CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 13 settembre 2023
165.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
Pag. 41

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 13 settembre 2023. — Presidenza del presidente Giulio TREMONTI. – Interviene la sottosegretaria di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, Maria Tripodi.

  La seduta comincia alle 14.10.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Giulio TREMONTI, presidente, avverte che il seguente punto all'ordine del giorno, non essendo previste votazioni, sarà svolto consentendo la partecipazione da remoto, secondo le modalità stabilite dalla Giunta per il Regolamento, e che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante la trasmissione attraverso la web-tv della Camera dei deputati.

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5-01294 Formentini: Sulla tutela degli interessi nazionali nell'area del Sahel.

  Paolo FORMENTINI (LEGA) illustra l'interrogazione in titolo.

  La sottosegretaria Maria TRIPODI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Paolo FORMENTINI (LEGA), replicando, si dichiara soddisfatto della esaustiva risposta del Governo. Ritiene infatti essenziale garantire un'attenzione costante alla regione del Sahel, nella quale convergono rilevanti interessi nazionali e si registra un arretramento dell'Occidente ed una preoccupante avanzata di regimi autoritari, in particolare della Federazione russa.

5-01292 Lomuti: Sui contenuti del Piano Mattei per l'Africa.

  Arnaldo LOMUTI (M5S) illustra l'interrogazione in titolo.

  La sottosegretaria Maria TRIPODI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Arnaldo LOMUTI (M5S), replicando, si dichiara del tutto insoddisfatto della risposta del Governo, che non ha fornito alcuna indicazione sulla tempistica di presentazione del «Piano Mattei», limitandosi ad enunciare una serie di princìpi in astratto condivisibili, che tuttavia non tengono conto della reale situazione sul campo, in particolare della crescente instabilità che caratterizza molti Stati africani, funestati da conflitti armati e colpi di stato che minano la solidità delle istituzioni democratiche.
  Inoltre, la risposta del Governo ribadisce l'impegno in prima persona del Presidente del Consiglio Meloni, ma continua a rinviare al prossimo forum Italia-Africa l'illustrazione dettagliata del Piano.

5-01291 Boldrini: Sull'arresto del cittadino italo-palestinese Khaled El Qaisi.
5-01293 Fratoianni: Sull'arresto del cittadino italo-palestinese Khaled El Qaisi.

  Giulio TREMONTI, presidente, avverte che le interrogazioni in titolo, vertendo sulla stessa materia, saranno svolte congiuntamente.

  Fabio PORTA (PD-IDP), cofirmatario dell'interrogazione in titolo, ne illustra il contenuto.

  Nicola FRATOIANNI (AVS) illustra a sua volta l'interrogazione a sua prima firma.

  La sottosegretaria Maria TRIPODI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Fabio PORTA (PD-IDP), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta dell'Esecutivo, soprattutto per la parte relativa al costante supporto della rete diplomatico-consolare nei riguardi del connazionale detenuto. A suo avviso, tuttavia, occorre aumentare gli sforzi e sollecitare le autorità israeliane ad esplicitare i capi di accusa sollevati nei riguardi dell'imputato, che per il momento si riducono ad una generica minaccia alla sicurezza di Israele.

  Nicola FRATOIANNI (AVS), replicando, si dichiara anch'egli parzialmente soddisfatto della risposta del Governo, che conferma la fondatezza delle preoccupazioni espresse nell'interrogazione. Sottolineando che la legislazione israeliana non garantisce i diritti della difesa come sanciti dalla Costituzione italiana e dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo, auspica che l'Esecutivo eserciti una forte pressione diplomatica nei riguardi delle autorità israeliane per tutelare pienamente i diritti del nostro connazionale. Segnala, peraltro, che secondo notizie di stampa Khaled El Qaisi non sarebbe stato in alcun modo oggetto di attenzione da parte dei servizi di intelligence italiani.

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  Giulio TREMONTI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.35.

RISOLUZIONI

  Mercoledì 13 settembre 2023. — Presidenza del presidente Giulio TREMONTI. – Interviene la sottosegretaria di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, Maria Tripodi.

