CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 5 ottobre 2023
177.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per le questioni regionali
COMUNICATO
Pag. 209

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 5 ottobre 2023. – Presidenza del presidente SILVESTRO.

  La seduta comincia alle 11.10.

Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza 2023.
Doc. LVII, n. 1-bis.
(Parere alla 5ª Commissione del Senato della Repubblica e alla V Commissione della Camera dei deputati).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  Il relatore, senatore AMIDEI (FdI), illustra una proposta di parere favorevole, pubblicata in allegato al resoconto.

  Si apre il dibattito.

  La senatrice Sabrina LICHERI (M5S) ritiene la Nota di aggiornamento approssimativa e poco concreta, innanzitutto sotto il profilo delle misure per la digitalizzazione, rispetto alle quali la scelta del Governo di sopprimere il Ministero per l'innovazione appare particolarmente infelice. Sottolinea, inoltre, l'assenza di trasparenza Pag. 210nella riprogrammazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza in termini che hanno un forte impatto sugli enti territoriali e la mancanza di riferimenti sulla capacità amministrativa degli enti territoriali, per i quali le misure finora adottate sono del tutto insufficienti. La mancata evidenziazione dei costi per la finanza pubblica dell'autonomia differenziata alimenta forti incertezze e non è chiara la tipologia delle misure che il Governo intende adottare nei campi della sanità e dell'istruzione.

  Il senatore MANCA (PD-IDP) premette all'intervento sul provvedimento all'esame una considerazione di metodo sui lavori della Commissione, che dovrebbe porre l'accento sulle ricadute dei provvedimenti esaminati per i territori. Ritiene che la specificità della Commissione debba essere adeguatamente valorizzata nei pareri. Sul merito della Nota di aggiornamento, ritiene che le difficoltà del contesto economico richiedano un'analisi molto puntuale sulla cornice di risorse nella quale si inserisce la manovra di bilancio. Ritiene, inoltre, che i profili della spesa pubblica in materia sanitaria e le previsioni di crescita incerte richiedano ulteriori approfondimenti anche con gli enti territoriali.

  L'onorevole DE LUCA (PD-IDP) sottolinea l'esigenza di verificare gli importi della spesa che hanno attinenza con le competenze della Commissione, in particolare negli ambiti della sanità, del trasporto pubblico locale e della cura del territorio. Ritiene, pertanto, opportuno un rinvio dell'esame per poter valutare approfonditamente l'impatto della Nota di aggiornamento sui territori.

  Il PRESIDENTE dichiara conclusa la discussione. Non essendoci richieste di intervento in dichiarazione di voto, previa verifica del numero legale, pone ai voti la proposta di parere favorevole del relatore.

  La Commissione approva.

Sui lavori della Commissione.

  Il PRESIDENTE avverte che la Commissione è convocata alle ore 11.40 per l'esame del disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 19 settembre 2023, n. 124, «Disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione, per il rilancio dell'economia nelle aree del Mezzogiorno del Paese, nonché in materia di immigrazione» (A.C. 1416).

  La Commissione prende atto.

  La seduta termina alle 11.30.

SOTTOCOMMISSIONE PER I PARERI

  Giovedì 5 ottobre 2023. – Presidenza del presidente SILVESTRO.

  La seduta comincia alle 11.30.

Conversione in legge del decreto-legge 12 settembre 2023, n. 121, recante misure urgenti in materia di pianificazione della qualità dell'aria e limitazioni della circolazione stradale.
S. 870.
(Parere alla 8a Commissione).
(Esame – Rimessione alla Commissione in composizione plenaria).

  L'onorevole MACCANTI (LEGA) illustra una proposta di parere favorevole del seguente tenore:

   «esaminato, per le parti di competenza, il disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 12 settembre 2023, n. 121, recante misure urgenti in materia di pianificazione della qualità dell'aria e limitazioni della circolazione stradale;

   rilevato che l'articolo 1 prevede, al comma 1, che, al fine di assicurare l'esecuzione delle sentenze della Corte di giustizia dell'Unione europea, le regioni Piemonte, Lombardia, Veneto e Emilia-Romagna – firmatarie insieme al Ministero dell'ambiente dell'Accordo di programma del 2017 per il miglioramento della qualità dell'aria nel bacino padano – provvedono, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della disposizione, ad aggiornare i rispettivi piani di qualità dell'aria, e, al comma 2, che le eventuali misure di limitazionePag. 211 della circolazione di veicoli di categoria “Euro 5”, già oggetto degli impegni assunti a norma dell'articolo 2 dell'Accordo, possono essere attuate a far data dal 1° ottobre 2024;

   osservato che la proposta normativa intende rafforzare, attraverso una norma di rango primario, gli impegni assunti dalle Regioni nell'ambito dell'Accordo;

