CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 4 ottobre 2023
176.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 4 ottobre 2023. — Presidenza del vicepresidente Luciano CIOCCHETTI.

  La seduta comincia alle 11.35.

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2023.
Doc. LVII, n. 1-bis, Annesso e Allegati.
(Parere alla V Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Luciano CIOCCHETTI, presidente, avverte che, secondo quanto stabilito dalla Giunta per il Regolamento, i deputati possono partecipare alla seduta odierna in videoconferenza, non essendo previste votazioni.
  Dà quindi la parola alla relatrice, deputata Patriarca, per lo svolgimento della relazione.

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  Annarita PATRIARCA (FI-PPE), relatrice, fa presente che la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2023, insieme con l'annessa Relazione, reca un aggiornamento degli obiettivi programmatici di finanza pubblica. Tali atti prevedono, rispetto al quadro programmatico del Documento di economia e finanza 2023, un incremento sia del tasso di indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni sia del valore strutturale del medesimo tasso (in quest'ultimo sono escluse le misure considerabili una tantum dalla Commissione europea e le variazioni imputabili alla congiuntura economica); per tali incrementi, proposti dagli atti in esame, è necessaria l'autorizzazione a maggioranza assoluta da parte di ciascuna Camera.
  La motivazione delle variazioni proposte rispetto al quadro tendenziale fa riferimento ai seguenti fattori: il rallentamento del quadro macroeconomico nazionale, il peggioramento delle prospettive di crescita a livello globale, una crescita del livello dei prezzi ancora sostenuta la quale incide sia sul potere di acquisto delle famiglie sia sulla competitività delle imprese.
  Rispetto all'andamento tendenziale, le suddette proposte di variazione determinano una disponibilità di risorse per l'adozione di nuovi interventi per l'anno in corso e per gli anni 2024 e 2025 (per l'anno 2026, invece, i nuovi valori proposti, benché superiori a quelli del suddetto precedente quadro programmatico, sono inferiori al livello tendenziale), pari a: 3,2 miliardi per l'anno 2023, 15,7 miliardi per l'anno 2024 e 4,6 miliardi per l'anno 2025. Tali valori includono anche l'incremento di spesa per interessi passivi conseguente al maggior disavanzo.
  Rileva che, riguardo all'impiego di tali risorse aggiuntive, la Nota in esame e l'annessa Relazione indicano che quelle relative al 2023 saranno destinate, attraverso l'adozione di decreti-legge, all'anticipo della decorrenza del conguaglio concernente il calcolo della perequazione dei trattamenti pensionistici, a misure per il personale delle pubbliche amministrazioni e alla gestione dei flussi migratori. Per quanto riguarda gli anni 2024 e 2025, le risorse aggiuntive saranno utilizzate, nell'ambito del prossimo disegno di legge di bilancio: per l'adozione di misure riduttive del cuneo fiscale e contributivo sul lavoro; per l'attuazione della prima fase della riforma fiscale; per misure di sostegno delle famiglie e della genitorialità; per la prosecuzione dei rinnovi contrattuali del pubblico impiego, con particolare riferimento al settore della sanità; per il potenziamento degli investimenti pubblici, con priorità per quelli previsti nell'ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
  In particolare, il nuovo quadro programmatico proposto prevede: un incremento del PIL (in termini reali e non nominali) pari allo 0,8 per cento nell'anno in corso, all'1,2 per cento nel 2024, all'1,4 per cento nel 2025 e all'1,0 per cento nel 2026; un tasso di indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni (in rapporto al PIL) pari al 5,3 per cento per l'anno in corso, al 4,3 per cento per il 2024, al 3,6 per cento per il 2025 e al 2,9 per cento per il 2026; un rapporto tra debito pubblico e PIL pari al 140,2 per cento per l'anno in corso, al 140,1 per cento per il 2024, al 139,9 per cento per il 2025 e al 139,6 per cento per il 2026; un tasso di disoccupazione pari al 7,6 per cento per l'anno in corso, al 7,3 per cento per il 2024, al 7,2 per cento per il 2025 e al 7,1 per cento per il 2026.
