CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 6 settembre 2023
161.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 6 settembre 2023. — Presidenza del vicepresidente Luciano CIOCCHETTI

  La seduta comincia alle 14.45.

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2022.
C. 1343 Governo, approvato dal Senato.
Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2023.
C. 1344 Governo, approvato dal Senato.
Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 4: Stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 15: Stato di previsione del Ministero della salute.
(Parere alla V Commissione).
(Esame congiunto e conclusione – Relazioni favorevoli).

  La Commissione inizia l'esame congiunto dei provvedimenti.

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  Luciano CIOCCHETTI, presidente e relatore, ricorda che nella riunione dell'ufficio di presidenza del 3 agosto scorso tutti i gruppi hanno rinunciato alla fissazione del termine per la presentazione di emendamenti al disegno di legge di assestamento, sulle parti di competenza.
  Ricorda altresì che l'esame in sede consultiva dei provvedimenti in oggetto si conclude con l'approvazione di una relazione per ciascun disegno di legge e che possono essere presentate relazioni di minoranza. Le relazioni approvate, unitamente alle eventuali relazioni di minoranza, sono trasmesse alla Commissione Bilancio.
  Comunica inoltre che la relatrice, deputata Patriarca, è impossibilità a partecipare alla seduta odierna e che, pertanto, sarà da lui sostituita.
  Passando al contenuto dei provvedimenti in esame, partendo dall'analisi del disegno di legge di rendiconto, con specifico riferimento alle competenze della Commissione affari sociali, segnala che nel rendiconto generale dello Stato per l'esercizio finanziario 2022 lo stato di previsione del Ministero della salute presenta una dotazione finanziaria iniziale di competenza pari a 2.726,9 milioni di euro, di cui 1.896,3 milioni relativi a spese correnti (circa il 70 per cento del totale), con una diminuzione di quasi il 10 per cento rispetto all'ammontare della dotazione iniziale 2021 (3.021 milioni). Nel corso della gestione, le previsioni definitive dello stato di previsione sono state incrementate di oltre 318 milioni per far fronte ad alcune richieste addizionali sui programmi attinenti alla gestione ordinaria, attestandosi a 3.045,1 milioni, con una sensibile riduzione rispetto alle previsioni definitive 2021 (8.442 milioni) per il venir meno dell'allocazione straordinaria di risorse stanziate per far fronte allo stato emergenziale legato al COVID-19.
  La quota di pagamenti di competenza dello stato di previsione del Ministero della salute, pari a 1.808,9 milioni, rispetto agli impegni di spesa per competenza (2.804 milioni) fa registrare un livello più ridotto rispetto a quanto riportato nel triennio precedente, raggiungendo il 64,5 per cento (74 per cento nel 2019, oltre l'87 per cento nel 2020 e ben l'89,6 per cento nel 2021, in questi ultimi due anni di riferimento per la quasi totalità per effetto della spesa di capitoli interessati dall'emergenza sanitaria). Come segnalato dalla Corte dei conti, la flessione nel 2022 si concentra in particolare sulla missione «Tutela della salute» per la cessazione delle voci di spesa relative alla profilassi vaccinale (544 milioni) ed agli acquisti di vaccini e farmaci (5.055 milioni).
  In termini finanziari, le previsioni definitive relative ai residui complessivi per il Ministero della salute ammontano a 1.666,3 milioni, di cui la maggior parte determinati da residui in conto capitale (1.330,2 milioni). Le previsioni definitive sui residui complessivi si presentano in aumento rispetto al 2021 per l'enorme mole di impegni ancora da smaltire date le risorse straordinarie stanziate per l'emergenza sanitaria, con residui finali pari a 2.278,2 milioni (+36,7 per cento rispetto al 2021).
  Per quanto concerne le risorse destinate al settore sanitario presenti nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, si ricorda che il Servizio sanitario nazionale è finanziato secondo i criteri stabiliti dal decreto legislativo n. 56 del 2000, mediante entrate proprie (ticket), i gettiti derivanti dall'IRAP e dall'addizionale regionale dell'IRPEF valutate ad aliquota base e, fino a concorrenza del fabbisogno medesimo, mediante l'attribuzione alle regioni di risorse a titolo di compartecipazione all'IVA.
