CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 11 ottobre 2023
181.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Mercoledì 11 ottobre 2023. — Presidenza del presidente Ciro MASCHIO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove.

  La seduta comincia alle 10.15.

Disposizioni per il contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica.
C. 1294 Governo, C. 439 Bonetti, C. 603 Ascari, C. 1245 Ferrari e C. 1377 Polidori.
(Seguito dell'esame e rinvio – abbinamento della proposta di legge C. 1377 Polidori).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 4 ottobre 2023.

  Ciro MASCHIO, presidente e relatore, ricorda che la Conferenza dei capigruppo ha fissato l'avvio dell'esame in Assemblea del provvedimento per la giornata di lunedì 16 ottobre.
  Facendo seguito a quanto preannunciato nell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, del 28 settembre e in accoglimento di una richiesta formulata anche dal collega Pittalis per le vie brevi, comunica che, ove non vi siano obiezioni, la proposta di legge Polidori Pag. 41C. 1377, recante «Disposizioni concernenti lo sviluppo di strumenti informatici e di servizi di assistenza telefonica per la prevenzione della violenza sulle donne», si intende abbinata alle proposte di legge in esame.
  Ricorda inoltre che sono state presentate 94 proposte emendative sulle quali la presidenza ha già pronunciato la declaratoria di inammissibilità nella scorsa seduta. In relazione alle 4 richieste di riesame, alla luce dell'istruttoria svolta, la presidenza ritiene di confermare le medesime pronunce di inammissibilità.
  Avverte che al testo della proposta emendativa Bonetti 10.4 pubblicata nel fascicolo a disposizione dei colleghi la parola «soppresse» deve intendersi sostituita dalla parola «sono soppresse». Avverte altresì che al testo della proposta emendativa Varchi 13.5 pubblicata nel fascicolo a disposizione dei colleghi al comma 2-bis la parola «trenta» deve intendersi sostituita dalla parola «novanta» e deve conseguentemente ritenersi espunto il comma 2-ter.

  Carla GIULIANO (M5S), intervenendo sull'ordine dei lavori, fa presente che nel corso della mattinata si terrà una seduta particolarmente delicata della Giunta delle autorizzazioni e che diversi componenti della Commissione Giustizia fanno parte anche della Giunta medesima. Anche in considerazione dell'importanza del provvedimento in esame, sottolinea come occorra coordinare i lavori dei due organi.

  Ciro MASCHIO, presidente e relatore, anche al fine di venire incontro all'esigenza dei colleghi che sono membri della Giunta, preannuncia che nella seduta odierna esprimerà i pareri sulla maggior parte delle proposte emendative, mentre per alcune di esse è ancora in corso l'istruttoria e l'interlocuzione con il Governo, circostanza che suggerisce di rinviare l'avvio della votazione degli emendamenti. Pertanto, tenuto conto dei tempi di svolgimento della seduta, sarà certamente possibile per i deputati componenti della Giunta di partecipare alla seduta.

  Debora SERRACCHIANI (PD-IDP) ritiene utile, ai fini del buon andamento dei lavori, limitarsi in questa fase alla sola espressione dei pareri su cui è già maturato un orientamento, rinviando il prosieguo dell'esame e la votazione degli stessi. Ciò anche tenuto conto dell'importanza della discussione in Assemblea riferita alla Nota di aggiornamento al DEF.
  Fa altresì presente che il gruppo del PD ha deciso di non abbandonare i lavori nonostante la presenza in rappresentanza del Governo dell'onorevole Delmastro Delle Vedove: precisa che ciò non è dovuto a un cambiamento di posizione del suo gruppo rispetto alla presenza del sottosegretario in Commissione, bensì al rilievo che il suo gruppo annette al tema in discussione e per il quale auspica vi sia un metodo di lavoro condiviso.
  Conclusivamente, auspica che il seguito dell'esame sia svolto in modo non frammentario, al fine di lavorare sul testo con una visione di insieme e con la dovuta attenzione, eventualmente anche nel corso di una seduta serale o nella giornata di domani.

  Devis DORI (AVS) richiamando la preoccupazione espressa dalla collega Giuliano, in ordine ai concomitati lavori della Giunta delle autorizzazioni, ritiene che procedere comunque all'illustrazione dei pareri possa essere utile al fine di avere una visione d'insieme e raggiungere posizioni condivise.