  La seduta comincia alle 14.35.

7-00132 Quartapelle Procopio: Sulle iniziative per porre rimedio al mancato rinnovo della Black Sea Grain Initiative.
(Seguito della discussione e rinvio).

  La Commissione prosegue la discussione dell'atto di indirizzo, rinviata il 12 luglio scorso.

  Giulio TREMONTI, presidente, ricorda che nella scorsa seduta, all'esito del dibattito, il rappresentante del Governo aveva preannunciato alcune proposte di modifica al testo, che sono pervenute e poste in distribuzione.

  La sottosegretaria Maria TRIPODI illustra le proposte di riformulazione del Governo. Al primo paragrafo delle premesse propone di aggiungere, dopo la parola «mediazione», le seguenti: «delle Nazioni Unite e». Propone, inoltre, di riformulare l'unico punto del dispositivo nei seguenti termini: «ad attivarsi immediatamente affinché l'Italia si faccia promotrice di un'iniziativa internazionale che, sotto l'egida delle Nazioni Unite e coinvolgendo i Paesi G7 e altri attori globali, faciliti la ripresa dei flussi via mare dei carichi di grano ucraini verso la Turchia». A suo avviso, infatti, l'originaria formulazione dell'atto di indirizzo non tiene conto dei rischi derivanti dai recenti bombardamenti russi sulle infrastrutture ucraine, nonché della minaccia evocata dalle autorità di Mosca il 19 luglio scorso, in base alla quale «tutte le navi nel Mar Nero dirette verso i porti ucraini verranno ritenute potenziali vettori di carichi militari; i loro Paesi di bandiera saranno considerati parti del conflitto ucraino al fianco dell'Ucraina».

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD-IDP) accoglie la prima riformulazione, che riveste un carattere meramente tecnico. Ritiene, invece, non condivisibile la proposta di riformulazione del dispositivo, che ne indebolisce eccessivamente la portata. A suo avviso, la sospensione dell'accordo sul grano ha provocato effetti destabilizzanti globali, in particolare nel continente africano, con inevitabili ripercussioni anche sui flussi migratori; il ripristino dell'accordo, dunque, dovrebbe costituire una priorità della politica estera italiana.
  Prendendo atto del fallimento delle recenti iniziative diplomatiche – ad esempio, la mediazione tentata dal Presidente turco Erdogan a Sochi –, ritiene indispensabile, conformemente le conclusioni dell'ultima riunione dei leader del G20, elaborare nuove strategie per la riattivazione dell'intesa sul grano. Peraltro, l'atto di indirizzo in esame non prevede necessariamente l'utilizzo di imbarcazioni italiane per il trasporto dei carichi di cereali, che esporrebbe il nostro Paese al rischio di un coinvolgimento nel conflitto in corso: si potrebbero invece avviare interlocuzioni, che sinora sono mancate, con Paesi ritenuti come la Turchia e l'Egitto, con i quali l'Italia intrattiene solide relazioni diplomatiche, chiedendo la disponibilità ad offrire le proprie navi. Rileva, quindi, l'opportunità di approfondire ulteriormente il tema attraverso un'audizione del Ministro degli esteri Tajani.

  La sottosegretaria Maria TRIPODI, ribadendo che, contrariamente alle affermazioni strumentali delle opposizioni, l'azione del Governo nel Mediterraneo è costante ed efficace e i rapporti con i partner della regione – in primo luogo Turchia ed Egitto – sono regolari e proficui, condivide l'opportunità di approfondire ulteriormente il tema in seno alla Commissione. L'esecutivo, da parte sua, seguirà da vicino gli esiti della discussione, offrendo il proprio contributo costruttivo.

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  Paolo FORMENTINI (LEGA), evidenziando l'opportunità di addivenire ad un testo condiviso che tenga conto anche degli orientamenti del Governo, concorda sulla proposta di proseguire il dibattito e procedere ad una ulteriore limatura del testo della risoluzione.

