CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 24 ottobre 2023
188.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
Pag. 25

SEDE REFERENTE

  Martedì 24 ottobre 2023. — Presidenza del vicepresidente Paolo FORMENTINI. – Interviene la sottosegretaria di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, Maria Tripodi.

  La seduta comincia alle 13.15.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo sulla partecipazione della Repubblica di Croazia allo Spazio economico europeo, fatto a Bruxelles l'11 aprile 2014.
C. 1450 Governo.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Paolo FORMENTINI, presidente e relatore, in premessa, ricorda che la Croazia, divenuta Stato membro dell'Unione europea il 1° luglio 2013, ai sensi dell'atto di adesione si è impegnata ad aderire all'Accordo sullo Spazio economico europeo (Accordo SEE), che – come è noto – estende all'Islanda, al Liechtenstein e alla Norvegia (Paesi membri dell'Associazione europea di libero scambio – EFTA) le disposizioni dell'Unione europea sul mercato interno.
  Sottolinea che l'Accordo in esame, in applicazione provvisoria dal 12 aprile 2014, si compone di sette articoli, due allegati e sei dichiarazioni comuni, relative, tra le altre cose, all'entrata in vigore anticipata e all'applicazione provvisoria dell'Accordo.
  In particolare, in base all'articolo 1 dell'Accordo la Repubblica di Croazia diviene Parte contraente dell'Accordo SEE, le cui disposizioni divengono vincolanti per la Croazia nei medesimi termini in cui lo sono per le altre Parti contraenti.
  L'articolo 2 stabilisce gli opportuni adeguamenti dell'Accordo SEE e dei relativi protocolli, tra cui l'inserimento della Croazia nell'elenco iniziale delle Parti contraenti e l'inclusione della versione in lingua croata dell'Accordo SEE tra quelle facenti fede. Il medesimo articolo introduce un addendum al protocollo 38-ter dell'Accordo SEE, in virtù del quale la Croazia è stata inserita tra i beneficiari del contributo finanziario con cui i tre Paesi membri dell'EFTA contribuiscono alla riduzione delle Pag. 26disparità economiche e sociali nello Spazio economico europeo. Gli importi supplementari del contributo finanziario per la Croazia vengono quantificati dall'addendum in 5 milioni di euro per il periodo compreso tra il 1° luglio 2013 e il 30 aprile 2014.
  Ai sensi dell'articolo 3, tutte le modifiche degli atti adottati dalle Istituzioni dell'Unione europea e integrati nell'Accordo SEE, derivanti dall'adesione della Croazia all'UE, sono inserite nell'Accordo SEE e ne costituiscono parte integrante.
  L'articolo 4 stabilisce che le disposizioni dell'atto di adesione della Croazia all'Unione europea elencate dall'allegato B sono integrate nell'Accordo SEE e ne diventano parte integrante. Alle ulteriori disposizioni rilevanti ai fini dell'Accordo SEE citate nell'atto di adesione della Croazia all'Unione europea ma non riprese dall'allegato B vengono applicate le procedure stabilite nell'Accordo SEE.
  L'articolo 5 prevede che il Comitato misto istituito dall'Accordo SEE esamini, su richiesta di ciascuna Parte, qualsiasi questione relativa all'interpretazione o all'applicazione dell'Accordo di adesione della Croazia allo Spazio economico europeo, al fine di trovare una soluzione accettabile che consenta di preservare il buon funzionamento dell'Accordo SEE.
  L'articolo 6 detta norme relative alla ratifica o all'approvazione dell'Accordo, che entra in vigore il giorno successivo a quello in cui è stato depositato l'ultimo strumento di ratifica o di approvazione di una Parte contraente attuale o della Croazia, in quanto nuova Parte contraente.
  L'articolo 7, infine, detta disposizioni sui testi facenti fede e sul deposito del testo dell'Accordo, affidato al Segretariato generale del Consiglio dell'Unione europea.
  Passando al disegno di legge di ratifica, osserva che esso consta di quattro articoli. In particolare, l'articolo 3 contiene una clausola di invarianza finanziaria, in base alla quale dall'attuazione dell'Accordo non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica: pertanto, le amministrazioni competenti svolgono le attività previste dall'Intesa con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente.

  La sottosegretaria Maria TRIPODI si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito.

  Paolo FORMENTINI, presidente, essendo concluso l'esame preliminare, avverte che si intende si sia rinunciato al termine per la presentazione degli emendamenti e che il provvedimento sarà trasmesso alle Commissioni competenti per l'espressione dei pareri.
  Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.20.

RISOLUZIONI

  Martedì 24 ottobre 2023. — Presidenza del vicepresidente Paolo FORMENTINI. – Interviene la sottosegretaria di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, Maria Tripodi.

  La seduta comincia alle 13.20.

7-00160 Onori: Sull'apertura di corridoi umanitari a Gaza.
(Seguito della discussione e rinvio – Abbinamento della risoluzione 7-00163 Boldrini).

  La Commissione prosegue la discussione della risoluzione, rinviata nella seduta del 19 ottobre scorso.

  Paolo FORMENTINI, presidente, avverte che lo scorso 20 ottobre è stata presentata la risoluzione n. 7-00163 Boldrini che, vertendo su identica materia, potrà essere discussa congiuntamente a quella in titolo.
  Segnala che sono state inoltre presentate due ulteriori risoluzioni, rispettivamente a prima firma Tremonti e Fratoianni, che dovrebbero essere annunciate nella seduta di oggi dell'Assemblea. Ricordando che nella precedente seduta si era ipotizzato di giungere all'approvazione di un testo unitario, rileva l'opportunità, qualora Pag. 27tale orientamento fosse confermato, di svolgere l'esame in tempi serrati, in modo da giungere ad una rapida approvazione.
  Invita, quindi, la collega Boldrini ad illustrare il testo della risoluzione a sua prima firma n. 7-00163.

