CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 13 settembre 2023
165.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 74

INDAGINE CONOSCITIVA

  Mercoledì 13 settembre 2023. — Presidenza del presidente Mauro ROTELLI.

  La seduta comincia alle 13.50.

Indagine conoscitiva sull'impatto ambientale degli incentivi in materia edilizia.
Audizione di rappresentanti di ISG Ghilardi Srl.
(Svolgimento e conclusione).

Pag. 75

  Mauro ROTELLI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante la resocontazione stenografica e la trasmissione attraverso la web-tv della Camera dei deputati. Introduce, quindi, l'audizione.

  Cristian GHILARDI, presidente di ISG Ghilardi Srl, svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

  Mauro ROTELLI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, ringrazia i rappresentanti di ISG Ghilardi Srl per il loro intervento e dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 14.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 13 settembre 2023. — Presidenza del presidente Mauro ROTELLI.

  La seduta comincia alle 14.

Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nel capitolo 1551 dello stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica per l'anno 2023, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi.
Atto n. 60.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto.

  Gianangelo BOF (LEGA), relatore, fa presente che lo schema di decreto del Ministero dell'ambiente, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, provvede al riparto di uno stanziamento di 4.102.413 euro per l'esercizio finanziario 2023, iscritto nel capitolo 1551, dello stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, che riguarda contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi.
  Ricorda che l'articolo 1, comma 40, della legge n. 549 del 1995 ha disposto che gli importi dei contributi dello Stato in favore di enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi siano iscritti in un unico capitolo nello stato di previsione di ciascun Ministero interessato. La ripartizione dei contributi viene effettuata annualmente, con decreto interministeriale, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti. Il comma 41 del citato articolo prevede che il riparto sia effettuato secondo criteri diretti ad assicurare prioritariamente il buon funzionamento degli organismi cui è destinato, nonché degli enti nazionali per la gestione dei parchi.
  Avverte che lo schema di decreto in esame provvede, in particolare, a ripartire le risorse del capitolo 1551, piano gestionale 2, del bilancio di previsione del Ministero dell'Ambiente, a favore di enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi. Il capitolo citato è collocato all'interno del programma 18.13 Tutela, conservazione e valorizzazione della fauna e della flora, salvaguardia della biodiversità e dell'ecosistema marino, nell'ambito della missione 18 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente.
  La relazione illustrativa sottolinea come la definizione della nuova Strategia per la Biodiversità al 2030 si inserisce in un momento delicato a livello nazionale, europeo e globale, necessario per affrontare le grandi sfide non solo in termini di tutela e ripristino della biodiversità, ma anche di sviluppo sostenibile e di contrasto e adattamento ai cambiamenti climatici, con l'obiettivo di ampliare e rafforzare la rete delle aree protette, terrestri e marine, e ripristinare gli ecosistemi degradati. Il rafforzamento della tutela dell'ambiente e dell'azione per il clima è infatti una priorità assoluta nell'agenda europea e a livello internazionale.
  Segnala inoltre che nella relazione si evidenzia che l'atto in esame tiene conto di quanto osservato nel parere approvato dalla Commissione in relazione al precedente decreto di riparto, per quanto concerne la Pag. 76destinazione delle risorse a valere sul fondo di premialità nel rispetto di modalità compatibili con la valorizzazione degli ecosistemi di interesse agricolo, attraverso l'esercizio di attività condotte con sistemi innovativi ovvero con il recupero di sistemi tradizionali funzionali alla protezione ambientale, nonché gli obiettivi specifici concernenti le attività di monitoraggio degli insetti impollinatori con l'impiego di buone pratiche agricole volte a garantire la sopravvivenza e il nutrimento degli insetti stessi.
  Venendo al contenuto specifico del decreto, segnala che lo stanziamento, identico a quello del precedente esercizio, è in larga parte destinato ai 24 enti parco nazionali (1.888.000,00 euro) e alle 29 aree marine protette (921.000,00 euro).
  Fa presente poi che 820.000,00 euro sono destinati ai tre parchi minerari (300.000,00 euro per il Parco delle colline metallifere grossetane, 300.000,00 euro per il Parco delle miniere dell'Amiata e 220.000,00 euro per il Parco delle miniere dello zolfo delle Marche e dell'Emilia-Romagna), mentre 429.000,00 euro sono destinati all'adempimento degli obblighi derivanti dall'adesione dello Stato italiano alle convenzioni internazionali in materia ambientale (Convenzione di Bonn sulla tutela delle specie migratorie e Convenzione sul commercio internazionale di flora e fauna minacciate da estinzione – CITES). È altresì previsto un fondo di premialità di 44.413,00 euro, da destinarsi agli enti parco virtuosi, che rispettino cioè termini e modalità previste e che raggiungano un buono stato di avanzamento dei progetti.