  Nelle premesse del documento si sottolinea che, nell'ottica di un recupero del reddito disponibile delle famiglie, la legge di bilancio finanzierà il rinnovo contrattuale del pubblico impiego, con una particolare attenzione al settore sanitario. In presenza di una preoccupante flessione delle nascite, si intende promuovere ulteriormente la genitorialità e sostenere le famiglie con più di due figli. È pertanto allo studio una misura innovativa a favore delle famiglie con redditi medi e bassi, che sarà anch'essa finanziata dalla legge di bilancio.
  Tra i provvedimenti collegati alla manovra di bilancio, il cui elenco è riportato nella Nota, si prevede l'adozione di disegni di legge nelle seguenti materie, attinenti alle competenze della Commissione Affari sociali: riorganizzazione e potenziamento Pag. 119dell'assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale e dell'assistenza ospedaliera; delega in materia di riordino delle professioni sanitarie e degli enti vigilati dal Ministero della salute; il codice in materia di disabilità; politiche di contrasto alla povertà; sostegno della maternità nei primi mesi di vita del bambino e sostegno alle famiglie numerose; un disegno di legge recante disposizioni in materia di giovani e servizio civile universale e deleghe al Governo per il riordino della materia.
  Riguardo alla spesa sanitaria corrente, a legislazione vigente, si prevedono i seguenti valori: 134,7 miliardi di euro per il 2023 (in aumento rispetto ai 131,1 miliardi del 2022); 132,9 miliardi per il 2024; 136,7 miliardi per il 2025; 139 miliardi per il 2026.
  Quanto alla spesa sanitaria corrente espressa in percentuale del PIL, a legislazione vigente, si prospettano i seguenti valori: 6,6 per il 2023; 6,2 per il 2024; 6,2 per il 2025; 6,1 per il 2026.
  Nel dare conto dei principali provvedimenti di finanza pubblica adottati nel 2023 nel settore della sanità, viene ricordato che: è stato istituito un Fondo a carico del bilancio statale per l'anno 2023 per fare fronte a quota parte degli oneri a carico delle aziende fornitrici di dispositivi medici a seguito del superamento del relativo tetto della spesa relativo agli anni 2015-2018; per affrontare la carenza di personale presso i servizi di emergenza-urgenza ospedalieri del Servizio sanitario nazionale (SSN) e al fine di ridurre l'utilizzo delle esternalizzazioni, è stato stabilito che le aziende e gli enti del SSN possano ricorrere per il personale medico a prestazioni aggiuntive la cui tariffa oraria, in deroga alla contrattazione, può essere aumentata fino a 100 euro lordi omnicomprensivi, e a prestazioni aggiuntive del personale infermieristico la cui tariffa oraria può essere aumentata fino a 50 euro lordi omnicomprensivi; per il periodo dal 1° giugno al 31 dicembre 2023 sono state incrementate le risorse destinate alla corresponsione di una specifica indennità accessoria per i dipendenti del SSN operanti nei servizi di pronto soccorso.
  Nella prospettiva del rafforzamento della capacità amministrativa del settore pubblico, la Nota ricorda le misure di finanziamento dei lavori di adeguamento delle tecnologie e dei presìdi sanitari funzionali all'accoglimento dei pellegrini del Giubileo 2025.
  In merito a quanto disposto dalla legge delega per la riforma fiscale, viene sottolineato che la previsione del graduale superamento dell'IRAP deve comunque garantire il finanziamento del Servizio sanitario nazionale e il gettito in misura equivalente per le regioni che presentino squilibri di bilancio sanitario o siano sottoposte a piani di rientro. Inoltre, si ricorda che il prefigurato riordino delle tax expenditures (agevolazioni fiscali) dovrà essere effettuato ponendo attenzione, in particolare, alla tutela del bene salute.
  In materia politiche sociali, la Nota ricorda che, per contrastare la povertà, la fragilità e l'esclusione sociale e lavorativa, in sostituzione del reddito di cittadinanza, è stato istituito, a decorrere dal 1° gennaio 2024, l'assegno di inclusione quale strumento di sostegno economico e di inclusione sociale e professionale condizionata alla prova dei mezzi e all'adesione a un percorso personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa.
  La misura è rivolta ai nuclei familiari con almeno un disabile o un minore o un anziano con almeno 60 anni o a chi è in situazioni svantaggiate in possesso di determinati requisiti economici e patrimoniali.
  Nella parte dedicata alla trasformazione digitale del Paese, la Nota di aggiornamento evidenzia, tra l'altro, che consistenti investimenti sono stati dedicati alla digitalizzazione dei servizi della sanità e all'ammodernamento del parco tecnologico ospedaliero.

