CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 28 settembre 2023
172.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 28 settembre 2023. — Presidenza del presidente Ciro MASCHIO. – Interviene il Viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto.

  La seduta comincia alle 14.05.

Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2022-2023.
C. 1342 Governo.
(Relazione alla XIV Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Relazione favorevole con osservazione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 19 settembre 2023.

  Ciro MASCHIO, presidente, rammenta che la Commissione è chiamata a trasmettere alla XIV Commissione una relazione sul disegno di legge in esame e a nominare un relatore, che potrà partecipare alle sedute della XIV Commissione. Fa presente che alla predetta relazione sono allegati gli eventuali emendamenti approvati e che essi saranno trasmessi alla XIV Commissione, che potrà respingerli solo per motivi di compatibilità con la normativa europea o per esigenze di coordinamento generale. Pag. 19Segnala peraltro che gli emendamenti direttamente trasmessi alla XIV Commissione, ove di competenza della Commissione, saranno comunque esaminati e votati dalla Commissione medesima.
  Avverte infine che è stato presentato l'emendamento Costa 3.01 (vedi allegato 1), il quale è stato ritirato prima dell'inizio della seduta.

  Enrico COSTA (A-IV-RE) dichiara di aver ritirato l'emendamento 3.01 a sua prima firma al fine di consentire alla maggioranza e al Governo un supplemento di riflessione sul relativo contenuto. In proposito, evidenzia come la proposta emendativa miri a disciplinare un tema sensibile, oggetto anche della recentissima sentenza n. 162/2022 della Corte di giustizia dell'Unione europea.
  Ritiene che la pronuncia – resa nei confronti della Lituania a seguito di un rinvio pregiudiziale – avendo sancito l'inutilizzabilità in un procedimento disciplinare a carico di un magistrato di tabulati telefonici precedentemente acquisiti nel processo penale, abbia rilevanti implicazioni anche nell'ordinamento italiano.
  Reputa infatti che la disciplina vigente in materia di conservazione e di utilizzabilità in procedimenti diversi da quelli penali di dati relativi alle comunicazioni non sia conforme a quanto statuito dalla Corte di giustizia dell'Unione europea.
  La questione riguarda sicuramente una tematica diversa rispetto allo strumento complessivo delle intercettazioni in ambito penale, ma certamente sembra evocare la necessità di limitare l'uso dei dati acquisiti in questa sede alla sola repressione di fatti gravi.
  Si tratta di un tema complesso e, per tale ragione, a suo avviso lo strumento più adeguato per affrontarlo è quello della delega legislativa, non essendo praticabile la strada di una modifica puntuale dell'attuale disciplina interna.
  Infine, dichiara che ripresenterà l'emendamento presso la XIV Commissione e che in caso di mancato accoglimento dello stesso adotterà le opportune iniziative per sollecitare l'apertura di una procedura di infrazione nei confronti dell'Italia.

  Davide BELLOMO (LEGA) rappresenta di aver presentato un ordine del giorno sul decreto-legge n. 105 del 2023, attualmente all'esame dell'Assemblea, avente ad oggetto proprio le tematiche sollevate dal collega Costa. Nell'atto di indirizzo da lui proposto si richiama sia la citata pronuncia della Corte di giustizia dell'Unione europea citata dal collega Costa sia la sentenza n. 170 del 2023 della Corte costituzionale, relativa al senatore Renzi.
  A suo avviso, entrambe le pronunce richiamano il legislatore alla necessità di circoscrivere la possibilità di disporre intercettazioni a reati di rilevante gravità. Pur consapevole che tale mezzo di ricerca della prova può essere utile per contrastare fenomeni corruttivi, reputa necessario, in tali casi, operare un equo contemperamento tra le esigenze investigative e quelle di tutela della privacy. Auspica che su tale aspetto si possa aprire una riflessione comune.

  Ciro MASCHIO, presidente, invita la relatrice, onorevole Patriarca, a illustrare la proposta di relazione.

  Annarita PATRIARCA (FI-PPE), relatrice, formula una proposta di relazione favorevole con un'osservazione (vedi allegato 2).

  La Commissione approva la proposta di parere della relatrice. La Commissione delibera altresì di nominare, ai sensi dell'articolo 126-ter, comma 2, del Regolamento, la deputata Patriarca quale relatrice presso la XIV Commissione per le parti di competenza della II Commissione.

