CAMERA DEI DEPUTATI
Lunedì 24 luglio 2023
148.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (I e XI)
COMUNICATO
Pag. 3

SEDE REFERENTE

  Lunedì 24 luglio 2023. — Presidenza del presidente della XI Commissione Walter RIZZETTO, indi del presidente della I Commissione Nazario PAGANO. – Interviene la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze, Lucia Albano.

  La seduta comincia alle 17.45.

DL 75/2023: Disposizioni urgenti in materia di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, di agricoltura, di sport, di lavoro e per l'organizzazione del Giubileo della Chiesa cattolica per l'anno 2025.
C. 1239 Governo.
(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 11 luglio 2023.

  Walter RIZZETTO, presidente, dopo aver dato conto delle sostituzioni, ricorda che – a seguito di quanto concordato nella riunione degli Uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni riunite – i gruppi hanno segnalato le proposte emendative che saranno oggetto del seguito dell'esame (vedi allegato 1). Avverte poi che sono stati ritirati gli emendamenti Iezzi 1.9, Enrico Costa 13.8 e Pierro 6.021, che l'onorevole Mollicone ha sottoscritto l'articolo aggiuntivo Iezzi 12.03 e che l'onorevole Rizzetto ha sottoscritto l'articolo aggiuntivo Lampis 19.02 e l'articolo aggiuntivo Fabrizio Rossi 40.02.
  Avverte quindi che il Governo ha presentato le proposte emendative 1.18, 18.03, 19.012 e 43.4 (vedi allegato 2), rispetto alle quali è stato fissato alle 10 della giornata odierna il termine per la presentazione di subemendamenti: è stato presentato il subemendamento Bof 0.19.012.4 (vedi allegato 2) all'articolo aggiuntivo 19.012, il quale Pag. 4risulta irricevibile in quanto privo del carattere accessorio tipico delle proposte subemendative. Tale proposta subemendativa incide sul potere autorizzatorio degli enti locali in deroga alla normativa prevista dal Codice del paesaggio, mentre l'articolo aggiuntivo a cui fa riferimento interviene su una materia diversa quale quella della valorizzazione dell'attività di ricerca di ISPRA e ENEA.
  Avverte altresì che il Governo ha presentato l'articolo aggiuntivo 5.012 (vedi allegato 2) rispetto al quale il termine per la presentazione di subemendamenti è scaduto alle ore 13 della giornata odierna: sono stati presentati 2 subemendamenti (vedi allegato 2). In merito comunica che il subemendamento Castiglione 0.5.012.2 risulta inammissibile in quanto volto ad apportare una modifica frammentaria a una fonte secondaria, ponendosi quindi in contrasto con il paragrafo 3, lettera e), della circolare sulla formulazione tecnica dei testi legislativi del 20 aprile 2001 del Presidente della Camera.
  Avverte infine che sono state presentate dal Governo le proposte emendative 1.19, 3.09 e 12.9 (vedi allegato 2), rispetto alle quali il termine per la presentazione di subemendamenti è stato fissato alle ore 17.30 della giornata odierna.
  Fa infine presente che i relatori hanno presentato l'emendamento 30.3 (vedi allegato 3) e che il termine per la presentazione dei subemendamenti è fissato alle ore 10 di domani.
  Invita quindi i relatori a esprimere i pareri sulle proposte emendative e subemendative presentate.

  Davide AIELLO (M5S) chiede che venga attivato l'impianto a circuito chiuso.

  Walter RIZZETTO, presidente, a seguito della richiesta di attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso, e non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

  Edoardo ZIELLO (LEGA), relatore per la I Commissione, anche a nome dell'onorevole Tenerini, relatrice per la XI Commissione, formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti un parere contrario, sull'articolo premissivo Boschi 01.03; esprime parere favorevole sull'emendamento del Governo 1.18 e propone l'accantonamento dell'emendamento Lucaselli 1.16. Esprime inoltre parere favorevole sugli identici emendamenti D'Attis 1.13 e Faraone 1.15 e formula poi un invito al ritiro, esprimendo altrimenti un parere contrario sui seguenti articoli aggiuntivi: gli identici Mari 1.01 e Scotto 1.02; Alfonso Colucci 1.022; gli identici Mari 1.03, Scotto 1.04 e Alfonso Colucci 1.020; gli identici Mari 1.05, Scotto 1.06 e Alfonso Colucci 1.021; gli identici Mari 1.07, Alfonso Colucci 1.08 e Scotto 1.09; Scotto 1.013 e 1.014 e Ferrari 1.016. Propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Paolo Emilio Russo 1.019 ed esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo del Governo 1.018.
  Passando alle proposte emendative riferite all'articolo 2, formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti un parere contrario, sugli emendamenti Tucci 2.1 e Cannizzaro 2.8; propone di accantonare l'emendamento Cannata 2.3 e formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti un parere contrario, sugli emendamenti Lomuti 2.4, D'Orso 2.5 e 2.6, Calderone 2.10 nonché sugli articoli aggiuntivi Varchi 2.01 e 2.02.
  Per quanto riguarda le proposte emendative riferite all'articolo 3, formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti un parere contrario, sugli emendamenti Boschi 3.1, Scotto 3.2 e 3.6, Carotenuto 3.7 e 3.12 oltre che sugli articoli aggiuntivi D'Alessio 3.01 e Barzotti 3.02.
  In relazione all'articolo 4, formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti un parere contrario, sugli identici emendamenti Pellegrini 4.2, Graziano 4.3, Zaratti 4.4 e Richetti 4.5, sugli emendamenti Graziano 4.6 e 4.8, Sergio Costa 4.9 e Nisini 4.12 oltre che sull'articolo aggiuntivo Varchi 4.01. Esprime poi parere favorevole sugli articoli aggiuntivi Urzì 4.02 e Rizzetto 4.03, purché rispettivamente riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).
  Passando alle proposte emendative riferite all'articolo 5, esprime parere favorevolePag. 5 sull'emendamento Zaratti 5.11 e formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti un parere contrario, sull'articolo aggiuntivo Manzi 5.02, sugli identici Mari 5.05 e Caso 5.06 nonché sul Caso 5.09. Propone invece di accantonare l'articolo aggiuntivo Tassinari 5.011. Propone poi di accantonare l'articolo aggiuntivo del Governo 5.012 con il subemendamento 0.5.012.1.
  Per quanto riguarda le proposte emendative riferite all'articolo 6, formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti un parere contrario, sugli emendamenti Boschi 6.1, sugli identici Mari 6.2 e Scotto 6.3, Gianassi 6.9 e Malavasi 6.7. Esprime un parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Rizzetto 6.01, purché riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4) e formula invece un invito al ritiro, esprimendo altrimenti un parere contrario, sugli articoli aggiuntivi Toni Ricciardi 6.05, Quartini 6.07 e Furfaro 6.08.
  Passando ad esaminare le proposte emendative riferite all'articolo 8, formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti un parere contrario, sull'emendamento Bonetti 8.1; propone l'accantonamento dell'emendamento Semenzato 8.2 ed esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Rubano 8.3 e Schifone 8.4, purché riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4). Formula poi un invito al ritiro, esprimendo altrimenti un parere contrario, sugli emendamenti Marianna Ricciardi 8.6, Malavasi 8.8, Di Lauro 8.9 e Sportiello 8.10, nonché sull'articolo aggiuntivo Comaroli 8.01. Esprime poi parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Zinzi 8.02.
  Per quanto riguarda l'articolo 9, formula un invito al ritiro dell'emendamento Urzì 9.1, propone l'accantonamento dell'emendamento Iezzi 9.3 ed esprime parere favorevole sull'emendamento Urzì 9.5; esprime altresì un parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Paolo Emilio Russo 9.02, purché riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).
  Passando ad esaminare le proposte emendative riferite agli articoli 10 e 11, formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti un parere contrario, sull'articolo aggiuntivo Rosato 10.01 e sull'emendamento Messina 11.1.
  Per quanto riguarda l'articolo 12, formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti un parere contrario, sull'emendamento Boschi 12.1 e un parere favorevole sull'emendamento Zaratti 12.2; formula un invito al ritiro anche degli emendamenti Casu 12.4 e Cannizzaro 12.6, e un parere favorevole sull'emendamento Mollicone 12.7. Propone l'accantonamento degli articoli aggiuntivi Schifone 12.01 e Iezzi 12.03.
  Passando a trattare le proposte emendative riferite all'articolo 13, formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti un parere contrario, sugli identici emendamenti Mari 13.1, D'Orso 13.2 e Scotto 13.3, sugli emendamenti Roscani 13.4 e Patriarca 13.10, sugli articoli aggiuntivi Schifone 13.01, Cesa 13.02, De Bertoldi 13.03, Dori 13.06 e Giuliano 13.04; propone invece l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Caramanna 13.07.
  Passando all'espressione dei pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 14, invita i presentatori al ritiro degli emendamenti Giuliano 14.4 e Gianassi 14.13, proponendo l'accantonamento dell'emendamento Nevi 14.12.
  Per quanto riguarda gli articoli da 15 a 18 del decreto-legge, formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti un parere contrario, sull'articolo aggiuntivo Gianassi 15.05; esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Varchi 16.01, sull'emendamento Ravetto 18.1 e sull'articolo aggiuntivo del Governo 18.03.
  Passando ad esaminare le proposte emendative riferite all'articolo 19, invita i presentatori al ritiro dell'emendamento Zaratti 19.2, esprime parere favorevole sull'emendamento Russo Paolo Emilio 19.3 a condizione che venga riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4) e propone l'accantonamento degli identici articoli aggiuntivi Ilaria Fontana 19.01, Scotto 19.010 e Mari 19.011 nonché dell'articolo aggiuntivo Lampis 19.02. Esprime poi parere favorevole sugli identici articoli aggiuntivi Cangiano 19.08 e Battistoni 19.09 e sull'articolo aggiuntivo del Governo 19.012.Pag. 6
  Esaminando poi le proposte emendative riferite all'articolo 20, invita i presentatori al ritiro degli emendamenti Manzi 20.1, Boschi 20.3, 20.4 e 20.5, Urzi' 20.6 e Boschi 20.10 nonché degli identici emendamenti Russo Paolo Emilio 20.15 e Iezzi 20.20; propone l'accantonamento degli identici emendamenti Sasso 20.7, Rampelli 20.8, Lupi 20.16 e Dalla Chiesa 20.17, oltre che dell'emendamento Lupi 20.27. Formula poi un invito al ritiro, esprimendo altrimenti un parere contrario, sugli emendamenti Mari 20.29 e Congedo 20.28, sugli identici Loizzo 20.30 e Mollicone 20.31, sugli identici Mari 20.32 e Amato 20.33, sugli identici Latini 20.34 e Amorese 20.35, nonché sugli emendamenti Orfini 20.36, Boschi 20.38 e Faraone 20.39. Propone l'accantonamento dell'emendamento D'Attis 20.45 ed esprime parere favorevole sull'emendamento Gebhard 20.46. Invita poi i presentatori al ritiro degli identici articoli aggiuntivi Orfini 20.01, Mari 20.02 e Torto 20.03 nonché dell'articolo aggiuntivo Amato 20.05; propone infine l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Lupi 20.09.
  Passando all'espressione dei pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 21, propone anzitutto l'accantonamento degli identici emendamenti Sasso 21.1 e Cangiano 21.2; formula poi un invito al ritiro, esprimendo altrimenti un parere contrario, sugli emendamenti Boschi 21.3 e Tassinari 21.6.
  Esaminando poi le proposte emendative riferite all'articolo 22, invita i presentatori al ritiro degli emendamenti Gianassi 22.4 e Urzì 22.5 ed esprime parere favorevole sugli identici articoli aggiuntivi Fornaro 22.01 e Zinzi 22.02 a condizione che vengano riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4); propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Giaccone 22.03.
  In relazione al successivo articolo 23, formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'emendamento Penza 23.1.
  Passando all'espressione dei pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 24, invita i presentatori al ritiro degli emendamenti Caparvi 24.3 e Zaratti 24.5 oltre che degli identici emendamenti Scotto 24.6, Mari 24.7 e Alfonso Colucci 24.8; esprime poi parere favorevole sugli emendamenti Foti 24.10 e Giaccone 24.11.
  Quanto ai successivi articoli 25 e 26, formula un invito al ritiro dell'articolo aggiuntivo Stefani 25.04 e degli identici emendamenti Mari 26.1, Scotto 26.2 e Auriemma 26.3, oltre che degli emendamenti Auriemma 26.5, 26.6 e dell'articolo aggiuntivo Carmina 26.01.
  Passando all'espressione dei pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 27, invita i presentatori al ritiro degli identici articoli aggiuntivi Mari 27.01, Baldino 27.02 e Scotto 27.03, nonché degli identici articoli aggiuntivi Mari 27.04, Fontana Ilaria 27.05 e Scotto 27.06. Esprime invece parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Colosimo 27.07.
  Per quanto riguarda le proposte emendative riferite all'articolo 28, propone l'accantonamento degli identici emendamenti Steger 28.5 e Giagoni 28.6 mentre invita i presentatori al ritiro degli identici emendamenti Scotto 28.8 e Boschi 28.9, esprimendo altrimenti un parere contrario; esprime parere favorevole sull'emendamento Bordonali 28.11 a condizione che venga riformulato nei termini riportati in allegato identici a quelli della riformulazione dell'articolo aggiuntivo Pella 28.053 (vedi allegato 4), invitando poi i presentatori al ritiro degli identici emendamenti Alfonso Colucci 28.12, Scotto 28.13 e Mari 28.14, degli emendamenti Orrico 28.15 e Bof 28.27. Propone poi l'accantonamento dell'emendamento Comaroli 28.28 e formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti un parere contrario, sugli identici emendamenti Scotto 28.29, Mari 28.30 e Torto 28.31, nonché sugli identici emendamenti Scotto 28.34 e Mari 28.35. Esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Iezzi 28.36 e Russo Paolo Emilio 28.37, oltre che sugli identici emendamenti Soumahoro 28.38, Zaratti 28.39, Giaccone 28.40, Roscani 28.41 e Bergamini Deborah 28.42, e sull'emendamento Giaccone 28.45. Esprime altresì parere favorevole sull'emendamento Messina 28.46 a condizione che venga riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4), e sull'emendamentoPag. 7 De Luca 28.47. Invita poi i presentatori al ritiro degli emendamenti Curti 28.48 e 28.49 e De Luca 28.50 mentre propone di accantonare l'emendamento Urzì 28.59. Formula dunque un invito al ritiro, esprimendo altrimenti un parere contrario, sugli emendamenti Riccardo Ricciardi 28.60, Alfonso Colucci 28.62, 28.63 e 28.64. Propone l'accantonamento degli identici articoli aggiuntivi Porta 28.01, Caiata 28.02 e Onori 28.03, oltre che dell'articolo aggiuntivo Trancassini 28.05, invitando invece i presentatori al ritiro degli articoli aggiuntivi Zinzi 28.04, Almici 28.06 e Carra' 28.012. Esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Ciancitto 28.015 a condizione che venga riformulato, invitando invece i presentatori al ritiro degli articoli aggiuntivi Mari 28.019, degli identici Zaratti 28.020, Roggiani 28.021 e Deborah Bergamini 28.022, degli articoli aggiuntivi Cannata 28.023, Toni Ricciardi 28.026 e Marino 28.027. Esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Casu 28.028 e propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Iezzi 28.029. Invita poi i presentatori al ritiro dell'articolo aggiuntivo Cavandoli 28.030 proponendo l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Zinzi 28.032; formula un invito al ritiro degli articoli aggiuntivi Tassinari 28.045 e Rizzetto 28.040 mentre esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Pella 28.053 a condizione che venga riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).
  Passando all'espressione dei pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 29, invita i presentatori al ritiro dell'articolo premissivo Baldino 029.01 nonché degli emendamenti Zaratti 29.1, Vaccari 29.5, esprime parere favorevole sull'emendamento Urzì 29.8 e sull'emendamento Molinari 29.9, a condizione che venga riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).
  Esaminando le proposte emendative riferite all'articolo 30, esprime parere favorevole sull'emendamento Urzì 30.1 mentre invita i presentatori al ritiro dell'emendamento Evi 30.2. Passando all'espressione dei pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 31, esprime parere favorevole sull'emendamento Cerreto 31.1 a condizione che venga riformulato.
  Per quanto riguarda le proposte emendative riferite agli articoli da 32 a 36, invita i presentatori al ritiro dell'emendamento Zaratti 32.1 proponendo l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Frijia 32.02; invita poi i presentatori al ritiro degli emendamenti Russo Paolo Emilio 33.4, D'Alessio 34.1, Enrico Costa 34.2 e 34.3 e Zaratti 36.1, esprimendo invece parere favorevole sull'emendamento Barelli 36.2.
  Passando all'espressione dei pareri sulle proposte emendative riferite agli articoli da 37 a 39, invita i presentatori al ritiro dell'emendamento Andrea Rossi 37.1, degli identici Iezzi 37.2, Semenzato 37.3, Russo Paolo Emilio 37.4 e Perissa 37.5 oltre che dell'emendamento Soumahoro 38.3 e dell'emendamento Schullian 39.1, esprimendo altrimenti un parere contrario. Esprime invece un parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Nevi 39.01.
  Per quanto concerne le proposte emendative riferite all'articolo 40, formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, sugli articoli aggiuntivi Simiani 40.01 e 40.03, proponendo invece l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Fabrizio Rossi 40.02.
  Passando all'espressione dei pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 41, invita i presentatori al ritiro dell'emendamento Berruto 41.1 esprimendo invece parere favorevole sull'emendamento Perissa 41.2 a condizione che venga riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).
  Esaminando l'ultima parte del fascicolo degli emendamenti, invita i presentatori al ritiro degli identici emendamenti Mari 42.2, Barzotti 42.3 e Scotto 42.4, dell'articolo aggiuntivo Alfonso Colucci 42.06 e degli emendamenti Grippo 43.1, Zaratti 43.2 e Soumahoro 43.3; esprime parere favorevole sull'emendamento del Governo 43.4 mentre invita i presentatori al ritiro dell'articolo aggiuntivo Grippo 43.01.

