CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 6 settembre 2023
161.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
Pag. 54

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 6 settembre 2023. — Presidenza del presidente Giulio TREMONTI. – Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, Giorgio Silli.

  La seduta comincia alle 12.10.

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2022.
(C. 1343 Governo, approvato dal Senato).
Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2023.
(C. 1344 Governo, approvato dal Senato).
Tabella n. 6: Stato di previsione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale per l'anno finanziario 2023.
(Relazioni alla V Commissione)
(Esame congiunto, ai sensi dell'articolo 119, comma 8, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame congiunto dei provvedimenti in oggetto.

  Giulio TREMONTI, presidente, segnala in primo luogo che al disegno di legge di rendiconto, come da previsione legislativa, è allegata la Relazione sull'utilizzo degli stanziamenti per le politiche di cooperazione allo sviluppo, ai sensi dell'articolo 14, comma 2, della legge n. 125 del 2014.
  Ricorda, altresì, che la Conferenza dei presidenti dei Gruppi ha previsto l'inizio dell'esame dei provvedimenti in Assemblea il prossimo lunedì 11 settembre. L'esame in sede consultiva deve pertanto concludersi entro la giornata di oggi, in modo da consentire alla Commissione Bilancio di concludere l'esame in sede referente in tempi utili.
  Propone, quindi, di fissare alle ore 13.30 della giornata odierna oggi il termine per la presentazione delle proposte emendative al disegno di legge di assestamento C. 1344.

  La Commissione conviene.
  Ricorda innanzitutto che, ai fini dell'ammissibilità, le proposte emendative devono essere riferite alle unità di voto parlamentare (tipologia di entrata o programma di spesa) e possono avere ad oggetto tanto le previsioni di competenza quanto quelle di cassa, ma non l'ammontare dei residui iscritti nelle predette unità di voto, in quanto esso deriva da meri accertamenti contabili.
  Sottolinea che gli emendamenti riferiti alle previsioni di entrata sono ammissibili soltanto se fondati su valutazioni tecnico-finanziarie adeguatamente documentate, tali da comprovare la necessità di modificare le previsioni di entrata di competenza e/o di cassa. In ogni caso le proposte emendative non possono comportare un peggioramento dei saldi di finanza pubblica e pertanto, ove risultino onerose, devono essere compensate mediante l'utilizzo di risorse iscritte in altre unità di voto parlamentare, anche se facenti parte di altra missione o di altro stato di previsione.
  Precisa che è considerata emendabile l'intera dotazione dei programmi di spesa, ivi compresa quindi l'eventuale quota potenzialmente riferibile agli oneri inderogabili in mancanza di puntuali indicazioni nel testo del disegno di legge di assestamento circa l'ammontare dei predetti oneri in relazione a ciascun programma di spesa. È comunque esclusa la possibilità di compensare l'incremento di stanziamenti di spesa di parte corrente mediante riduzione di stanziamenti di spesa di conto capitale.
  Per quanto riguarda gli stanziamenti di cassa segnala che deve tenersi conto di un ulteriore criterio di ammissibilità: in particolare, essi sono emendabili a condizione che, nel caso di emendamenti volti ad incrementare l'autorizzazione di cassa, lo stanziamento derivante dall'emendamento non superi la cosiddetta «massa spendibile», costituita dalla somma dello stanziamento di competenza e dei relativi residui passivi.
  Per quanto concerne il regime di presentazione degli emendamenti riferiti al disegno di legge di assestamento, ricorda che, in sede consultiva, possono essere presentati emendamenti riferiti alle rispettive parti di competenza di ciascuna Commissione con compensazioni a valere sulle medesimePag. 55 parti di competenza ovvero su parti di competenza di altre Commissioni, nonché emendamenti migliorativi dei saldi – e in quanto tali privi di compensazione finanziaria – riferiti alle predette parti di competenza. Tutte le citate tipologie di emendamenti possono essere altresì presentate anche direttamente presso la Commissione Bilancio.
  Evidenzia che gli emendamenti approvati durante l'esame in sede consultiva sono trasmessi alla Commissione Bilancio come emendamenti di iniziativa della Commissione che li ha approvati; ai fini di un successivo esame, quelli respinti devono essere presentati nuovamente in Commissione bilancio, anche al solo fine di permetterne la successiva ripresentazione in Assemblea.
  Osserva che sia gli emendamenti approvati, sia quelli respinti in sede consultiva e ripresentati in Commissione Bilancio, sia quelli presentati per la prima volta presso la V Commissione sono da quest'ultima esaminati in sede referente. Solo gli emendamenti approvati dalla Commissione bilancio entrano a far parte del testo elaborato in sede referente ai fini dell'esame in Assemblea.
  Dà quindi la parola al relatore, onorevole Pozzolo, per l'illustrazione dei provvedimenti per le parti di competenza, iniziando dal disegno di legge di approvazione del rendiconto e passando successivamente al disegno di legge di assestamento, e la presentazione della proposta di relazione per ciascuno di essi.

