CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 3 ottobre 2023
175.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
Pag. 43

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 3 ottobre 2023. — Presidenza del presidente Antonino MINARDO.

  La seduta comincia alle 11.30.

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2023.
Doc. LVII, n. 1-bis, Annesso e Allegati.
(Parere alla V Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Paola Maria CHIESA (FDI), relatrice, introduce l'esame in sede consultiva osservando che la Nota di aggiornamento 2023, deliberata dal Consiglio dei ministri lo scorso 27 settembre, provvede ad aggiornare il quadro di finanza pubblica descritto nel Documento di Economia e Finanza 2023, delineando al contempo gli obiettivi di finanza pubblica che il Governo intende perseguire nel triennio 2024-2026.
  Osserva, quindi, che il Documento riflette un'impostazione prudente, che ha portato a una revisione delle stime di crescita per il 2023-2024 a causa del rallentamento dell'economia in corso, dovuto sia alla complessa situazione economica internazionale e all'impatto della politica monetaria restrittiva con l'aumento dei tassi d'interesse, sia alle conseguenze della guerra in Ucraina.
  Evidenzia, poi, che per fronteggiare il quadro macroeconomico descritto dalla NADEF 2023, il Governo sta lavorando a una legge di bilancio nella quale figura, in prima linea, una politica di sostegno ai redditi reali delle famiglie, in particolare quelle con redditi più bassi, nonché di riduzione della pressione fiscale, anche grazie alla conferma del taglio del cuneo fiscale sul lavoro. Altri obiettivi cardine della prossima legge di bilancio saranno la prosecuzione dei rinnovi contrattuali del pubblico impiego, con particolare riferimento alla sanità, la conferma degli investimenti pubblici, con priorità a quelli del PNRR, e il rifinanziamento delle politiche invariate.
  Rileva, quindi, che il quadro programmatico delineato per l'Italia stima la crescita del PIL allo 0,8 per cento nel 2023, all'1,2 per cento nel 2024 e, rispettivamente, all'1,4 per cento e all'1 per cento nel Pag. 442025 e nel 2026. Per quanto riguarda, invece, la finanza pubblica viene evidenziato che, nell'anno in corso, gli andamenti dell'indebitamento netto della P.A. e del fabbisogno di cassa del settore pubblico hanno fortemente risentito dell'impatto dei crediti di imposta legati agli incentivi edilizi introdotti durante la pandemia, in particolare del superbonus. A tale impatto si è aggiunto l'effetto del rialzo dei tassi di interesse sul costo del finanziamento del debito pubblico e della discesa dei prezzi all'importazione sul gettito delle imposte indirette. Pertanto, con riguardo agli obiettivi di indebitamento netto in rapporto al PIL, il documento indica, a legislazione vigente, un deficit tendenziale del 5,2 per cento nel 2023, del 3,6 per cento nel 2024, del 3,4 nel 2025 e del 3,1 per cento nel 2026, mentre nello scenario programmatico il deficit è del 5,3 per cento nel 2023, del 4,3 per cento nel 2024 e, rispettivamente, del 3,6 per cento e del 2,9 per cento nel 2025 e 2026.
  Tuttavia, nonostante l'indebitamento netto in rapporto al PIL venga rivisto al rialzo, in particolare nel 2024, il Governo sottolinea come l'aggiustamento strutturale prefigurato e l'andamento dell'aggregato di spesa di riferimento siano in linea con la Raccomandazione del Consiglio europeo e rimarca come le misure incisive che verranno adottate per il contenimento della spesa pubblica, anche tramite la valorizzazione e successiva parziale privatizzazione di alcuni asset pubblici, consentiranno una moderata discesa del rapporto debito/PIL lungo l'arco temporale della NADEF. Negli anni successivi, poi, il venire meno degli effetti negativi sul saldo di cassa dovuti alla misura del superbonus consentiranno di ottenere una discesa molto più rapida del rapporto debito/PIL, con l'obiettivo di tornare ai livelli pre-crisi entro la fine del decennio.
  Segnala, pertanto, che in base a tali considerazioni, contestualmente all'approvazione del presente documento e sentita la Commissione europea, il Governo ha inviato al Parlamento anche la Relazione (Doc. LVII, n. 1-bis – Annesso) ai fini dell'autorizzazione al ricorso a maggiore indebitamento netto, che rivede al rialzo gli obiettivi di indebitamento netto della P.A. nell'orizzonte di previsione 2023-2026, pur continuando a ricondurre il deficit ad un livello inferiore al 3 per cento del PIL entro il 2026.
  Sottolinea che alla Nota di aggiornamento sono allegati sia la nota illustrativa sulle leggi pluriennali di spesa in conto capitale a carattere non permanente, sia il rapporto programmatico recante gli interventi in materia di spese fiscali, nonché il rapporto sui risultati conseguiti in materia di misure di contrasto all'evasione fiscale e contributiva e, infine, la relazione sull'economia non osservata e sull'evasione fiscale e contributiva.
  Al riguardo ricorda che elementi di interesse della Commissione Difesa sono contenuti nella nota illustrativa sulle leggi pluriennali di spesa in conto capitale a carattere non permanente (Allegato I), che riporta le relazioni dei diversi Ministeri sulle spese di investimento e sulle relative leggi pluriennali. In particolare, viene evidenziato che il Ministero della difesa gestisce 27 leggi pluriennali di spesa, per un totale di oltre 21.307 milioni di euro, corrispondenti al 3,5 per cento delle risorse afferenti al complesso dei ministeri per il triennio 2023-2025 e il successivo arco pluriennale.
  Nel dettaglio, il paragrafo 2.6 dell'Allegato I si concentra sulle autorizzazioni di spesa riconducibili ai fondi, istituiti nel bilancio dello Stato, che finanziano gli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese in determinati settori, ovvero sia il Fondo per il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese, il Fondo finalizzato al rilancio degli investimenti delle Amministrazioni centrali dello Stato e allo sviluppo del Paese e il Fondo finalizzato al rilancio degli investimenti delle Amministrazioni centrali dello Stato e allo sviluppo del Paese. Dall'analisi degli stati di attuazione al 30 giugno 2023 dichiarati dalle amministrazioni, per il Ministero della difesa i due terzi (66,7 per cento) degli interventi finanziati dalle autorizzazioni riconducibili al Fondo per il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese risultano in linea con la programmazione, mentre un Pag. 45terzo non è ancora stato avviato. Per quanto concerne, invece, il rifinanziamento degli altri due Fondi per gli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale, lo stato di attuazione delle autorizzazioni dichiarato dal Ministero della difesa evidenzia come la totalità delle attività finanziate risulti in linea con la programmazione.
  Infine, ricorda che parte dei programmi di ammodernamento e rinnovamento di interesse della Difesa sono finanziati con le risorse dei Fondi di investimento di competenza del Ministero delle imprese e del made in Italy.