  Walter RIZZETTO, presidente, dispone l'accantonamento delle proposte emendative per le quali vi sia una indicazione in tal senso dei relatori.

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  La Sottosegretaria Lucia ALBANO, nel formulare complessivamente un parere conforme a quello dei relatori, chiede che vengano accantonati alcuni emendamenti sui quali i relatori hanno formulato un invito al ritiro. In particolare, chiede anzitutto l'accantonamento degli emendamenti Tucci 2.1 e Calderone 2.10.

  Filiberto ZARATTI (AVS) sottolineando come non vi sia accordo tra i relatori di maggioranza e il Governo, e considerando che sembrano essere più di due gli emendamenti dei quali il Governo chiede l'accantonamento nonostante la contrarietà dei relatori, chiede che si sospenda la seduta in modo da consentire alla maggioranza di chiarire il quadro degli emendamenti che possono essere esaminati.

  Walter RIZZETTO, presidente, accoglie la richiesta e sospende la seduta.

  La seduta, sospesa alle 18.10, è ripresa alle 18.35.

  La Sottosegretaria Lucia ALBANO fa presente che nelle riunioni informali che si sono svolte, era stato richiesto di approfondire l'esame di alcune proposte emendative, principalmente di opposizione. Per venire incontro a tale richiesta, ha convenuto con i relatori, durante la sospensione della seduta, di richiedere l'accantonamento di alcuni emendamenti.

  Edoardo ZIELLO (LEGA), relatore per la I Commissione, anche a nome della collega Tenerini, relatrice per la XI Commissione, alla luce delle interlocuzioni avvenute con il Governo nel corso della sospensione della seduta, rivedendo il parere precedentemente espresso, chiede che sia disposto l'accantonamento degli emendamenti Tucci 2.1, Calderone 2.10, Carotenuto 3.7, dell'articolo aggiuntivo Barzotti 3.02, dell'emendamento Patriarca 13.10, degli articoli aggiuntivi Amato 20.05 e Ciancitto 28.015, nonché dell'emendamento Nevi 39.01.

  La Sottosegretaria Lucia ALBANO esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Walter RIZZETTO, presidente, dispone l'accantonamento delle predette proposte emendative.

  Alfonso COLUCCI (M5S), intervenendo sull'ordine dei lavori, sottolinea come ad inizio seduta avesse appreso con profondo rammarico della quasi totale contrarietà dei relatori nei confronti delle proposte emendative presentate dal suo gruppo. Tuttavia ritiene che la richiesta di accantonare alcune di tali proposte sia segnale positivo ed auspica che si possa svolgere un lavoro collaborativo e non demolitorio.

  Walter RIZZETTO, presidente, sottolinea come l'intervento della rappresentante del Governo andasse proprio in tale direzione.

  Maria Elena BOSCHI (A-IV-RE) chiede preliminarmente di conoscere quando le proposte di riformulazione annunciate dal relatore Ziello saranno poste a disposizione delle Commissioni.

  Walter RIZZETTO, presidente, assicura che le proposte di riformulazione saranno condivise con i commissari nel corso della seduta, non appena le stesse saranno disponibili.

  Maria Elena BOSCHI (A-IV-RE) intervenendo sull'articolo premissivo a sua prima firma 01.03, non condivide l'ottimismo del collega Colucci sottolineando come i pareri resi non soddisfino le aspettative che si erano create a seguito della richiesta rivolta ai gruppi di segnalare le proposte emendative ritenute più significative. Ritiene infatti che tale richiesta avrebbe dovuto essere prodromica ad un maggior approfondimento delle proposte segnalate al fine di consentirne un loro accoglimento. Constata invece che, al netto di qualche richiesta di accantonamento, la disponibilità dei gruppi di opposizione di acconsentire alle segnalazioni non sia stata corrisposta da altrettanta disponibilità da parte del Governo a valutare favorevolmente le proposte segnalate.
  Per quanto attiene alla proposta premissiva in discussione, volta a prevedere Pag. 9l'istituzione di un Fondo per il finanziamento del rinnovo della contrattazione collettiva nazionale per il settore pubblico, precisa che il suo gruppo era consapevole che la stessa, in ragione della sua onerosità, non avrebbe potuto riscontrare un parere favorevole. Precisa tuttavia di averla voluta segnalare per porre l'attenzione su un tema importante in previsione della predisposizione da parte del Governo, subito dopo la pausa estiva, del disegno di legge di bilancio per il 2024.
  Preannuncia inoltre che sul tema il suo gruppo presenterà anche un ordine del giorno nel corso dell'esame in Assemblea.