  Ilenia MALAVASI (PD-IDP) esprime, a nome del suo gruppo, perplessità e una forte preoccupazione per il contenuto del documento in esame che si inserisce in un contesto estremamente difficile, caratterizzato dal rallentamento dell'economia, dal perdurare di dinamiche inflattive e da una disoccupazione non trascurabile. SottolineaPag. 120 che la Nota non indica politiche di ampio respiro, in particolare per quanto riguarda la sanità pubblica. Preannuncia pertanto la presentazione di una proposta di parere alternativo da parte dei deputati del Partito Democratico, alla luce dei timori rispetto alla tenuta del Servizio sanitario nazionale, per il quale non vengono previste risorse sufficienti a garantire elementi qualificanti quali l'equità e l'universalità.
  Nel condividere la necessità di interventi a favore del personale sanitario, anche sotto forma di incentivi, rileva che le misure prospettate non aiutano a consolidare l'inversione di tendenza, rispetto alla riduzione della spesa sanitaria, rappresentata dagli interventi attuati nel corso della emergenza sanitaria degli anni scorsi. Rileva che quanto accaduto durante la pandemia di Covid-19 avrebbe dovuto rendere chiara la necessità di potenziare la sanità territoriale e superare i tetti di spesa per il personale.
  In conclusione, nel ribadire le proprie preoccupazioni per la capacità di tenuta della sanità pubblica, evidenzia che la Nota indica modalità assai vaghe rispetto alle modalità di intervento in settori cruciali quali la riorganizzazione dell'assistenza territoriale ed ospedaliera e il riordino delle professioni sanitarie.

  Andrea QUARTINI (M5S), preannunciando la presentazione da parte del suo gruppo di un parere di minoranza, sottolinea che il documento in esame conferma la scelta della maggioranza di impostare la prima manovra di bilancio interamente sotto la sua responsabilità senza una visione del futuro e con pesanti ricadute sulla popolazione del Paese.
  Segnala che l'assenza di risorse non rappresenta un dato ineluttabile ma discende da una precisa volontà politica rispetto all'allocazione delle stesse. Rileva che sarebbero possibili notevoli risparmi se si rinunciasse a proseguire progetti di scarsa utilità, come la costruzione del ponte sullo stretto di Messina, o se si procedesse a una riduzione delle spese per armamenti. Fa altresì presente che si potrebbero reperire risorse aggiuntive, ad esempio attraverso una reale tassazione degli extra-profitti.
  Evidenzia che i fenomeni recessivi in corso e il continuo aumento dei prezzi rappresentano una forte criticità, in particolare per le fasce più deboli della popolazione e per le piccole e medie imprese. Reputa in proposito insufficienti, e in alcuni casi demagogiche, le misure di sostegno previste dell'attuale maggioranza.
  Per quanto concerne specificamente la spesa sanitaria, ponendo in rilievo il perdurare di una riduzione della stessa rispetto al prodotto interno prodotto, reputa inaccettabile che nel 2026 essa sia prevista al 6,1 per cento del PIL.