  La seduta termina alle 14.10.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 28 settembre 2023. — Presidenza del presidente Ciro MASCHIO. – Interviene il Viceministro della Giustizia Francesco Paolo SISTO

  La seduta comincia alle 14.10.

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Disposizioni per il contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica.
C. 439 Bonetti, C. 603 Ascari, C. 1245 Ferrari e C. 1294 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio – adozione del testo base C. 1294 Governo).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato da ultimo nella seduta del 13 settembre 2023.

  Ciro MASCHIO, presidente e relatore, ricorda che nella Conferenza dei Capigruppo di ieri è stato previsto che l'esame in Assemblea del provvedimento abbia luogo a partire dal 16 ottobre. Pertanto, preannuncia che nell'odierna riunione dell'Ufficio di Presidenza sarà definito il termine per la presentazione delle proposte emendative e le successive modalità di esame in relazione all'esigenza di concludere tempestivamente i lavori in sede referente.
  Non essendovi richieste di intervento, dichiara concluso l'esame preliminare e, in qualità di relatore, propone di adottare il disegno di legge C. 1294 Governo quale testo base per il proseguo dell'esame.

  Valentina D'ORSO (M5S) dichiara il voto di astensione del suo gruppo, sia per ragioni di metodo, sia di merito. Evidenzia infatti come avrebbe auspicato maggiore condivisione nella scelta del testo, anche in considerazione dei margini di convergenza che vi sono tra le forze politiche sul provvedimento. Quanto al merito, osserva come anche gli esperti auditi nel corso dell'istruttoria abbiano evidenziato che il testo del Governo necessiti di integrazioni e limature, Auspica quindi che nella fase emendativa siano accolte le proposte necessarie a garantire un efficace contrasto alla violenza domestica e di genere.

  Michela DI BIASE (PD-IDP) dichiara il voto di astensione del PD, stigmatizzando la mancanza di impegno da parte della maggioranza per addivenire a un testo condiviso. Rammenta come già nella scorsa legislatura fossero state presentate proposte di legge per il contrasto alla violenza di genere. Ritiene che tali proposte avessero un carattere più organico rispetto al disegno di legge in discussione, che il Governo ha frettolosamente approntato per rincorrere i recenti episodi di cronaca.
  In particolare, rileva come sia inaccettabile che il testo che si intende adottare non offra soluzioni al problema della formazione degli operatori e di tutti coloro che vengono a più stretto contatto con le vittime di violenza domestica.
  Auspica quindi che nel corso dell'esame vengano accolte proposte emendative migliorative del testo.

  Devis DORI (AVS), nel dichiarare il voto di astensione del suo gruppo, evidenzia come reputi prioritario pervenire, nella materia del contrasto alla violenza contro le donne, ad un testo su cui si registri il consenso unanime dei gruppi.
  Si appella quindi al Presidente Maschio, auspicando che anche in questa occasione, in qualità di relatore, possa usare le sue riconosciute doti di mediatore a tal fine.

  Ciro MASCHIO, presidente e relatore fa presente come sia prassi costantemente seguita quella di scegliere come testo base, ove presentato, il disegno di legge del Governo. Dichiara la sua massima disponibilità ad un confronto che possa portare a soluzioni condivise da tutte le forze politiche. Non essendovi ulteriori interventi, pone quindi in votazione la proposta di adottare quale testo base il disegno di legge C. 1294 Governo per il proseguo dell'esame.

  La Commissione approva.

  Ciro MASCHIO, presidente e relatore, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Modifiche al codice penale in materia di prescrizione del reato.
C. 745 Enrico Costa, C. 893 Pittalis, C. 1036 Maschio e C. 1380 Bisa.
(Seguito dell'esame e rinvio – abbinamento della proposta di legge C. 1380 – adozione del testo base C. 893 Pittalis).

Pag. 21

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 6 settembre 2023.

  Ciro MASCHIO, presidente, avverte che nella seduta di ieri è stata assegnata alla Commissione la proposta C.1380 dell'on. Bisa, recante modifiche al codice penale e al codice di procedura penale in materia di prescrizione del reato, di cui dispone l'abbinamento d'ufficio ai sensi dell'articolo 77, comma 1, del Regolamento, in quanto vertente su identica materia.
  Ricorda che nella Conferenza dei Capigruppo di ieri è stato previsto che l'esame in Assemblea dei provvedimenti in esame abbia luogo a partire dal 27 ottobre.
  Pertanto, fa presente che nell'odierna riunione dell'Ufficio di Presidenza occorrerà definire il termine per la presentazione delle proposte emendative e le successive modalità di esame in relazione all'esigenza di concludere tempestivamente i lavori in sede referente.
  Domanda quindi ai relatori, onorevoli Costa e Pellicini, se siano nelle condizioni di formulare una proposta in merito all'adozione del testo base.

