CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 18 ottobre 2023
185.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 18 ottobre 2023. — Presidenza del presidente Mauro ROTELLI.

  La seduta comincia alle 14.

DL 124/2023: Disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione, per il rilancio dell'economia nelle aree del Mezzogiorno del Paese, nonché in materia di immigrazione.
C. 1416 Governo.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 17 ottobre 2023.

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  Aldo MATTIA (FDI), relatore, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).

  Agostino SANTILLO (M5S) esprime la propria contrarietà soprattutto con riguardo all'evoluzione delle zone economiche speciali (ZES). Osserva che si prevede una copertura territoriale molto più ampia senza un'adeguata copertura finanziaria. Evidenzia inoltre come le otto ZES esistenti abbiano dotazioni infrastrutturali maggiori di quelle che si intende istituire e pertanto attirano maggiormente gli investitori. Nel reputare necessario non disperdere il patrimonio già acquisito dalle ZES esistenti, inoltre, paventa il rischio che un imprenditore che volesse investire in una di queste nuove ZES possa scoprire solo all'esito dell'iter che le risorse sono esaurite.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore (vedi allegato 1).

Disposizioni per la promozione e lo sviluppo dell'imprenditoria giovanile nel settore agricolo.
Nuovo testo C. 752 Carloni.
(Parere alla XIII Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 17 ottobre 2023.

  Aldo MATTIA (FDI), relatore, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 2).

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2022-2023.
Emendamenti C. 1342 Governo.
(Parere alla XIV Commissione).
(Rinvio dell'esame).

  La Commissione prosegue l'esame degli emendamenti.

  Mauro ROTELLI, presidente, considerato che sono in corso approfondimenti da parte del relatore sugli emendamenti presentati, non essendovi richieste di intervento, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.10.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 18 ottobre 2023. — Presidenza del presidente Mauro ROTELLI.

  La seduta comincia alle 14.10.