  Elena BONETTI (A-IV-RE) nell'associarsi alle richieste dei colleghi, auspica che il presidente, in qualità di relatore, si faccia carico della necessità di pervenire a una sintesi delle proposte emendative presentate, che tenga conto delle istanze veicolate da tutti i gruppi. Ribadisce che considera prioritario arrivare a licenziare un testo largamente condiviso.

  Maria Carolina VARCHI (FDI) sottolinea come pervenire a un testo largamente condiviso rappresenta un principio di metodo che ispira la maggioranza. Ritiene condivisibile la richiesta di ricevere i pareri sugli emendamenti prima di avviarne l'esame, anche se ciò comporterà la necessità Pag. 42di proseguire i lavori nella giornata di domani, secondo le modalità che potranno essere concordate nell'odierno Ufficio di Presidenza.

  Valentina D'ORSO (M5S), nel condividere il metodo illustrato dalla collega Varchi, ribadisce quanto richiesto dai colleghi di opposizione. Ritiene infatti che dopo l'acquisizione dei pareri si dovrà procedere, preliminarmente alle votazioni, ad aprire un confronto tra tutte le forze politiche. Come la collega Bonetti, ritiene auspicabile la massima convergenza sulle proposte emendative tra tutte le forze politiche. Si esprime infine favorevolmente ad avviare le votazioni nella giornata di domani.

  Ciro MASCHIO, presidente e relatore, fa presente che la convocazione della seduta in data odierna consegue alla necessità di rinviare la seduta serale del giorno precedente, in quanto coincidente con un'iniziativa a sostegno del popolo israeliano, cui diversi colleghi avevano richiesto di partecipare, trattandosi di un tema di particolare sensibilità.
  Prende atto che, come emerso dal dibattito svolto, sia necessario rinviare le votazioni ma sia altresì opportuno esprimere i pareri sulle proposte emendative per le quali è già maturato un orientamento in modo da rendere più proficue le interlocuzioni che interverranno tra i gruppi nelle prossime ore, fermo restando che sarà sempre possibile svolgere ulteriori approfondimenti. Preannuncia, inoltre che saranno accantonate le proposte emendative riferite agli articoli 11 e 13.

  Stefania ASCARI (M5S) richiede di sottoscrivere, anche a nome del suo gruppo, l'emendamento Semenzato 13.4.

  Valentina D'ORSO (M5S) richiede di sottoscrivere a nome del suo gruppo l'emendamento Gianassi 6.1.

