CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 25 ottobre 2023
189.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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COMITATO DEI NOVE

  Mercoledì 25 ottobre 2023.

Disposizioni per il contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica.
Esame emendamenti C. 1294-439-603-1245-1377-A.

  Il Comitato si è riunito dalle 9.05 alle 9.10 e dalle 20.35 alle 20.50.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 25 ottobre 2023. — Presidenza del presidente Ciro MASCHIO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove.

  La seduta comincia alle 14.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica del Kosovo sulla cooperazione di polizia, fatto a Roma il 12 novembre 2020.
C. 1388 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

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  Annarita PATRIARCA (FI-PPE), relatrice, ricorda che il disegno di legge di ratifica in esame è stato già approvato dal Senato.
  Osserva che l'Accordo ha lo scopo di intensificare la cooperazione fra le forze di polizia dei due Stati per prevenire e contrastare la criminalità organizzata transnazionale nelle sue varie forme e il terrorismo internazionale. Come si legge nella relazione introduttiva, l'Accordo, che si inserisce in un contesto internazionale che richiede una maggiore collaborazione nel contrasto alla criminalità organizzata, costituisce lo strumento giuridico per regolamentare la collaborazione operativa e rafforzare i rapporti tra le autorità nazionali dei due Stati.
  Rinvia alla documentazione predisposta dagli Uffici l'illustrazione complessiva del testo dell'Accordo, composto da 14 articoli, richiamandone in questa sede sinteticamente i contenuti.
  Gli articoli 1 e 2 definiscono rispettivamente l'ambito di applicazione e l'obiettivo dell'Accordo che consiste nella promozione e nello sviluppo della collaborazione di polizia per prevenire e reprimere la criminalità nelle sue varie forme di terrorismo.
  L'articolo 3 individua come autorità competenti, per la Repubblica italiana, il Ministero dell'interno–Dipartimento della Pubblica sicurezza e, per la Repubblica del Kosovo, la Polizia del Kosovo–Ministero degli affari interni.
  L'articolo 4 indica i principali settori di cooperazione: crimine organizzato transnazionale; reati contro la vita, l'incolumità personale e l'integrità fisica; produzione e traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope; tratta di persone e traffico illecito di migranti; traffico illecito di armi, munizioni, esplosivi, materiali nucleare, radioattivi o tossici; criminalità informatica e pedopornografia on line; reati economico-finanziari incluso il riciclaggio; traffico illecito di veicoli e reati ad esso connessi. Inoltre le parti collaborano nella prevenzione e repressione del terrorismo.
  L'articolo in esame precisa che l'Accordo non produrrà effetti in materia di estradizione e di mutua assistenza giudiziaria in materia penale.
  L'articolo 5, nell'indicare le forme di cooperazione, dispone che le Autorità competenti effettuino scambi di informazioni, puntualmente dettagliati, relativi al settore della cooperazione di polizia, tra i quali figurano anche quelli sui reati, sui gruppi criminali organizzati, sui gruppi terroristici operanti nei rispettivi territori, nonché sulla ricerca dei latitanti.
  Gli articoli da 6 a 8 riguardano i requisiti per le richieste di assistenza, le condizioni per opporre un rifiuto, le procedure da seguire per l'esecuzione delle richieste.
  L'articolo 9 definisce le modalità per assicurare la protezione dei dati personali e le informazioni classificate.
  L'articolo 10 prevede riunioni delle Autorità competenti, anche in videoconferenza, e ammette la costituzione di gruppi di lavoro ad hoc.
  L'articolo 11 indica le procedure per la ripartizione tra le Parti degli oneri finanziari.
  Gli articoli da 12 a 14, infine, riguardano la lingua di lavoro, le modalità per la soluzione delle controversie interpretative o attuative del testo e le disposizioni finali.
  Passando al disegno di legge di ratifica, esso consta di cinque articoli.
  Gli articoli 1 e 2 recano rispettivamente l'autorizzazione alla ratifica e l'ordine di esecuzione.
  L'articolo 3 contiene la determinazione e la copertura degli oneri finanziari, derivanti dall'attuazione degli articoli 5 sulle forme di cooperazione, e 10, in tema di riunioni e consultazioni, che sono pari a 63.627 euro a decorrere dall'anno 2023.
  L'articolo 4 dispone, altresì, una clausola di invarianza finanziaria, per gli oneri diversi da quelli indicati nell'articolo precedente.
  L'articolo 5, infine, prevede l'entrata in vigore della legge di autorizzazione alla ratifica il giorno successivo a quello della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