  Emanuele POZZOLO (FDI), relatore, in via preliminare, ricorda che il Rendiconto generale espone i risultati complessivi relativi alle amministrazioni dello Stato per l'esercizio finanziario 2022; il disegno di legge di assestamento reca, invece, l'aggiornamento degli stanziamenti di bilancio per l'anno finanziario 2023, anche sulla scorta dei residui accertati in sede di resoconto dell'anno precedente.
  Per quanto riguarda le linee di indirizzo che hanno caratterizzato la gestione del bilancio da parte del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, segnala che la Nota integrativa al rendiconto sottolinea che l'azione del Dicastero si è inserita in uno scenario complesso, caratterizzato da perduranti crisi internazionali, da difficoltà economiche persistenti, nonché da frizioni tra le principali potenze, con riflessi destabilizzanti sul piano degli equilibri globali; pertanto, anche nel 2022 l'impegno prioritario della Farnesina si è focalizzato sulla promozione della pace e della sicurezza internazionale, declinata nel costante sostegno alla causa dell'Ucraina e nell'azione per la stabilizzazione del Mediterraneo.
  In ambito multilaterale, rileva che nel 2022 il MAECI ha lavorato per consolidare i risultati conseguiti nel 2021 dalla Presidenza italiana del G20, dalla co-Presidenza della COP26 e dalla Presidenza del Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa nei settori dell'energia, della sostenibilità ambientale, del contrasto al cambiamento climatico, della sicurezza alimentare, nonché dell'accesso ai vaccini a beneficio dei Paesi a reddito basso e medio-basso.
  In un contesto caratterizzato dalle forti ripercussioni sul piano economico degli effetti della guerra in Ucraina e della pandemia, il MAECI ha inoltre intensificato l'azione di promozione e tutela dei nostri comparti produttivi sui mercati esteri. A tal riguardo, osserva che la Relazione della Corte dei conti sul Rendiconto generale dello Stato 2022 sottolinea come la gestione della crisi in Ucraina sia stata particolarmente impegnativa sia sotto forma di partecipazione alle iniziative multilaterali avviate insieme ai nostri tradizionali partner europei e nordamericani, sia sotto forma di assistenza ai cittadini e alle imprese italiane presenti nei teatri di conflitto (tanto in Ucraina che in Russia).
  Sul piano dei servizi, evidenzia che il MAECI ha continuato gli sforzi volti alla semplificazione amministrativa, alla digitalizzazione e all'innovazione, con l'obiettivo di assicurare risparmi significativi nella spesa pubblica ed erogare servizi consolari efficaci anche a distanza.
  Sul piano dell'organizzazione interna del Ministero, sottolinea che il 2022 ha visto la nascita della nuova Direzione Generale per la diplomazia pubblica e culturale, che Pag. 56rappresenta uno dei principali fattori di «soft power» di cui dispone il nostro Paese. Al riguardo la richiamata Relazione della Corte dei conti osserva infatti che l'istituzione della nuova Direzione generale rappresenta un importante strumento per procedere ad un più ampio coinvolgimento della società civile italiana e internazionale sui temi di politica estera. L'obiettivo principale della nuova Direzione Generale è, infatti, quello di valorizzare al meglio l'immagine internazionale dell'Italia, al fine di aumentarne l'influenza e la capacità di costruzione di un consenso globale su temi prioritari.
  Sul piano finanziario, si sofferma in particolare sulla Tabella n. 6, che dà conto della gestione delle risorse del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, rinviando alla documentazione predisposta dal Servizio Studi della Camera per gli aspetti di maggiore dettaglio.
  In premessa, rileva che il bilancio del MAECI risulta connotato, nella sua struttura, da voci di spesa di natura incomprimibile (oltre il 55 per cento): spese di personale in Italia e all'estero, contributi a organismi internazionali e quote di partecipazione del nostro Paese all'attuazione delle politiche dell'Unione europea attraverso la contribuzione al Fondo europeo di sviluppo (FES). Se si considerano anche i trasferimenti finalizzati per legge – quali i finanziamenti per l'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e l'Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane-ICE, nonché i trasferimenti alla SIMEST per i contributi alle imprese – tale percentuale arriva a segnare quasi il 90 per cento.