  Ciro MASCHIO, presidente e relatore, passando all'espressione dei pareri sulle proposte emendative presentate, invita i presentatori al ritiro degli emendamenti Gebhard 1.1, Ghio 1.2, Semenzato 1.3, Bonetti 1.8 e Dori 1.9.
  Invita quindi al ritiro dell'emendamento Bonetti 2.1, mentre esprime parere favorevole sugli emendamenti Gianassi 2.2, Varchi 2.3, Bonetti 2.4 e Varchi 2.5, a condizione che vengano riformulati in identico testo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).
  Esprime parere favorevole sull'emendamento Semenzato 3.2, mentre invita al ritiro al ritiro degli articoli aggiuntivi Ghirra 3.01 e Ascari 3.02 nonché dell'emendamento Ascari 4.1
  Esprime quindi parere favorevole sull'emendamento Bonetti 5.1, a condizione che venga riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1), mentre invita al ritiro dell'emendamento Bonetti 5.2, nonché degli articoli aggiuntivi Ghirra 5.01, Boldrini 5.02, Ferrari 5.03, Dori 5.04 e 5.05, nonché Gebhard 5.06.
  Invita inoltre al ritiro degli emendamenti Gianassi 6.1, Di Biase 6.2 e Varchi 6.3, esprime parere favorevole sull'emendamento Gebhard 6.4 ed invita al ritiro dell'emendamento Lacarra 6.5 e dell'articolo aggiuntivo Ascari 6.01.
  Propone l'accantonamento dell'emendamento Ascari 8.1, ed invita al ritiro delle proposte emendative Dori 9.1, D'Orso 9.01, Ascari 9.02, Bonetti 9.03, Serracchiani 9.04 e Gianassi 10.1.
  Propone l'accantonamento degli emendamenti Ferrari 10.2 e Varchi 10.3, in vista di una loro riformulazione in identico testo, mentre invita al ritiro degli emendamenti Bonetti 10.4, Ascari 10.5, Brambilla 10.6.
  Propone l'accantonamento di tutte le proposte emendative riferite all'articolo 11 e invita al ritiro delle proposte emendative Cafiero De Raho 12.2 e Ghio 12.03.
  Propone l'accantonamento di tutte le proposte emendative riferite all'articolo 13.
  Invita, quindi, al ritiro delle proposte emendative Ascari 14.1, 14.01, 14.02, 14.03, 14.04, 14.05 e 14.06, Boldrini 14.07 e 14.08, Ghirra 14.09, Ascari 14.010, Ravetto 14.011, Ascari 14.012, Ghirra 14.013, Gebhard 14.014, 14.015 e 14.016, Zanella 14.017, Pag. 43Ascari 14.018 e Ghirra 14.019, mentre esprime parere favorevole sugli identici articoli aggiuntivi Dori 14.020 e Ascari 14.021, a condizione che vengano riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Invita inoltre al ritiro degli articoli aggiuntivi Zanella 14.022, Polidori 14.024 e 14.025 ed esprime parere favorevole sugli identici articoli aggiuntivi Patriarca 14.027 e Forattini 14.028 a condizione che vengano riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).
  Propone l'accantonamento degli identici articoli aggiuntivi Ascari 14.030 e Dori 14.031 e dell'articolo aggiuntivo Zan 14.033 ed invita al ritiro degli articoli aggiuntivi Ascari 14.036, 14.038 e 14.039, nonché degli articoli aggiuntivi Zanella 14.040 e Dori 14.041.
  Propone quindi l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Dori 14.042 e invita al ritiro dell'emendamento Di Biase 15.1.

  Il sottosegretario Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE esprime parere conforme a quello del presidente e relatore.

  Debora SERRACCHIANI (PD-IDP) prende atto dei pareri espressi che, nonostante la dichiarata disponibilità del relatore e del Governo ad individuare i punti di equilibrio necessari alla predisposizione di un testo condiviso, di fatto bocciano tutti gli emendamenti più rilevanti del suo gruppo, senza neanche prevedere l'accantonamento di alcune proposte che si riferiscono a temi particolarmente importanti, al fine di consentire un supplemento di istruttoria su di essi.
  Ritiene tale atteggiamento sconfortate e auspica che, prima di procedere con le votazioni, le proposte del Partito Democratico, come quelle degli altri gruppi di opposizione, possano essere rivalutate con maggiore attenzione.
  Questo tipo di postura rappresenta, a suo avviso, un segnale di rottura ed invita la maggioranza ed il relatore a rivedere le proprie posizioni per evitare che proprio su un tema quale quello sulla violenza di genere venga licenziato un testo che dimostri al Paese la mancanza di condivisione tra le forze politiche.
  Si augura, quindi, che possa svolgersi un ulteriore ragionamento sulle proposte emendative e che i pareri testé formulati non debbano intendersi come definitivi.
  Evidenzia come anche alcune delle proposte emendative presentate dalla presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sul femminicidio non abbiano ricevuto il parere favorevole, nonostante le stesse siano il frutto di un lavoro svolto congiuntamente dai componenti di quella Commissione.
  Ritiene pertanto che l'atteggiamento della maggioranza sia sbagliato, soprattutto in un momento storico così drammatico in cui si registra la necessità di contrastare il fenomeno molto ricorrente della violenza nei confronti delle donne e auspica che esso possa mutare per favorire il dialogo e il confronto, a cui il suo gruppo non intende sottrarsi. Viceversa, al suo gruppo non resterebbe che denunciare all'opinione pubblica le responsabilità della maggioranza.

  Ciro MASCHIO, presidente e relatore, sottolinea di aver manifestato, prima ancora di esprimere i pareri, la più ampia disponibilità a svolgere ogni utile approfondimento e interlocuzione tra i gruppi. Anche per tale finalità ha preannunciato il rinvio delle votazioni, rimettendo ogni determinazione alla riunione dell'Ufficio di presidenza, già prevista per oggi.