  Osserva che, secondo quanto evidenziato dalla relazione illustrativa, il riparto tra gli Enti parco nazionali è effettuato utilizzando il criterio della complessità territoriale-amministrativa delle aree protette, sulla base di tre parametri – identici rispetto a quelli adottati negli anni precedenti – cui viene applicato un coefficiente di ponderazione che tenga conto della rilevanza di ciascun parametro rispetto agli altri: superfici delle zone naturali di riserva integrale all'interno del parco (ponderato al 50 per cento); superficie occupata (ponderata al 30 per cento); numero dei comuni insistenti in tutto o in parte sul territorio di ciascun parco (ponderato al 20 per cento).
  In base a tale metodologia, a ciascun Ente parco sono assegnate quote fisse in base alla percentuale ottenuta, ossia 65.000 euro se la percentuale è pari o inferiore al 4 per cento, 85.000 euro per percentuali superiori al 4 per cento, ma inferiori al 6 per cento, e 103.000 euro per percentuali pari o superiori al 6 per cento.
  La relazione illustrativa richiama a tale riguardo la direttiva ministeriale agli enti parco e alle aree marine protette adottata il 5 ottobre 2022, con valenza triennale, volta a proseguire e migliorare le azioni avviate per la protezione della biodiversità e il mantenimento degli ecosistemi. Nell'ambito del triennio di attività della direttiva gli enti parco nazionali dovranno proseguire con le attività di monitoraggio sugli insetti impollinatori, perseguendo una serie di obiettivi specifici. Un elemento di novità rispetto ai precedenti anni è rappresentato dall'implementazione del monitoraggio dei Ditteri Sirfidi e dei Lepidotteri notturni, per i quali è in corso di definizione la realizzazione di specifici protocolli. Gli Enti parco dovranno poi sottoporre alla competente Direzione generale per il patrimonio naturalistico e mare, che dovrà valutarla, la proposta di azione di sistema sulla biodiversità. La relazione precisa quindi che la destinazione dell'impiego delle risorse con uno strumento di programmazione generale, quale la direttiva, nasce dalla duplice esigenza di razionalizzare la spesa, facendo confluire le risorse verso la direzione comune della conservazione della biodiversità, e di attivare in modo sinergico le potenzialità del sistema delle aree protette, sia implementando un nuovo sistema di valorizzazione del capitale naturale custodito dai parchi nazionali, sia ponendosi in linea con la promozione delle politiche di settore relative alla «crescita verde» promossa a livello europeo.
  Per quanto riguarda le aree marine protette, la relazione illustrativa ne evidenzia la rilevanza strategica per il compimento degli obiettivi della Strategia europea con riguardo al raggiungimento, entro il 2030, Pag. 77del 30 per cento delle superfici marine con una protezione adeguata (di cui il 10 per cento con forme di protezione rigorosa) e per la tutela degli ecosistemi e della biodiversità, in ottemperanza al principio di tutela ambientale inserito nella Carta costituzionale.
  Rileva che le direttive fin qui emanate hanno previsto l'acquisizione di dati di monitoraggio di habitat sensibili e in particolare dell'habitat coralligeno, anche attraverso la stima del disvalore economico generato dall'impatto delle attività di pesca, nonché l'avvio di attività finalizzate allo studio dei cambiamenti climatici ai fini di una mitigazione degli effetti su tali aree.
  Le risorse stanziate sono state ripartite dallo schema di decreto in esame sulla base della qualificazione o meno delle aree marine protette in Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea (ASPIM), analogamente all'anno precedente, prevedendo per le prime una quota fissa di 51.000 euro e per le altre di 20.000 euro. Ricorda che le aree marine protette italiane inserite nella lista delle Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea, istituite ai sensi della Convenzione di Barcellona del 1978, sono 11. La relazione sottolinea, al riguardo, il maggior carico di responsabilità delle 11 aree marine rientranti nella lista ASPIM, tenute a costanti attività di studio scientifico sistematico e di monitoraggio degli habitat, al fine di stilare gli elenchi delle specie sia di flora che di fauna, necessari per definire il grado di biodiversità del sito. Le attività di monitoraggio di sistemi marini sono spesso complesse e di difficile attuazione perché gli ecosistemi acquatici marini presentano difficoltà investigative e conoscitive che richiedono un adeguato supporto finanziario che, anche grazie allo sviluppo della tecnologia a disposizione per i monitoraggi a mare, sta diventando sempre più costoso ed impegnativo. Per tale ragione, spesso gli enti gestori devono integrare il contributo erogato dal MASE con ulteriori linee di finanziamento necessarie per poter attuare il piano di campionamento richiesto.
  In ordine ai tre parchi minerari, la relazione illustrativa precisa che essi, istituiti con decreto ministeriale per effetto di apposite disposizioni normative, non hanno flussi stabilizzati di risorse finanziarie, ma che a partire dal 2004, considerata l'esistenza e gli interventi di tutela realizzati e al fine di garantirne la continuità, sono state individuate le quote finanziabili compatibilmente con le necessità degli enti parco e delle aree marine protette.
  In conclusione, si riserva di presentare una proposta di parere sull'atto in esame anche al fine di tenere conto di quanto emergerà nel dibattito in Commissione.