DL 140/2023: Misure urgenti di prevenzione del rischio sismico connesso al fenomeno bradisismico nell'area dei Campi Flegrei.
C. 1474 Governo.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Gianpiero ZINZI (LEGA), relatore, rileva che la recente evoluzione del fenomeno bradisismico in atto nell'area dei Campi Flegrei ha richiesto l'adozione di specifiche misure urgenti da parte del Governo per fronteggiare, anche mediante il ricorso a procedure semplificate e altre disposizioni di accelerazione, gli effetti dell'evoluzione del fenomeno.
  In particolare, è stato necessario approvare con urgenza un piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone edificate, direttamente interessate dal fenomeno bradisismico, e un piano di comunicazione alla popolazione. Inoltre, la situazione emergenziale ha richiesto l'elaborazione di una apposita pianificazione per l'area del bradisismo, la verifica della funzionalità delle infrastrutture di trasporto e degli altri servizi essenziali, nonché il potenziamento della risposta operativa territoriale di protezione civile.Pag. 104
  Nel rinviare per una disamina più dettagliata del contenuto alla documentazione predisposta dagli uffici, fa presente che l'articolo 1 individua le finalità del decreto, precisando che reca misure urgenti per fronteggiare il predetto fenomeno, da realizzare anche con procedure semplificate e accelerate nel territorio di alcuni comuni o parti di comuni della Città metropolitana di Napoli individuato dai provvedimenti attuativi a cui fa rinvio il provvedimento in esame in alcuni articoli.
  Per tali finalità l'articolo 2, comma 1, affida al Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che si avvale anche del Consiglio superiore dei lavori pubblici, il coordinamento dei soggetti istituzionali sul territorio e dei centri di competenza, di cui all'art. 21 del Codice della protezione civile (decreto legislativo n. 1 del 2018), ai fini della predisposizione e dell'attuazione di un piano straordinario con l'obiettivo di analizzare la vulnerabilità delle zone edificate interessate, conoscere la pericolosità e supportare le strategie di riqualificazione sismica del patrimonio edilizio pubblico e privato, da adottare entro 90 giorni dall'entrata in vigore del provvedimento in esame. Il piano deve comprendere: a) uno studio di microzonazione sismica; b) un'analisi della vulnerabilità sismica dell'edilizia privata c) e dell'edilizia pubblica, per individuare misure di mitigazione; d) un programma di implementazione del monitoraggio sismico e delle strutture.
  Sulla base dei dati di sollevamento bradisismico e della sismicità dell'area resi disponibili dai centri competenza e con il concorso operativo dei soggetti di cui al comma 1, il Dipartimento della protezione civile provvede a una prima delimitazione speditiva della zona di intervento, circoscritta alla porzione dei territori dei comuni dell'area realmente e direttamente interessata (comma 2). All'interno di tale area il piano straordinario è realizzato nel limite massimo delle risorse finanziarie indicate al comma 3 in relazione alle diverse tipologie di attività precedentemente indicate.
  Il comma 4 stabilisce che il Dipartimento della protezione civile si avvalga di una struttura temporanea di supporto, da costituire entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto-legge, posta alle dirette dipendenze del Capo del Dipartimento, a cui è assegnato un contingente massimo di personale. Il Dipartimento può altresì avvalersi di esperti, amministrazioni locali e strutture periferiche delle amministrazioni centrali dello Stato.
  L'articolo 3 prevede che la regione Campania, in raccordo con il Dipartimento della protezione civile, avvalendosi anche dei centri di competenza, coordina le attività di comunicazione rivolte alla popolazione, provvedendo all'approvazione, entro 45 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto-legge, di un piano di comunicazione alla popolazione concernente il potenziamento e lo sviluppo di iniziative già avviate nell'area interessata ovvero l'avvio di nuove iniziative (comma 1), tenendo conto delle esigenze delle persone con disabilità. Il piano di comunicazione può prevedere: iniziative finalizzate alla diffusione della conoscenza dei rischi e delle buone pratiche di protezione civile presso la popolazione delle aree interessate, anche con il concorso del Volontariato organizzato di protezione civile; iniziative specifiche dedicate agli istituti scolastici delle aree interessate; incontri periodici con la popolazione; corsi di formazione continua dei giornalisti operanti nell'area, con la finalità di promuovere una migliore informazione al pubblico sui rischi e sulla pianificazione di protezione civile; installazione sul territorio della segnaletica di protezione civile; specifiche forme di comunicazione per le persone con disabilità. Il comma 3, per l'attuazione delle attività previste dall'articolo 3, autorizza la spesa massima di 1 milione euro per l'anno 2023.
  L'articolo 4 prevede, nell'ambito della più ampia pianificazione di protezione civile per l'area flegrea, l'elaborazione da parte del Dipartimento della protezione civile, in raccordo con la regione Campania, con la Prefettura di Napoli e con gli enti e le amministrazioni territoriali interessati, entro sessanta giorni dalla data di Pag. 105entrata in vigore del decreto-legge, di uno specifico piano speditivo di emergenza per il territorio interessato, basato sulle conoscenze di pericolosità elaborate dai Centri di competenza e contenente le procedure operative da adottare in caso di recrudescenza del fenomeno bradisismico. La pianificazione è testata mediante attività esercitative del Servizio nazionale della protezione civile. Viene inoltre stabilita una clausola di invarianza finanziaria per l'elaborazione del piano speditivo ed è autorizzata la spesa di 750.000 euro per l'anno 2023 per lo svolgimento delle attività esercitative.
  L'articolo 5 prevede che la Regione Campania coordini le attività di verifica e individuazione delle criticità da superare, per assicurare la funzionalità delle infrastrutture di trasporto e di altri servizi essenziali. La Regione Campania svolge tali attività in raccordo con i comuni interessati, allo scopo di consentire ai soggetti o enti competenti di individuare le misure da attuare per superare eventuali criticità presenti nella attuale rete infrastrutturale, compresa la corrispondente stima dei costi, nonché allo scopo di supportare l'aggiornamento della pianificazione di emergenza per il bradisismo. Per le attività di ricognizione volte alla verifica e all'individuazione delle criticità da superare, si provvede nel limite massimo di 200.000 euro per l'anno 2023.
  L'articolo 6 prevede che la Città Metropolitana di Napoli coordini: la ricognizione dei fabbisogni urgenti da parte dei comuni interessati relativamente alle seguenti misure: reclutamento di personale a tempo determinato, da impiegare per dodici mesi per il potenziamento della struttura comunale di protezione civile; acquisizione di quanto necessario per garantire un'efficace gestione delle attività di protezione civile; allestimento di aree e strutture temporanee per l'accoglienza della popolazione (comma 1). Si stabilisce, inoltre, l'approvazione da parte della Città metropolitana di Napoli di un piano dei fabbisogni, nel limite complessivo massimo di 4 milioni di euro (comma 2); l'attivazione delle procedure per gli appalti pubblici in caso di somma urgenza e di protezione civile (comma 3) e di prestazioni di lavoro straordinario, a favore del personale della regione Campania direttamente impiegato nelle attività indicate dal decreto-legge, per una spesa pari a 50.000 euro (comma 4). Per l'attuazione di quanto previsto dall'articolo 4, è autorizzata una spesa complessiva di 4.050.000 euro per l'anno 2023 (comma 5).
  L'articolo 7, infine, individua la copertura finanziaria complessiva del provvedimento in esame, con riferimento sia agli oneri di parte corrente (14,1 milioni per il 2023 e 0,8 milioni per il 2024) che a quelle di parte capitale (37,2 milioni per il 2024).