  Emanuele POZZOLO (FDI) associandosi alle considerazioni del collega Formentini e ringraziando la deputata Quartapelle per l'iniziativa assunta, assicura la piena disponibilità di Fratelli d'Italia ad elaborare un testo condiviso.

  Vincenzo AMENDOLA (PD-IDP), ribadendo che l'accordo sul grano rappresenta una questione geopolitica di primario interesse nazionale, si associa alla richiesta di audire il Ministro Tajani per un aggiornamento sull'evoluzione del conflitto in Ucraina e sulle sue conseguenze geopolitiche ed economiche, a partire proprio dal mancato rinnovo della Black Sea Grain Initiative.

  Giulio TREMONTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.50.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 13 settembre 2023. — Presidenza del presidente Giulio TREMONTI. – Interviene la sottosegretaria di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale Maria Tripodi.

  La seduta comincia alle 14.50.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di San Marino concernente il riconoscimento e l'esecuzione delle decisioni giudiziarie di sequestro e confisca, nonché la destinazione dei beni confiscati, fatto a Roma il 26 maggio 2021.
C. 1124 Governo.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Paolo FORMENTINI (LEGA), relatore, in termini generali, ricorda che l'Accordo – che si compone di dodici articoli – mira ad estendere e rafforzare i meccanismi di cooperazione già previsti dalle Convenzioni stipulate in materia nell'ambito del Consiglio d'Europa, facilitando il reciproco riconoscimento ed esecuzione delle decisioni di sequestro e confisca dei proventi illeciti diretti e indiretti, anche al fine di suddividere tra le Parti i beni sottoposti a confisca o il ricavato della relativa vendita.
  In particolare, rileva che l'articolo 2 dell'Accordo in esame prevede che la Parte richiesta di prestare collaborazione, a seguito del riconoscimento e dell'esecuzione di una decisione di sequestro o confisca di beni emessa dall'altra Parte, adotti tutti i provvedimenti necessari ad impedire la dispersione dei beni stessi.
  A tal fine, è stabilito che la Parte richiesta prenda contatto con le autorità della Parte richiedente non solo per ottenere informazioni sul rischio di dispersione dei beni, ma anche per concordare le modalità per la migliore esecuzione dei provvedimenti, nonché per l'eventuale nomina di un soggetto incaricato di gestire i beni sequestrati o confiscati quando si tratti di aziende, imprese, quote sociali, azioni o altri beni che richiedano, per la loro natura o per la loro destinazione, un'attività di amministrazione.
  Evidenzia che, sia riguardo ai provvedimenti preventivi diretti a congelare i beni sia riguardo ai provvedimenti di destinazione dei beni medesimi, trova applicazione il regolamento UE 2018/1805, normativa che amplia in misura significativa l'esecuzione transfrontaliera delle misure di recupero dei beni di provenienza illecita nell'Unione europea. Ricorda, in questo quadro, che in Italia opera l'Agenzia Nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.
  Sottolinea che l'articolo 3 prevede che i beni sottoposti a sequestro rimangano nella disponibilità della Parte richiesta, che ne avrà la custodia, sino all'emissione del provvedimentoPag. 45 di confisca ad opera della Parte richiedente. Quanto al riparto dei beni è previsto, salvo diverso accordo tra le Parti, che le somme ottenute a seguito dell'esecuzione dei provvedimenti di confisca e, in particolare, a seguito della vendita dei beni confiscati siano interamente trattenute dalla Parte richiesta se i proventi non raggiungono l'importo di 10 mila euro; nell'ipotesi in cui, invece, i proventi siano di importo eguale o superiore a 10 mila euro, è previsto il trasferimento del 50 per cento degli stessi dalla Parte richiesta a quella richiedente.
  Osserva che l'articolo 4 stabilisce le modalità di corresponsione del ricavato della vendita dei beni. Qualora la vendita dei beni confiscati non risulti conveniente, è previsto a carico della Parte richiesta l'obbligo di trasferire i beni alla Parte richiedente. Quest'ultima, tuttavia, ha facoltà di rifiutare il trasferimento, restando tuttavia obbligata a tenere indenne di oneri e spese la Parte richiesta.