  Arturo SCOTTO (PD-IDP) chiede di poter sottoscrivere, anche a nome della collega Bonafè, l'articolo premissivo Boschi 01.03, sottolineando di aver presentare una proposta emendativa simile e richiamando quanto già affermato nel corso dell'esame del precedente decreto legge in materia di pubblica amministrazione, evidenzia l'importanza di intervenire rapidamente sui contratti collettivi nazionali del pubblico impiego.
  Ritiene infatti che la vicenda relativa al rinnovo della contrattazione collettiva nazionale per il comparto del pubblico impiego sia una vicenda sospesa da troppo tempo alla quale la maggioranza è chiamata a fornire le opportune risposte.

  Filiberto ZARATTI (AVS) intervenendo sull'ordine dei lavori, sollecita la rappresentante del Governo a fornirgli i chiarimenti richiesti, nel corso delle riunioni informali intervenute tra i gruppi e il Governo, in merito al comma 4 dell'articolo 1 del decreto-legge in esame che reca una interpretazione autentica del comma 5 dell'articolo 42 della legge n. 124 del 2007.
  Ciò premesso, sottoscrive, anche a nome del collega Mari, l'articolo premissivo Boschi 01.03 che riguarda la fondamentale questione del rinnovo dei contratti di lavoro nel settore pubblico ed evidenzia l'importanza di un rinnovo della contrattazione, in un periodo in cui l'inflazione sta erodendo sempre maggiormente i salari.
  Ritiene quindi che sarebbe stato necessario valutare con attenzione anche gli emendamenti di opposizione che comportano oneri di spesa su una materia così delicata, mentre constata con disappunto che quasi tutte le proposte emendative che hanno riscontrato il parere favorevole del Governo e dei relatori sono state presentate da colleghi della maggioranza.
  In proposito ritiene tale modalità di lavoro sia irrituale evidenziando come, mentre la maggioranza può ricorre a molteplici strumenti, l'attività emendativa dovrebbe essere appannaggio principalmente delle opposizioni che, attraverso di essa possono intervenire sui testi dei provvedimenti. Sottolineando quindi come la durata della legislatura sia ancora sufficientemente lunga, ritiene che sarebbe opportuno discutere sulla questione ed auspica che maggioranza e Governo possano modificare le proprie modalità di lavoro.

  Alfonso COLUCCI (M5S) ricollegandosi a quanto chiesto dal collega Scotto, ritiene che prima di entrare nel merito del provvedimento, sia opportuno evidenziare alcune eccezioni che attengono alla correttezza del testo. Sottolinea infatti come l'articolo 1, comma 4, del decreto legge in esame contenga una norma di interpretazione autentica ed evidenzia che l'introduzione di una tale tipologia di norme presuppone un contrasto dottrinale e di giurisprudenza che invece nel caso in esame non riscontra.
  Rileva altresì che la lettera circolare del 20 aprile del 2001 dei Presidenti di Camera e Senato sulle regole e raccomandazioni per la formulazione tecnica dei testi legislativi prevede che le disposizioni con le quali si intende interpretare autenticamente una norma devono risultare dalla rubrica dell'articolo al fine di far conoscere chiaramente la natura della norma e sottolinea come pertanto la disposizione in esame non tenga in considerazione tali indicazioni.
  Ricorda inoltre che una norma di interpretazione autentica ha efficacia retroattiva e che quindi rappresenta un'eccezione rispetto ai principi generali.

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  Le Commissioni respingono l'articolo premissivo Boschi 01.03 ed approvano l'emendamento del Governo 1.18 (vedi allegato 5).

  Walter RIZZETTO, presidente, ricorda che l'emendamento Lucaselli 1.16 è accantonato.

  Le Commissioni approvano gli identici emendamenti D'Attis 1.13 e Faraone 1.15 (vedi allegato 5) e respingono gli identici articoli aggiuntivi Mari 1.01 e Scotto 1.02.

  Filiberto ZARATTI (AVS) reitera la richiesta di chiarimenti in merito al comma 4 dell'articolo 1 del decreto-legge in esame rivolta alla rappresentante del Governo sottolineando come ritenga fondamentale che sul punto gli sia garantita una risposta.

  Walter RIZZETTO, presidente, prende atto che in questo momento la rappresentante del Governo non intende intervenire e sottolinea come le Commissioni siano già in fase di votazione dell'articolo aggiuntivo Alfonso Colucci 1.022.

  Alfonso COLUCCI (M5S) intervenendo sull'articolo aggiuntivo a sua firma 1.022 invita i relatori e la rappresentante del Governo a svolgere sulla proposta in esame un supplemento di riflessione.
  Fa presente che l'articolo aggiuntivo è volto a rafforzare la capacità amministrativa delle amministrazioni pubbliche e prevede che, per far fronte alle eccezionali esigenze di personale della pubblica amministrazione, le graduatorie dei concorsi pubblici in scadenza o già scadute entro il 31 dicembre 2023, siano prorogate al 31 dicembre 2024.

  Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Alfonso Colucci 1.022.

  Arturo SCOTTO (PD-IDP) intervenendo sull'articolo aggiuntivo a sua prima firma 1.04, chiede alla rappresentante del Governo ed ai relatori di effettuare una ulteriore riflessione, anche attraverso l'accantonamento, su una proposta che, con risorse limitate, è volta rafforzare la capacità amministrativa delle amministrazioni pubbliche e che quindi appare assolutamente in linea con l'intento perseguito dal decreto-legge in esame.

  Edoardo ZIELLO (LEGA), relatore per la I Commissione, anche a nome della collega Tenerini, relatrice per la XI Commissione, non condivide la richiesta di accantonamento dell'articolo aggiuntivo Scotto 1.04.

  Le Commissioni respingono gli identici articoli aggiuntivi Mari 1.03, Scotto 1.04 e Alfonso Colucci 1.020.

  Patty L'ABBATE (M5S) sottoscrive l'articolo aggiuntivo Mari 1.05.

  Maria Elena BOSCHI (A-IV-RE) sottoscrive l'articolo aggiuntivo Mari 1.05 condividendone l'intento di rafforzamento della capacità amministrativa delle amministrazioni pubbliche e ritiene che il Governo e i relatori dovrebbero valutare con maggiore attenzione le identiche proposte emendative in esame.

  Le Commissioni respingono gli identici articoli aggiuntivi Mari 1.05, Scotto 1.06 e Alfonso Colucci 1.021.

  Arturo SCOTTO (PD-IDP) illustra l'articolo aggiuntivo a sua prima firma 1.09 sottolineandone l'importanza ed evidenziando che la disposizione da esso recata è attesa da migliaia di persone. Rileva infatti che nel corso degli anni le amministrazioni pubbliche sono divenute una riserva di precariato e che la proposta in esame è volta a prevedere la stabilizzazione del personale di numerosi settori della pubblica amministrazione. Chiede pertanto di accantonare l'articolo aggiuntivo in discussione al fine di una ulteriore riflessione.

  Francesco MARI (AVS) sottolinea come il mancato accoglimento dell'articolo aggiuntivo a sua prima firma 1.07, identico agli articoli aggiuntivi Alfonso Colucci 1.08 e Scotto 1.09, creerebbe un significativo danno alla pubblica amministrazione. Rileva infatti che la proposta in esame è volta Pag. 11ad impedire che la pubblica amministrazione perda la possibilità di avvalersi di personale formato e con esperienza e che si creino negli organici delle vacanze nel periodo compreso tra la fine dell'utilizzo di tali risorse e quello di assunzione di personale a seguito dell'espletamento di nuovi concorsi.
  Condivide quindi la richiesta di accantonamento già avanzata dal collega Scotto.

  Edoardo ZIELLO (LEGA), relatore per la I Commissione, anche a nome della collega Tenerini, relatrice per la XI Commissione, non condivide la richiesta di accantonamento degli identici articoli aggiuntivi Mari 1.07, Alfonso Colucci 1.08 e Scotto 1.09.

  Le Commissioni respingono gli identici articoli aggiuntivi Mari 1.07, Alfonso Colucci 1.08 e Scotto 1.09.

  Arturo SCOTTO (PD-IDP) pone in rilievo l'importanza per il suo gruppo del tema oggetto dell'articolo aggiuntivo a sua prima firma 1.013, invitando i rappresentanti delle forze di maggioranza a compiere al riguardo una riflessione ulteriore. Segnala che con tale proposta emendativa, attraverso lo stanziamento di adeguate risorse per un piano straordinario di assunzioni presso le amministrazioni dello Stato, si propone di dare una risposta concreta ai pensionamenti che riguarderanno centinaia di migliaia di dipendenti pubblici nei prossimi anni. Dichiara che se le forze di maggioranza adottassero uno strumento di pianificazione per gli anni a venire per chiudere la piaga del precariato ed effettuare nuove assunzioni potrebbero godere del pieno sostegno del suo gruppo. Evidenzia che la proposta emendativa in discussione propone di utilizzare a questo scopo 2 miliardi di euro annui da reperire attraverso la progressiva eliminazione dei sussidi dannosi per l'ambiente attualmente erogati, osservando che in tal modo si darebbe contemporaneamente un sollievo alla pubblica amministrazione e un messaggio importante al Paese. Esprime la preoccupazione che senza interventi in tal senso non sarà più possibile garantire, in mancanza di personale qualificato, prestazioni e servizi fondamentali per la cittadinanza. In conclusione invita ad accantonare l'articolo aggiuntivo in discussione.

  Filiberto ZARATTI (AVS) dichiara il proprio voto favorevole sull'articolo aggiuntivo Scotto 1.013, condividendo l'obiettivo di ringiovanire la pubblica amministrazione e renderla più efficiente. Ritiene utile chiarire che attualmente i sussidi dannosi per l'ambiente sono pari a circa 40 miliardi di euro annui, ribadendo l'assoluto valore strategico del superamento di una normativa che non esita a definire scandalosa e sottolineando che interventi in tal senso rappresenterebbero anche un importante fattore di crescita per l'economia.

  Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Scotto 1.013.

  Arturo SCOTTO (PD-IDP), nell'illustrare l'articolo aggiuntivo a sua prima firma 1.014 che prevede misure per i rinnovi contrattuali dei dipendenti pubblici, ribadisce che l'adeguamento degli stipendi dovrebbe rappresentare il punto di partenza di qualsiasi riforma. Richiamando la discussione in corso presso la Commissione Lavoro sul salario minimo, segnala che in quella sede molti esponenti delle forze di maggioranza, sia pure tardivamente, manifestano l'intenzione di valorizzare i contratti collettivi nazionali di lavoro. Si dichiara pertanto stupito dalla loro chiusura rispetto a una proposta emendativa che riguarda i contratti dei dipendenti pubblici e che fornirebbe una risposta alle richieste provenienti dalle forze sindacali.
  Nel ritenere certo che presto il Governo sarà costretto ad emanare un ulteriore decreto-legge sulla pubblica amministrazione in quanto ha finora portato avanti interventi improvvisati e non strutturali, si dichiara contrariato rispetto ad alcune recenti dichiarazioni del Ministro per la pubblica amministrazione Zangrillo, ribadendo che il reperimento delle risorse per la chiusura dei contratti dei dipendenti pubblici rappresenta un dovere dell'attuale Governo.

Pag. 12

  Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Scotto 1.014.

  Arturo SCOTTO (PD-IDP) segnala che a suo avviso l'articolo aggiuntivo a sua prima firma 1.014 è stato approvato in quanto pochi deputati delle forze di maggioranza hanno espresso un voto contrario.