  Marco SIMIANI (PD-IDP), nell'esprimere piena condivisione sulla finalità delle misure all'esame della Commissione, che devono essere in ogni caso concertate con i territori, ritiene necessario che ci sia la massima responsabilità e unità di intenti. A suo avviso si deve fare un ragionamento più approfondito che tenga conto non solo della prevenzione e della sicurezza dei piani di evacuazione per definire e migliorare le vie di fuga, ma anche fare i conti con le azioni cui i comuni sono chiamati contro l'abusivismo in quell'area e richiama, al riguardo, il recente Rapporto di Legambiente, che evidenzia gli abusi di quel territorio. Invita i colleghi a guardare al decreto-legge come un'opportunità per marciare uniti, nel rispetto delle volontà territoriali.

  Ilaria FONTANA (M5S) ricorda che proprio il Movimento 5 Stelle si era già in precedenza attivato affinché la Commissione svolgesse un ciclo di audizioni sul fenomeno del bradisismo, tema sul quale oggi, stanti gli ultimi avvenimenti, converge anche il Governo. Sottolinea il senso di responsabilità al riguardo della propria forza politica e manifesta la disponibilità del proprio gruppo ad esaminare il provvedimento senza alcuna veste ideologica o colore politico, auspicando che le forze di opposizione possano essere ascoltate.

  Angelo BONELLI (AVS) anticipa la massima collaborazione e disponibilità da parte del proprio gruppo sul provvedimento, invitando tuttavia i colleghi ad essere realisti. Pag. 106Richiama il piano di evacuazione elaborato nel 2014 dall'allora Capo della Protezione civile, Gabrielli, e osserva come ad oggi sia del tutto inimmaginabile l'evacuazione dei Campi Flegrei e che è necessario, vista la zonizzazione, prendere consapevolezza che l'edificato compromette le vie di fuga, non essendo stati rispettati nel tempo i parametri richiesti per l'edificabilità.

  Aldo MATTIA (FDI) dichiara la totale disponibilità da parte del proprio gruppo a collaborare per pervenire ad una rapida conclusione dell'esame del decreto-legge. Avendo personalmente partecipato a tutte le audizioni svoltesi di fronte alla Commissione su questo argomento, al fine di approfondire la conoscenza delle problematiche di un territorio complesso, ritiene che sia necessario trovare rapidamente una soluzione. Sottolinea che il Governo ha già stanziato 52 milioni di euro, il che rappresenta un segnale estremamente positivo che va nella direzione giusta.