  Nella Missione 2, «Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali», sono registrate previsioni definitive per 125.852 milioni di euro nel 2022 (+3,8 per cento rispetto al 2021), con un consuntivo di spesa di 125.263 milioni di cui il 70 per cento circa (87.806 milioni) assorbiti dal finanziamento del Programma «Concorso dello Stato al finanziamento della spesa sanitaria» con uno stanziamento definitivo di competenza pari a 87.805 milioni (in incremento del 4,1 per cento rispetto agli 84.091 milioni nel 2021) e previsioni definitive di residui per competenza pari a 12.305 milioni.Pag. 193
  Si segnalano due capitoli di nuova istituzione nell'ambito dell'azione Tutela dei livelli essenziali di assistenza: il cap. 2713, relativo al fondo per il contributo statale a titolo definitivo alle ulteriori spese sanitarie collegate all'emergenza delle regioni e province autonome nell'anno 2021, con risorse impegnate e pagate pari a 800 milioni; il cap. 2710 Fondo per il concorso al rimborso alla regione per l'acquisto di farmaci innovativi, interamente impegnato e pagato in ciascun anno per un ammontare di 1.100 milioni di euro.
  Nello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, le poste di maggior interesse per le politiche sociali rientrano nella Missione 24 «Diritti sociali, politiche sociali e famiglia», con risorse dedicate alla prevenzione e riduzione delle condizioni di bisogno e di disagio delle persone e delle famiglie, alla non autosufficienza, all'integrazione e all'inclusione sociale. La citata Missione è articolata nel Programma «Trasferimenti assistenziali a enti previdenziali» (24.12), oltre che al sostegno dell'associazionismo con risorse rientranti nel Programma «Terzo settore (associazionismo, volontariato, Onlus e formazioni sociali)» (24.2). Il 2022 è stato caratterizzato, come indicato dalla nota integrativa al rendiconto generale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, dalla crisi energetica e dall'incertezza dovuta al conflitto bellico ucraino, fattori che hanno accresciuto l'esigenza di intervenire con sostegni alle famiglie, in funzione della prevenzione e riduzione delle condizioni di disagio sociale, attraverso i trasferimenti diretti.
  La Missione 24, nell'ambito dello stato di previsione del Ministero, riporta stanziamenti iniziali di competenza pari a 49.060 milioni (in crescita rispetto ai 44.562 milioni del 2021), pressoché interamente di parte corrente, che si incrementano ulteriormente a 54.442 milioni nelle previsioni definitive (erano 48.002 milioni nel 2021). Di tali risorse una parte rilevante è diretta al finanziamento del nuovo capitolo di spesa, riguardante l'assegno unico universale per i figli a carico (13.530 milioni), pressoché interamente pagato nell'anno 2022 che ha anche assorbito precedenti capitoli di spesa.
  Nell'ambito della dotazione della Presidenza del Consiglio dei ministri segnala che il Programma «Famiglia, pari opportunità e situazioni di disagio» (24.5) presenta stanziamenti definitivi per 612 milioni, con impegni di spesa nel 2022 pari a 598 milioni interamente pagati.
  All'interno di tale Programma si trova anche l'azione «Lotta alle dipendenze», con il cap. 2113 con una previsione definitiva di 5,8 milioni (6,1 milioni nel 2021), interamente impegnata a consuntivo e pagata in corso d'anno per il medesimo importo, e il cap. 2088, recante «Somma da trasferire alla Presidenza del Consiglio per il Fondo di intervento per la prevenzione e il contrasto delle dipendenze tra le giovani generazioni».
  Particolarmente rilevanti sono state le modifiche organizzative che hanno riguardato l'ufficio autonomo per le politiche in favore delle persone con disabilità. L'attività dell'Ufficio, nel corso del 2022, è stata infatti caratterizzata dalla gestione del «Fondo per l'inclusione delle persone con disabilità» (cap. 2081), avente una dotazione di competenza di 50 milioni, e del «Fondo per il sostegno del ruolo di cura e di assistenza del caregiver familiare» (cap. 2090), con una dotazione definitiva di 48,6 milioni, interamente impegnati e pagati.
  Passando al disegno di legge di assestamento, ricorda, in termini generali, che con tale strumento si correggono, in corso d'anno, le previsioni già approvate con la legge di bilancio 2023. Le voci di interesse per la XII Commissione ricadono in tre diversi stati di previsione: il Ministero della salute (tabella n. 15) e, per quanto di competenza con riferimento alle voci di interesse sanitario e sociale, il Ministero dell'economia e finanze (tabella n. 2) e il Ministero del lavoro e delle politiche sociali (tabella n. 4).
  Lo stato di previsione del Ministero della salute reca, per l'anno finanziario 2023, spese iniziali approvate per circa 2.808 milioni di euro e 3.165,1 milioni in conto cassa. La consistenza dei residui presunti al 1° gennaio 2023 risultava pari a 3,3 Pag. 194milioni per la parte corrente e a 461,1 milioni per la parte in conto capitale, per un totale presunto di 464,4 milioni di euro.