  Segnala che, come riportato nella citata relazione sul Rendiconto generale dello Stato 2022 predisposta dalla Corte dei conti, per la realizzazione delle proprie finalità istituzionali il MAECI utilizza principalmente le risorse delle missioni 4 «Italia in Europa e nel mondo» e 16 «Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo». Dispone, inoltre, di ulteriori risorse provenienti dalla missione 32 «Servizi istituzionali e generali», trasversale a tutte le Amministrazioni.
  Osserva che le risorse finanziarie assegnate al Ministero ammontano, in termini di stanziamenti iniziali (legge di bilancio 2022), a 3,3 miliardi (erano 3,6 miliardi nel 2021), per attestarsi a 4,2 miliardi a fine gestione (erano 4,65 miliardi nel 2021), con un incremento di 894 milioni rispetto allo stanziamento iniziale (nel 2021 l'incremento è stato di 1,06 miliardi). In termini percentuali, le risorse destinate al MAECI rappresentano lo 0,47 per cento rispetto al totale della spesa per i Ministeri.
  Precisa che rispetto al precedente esercizio si evidenzia un miglioramento nella cosiddetta capacità di programmazione della spesa (ovvero la variazione percentuale tra stanziamento iniziale e definitivo dell'esercizio), che passa dal 29,7 per cento del 2021 al 27 per cento del 2022.
  Per quanto concerne la citata missione 4 – «Italia in Europa e nel mondo» –, le cui risorse rappresentano il 78,86 per cento degli stanziamenti dell'intero Ministero, sottolinea che la dotazione iniziale di 2,640 miliardi (sostanzialmente invariata rispetto ai 2,612 miliardi assegnati nel 2021) si attesta a 3,325 miliardi a fine esercizio (incrementati rispetto ai 3,04 miliardi nel 2021). L'incremento di incidenza dello stanziamento della missione 4 rispetto all'esercizio precedente (anno in cui incideva per il 65,36 per cento) è principalmente dovuto al calo delle risorse stanziate per la missione 16 «Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo»: ricorda che nel 2022 lo stanziamento iniziale per questa missione è stato di 543 milioni, diventati circa 751 milioni a fine esercizio (nel 2021 erano poco meno di 872 milioni, diventati poi 1,484 miliardi).
  Sulla missione 32 – «Servizi istituzionali e generali delle Amministrazioni pubbliche» – rileva che il MAECI ha ottenuto uno stanziamento iniziale di 122 milioni (a fronte di circa 104 milioni nel 2021), incrementato a circa 135,8 milioni a fine esercizio (erano 127 milioni nel 2021): in termini percentuali, tale importo corrisponde al 3,23 per cento delle risorse stanziatePag. 57 per il Ministero a fine esercizio (2,74 per cento nel 2021).
  Nel complesso, evidenzia che la gestione del 2022, sulla base del confronto tra il dato dell'impegno di competenza (3,81 miliardi) con lo stanziamento definitivo dell'esercizio (4,2 miliardi) ha evidenziato un'alta capacità di impegno, del 90,55 per cento, in leggero incremento rispetto all'esercizio precedente, in cui l'indice segnava il 90,32 per cento.
  Come menzionato, la missione di maggior rilevanza per il MAECI è senz'altro la n. 4 («l'Italia in Europa e nel mondo») che si articola in tredici programmi, di cui undici di competenza del MAECI.
  Tra i programmi di maggiore impatto della missione rileva la preminenza del numero 2, dedicato alla cooperazione allo sviluppo, che riceve il 38,2 per cento delle risorse della missione (1,415 miliardi di stanziamento definitivo, in lieve decremento rispetto agli 1,382 miliardi del 2021). Seguono il programma «Rappresentanza all'estero e servizi ai cittadini e alle imprese» con uno stanziamento definitivo di poco più di 678 milioni (erano 645 milioni nel 2021), e il programma «Promozione della pace e sicurezza internazionale» con uno stanziamento definitivo di poco meno di 478,6 milioni (erano 482 milioni nel 2021).
  All'interno della missione 4 sottolinea anche la rilevanza del programma 8 «Italiani nel mondo e politiche migratorie» che gestisce, tra le altre competenze, anche, il c.d. Fondo Migrazioni e il Fondo di premialità per le politiche di rimpatrio: con il primo – che incrementa il proprio stanziamento dai 64,9 milioni del 2021 agli 80,28 milioni del 2022 – sono stati finanziati interventi nei Paesi soggetti a crescente pressione migratoria in ragione di crisi internazionali e regionali; con il secondo – che nel 2022 ha registrato uno stanziamento aggiuntivo di 10 milioni – sono stati finanziati interventi volti a premiare la collaborazione di Stati non appartenenti all'Unione Europea nella riammissione dei loro cittadini presenti in modo irregolare sul territorio nazionale.