  Mauro ROTELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul rischio idrogeologico e sismico del territorio italiano, sull'attuazione delle norme di prevenzione e sicurezza e sugli interventi di emergenza e di ricostruzione a seguito degli interventi calamitosi verificatisi dall'anno 2009.
Doc. XXII, n. 31 Bicchielli.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Mauro ROTELLI, presidente, in sostituzione della relatrice, on. Semenzato, impossibilitata a partecipare alla seduta, fa presente che la proposta di cui oggi la Commissione avvia l'esame in sede referente reca l'istituzione presso la Camera dei deputati di una Commissione parlamentare di inchiesta monocamerale sul rischio idrogeologico e sismico del territorio italiano, sull'attuazione delle norme di prevenzione e sicurezza e sugli interventi di emergenza e di ricostruzione a seguito degli eventi calamitosi verificatisi dall'anno 2009.
  Rinviando per un'analisi più dettagliata del contenuto alla documentazione predisposta dagli uffici, segnala che l'articolo 1 prevede l'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul rischio idrogeologico e sismico del territorio italiano, sull'attuazione delle norme di prevenzione e sicurezza e sugli interventi di emergenza e di ricostruzione a seguito degli eventi calamitosi verificatisi dall'anno 2009, per la durata della presente legislatura, avente il compito di approfondire i fatti e i fenomeni connessi alle alluvioni, alle inondazioni e agli eventi sismici nel periodo successivo al 2009, allo stato della ricostruzione, alle implicazioni economiche, sociali e demografiche delle suddette calamità, nonché alla prevenzione dei danni sismici e idrogeologici. La relazione che accompagna il provvedimento sottolinea la frequenza con la quale il territorio si trova ad affrontare smottamenti, frane, crolli di infrastrutture e argini, allagamenti e inondazioni, ricordando, da ultimo, gli eventi alluvionali del 2023 nelle regioni Emilia-Romagna e Marche e il terremoto di Ischia del 2022.
  L'articolo 2 enumera nel dettaglio i compiti della Commissione e disciplina altresì le modalità con le quali la Commissione riferisce alla Camera sull'esito dell'inchiesta, ovvero con relazioni singole o generali, annualmente e ogniqualvolta ne ravvisi la necessità e comunque al termine dei suoi lavori.
  Con riguardo ai compiti, la Commissione deve verificare la normativa vigente in materia di contrasto del dissesto idrogeologico e del rischio idraulico nonché del rischio sismico, indagando sulle principali difficoltà; individuare eventuali carenze e criticità della normativa vigente; individuare gli ostacoli alla piena operatività degli organi amministrativi e tecnici preposti alla tutela e al risanamento del suolo e del sottosuolo, nonché le eventuali responsabilità nella mancata o carente attuazione dell'attività di prevenzione e di messa in sicurezza del territorio; accertare il livelloPag. 107 di controllo, di capacità d'intervento e di prevenzione da parte delle istituzioni e delle pubbliche amministrazioni; proporre soluzioni normative e amministrative per individuare la più adeguata ed efficace strategia per il contrasto del dissesto idrogeologico; chiarire il quadro delle responsabilità e delle competenze; effettuare una ricognizione completa delle risorse; verificare l'incidenza della carenza di prevenzione sull'entità dei danni a beni e persone; valutare le modalità di gestione del primo intervento e dell'intera fase di emergenza; verificare l'impatto delle innovazioni normative intervenute; valutare l'evoluzione delle condizioni di vita delle popolazioni interessate; verificare l'ammontare delle previsioni di spesa e degli stanziamenti effettivi, nonché l'utilizzo dei fondi stanziati e le eventuali variazioni di spesa in relazione ai tempi di intervento; verificare lo stato della ricostruzione nei centri urbani e nelle aree interessate dagli eventi sismici o calamitosi; valutare l'incidenza delle innovazioni normative in materia di contratti pubblici, affidamenti, appalti e conduzione dei lavori sui tempi e sull'efficacia della gestione dell'emergenza e della ricostruzione; valutare l'impatto degli eventi calamitosi sui parametri demografici, socio-economici e occupazionali delle aree interessate; valutare l'incidenza degli eventi calamitosi sulle attività economiche, professionali e imprenditoriali; verificare l'adeguatezza della vigente disciplina in materia di prevenzione del dissesto idrogeologico, di regolamentazione antisismica, sicurezza del territorio, ricostruzione, protezione civile e gestione dell'emergenza; verificare lo stato di avanzamento dei progetti previsti dalla specifica missione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
  L'articolo 3 definisce la composizione della Commissione, formata da diciotto deputati, nominati dal Presidente della Camera dei deputati, in proporzione al numero dei componenti dei gruppi, assicurando comunque la presenza di un rappresentante per ciascun gruppo, e disciplina le modalità di costituzione dell'Ufficio di presidenza.
  L'articolo 4 disciplina i poteri e i limiti della Commissione nello svolgimento della propria attività, stabilendo, tra l'altro, che la Commissione procede alle indagini e agli esami con gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell'autorità giudiziaria (comma 1). Tra le prerogative della Commissione è prevista l'acquisizione di documenti, con particolare riferimento agli atti coperti dal segreto o attinenti a indagini in corso sui quali la Commissione garantisce il mantenimento del regime di segretezza.
  L'articolo 5 sancisce l'obbligo del segreto per i componenti della Commissione, il personale addetto, i collaboratori e ogni persona che concorra al compimento di atti di inchiesta o ne venga a conoscenza per ragioni di ufficio.
  L'articolo 6, infine, regola l'organizzazione interna, il regime di pubblicità dei lavori, prevedendo che le sedute sono pubbliche, fatta salva la deliberazione della Commissione di riunirsi in seduta segreta, e la dotazione finanziaria e operativa attribuita alla Commissione, stabilita nel limite massimo di 75.000 euro per l'anno 2023 e per ciascuno degli anni successivi, poste a carico del bilancio interno della Camera dei deputati. Il Presidente della Camera può autorizzare un incremento delle spese non superiore al 30 per cento, a seguito di motivata richiesta formulata dal presidente della Commissione per esigenze connesse allo svolgimento dell'inchiesta.
  Anticipa alla Commissione la sua volontà di modificare il testo appena presentato, circoscrivendo agli anni dal 2019 al 2023 l'attività di inchiesta parlamentare della Commissione di cui alla proposta di legge in oggetto. L'intenzione è di proporre l'adozione di un nuovo testo base dopo l'esame preliminare del provvedimento.