  Elena BONETTI (A-IV-RE) rammenta come il testo in esame riproduca una proposta di legge che nella precedente legislatura aveva registrato una adesione trasversale e che l'attuale maggioranza ha riproposto solo parzialmente. Evidenzia che gli emendamenti presentati, anche da alcuni esponenti di maggioranza, sembrano ispirati alla volontà di reinserire nel testo quei contenuti su cui si era già raggiunta una sintesi a suo tempo.
  Associandosi alle considerazioni della collega Serracchiani, confida nelle capacità di sintesi del presidente e relatore per giungere ad un testo condiviso da tutti.

  Stefania ASCARI (M5S) sottolinea come gli emendamenti del suo gruppo non siano Pag. 44ispirati da logiche di schieramento ma siano proposte volte ad introdurre nel provvedimento contenuti sollecitati dal meritevole lavoro delle associazioni antiviolenza, nonché degli esperti e operatori del settore, nonché delle medesime vittime.
  Chiede pertanto che il relatore e il rappresentante del Governo svolgano una ulteriore riflessione su tali proposte sottolineando come il loro eventuale respingimento rappresenterebbe una grandissima delusione per tutti coloro che, sin dalla scorsa legislatura, si sono impegnati alacremente per approvare una legge a tutela delle vittime di violenza di genere.

  Valentina D'ORSO (M5S) ricorda come nella precedente legislatura, durante l'esame del cosiddetto «Codice rosso» vennero recepiti anche emendamenti dal contenuto particolarmente rilevante, presentanti dalle allora forze di opposizione.
  Invita l'attuale maggioranza ad emulare tale modello virtuoso sottolineando come sia necessario essere compatti nell'affrontare il tema oggetto del provvedimento.
  Evidenzia come sia altrettanto necessario maturare un punto di sintesi, in particolare, sulle proposte emendative riferite agli articoli 5 e 14, con riguardo alla formazione degli operatori e all'introduzione di attività educative anche in ambito scolastico.
  Invita quindi tutti a collaborare per individuare entro la giornata odierna i punti di convergenza del testo per offrire risposte al Paese e per approvare un provvedimento completo che non necessiti di un successivo intervento integrativo.

  Ciro MASCHIO, presidente e relatore, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 11.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 11 ottobre 2023. — Presidenza del presidente Ciro MASCHIO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove.

  La seduta comincia alle 11.