  Sottolinea, altresì, che le risorse assegnate per il 2022 al programma «Presenza dello Stato all'estero tramite le strutture diplomatico-consolari», ammontano a 317,5 milioni, con un incremento del 113,8 per cento rispetto ai 148,5 milioni stanziati nel 2021: il dato è da attribuirsi al capitolo 1613, che gestisce le «Dotazioni finanziarie per le rappresentanze diplomatiche ed uffici consolari di prima categoria», in cui sono confluiti diversi stanziamenti in corso di esercizio – a opera di vari atti amministrativi – per la gestione della crisi Ucraina, per i servizi elettorali, per affrontare la crisi energetica e, infine, per la riassegnazione dei contributi per il sostegno alle forze armate e di sicurezza afghane restituiti dalle organizzazioni internazionali.
  Per quanto riguarda il programma di nuova istituzione della missione 4, «Diplomazia pubblica e culturale» – al quale è stato attribuito il compito di promozione e diffusione della lingua e della cultura italiana all'estero e di gestione delle risorse da destinare al personale in servizio presso le istituzioni scolastiche all'estero – osserva che esso è stato finanziato, nel 2022, con uno stanziamento di 185,81 milioni; nel nuovo programma sono confluite le attribuzioni, le azioni e i capitoli di due preesistenti programmi: se confrontato agli stanziamenti assegnati nel 2021 ad essi, il nuovo programma presenta un incremento del 9 per cento delle risorse assegnate.
  Per quanto riguarda la missione «Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo», segnala che con il programma 5 relativo al «Sostegno all'internazionalizzazione delle imprese e promozione del Made in Italy», il decremento più rilevante di risorse stanziate si è verificato nel capitolo 2320 (Cofinanziamenti a fondo perduto per l'internazionalizzazione delle PMI), che ha ottenuto nel 2022 uno stanziamento definitivo di 210 milioni, in rilevante riduzione rispetto ai 1,16 miliardi del 2021:al riguardo, tuttavia, ricorda che nel 2021 la Farnesina ha beneficiato di una specifica misura nell'ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che ha raggiunto il suo obiettivo alla data del 31 dicembre 2021.Pag. 58
  D'altra parte, viene istituito, nel 2022, il capitolo 7958 «Conferimenti al Fondo rotativo per operazioni di venture capital, a sostegno dell'internazionalizzazione delle imprese», sul quale vengono stanziati 200 milioni. Evidenzia un incremento di risorse anche nella categoria dei trasferimenti correnti ad Amministrazioni pubbliche, da attribuire essenzialmente allo stanziamento sul capitolo 2415 «Fondo per la promozione degli scambi e l'internazionalizzazione delle imprese» che passa dal 17,3 milioni del 2021 ai 170,7 milioni del 2022.
  Particolare rilievo assume, ai fini dell'attività di controllo e di indirizzo svolta dalla III Commissione, la Relazione sull'utilizzo degli stanziamenti per le politiche di cooperazione allo sviluppo, prevista dall'articolo 14, comma 2, della legge n. 125 del 2014, allegata al Rendiconto generale dello Stato, che consente una lettura complessiva delle politiche di cooperazione allo sviluppo adottate dal nostro Paese nel corso dell'esercizio finanziario trascorso.
  Al riguardo, rileva che nel 2022 il totale dell'Aiuto pubblico allo sviluppo italiano (APS) ha raggiunto un valore di circa 6,1 miliardi di euro, pari allo 0,32 per cento del Reddito Nazionale Lordo. Si tratta del miglior risultato dal 2012, in aumento rispetto allo 0,29 per cento del 2021 e allo 0,22 per cento del 2020 e del 2019, da valutare positivamente nell'ottica del percorso di avvicinamento all'obiettivo dello 0,7 per cento previsto dall'Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
  Segnala che la stessa Relazione evidenzia come il maggiore contribuente dell'APS italiano, anche per il 2022, sia il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), con circa 3 miliardi di euro, pari al 46 per cento dell'APS complessivo. Il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale si colloca in seconda posizione, destinando alla cooperazione allo sviluppo, circa 1,5 miliardi di euro, pari al 25,6 per cento dell'APS.
  Osserva, altresì, che è rilevante la quota del Ministero dell'interno, con 923,22 milioni di euro destinati, quasi integralmente, all'assistenza temporanea in Italia dei rifugiati e dei richiedenti asilo. Il restante 13,2 per cento dell'APS italiano, equivalente a 817,4 milioni di euro circa, è diviso tra le altre Amministrazioni centrali, nonché tra i soggetti beneficiari di quota parte del gettito fiscale (destinatari dell'8 per mille) ove lo destinino a interventi di cooperazione allo sviluppo.