  Luciano CIOCCHETTI, presidente, ritiene utile fornire alcuni dati concreti sulla spesa sanitaria rispetto alla discussione in corso in Commissione e al dibattito che si svolge sui mezzi di informazione, ricordando che nel 2019 la spesa sanitaria corrente era pari a circa 115 miliardi di euro e, quindi, a quasi 20 miliardi in meno rispetto all'annualità in corso.
  Quanto al dato percentuale rispetto al PIL, segnala che nel 2020 quest'ultimo aveva registrato una fortissima contrazione a causa delle misure restrittive adottate per l'emergenza epidemiologica da Covid-19 e che nello stesso tempo sono state previste risorse eccezionali, attraverso un aumento del deficit, proprio per contrastare tale emergenza. Segnala inoltre che la crescita della spesa sanitaria nel 2023 rispetto all'anno precedente, superiore al 3 per cento, appare nettamente superiore a quella media registratasi a partire dal 2016.
  Nel ricordare che il contesto attuale è caratterizzato da numerose situazioni di crisi come la guerra in Ucraina, l'instabilità in Nordafrica e un'inflazione diffusa a livello mondiale che impatta anche sul costo del debito pubblico, contesta le affermazioni fatte in precedenza sulla mancanza di visione e l'assenza di interventi significativi in ambito sanitario. Ritiene, invece, che la decisione di destinare maggiori risorse al personale sanitario rappresenti una scelta precisa, che dovrebbe essere ampiamente condivisa e che sottolinea la centralità del fattore umano nella tutela della salute.Pag. 121
  Ricordando che presso il Ministero della salute è in atto un tavolo di confronto sulla riorganizzazione e il potenziamento dell'assistenza territoriale e ospedaliera, finalizzata all'adozione di un disegno di legge al riguardo, osserva che la Commissione potrà dare il proprio apporto rispetto a questo altro tema fondamentale. Segnala, inoltre, che la revisione delle professioni sanitarie è stata sollecitata da tutti i sindacati del settore, anche per promuovere maggiori opportunità di crescita. Richiamando anche l'obiettivo dell'abbattimento delle liste di attesa, dichiara che sarebbe il primo ad essere soddisfatto se si potessero destinare ingenti risorse aggiuntive alla sanità e alle politiche sociali, invitando però a fare i conti con le reali disponibilità del Paese.
  In conclusione, ricordando che la Nota di aggiornamento reca esclusivamente le previsioni a legislazione vigente, ribadisce che la maggioranza ha una chiara visione sulle esigenze del sistema sanitario e si dichiara certo che le misure che saranno adottate con la manovra di bilancio recheranno sufficienti risorse aggiuntive a tale settore e che esse andranno anche ad incidere sulla quota della spesa sanitaria rispetto al PIL.

  Ilenia MALAVASI (PD-IDP), in relazione a quanto affermato dal collega Ciocchetti, sottolinea che il Partito Democratico accoglierebbe con estremo favore lo stanziamento di nuove risorse per il settore sanitario con la prossima manovra di bilancio. Quanto ai timori manifestati rispetto alle previsioni indicate nella Nota, ricorda che, per la prima volta dal 2019, per il 2024 è prevista una riduzione della spesa in termini assoluti e sottolinea che le preoccupazioni al riguardo sono ampiamente condivise dalle regioni. Ritiene che sia corretto prestare la massima attenzione alle esigenze del personale sanitario, anche in termini di aumento delle retribuzioni, per contrastare il loro esodo verso il settore privato o l'estero e l'uso distorto dei cosiddetti gettonisti.
  Nel valutare favorevolmente un potenziamento della medicina territoriale, osserva che finora sono emerse indicazioni assai vaghe al riguardo. In conclusione, richiamando il dibattito circa le difficoltà di attuazione delle disposizioni sul reddito alimentare svoltosi recentemente in Assemblea, evidenzia che, al di là della previsione di stanziamenti, occorre assicurare anche efficienza e tempestività agli interventi di sostegno alle persone in condizione di fragilità.

  Annarita PATRIARCA (FI-PPE), relatrice, rispetto agli interventi svolti dai colleghi nel corso della discussione, ritiene utile ricordare preliminarmente che la Nota di aggiornamento del DEF non reca lo stanziamento di nuove risorse ma fornisce un aggiornamento del quadro di finanza pubblica a legislazione vigente, considerando le informazioni più aggiornate disponibili.
  In tale ambito, per quanto concerne la spesa sanitaria, rilevano l'attività di monitoraggio sull'andamento delle entrate e uscite della pubblica amministrazione e gli effetti finanziari di provvedimenti legislativi emanati dopo il DEF.
  Ribadisce, in linea con l'intervento svolto dal collega Ciocchetti, che il documento in esame prevede espressamente di destinare risorse aggiuntive con il prossimo disegno di legge di bilancio per rinnovi contrattuali del pubblico impiego, con particolare riferimento proprio al settore della sanità. Inoltre, come da lei già segnalato, tra i provvedimenti collegati alla manovra di bilancio si prevede la riorganizzazione e il potenziamento dell'assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale e dell'assistenza ospedaliera.
  Rispetto alla percentuale della spesa sanitaria corrente sul prodotto interno lordo, segnala che una riduzione a partire dal 2024 era già prevista nei documenti della passata legislatura e che i dati restano confermati sugli stessi livelli nonostante che il sensibile aumento del PIL in termini nominali ne avrebbe potuto determinare un peggioramento.
  Evidenzia che, per quanto concerne la spesa in termini assoluti relativa alle annualità a partire dal 2024, il documento indica spese superiori, in particolare per quanto riguarda il 2025, rispetto sia a quanto Pag. 122riportato nei documenti programmatici del 2022 sia al DEF 2023.
  In conclusione, ribadisce che il dato della spesa sanitaria corrente dell'annualità in corso appare di 3,6 miliardi superiore rispetto a quello relativo al 2022.

