalla ostinazione con la quale alcuni gruppi hanno chiesto l'immediata votazione dei testi presentati. Auspica che in futuro la Commissione dimostri una maggiore visione strategica nell'affrontare temi così delicati di politica estera.
  Riguardo alla risoluzione n. 7-00160 Onori, osserva che la cancellazione, nel decimo punto delle premesse, del riferimento al valico di Rafah risulta priva di logica: si tratta, infatti, dell'unico varco dal quale possono entrare a Gaza gli aiuti umanitari.

  Elisabetta GARDINI (FDI), associandosi alle considerazioni del collega Formentini, sottolinea che il 90 per cento delle risorse idriche di Gaza proviene direttamente dai pozzi, e dunque solo il 10 per cento è gestito dalle autorità di Israele: peraltro, l'acqua estratta dai pozzi di Gaza deve essere depurata con appositi impianti, che allo stato attuale non sono in grado di funzionare a causa della mancanza di carburante, sottratto da Hamas per i propri scopi bellici.

  Federica ONORI (M5S), ringraziando il collega Amendola per la preziosa segnalazione,Pag. 14 chiede il ripristino della citazione del valico di Rafah.

  Il Viceministro Edmondo CIRIELLI conferma le proposte di riformulazione alla risoluzione n. 7-00163 Boldrini, altrimenti esprimendo parere contrario. Esprime, invece, parere favorevole, sulle ulteriori proposte di modifica ed integrazione alla risoluzione n. 7-00164 Tremonti, illustrate dai deputati Formentini e Orsini.
  Quanto al valico di Rafah, precisa che il Governo non sarebbe corretto né utile cercare di imporre ad un Paese sovrano – l'Egitto – l'apertura permanente di tale varco, anche solo per scopi umanitari. Peraltro, osserva che, grazie alla pressione della comunità internazionale, un primo convoglio di aiuti è già stato fatto transitare.

  Federica ONORI (M5S) ribadisce che sarebbe opportuno assicurare l'apertura permanente del valico, in modo da consentire il flusso costante degli aiuti.

  Il Viceministro Edmondo CIRIELLI propone di riformulare il decimo punto delle premesse nei seguenti termini: «è fondamentale adoperarsi affinché sia assicurato un flusso ininterrotto di aiuti umanitari, anche attraverso il valico di Rafah, per far fronte ai bisogni della popolazione civile della Striscia di Gaza».

  Federica ONORI (M5S) accetta la proposta di riformulazione avanzata dal viceministro.

  Vincenzo AMENDOLA (PD-IDP) preannuncia il voto contrario del Partito democratico sulla risoluzione n. 7-00164 Tremonti ed il voto favorevole sulla risoluzione n. 7-00160 Onori, benché la sua portata sia circoscritta al solo profilo umanitario della crisi.

  Andrea ORSINI (FI-PPE) preannuncia il voto favorevole di Forza Italia alla proposta di risoluzione n. 7-00164 Tremonti, che sancisce il diritto all'autodifesa di Israele nel pieno rispetto del diritto internazionale umanitario.
  Condividendo le preoccupazioni per la popolazione civile di Gaza, vittima e ostaggio della crudeltà di Hamas, preannuncia il voto favorevole anche sulla risoluzione n- 7-00160 Onori: a suo avviso, è opportuno che l'intera Commissione converga sul sostegno all'azione umanitaria, nella consapevolezza che, invece, sussistono forti divergenze sul piano dell'analisi geopolitica. Al riguardo, ritiene inaccettabile che la risoluzione a prima firma Boldrini configuri Israele come potenza occupante, responsabile delle condizioni estreme in cui sono costretti a vivere i palestinesi della Striscia. Peraltro, anche la richiesta di un immediato cessate-il-fuoco non è compatibile con il pieno diritto dello Stato di Israele di reagire all'orrendo attacco terroristico del 7 ottobre. Da ultimo, ritiene corretta la precisazione del Governo sulla necessità di assicurare che gli aiuti umanitari siano affettivamente utilizzati a beneficio dei civili, dato che numerose e credibili fonti attestano che Hamas riesce ad appropriarsi di tali risorse e ad usarle per i suoi scopi, tutt'altro che pacifici.