  Piero FASSINO (PD-IDP) esprime le perplessità del gruppo del PD per un documento che prefigura una manovra economica finanziata attraverso l'aumento del debito pubblico ed espone il Paese a grandi rischi poiché genera preoccupazione nei mercati e negli investitori. Ricorda che la prossima settimana le agenzie di rating internazionali dovranno esprimere le loro valutazioni sull'affidabilità dell'Italia e sottolinea come un'eventuale revisione al ribasso dell'indice del nostro Paese sarebbe una vera sciagura. Ritiene che le previsioni di crescita stimate dal Governo siano eccessivamente ottimistiche e lamenta una serie di scelte rischiose quali, ad esempio, l'insufficiente finanziamento del settore sanitario e la scarsità di risorse dedicate agli investimenti in generale. Anche la riduzione del cuneo fiscale, pur apprezzabile, non risulta programmata in termini strutturali. Aggiunge che non vengono stanziate risorse nemmeno sul cosiddetto Piano Mattei, lasciando insoluto il problema dei migranti.
  Il giudizio non può quindi che essere pesantemente negativo e preannuncia che il gruppo del PD voterà contro un'eventuale proposta di parere favorevole.

  Antonino MINARDO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 11.45.

SEDE REFERENTE

  Martedì 3 ottobre 2023. — Presidenza del presidente Antonino MINARDO.

  La seduta comincia alle 11.45.

Conferimento della medaglia d'oro al valor militare alla memoria al personale delle Forze armate e di polizia caduto a causa dell'emergenza epidemiologica da COVID-19.
C. 709 Ciaburro.
(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 28 settembre 2023.

  Andrea DE MARIA (PD-IDP) condivide la meritevole finalità dell'iniziativa legislativa e fa presente che, proprio oggi, il gruppo del PD ha depositato una proposta di legge di analogo tenore, ai fini del successivo abbinamento.

  Antonino MINARDO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 11.50.