  Luciano CIOCCHETTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta pomeridiana della giornata odierna.

  La seduta termina alle 12.20.

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 4 ottobre 2023.

Audizioni informali, in videoconferenza, nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 814 Ciocchetti, C. 1034 Lupi, C. 1140 Malavasi, C. 1171 Graziano, C. 1228 Di Lauro, C. 1262 Patriarca e C. 1300 Loizzo, recanti «Istituzione del servizio di psicologia di base nell'ambito del Servizio sanitario nazionale».
Audizione di Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (FNOMCeO).

  L'audizione informale è stata svolta dalle 12.20 alle 12.35.

Audizione di Antonio Postiglione, direttore generale della direzione per la tutela della salute e il coordinamento del sistema sanitario della regione Campania, Teresa Gordon, psicoterapeuta, e Michela Di Trani, professore associato presso il dipartimento di psicologia dinamica, clinica e salute dell'Università di Roma «La Sapienza».

  L'audizione informale è stata svolta dalle 12.35 alle 13.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.45 alle 14.50.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 4 ottobre 2023. — Presidenza del presidente Ugo CAPPELLACCI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la salute Marcello Gemmato.

  La seduta comincia alle 14.55.

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2023.
Doc. LVII, n. 1-bis, Annesso e Allegati.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta antimeridiana odierna.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, ricorda che nella seduta antimeridiana la relatrice, deputata Patriarca, ha svolto la relazione e ha avuto luogo la discussione. Dà, quindi, la parola alla relatrice per l'illustrazione della proposta di parere.

  Annarita PATRIARCA (FI-PPE), relatrice, sulla base delle argomentazioni esposte nella seduta antimeridiana della Commissione, illustra una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, avverte che i gruppi Movimento 5 Stelle e Partito Democratico hanno presentato proposte alternative di parere, che saranno poste in votazione solo in caso di mancata approvazione della proposta di parere della relatrice.

  Ilenia MALAVASI (PD-IDP) illustra la proposta alternativa di parere presentata dal suo gruppo (vedi allegato 2), nella quale si sottolinea come nel documento in esame si ammettono finalmente le criticità del quadro macroeconomico, negate finora dall'attuale maggioranza. Ribadisce i forti timori, già espressi della seduta precedente, rispetto alla spesa sanitaria, sia in assoluto Pag. 123sia in relazione al prodotto interno lordo, facendo rinvio alla proposta alternativa per le considerazioni più puntuali.
  Sottolinea che con il livello di finanziamento previsto, si pone a forte rischio la sostenibilità di un Servizio sanitario nazionale basato sui principi di universalità e di eguaglianza dell'accesso alle prestazioni, ciò che può implicare pesanti conseguenze sulla tutela salute.
  Nel rilevare che vengono fornite indicazioni molto vaghe sugli ambiti di intervento dei provvedimenti che dovrebbero essere collegati alla manovra di bilancio, lamenta i ritardi nell'adozione dei decreti attuativi dei provvedimenti di delega approvati negli anni passati.
  Pone in evidenza l'inadeguatezza del documento in oggetto anche per quanto concerne le politiche sociali, osservando che nella Nota manca totalmente una visione di una nuova politica di welfare universalistica e di comunità, che non si limiti ad interventi temporanei di assistenza bensì a costruire percorsi di emancipazione e di autonomia, anche con l'aiuto del Terzo settore.