  Nazario PAGANO, presidente, avendo disposto una verifica della votazione appena svolta, conferma che l'articolo aggiuntivo Scotto 1.014 è stato respinto.

  Arturo SCOTTO (PD-IDP), nel ribadire la sua valutazione sull'esito della votazione, rileva che si è compiuto un atto molto grave, anche nei confronti di coloro che aspettavano risposte da parte del Parlamento.

  Valentina BARZOTTI (M5S), intervenendo sull'ordine dei lavori, segnala di aver chiesto la parola, senza averlo ottenuta, prima che il presidente disponesse la verifica dell'esito della votazione.

  Simona BONAFÈ (PD-IDP) nel sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Ferrari 1.016, dichiara di non capire le ragioni che hanno portato a richiedere il ritiro dello stesso, senza nemmeno proporre un accantonamento per svolgere gli opportuni approfondimenti. Invita pertanto ad un ripensamento al riguardo, ricordando che tale proposta emendativa prevede interventi di formazione e aggiornamento del personale pubblico per il contrasto alla violenza di genere e domestica.

  Maria Elena BOSCHI (A-IV-RE) sottoscrive l'articolo aggiuntivo Ferrari 1.016 e si associa alla richiesta di accantonamento dello stesso, eventualmente al fine di una sua riformulazione, pur dichiarandosi consapevole, anche in base alla sua esperienza di componente del Governo nelle passate legislature, che già sono previsti e attuati interventi di formazione sul tema della violenza di genere e domestica. Si dichiara tuttavia preoccupata che il Parlamento possa dare una risposta negativa rispetto una proposta emendativa che propone di rafforzare le misure esistenti.

  Filiberto ZARATTI (AVS), sottoscrive, anche a nome del collega Mari, l'articolo aggiuntivo Ferrari 1.016.

  Valentina BARZOTTI (M5S) dichiara di sottoscrivere, a nome di tutti i deputati del suo gruppo l'articolo aggiuntivo Ferrari 1.016, sottolineando che la violenza di genere e domestica va contrastata anche con interventi di formazione ad ogni livello.

  Antonio D'ALESSIO (A-IV-RE) sottoscrive l'articolo aggiuntivo Ferrari 1.016.

  Simonetta MATONE (LEGA) in qualità di relatrice sulla proposta di legge recante correttivi al cosiddetto Codice rosso per la violenza domestica e di genere, ricorda che in tale sede i rappresentanti delle forze di opposizione hanno contrastato una misura tesa a velocizzare gli interventi della magistratura al riguardo.

  Aboubakar SOUMAHORO (MISTO) sottoscrive l'articolo aggiuntivo Ferrari 1.016.

  Valentina D'ORSO (M5S), in relazione all'intervento della collega Matone, precisa che la contrarietà del suo gruppo agli interventi correttivi delle norme sul Codice rosso è dovuta ad una valutazione sulla loro inadeguatezza, in quanto si propongono solo misure di carattere procedurale, mentre sarebbero necessari anche interventi di altro tipo, inclusa la dimensione della formazione, come proposto dall'articolo aggiuntivo in discussione.

  Maria Elena BOSCHI (A-IV-RE) fa presente alla collega Matone che non tutte le forze di opposizione hanno assunto la medesima posizione sulla proposta di riforma del Codice rosso.

  Simona BONAFÈ (PD-IDP) sottolinea che la proposta di discussione affronta temi diversi rispetto a quelli richiamati dalla collega Matone.

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  Edoardo ZIELLO (LEGA), relatore per la I Commissione, segnala che le amministrazioni coinvolte hanno motivato la propria contrarietà alla proposta emendativa in discussione a causa della sua formulazione atecnica e della sovrapposizione a misure già attualmente previste. Ricorda, inoltre, che stato approvato dal Governo un disegno di legge sul contrasto alla violenza di genere che sarà presto all'esame del Parlamento.

  Simona BONAFÈ (PD-IDP) ribadisce che si potrebbe procedere ad un accantonamento dell'articolo aggiuntivo Ferrari 1.016 per ragionare su una sua riformulazione. Evidenzia quindi che, se il problema è rappresentato da eventuali criticità del testo, i relatori possono avanzare una proposta di riformulazione che faccia comunque leva su azioni di prevenzione della violenza domestica.

  Nazario PAGANO, presidente, fa presente che l'onorevole Ziello è già intervenuto per motivare il parere contrario.

  Arturo SCOTTO (PD-IDP) interviene sull'ordine dei lavori per sottolineare l'assenza da parte dell'opposizione di qualsiasi atteggiamento pregiudiziale, posto che si tratta di una proposta di buon senso. Chiede quindi l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Ferrari 1.016, rilevando come fino a pochissimi mesi fa il Governo interloquisse maggiormente con l'opposizione. Ricorda a tale proposito che in più di un'occasione la Sottosegretaria Siracusano ha acconsentito ad accantonare proposte emendative dell'opposizione e in alcuni casi si è verificata anche una convergenza su un testo riformulato. Suggerisce pertanto di evitare di procedere alla votazione dell'articolo aggiuntivo, tanto più che il Governo continua a subissare le Commissioni di propri emendamenti, come annunciato da ultimo a mezzo di un sms inviato dagli uffici. Critica l'assenza di rispetto verso le Commissioni riunite da parte del Governo che, pur essendo presente, non ha ritenuto di preannunciare la presentazione di ulteriori proposte emendative.

  Nazario PAGANO, presidente, precisa che in avvio di seduta il collega Rizzetto, presidente per la XI Commissione, ha annunciato la presentazione dell'emendamento 30.3 dei relatori, che è stato posto in distribuzione, fissando il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti alle ore 10 di domani. Precisa dunque che, a differenza di quanto dichiarato dal collega Scotto, non si tratta di un'ulteriore proposta emendativa del Governo. Ritiene quindi di poter porre in votazione l'articolo aggiuntivo Ferrari 1.016. Con riferimento alla richiesta di accantonamento avanzata dall'onorevole Bonafè, precisa altresì che il relatore Ziello ha già motivato il parere contrario espresso. Non vede pertanto ulteriori motivi per non porre in votazione la proposta emendativa.

  Carmela AURIEMMA (M5S) al di là delle diverse posizioni politiche, suggerisce di fare attenzione al messaggio negativo che potrebbe arrivare all'esterno dalla bocciatura dell'articolo aggiuntivo Ferrari 1.016. Ricorda quindi che qualche giorno fa il tribunale di Roma ha emesso una sentenza a suo dire scandalosa sia dal punto di vista giuridico che dal punto di vista culturale, sostenendo che non costituisce reato il palpeggiamento di una ragazzina per pochi secondi. Nel riconoscere le grandi rivoluzioni avvenute nei tribunali in materia di violenza di genere, ritiene tuttavia che anche le sentenze negative vadano commentate. Precisa inoltre che l'articolo aggiuntivo in questione è volto ad intervenire in materia di informazione e aggiornamento del personale coinvolto, compresa la stessa magistratura. Rivolge quindi un appello ai presidenti, ai relatori e al Governo, ribadendo che la bocciatura dell'articolo aggiuntivo Ferrari 1.016 costituirebbe un messaggio devastante.

  Nazario PAGANO, presidente, fa presente che sull'articolo aggiuntivo Ferrari 1.016 rispetto al quale non è suo compito entrare nel merito, ha consentito a tutti di intervenire con la massima democraticità. Chiede comunque nuovamente al relatore Ziello se intenda accedere alla richiesta di accantonamento.

Pag. 14

  Edoardo ZIELLO (LEGA), relatore per la I Commissione, ribadisce la posizione già espressa, che ha ampiamente motivato nell'intervento precedente.

  Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Ferrari 1.016.

  Nazario PAGANO, presidente, ricorda che l'articolo aggiuntivo Paolo Emilio Russo 1.019 è accantonato.

  Le Commissioni approvano l'articolo aggiuntivo 1.018 del Governo (vedi allegato 5).

  Nazario PAGANO, presidente, ricorda che l'emendamento Tucci 2.1 è accantonato.

  Paolo Emilio RUSSO (FI-PPE), anticipando che si tratta dell'unica richiesta che verrà avanzata dal gruppo di Forza Italia, chiede di accantonare l'emendamento Cannizzaro 2.8, ai fini di una sua eventuale riformulazione.

  Edoardo ZIELLO (LEGA), relatore per la I Commissione, si dichiara favorevole alla richiesta di accantonamento.

  La Sottosegretaria Lucia ALBANO concorda con il parere del relatore, dichiarando che verrà svolto un supplemento di istruttoria sull'emendamento in questione.

  Filiberto ZARATTI (AVS) interviene sull'ordine dei lavori ritenendo sconcertante l'atteggiamento del Governo e dei relatori che si dichiarano o meno favorevoli all'accantonamento degli emendamenti indipendentemente dal loro contenuto ma a seconda se essi provengano dall'opposizione o dalla maggioranza. Ritiene che si tratti di una pessima abitudine, che non facilita il buon andamento dei lavori, dal momento che tradisce un atteggiamento preconcetto e una indisponibilità al dialogo. Ritorna quindi sulla richiesta di chiarimenti già avanzata in avvio di seduta e rispetto alla quale non ha ottenuto alcuna risposta. Chiede quindi perché al comma 4 dell'articolo 1 del decreto-legge in esame venga modificata con una disposizione retroattiva la classificazione di segretezza del nostro Paese, definita dall'articolo 42 della legge n. 124 del 2007. Dichiara di non dubitare che vi sia una ragionevolissima spiegazione per tale intervento, ma si domanda per quale motivo si sia deciso di modificare in modo retroattivo con una norma interpretativa, introdotta per di più in un decreto-legge, una materia così delicata che attiene ai livelli di segretezza del nostro Paese.

  Nazario PAGANO, presidente, chiede alla sottosegretaria Albano se sia nelle condizioni di fornire il chiarimento richiesto dall'onorevole Zaratti.

  La Sottosegretaria Lucia ALBANO fa presente che la relazione di accompagnamento al provvedimento in esame chiarisce il contenuto della disposizione, che interviene in materia di declassificazione automatica. Ricorda quindi che l'articolo 42 della legge 3 agosto 2007, n. 124, reca la disciplina delle classifiche di segretezza e che al comma 5, in particolare, è previsto il meccanismo della declassificazione automatica, per cui «La classifica di segretezza è automaticamente declassificata a livello inferiore quando sono trascorsi cinque anni dalla data di apposizione; decorso un ulteriore periodo di cinque anni, cessa comunque ogni vincolo di classifica». Tale disposizione da un lato concerne, senza distinzioni, tutte «le classifiche di segretezza» (che, a mente del comma 3, sono articolate su quattro livelli: segretissimo, segreto, riservatissimo e riservato), dall'altro stabilisce, al primo periodo, che decorso un termine di cinque anni la classifica originariamente apposta è ridotta al livello «inferiore». Aggiunge che una lettura strettamente letterale della norma potrebbe indurre incertezze interpretative in ordine all'applicazione della suddetta regola alla classifica di livello meno elevato, ovvero riservato; a questa, infatti, deve applicarsi la regola generale in quanto riferita a tutte le classifiche, ma sul piano formale manca un livello «inferiore» di classifica. Precisa quindi che, al fine di eliminare ogni incertezza interpretativa, e conseguentemente applicativa, viene quindi operato un Pag. 15intervento di interpretazione autentica, mediante una disposizione di pari rango legislativo, che chiarisce che il comma 5 dell'articolo 42 della legge n. 124 del 2007 si interpreta, nel caso di apposizione della classifica di segretezza riservato, nel senso che dopo cinque anni dall'apposizione la classifica cessa. Trattandosi di norma interpretativa autentica, essa avrebbe efficacia retroattiva, in tal senso risultando compatibile con gli orientamenti costituzionali a tal fine elaborati, giacché non avrebbe portata innovativa rispetto alla norma interpretata, della quale enuncerebbe una delle possibili interpretazioni.