  Nicola FRATOIANNI (AVS), preannunciando il voto favorevole del proprio gruppo sulla risoluzione n- 7-00163 Boldrini, ritiene pretestuoso il richiamo del collega Orsini ad un sostegno unanime alla risoluzione n- 7-00160 Onori, per attestare l'impegno umanitario della Commissione: a suo avviso, la doverosa e unanime condanna dell'attacco terroristico del 7 ottobre deve ora essere seguita da una lucida e obiettiva disanima dei crimini di guerra che Israele sta commettendo a Gaza, con reiterate violazioni del diritto internazionale; la stessa qualifica di «potenza occupante» non è in discussione, né sul piano accademico – come ricordato dalla collega Boldrini – né sul piano strettamente politico. Tali profili sono del tutto assenti nella risoluzione n. 7-00164 Tremonti – focalizzata esclusivamente sulle responsabilità di Hamas nella recrudescenza del conflitto – sulla quale preannuncia il voto contrario di Alleanza Verdi e Sinistra.

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  Benedetto DELLA VEDOVA (MISTO-+EUROPA) stigmatizza l'assenza del rappresentante del Governo, peraltro non motivata.

  Giulio TREMONTI, presidente, concordando sulla opportunità di non procedere con l'esame in assenza del rappresentante dell'Esecutivo, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 9.25.

RISOLUZIONI

  Giovedì 26 ottobre 2023. — Presidenza del presidente Giulio TREMONTI. – Interviene la sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Matilde Siracusano.

  La seduta comincia alle 13.40.

7-00160 Onori: Sull'apertura di corridoi umanitari a Gaza.
7-00163 Boldrini: Sulle iniziative per risolvere la crisi umanitaria a Gaza ed evitare una possibile escalation militare in Medio Oriente.
7-00164 Tremonti: Sugli attacchi di Hamas sul territorio israeliano e sulla situazione umanitaria a Gaza.
(Seguito della discussione congiunta e conclusione – Approvazione delle risoluzioni 7-00160 Onori e 7-00164 Tremonti).

  La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni, rinviata nella seduta antimeridiana.

  Giulio TREMONTI, presidente, dà conto delle sostituzioni. Ricorda che nella seduta di questa mattina è proseguita la discussione congiunta degli atti di indirizzo e sono state discusse alcune proposte di riformulazione relative alle risoluzioni nn. 7-00160 Onori, 7-00163 Boldrini e 7-00164 Tremonti, mentre l'onorevole Fratoianni ha ritirato l'atto di indirizzo a sua firma. Segnala, infine, che sono state svolte le dichiarazioni di voto. Dichiara quindi che, se non ci saranno ulteriori interventi, si procederà alla votazione.

  Benedetto DELLA VEDOVA (MISTO-+EUROPA), rileva criticamente che, anche se il Governo è rappresentato dalla sottosegretaria Siracusano, sarebbe stata opportuna la presenza di un rappresentante del Ministero degli affari estri e della cooperazione internazionale, Dichiara quindi che non parteciperà al voto. Considera, infatti, assai deplorevole che la Commissione non sia in grado di esprimere una posizione unitaria, anche solo limitatamente al profilo umanitario della crisi in Medio Oriente. A suo avviso, sia il Governo sia la presidenza della Commissione, considerata la rilevanza del tema, avrebbero dovuto offrire un contributo più efficace per arrivare ad un testo di risoluzione condiviso: ritiene paradossale che il Consiglio europeo, che si riunisce in queste ore a Bruxelles, sia in procinto di adottare una posizione comune, nonostante le divergenze tra gli Stati membri e la delicatezza della materia, mentre le forze politiche presenti in Commissione hanno fatto prevalere logiche di parte.

  Vincenzo AMENDOLA (PD-IDP), preannunciando che il suo gruppo non parteciperà al voto sulle risoluzioni nn. 7-00160 Onori e 7-00164 Tremonti e voterà solo a favore della risoluzione a prima firma della collega Boldrini, sottolinea che l'esito della discussione odierna non fornirà alcun contributo costruttivo all'azione del Governo in sede europea ed internazionale, e rischia di compromettere la normale dialettica tra maggioranza e opposizione.
  Ribadendo la piena disponibilità del PD a collaborare con le altre forze politiche per elaborare un testo condiviso, coerente con le direttrici tradizionali della nostra politica estera e all'altezza della gravità della situazione, esprime rammarico per lo scarso impegno della presidenza della Commissione nel promuovere l'intesa tra i gruppi, alcuni dei quali sono evidentemente interessati più a compiacere qualche AmbasciatorePag. 16 di Paesi terzi in Italia che non al merito di una questione così drammatica. A suo avviso, si tratta di un precedente grave, che può minare o clima di collaborazione che caratterizza l'attività della Commissione Affari esteri.