  Andrea QUARTINI (M5S), nell'illustrare la proposta alternativa di parere predisposta dal suo gruppo (vedi allegato 3), richiama le considerazioni svolte nella seduta antimeridiana sull'impostazione recessiva della Nota, sull'assenza di una visione di lungo periodo e sulla possibilità di reperire risorse evitando spese inutili come quella per il ponte sullo stretto di Messina e attraverso la tassazione degli extra profitti. Nel ribadire le difficoltà in cui si trovano molte famiglie per gli aumenti relativi, tra l'altro, al costo dei mutui, degli affitti e della benzina, osserva – in relazione a quest'ultimo – che, a fronte di un aumento delle accise pari a 6 miliardi di euro, solo una quota assolutamente marginale è stata utilizzata per interventi di carattere sociale. Sottolinea che tali dati confermano che la maggioranza si limita a difendere lo status quo senza prestare reale attenzione alle situazioni di disagio. Rilevando che le analisi sull'occupazione rilevano la crescita del lavoro temporaneo e scarsamente retribuito, evidenzia la necessità, ribadita più volte, di introdurre un salario minimo.
  Rileva come la situazione risulti ancora più critica per quanto riguarda il sistema sanitario che si trova in una condizione vicina al collasso, segnalando che da recenti dichiarazioni rilasciate della Presidente del Consiglio emerge che la sanità non è considerata una priorità dall'attuale Governo. Rileva che la problematica del finanziamento inadeguato del Servizio sanitario nazionale ha origini lontane, in quanto è stato stimato che nel decennio precedente all'emergenza sanitaria si è registrata una contrazione delle risorse pari a circa 37 miliardi di euro. Ciò ha avuto evidentemente conseguenze pesanti, sia in termini di personale che di prestazioni.
  Dichiara che i dati contenuti nel documento in esame, che prevedono una costante riduzione della spesa sanitaria rispetto al PIL, confermano come non vi sia un reale interesse per la sanità pubblica, perseguendosi evidentemente il disegno di spostare una parte dell'erogazione delle prestazioni sulla sanità privata. Rileva che in tal modo viene meno il principio costituzionale che individua la salute come un diritto fondamentale, già leso a seguito della riforma del Titolo V della Costituzione, che sicuramente ha ampliato le distanze tra il Nord e il Sud del Paese.

  Elena BONETTI (A-IV-RE), pur ringraziando la relatrice per il lavoro sin qui svolto, esprime un giudizio critico sulla Nota e preannuncia pertanto il suo voto contrario sulla proposta di parere. Segnala in modo ironico che la cifra indicata dal collega Quartini come definanziamento del sistema sanitario avvenuto negli anni passati corrisponde quasi esattamente a quanto l'Italia potrebbe ottenere utilizzando le risorse del Meccanismo europeo di stabilità.
  Osserva che il documento in esame costituisce un testo debole, privo di visione e non corrispondente ai bisogni del Paese. Nel rilevare che a legislazione vigente lo stanziamento di risorse destinate alla sanità appare inadeguato, si dichiara preoccupata delle recenti dichiarazioni della Presidente del Consiglio sulla necessità di spendere in maniera appropriata le risorse disponibili,Pag. 124 che fanno pensare evidentemente che non vi sia l'intenzione di individuare forme ulteriori di finanziamento. Rilevando che il tema delle risorse desta forti preoccupazioni anche a livello regionale, sottolinea l'importanza di interventi efficaci in tema di potenziamento del personale e di riduzione delle liste d'attesa.
  Passando alle politiche sociali, ritiene che a un anno dall'avvio della legislatura non sia più rinviabile l'esigenza che il Governo faccia chiarezza ed operi in maniera concreta rispetto agli interventi a favore della famiglia. Nel constatare che nelle premesse alla Nota a firma del Ministro Giorgetti si prospettano non meglio precisate nuove misure a sostegno della famiglia che dovrebbero essere finanziate con la legge di bilancio, invita la maggioranza ad assumere una posizione non equivoca e a dichiarare apertamente se intende cambiare idea rispetto all'attuazione di una misura introdotta nella precedente legislatura in maniera condivisa, l'assegno unico e universale. Esprime il timore che si possano compiere passi indietro e ricadere nella logica dei bonus che si è voluto superare con l'approvazione del cosiddetto Family act.
  Sottolinea con forza l'esigenza di dare sollecita ed effettiva attuazione alle leggi delega in materia di disabilità, sostegni alla famiglia e politiche per le persone anziane, approvate nello scorso biennio, anziché ipotizzare l'introduzione di nuove misure. A titolo esemplificativo, segnala che, se fossero stati già emanati i decreti attuativi del Family act, nel contesto di attuale difficoltà, sarebbe stato possibile erogare alle famiglie un contributo per l'acquisto dei libri di testo scolastici.