  Filiberto ZARATTI (AVS), nel ringraziare la sottosegretaria per la disponibilità, precisa di aver già letto la relazione di accompagnamento al provvedimento che chiarisce la disposizione da un punto di vista tecnico ma non spiega invece l'intervento dal punto di vista politico. Chiede quindi perché la modifica sia stata fatta proprio adesso e attraverso un decreto-legge omnibus, invece che con un provvedimento ad hoc. Non ritenendo che vi siano motivazioni oscure dietro tale intervento, precisa tuttavia che si dovrebbe dimostrare una maggiore serietà quando si discute dei livelli di sicurezza del Paese e si modifica una norma in maniera retroattiva. Ribadisce quindi che il motivo di tale intervento non è chiarito né nella relazione di accompagnamento né dalla rappresentante del Governo.

  Alfonso COLUCCI (M5S) ricorda di aver cercato di illustrare nel suo intervento precedente le carenze dell'intervento recato dal comma 4 dell'articolo 1 del decreto-legge in esame, che introduce una norma interpretativa in assenza di un conflitto dottrinario sulla materia e per di più con una disposizione di carattere retroattivo. Nell'aggiungere che tale modifica viene introdotta con un decreto-legge, diversamente dal collega Zaratti si chiede a cosa serva o meglio a chi serva la nuova disposizione. Chiede quindi alla Sottosegretaria di chiarire la sostanza giuridica e politica della norma, ritenendo evidente che sia in atto una forzatura che il Governo non intende motivare.

  Walter RIZZETTO, presidente, accogliendo la richiesta avanzata dal deputato Paolo Emilio Russo, sulla quale relatore e rappresentante del Governo si sono detti favorevoli, dispone l'accantonamento dell'emendamento Cannizzaro 2.8. Ricorda inoltre che l'emendamento Cannata 2.3 è stato accantonato.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Lomuti 2.4.

  Valentina D'ORSO (M5S) sollecita un supplemento di riflessione sull'emendamento a sua prima firma 2.5, che intende riprodurre una tipologia di convenzione che il Governo, nella persona del Ministro Nordio, ha già stipulato con la regione Veneto, che fornirà attraverso le graduatorie dei concorsi regionali personale di profilo amministrativo agli uffici giudiziari del Veneto stesso. Fa presente quindi che il suo emendamento intende estendere tale esperienza anche alla Sicilia, consentendo l'accesso alle graduatorie regionali alle amministrazioni statali che abbiano sedi periferiche nella regione. Precisa che figure con competenze amministrative e contabile sono preziosissime non solo negli uffici giudiziari ma anche in altre amministrazioni pubbliche e che il Ministro Nordio dovrebbe essere fiero di aver introdotto per primo tale forma di convenzione. Ribadisce quindi l'invito ad un supplemento di riflessione.

  Le Commissioni respingono l'emendamento D'Orso 2.5.

  Valentina D'ORSO (M5S) fa presente che l'emendamento a sua prima firma 2.6, in maniera analoga al precedente, intende consentire alla Regione Siciliana di attingere alle graduatorie vigenti per quanto riguarda i profili degli istruttori amministrativo-contabili preziosissimi per gli enti locali siciliani per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Nel precisare che tali figure si occupano esattamentePag. 16 di rendicontare i progetti finanziati con fondi europei, si domanda per quale ragione non si sia voluta fare questa operazione di buonsenso nei confronti di comuni che hanno carenze proprio in relazione alle citate competenze. Si appella in particolare alla Sottosegretaria non comprendendo il parere contrario espresso e invitando a superare le eventuali criticità del testo con un supplemento di riflessione. Sottolinea in conclusione che l'emendamento è importante da momento che molti enti locali non riescono a realizzare i progetti del PNRR anche perché mancano le figure amministrative e contabili, aggiungendo che tale intervento è più specifico rispetto al precedente emendamento 2.5 che poteva apparire forse troppo generico.

  La Sottosegretaria Lucia ALBANO fa presente che il parere contrario sull'emendamento D'Orso 2.6 dipende dal fatto che il Ministero della pubblica amministrazione lo ha considerato ultroneo, dal momento che la stipula di accordi per l'accesso alle graduatorie vigenti è già previsto dall'attuale legislazione.

  Le Commissioni respingono l'emendamento D'Orso 2.6.

  Walter RIZZETTO, presidente, ricorda che l'emendamento Calderone 2.10 è stato accantonato. Avverte quindi che gli articoli aggiuntivi Varchi 2.01 e 2.02 sono stati ritirati dai presentatori.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Boschi 3.1 e Scotto 3.2 e 3.6.

  Walter RIZZETTO, presidente, ricorda che l'emendamento Carotenuto 3.7 è stato accantonato.

  Valentina BARZOTTI (M5S) chiede un supplemento di riflessione sull'emendamento Carotenuto 3.12, che interviene sulla necessità di potenziamento dei centri per l'impiego. Ricorda quindi che nel 2019 è stata prevista l'assunzione di oltre 10 mila persone presso i centri per l'impiego e che tuttavia molte regioni non hanno concluso i concorsi. L'emendamento in questione è volto quindi a consentire di coprire i posti scoperti accelerando le assunzioni dal momento che nel mercato del lavoro italiano in sofferenza appare fondamentale una presenza pubblica in grado di allineare la domanda e l'offerta.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Carotenuto 3.12.

  Antonio D'ALESSIO (A-IV-RE) chiede l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo 3.01, a sua prima firma, per consentire al Governo un approfondimento istruttorio.

  La Sottosegretaria Lucia ALBANO concorda con la richiesta di accantonamento.

  Walter RIZZETTO, presidente, concordi i relatori, dispone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo D'Alessio 3.01 e del successivo Barzotti 3.02.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli identici emendamenti Pellegrini 4.2, Graziano 4.3, Zaratti 4.4 e Richetti 4.5, nonché l'emendamento Graziano 4.6.

  Arturo SCOTTO (PD-IDP) interviene sull'emendamento Graziano 4.8, sottolineando preliminarmente come l'articolo 4 del decreto-legge fosse stato sottoposto qualche settimana prima alle Commissioni sotto forma di emendamento ad un precedente decreto-legge, poi ritirato a seguito della ferma contrarietà di metodo delle opposizioni. Alla luce dell'inserimento della riforma in questo decreto-legge, ricorda che l'opposizione ha suggerito che, nello sdoppiamento della figura del Segretario generale della difesa e del responsabile dell'approvvigionamento degli armamenti, e dovendo far sì che uno dei due fosse un civile, almeno si richiedesse che il civile fosse un alto funzionario dello Stato. Rileva che la maggioranza ha scelto il meccanismo dello spoil system classico, accettando che colui che si occupa dell'approvvigionamento degli armamenti possa essere anche un lobbista,Pag. 17 o un ex dipendente del Ministro della difesa attuale. Invita la maggioranza a riflettere su quello che ritiene essere un precedente pericolosissimo.

  Filiberto ZARATTI (AVS) ricorda la discussione svolta dalle Commissioni in occasione del tentativo di introdurre la riforma delle strutture della difesa in un precedente decreto-legge omnibus con un emendamento e rammenta che già allora il suo gruppo si dichiarò disponibile a discutere della riforma delle direzioni generali del Ministero della difesa, purché lo si facesse nelle sedi e con i tempi opportuni. Constata come, nonostante quel dibattito, il Governo abbia comunque inserito una riforma così articolata in un decreto-legge, perseverando diabolicamente nell'errore. Fa presente inoltre che la gestione della direzione armamenti è particolarmente delicata e rilevante in un contesto nel quale la stampa annuncia che l'Italia spenderà circa 6 miliardi per l'acquisto di 200 carri armati Leopard 2 e che il sistema di difesa aerea sarà incrementato con un investimento di 3 miliardi; evidenzia dunque come le scelte attuali riguardino il soggetto che dovrà gestire acquisti per circa 9 miliardi di denaro pubblico che, sottolinea, potrebbe essere destinato a ben altro in una congiuntura sociale e economica nella quale si faticano a prevedere 9 euro l'ora come salario minimo. Dichiara di non contestare il diritto della maggioranza di fare le sue scelte, ma il metodo di intervento, rivendicando il parallelo diritto delle opposizioni a che le decisioni della maggioranza siano assunte in modo trasparente, e non con norme inserite in decreti-legge poi approvati a colpi di fiducia. Conclude ricordando che la democrazia ha i suoi tempi e le sue regole, che devono essere rispettate.

  Federico FORNARO (PD-IDP) stigmatizza l'assenza di dialogo con il Governo che nuovamente inserisce il tema della riforma della difesa in un decreto-legge omnibus, sottraendo il dibattito alla Commissione Difesa; sottolinea che il Governo avrebbe dovuto presentare un decreto-legge apposito o, meglio ancora, un disegno di legge. Passando al contenuto dell'emendamento 4.8, ricorda che esso è volto a prevedere che il Direttore nazionale degli armamenti debba riferire annualmente alle competenti Commissioni parlamentari in merito alla pianificazione finanziaria relativa all'area industriale di interesse della Difesa nonché alle attività di produzione e approvvigionamento dei sistemi d'arma e critica il parere contrario dei relatori e del Governo, invitandoli ad un accantonamento.

  Marco GRIMALDI (AVS) chiede di sottoscrivere l'emendamento Graziano 4.8 e ne rinnova la richiesta di accantonamento. Fa presente che già la normativa vigente prevede che il Segretario generale della difesa possa essere un civile ma che ciò non è mai accaduto nella prassi. Ritiene che l'insistenza del Governo nel proporre questa riforma attraverso decreti-legge sia indice della delicatezza dell'intervento e dell'attuale corsa al riarmo, figlia dell'incapacità di percorrere una strada diplomatica e che il vero rischio di questa modifica risieda nella possibile sottomissione gerarchica del responsabile della spesa al Capo di stato maggiore della difesa, che è il committente degli acquisti. Per questa ragione sottolinea l'esigenza che il Direttore nazionale degli armamenti riferisca annualmente alle Commissioni parlamentari e invita la maggioranza a rivedere la propria posizione su questo emendamento.

  Riccardo RICCIARDI (M5S) nel chiedere di sottoscrivere, a nome del MoVimento 5 Stelle, l'emendamento Graziano 4.8, sottolinea come l'articolo 4 del decreto-legge sia evidentemente volto a rispondere alle esigenze della lobby delle armi e invita il Governo a spiegare per quale ragione si orienti la spesa verso gli armamenti e non verso la sanità o la scuola. Stigmatizza inoltre l'ipocrisia del Governo che ha inserito una riforma del genere all'interno di un provvedimento che è volto anche a dettare misure urgenti per l'organizzazione del Giubileo della Chiesa cattolica per l'anno 2025.

Pag. 18

  Edoardo ZIELLO (LEGA), relatore per la I Commissione, conferma la contrarietà all'emendamento 4.8.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Graziano 4.8.

