CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 18 ottobre 2023
185.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VIII e IX)
COMUNICATO
Pag. 5

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 18 ottobre 2023. — Presidenza del presidente della IX Commissione Salvatore DEIDDA.

  La seduta comincia alle 18.30.

DL 121/2023: Misure urgenti in materia di pianificazione della qualità dell'aria e limitazioni della circolazione stradale.
C. 1492 Governo, approvato dal Senato.
(Esame e rinvio).

  Le Commissioni iniziano l'esame del provvedimento.

  Salvatore DEIDDA, presidente, non essendovi obiezioni, dispone l'attivazione del sistema di ripresa a circuito chiuso.
  Ricorda che il provvedimento è iscritto nel calendario dei lavori dell'Assemblea per lo svolgimento della discussione generale nella seduta antimeridiana di lunedì 23 ottobre, con seguito dell'esame nella giornata successiva.

  Stefano Maria BENVENUTI GOSTOLI (FDI), relatore per l'VIII Commissione, illustra il provvedimento in esame, approvato in data odierna dal Senato, che reca misure in materia di pianificazione della qualità dell'aria e di limitazioni della circolazione stradale finalizzate, secondo quanto riferito dalla relazione illustrativa, a valorizzare i risultati conseguiti, nei diversi settori responsabili delle emissioni inquinanti, dalle regioni Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna – firmatarie nel 2017 di un Accordo di programma per il miglioramento della qualità dell'aria nel bacino padano – nonché ad assicurare l'esecuzione di alcune sentenze della Corte di giustizia dell'Unione europea in materia di materiale particolato PM10 e di biossido di azoto NO2.
  Nella relazione si sofferma sulle disposizioni di competenza della VIII Commissione.
  In particolare, segnala che l'articolo 1, comma 1, modificato dal Senato – al fine di assicurare l'esecuzione delle sentenze della Corte di giustizia dell'Unione europea del 10 novembre 2020 nella causa C-644/2018 e del 12 maggio 2022 nella causa C-573/2019 – prevede che le regioni Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna provvedono ad aggiornare i rispettivi piani di qualità dell'aria, modificando ove necessario i relativi provvedimenti attuativi, alla luce dei risultati prodotti dalle iniziative già assunte per la riduzione delle emissioni inquinanti, nonché dello slittamentoPag. 6 del blocco dei veicoli «euro 5» previsto dal comma 2.
  Il termine per l'aggiornamento, inizialmente fissato a sei mesi dalla data di entrata in vigore del decreto-legge, è stato differito dal Senato di ulteriori sei mesi (portandolo quindi a dodici mesi dalla data citata).
  Per una disamina delle misure nazionali e dell'UE per la qualità dell'aria (inclusa la recente proposta di direttiva sulla qualità dell'aria) e del contenzioso in atto a livello europeo rinvia alla documentazione predisposta dagli uffici.
  L'articolo 1, comma 3, reca la clausola di invarianza finanziaria.
  L'articolo 1-bis, introdotto dal Senato, al comma 1, istituisce un fondo, con una dotazione di 32.870.000 euro per l'anno 2023, destinato al finanziamento di investimenti proposti dai comuni italiani e volti alla creazione e alla riqualificazione di aree attrezzate di sosta temporanea a fini turistici e alla valorizzazione del turismo all'aria aperta attraverso apposito bando da pubblicare da parte del Ministero del turismo. La disposizione è volta ad incentivare il turismo di prossimità e all'aria aperta, nella convinzione che tale modello di attività consenta di abbattere le emissioni atmosferiche riducendo i lunghi spostamenti e favorendo la preservazione degli ecosistemi locali, secondo le strategie di accelerazione della transizione ecologica e di abbattimento delle emissioni atmosferiche che possono scaturire dalle attività turistiche. Gli interventi finanziati, identificati dal Codice unico di progetto ai sensi dell'articolo 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, recano un cronoprogramma e sono monitorati ai sensi del decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229. Il comma 2 del predetto articolo 1-bis reca la copertura finanziaria degli oneri derivanti dal comma 1.
  Il comma 3 dell'articolo 1-bis inoltre incrementa, di 17 milioni di euro per l'anno 2023, la dotazione del Fondo per lo sviluppo sostenibile istituito dall'articolo 1, comma 611, della legge n. 197 del 2022 (legge di bilancio 2023), al fine di ulteriormente favorire la transizione ecologica nel turismo, con azioni di promozione del turismo intermodale secondo le strategie di abbattimento delle emissioni atmosferiche che possono scaturire dalle attività turistiche. Il comma 4 dell'articolo 1-bis reca la copertura finanziaria di tale incremento.
  L'articolo 2 disciplina, infine, l'entrata in vigore del decreto-legge.