  Le previsioni assestate dal disegno di legge in esame risultano complessivamente pari a 3.527,6 milioni per la parte di competenza e a 3.551,4 milioni in conto cassa, con variazioni proposte per atti amministrativi pari a 78,3 milioni, sia per competenza che per cassa, intervenute a seguito di provvedimenti legislativi o norme di carattere generale. Le variazioni proposte con il presente provvedimento ammontano, invece, a un incremento di 102,1 milioni in conto competenza e di 104 milioni in conto cassa, e riguardano l'integrazione di spese di natura indifferibile o inderogabile rispetto al totale delle previsioni iniziali stanziate complessivamente nello stato di previsione. La consistenza dei residui iniziali, a seguito della loro quantificazione operata in via definitiva con il rendiconto 2022, ammonta ora a 464,4 milioni, con una variazione proposta in aumento con il presente provvedimento di 1.813,9 milioni di euro, per un totale complessivo assestato di 2.278,2 milioni.
  Per quanto concerne il Ministero dell'economia e delle finanze, le poste di interesse sanitario sono relative al concorso dello Stato al finanziamento della spesa sanitaria allocate nell'omonimo Programma 3.6 iscritto nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, Missione «Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali». Il Programma presenta previsioni iniziali di spesa per complessivi 88.073,7 milioni di euro, con incrementi esclusivamente in dipendenza di atti amministrativi pari a 444,0 milioni. In particolare, il cap. 2700 «Fondo sanitario nazionale» registra una variazione di competenza, interamente ascrivibile a variazioni in dipendenza di atti amministrativi, pari a 435,9 milioni di euro.
  Nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze si segnala inoltre la Missione «Infrastrutture pubbliche e logistica» che consta di un unico Programma «Opere pubbliche e infrastrutture» (14.8) ed un unico capitolo «Somme da erogare per interventi in materia di edilizia sanitaria pubblica» (cap. 7464), con 905 milioni assegnati in conto competenza rimasti invariati nelle previsioni assestate, per il sostegno alle Regioni finalizzato alla realizzazione opere strutturali sanitarie in conto capitale. Per questo Programma/capitolo si propongono esclusivamente variazioni in aumento in conto residui pari a oltre 2.759 milioni di euro.
  Fa presente che, nell'ambito del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, la missione che interessa la Commissione XII è «Diritti sociali, politiche sociali e famiglia». Anche per questa missione, le variazioni in aumento proposte dal disegno di legge in esame sono ascrivibili prevalentemente a variazioni in conto residui (+4.345,0 milioni) proposti con il presente provvedimento, mentre le variazioni in aumento in conto competenza sono per la quasi totalità disposte per atti amministrativi, ascrivibili in prevalenza al Programma 3.1 «Terzo settore (associazionismo, volontariato, ecc.)».
  Nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, sono allocate risorse di interesse per la Commissione XII riferite, in particolare, alle politiche per la famiglia nell'ambito della Missione 14 «Diritti sociali, politiche sociali e famiglia», che presenta una previsione iniziale di competenza pari a 1.465 milioni e una previsione assestata pari a 1.498 milioni di euro. Nell'ambito della Missione è ascritto il Programma 14.1 «Famiglia, pari opportunità e situazioni di disagio», con un ammontare di competenza delle previsioni iniziali pari a 551,7 milioni di euro e con variazioni in aumento in dipendenza di atti amministrativi pari a +2,9 milioni, dovuti interamente agli incrementi del cap. 2113 relativo alle somme da corrispondere alla Presidenza del Consiglio per l'attuazione di politiche antidroga. All'interno dello stesso Programma si registra un ulteriore incremento di 4 milioni di euro per variazioni proposte con il disegno di legge in esame, interamente dirette al cap. 2108 Somme da corrispondere alla Presidenza del Consiglio per le finalità dell'azione «Promozione e garanzia delle pari opportunità». Pertanto, le previsioni assestate relative al Programma Pag. 195ammontano, in conto competenza, a 558,6 milioni.
  In conclusione, ricorda che elementi di dettaglio sui due provvedimenti all'esame della XII Commissione, incluse numerose tabelle riepilogative, sono contenute nel Dossier a cura del Servizio Studi di Camera e Senato.
  Formula, quindi, una proposta di relazione favorevole sul disegno di legge recante il rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2022 (vedi allegato 1) e una proposta di relazione favorevole sul disegno di legge recante disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2023 (vedi allegato 2).