  Federico FORNARO (PD-IDP) invita il presidente a far ripetere la votazione.

  Nazario PAGANO, presidente, all'esito della ripetizione della votazione, conferma la reiezione dell'emendamento Graziano 4.8.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Sergio Costa 4.9 e Nisini 4.12.

  Nazario PAGANO, presidente, annuncia che l'articolo aggiuntivo Varchi 4.01 è stato ritirato e che l'onorevole Urzì ha accettato la proposta di riformulazione dell'articolo aggiuntivo 4.02, a sua prima firma.

  Le Commissioni approvano l'articolo aggiuntivo Urzì 4.02, come riformulato (vedi allegato 5).

  Walter RIZZETTO (FDI) accetta la riformulazione del suo articolo aggiuntivo 4.03.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano l'articolo aggiuntivo Rizzetto 4.03, come riformulato (vedi allegato 5) e l'emendamento Zaratti 5.11 (vedi allegato 5); con distinte votazioni respingono l'articolo aggiuntivo Manzi 5.02 e gli identici articoli aggiuntivi Mari 5.05 e Caso 5.06, oltre all'articolo aggiuntivo Caso 5.09.

  Nazario PAGANO, presidente, come proposto dai relatori, dispone l'accantonamento degli articoli aggiuntivi Tassinari 5.011 e 5.012 del Governo, con il relativo subemendamento Torto 0.5.012.1, sul quale devono ancora essere espressi i pareri.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'emendamento Boschi 6.1, gli identici emendamenti Mari 6.2 e Scotto 6.3, nonché gli emendamenti Gianassi 6.9 e Malavasi 6.7.

  Walter RIZZETTO (FDI) accetta la riformulazione dell'articolo aggiuntivo 6.01, del quale è primo firmatario.

  Le Commissioni approvano l'articolo aggiuntivo Rizzetto 6.01, come riformulato (vedi allegato 5).

  Toni RICCIARDI (PD-IDP) interviene sull'articolo aggiuntivo 6.05, a sua firma, chiedendo al relatore la motivazione del parere contrario.

  Edoardo ZIELLO (LEGA), relatore per la I Commissione, spiega che la contrarietà all'articolo aggiuntivo deriva dall'accoglimento in Assemblea, nella seduta del 18 maggio 2023, dell'ordine del giorno n. 9/1060-AR/26, riferito al disegno di legge AC. 1060, vertente su analoga materia. Evidenzia inoltre che sull'emendamento è stata registrata una contrarietà da parte del Ministero della salute che, pur apprezzando la finalità della norma, che prevede il riconoscimento di un anno di anzianità di servizio aggiuntivo per ogni anno di servizio svolto presso zone disagiate per almeno un quinquennio continuativo, rileva che dalla stessa derivano oneri non quantificati e per i quali andrebbe indicata idonea copertura.

  Toni RICCIARDI (PD-IDP) ringrazia il relatore per la spiegazione ma sottolinea come a suo avviso l'accoglimento di un ordine del giorno dovrebbe essere ragione per un parere favorevole sull'articolo aggiuntivo e non per un invito al ritiro. Ricorda che l'emendamento prevede un incentivo per il personale sanitario che opera negli ospedali delle zone disagiate, riconoscendogli un anno di anzianità di servizio aggiuntivo per ogni anno di servizio svolto presso zone disagiate per almeno un quinquennio continuativo, al fine di incentivare la partecipazione alle relative procedure selettive e consentire di coprire anche quei posti. Chiede conseguentemente l'accantonamentoPag. 19 dell'emendamento in vista di una sua eventuale riformulazione.

  Edoardo ZIELLO (LEGA), relatore per la I Commissione, si dichiara favorevole all'accantonamento.

  Nazario PAGANO, presidente, dispone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Toni Ricciardi 6.05.

  Valentina BARZOTTI (M5S) illustra l'articolo aggiuntivo Quartini 6.07, volto a prevedere che, nell'ambito della contrattazione collettiva 2023-2025, sia riconosciuta un'indennità speciale al personale medico e sanitario che accetta un incarico in zone disagiate, e ne chiede l'accantonamento.

  Edoardo ZIELLO (LEGA), relatore per la I Commissione, conferma il parere contrario.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli articoli aggiuntivi Quartini 6.07 e Furfaro 6.08 e l'emendamento Bonetti 8.1.

  Nazario PAGANO, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Semenzato 8.2 e annuncia che i proponenti hanno accettato la riformulazione degli identici emendamenti Rubano 8.3 e Schifone 8.4.

  Le Commissioni approvano gli identici emendamenti Rubano 8.3 e Schifone 8.4, come riformulati (vedi allegato 5).

  Valentina BARZOTTI (M5S) illustra l'emendamento Marianna Ricciardi 8.6 che, ai fini del riparto del Fondo per il Piano oncologico nazionale, prevede che le regioni e le province autonome debbano definire interventi per la diagnosi precoce di tumori. Esprime perplessità sul parere contrario della maggioranza evidenziando che si tratta di un intervento non oneroso e chiede spiegazioni ai relatori.

  Edoardo ZIELLO (LEGA), relatore per la I Commissione, conferma il parere contrario evidenziando che già la legge n. 14 del 2023, di conversione del c.d. decreto-legge proroga termini, destina 10 milioni al potenziamento delle strategie e delle azioni per la prevenzione, la diagnosi, la cura e l'assistenza al malato oncologico, come definite dal Piano oncologico nazionale 2023-2027. Sottolinea inoltre che l'attività di prevenzione è già finanziata da capitoli specifici e che gli screening oncologici in argomento sono già previsti dal DPCM 12 gennaio 2017.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Marianna Ricciardi 8.6.

  Federico FORNARO (PD-IDP) sottoscrive l'emendamento Malavasi 8.8, sottolineando come tale proposta emendativa sia il frutto del lavoro dell'intergruppo parlamentare che si occupa di oncologia e come pertanto lo stesso costituisca una proposta trasversale dal contenuto condivisibile.
  Chiede quindi ai relatori ed al Governo di rivedere il parere già espresso o perlomeno la disponibilità ad accogliere un ordine del giorno in Assemblea sulla materia.

  Arturo SCOTTO (PD-IDP) condivide la richiesta del collega Fornaro.

  Edoardo ZIELLO (LEGA), relatore, fa presente di non poter accedere alla richiesta di accantonamento della proposta emendativa in discussione in quanto sulla stessa ha registrato la contrarietà del Ministero dell'economia e delle finanze.

  La Sottosegretaria Lucia ALBANO dichiara la disponibilità del Governo ad accogliere un ordine del giorno in Assemblea che riporti il contenuto dell'emendamento Malavasi 8.8.

  Nazario PAGANO, presidente, prende atto che l'emendamento 8.8 è stato ritirato dai presentatori al fine della presentazione di un ordine del giorno in Assemblea sulla materia.

  Walter RIZZETTO, presidente, propone, anche a nome del presidente Nazario Pagano,Pag. 20 che, con l'assenso dei gruppi di opposizione, le Commissioni proseguano i propri lavori fino intorno alle ore 21, per riprenderli quindi nella giornata di domani al termine della seduta antimeridiana dell'Assemblea.

  Federico FORNARO (PD-IDP) fa presente che lo spazio a disposizione delle Commissioni nella giornata di domani dovrebbe essere molto limitato, essendo previste, subito dopo la commemorazione dell'onorevole Forlani, votazioni.

  Walter RIZZETTO, presidente, ribadisce che se i gruppi di opposizioni dovessero accettare la proposta della presidenza, la seduta potrebbe concludersi per le ore 21.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Di Lauro 8.9 e Sportiello 8.10.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA) chiede di accantonare l'esame dell'articolo aggiuntivo a sua prima firma 8.01 al fine di consentire alla rappresentante del Governo e ai relatori di svolgere una ulteriore riflessione su una proposta che tenta di porre rimedio alla problematica carenza dei medici.

  Edoardo ZIELLO (LEGA), relatore, condivide la richiesta di accantonamento.

  La Sottosegretaria Lucia ALBANO condivide la richiesta di accantonare l'articolo aggiuntivo Comaroli 8.01.

  Nazario PAGANO, presidente, dispone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Comaroli 8.01.

  Federico FORNARO (PD-IDP) chiede se il relatore o la rappresentante del Governo oppure uno dei presentatori possano chiarire il contenuto dell'articolo aggiuntivo Zinzi 8.02, sul quale è stato espresso un parere favorevole al fine poter votare con maggiore consapevolezza.

  Walter RIZZETTO, presidente, ritiene che non vi sia la necessità di illustrare una proposta emendativa con parere favorevole.

  Arturo SCOTTO (PD-IDP) sottolinea come il collega Fornaro abbia avanzato una richiesta logica relativa al merito dell'emendamento in esame. Osserva che, qualora nessuno dei presenti sia in grado di fornire chiarimenti, sarebbe più opportuno accantonarne l'esame.

  Walter RIZZETTO, presidente, precisa che il merito dell'articolo aggiuntivo in esame potrebbe ben essere chiarito in questa sede ma sottolinea come solo pochi minuti fa si è convenuto sull'opportunità di procedere celermente con l'esame delle proposte emendative per concludere la seduta alle ore 21.

  Le Commissioni approvano l'articolo aggiuntivo Zinzi 8.02 (vedi allegato 5).

  Filiberto ZARATTI (AVS) sottolinea come nei rapporti la forma abbia la propria valenza e osserva di non condividere l'accordo proposto dal presidente Rizzetto qualora l'intento ad esso sotteso fosse quello che zittire le opposizioni.
  Evidenziando la serietà che contraddistingue il comportamento dei commissari dei gruppi di opposizione ritiene come il metodo di lavoro imposto dalla maggioranza non conduca molto lontano.

  Walter RIZZETTO (FDI) sottolinea come siano legittime sia la richiesta che una proposta emendativa venga illustrata sia la decisione di non rispondere a tale richiesta e precisa che la proposta di terminare i lavori delle Commissioni alle ore 21 veniva incontro anche alle esigenze di una collega di opposizione che gli aveva chiesto chiarimenti in merito alla tempistica della seduta.

  Federico FORNARO (PD-IDP) sottolinea come la sua richiesta non si possa definire ostruzionistica.

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  Walter RIZZETTO, presidente, ribadisce di aver chiarito che sebbene la richiesta del collega Fornaro fosse legittima, lo è altrettanto la decisione della maggioranza di procedere alla votazione senza fornire risposte a tale richiesta e sottolinea di non aver mai affermato che tale richiesta fosse di natura ostruzionistica.

  Alessandro URZÌ (FDI) ritira l'emendamento a sua firma 9.1.

  Nazario PAGANO, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Iezzi 9.3.

  Arturo SCOTTO (PD-IDP) chiede al collega Urzì di illustrare l'emendamento a sua firma 9.5 sul quale i relatori e la rappresentante del Governo hanno espresso parere favorevole.

  Alessandro URZÌ (FDI) sottolinea come alcuni testi – come anche l'emendamento in esame – siano chiari di per sé e di semplice lettura e pertanto ritiene di non dover aggiungere nulla per illustrare il testo.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Urzi 9.5 (vedi allegato 5).

  Paolo Emilio RUSSO (FI-PPE) accetta la riformulazione proposta dai relatori dell'articolo aggiuntivo a sua prima firma 9.02.