  Laura BOLDRINI (PD-IDP), prendendo atto della tempistica indicata dal presidente, illustra la proposta di risoluzione di cui è prima firmataria, sottolineando che essa si basa su elementi fattuali attestati dalle agenzie ONU che operano sul campo, a partire dell'Ufficio per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA); peraltro, i dati relativi al numero delle vittime, dei feriti e degli sfollati sono in costante peggioramento. Evidenzia che particolarmente critica risulta essere la condizione degli operatori delle organizzazioni non governative, una ventina dei quali sono di nazionalità italiana: mentre alcuni di loro intendono proseguire l'attività umanitaria in loco, quelli che vorrebbero rientrare in patria sono bloccati dalla chiusura di tutti i valichi della Striscia di Gaza.
  Esprimendo sconcerto per la morte, causa dai bombardamenti, di alcuni membri dello staff delle Nazioni Unite, sottolinea le gravi difficoltà in cui si trova ad operare l'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente (UNRWA), che da diversi anni garantisce la sopravvivenza di oltre 1 milione di cittadini di Gaza, impossibilitati a svolgere qualsivoglia attività economica a causa delle restrizioni imposte dal Governo israeliano: al riguardo, segnala che i venti camion di aiuti umanitari a cui è stato consentito di entrare nella Striscia il 20 ottobre scorso sono del tutto insufficienti per far fronte all'emergenza in corso.
  Esprime, inoltre, apprezzamento per la proposta avanzata dal Ministro degli esteri spagnolo, José Manuel Albares, di convocare una Conferenza di pace per rilanciare il negoziato politico finalizzato all'obiettivo «due popoli, due Stati».
  Infine, chiede chiarimenti alla sottosegretaria Tripodi circa la presunta sospensione di alcuni programmi di emergenza affidati a soggetti della cooperazione italiana.

  La sottosegretaria Maria TRIPODI, ribadendo che il Governo condivide l'auspicio di convergere su una risoluzione unitaria, evidenza la necessità di chiarire, nelle premesse, che la crisi in corso è una conseguenza dell'attacco terroristico di Hamas allo Stato di Israele. Conferma, inoltre, l'impegno del Governo – in sinergia con il Parlamento – ad intraprendere ogni iniziativa – politico-diplomatica ed umanitaria – che possa contribuire alla risoluzione della crisi, coinvolgendo adeguatamente gli attori della regione: in tal senso, ritiene che il vertice convocato al Cairo il 21 ottobre scorso costituisca solo un primo passo per un'azione diplomatica di più ampio respiro che, auspicabilmente, potrebbe dispiegarsi nelle prossime settimane.
  Quanto ai progetti della cooperazione italiana a beneficio delle comunità palestinesi, precisa che essi proseguono, compatibilmente con i limiti oggettivi imposti dalla crisi in corso.

  Giangiacomo CALOVINI (FDI) sottolinea che, vista la gravità della situazione, la maggioranza è pienamente disponibile a collaborare, con spirito costruttivo, alla stesura di un testo unico di risoluzione, da approvare all'unanimità.

  La sottosegretaria Maria TRIPODI si associa all'auspicio del deputato Calovini.

  Nicola FRATOIANNI (AVS) osserva che la risoluzione a sua prima firma, da poco depositata, è per molti aspetti analoga agli atti di indirizzo presentati dalle colleghe Onori e Boldrini, che a loro volta sono conformi alle posizioni espresse sul tema dal Ministro degli esteri Tajani; si dichiara, dunque, disponibile a valutare il testo che sarà presentato dalla maggioranza, condividendo l'auspicio di convergere su un testo unitario.

  Federica ONORI (M5S) ribadisce che l'intento della sua iniziativa era proprio di Pag. 28promuovere un dialogo costruttivo e proficuo sul tema tra le diverse forze politiche, in vista dell'adozione di un atto di indirizzo comune.

  Vincenzo AMENDOLA (PD-IDP) ritiene plausibile raggiungere un consenso tra maggioranza e opposizione sul tema dell'emergenza umanitaria. Al riguardo, segnala che anche nella bozza di conclusioni del prossimo Consiglio europeo si fa riferimento alla necessità di una «pausa umanitaria (humanitarian pause) al fine di consentire un accesso sicuro agli aiuti per raggiungere coloro che ne hanno bisogno»; per altro verso, a suo avviso occorre riconoscere che sussistono chiare divergenze sulle responsabilità che hanno prodotto la crisi in corso e sulle strategie per uscirne.

  Paolo FORMENTINI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.45.

AVVERTENZA

  I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

AUDIZIONI INFORMALI

Audizione informale di Paolo Quattrocchi, Direttore del Centro Studi Italia-Canada, nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 676, Rosato ed altri, recante Ratifica ed esecuzione dei seguenti Accordi: a) Accordo di partenariato strategico tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e il Canada, dall'altra, fatto a Bruxelles il 30 ottobre 2016; b) Accordo economico e commerciale globale tra il Canada, da una parte, e l'Unione europea e i suoi Stati membri, dall'altra, con Allegati, fatto a Bruxelles il 30 ottobre 2016, e relativo strumento interpretativo comune.

SEDE REFERENTE

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo sulla partecipazione della Repubblica di Croazia allo Spazio economico europeo, fatto a Bruxelles l'11 aprile 2014.
C. 1451 Governo.