  Ciò premesso, nessuno chiedendo di intervenire, formula una proposta di parere favorevole sul provvedimento in esame (allegato 1).

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  Il Sottosegretario Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE condivide la proposta di parere della relatrice.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

  La seduta termina alle 14.05.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 25 ottobre 2023. — Presidenza del presidente Ciro MASCHIO. – Intervengono il viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto e il sottosegretario di Stato per la Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove.

  La seduta comincia alle 14.05.

Disposizioni sanzionatorie in materia di distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali o paesaggistici e modifiche agli articoli 518-duodecies, 635 e 639 del codice penale.
C. 1297 Governo, approvato dal Senato C. 789 Bagnai.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 28 settembre 2023.

  Ciro MASCHIO, presidente, ricorda che il provvedimento figura nel calendario dei lavori dell'Assemblea per il mese di novembre.
  Comunica che sono state presentate 20 proposte emendative (allegato 2).
  Con riguardo ai profili di ammissibilità, ricorda che l'articolo 89, comma 1, del Regolamento, riserva al presidente il compito di dichiarare inammissibili gli emendamenti e articoli aggiuntivi che siano relativi ad argomenti affatto estranei all'oggetto della discussione.
  Alla luce dei suddetti criteri del richiamato articolo 89 del Regolamento, dichiara l'inammissibilità parziale, per estraneità di materia dell'emendamento Giuliano 1.6, limitatamente alla parte conseguenziale, lettera b), in quanto reca una disposizione volta a promuovere lo sviluppo di una campagna di sensibilizzazione relativa alla «alfabetizzazione climatica», tema che non risulta oggetto della proposta di legge in esame né della proposta ad essa abbinata.
  Fa presente che l'eventuale richiesta di riesame potrà essere avanzata entro venerdì 27 ottobre alle ore 13.
  Avverte che l'avvio dell'esame delle proposte emendative sarà definito in sede di Ufficio di presidenza, in relazione alle determinazioni che saranno assunte in data odierna dalla Conferenza dei presidenti di Gruppo.

  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Modifiche al codice penale e al codice di procedura penale in materia di prescrizione del reato.
C. 893 Pittalis, C. 745 Enrico Costa e C. 1036 Maschio e C. 1380 Bisa.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 24 ottobre 2023.

  Ciro MASCHIO presidente, ricorda che il provvedimento figura nel calendario dell'Assemblea a partire dalla seduta antimeridiana di venerdì 27 ottobre.
  Rammenta inoltre che nella seduta di ieri la presidenza ha confermato le pronunce di inammissibilità precedentemente assunte.
  Avverte che i relatori, onorevoli Enrico Costa e Pellicini, hanno presentato l'emendamento 1.57 (allegato 3).
  Poiché il testo di tale proposta emendativa è integralmente sostitutivo dell'articolo 1, ritiene che non vi siano al momento le condizioni per svolgere l'esame delle proposte emendative comprese nel fascicolo. Fa presente che nella riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, convocata al termine di questa Pag. 133seduta, saranno valutate le più proficue modalità di esame del provvedimento.
  Propone in ogni caso di fissare il termine per presentare eventuali subemendamenti all'emendamento 1.57 dei relatori alle ore 17 della giornata odierna, al fine di non precludere la possibilità di svolgimento della seduta in orario serale, in funzione dell'esigenza di concludere l'esame del provvedimento in tempi compatibili con l'avvio della discussione in Assemblea.