  Con riferimento ai canali di intervento, sottolinea che il multilaterale rappresenta il 50,9 per cento dell'APS complessivo, con contributi pari a circa 3,1 miliardi di euro, ivi inclusi i contributi al bilancio dell'Unione europea (la quota notificabile come APS) e al Fondo Europeo di Sviluppo (FES); l'aiuto bilaterale (che rappresenta 49,1 per cento dell'APS complessivo) è pari a circa 3 miliardi di euro.
  Quanto alla distribuzione geografica dell'aiuto bilaterale, precisa che le erogazioni lorde effettuate nel 2022, al momento pari a 3,2 miliardi di euro, mostrano come l'impatto della guerra in Ucraina abbia avuto delle ripercussioni: infatti, le aree che hanno beneficato del maggiore contributo in termini di APS sono state quelle di Balcani, Medio Oriente ed Europa orientale, che hanno assorbito oltre il 41 per cento delle risorse distribuite geograficamente con oltre 603 milioni di euro, di cui oltre 340 milioni destinati all'Ucraina; seguono l'Africa con 561,3 milioni (38,6 per cento), Asia e Oceania con 153,80 milioni (10,6 per cento) e infine le Americhe con 131,8 milioni (9,09 per cento). Ulteriori 1,8 miliardi di euro sono stati destinati a progetti ed iniziative non allocabili geograficamente o realizzate su più aree geografiche.
  Venendo sinteticamente ai contenuti del disegno di legge di assestamento, ricorda che tale istituto è previsto per consentire un aggiornamento, a metà esercizio, degli stanziamenti del bilancio, anche sulla scorta della consistenza dei residui attivi e passivi accertata in sede di rendiconto dell'esercizio scaduto al 31 dicembre precedente.
  Evidenzia che lo stato di previsione del MAECI per il 2023 reca spese in competenza per un totale di 3.285,17 milioni di euro, di cui 3.217,74 milioni di parte corrente e 67,42 milioni in conto capitale. Per quanto concerne le autorizzazioni di cassa, queste, identiche alla competenza, ammontanoPag. 59 pertanto a 3.285,17 milioni di euro, dei quali, ancora del tutto analogamente alla competenza, 3.217,74 milioni di parte corrente e 67,42 milioni in conto capitale.
  Osserva che la consistenza dei residui presunti risulta valutata, al 1° gennaio 2023, in 28,67 milioni, tutti di parte corrente. La massa spendibile (competenza più residui) ammonta quindi a 3.313,84 milioni, con un coefficiente di realizzazione (rapporto tra autorizzazioni di cassa e massa spendibile) che si attesta al 99,13 per cento.
  Ricorda che il coefficiente di realizzazione esprime la capacità di spesa di un dato Ministero: quanto più la percentuale si avvicina al 100 per cento, tanto maggiore è la quota di fondi impegnati effettivamente spendibile.
  Rileva che, rispetto a tali previsioni iniziali, il disegno di legge di assestamento 2023 reca talune modifiche dovute in parte all'adozione, nel periodo gennaio-maggio 2023, di atti amministrativi che hanno già comportato variazioni di bilancio, e per il resto alle variazioni proposte dallo stesso disegno di legge di assestamento.
  Le variazioni complessivamente apportate al bilancio per atti amministrativi hanno determinato un aumento di 86,61 milioni di euro delle dotazioni di competenza e di cassa, dovuti ad atti intercorsi nel periodo gennaio-maggio 2022, in relazione a provvedimenti legislativi e a norme di carattere generale nel frattempo adottate.
  Sottolinea che la manovra proposta prevede l'incremento degli stanziamenti, sia di competenza sia di cassa, nella misura di 454.012 euro, tutti di parte corrente.
  La manovra, peraltro, sul fronte dei residui prospetta un incremento di complessivi 400,66 milioni, risultanti da un aumento di 159,91 milioni per la parte corrente e di 240,74 milioni nel conto capitale, al fine di adeguare i residui presunti a quelli risultanti dal rendiconto del 2022, nonché di tener conto delle variazioni compensative nei residui passivi in seguito all'applicazione di specifiche disposizioni legislative.
  Conclusivamente, preannuncia la presentazione di una proposta di relazione favorevole sul disegno di legge C. 1343 recante Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2022 e di una proposta di relazione favorevole sul disegno di legge C. 1344 recante disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2023.

