CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 25 ottobre 2023
189.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
Pag. 144

TESTO AGGIORNATO AL 26 OTTOBRE 2023

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 25 ottobre 2023.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 9.15 alle 9.30.

RISOLUZIONI

  Mercoledì 25 ottobre 2023. — Presidenza del vicepresidente Paolo FORMENTINI. – Interviene il viceministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Edmondo Cirielli.

  La seduta comincia alle 14.

7-00160 Onori: Sull'apertura di corridoi umanitari a Gaza.
7-00163 Boldrini: Sulle iniziative per risolvere la crisi umanitaria a Gaza ed evitare una possibile escalation militare in Medio Oriente.
(Seguito della discussione congiunta e rinvio – Abbinamento delle risoluzioni 7-00164 Tremonti e 7-00165 Fratoianni).

  La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni, rinviata nella seduta del 24 ottobre scorso.

  Paolo FORMENTINI, presidente, avverte che sono state oggi pubblicate le risoluzioni nn. 7-00164 Tremonti e 7-00165 Fratoianni, già anticipate dai presentatori nelle precedenti sedute. Vertendo tali risoluzioni sul medesimo argomento potranno essere discusse congiuntamente a quelle in titolo.
  Ricorda che nelle sedute precedenti si era concordato di verificare la possibilità di giungere all'approvazione di un testo unitario. Nel frattempo sono pervenute alcune proposte di riformulazione del Governo.
  Da ultimo, segnala che nell'odierna riunione dell'Ufficio di presidenza è emerso un orientamento maggioritario a proseguire l'esame senza necessariamente pervenire oggi ad una votazione. Ciò anche in relazione alle posizioni che potrebbero emergere nel prossimo Consiglio europeo, oltre che all'evoluzione della situazione sul campo. Allo stesso tempo, alcuni gruppi politici si sono espressi per una prosecuzione della discussione senza rinvii.
  Rileva, pertanto, che nella seduta di oggi, oltre che sul merito delle risoluzioni, occorrerà in primo luogo verificare se c'è un orientamento a approfondire ulteriormente la discussione oppure no. Chiede quindi al rappresentante del Governo se intende intervenire per illustrare gli orientamenti del Governo e le proposte di riformulazione.

  Il viceministro Edmondo CIRIELLI si dichiara disponibile a fornire ai firmatari degli atti di indirizzo tutti i chiarimenti ritenuti utili sulle proposte di riformulazione avanzate dal Governo.

  Federica ONORI (M5S), preannunciando la disponibilità ad accogliere le proposte di riformulazione relative alla risoluzione a sua prima firma, ribadisce l'opportunità di procedere rapidamente al voto sugli atti di indirizzo in esame, vista l'urgenza di attivare corridoi umanitari per soccorrere la popolazione civile di Gaza. A suo avviso, in base alla discussione fin qui svolta, non sussistono le condizioni per convergere su un testo condiviso di risoluzione.

  Vincenzo AMENDOLA (PD-IDP), ricordando che già nella riunione odierna dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresenti dei gruppi, è emersa una oggettiva difficoltà a comporre le diverse istanze di maggioranza e opposizione sul tema, evidenzia che nelle risoluzioni oggi all'esame dell'Assemblea, in esito alle Comunicazioni del Presidente del Consiglio sul Consiglio europeo del 26-27 ottobre, sono inseriti specifici passaggi sulla necessità di una tregua per ripristinare il normale flusso di aiuti umanitari alla Striscia di Gaza.
  La risoluzione n. 7-00163 Boldrini, di cui è cofirmatario, ha invece una portata più ampia e propone di avviare ogni iniziativa degli organismi europei ed internazionali utile a fermare l'escalation militare e promuovere la ripresa del processo di Pag. 145pace in Medio Oriente. Su questo più generale tema le posizioni delle forze politiche, a suo avviso, presentano ancora divergenze.
  Sulla scorta di queste considerazioni e del dibattito già svolto, propone di rinviare il voto sugli atti di indirizzo.