   considerato che la disciplina in questione appare riconducibile prevalentemente a materie di competenza legislativa esclusiva dello Stato, ossia alla materia dei rapporti dello Stato con l'Unione europea di cui all'articolo 117, comma secondo, lettera a) della Costituzione e alla materia della tutela dell'ambiente, di cui all'articolo 117, secondo comma, lettera s), della Costituzione;

   considerato che la giurisprudenza della Corte costituzionale – ad esempio nelle sentenze n. 300, n. 145 e n. 58 del 2013, n. 66 del 2012, n. 249 del 2009, n. 62 del 2008 – connota la tutela dell'ambiente come materia trasversale o materia valore, in cui lo Stato può fissare limiti e adempimenti rispetto ai quali le Regioni, nelle materie ad esse attribuite, possono solo incrementare i livelli di tutela purché non compromettano l'equilibrio degli interessi in gioco;

   valutato che la disciplina contenuta nel decreto-legge individua un delicato punto di equilibrio tra la tutela dell'ambiente e la libertà di circolazione stradale;

   ritenuti soddisfatti i canoni inerenti al principio di sussidiarietà verticale, relativamente alle misure limitative della circolazione stradale, che le Regioni “possono” introdurre, ai sensi del comma 2 dell'articolo 1 del decreto-legge;

  si esprime parere favorevole».

  La senatrice DAMANTE (M5S), dopo aver sottolineato la totale inadeguatezza della disciplina contenuta nel decreto-legge in questione e dopo aver manifestato la propria contrarietà rispetto alla proposta di parere illustrata dalla relatrice, chiede la rimessione alla Commissione in composizione plenaria dell'atto in esame.

  Il PRESIDENTE precisa che la prassi regolamentare del Senato configura il diritto di ciascun membro della sottocommissione pareri di rimettere l'esame di un determinato atto alla Commissione in composizione plenaria. La senatrice Damante si è avvalsa del predetto diritto e conseguentemente il disegno di legge in titolo viene rimesso alla Commissione in composizione plenaria, che potrà esaminarlo in una delle prossime sedute.

  La seduta termina alle 11.35.

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 5 ottobre 2023. – Presidenza del presidente SILVESTRO.

  La seduta comincia alle 11.40.

Conversione in legge del decreto-legge 19 settembre 2023, n. 124, recante disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione, per il rilancio dell'economia nelle aree del Mezzogiorno del Paese, nonché in materia di immigrazione.
C. 1416.
(Parere alla V Commissione).
(Esame e rinvio).

  Il relatore, onorevole LAMPIS (FDI), illustra una proposta di parere favorevole con osservazione, del seguente tenore:

   «esaminato, per le parti di competenza, il disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 19 settembre 2023, n. 124, “Disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione, per il rilancio dell'economia nelle aree del Mezzogiorno del Paese, nonché in materia di immigrazione” (A.C. 1416);

   preso atto che il provvedimento in questione reca interventi nell'ambito delle politiche di coesione, nell'ottica prospettica Pag. 212di promuovere il superamento del divario economico e sociale delle aree territoriali del Mezzogiorno e altresì prevede misure in materia di trattenimento presso i centri di permanenza per i rimpatri, come pure in relazione alla realizzazione di strutture di prima accoglienza, permanenza e rimpatrio;

   considerato che tale disciplina appare riconducibile in parte a materie di competenza legislativa esclusiva dello Stato, ossia alla materia dell'immigrazione di cui all'articolo 117, secondo comma, lettera b), della Costituzione e preso atto, altresì, del comma quinto dell'articolo 119 della Costituzione, relativo agli interventi speciali dello Stato in favore di determinati enti territoriali, finalizzati ad assicurare la coesione e a rimuovere gli squilibri economici e sociali;

   preso atto dell'articolo 7, comma 1, che opportunamente prevede il coinvolgimento della Conferenza delle Regioni, dell'ANCI e dell'UPI nella cabina di regia prevista per lo sviluppo delle aree interne;

   valutata positivamente la scelta, di cui all'articolo 8 comma 1 del decreto-legge, di coinvolgere gli enti territoriali competenti nella elaborazione di un piano di interventi strutturali nelle aree interessate, prevedendo a tal fine l'intesa con il comune di Lampedusa e Linosa ed altresì la consultazione della Regione Siciliana;

   preso atto della disposizione contenuta all'articolo 10, comma 1, del provvedimento in questione, che istituisce la Cabina di regia ZES, prevedendo opportunamente la partecipazione alla stessa anche dei Presidenti delle regioni interessate;

   tenuto conto della disciplina contenuta all'articolo 19, comma 3 del decreto-legge, che, nel rinviare ad un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri la definizione dei criteri di ripartizione tra le amministrazioni interessate delle risorse finanziarie ed umane, prevede opportunamente il coinvolgimento degli enti territoriali attraverso la consultazione della Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo n. 281 del 1997;

  si esprime parere favorevole, con la seguente osservazione:

   valuti la Commissione di merito l'opportunità di prevedere forme di consultazione degli enti territoriali in sede di adozione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di cui all'articolo 10, comma 5, volto a definire l'organizzazione della Struttura di missione ZES, attese le competenze significative attribuite a tale organismo, ad esempio in ordine allo sportello unico di cui all'articolo 13 e relativamente all'autorizzazione unica di cui all'articolo 15».