  Vincenzo AMENDOLA (PD-IDP) stigmatizza, a livello generale, la contrazione degli spazi del dibattito che è invalsa nei lavori delle Commissioni parlamentari e rileva la necessità di disporre di un tempo ragionevole per approfondire i numerosi spunti contenuti nella relazione del collega Pozzolo, con particolare riferimento ai discutibili interventi sul bilancio del Ministero degli affari esteri della cooperazione internazionale previsti dal disegno di legge di assestamento. A tal fine, propone di posticipare alla seduta di domani il voto sulle proposte di relazione preannunciate dal relatore.

  Laura BOLDRINI (PD-IDP), associandosi alle considerazioni del collega Amendola e alla richiesta di posticipare il voto, ribadisce l'esigenza di tutelare le prerogative dell'opposizione, assicurando la disponibilità ad un proficuo e approfondito dialogo con la maggioranza. Si rischia altrimenti di svilire il senso dell'esame parlamentare dei disegni di legge.

  Francesco MURA (FDI), al fine di consentire il rispetto dei tempi richiesti dalla Commissione Bilancio, suggerisce, in alternativa, di sospendere brevemente i lavori per consentire ai rappresentanti dell'opposizione di interloquire con il relatore.

  Giulio TREMONTI, presidente, ribadisce la necessità che la III Commissione si esprima entro il termine indicato dalla V Commissione. Riconoscendo la fondatezza dei rilievi avanzati dai colleghi dell'opposizione, assicura che per il futuro si impegna a garantire tempi più ampi per l'esame dei provvedimenti iscritti all'ordine del giorno.

  Vincenzo AMENDOLA (PD-IDP), rilevando che la Commissione Bilancio non assicura sempre analoga tempestività nell'espressionePag. 60 dei pareri sui disegni di legge di ratifica, si dichiara disponibile a rinunciare alla richiesta di posticipare il voto sul provvedimento in titolo a condizione che sia dato seguito all'impegno annunciato dal presidente Tremonti.

  Giulio TREMONTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame congiunto alla seduta pomeridiana già convocata.

  La seduta termina alle 12.20.

RISOLUZIONI

  Mercoledì 6 settembre 2023. — Presidenza del presidente Giulio TREMONTI. – Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, Giorgio Silli.