  Federica ONORI (M5S) rivendica l'approccio costruttivo con il quale il Movimento 5 Stelle ha affrontato la discussione, avviata grazie alla presentazione dell'atto di indirizzo a sua prima firma: proprio per evitare sterili contrapposizioni, la risoluzione si concentra sulla crisi umanitaria, la cui urgenza dovrebbe unire tutte le forze politiche. Condividendo, tuttavia, l'auspicio di addivenire ad una posizione condivisa, non esclude l'ipotesi di rinviare ulteriormente il voto per valutare i margini di un possibile compromesso.

  Paolo FORMENTINI (LEGA) ritiene opportuno procedere al voto che, peraltro, è stato sollecitato più volte proprio dal Movimento 5 Stelle in sede di ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi. Inoltre, pur apprezzando la genuina volontà del collega Amendola di arrivare alla stesura di un testo comune, rileva che la proposta a prima firma dell'onorevole Boldrini si muove in direzione opposta. Essa contiene infatti passaggi inaccettabili, nei quali Israele viene ingiustamente accusata di varie nefandezze.

  Laura BOLDRINI (PD-IDP) chiede al presidente Tremonti di invitare il collega Formentini ad utilizzare un linguaggio più misurato e rispettoso dell'effettivo contenuto dell'atto di indirizzo a sua prima firma.

  Paolo FORMENTINI (LEGA), sulla base degli esiti della discussione odierna, chiede di ripristinare l'originaria formulazione dell'ultimo impegno della risoluzione n. 7-00164 Tremonti, su cui peraltro il Governo aveva dato parere favorevole.

  Federica ONORI (M5S), considerate le tensioni che si sono create all'interno della Commissione, ribadisce la disponibilità a rinviare il voto, confidando in un atteggiamento genuinamente costruttivo da parte dell'onorevole Amendola.

  Giulio TREMONTI, presidente, tenuto conto che la discussione si è già prolungata per più sedute, che c'è un orientamento maggioritario a non rimandare ulteriormente la votazione e che la Commissione è in fase di votazione, essendo esaurite le dichiarazioni di voto, chiede alla deputata Onori se intende ritirare il proprio atto di indirizzo.

  Federica ONORI (M5S) dichiara di non voler procedere al ritiro della proposta di risoluzione a sua prima firma.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva la risoluzione n. 7-00160 Onori, come riformulata (vedi allegato 2), respinge il nuovo testo della risoluzione n. 7-00163 Boldrini e approva la n. 7-00164 Tremonti, come riformulata (vedi allegato 3).

  La seduta termina alle 14.

COMITATO PERMAMENTE SULLA POLITICA ESTERA PER L'INDO-PACIFICO

INDAGINE CONOSCITIVA

  Giovedì 26 ottobre 2023. — Presidenza del presidente Paolo FORMENTINI.

  La seduta comincia alle 14.20.

Indagine conoscitiva sulla proiezione dell'Italia e dei paesi europei nell'Indo-pacifico.
Audizione di Giulia Pompili, giornalista.
(Svolgimento e conclusione).

  Paolo FORMENTINI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati. Introduce, quindi, l'audizione.

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  Giulia POMPILI, giornalista, svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

  Paolo FORMENTINI, presidente, interviene, a più riprese, per porre quesiti e formulare osservazioni.

  Giulia POMPILI, giornalista, risponde ai quesiti posti e fornisce ulteriori precisazioni.

  Paolo FORMENTINI, presidente, dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 14.50.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 189/II del 25 ottobre 2023, a pagina 143, diciottesima e diciannovesima riga, e a pagina 146, seconda colonna, dalla trentaduesima alla trentaquattresima riga, sostituire il titolo «Ratifica ed esecuzione dell'Accordo sulla partecipazione della Repubblica di Croazia allo Spazio economico europeo, fatto a Bruxelles l'11 aprile 2014» con il seguente: «Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo del Regno del Bahrein sulla cooperazione nei settori della cultura, dell'istruzione, della scienza, della tecnologia e dell'informazione, fatto a Roma il 4 febbraio 2020».