  Maria Grazia FRIJIA (FDI), relatrice per la IX Commissione, per la parte di competenza della Commissione Trasporti, riferisce, a sua volta, sul decreto-legge n. 121 del 2023, che reca misure urgenti in materia di pianificazione della qualità dell'aria e limitazioni della circolazione stradale.
  Sottolineare che nel preambolo del decreto-legge è richiamata la necessità di assicurare la piena esecuzione delle sentenze della Corte di giustizia dell'Unione europea del 10 novembre 2020 nella causa C-644/2018 e del 12 maggio 2022 nella causa C-573/2019, con particolare riferimento alle regioni Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, tenendo conto dei risultati raggiunti con le iniziative poste in essere per la riduzione delle emissioni inquinanti.
  Al riguardo, l'articolo 1, comma 2 – come modificato in sede di esame presso il Senato – consente limitazioni strutturali alla circolazione anche delle autovetture e dei veicoli commerciali diesel «euro 5», da parte delle Regioni, nel periodo compreso tra il 1° ottobre di ciascun anno e il 31 marzo dell'anno successivo, solo a partire dal 1° ottobre 2024, nelle more della predisposizione dell'aggiornamento dei piani sulla qualità dell'aria da parte delle Regioni stesse.
  Il terzo periodo del comma 2 prevede – in particolare – che la limitazione della circolazione si applichi in via prioritaria alla circolazione stradale nelle aree urbane dei comuni con popolazione superiore a 30.000 abitanti presso i quali opera un adeguato servizio di trasporto pubblico locale, e che siano altresì ricadenti in zone presso le quali risulta superato uno o più dei valori limite del materiale particolato PM10 o del biossido di azoto NO2.
  È previsto inoltre che le Regioni indichino e motivino le relative deroghe, nonchéPag. 7 che esse escludano dai provvedimenti di limitazione della circolazione stradale i veicoli ricadenti nelle categorie esentate dai divieti di circolazione.
  Sempre a seguito dell'esame al Senato è stata prevista, inoltre, la facoltà per le Regioni di esentare dalle limitazioni alla circolazione le autovetture ed i veicoli commerciali di categoria N1, N2 e N3 a partire dalla categoria «Euro 3» mono-fuel o bi-fuel alimentati con i carburanti alternativi (comma 2-bis).
  È stata altresì introdotta nel corso dell'esame presso il Senato la previsione di un decreto ministeriale per la disciplina della circolazione sul territorio nazionale dei veicoli storici, individuando adeguate percorrenze chilometriche nonché le modalità di accesso di tali veicoli alle aree soggette alle limitazioni (comma 2-ter).
  Da ultimo, il Senato ha introdotto nel testo del decreto-legge l'articolo 1-ter, relativo al trasporto aereo di merci. Vi si stabilisce che per perseguire gli obiettivi nazionali ed europei connessi allo sviluppo del traffico merci per via aerea e per ridurre l'impatto ambientale del trasporto su gomma, l'intervento di implementazione del traffico merci dell'aeroporto di Malpensa è riconosciuto opera strategica di preminente interesse nazionale con caratteri di indifferibilità, urgenza e pubblica utilità. Sono pertanto introdotte norme di semplificazione sul rilascio dell'autorizzazione alla realizzazione dell'intervento.

  Angelo BONELLI (AVS), nel segnalare che aveva provato a richiedere di intervenire prima dello svolgimento delle relazioni introduttive, intende sottolineare un problema preliminare all'analisi del merito del decreto, ossia la modalità con la quale la maggioranza intende svolgere i lavori, modalità che a suo giudizio comprime in modo inaccettabile il diritto delle opposizioni e di ogni singolo parlamentare e che è legato a un ricorso eccessivo alla decretazione d'urgenza. Ritiene che la fissazione del termine di presentazione degli emendamenti nella giornata di domani alle 9.30 costituisca un problema molto serio e stigmatizza pertanto l'atteggiamento della maggioranza che non permette ai parlamentari di svolgere appieno le loro funzioni. Osserva che il gran numero di decreti-legge da convertire, oltre a depotenziare il ruolo del Parlamento, non può costituire un impedimento a che quest'ultimo esamini compiutamente i provvedimenti.

  Salvatore DEIDDA, presidente, si scusa con il deputato Bonelli per non essersi accorto della sua richiesta di intervento.

  Marco SIMIANI (PD-IDP) si associa alle considerazioni del collega che l'ha preceduto e del collega Morassut, che nel suo intervento odierno in Assemblea ha evidenziato come il Parlamento si stia trasformando in un «decretificio», dove la discussione è diventata molto rara. Osserva che in tal modo non è possibile esaminare gli atti parlamentari e che quello che nel corso della pandemia era un obbligo, ossia legiferare attraverso decretazione d'urgenza, si è oggi trasformato in un'abitudine da censurare, di cui si riserva di dare conto anche attraverso iniziative all'esterno. Ritiene che su tutti i temi, anche quelli che possono apparire meno significativi, deve essere dato alle Commissioni uno spazio adeguato di discussione ed esame e chiede pertanto alle presidenze lo slittamento del termine di presentazione degli emendamenti, rendendosi sin da ora disponibile a lavorare anche nel fine settimana.

  Ilaria FONTANA (M5S), intervenendo in videoconferenza, si associa ai colleghi che l'hanno preceduta, sottolineando la grave questione di metodo che si pone ancora una volta per l'esame di questo decreto. Ritiene che debba essere dato il tempo necessario per la valutazione dei contenuti del provvedimento, anche alla luce del non imminente termine di scadenza del provvedimento dell'11 novembre. Il ruolo del Parlamento viene a suo giudizio compresso in modo inaccettabile e si associa pertanto alla richiesta di uno slittamento del termine per la presentazione degli emendamenti, manifestando la disponibilità a lavorare qualsiasi giorno della settimana fino alla data fissata per l'esame in Assemblea. Sottolineando che il proprio gruppo non Pag. 8intende in alcun modo fare un ostruzionismo fine a sé stesso, ma svolgere il ruolo di opposizione in modo costruttivo, chiede che vengano concessi alle Commissioni tempi congrui per l'esame di un decreto fondamentale per la salute dei cittadini e dell'ambiente.

  Salvatore DEIDDA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara concluso l'esame preliminare e rinvia quindi il seguito dell'esame alla seduta già fissata per domani.

  La seduta termina alle 18.50.