CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 25 ottobre 2023
189.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giunta per le autorizzazioni
COMUNICATO
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GIUNTA PLENARIA

  Mercoledì 25 ottobre 2023. — Presidenza del presidente Enrico COSTA.

  La seduta comincia alle 8.35.

AUTORIZZAZIONI AD ACTA

Domanda di autorizzazione all'utilizzazione di captazioni informatiche nei confronti di Cosimo Maria Ferri, deputato all'epoca dei fatti.
(Doc. IV, n. 1)
(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Giunta riprende l'esame della richiesta in titolo, rinviato da ultimo il 19 ottobre 2023.

  Enrico COSTA, presidente, ricorda che l'ordine del giorno reca l'esame di una domanda di autorizzazione all'utilizzazione di captazioni informatiche nei confronti di Cosimo Maria Ferri, deputato all'epoca dei fatti (Doc. IV, n. 1). Tale domanda trae origine da un procedimento disciplinare promosso dalla Sezione Disciplinare del Consiglio Superiore della Magistratura nei confronti dello stesso on. Ferri (R.G. n. 93/2019).
  Ricorda che, nella seduta del 19 ottobre scorso il relatore, on. Pittalis, ha proposto alla Giunta di negare l'autorizzazione all'utilizzazione delle captazioni informatiche in esame.
  Chiede al collega Pittalis se desidera aggiungere altre considerazioni alla sua proposta.

  Pietro PITTALIS (FI-PPE), relatore, si riporta integralmente a quanto già contenuto nelle relazioni esposte nelle precedenti sedute.

  Enrico COSTA, presidente, chiede ai colleghi se intendono intervenire per dichiarazioni di voto sulla proposta del relatore.

  Ingrid BISA (Lega) preannuncia il voto favorevole del Gruppo della Lega sulla proposta del relatore aggiungendo alcune considerazioni. Critica i contenuti della sentenza della Corte costituzionale n. 157 del 2023, in quanto essa non appare, a suo avviso, sufficientemente rispettosa del principio della separazione dei poteri dello Stato. Più precisamente, non condivide il giudizio della Consulta in ordine alla natura «casuale» delle intercettazioni delle comunicazioni dell'on. Ferri che, in quanto tali, non richiederebbero la preventiva autorizzazione della Camera. Ciò, se non altro, perché i contatti tra l'on. Ferri e il dott. Palamara (che era il soggetto intercettato nel procedimento penale presso il TribunalePag. 4 di Perugia) erano estremamente assidui.
  Per quanto attiene al requisito della «necessità» più volte enunciato dalla Corte costituzionale, segnala che è la stessa Sezione disciplinare del CSM a riconoscere che le captazioni oggetto della domanda non sono strettamente indispensabili ai fini della prosecuzione del procedimento a quo. A suo avviso manca, inoltre, quell'attento bilanciamento degli interessi coinvolti, ritenuto indispensabile dalla consolidata giurisprudenza costituzionale ai fini del rilascio dell'autorizzazione di cui all'articolo 6 della legge n. 140 del 2003. Ciò, a maggior ragione, ove si consideri la sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea del 7 settembre 2023 (causa C162/22), in base alla quale l'utilizzo delle captazioni informatiche, in quanto strumento molto invasivo nella sfera privata, non può essere consentito nell'ambito dei procedimenti disciplinari, ma solo per perseguire gravi reati di criminalità e per prevenire minacce gravi alla sicurezza di un Paese.
  Da ultimo, rammenta, per un verso, che alcuni progressivi delle captazioni di cui si chiede l'utilizzo sono completamente mancanti e, per altro verso, che vi sono alcuni «vuoti» di registrazione emersi nelle captazioni. Ciò non ha consentito alla Giunta di avere una conoscenza a 360 gradi di tutta la documentazione utile e quindi di compiere una analisi integrale delle intercettazioni effettuate.
  Si riserva di svolgere ulteriori approfondimenti in Aula ribadendo il voto favorevole della Lega alla relazione dell'onorevole Pittalis in ordine al diniego di utilizzo delle intercettazioni.