  Luana ZANELLA (AVS), nel ricollegarsi alle considerazioni svolte dai deputati appartenenti agli altri gruppi di opposizione, rileva che la Nota di aggiornamento del DEF si colloca temporalmente in una situazione molto delicata, nella quale sarebbe necessario adottare scelte coraggiose, tenendo conto anche dell'obiettivo di una riduzione del debito che sarebbe quanto mai opportuna alla luce dell'innalzamento dei tassi di interesse. Nel ribadire che l'attuale contesto economico compromette le possibilità di sviluppo, sottolinea la necessità di ridurre il deficit di bilancio attraverso un contrasto più efficace all'evasione fiscale, l'introduzione di un'imposta sugli extraprofitti e valutando anche la possibilità di prevedere una tassazione di natura transitoria sui grandi patrimoni.
  Nell'osservare che tutti i cittadini e le imprese sono tenuti ad assicurare, in ragione delle loro possibilità, la sostenibilità del bilancio e a evitare di riversare un debito eccessivo sulle prossime generazioni, rileva che il documento in esame non indica misure efficaci per affrontare le problematiche legate al lavoro e alla salute, l'incremento insostenibile degli affitti e la fuga dei cervelli.
  In particolare, reputa irresponsabile l'approccio seguito sulla spesa sanitaria, aspetto che viene confermato anche dalle preoccupazioni espresse dalle regioni. Sulla base di tali considerazioni, preannuncia un voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere della relatrice.

  Luciano CIOCCHETTI (FDI) preannuncia il voto favorevole del gruppo Fratelli d'Italia sulla proposta di parere avanzata dalla relatrice. Nel richiamare argomentazioni già svolte in mattinata, ricorda che, in termini di incremento percentuale, l'andamento della spesa sanitaria ha visto un netto miglioramento nel 2023 rispetto agli anni passati, sia precedenti che successivi alla pandemia di Covid-19. Osserva che, in termini assoluti, il Fondo sanitario nazionale è passato dai circa 115 miliardi del 2019 ai quasi 135 miliardi del 2023. Per quanto riguarda le annualità successive al 2023, poi, ricorda che i dati esposti nella Nota sono a legislazione vigente e che, pertanto, sarà possibile esprimere un giudizio compiuto solo quando le leggi di bilancio relative a tali annualità avranno determinato il reale ammontare di risorse stanziate.
  Per quanto riguarda l'andamento del rapporto tra spesa sanitaria e prodotto interno lordo, ritiene del tutto fuorviante assumere a parametro di confronto l'anno 2020, che è stato caratterizzato, da un lato, da una significativa contrazione del PIL, Pag. 125dall'altro da un inevitabile incremento della spesa sanitaria, peraltro finanziata interamente a debito dai Governi pro tempore.
  Replicando infine alle critiche avanzate dai colleghi dell'opposizione in merito alla presunta assenza di una visione da parte della maggioranza sul tema della sanità, rivendica che al contrario tale visione ci sia, e sia chiaramente identificabile dal documento programmatico in esame, che afferma inequivocabilmente, da una parte, l'intenzione del Governo di investire risorse aggiuntive sul rinnovo dei contratti pubblici del settore sanitario e, dall'altra, l'intenzione di presentare, come collegati alla manovra, disegni di legge recanti misure di riorganizzazione e potenziamento dell'assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale e dell'assistenza ospedaliera e in materia di riordino delle professioni sanitarie e degli enti vigilati dal Ministero della salute.