  Angelo BONELLI (AVS) esprime perplessità e sconcerto per i contenuti del provvedimento in esame. Stigmatizza in primo luogo il proliferare di Commissioni d'inchiesta, tenute ad esaminare argomenti che potrebbero meglio essere approfonditi dalle Commissioni permanenti, a meno che non ci sia l'intenzione di sostituirsi all'autorità giudiziaria, il che lascerebbe veramente basiti. Nota quindi in tale atteggiamento uno Pag. 108svilimento dei compiti del Parlamento, di cui non si tutelano le funzioni, e della sua complessità.

  Marco SIMIANI (PD-IDP), pur avendo approfondito il contenuto del provvedimento, non ravvisa la necessità di costituire una Commissione d'inchiesta con i compiti di quella in esame. Riguardo agli eventi sismici verificatisi dall'anno 2009 fa presente che c'è stato un grande lavoro nel territorio del cratere, sono state stanziate molte risorse e coinvolte molte amministrazioni locali, anche di colori politici diversi, che la proposta sembra voler mettere in difficoltà. Auspica pertanto che i proponenti possano chiarire le loro intenzioni dando compiute motivazioni per la presentazione di tale atto.

  Ilaria FONTANA (M5S) si associa ai colleghi che l'hanno preceduta, esprimendo anch'ella perplessità sulla ratio del documento in esame. Auspica che venga chiarito dai proponenti il motivo per la sua presentazione, anche alla luce del depotenziamento della Commissione Ambiente cui vengono sottratti di fatto compiti e funzioni.

  Augusto CURTI (PD-IDP) esprime perplessità per la locuzione «attività inquisitoria» esplicitata nella relazione di accompagnamento, che sembra evidenziare, nel negarla, un'intenzione. Osserva che se da un lato la maggioranza, come nel caso della proposta di legge Trancassini C. 589 all'esame della Commissione, vuole potenziare il ruolo dei sindaci, dall'altro propone l'istituzione di una Commissione d'inchiesta di fatto contro i sindaci. Invita pertanto a svolgere una riflessione su tali tematiche prima di valutare se proseguire l'esame del provvedimento.

  Erica MAZZETTI (FI-PPE) auspica che i proponenti, oggi non presenti, possano in una successiva seduta esplicitare le loro motivazioni.

  Daniela RUFFINO (A-IV-RE) si associa a quanto detto dalla collega Mazzetti, ritenendo fondamentale il chiarimento che i proponenti potranno dare sugli obiettivi della proposta.

  Mauro ROTELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.30.

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 18 ottobre 2023.

Sull'ordine dei lavori.

  Mauro ROTELLI, presidente, concorde la Commissione, in ragione degli impegni segnalatigli dal Commissario Fatuzzo, propone di anticiparne l'audizione e di svolgere successivamente l'Ufficio di presidenza.

Audizione informale del Commissario straordinario unico per la depurazione, Fabio Fatuzzo, sullo stato delle procedure di infrazione in materia di collettamento, fognatura e depurazione.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14.30 alle 15.05.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 18 ottobre 2023.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.10 alle 15.45.