  Valentina D'ORSO (M5S) evidenzia come l'emendamento testé presentato dai relatori, di fatto, costituisca una riscrittura del testo del provvedimento. Per tale ragione ritiene che il termine proposto dalla presidenza per la presentazione di proposte subemendative non sia congruo e ne chiede il differimento almeno alla giornata di venerdì 27 ottobre.
  Dichiara, inoltre, la indisponibilità del suo gruppo ad avviare l'esame delle altre proposte emendative comprese nel fascicolo prima che il relatore ed il rappresentante del Governo abbiano espresso il parere su tutte le proposte emendative, comprese quelle subemendative eventualmente presentate.
  Reputa inoltre – anche alla luce dei concomitanti impegni su altri importanti provvedimenti, e si riferisce in modi specifico all'esame in corso in Assemblea del disegno di legge in materia di contrasto alla violenza sulle donne – che non sia possibile trattare in maniera seria in così poco tempo una disciplina particolarmente delicata come quella della prescrizione
  A suo avviso, non sussiste nessuna reale giustificazione alla necessita di tener ferma la previsione dell'avvio in Assemblea dell'esame del provvedimento già nella seduta di venerdì prossimo e pertanto chiede che si avanzi una richiesta di rinvio alla Presidenza della Camera.

  Federico GIANASSI (PD-IDP) non ritiene accettabile un termine di poche ore per la presentazione di proposte subemendative, anche alla luce del fatto che il testo – modificando la riforma Cartabia in materia di procedibilità e intervenendo sulla prescrizione – insiste su argomenti, per stessa ammissione della maggioranza, particolarmente delicati.
  Sottolinea come dal canto suo la maggioranza abbia impiegato diversi mesi per individuare il testo base da esaminare e, ancora, abbia presentato solo dopo diverse settimane, un emendamento che sostanzialmente riscrive tale testo. Né è stato possibile conoscerne prima i contenuti, dal momento che alle numerose riunioni di maggioranza, ad eccezione del collega Enrico Costa, non hanno partecipato esponenti dei gruppi di opposizione.
  A suo avviso, è quindi necessario prevedere sia un termine più ampio per la presentazione dei subemendamenti per assicurare lo svolgimento di un esame coerente con le altre proposte emendative già presentate, sia un rinvio dell'avvio dell'esame in Assemblea di almeno una settimana.
  Insistere nel mantenere un termine così limitato, sottolineando anche come i commissari siano contemporaneamente impegnati ad esaminare in Assemblea il provvedimento in materia di contrasto alla violenza di genere, costituirebbe una inaccettabile forzatura della quale il suo gruppo riterrebbe necessario investire la Presidenza della Camera.

  Devis DORI (AVS) si associa alla richiesta di un termine più ampio per la presentazione di proposte subemendative, nel rispetto del lavoro delle forze di opposizione, ricordando come i commissari siano contemporaneamente impegnati anche ad esaminare in Assemblea il disegno di legge in materia di contrasto alla violenza di genere.

  Maria Carolina VARCHI (FDI) rammenta come anche nella precedente legislatura la Commissione abbia esaminato un provvedimento in materia di prescrizione del reato. Ricorda altresì come anche allora, quando la presidenza della Commissione era affidata ad un esponente del Movimento 5 Stelle, i lavori si fossero «impantanati». Ebbene, in quell'occasione, i commissari vennero a conoscenza dell'intesaPag. 134 raggiunta dalla maggioranza attraverso una diretta facebook avviata dal Ministro Bonafede che aveva ritenuto istituzionalmente più corretto informare i giornalisti di tale accordo prima ancora di depositare attraverso i relatori una proposta emendativa in Commissione.
  Osserva come invece in questa legislatura la maggioranza si sia confrontata con serenità e senza eccessivi clamori per individuare un'intesa e come, una volta addivenuta ad una sintesi, abbia presentato il testo su cui vi è stata convergenza.
  Ritiene inoltre che, pur essendo auspicabile, in una situazione tanto ideale quanto irrealistica, che i deputati e gli organi parlamentari in cui operano possano concentrare il proprio impegno su un provvedimento alla volta, nella pratica occorre fare i conti con la realtà della dinamica politica e delle concrete modalità di funzionamento delle istituzioni legislative. In questo caso le esigenze prioritarie sono da individuare nella volontà della maggioranza di rispettare la tempistica che la Conferenza dei presidenti di Gruppo – peraltro su richiesta di un gruppo di opposizione – ha ritenuto di definire.
  Pertanto, condivide il termine proposto dalla presidenza per la presentazione dei subemendamenti pur manifestando la propria disponibilità a che lo stesso sia prorogato di un'ulteriore ora. Invita, quindi, anche i gruppi di minoranza che si sono espressi in senso contrario a rispettare la suddetta tempistica e conseguentemente dichiara la disponibilità del suo gruppo a procedere all'esame degli emendamenti già nella giornata odierna.
  Sottolinea, in fine, come il termine proposto dalla presidenza per la presentazione di proposte subemendative sia di gran lunga più ampio di molti termini fissati in circostanze analoghe nella precedente legislatura dal presidente pro tempore