  Andrea ORSINI (FI-PPE), si associa alla proposta di rinvio del collega Amendola. Evidenzia che, pur a fronte di una emergenza umanitaria indiscutibile, la Commissione deve approfondire i margini per superare le divergenze tra i gruppi politici: qualora non fosse possibile elaborare un testo unitario, si potrebbe procedere al voto dei singoli atti di indirizzo in esame, sulla falsariga di quanto avvenuto in Assemblea il 10 ottobre scorso. A suo avviso, è riduttivo approvare una risoluzione, come quella presentata dalla collega Onori, che si limita ad affrontare solo il profilo umanitario della crisi.

  Giangiacomo CALOVINI (FDI), anche sulla base delle intese raggiunte in sede di ufficio di presidenza, integrato dai rappresenti dei gruppi, si associa alla proposta di rinviare il voto. Ribadisce, altresì, la disponibilità a lavorare ad un testo condiviso: qualora non si riuscisse a raggiungere l'accordo, si potrebbe procedere alla votazione per parti separate.

  Simone BILLI (LEGA) si associa alla richiesta di rinvio, chiedendo tuttavia di procedere al voto nella prima seduta utile.

  Nicola FRATOIANNI (AVS), come già anticipato in occasione dell'odierna riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresenti dei gruppi, sottolinea che la proposta di risoluzione n. 7-00164 Tremonti non può costituire una base di partenza per elaborare un testo comune, essendo focalizzata prevalentemente sull'attentato terroristico di Hamas del 7 ottobre scorso. Anche a suo avviso, è opportuno attendere l'esito del voto sugli atti di indirizzo relativi al prossimo Consiglio europeo, rinviando l'esame delle risoluzioni in titolo ad altra seduta.

  Naike GRUPPIONI (A-IV-RE) si associa alla proposta di rinvio dell'esame.

  Federica ONORI (M5S) si dichiara disponibile a rinviare l'esame e il voto della risoluzione a sua prima firma alla giornata di domani. Concordando sulla difficoltà di addivenire ad un testo comune, date le divergenze tra i gruppi sullo scenario e sulle prospettive geopolitiche, evidenzia che proprio per questa ragione l'atto di indirizzo a sua prima firma era circoscritto al profilo umanitario, che dovrebbe essere una priorità condivisa da tutte le forze politiche.

  Vincenzo AMENDOLA (PD-IDP) ribadisce che il tema dell'emergenza umanitaria è ripreso anche nelle risoluzioni sul Consiglio europeo, oggi all'esame dell'Assemblea. A suo avviso, è opportuno attendere il voto dell'Assemblea e continuare il confronto sulle prospettive politiche della crisi, cercando di individuare elementi di convergenza tra le forze di maggioranza e opposizione, che siano coerenti con la linea tracciata dal Governo e dalle istituzioni dell'UE.

  Il viceministro Edmondo CIRIELLI, concordando con le osservazioni del deputato Amendola, precisa che il Governo condivide il 90 per cento dei contenuti degli atti di indirizzo in esame: il restante 10 per cento è stato oggetto di proposte di riformulazione perché alcuni dati sono stati attinti da fonti non verificabili, o comunque oggetto di disputa tra le Parti in conflitto.
  Preannunciando la disponibilità del Ministro degli esteri ad intervenire in Commissione per fornire ulteriori aggiornamenti sulla crisi, condivide l'esigenza – espressa da alcuni gruppi – di approfondire ulteriormente la materia prima di procedere al voto degli atti di indirizzo.

  Laura BOLDRINI (PD-IDP) precisa che i dati riportati nelle premesse della proposta di risoluzione a sua prima firma provengono da fonti – come l'Ufficio per gli affari umanitari delle Nazioni Unite-OCHA,Pag. 146 Save the Children e il Committee to Protect Journalists – il cui prestigio e autorevolezza sono universalmente riconosciuti.