DL 131/2023: Misure urgenti in materia di energia, interventi per sostenere il potere di acquisto e a tutela del risparmio.
C. 1437 Governo.
(Parere alle Commissioni VI e X).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Alessandro PALOMBI (FDI), relatore, ricorda che la Commissione avvia oggi l'esame, ai fini dell'espressione del prescritto parere alla VI e alla X Commissione, del disegno di legge di conversione del decreto-legge 29 settembre 2023, n. 131, recante misure urgenti in materia di energia, interventi per sostenere il potere di acquisto e a tutela del risparmio.
  Fa presente che la relazione da lui svolta si soffermerà sui profili di particolare interesse per la Commissione Giustizia, rinviando alla documentazione predisposta dagli uffici per l'illustrazione complessiva del testo, composto da 8 articoli, divisi in 4 Capi.
  L'articolo 4 reca disposizioni in merito alle violazioni degli obblighi in materia di certificazione dei corrispettivi.
  In particolare, il comma 1 prevede che i contribuenti che, dal 1° gennaio 2022 e fino al 30 giugno 2023, abbiano commesso una o più violazioni in materia di certificazione dei corrispettivi di cui all'articolo 6, commi 2-bis e 3, del decreto legislativo n. 471 del 1997, possano avvalersi del ravvedimento operoso di cui all'articolo 13 del decreto legislativo n. 472 del 1997, anche se le predette violazioni siano state già constatate non oltre la data del 31 ottobre 2023, a condizione che non siano state già oggetto di contestazione alla data del perfezionamento del ravvedimento e che tale perfezionamento avvenga entro la data del 15 dicembre 2023.Pag. 45
  Tale disciplina riguarda taluni soggetti che effettuano le operazioni di commercio al minuto e attività assimilate – ivi compresi le cessioni di benzina o di gasolio destinati ad essere utilizzati come carburanti per motori – che sono tenuti a memorizzare elettronicamente e trasmettere telematicamente all'Agenzia delle entrate i dati relativi ai corrispettivi giornalieri.
  Ai sensi del citato articolo 6, comma 2-bis, del decreto legislativo n. 471 la violazione degli obblighi ivi previsti comporta una sanzione pari, per ciascuna operazione, al novanta per cento dell'imposta corrispondente all'importo non memorizzato o trasmesso, ovvero in casi meno gravi si applica la sanzione amministrativa da euro 250 a euro 2.000. Analoga sanzione, ai sensi del comma 3 del medesimo articolo 6, si applica se le violazioni consistono nella mancata emissione di ricevute fiscali, scontrini fiscali o documenti di trasporto ovvero nell'emissione di tali documenti per importi inferiori a quelli reali.
  L'articolo 4 comma 2 del decreto in esame precisa che le violazioni regolarizzate ai sensi del presente articolo non rilevano ai fini del computo per l'irrogazione della sanzione accessoria. Tale sanzione accessoria è prevista dall'articolo 12, comma 2, del decreto legislativo n. 471 del 1997, secondo cui qualora siano state contestate nel corso di un quinquennio, quattro distinte violazioni dell'obbligo di emettere la ricevuta fiscale o lo scontrino fiscale compiute in giorni diversi, anche se non sono state irrogate sanzioni accessorie, è disposta la sospensione della licenza o dell'autorizzazione all'esercizio dell'attività ovvero dell'esercizio dell'attività medesima per un periodo da tre giorni ad un mese.
  L'articolo 6 reca disposizioni intese a fornire una interpretazione autentica dell'articolo 56, comma 3-bis, del decreto legislativo 8 luglio 1999, n. 270, di disciplina dell'amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi.
  La norma di cui si intende fornire un'interpretazione autentica dispone che le operazioni effettuate in attuazione del programma di cessione dei complessi aziendali o del programma di cessione dei complessi di beni e contratti, in vista della liquidazione dei beni del cedente, non costituiscono comunque trasferimento di azienda, di ramo o di parti dell'azienda agli effetti previsti dall'articolo 2112 del codice civile.
  Quest'ultimo dispone che, in caso di trasferimento d'azienda, il rapporto di lavoro continui con il cessionario ed il lavoratore conserva tutti i diritti che ne derivano e il trasferimento d'azienda non costituisce di per sé motivo di licenziamento. Pertanto, ai sensi del comma 3-bis del citato articolo 56, nel caso di operazioni compiute in sede di attuazione del programma di cessione dei complessi aziendali o del programma di cessione dei complessi di beni e contratti, in vista della liquidazione dei beni del cedente, è escluso l'obbligo di continuazione in capo all'impresa cessionaria dei rapporti di lavoro già in capo all'impresa cedente, continuazione invece garantita, in via generale, dal codice civile, nel caso di trasferimento d'azienda.
  L'articolo 6 in esame dispone che il citato comma 3-bis si interpreta nel senso che si intendono in ogni caso operazioni effettuate in vista della liquidazione dei beni del cedente che non costituiscono trasferimento di azienda, di ramo o di parti dell'azienda agli effetti dell'articolo 2112 del codice civile, le cessioni poste in essere in esecuzione del programma di cessione dei complessi aziendali o del programma di cessione dei complessi di beni e contratti, qualora siano effettuate sulla base di decisioni della Commissione UE che escludano la continuità economica fra cedente e cessionario.
  La norma, per come formulata, definisce la portata applicativa del comma 3-bis, così da comprendere non solo le operazioni effettuate in vista della liquidazione dei beni del cedente in attuazione del programma di cessione dei complessi aziendali o del programma di cessione dei complessi di beni e contratti – ma anche tutte le cessioni poste in essere in esecuzione del programma di cessione dei complessi aziendali o del programma di cessione dei complessi di beni e contratti purché effettuate sulla base di decisioni della Commissione Pag. 46UE che escludano la continuità economica fra cedente e cessionario.
  L'articolo 6 richiama, in premessa, la coerenza di quanto ivi disposto con l'articolo 5, paragrafo 1 della Direttiva 2001/23/CE, ai sensi del quale, a meno che gli Stati membri dispongano diversamente, gli articoli 3 e 4 sul mantenimento dei diritti dei lavoratori in caso di trasferimento di imprese, stabilimenti o parti di imprese o di stabilimenti non si applicano nel caso in cui il cedente sia oggetto di una procedura fallimentare o di una procedura di insolvenza analoga aperta in vista della liquidazione dei beni del cedente stesso e che si svolgono sotto il controllo di un'autorità pubblica competente (che può essere il curatore fallimentare autorizzato da un'autorità pubblica competente).
  Ciò premesso si riserva di formulare una proposta di parere all'esito del dibattito in Commissione.