  Le Commissioni approvano l'articolo aggiuntivo Paolo Emilio Russo 9.02, come riformulato (vedi allegato 5) e respingono l'articolo aggiuntivo Rosato 10.01.

  Nazario PAGANO, presidente, avverte che l'emendamento Messina 11.1 è stato ritirato dal presentatore.

  La Sottosegretaria Lucia ALBANO chiede l'accantonamento dell'emendamento Boschi 12.1, al fine di effettuare una ulteriore riflessione sullo stesso.

  Nazario PAGANO, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Boschi 12.1.

  Filiberto ZARATTI (AVS) ringrazia i relatori e la rappresentante del Governo per aver formulato un parere favorevole sull'emendamento a sua prima firma 12.2, sottolineando l'importanza di una norma che interviene, in caso di parità di punteggio nei concorsi, per dare la preferenza al genere meno rappresentato. Ritiene che tale proposta costituisca un piccolo grande passo verso la parità di genere.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Zaratti 12.2 (vedi allegato 5).

  Simona BONAFÈ (PD-IDP) sottoscrive l'emendamento Casu 12.4, chiedendone l'accantonamento per consentire al presentatore, impossibilito a partecipare alla seduta odierna per un piccolo incidente, di illustrare la proposta che tratta una materia che lo stesso segue da diversi anni.

  Edoardo ZIELLO (LEGA), relatore, accede alla richiesta di accantonamento dell'emendamento Casu 12.4.

  Nazario PAGANO, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Casu 12.4. Avverte quindi che l'emendamento Cannizzaro 12.6 è stato ritirato dai presentatori.

  Arturo SCOTTO (PD-IDP) sottoscrive l'emendamento 12.6.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Scotto 12.6 e approvano l'emendamento Mollicone 12.7 (vedi allegato 5).

  Nazario PAGANO, presidente, dispone l'accantonamento degli articoli aggiuntivi Schifone 12.01 Iezzi 12.03, preannunciando che prima del termine della seduta dovrebbe essere disponibile una riformulazione dell'articolo aggiuntivo Iezzi 12.03 e che, appena disponibile, le Commissioni potranno esaminare tale proposta emendativa.

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  Arturo SCOTTO (PD-IDP) illustra l'emendamento a sua prima firma 13.3 relativo alla giustizia amministrativa e ai contratti degli addetti all'ufficio del processo. Evidenzia come tali materie siano particolarmente delicate e rileva come la presenza di personale precario all'interno dell'ufficio del processo costituisca – per chi come lui è affezionato alla cultura della garanzia – un rischio per la democrazia. Rileva infatti che non è possibile prevedere la presenza di personale precario in un settore delicato che riguarda la libertà delle persone.

  Marco GRIMALDI (AVS) chiede di sottoscrivere l'emendamento Zaratti 13.1, identico agli emendamenti D'Orso 13.2 e Scotto 13.3 sottolineando come il suo gruppo ritenga opportuno chiarire che gli addetti all'ufficio del processo potranno veder riconosciuto l'apporto da essi fornito allo smaltimento dell'arretrato giudiziario attraverso la proroga dei loro contratti fino al 31 dicembre 2026.
  Ritiene che su tali identiche proposte emendative sarebbe opportuno effettuare un'ulteriore riflessione e pertanto chiede che le stesse possano essere accantonate.

  Valentina D'ORSO (M5S) si unisce alla richiesta di accantonamento avanzata dal collega Grimaldi sottolineando come a suo avviso sulla sorte del personale addetto all'ufficio del processo l'Esecutivo dovrebbe in primo luogo fare chiarezza con se stesso.
  Osserva infatti che l'atteggiamento del Governo nei confronti di tale personale appare ambiguo in quanto da un lato riconosce – così come fatto da tutti i presidenti di tribunale che in occasione dell'apertura dell'anno giudiziario hanno auspicato la permanenza di tali profili negli uffici giudiziari – il prezioso contributo per lo smaltimento dell'arretrato fornito da queste circa 8.000 risorse ben formate, mentre dall'altro lato non garantisce a questo personale le necessarie certezze.
  Precisa, quindi, che l'emendamento a sua prima firma 13.2 è volto a superare questa ambiguità senza prevedere una stabilizzazione radicale. La proposta infatti dispone che il personale in servizio venga confermato in ruolo fino al 31 dicembre 2026, ovvero fino alla data di scadenza del progetto del PNRR dedicato all'implementazione dell'ufficio del processo.
  Ritenendo inoltre insensato licenziare delle risorse già formate, sottolinea come quella in esame sia una proposta di buon senso ed auspica che il suo intervento abbia suscitato nei colleghi della maggioranza delle riflessioni.
  Ricordando, in fine, come nel corso dell'esame di un atto di sindacato ispettivo presentato dal suo gruppo, il Governo abbia manifestato un'apertura su tale tematica, ribadisce la richiesta di accantonamento dell'emendamento a sua firma, chiedendo comunque di poter almeno conoscere le motivazioni avanzate dal Ministero della Giustizia a supporto del parere contrario.

  Valentina BARZOTTI (M5S) collegandosi all'intervento della deputata D'Orso, ritiene che non sia chiaro l'atteggiamento dell'Esecutivo in merito alle prospettive da offrire a del personale che, attraverso la propria professionalità e competenza, è in grado di favorire l'accelerazione della risoluzione dei procedimenti civili e penali. Sottolinea come le istanze di tale personale debbano essere prese in considerazione dal Governo e ricorda che oltre 2.800 operatori del processo si sono dimessi. Si domanda quindi come intenda procedere l'Esecutivo.

  Antonio D'ALESSIO (A-IV-RE) ritiene che gli identici emendamenti in esame siano volti ad introdurre una norma di buon senso che tiene conto delle richieste di personale avanzate da tutti gli uffici periferici la cui funzionalità ha trovato giovamento dalla presenza di tali figure nei propri organici.

  Carmela AURIEMMA (M5S) ribadisce l'esigenza di non disperdere l'esperienza positiva rappresentata dai circa 8.000 giovani che operano negli uffici per il processo per sopperire alla carenza di personale, segnalando che le difficoltà legate ai tempi di svolgimento dei processi sono incontestabili e riguardano ormai anche la giustiziaPag. 23 amministrativa. Nell'evidenziare il valore delle misure sinora adottate, richiama a titolo esemplificativo l'esperienza del Tribunale di Brescia. Si unisce, pertanto, alle richieste di accantonare gli emendamenti in discussione, ricordando che una giustizia efficiente è nell'interesse di tutti cittadini.

  Davide AIELLO (M5S) si associa alle considerazioni svolte dai colleghi, ricordando che dal Governo erano giunti segnali di apertura, fino a questo momento senza seguito, rispetto alla proroga dei contratti degli addetti agli uffici per il processo. Nel segnalare che altrimenti si rischia un ulteriore rallentamento dei tempi della giustizia, si associa alle richieste di accantonamento per poter svolgere una ulteriore riflessione.

  Nazario PAGANO, presidente, chiede ai relatori come intendano procedere alla luce delle numerose richieste di accantonamento degli identici emendamenti Mari 13.1, D'Orso 13.2 e Scotto 13.3.

  Edoardo ZIELLO (LEGA), relatore per la I Commissione, anche a nome della relatrice per la XI Commissione, conferma il parere precedentemente espresso sugli emendamenti in discussione.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Mari 13.1, D'Orso 13.2 e Scotto 13.3.

  Nazario PAGANO, presidente, avverte che è in distribuzione la riformulazione dell'articolo aggiuntivo Iezzi 12.03 precedentemente accantonato (vedi allegato 4).

  Igor IEZZI (LEGA) accetta la riformulazione dell'articolo aggiuntivo a sua prima firma 12.03 e comunica che esso è sottoscritto anche dal presidente della Commissione Cultura Mollicone.

  Simona BONAFÈ (PD-IDP), intervenendo sull'ordine dei lavori, ricorda che vi era l'accordo di concludere i lavori delle Commissioni entro le 21 e ritiene che occorra un tempo congruo per esaminare una riformulazione complessa come quella proposta per l'articolo aggiuntivo 12.03.

  Walter RIZZETTO, presidente, nel ricordare che sono stati svolti numerosi interventi da parte di deputati dell'opposizione per chiedere chiarimenti sul contenuto delle proposte emendative presentate da esponenti della maggioranza, osserva che l'accordo informale raggiunto in precedenza è stato solo parzialmente rispettato sino a questo momento. Segnala, inoltre, che il testo della proposta di riformulazione dell'articolo aggiuntivo 12.03 è a disposizione dei deputati da almeno 15 minuti.

  Riccardo RICCIARDI (M5S), intervenendo sull'ordine dei lavori, sottolinea che tutti i deputati hanno il pieno diritto di chiedere chiarimenti rispetto alle proposte emendative poste in votazione. Nel ribadire la complessità della proposta normativa che interviene sulla disciplina del Centro sperimentale di cinematografia, evidenza che il modo di procedere prospettato dalla presidenza rappresenta una completa mancanza di rispetto per il ruolo delle opposizioni

  Filiberto ZARATTI (AVS), nel sottolineare che i patti raggiunti sulla conduzione dei lavori devono essere rispettati, reputa risibili gli argomenti utilizzati dal presidente Rizzetto, ricordando che non c'è stato alcun atteggiamento ostruzionistico da parte dei deputati dell'opposizione e che negli ultimi minuti di seduta sono stati effettuate numerose votazioni. Nel ribadire che la complessità della proposta emendativa in discussione rende necessario un approfondimento, osserva che l'intervento del presidente Rizzetto non aiuta a proseguire con serenità l'esame del provvedimento.

  Valentina BARZOTTI (M5S), intervenendo sull'ordine dei lavori, si unisce alle considerazioni svolte rispetto alla complessità della proposta emendativa in discussione e sulla necessità di rinviare alla seduta prevista per la giornata successiva la sua votazione.

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  Antonio D'ALESSIO (A-IV-RE) segnala che solitamente l'esame delle proposte emendative accantonate viene effettuato al termine di quelle su cui è stato espresso il parere e seguendo l'ordine in cui si trovano nel fascicolo. Dichiara di non comprendere le ragioni per le quali si vuole procedere con tanta fretta all'esame dell'articolo aggiuntivo 12.03, rilevando che in tal modo si sta compiendo una forzatura.

  Carmela AURIEMMA (M5S) nel valutare come caustiche le affermazioni del presidente Rizzetto, evidenza come il rispetto degli accordi presi possa contribuire a una maggiore autorevolezza della presidenza.

  Nazario PAGANO, presidente, chiede ai capigruppo di maggioranza di esprimersi rispetta alla discussione in corso.

  Paolo Emilio RUSSO (FI-PPE) invita a superare un approccio che può essere definito ipocrita, segnalando che un importante esponente dell'opposizione con dichiarazioni rilasciate agli organi di informazione ha trasformato l'accantonamento tecnico dell'articolo aggiuntivo 12.03 in un dato politico e quindi ritiene opportuno che il voto su di esso si svolga nella seduta in corso.

  Marta SCHIFONE (FDI) dichiara di condividere le considerazioni svolte dal collega Russo.

  Igor IEZZI (LEGA) ritiene opportuno procedere con la votazione dell'articolo aggiuntivo a sua prima firma 12.03.