  Ilenia MALAVASI (PD-IDP) preannuncia l'astensione del suo gruppo sulla proposta di relazione relativa al disegno di legge di rendiconto e il voto contrario su quella riferita al disegno di legge di assestamento, rilevando che, alla luce di una riflessione complessiva sul suo contenuto, appaiono evidenti numerose criticità. Sottolinea la condizione di fragilità dell'attuale quadro economico che desta una forte preoccupazione, in particolare per quanto riguarda la riduzione delle entrate dell'Iva e l'aumento dei tassi di interesse. Evidenzia, inoltre, l'incremento della spesa corrente a carico degli enti territoriali, in grado di determinare effetti sociali negativi nei prossimi mesi.
  Rileva che i timori segnalati trovano una conferma nelle notizie relative alla impostazione che si vorrebbe dare alla prossima manovra di bilancio.
  Ribadisce la necessità di individuare in tale sede risorse adeguate in tema di assistenza alle persone con disabilità e non autosufficienti, sottolineando che una sanità pubblica efficiente rappresenta un pilastro fondamentale per la coesione del Paese. In conclusione, esprime un forte timore anche per quanto concerne l'utilizzo delle risorse stanziate con il PNRR.

  Luana ZANELLA (AVS) dichiara la propria astensione sulla proposta di relazione relativa al disegno di legge di rendiconto e il voto contrario su quella riferita al disegno di legge di assestamento.

  La Commissione approva, con distinte votazioni, la proposta di relazione favorevole sul disegno di legge C. 1343 Governo, approvato dal Senato, recante il rendiconto generale dello Stato per l'esercizio finanziario 2022, e la proposta di relazione favorevole sul disegno di legge C. 1344, approvato dal Senato, recante disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2023, con riferimento alla Tabella n. 2, relativa allo stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, limitatamente alle parti di competenza, alla Tabella n. 4, relativa allo stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, limitatamente alle parti di competenza, e alla Tabella n. 14, relativa allo stato di previsione del Ministero della salute. Delibera altresì di nominare la deputata Patriarca quale relatrice presso la V Commissione.