  Ciro MASCHIO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta pomeridiana.

  La seduta termina alle 11.05.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 11 ottobre 2023. — Presidenza del presidente Ciro MASCHIO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove.

  La seduta comincia alle 14.30.

DL 131/2023: Misure urgenti in materia di energia, interventi per sostenere il potere di acquisto e a tutela del risparmio.
C. 1437 Governo.
(Parere alle Commissioni VI e X).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, iniziato nella seduta antimeridiana.

  Alessandro PALOMBI (FDI), relatore, nessuno chiedendo di intervenire, propone di esprimere sul provvedimento parere favorevole (vedi allegato 2).

  Il sottosegretario Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE dichiara di condividere la proposta di parere.

  Valentina D'ORSO (M5S) dichiara il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore.
  Il Movimento 5 Stelle infatti non condivide l'intero impianto del provvedimento, compresi i profili di interesse della Commissione Giustizia.
  In particolare, per quanto attiene alle disposizioni contenute nell'articolo 4 del decreto-legge in esame, ritiene che esse si inseriscano in un più ampio disegno del Governo di lassismo al contrasto all'evasione fiscale che il suo gruppo ha avuto modo di evidenziare già nel corso dell'esame di altri provvedimenti.

  Devis DORI (AVS) dichiara il voto contrario del suo gruppo alla proposta di parere formulata dal relatore.

  Federico GIANASSI (PD-IDP) sottolinea che il giudizio sul testo del provvedimento licenziato dal consiglio dei Ministri, nella sua attuale formulazione, è contrario ma, come in altre occasioni, è ben possibile che il passaggio parlamentare consenta di modificarne i contenuti e, conseguentemente, di rivedere tale giudizio.
  Dichiara quindi il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere presentata, riservandosi di modificare l'orientamento sul contenuto del provvedimento al termine dell'attività emendativa.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 14.35.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 11 ottobre 2023. — Presidenza del presidente Ciro MASCHIO. – Interviene Pag. 47il sottosegretario di Stato per la giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove.

  La seduta comincia alle 14.35.

Schema di decreto legislativo recante adeguamento della normativa nazionale al regolamento (UE) 2018/1727, che istituisce l'Agenzia dell'Unione europea per la cooperazione giudiziaria penale (Eurojust) e che sostituisce e abroga la decisione 2002/187/GAI.
Atto n. 77.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 19 settembre 2023.

  Ciro MASCHIO, presidente, ricorda che nella seduta del 19 settembre, la relatrice, onorevole Matone, ha svolto la relazione introduttiva e che il termine per l'espressione del parere scade il prossimo 18 ottobre.

  Simonetta MATONE (LEGA), relatrice, esprime parere favorevole sul provvedimento in esame (vedi allegato 3).

  Federico CAFIERO DE RAHO (M5S) dichiara il voto favorevole del suo gruppo alla proposta di parere della relatrice, ritenendo il provvedimento adeguato e rispondente alle esigenze che ne avevano ispirato l'adozione.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva all'unanimità la proposta di parere della relatrice.

  La seduta termina alle 14.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 11 ottobre 2023.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.40 alle 15.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 176 del 4 ottobre 2023:

   a) a pagina 39, seconda colonna, trentasettesima riga, la parola: «soppresse» è sostituita dalle seguenti «sono soppresse»;

   b) a pagina 44, prima colonna, quindicesima riga, sostituire la parola: «trenta» con la seguente «novanta»;

   c) a pagina 44, prima colonna, ventitreesima riga, le parole: da «2-ter. Il provvedimento» fino alla fine del capoverso, sono soppresse.