  Paolo FORMENTINI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, si impegna riportare al presidente Tremonti gli esiti della discussione odierna, anche al fine di valutare la convocazione di un'ulteriore riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresenti dei gruppi. Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.25.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 25 ottobre 2023. — Presidenza del vicepresidente Paolo FORMENTINI. – Interviene il viceministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Edmondo Cirielli.

  La seduta comincia alle 14.25.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di cooperazione culturale, scientifica e tecnologica tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Costa Rica, fatto a Roma il 27 maggio 2016.
C. 1387 Senatori La Marca ed altri, approvata dal Senato.
(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 3 ottobre scorso.

  Paolo FORMENTINI, presidente, avverte che sono pervenuti tutti i prescritti pareri. In particolare, si sono espresse favorevolmente le Commissioni Affari costituzionali, Bilancio, Cultura, Attività produttive e Politiche dell'Unione europea.

  La Commissione delibera di conferire il mandato al relatore, deputato Coin, a riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Paolo FORMENTINI, presidente, avverte che la presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica del Kosovo sulla cooperazione di polizia, fatto a Roma il 12 novembre 2020.
C. 1388 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 3 ottobre scorso.

  Paolo FORMENTINI, presidente, avverte che sono pervenuti tutti i prescritti pareri. In particolare, si sono espresse favorevolmente le Commissioni Affari costituzionali, Giustizia, Bilancio e Politiche dell'Unione europea.