  Pietro PITTALIS (FI-PPE) condivide il termine per la presentazione dei subemendamenti proposto dalla presidenza, rammentando anche che la maggioranza ha assunto l'impegno con l'onorevole Enrico Costa – presentatore della proposta emendativa in esame, iscritta nel calendario dei lavori dell'Assemblea in quota opposizione – a trasmettere il provvedimento all'Assemblea in tempo per consentirne l'avvio dell'esame il 27 ottobre.
  Evidenzia inoltre che l'emendamento proposto di relatori non introduce novità rispetto alle ipotesi già presenti nel fascicolo degli emendamenti, sintetizzando in un unico testo alcune proposte emendative già presentate.
  Sottolinea come il citato emendamento sia il frutto della sintesi raggiunta tra le forze di maggioranza e alcune forze di opposizione e ritiene che, attraverso un'impostazione che supera sia la inaccettabile riforma Bonafede che quella Cartabia, sia possibile adottare un valido provvedimento in materia di prescrizione. Ribadisce, infatti, come non si possa rimettere alla scelta del magistrato la scelta dei procedimenti da trattare e di quelli da destinare alla sicura improcedibilità.

  Ingrid BISA (LEGA) condivide le osservazioni dei colleghi Varchi e Pittalis, ritenendo congruo il termine proposto dal presidente per la presentazione dei subemendamenti.

  Davide BELLOMO (LEGA) con riferimento all'emendamento 1.57 dei relatori, sottolinea come esso disponga che i periodi di sospensione decorrano dalla scadenza del termine previsto dall'articolo 544 del codice di procedura penale. Chiede ai relatori di svolgere un approfondimento con riguardo alla operatività di tale termine di cui all'articolo 544 anche con riguardo alle ipotesi in cui il giudice si avvalga delle facoltà di proroga ai sensi della normativa attualmente vigente.

  Ciro MASCHIO, presidente, come preannunciato, sospende quindi la seduta per consentire all'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, di assumere le decisioni in merito alle modalità di prosieguo dell'esame del provvedimento, tenuto conto della data prevista per l'avvio dell'esame in Assemblea.

  La seduta, sospesa alle 14.25, riprende alle 15.55.

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  Ciro MASCHIO, presidente, avverte che nella riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi si è convenuto all'unanimità, di sottoporre alla Presidenza della Camera la richiesta di rinvio dell'inizio dell'esame da parte dell'Assemblea al 6 novembre prossimo, anche in ragione della discussione che si è svolta in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo e delle interlocuzioni avute con la Presidenza della Camera.
  In sede di Ufficio di presidenza si è altresì convenuto di fissare il termine per la presentazione di proposte subemendative all'emendamento 1.57 dei relatori per le ore 12 di venerdì 27 ottobre e di rinviare l'avvio dell'esame delle proposte emendative alla giornata lunedì 30 ottobre. È stato in ogni caso precisato in quella sede che il mandato al relatore a riferire in Assemblea sarà conferito nella giornata di martedì 31 ottobre, previa acquisizione dei pareri delle Commissioni competenti in sede consultiva.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 16.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 25 ottobre 2023.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.30 alle 15.55.