  La seduta comincia alle 12.20.

7-00115 Caiata: Sull'adesione della Moldova all'Unione europea.
7-00136 Rosato: Sull'adesione della Moldova all'Unione europea.
(Discussione congiunta e conclusione – Approvazione delle risoluzioni n. 7-00136 e n. 8-00024).

  La Commissione inizia la discussione congiunta delle risoluzioni.

  Giulio TREMONTI, presidente, dà conto delle sostituzioni. Ricorda che nella seduta del 1° agosto scorso, avente ad oggetto la risoluzione n. 7-00115 a prima firma Caiata, la discussione si era conclusa con l'impegno di verificare la possibilità di un'approvazione unitaria, tenuto conto delle riserve di alcuni gruppi politici sul tema dell'adesione alla UE della Georgia.
  Segnala che sulla stessa materia è ora stata presentata la risoluzione n. 7-00136 a prima firma del collega Rosato. Avverte che, in assenza di obiezioni, le risoluzioni saranno discusse congiuntamente, nell'auspicio che nel prosieguo della discussione si possa pervenire ad un unico testo condiviso.

  Salvatore CAIATA (FDI) segnala di aver apportato alcune modifiche alla proposta di risoluzione a sua prima firma n. 7-00115, volte a recepire talune osservazioni del Partito democratico, si dichiara inoltre disponibile ad accettare le proposte di riformulazione, di carattere tecnico, avanzate dal Governo.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD-IDP), ringraziando il collega Caiata per aver tenuto conto delle modifiche richieste dal proprio gruppo, preannuncia il voto favorevole del Partito democratico sulle proposte di risoluzione in esame e dichiara di sottoscrivere la risoluzione n. 7-00115 Caiata.

  Ettore ROSATO (A-IV-RE) si dichiara disponibile ad accogliere le proposte di riformulazione ricevute, in via informale, dal Governo sulla proposta di risoluzione a sua prima firma n. 7-00136.

  La Commissione approva, con distinte votazioni e all'unanimità, la risoluzione n. 7-00115 Caiata, come riformulata, che assume il numero 8-00024 (vedi allegato 1), nonché la risoluzione n. 7-00136 Rosato, come riformulata (vedi allegato 2).

7-00125 Boldrini: Su iniziative per isolare il Governo di Lukashenko e sostenere l'opposizione democratica bielorussa.
(Seguito della discussione e conclusione – Approvazione).

  La Commissione prosegue la discussione della risoluzione, rinviata nella seduta del 1° agosto scorso.

  Giulio TREMONTI, presidente, ricorda che nella seduta del 1° agosto scorso erano state discusse le proposte di riformulazione del Governo, sulle quali l'onorevole Boldrini si era espressa favorevolmente.

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  Laura BOLDRINI (PD-IDP) conferma di aver recepito tutte le proposte di riformulazione avanzate dal Governo, auspicando che il testo in esame possa essere approvato con il voto unanime della Commissione.

  Il sottosegretario Giorgio SILLI, ribadendo la piena condivisione da parte del Governo sul testo come riformulato, fornisce alcuni aggiornamenti circa i negoziati in corso con le autorità bielorusse in tema di adozioni internazionali. In particolare, preannuncia che nelle prossime settimane avrà luogo un incontro tecnico tra i rappresentanti del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale ed esponenti del Ministero della famiglia bielorusso, volto a consentire la ripresa dei programmi di soggiorno terapeutico a beneficio dei minori provenienti dalla Bielorussia, attualmente bloccati a causa del mancato riconoscimento del regime di Lukashenko da parte dell'Unione europea.

  Laura BOLDRINI (PD-IDP) ringrazia il sottosegretario Silli per l'importante aggiornamento sul tema.

  La Commissione approva, all'unanimità la risoluzione n. 7-00125 Boldrini, come riformulata (vedi allegato 3).

7-00132 Quartapelle Procopio: Sulle iniziative per porre rimedio al mancato rinnovo della Black Sea Grain Initiative.
(Discussione e rinvio).