  Patty L'ABBATE (M5S) osserva che, anche in relazione al progressivo e positivo aumento del numero di parchi e delle aree marine protette, sarebbe opportuno prevedere uno stanziamento più elevato nell'ambito della legge di bilancio, per evitare che, a risorse stabili, il maggior numero di parchi determini, per ciascun parco, assegnazioni di risorse inferiori a quelle oggi previste.

  Marco SIMIANI (PD-IDP) richiama l'attenzione sulle modalità di utilizzo delle risorse e in particolare degli avanzi di bilancio di cui molti parchi dispongono e che tuttavia non vengono spesi seppur in presenza di una grande offerta di progetti interessanti, volti a migliorare la condizione dei parchi e in particolare la loro proposta turistica. Concordando con l'opportunità di prevedere stanziamenti maggiori per tali realtà nella legge di bilancio, auspica che possa essere data ai parchi la possibilità di un migliore uso anche delle risorse ad oggi disponibili.

  Gianangelo BOF (LEGA), relatore, osserva che a suo giudizio sarebbe opportuno che i parchi, come avviene negli altri Paesi europei, siano resi più fruibili per l'utenza, anche al fine di generare un proprio indotto e autofinanziarsi almeno per una parte del proprio fabbisogno. Sottolinea, inoltre, che la presenza di avanzi importanti di bilancio è un segnale di inefficienza amministrativa di tali realtà.

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  Mauro ROTELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 13 settembre 2023.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.15 alle 14.30.

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 13 settembre 2023.

Audizioni informali nell'ambito dell'esame della proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio, che istituisce un quadro di certificazione dell'Unione per gli assorbimenti di carbonio (COM(2022) 672 final).
Audizione informale di rappresentanti dell'Associazione Nazionale dei Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue (ANBI).

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14.30 alle 14.45.

Audizione informale di rappresentanti del Consorzio Italiano Compostatori (CIC).

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14.45 alle 15.10.

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 13 settembre 2023.

Audizioni informali nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 589 Trancassini e C. 647 Braga, recanti modifiche al codice della protezione civile, di cui al decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, e altre norme in materia di gestione delle emergenze di rilievo nazionale e per la disciplina organica degli interventi di ricostruzione nei territori colpiti da eventi emergenziali di rilievo nazionale.
Audizione informale, in videoconferenza, di rappresentanti di CGIL, CISL e UIL.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 15.10 alle 15.45.

Audizione informale, in videoconferenza, di rappresentanti dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).

  L'audizione informale è stata svolta dalle 15.45 alle 15.50.