DL 98/2023: Misure urgenti in materia di tutela dei lavoratori in caso di emergenza climatica e di termini di versamento.
C. 1364 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla XI Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Carlo MACCARI (FDI), relatore, ricorda che la Commissione è chiamata a esprimere il parere di competenza alla XI Commissione (Lavoro) sul disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 98 del 2023, approvato dal Senato, recante misure urgenti in materia di tutela dei lavoratori in caso di emergenza climatica e di termini di versamento.
  Fa presente che il provvedimento – che si compone di cinque articoli – reca due disposizioni di interesse dalla XII Commissione. In particolare, il comma 2 dell'articolo 4 proroga, dal 31 luglio 2023 al 30 ottobre 2023, il termine per il versamento di importi dovuti a titolo di payback dalle Pag. 196aziende fornitrici di dispositivi medici al Servizio sanitario nazionale. Si tratta del termine per il versamento riferito al ripiano del superamento del tetto di spesa dei dispositivi medici relativo agli anni dal 2015 al 2018 da parte delle aziende fornitrici che intendono avvalersi della possibilità di pagamento in misura ridotta prevista dalla normativa vigente. La proroga in esame è disposta apportando una modifica testuale all'articolo 8, comma 3, primo periodo, del decreto-legge n. 34 del 2023, che la XII Commissione ha esaminato in sede referente nel corso dell'esame in prima lettura alla Camera del provvedimento.
  Ricorda che tale articolo ha istituito, nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, un fondo quale contributo statale al ripiano del superamento del tetto di spesa dei dispositivi medici relativo agli anni da 2015 a 2018 e ha disposto sul relativo riparto tra le regioni e le province autonome e sull'utilizzo delle quote dallo stesso derivanti. Ha previsto, inoltre, che le aziende fornitrici di dispositivi medici, che non abbiano attivato un contenzioso o intendano abbandonare i ricorsi esperiti, possano versare a ciascuna regione e provincia autonoma, in luogo della quota intera, una somma pari al 48 per cento di quanto dovuto a titolo di contributo al predetto ripiano. Il versamento della quota ridotta, prima della modifica introdotta dal comma in esame, avrebbe dovuto essere effettuato entro il 31 luglio 2023; per effetto della proroga in commento, come si è detto, il versamento potrà invece avere luogo entro il 30 ottobre 2023. Per le aziende fornitrici di dispositivi medici che non si avvalgono della facoltà di rinunciare al contenzioso, resta confermato l'obbligo del versamento della quota integrale a loro carico.
  Fa presente, inoltre, che l'articolo 3 prevede che i Ministeri del lavoro e delle politiche sociali e della salute favoriscano e assicurino la convocazione delle parti sociali, al fine di sottoscrivere apposite intese tra organizzazioni datoriali e sindacali per adottare, valutando anche la correlazione tra l'umidità relativa, la temperatura e la ventilazione, linee-guida e procedure concordate per l'attuazione delle previsioni di cui al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 – recante la disciplina generale in materia di salute e sicurezza sul lavoro – a tutela dei lavoratori che sono esposti alle emergenze climatiche. Tali intese possono essere recepite con decreti dei Ministri titolari dei suddetti dicasteri.
  Alla luce delle considerazioni svolte, una proposta di parere favorevole (vedi allegato 3).

  Valentina BARZOTTI (M5S) dichiara il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere favorevole formulata dal relatore, segnalando che la sicurezza sui luoghi di lavoro dovrebbe rappresentare una priorità assoluta mentre il testo in esame appare in proposito largamente insufficiente. Ricorda che il Movimento 5 Stelle ha presentato numerosi emendamenti presso la Commissione competente in sede referente e che essi delineano le proposte del suo gruppo in materia di sicurezza sul lavoro. Nel ricordare che in Italia si registrano quotidianamente in media tre morti sul lavoro in Italia, legate anche a condizioni climatiche estreme, ricorda che il suo gruppo ha proposto, tra l'altro, la sospensione delle attività lavorative con più di 33 gradi di temperatura e una valorizzazione del lavoro agile.

  Marco FURFARO (PD-IDP), nel condividere molte delle riflessioni svolte dalla collega Barzotti, preannuncia un voto di astensione da parte del suo gruppo nella speranza che nel corso dell'esame in Assemblea possano essere introdotti nel testo i correttivi necessari. Valuta in ogni caso favorevolmente il riconoscimento delle criticità connesse all'emergenza climatica e alcune misure adottate, seppure non sufficienti. Critica fortemente l'esclusione dei lavoratori a tempo determinato del settore agricolo dalle tutele previste dal decreto, ricordando che essi rappresentano una quota assolutamente maggioritaria degli operatori del settore. Segnala anche le problematiche legate alla tutela dei cosiddetti rider e l'inadeguatezza delle previsioni sull'utilizzo del lavoro da remoto. Nello stigmatizzarePag. 197 l'ulteriore rinvio delle misure relative agli extra profitti delle aziende energetiche, comunica che in assenza di modifiche al provvedimento nel corso dell'esame in Assemblea il proprio gruppo si troverà costretto ad esprimere un voto contrario sul provvedimento.

  Luana ZANELLA (AVS) dichiara il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere relativa a un provvedimento che avrebbe dovuto essere nettamente più incisivo in quanto la sicurezza sul lavoro è attualmente al centro dell'attenzione del Paese. Sottolinea che in un contesto in cui lavoratori si trovano in forte difficoltà, anche a causa dell'aumento dei prezzi, non è accettabile, ed è fonte di profonda tristezza, che per quanto concerne le misure per assicurare la sicurezza sul posto di lavoro non siano stati compiuti significativi passi in avanti rispetto ad alcuni decenni fa. Ritiene quindi necessaria una forte mobilitazione per modificare una situazione in cui troppo spesso le condizioni di lavoro sono disumane.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 15.10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 6 settembre 2023.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.10 alle 15.20.