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO, illustrando l'atto di indirizzo a sua prima firma, sottolinea che il fallimento della recente mediazione turca per la riapertura del corridoio per il grano sollecita una rapida ed incisiva iniziativa da parte del Governo, congiuntamente ad altri partner del G7 e del continente africano, finalizzata alla ripresa delle esportazioni di cereali dall'Ucraina. Pur comprendendo le possibili difficoltà della maggioranza su un tema tanto delicato di politica estera, auspica le forze di governo convergano sulla proposta di risoluzione presentata, evitando di avanzare ipotesi di riformulazione che finirebbero per indebolire la portata dell'atto di indirizzo. L'Italia assumerebbe in tal modo un ruolo di guida su una fondamentale questione di politica internazionale.

  Ettore ROSATO (A-IV-RE), ringraziando la collega Quartapelle per l'iniziativa, di cui condivide pienamente le finalità, si associa alla sollecitazione affinché l'Esecutivo assuma una posizione chiara e determinata su una materia così qualificante per la nostra politica estera.

  Laura BOLDRINI (PD-IDP), condividendo la rilevanza del tema, evoca la possibilità che una delegazione della Commissione affari esteri si imbarchi su uno dei mezzi che eventualmente scorteranno le navi che trasportano il grano ucraino, al fine di testimoniare concretamente l'impegno del nostro Paese per garantire il pieno rispetto dell'accordo in questione.

  Salvatore CAIATA (FDI) esprime apprezzamento per la proposta di risoluzione presentata dalla collega Quartapelle, che merita un'attenta analisi da parte di Governo e maggioranza.

  Il sottosegretario Giorgio SILLI, avvertendo che riporterà al Ministro Tajani gli esiti del dibattito odierno, preannuncia che il proprio Dicastero condivide l'impianto complessivo dell'atto di indirizzo e si riserva di proporre alcune modifiche.

  Giulio TREMONTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 12.40.

INCONTRI INFORMALI

  Mercoledì 6 settembre 2023.

Incontro con rappresentanti del Syrian Women's Advisory Board (WAB).

  L'incontro informale è stato svolto dalle 13.40 alle 14.55.

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SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 6 settembre 2023. — Presidenza del presidente Giulio TREMONTI. – Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, Giorgio Silli.

  La seduta comincia alle 15.20.

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2022.
(C. 1343 Governo, approvato dal Senato).
Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2023.
(C. 1344 Governo, approvato dal Senato).
Tabella n. 6: Stato di previsione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale per l'anno finanziario 2023.
(Relazioni alla V Commissione)
(Seguito dell'esame congiunto, ai sensi dell'articolo 119, comma 8, del Regolamento e conclusione – Approvazione di una relazione favorevole sul disegno di legge C. 1343 e di una relazione favorevole sul disegno di legge C. 1344).

  La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti in oggetto, rinviato nella seduta antimeridiana.

  Emanuele POZZOLO (FDI), relatore, illustra la proposta di relazione favorevole sul disegno di legge C. 1343 recante Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2022 (vedi allegato 4) e la proposta di relazione favorevole sul disegno di legge C. 1344 recante disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2023 (vedi allegato 5).

  Fabio PORTA (PD-IDP), pur apprezzando l'attenta analisi svolta dal relatore, esprime preoccupazione per l'esiguità delle risorse a disposizione del MAECI prevista dal disegno di legge di assestamento: in particolare, suscitano riserve le riduzioni di spesa a danno degli enti gestori, la cui attività risulta essenziale per la diffusione della lingua e cultura italiana all'estero, nonché il mancato incremento degli stanziamenti destinati alla cooperazione alla sviluppo – in antitesi al tanto propagandato «Piano Mattei» del Governo – e al progetto «turismo delle radici».
  Preannuncia, quindi l'astensione del Partito democratico sulla proposta di relazione relativa al disegno di legge recante Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2022 ed il voto contrario sulla proposta di relazione relativa al disegno di legge recante Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2023.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva la proposta di relazione favorevole con riferimento al disegno di legge C. 1343 recante Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2022 e la proposta di relazione favorevole relativa al disegno di legge C. 1344 recante Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2023, come formulate dal relatore.
  Nomina, altresì, il deputato Emanuele Pozzolo quale relatore, ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del Regolamento, affinché possa partecipare, per riferirvi, alle sedute della Commissione Bilancio.

  La seduta termina alle 15.35.