  Simona LOIZZO (LEGA) invita i colleghi delle opposizioni a smettere di diffondere menzogne sui mezzi di comunicazione, evidenziando come sia assolutamente fuori luogo, in relazione all'indicatore del rapporto tra spesa sanitaria e PIL, operare un confronto con gli anni caratterizzati dalla fase più acuta della pandemia, nei quali tale indicatore ha assunto valori obiettivamente e inevitabilmente anomali rispetto agli anni precedenti e successivi.
  Annuncia il voto favorevole del gruppo della Lega sulla proposta di parere avanzata dalla relatrice.

  Il sottosegretario Marcello GEMMATO, premettendo di rispettare le opinioni delle opposizioni, tutte legittimamente critiche, ritiene tuttavia che la correttezza dei rapporti imponga quantomeno la condivisione preliminare dei numeri, dei dati contabili, che dovrebbero costituire la base comune del dibattito. Da questo punto di vista evidenzia che, se si confrontano tra loro due anni effettivamente confrontabili in quanto entrambi scevri dalla variabile costituita dalla pandemia, il 2019 e il 2023, il Fondo sanitario nazionale risulti sensibilmente incrementato.
  Evidenzia che, come affermato da autorevoli osservatori indipendenti, i veri tagli al settore sanitario siano frutto di decisioni di bilancio assunte nel decennio precedente al 2019, quando al governo non c'era il centrodestra.
  Venendo alla questione del rapporto tra spesa sanitaria e PIL, invita i colleghi delle opposizioni a prendere atto che anche i documenti programmatici prodotti dagli Esecutivi precedenti prevedevano che, al termine della fase pandemica, tale valore sarebbe tornato ad assestarsi di poco sopra il 6 per cento. Alla luce di ciò, considera del tutto assurdo che forze politiche che hanno sostenuto i precedenti Governi accusino l'Esecutivo in carica addirittura di «macelleria sociale», rilevando che tali atteggiamenti non possono che contribuire ad allontanare ulteriormente i cittadini dalla politica e dalle istituzioni.

  Annarita PATRIARCA (FI-PPE), relatrice, nell'osservare che i dati illustrati dal rappresentante del Governo confermano quanto rilevato da lei stessa e dal collega Ciocchetti, ribadisce che la necessità di affrontare un quadro economico complesso non dovrebbe essere trasformata, sulla base di un atteggiamento di parte, in una denuncia su una presunta incapacità politica dell'attuale maggioranza.
  Evidenzia, inoltre, che la presente coalizione di governo si caratterizza per un approccio più omogeneo di quella precedente e che, legittimamente, ha priorità diverse e utilizza strategie proprie per raggiungere determinati obiettivi. Ritiene quindi che non sia corretto accusare le forze di maggioranza di non avere una visione e invita a considerare che vi possono essere approcci diversi rispetto al passato nei confronti di determinate problematiche.
  Sottolineando la necessità di colmare le lacune che sono state evidenziate dalla pandemia in alcuni ambiti del Servizio sanitario nazionale, evidenzia in particolare l'aumento della spesa sanitaria corrente di oltre 3 miliardi nell'anno in corso rispetto al 2022. Nel ricordare che la riduzione della spesa per il 2024 a legislazione vigente era già presente nei documenti di programmazione della passata legislatura, invita ad Pag. 126adottare un approccio che analizzi le tendenze di lungo periodo e non cancelli la memoria di quanto accaduto nel passato ad ogni cambio di maggioranza.

  Andrea QUARTINI (M5S), nel replicare brevemente alle considerazioni svolte dal rappresentante del Governo, intende precisare che il sostegno del Movimento 5 Stelle all'Esecutivo guidato da Mario Draghi era condizionato al rispetto dell'agenda sociale.
  Evidenzia, quindi, che il rapporto tra spesa sanitaria e prodotto interno lordo è un parametro utilizzato anche dall'OCSE. Nel ricordare che la media europea si attesta a circa il 7,5 per cento e che in Germania si avvicina al 10 per cento, ritiene che in prospettiva il dato italiano debba conformarsi maggiormente a quello continentale.

  La Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, fa presente che, essendo stata approvata la proposta di parere della relatrice, le proposte alternative di parere presentate dai gruppi Movimento 5 Stelle e Partito Democratico non saranno poste in votazione.

  La seduta termina alle 16.