  Evidenzia che nell'ipotesi in cui non sia possibile applicare né le previsioni sulla vendita né quelle sul trasferimento dei beni confiscati è prevista la possibilità di destinare i suddetti beni a finalità diverse, con preferenza per quelle di utilità sociale, previo specifico accordo tra le Parti. È altresì stabilito che le suddette disposizioni non trovino applicazione quando i provvedimenti di sequestro e di confisca abbiano ad oggetto beni demaniali o del patrimonio indisponibile delle Parti; in tale caso, la Parte richiesta e quella richiedente hanno, rispettivamente, il diritto di trattenere il bene o di averlo in restituzione senza dover nulla corrispondere alla controparte.
  Rileva che l'articolo 5 contiene la previsione secondo la quale la Parte richiesta, dopo aver proceduto al versamento, non può imporre alla Parte richiedente condizioni circa l'utilizzo delle somme versate e non può esigere che la Parte richiedente condivida la ripartizione con altro Stato.
  Precisa che l'articolo 6 dell'Accordo prevede che tutte le comunicazioni e le trasmissioni di atti e documenti ad esso relativi fra le Parti intercorrano tra le Autorità centrali designate e, segnatamente, tra il Ministero della Giustizia, per la Repubblica italiana, e la Segreteria di Stato per la giustizia, per la Repubblica di San Marino.
  Sottolinea che l'articolo 7 disciplina il versamento delle somme nel caso in cui venga ordinata la restituzione dei beni sequestrati alle persone offese, ai soggetti danneggiati e agli altri aventi diritto a titolo di restituzione o risarcimento del danno, non contemplando, in tal caso, alcuna ripartizione delle somme secondo le modalità di cui al precedente articolo 4.
  Osserva che l'articolo 8 disciplina il trattamento dei dati personali, mentre l'articolo 9 stabilisce che l'attuazione del presente Trattato avvenga nel rispetto delle norme del diritto internazionale applicabile e, per quanto riguarda l'Italia, nel rispetto degli obblighi di appartenenza all'Unione europea.
  Evidenzia che per la soluzione di eventuali controversie sono previsti consultazioni e negoziati diretti tra le Parti (articolo 10).
  Rileva che, l'articolo 11 contiene una norma transitoria, mentre l'articolo 12, infine, disciplina l'entrata in vigore, la possibilità di modifica e la durata illimitata del Trattato, salva la possibilità di recesso.
  Quanto al disegno di legge di ratifica, precisa che esso si compone a sua volta di quattro articoli. In particolare, l'articolo 3 contiene una clausola di invarianza finanziaria, in base alla quale dall'attuazione dell'Accordo non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

  La sottosegretaria Maria TRIPODI si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito.

  Giulio TREMONTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, essendo concluso l'esame preliminare, avverte che si intende si sia rinunciato al termine per la presentazione degli emendamenti e che il provvedimento verrà trasmesso alle Commissioni competenti per l'espressione dei pareri. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Ratifica ed esecuzione dell'Emendamento n. 1 alla Convenzione generale di sicurezza sociale tra la Pag. 46Repubblica italiana e il Principato di Monaco del 12 febbraio 1982, fatto a Monaco il 10 maggio 2021.
C. 1259 Senatori Alfieri ed altri; Berrino e Liris, approvata, in un testo unificato, dal Senato.
(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 12 luglio scorso.

  Giulio TREMONTI, presidente, dà conto delle sostituzioni. Avverte, quindi, che sono pervenuti tutti i prescritti pareri. In particolare, si sono espresse favorevolmente le Commissioni Affari Costituzionali, Giustizia, Bilancio e Politiche UE.

  La Commissione delibera di conferire il mandato alla relatrice a riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Giulio TREMONTI, presidente, avverte che la Presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 13 settembre 2023.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15 alle 15.10.