  Si apre il dibattito.

  L'onorevole DE LUCA (PD-IDP) illustra uno schema di parere contrario, alternativo rispetto a quello prospettato dal relatore, del seguente tenore:

   «esaminato il disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 124 del 2023, che prevede disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione, per il rilancio dell'economia nelle aree del mezzogiorno del paese, nonché in materia di immigrazione;

   rilevato che, l'articolo 117 della Costituzione prevede tra le materie oggetto di legislazione concorrente il “governo del territorio” precisando testualmente che “Nelle materie di legislazione concorrente spetta alle Regioni la potestà legislativa, salvo che per la determinazione dei principi fondamentali, riservata alla legislazione dello Stato”;

   nella specie, il decreto-legge n. 124 del 2023, prevedendo che l'intero territorio della Regione sia qualificato “ZES” e sancendo l'introduzione di una “Struttura di missione” che, ai sensi della lettera g) del comma 4 dell'articolo 12 “... svolge le funzioni di amministrazione procedente ai fini del rilascio dell'autorizzazione unica di cui all'articolo 17” e che, ai sensi di tale ultimo Pag. 213articolo, comma 5, quest'ultima “costituisce variante allo strumento urbanistico...”, sembra violare il disposto di cui all'articolo 117 Cost., vanificando altresì l'intera pianificazione regionale che, di fatto, vedrebbe vanificata la propria funzione in materia di governo del territorio, atteso che ogni strumento, di ogni territorio regionale, è derogabile;

   mentre allo stato attuale la ZES riguarda parti limitate del territorio e l'autorizzazione unica è rilasciata da un Commissario scelto di concerto con la Regione, il decreto prevede invece all'articolo 11, comma 2, che il piano strategico della ZES sia predisposto dalla struttura di missione;

   come messo in evidenza da alcuni auditi durante l'esame del provvedimento, in mancanza di una specifica delega regionale, anche siffatta previsione sembrerebbe contrastare con l'articolo 117 Cost. e la potestà legislativa regionale in tema di governo del territorio, ma anche in temi di “porti e aeroporti” civili e di “sostegno dell'innovazione per i settori produttivi”, tutte materie espressamente riservate alla legislazione concorrente; e ancora, viene riservata dal decreto-legge diversa regolamentazione tra ZES e ZLS, oggetto di recente discussione di competenza Stato-Regioni e di apposito decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in corso di emanazione;

   tale ultimo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in sostanza riprende in termini di governance l'impianto originario della ZES, con la piena competenza riconosciuta alle Regioni interessate. Il citato percorso evidenzia in maniera eclatante l'asimmetria normativa tra le regioni del Mezzogiorno e le altre regioni, in quanto estromesse di fatto da ogni competenza in tema di politica industriale e di sviluppo economico:

   delibera parere contrario sull'A.C. 1416».

  L'onorevole DE LUCA (PD-IDP) chiede, infine, un rinvio ad altra seduta dell'esame del disegno di legge in titolo, allo scopo di consentire lo svolgimento di attività istruttorie da parte della Commissione sul provvedimento in questione.

  L'onorevole STEFANAZZI (PD-IDP) concorda con la richiesta di rinvio formulata dall'onorevole De Luca, prospettando l'opportunità che la Commissione effettui un ciclo di audizioni, finalizzato a consentire un'adeguata istruttoria su tutti i risvolti di tale disciplina.

  La senatrice DAMANTE (M5S), dopo aver rilevato che gli articoli 1 e 2 del decreto-legge in esame determinano un inaccettabile ridimensionamento della dignità della politica regionale e della sua autonomia e dopo aver osservato che nel provvedimento in questione non è prevista un'adeguata governance delle politiche di coesione, prospetta la necessità di svolgere un ciclo di audizioni, finalizzato ad approfondire tutte le criticità riscontrabili in ordine al decreto-legge in questione.

  Il seguito dell'esame è quindi rinviato.

  La seduta termina alle 11.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Giovedì 5 ottobre 2023. — Presidenza del presidente SILVESTRO.

Audizione del dottor Massimo Fedriga, presidente della conferenza delle regioni e delle province autonome, in relazione all'A.S. 615 (Disposizioni per l'attuazione dell'autonomia differenziata delle regioni a statuto ordinario ai sensi dell'articolo 116, terzo comma, della Costituzione.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 17.05 alle 17.30.