  La Commissione delibera di conferire il mandato al relatore, deputato Calovini, a riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Paolo FORMENTINI, presidente, avverte che la presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo del Regno del Bahrein sulla cooperazione nei settori della cultura, dell'istruzione, della scienza, della tecnologia e dell'informazione, fatto a Roma il 4 febbraio 2020.
C. 1451 Governo.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Salvatore CAIATA (FDI), relatore, sottolinea che, come indicato nel preambolo dell'Accordo in esame, l'intesa mira a rafforzarePag. 147 i legami di amicizia tra i due Paesi, nell'intento di promuovere la comprensione e la conoscenza reciproche attraverso lo sviluppo delle relazioni culturali, scientifiche, tecnologiche e nel settore dell'istruzione e dell'informazione.
  Segnala che per il settore dell'archeologia sarà incoraggiata ogni forma di cooperazione e di scambio di informazioni ed esperienze, nonché l'organizzazione di convegni e seminari, la realizzazione di ricerche congiunte e la reciproca messa a disposizione di servizi e facilitazioni per le attività delle missioni archeologiche operanti in entrambi i Paesi.
  Rileva che una particolare attenzione sarà accordata all'attività di prevenzione e repressione del commercio illegale di opere d'arte, beni culturali, strumenti audiovisivi soggetti a protezione ai sensi degli accordi internazionali di cui entrambi i Governi sono Parti e ai sensi delle rispettive legislazioni nazionali relative alla proprietà intellettuale.
  Osserva che, per quanto riguarda il settore delle attività culturali, la cooperazione sarà orientata nei settori della musica, delle arti, del teatro e del cinema e sarà promossa la reciproca partecipazione a festival, rassegne cinematografiche e altri eventi. Saranno inoltre organizzate periodicamente mostre ad alto livello, rappresentative del patrimonio artistico e culturale dei due Paesi.
  Evidenzia che, per quanto concerne il settore della formazione superiore, ovvero le università e le istituzioni dell'alta formazione artistica (AFAM), sarà incoraggiata ogni forma di cooperazione e di scambio di informazioni ed esperienze nonché l'organizzazione di convegni e seminari e la realizzazione di ricerche congiunte.
  Sottolinea che per il settore ricerca sarà incoraggiata la cooperazione scientifica e tecnologica, sia nel settore delle scienze di base, sia delle scienze applicate allo sviluppo tecnologico. Questa si realizzerà attraverso la mobilità di ricercatori, la condivisione di studi e documenti scientifici e tecnici e l'attuazione di progetti di ricerca in selezionate aree di comune interesse.
  Segnala che per il settore dell'istruzione, entrambe le Parti incoraggeranno la cooperazione educativa tra le istituzioni scolastiche del secondo ciclo (licei, istituti tecnici e professionali), al fine di favorire la conoscenza reciproca delle peculiarità culturali, nonché dei sistemi scolastici, piani di studio, curricula e metodi di insegnamento. Tutte le iniziative in materia educativa e scolastica saranno definite per le vie diplomatiche tra i competenti Ministeri dei due Paesi.
  Rileva che sarà altresì favorita la cooperazione tra istituzioni, associazioni e centri culturali di entrambi i Paesi: a tali istituzioni verrà accordato un trattamento di favore al fine di agevolare la cooperazione tra di esse, conformemente alle leggi e ai regolamenti applicabili nel Paese ospitante.
  Osserva, quindi, che l'Accordo si compone di sei articoli.
  In particolare, l'articolo 1 individua i settori di più specifica competenza del Ministero della cultura, tra cui: l'insegnamento della lingua italiana; i settori della musica, delle arti, del teatro e del cinema; gli archivi, i centri di documentazione e le biblioteche; il commercio illegale di opere d'arte, beni culturali, strumenti audiovisivi soggetti a protezione; l'archeologia.
  L'articolo 2 disciplina la cooperazione nel settore dell'istruzione in generale, mentre l'articolo 3 prevede azioni di incoraggiamento agli accordi tra gli atenei, inclusa la concessione di borse di studio, nei limiti delle disponibilità di spesa del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale. L'articolo 4 disciplina invece la cooperazione nel settore dell'informazione.
  L'articolo 5 ribadisce il rispetto delle legislazioni nazionali e del diritto internazionale applicabile in materia di trasferimento dei diritti di proprietà intellettuale.
  Nell'ambito delle disposizioni generali, di cui all'articolo 6, segnala l'istituzione di una Commissione mista ad hoc, incaricata di elaborare programmi pluriennali dettagliati e definire i settori prioritari e le condizioni finanziarie e operative per la cooperazione.Pag. 148
  Passando al disegno di legge di ratifica, rileva che esso consta di quattro articoli. In particolare, l'articolo 3 prevede che agli oneri derivanti dalle spese di missione, valutati in euro 10.720 ogni tre anni a decorrere dall'anno 2025, e alle rimanenti spese connesse all'attuazione dell'Accordo medesimo, pari a euro 231.620 annui a decorrere dall'anno 2023, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2023-2025, nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2023, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale; precisa, infine, che agli eventuali ulteriori oneri si farà fronte con apposito provvedimento legislativo.

  Paolo FORMENTINI, presidente, essendo concluso l'esame preliminare, avverte che si intende si sia rinunciato al termine per la presentazione degli emendamenti e che il provvedimento sarà trasmesso alle Commissioni competenti per l'espressione dei pareri. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.30.

COMITATO PERMANENTE SULLA TUTELA DELLA LIBERTÀ RELIGIOSA NELLA SFERA INTERNAZIONALE

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 25 ottobre 2023.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15 alle 15.05.

COMITATO PERMANENTE SULLA TUTELA DELLA LIBERTÀ RELIGIOSA NELLA SFERA INTERNAZIONALE

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

  Mercoledì 25 ottobre 2023. — Presidenza del presidente Emanuele POZZOLO.

  La seduta comincia alle 15.05.

Sul programma dei lavori del Comitato.