  Enrico COSTA (A-IV-RE), relatore, preliminarmente condivide la necessità di procedere in maniera spedita nel prosieguo dell'esame, anche in ragione della data fissata per l'inizio dell'avvio dei lavori in Assemblea, testé ricordata dal Presidente.
  Alla luce delle osservazioni degli esperti formulate nel corso del ciclo di audizioni e del dibattito svoltosi in Commissione, anche a nome dell'altro relatore, on. Pellicini, propone di adottare la proposta C. 893 Pittalis come testo base per il prosieguo dell'esame.
  Ricordando che tale proposta prevede il ritorno alla cosiddetta «prescrizione sostanziale» e contestualmente abroga l'art. 344-bis del Codice di procedura penale, con il quale è stato introdotto l'istituto processuale dell'improcedibilità, ritiene che essa costituisca un buon punto di equilibrio da cui partire per le successive fasi dell'iter legislativo.

  Andrea PELLICINI (FDI), relatore, dichiara di condividere le considerazioni del collega.
  Infatti, alla luce di un attento esame delle quattro proposte di legge abbinate su tale materia, la proposta a prima firma dell'onorevole Pittalis – che ripristina la disciplina della prescrizione prevista dalla cosiddetta «legge Cirielli» – costituisce anche a suo avviso un buon punto di partenza.
  Auspica infine che il prosieguo dell'esame possa essere caratterizzato da un proficuo confronto tra le diverse posizioni per giungere a un'ampia condivisione del testo.

  Debora SERRACCHIANI (PD-IDP), ritiene che finalmente i relatori abbiano chiarito la finalità che si intende perseguire: il ritorno alla disciplina della prescrizione recata dalla cosiddetta «legge Cirielli».
  Ritiene che tale chiarezza semplifichi di molto il ruolo del proprio gruppo che si sarebbe trovato in maggiore difficoltà a chiedere un'ulteriore riflessione qualora i relatori avessero proposto un testo che reintroduceva la disciplina della prescrizione prevista dalla cosiddetta «riforma Orlando».
  Fa presente che quella in discussione risulterebbe l'ennesima riforma della prescrizione in pochi anni di cui il Paese in questo momento non sente la necessità.
  Evidenzia che, come emerge anche dai dati pubblicati dal Ministero della giustizia, l'attuazione dell'ultima riforma, approvata alla fine della scorsa legislatura con la ministra Cartabia, sta avendo risultati positivi. Ritiene pertanto necessario preliminarmente monitorare l'applicazione di tale riforma per poi valutarne eventuali miglioramenti.
  Inoltre, non le risulta che la riforma della prescrizione sia tra le priorità enunciate dal ministro Nordio, come, invece, il tema delle intercettazioni, oggetto di alcune modifiche da parte del Governo, e il tema della velocizzazione dei processi e concorsi e sulla situazione delle carceri, sui quali, al contrario, il Governo non ha ancora fatto nulla.
  A tal proposito, evidenzia come le proposte di nomina del garante dei detenuti formulate dal Ministro lascino il proprio gruppo decisamente perplesso, non solo per le modalitàPag. 22 con cui è esse sono state operate, ma anche in quanto il presidente indicato non avrebbe le competenze adeguate a ricoprire tale ruolo e sulla cui nomina sussista, a suo avviso, qualche profilo di incompatibilità.
  Rammentando l'esigenza che il mondo della giustizia italiano abbia bisogno di ben altri interventi, anche alla luce del fatto che il PNRR prevede molti interventi in tale campo soprattutto al fine di ridurre la durata dei processi, esprime il voto contrario da parte del proprio gruppo sulla proposta di testo base formulata dai relatori.
  Difatti, sottolinea come lo strumento dell'improcedibilità, che si vorrebbe eliminare, stia ottenendo dei buoni risultati al fine della riduzione della durata dei processi, mentre tutti gli interventi adottati dall'inizio di questa legislatura in materia di giustizia vadano nella direzione opposta di rallentare la giustizia e non mettere nelle condizioni gli operatori della giustizia di assicurare un processo dalla ragionevole durata.
  In conclusione, osserva quindi che mentre in altri Stati europei, come la Spagna, stiano affrontando temi assai rilevanti e innovativi, come l'applicazione dell'intelligenza artificiale nei processi, in Italia, con questi provvedimenti, non si fa altro che guardare al passato e complicare i processi rendendo il Paese meno giusto.