  Carla GIULIANO (M5S) ringrazia il relatore per l'approfondito lavoro svolto, ma preannuncia il voto contrario del proprio Gruppo sulla proposta avanzata.
  In merito alla necessità e alla rilevanza delle intercettazioni nell'ambito del procedimento disciplinare a quo, osserva che la Corte costituzionale pretende, sì, che la richiesta dell'autorità giudiziaria procedente sia motivata, ma semplicemente in termini di «non implausibilità». Al riguardo, ritiene che il CSM abbia fornito una motivazione che, seppure scarna, appare comunque conforme ai parametri forniti dalla Consulta, tanto più che essa deve essere considerata come formulata per relationem, e cioè completata dalla precedente richiesta inviata alla Camera nella scorsa legislatura.
  Circa la completezza delle captazioni e degli atti in generale, ritiene che sarebbe stato utile chiedere una integrazione documentale o comunque avere un'interlocuzione col C.S.M. su tale questione pur non essendo, quest'ultimo, l'autorità giudiziaria che ha eseguito quelle intercettazioni. Pur senza avere certezza sul punto, immagina che il CSM abbia in ogni caso trasmesso alla Giunta tutto il materiale probatorio a sua disposizione.
  Nel ribadire che, a suo avviso, le intercettazioni che hanno riguardato l'on. Ferri siano state effettivamente casuali, e non indirette, ritiene che, ove fosse approvata la proposta del relatore, sarebbe elevato il rischio di un nuovo conflitto di attribuzione col CSM.

  Laura CAVANDOLI (Lega) sottolinea che la vicenda relativa all'ex deputato Ferri sul quale oggi la Giunta è chiamata ad esprimersi sia stata originata da un unico fatto che poi ha provocato, anche a seguito della sentenza n. 157/2023 della Consulta, due distinte domande del CSM.

  Ylenja LUCASELLI (FdI) crede che la relazione del collega Pittalis sia stata molto puntuale e abbia messo bene in evidenza tutte le ragioni che dovrebbero indurre la Giunta a negare l'autorizzazione richiesta dal CSM.

  Antonella FORATTINI (PD-IDP) ritiene opportuno ricordare che la Giunta, nella scorsa legislatura, aveva negato l'autorizzazione al CSM considerando le captazioni indirette e non casuali. Con la sentenza n. 157 del 2023, la Corte costituzionale ha invece ritenuto che le captazioni oggetto della richiesta siano state casuali. A suo parere, quindi, votare a favore della proposta del relatore significherebbe andare contro le indicazioni della Consulta e quindi Pag. 5provocare quasi certamente un nuovo conflitto di attribuzioni tra poteri dello Stato. Preannuncia, quindi, il voto contrario del gruppo PD-IDP alla proposta del relatore.

  Devis DORI (AVS) preannuncia che si asterrà dal voto in quanto ritiene che sussistano sia elementi a favore sia elementi contro la proposta del relatore. Da un lato, infatti, sottolinea come le motivazioni alla base della richiesta del CSM siano un po' lacunose e non spieghino la necessità di utilizzare le intercettazioni delle comunicazioni dell'on. Ferri, ma, dall'altro, ritiene che esse si completino, sia pure parzialmente, con quanto contenuto nella prima richiesta inviata alla Camera nel 2021. Nel ricordare quindi l'obbligo della leale collaborazione tra poteri, segnala che la sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea richiamata dal relatore sia, per così dire, troppo avanzata e, in estrema ipotesi, mette in discussione l'intera regolamentazione delle intercettazioni.

  Patrizia MARROCCO (FI-PPE) preannuncia il voto favorevole alla proposta del relatore da parte del Gruppo Forza Italia.

  Francesco Saverio ROMANO (NM(N-C-U-I)-M) aderisce alla proposta del relatore e annuncia il voto favorevole del suo Gruppo.

  Pietro PITTALIS, relatore, ritiene che oggi la Giunta sia chiamata a esercitare una prerogativa propria di questo ramo del Parlamento su invito della stessa Corte costituzionale. Per quanto invece attiene all'ipotesi di una eventuale richiesta di integrazione istruttoria evocata dalla collega Giuliano, sottolinea che, nel corso della passata legislatura, furono numerose e intense le interlocuzioni con la Sezione disciplinare del CSM volte a precisare l'oggetto della richiesta di autorizzazione, inizialmente estesa a un numero indeterminato di intercettazioni telefoniche e di captazioni informatiche che neppure riguardavano le comunicazioni dell'on. Ferri. Afferma quindi che sarebbe inutile riaprire ora tali interlocuzioni, che lo stesso CSM riteneva definitivamente esaurite.

  Carla GIULIANO (M5S) ringrazia l'onorevole Pittalis per la precisazione, ma ribadisce come questa non incida sulle valutazioni complessive della vicenda.

  Enrico COSTA, presidente, pone quindi in votazione la proposta del relatore di negare l'autorizzazione all'utilizzazione delle captazioni informatiche delle comunicazioni concernenti l'on. Ferri, deputato all'epoca dei fatti, richiesta dalla Sezione disciplinare del CSM con ordinanza n. 78 del 19 settembre 2023.

  La Giunta approva la proposta del relatore, dando quindi mandato al deputato Pittalis di predisporre la relazione per l'Assemblea.

  La seduta termina alle 9.20.