  Emanuele POZZOLO, presidente, avverte che la seduta odierna è convocata al fine di avviare una prima riflessione sui lavori del Comitato che ha l'onore di presiedere, fermo restando che i programmi di lavoro dei Comitati devono essere validati dall'Ufficio di presidenza della Commissione plenaria.
  Sottolinea che la tematica della libertà religiosa nella sfera internazionale è stata storicamente uno dei filoni di attività della Commissione esteri, sia nell'ambito del Comitato diritti umani sia in sede plenaria. Il fatto che, con questa legislatura, sia stato costituito un comitato ad hoc costituisce, a suo avviso, un riconoscimento della crescente rilevanza del tema in un contesto in cui diventano sempre più preoccupanti le fratture politiche, ma anche culturali e, appunto, religiose.
  Rileva che tutti i rapporti disponibili sottolineano la difficoltà di applicare in larghe aree del mondo l'articolo 18 della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, che stabilisce con estrema chiarezza che «ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare di religione o di credo, e la libertà di manifestare, isolatamente o in comune, e sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell'insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell'osservanza dei riti».
  Osserva che la realtà, tuttavia, è ben diversa: il diritto alla libertà religiosa non è apertamente rispettato in almeno un terzo del pianeta, in una vasta fascia che comprende l'Africa centrale e settentrionale, il Medio Oriente, buona parte dell'Asia centrale, incluso il Pakistan, la Cina e la Corea del Nord. Tutti Paesi molto popolati in cui vive oltre il 60 per cento della popolazione mondiale.
  Evidenzia che, peraltro, la situazione è verto variegata: in numerosi Paesi si tratta di vere e proprie persecuzioni contro singole confessioni religiose o contro la religione tout court; in altri si tratta di una elevata discriminazione; in altri casi ancora Pag. 149di strumenti più sottili: matrimoni forzati e violenze diffuse, attacchi al patrimonio culturale, proliferazione delle leggi anti-conversione, manipolazioni elettorali e restrizioni finanziarie.
  Sottolinea che, nel complesso, la situazione è in via di peggioramento, a causa del crescente numero di governi autoritari e/o fondamentalisti, a riprova del nesso che esiste tra democrazia e libertà religiosa. Esemplare, da questo punto di vista, è il caso del Nicaragua, in cui la persecuzione alla Chiesa cattolica da parte del regime di Daniel Ortega è parte di un processo più ampio di restrizione delle libertà.
  Rileva che in uno scenario in via di aggravamento si osserva una crescente impunità verso i regimi che praticano la repressione o la discriminazione. A parte il caso, ben noto, della minoranza uigura in Cina, ricorda il caso del Pakistan che, nel silenzio della comunità internazionale, ha avviato una inquietante legge sulla blasfemia e un programma scolastico unico nazionale non rispettoso delle minoranze religiose. C'è poi il tema della crescente presenza jihadista in Africa, particolarmente evidente nell'area del Sahel.
  Osserva, altresì, che il problema non è comunque limitato a specifiche aree. In molti Paesi, anche dotati di solide istituzioni parlamentari, lo sviluppo di movimenti nazionalisti a base etnica ha comportato difficoltà per coloro che vogliono esprimere e vivere apertamente la propria fede, specie se appartenenti ad etnie minoritarie o a minoranze religiosi. Per converso, va salutata con favore la ripresa di iniziative di dialogo interreligioso.
  Sulla base dello sfondo sommariamente tratteggiato, avverte che il programma dei lavori del Comitato potrebbe comprendere una serie di audizioni delle principali organizzazioni che istituzionalmente si occupano di queste tematiche, inclusi naturalmente i rappresentanti speciali del Ministero degli esteri. Si potrebbero svolgere poi dei focus specifici su specifiche aree, in primo luogo l'Africa subsahariana, il Medio Oriente e l'Estremo Oriente. Infine, il Comitato dovrebbe offrire anche alle Chiese e alle comunità la possibilità di segnalare le problematiche aperte. All'esito il Comitato potrebbe formulare delle proposte perché la Commissione adotti atti di indirizzo.

  Il Comitato conviene.

  La seduta termina alle 15.15.

COMITATO PERMANENTE SULLA TUTELA DELLA LIBERTÀ RELIGIOSA NELLA SFERA INTERNAZIONALE

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 25 ottobre 2023.

Audizione informale di rappresentanti dell'Associazione Porte Aperte/Open Doors Italia.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 15.15 alle 15.35.