  Valentina D'ORSO (M5S) sottolinea come la posizione del proprio gruppo sulla prescrizione sia a tutti ben nota e che pertanto avrebbe espresso il voto contrario su qualsiasi delle quattro proposte in discussione.
  Ricorda come in una precedente seduta il relatore Costa abbia preannunciato la volontà di chiedere il disabbinamento della proposta a suo nome. Rileva che la proposta formulata oggi, congiuntamente dai due relatori, testimoni, al contrario, il raggiungimento di un accordo tra la maggioranza e il gruppo dell'on. Costa, che, quando affronta i temi della giustizia, sembra comportarsi come un gruppo di maggioranza.
  Pur evidenziando come per il proprio gruppo la disciplina migliore della prescrizione sia stata quella introdotta dal Ministro Bonafede, alla luce della recente introduzione dell'istituto dell'improcedibilità, ritiene inopportuno operare una nuova riforma del sistema che avrebbe l'unico effetto di destabilizzarlo e di mettere a rischio il raggiungimento degli obiettivi concordati con l'Unione europea nel PNRR.
  Preannuncia pertanto che durante la fase emendativa il M5S proverà a far valere le proprie ragioni cercando di convincere la maggioranza che la modifica della prescrizione non costituisca una priorità per il mondo della giustizia.

  Devis DORI (AVS) a nome del proprio gruppo annuncia il voto contrario del proprio gruppo, auspicando che si possa trovare una maggiore convergenza in fase di esame delle proposte emendative.

  La Commissione approva la proposta dei relatori di adottare quale testo base la proposta di legge C. 893 Pittalis per il proseguo dell'esame.

  Ciro MASCHIO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni sanzionatorie in materia di distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali o paesaggistici e modifiche agli articoli 518-duodecies, 635 e 639 del codice penale.
C. 789 Bagnai e C. 1297 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e rinvio – adozione del testo base C. 1297 Governo).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 13 settembre 2023.

  Ciro MASCHIO, presidente, ricorda che il provvedimento è iscritto nel programma dei lavori di novembre. Invita quindi il relatore Palombi a formulare una proposta in merito all'adozione del testo base.

  Alessandro PALOMBI (FDI), relatore, propone di adottare come testo base per il prosieguo dei lavori il disegno di legge C. 1297 Governo.

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  Carla GIULIANO (M5S) nell'annunciare il voto contrario del suo gruppo, fa presente che il provvedimento abbia ad oggetto una materia già disciplinata da una legge entrata in vigore nel 2022. Rammenta inoltre come nel corso dell'esame di tale provvedimento, il gruppo Forza Italia avesse stigmatizzato l'inasprimento delle sanzioni per le condotte di danneggiamento.
  Esprime quindi perplessità per il favore che il medesimo gruppo esprime oggi per il provvedimento in discussione.

  La Commissione approva la proposta del relatore di adottare quale testo base il disegno di legge C. 1297 Governo per il proseguo dell'esame.

  Ciro MASCHIO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.35.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Giovedì 28 settembre 2023.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.35 alle 14.40.

AVVERTENZA

  I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

SEDE CONSULTIVA

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra la Repubblica italiana e la Repubblica di San Marino concernente il riconoscimento e l'esecuzione delle decisioni giudiziarie in materia di misure alternative alla detenzione, sanzioni sostitutive di pene detentive, liberazione condizionale e sospensione condizionale della pena, fatto a San Marino il 31 marzo 2022.
C. 924 Governo.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di San Marino concernente il riconoscimento e l'esecuzione delle decisioni giudiziarie di sequestro e confisca, nonché la destinazione dei beni confiscati, fatto a Roma il 26 maggio 2021.
C. 1124 Governo

COMMISSIONI RIUNITE II e XIII

Schema di decreto legislativo di modifica e integrazione del decreto legislativo 17 marzo 2023, n. 42, in attuazione del regolamento (UE) 2021/2116 sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della politica agricola comune e che abroga il regolamento (UE) n. 1306/2013, recante l'introduzione di un meccanismo sanzionatorio, sotto forma di riduzione dei pagamenti ai beneficiari degli aiuti della politica agricola comune.
Atto n. 72