  Arturo SCOTTO (PD-IDP) invita ad agire secondo buonsenso e a dare priorità a quanto accade nelle aule parlamentari rispetto a dichiarazioni fatte al di fuori di tale contesto, comportandosi razionalmente e non spinti dall'emotività. Ribadisce, quindi, la necessità di rispettare gli accordi sui tempi di esame del provvedimento nelle Commissioni e chiede che sia prestata la dovuta attenzione ad un tema rispetto al quale vi sono forti sensibilità.
  Sottolinea che gli studenti del Centro sperimentale di cinematografia si sono in questi giorni trovati di fronte ad un'operazione che incide in maniera pesante sull'articolazione di tale fondazione, ricordando che in tutti gli anni della storia repubblicana ci si è costantemente posti l'obiettivo di tutelare l'autonomia culturale del Centro. Segnalando che è previsto per la mattinata di domani un incontro degli studenti del Centro sperimentale con il presidente della Commissione Cultura, ritiene opportuno rinviare la votazione dell'articolo aggiuntivo 12.03 ad un momento successivo anche per non pregiudicare tale confronto.
  In conclusione, evidenza che le scelte che saranno fatte della maggioranza influiranno sul prosieguo dell'esame del provvedimento e invita ad evitare forzature.

  Edoardo ZIELLO (LEGA), relatore per la I Commissione, intervenendo sull'ordine dei lavori, in merito alle modalità che il presidente Nazario Pagano intenderà applicare con riguardo alla votazione dell'articolo aggiuntivo Iezzi 12.03, richiama il contenuto di un comunicato stampa dell'onorevole Nicola Zingaretti in cui si qualifica l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo in questione, che lottizzerebbe il Centro sperimentale di cinematografia, come una vittoria dell'opposizione. Ricorda che, anche insieme al presidente Rizzetto, si era trovata una sintesi rispetto alle istanze dei colleghi delle opposizioni, fornendo le spiegazioni richieste, con l'ausilio della Sottosegretaria Albano e degli uffici, motivando i pareri espressi e dimostrando disponibilità a fornire le risposte necessarie. Ciò premesso, ritiene che alla luce delle dichiarazioni dell'onorevole Zingaretti e del conseguente clamore mediatico, sull'articolo aggiuntivo Iezzi 12.03 non si possa tornare indietro (commenti del deputato Scotto).

  Filiberto ZARATTI (AVS) nel precisare che da parte sua non avrebbe qualificato l'accantonamento di una proposta emendativa come una vittoria dell'opposizione, rivolgendosi anche al relatore Ziello ricorda che la Camera è composta da oltre Pag. 25400 deputati ognuno dei quali è libero di commentare come meglio crede l'andamento dei lavori parlamentari. Ritiene pertanto inconcepibile che si utilizzi il richiamato comunicato stampa come pretesto per infrangere il patto raggiunto circa l'andamento odierno dei lavori delle Commissioni riunite, sottolineando come il venir meno alla parola data costituisca un grave precedente e costringa l'opposizione a mettere in pratica un atteggiamento ostruzionistico che il provvedimento in esame non richiederebbe. Sottolinea quindi che lealtà e correttezza del metodo imporrebbero di non sacrificare l'accordo raggiunto con le opposizioni per due righe di un comunicato stampa, evitando di commettere un errore gravissimo che avrebbe ripercussioni non soltanto sul provvedimento specifico anche sul complesso dei rapporti reciproci. Nel dichiarare di essersi sempre fidato della parola dei colleghi della maggioranza e di non aver avuto fino a questo momento motivo di lamentala, preannunciando battaglia, fa presente di non voler più stringere accordi con persone che non mantengono i patti.

  Riccardo RICCIARDI (M5S) intervenendo sull'ordine dei lavori, precisato di aver avuto la fortuna di frequentare il centro sperimentale di cinematografia, fa presente che moltissimi allievi stanno dando vita con modalità creative alla loro protesta, richiedendo anche incontri a livello istituzionale con il Ministro Sangiuliano e il presidente Mollicone. Ritiene quindi che si debba mostrare rispetto verso una legittima manifestazione di dissenso che si svolge in maniera corretta senza conseguenze in materia di ordine pubblico. Ciò premesso, considera inaccettabile che si prenda a pretesto un comunicato stampa per troncare la discussione e imporre la votazione di una proposta emendativa che reca il riordino della governance del centro di cinematografia più antico d'Europa. Ritenendo tale atteggiamento irrispettoso nei confronti dei tanti ragazzi che manifestano in maniera civile, sollecita almeno il consueto supplemento di istruttoria.

  Simona BONAFÈ (PD-IDP) nel richiamare il supplemento di istruttoria richiesto dal collega Ricardo Ricciardi, invita la maggioranza al buon senso, sottolineando che quello in esame è un provvedimento complesso che richiede un contributo di analisi da parte di tutti e che pertanto appare irragionevole inasprire il clima. Ritiene che, come avvenuto in sede di esame di altri provvedimenti in materia di pubblica amministrazione, si debba proseguire con il metodo della collaborazione e del rispetto dei patti raggiunti. Evidenzia quindi che nel corso di meno di due ore sono state votate 70 proposte emendative, rilevando come all'opposizione non si possa attribuire un comportamento ostruzionistico ma piuttosto la legittima esigenza di portare il proprio contributo. Sollecita pertanto un supplemento di istruttoria per evitare il venir meno dell'accordo raggiunto, ritenendo strano che si utilizzi il pretesto di un'agenzia di stampa quando da giorni c'è un'evidente tensione sull'argomento. In conclusione rileva che con un blitz viene riformulato un articolo aggiuntivo accantonato che modifica la governance di uno dei centri di cinematografia più importanti d'Italia e d'Europa.

  Toni RICCIARDI (PD-IDP) si appella al presidente Nazario Pagano, del quale ha sperimentato in occasioni precedenti la saggezza e la lucidità di comprendere quando è il momento di trovare un punto di equilibro e al relatore Ziello finora dimostratosi disponibile al dibattito. Nel sottolineare l'inutilità delle notizie di stampa del giorno precedente, tanto più se sono poco intelligenti, riconoscendo l'intempestività del richiamato comunicato, chiede la cortesia di non approfittarne, evitando di innescare un meccanismo che non fa bene ad alcuno.

  Mauro Antonio Donato LAUS (PD-IDP), in qualità di componente della Commissione lavoro, si rivolge in particolare al presidente Rizzetto, invitandolo a seguire il ragionamento che si appresta a svolgere e a segnalargli eventuali salti logici. Fa quindi presente in primo luogo che i presidenti Rizzetto e Nazario Pagano hanno la piena Pag. 26discrezionalità in ordine ai tempi di conclusione della seduta delle Commissioni riunite fintanto che non abbiano raggiunto un accordo con i gruppi e non abbiano fissato un orario preciso di fine dei lavori. In tal caso a suo parere i presidenti sono tenuti a rispettare l'orario concordato, anche considerato che i deputati possono aver preso altri impegni o modificato di conseguenza la propria agenda. In secondo luogo, non considera corretto che una tra le proposte emendative accantonate venga in maniera estemporanea riformulata e posta in votazione. Ritiene in fatti che ciò possa essere fatto soltanto con una forzatura, che tuttavia a suo avviso deve valere la pena, non essendo questo il caso dal momento che la proposta emendativa in questione potrà essere approvata senza alcun dubbio nella giornata di domani.

  Gianni CUPERLO (PD-IDP) dopo l'inesorabile logica del collega Laus che dichiara di condividere, si domanda se via sia la possibilità di trovare una via d'uscita alla discussione in atto. Ricorda quindi che, in merito al mancato rispetto dell'ora concordata per la fine della seduta odierna, una prima motivazione è stato addotta dal presidente Rizzetto, secondo cui ciò era stato determinato dai ripetuti interventi di colleghi dell'opposizione finalizzati alla richiesta strumentale di chiarimenti, che avevano nei fatti comportato il dilatamento dei lavori. Ricorda che successivamente due autorevoli rappresentanti della maggioranza hanno fornito una interpretazione del tutto diversa, citando la dichiarazione di un esponente dell'opposizione che non partecipa ai lavori delle Commissioni riunite e che ha definito una vittoria l'accantonamento della proposta emendativa del collega Iezzi. Tali rappresentanti hanno sostenuto che la maggioranza dovesse dare a tale comunicato una risposta tutta politica, con la immediata approvazione dell'articolo aggiuntivo, per evitare che i giornali di domani qualificassero come una sconfitta la mancata votazione. Ciò premesso, per uscire dalla situazione attuale propone di rinviare a domani la votazione della proposta emendative Iezzi 12.03, che sarà senza alcun dubbio approvata, evitando di venir meno agli accordi raggiunti. Suggerisce quindi ai colleghi di centrodestra di rivolgersi alla libera stampa, al fine di dichiarare pubblicamente che sconfitta non c'è stata, che la maggioranza è coesa e che domani ciò si concretizzerà in un voto monolitico sull'articolo aggiuntivo 12.03. Ritiene che in tal modo si possano mantenere gli impegni assunti, evitando nel contempo lo strappo procedurale e consentendo la ripresa dei lavori nella giornata di domani in un clima sereno.

  Walter RIZZETTO (FDI) fa presente in primo luogo di voler intervenire dai banchi dei deputati in qualità di esponente della maggioranza e non di presidente, per evitare che le sue dichiarazioni siano fraintese. Si rivolge in particolare all'onorevole Cuperlo, il quale ha citato l'inesorabile logica del collega Laus che a suo parere contrasta con la realtà sperimentata nei lavori di Commissione. Precisa quindi di aver raggiunto per le vie brevi un accordo con l'onorevole Bonafè in ordine alla conclusione dei lavori per le ore 21.10 circa, chiedendo non certamente un contingentamento degli interventi ma un'opportuna illustrazione da parte delle opposizioni delle loro motivazioni. Ricorda che da un certo momento in poi si sono succeduti soprattutto da parte degli onorevoli Scotto e Fornaro interventi volti a chiedere ripetutamente spiegazioni che la maggioranza evidentemente non aveva intenzione di fornire e che in quell'occasione si è rivolto informalmente alla collega Bonafè per sottolinearle la situazione (commenti del deputato Fornaro). Nel chiedere ripetutamente al collega Fornaro di consentirgli di concludere, aggiunge che su alcuni degli ultimi emendamenti sono intervenuti sei o sette esponenti dell'opposizione. Nel precisare che si tratta di comportamenti del tutto legittimi, considera altrettanto chiaro che l'accordo tentato non determinava problematiche o controindicazioni circa la votazione dell'articolo aggiuntivo Iezzi 12.03, tanto è vero che diversi deputati dell'opposizione alle ore 20.45 avevano chiesto il testo della riformulazione per poterlo valutare. Considerato che la gran parte dei presenti fa politica da molti anni, ritiene Pag. 27ovvio per tutti che se i colleghi della minoranza chiedono ripetutamente le stesse spiegazioni ciò tradisce l'intento di dilatare i tempi concordati. Ravvisando l'opportunità di tenere una riunione degli Uffici di presidenza delle Commissioni riunite al fine di concordare il prosieguo dei lavori, si dichiara comunque disponibile a proseguire anche fino a tarda notte.

  Nazario PAGANO, presidente, concorda sull'opportunità di svolgere una riunione degli degli Uffici di presidenza delle Commissioni riunite.

  Federico FORNARO (PD-IDP) chiede di intervenire essendo stato chiamato in causa direttamente dal presidente Rizzetto. Precisato quindi che la sua richiesta di chiarimenti in merito ad una proposta emendativa all'esame delle Commissioni riunite ha comportato al massimo una trentina di secondi di ritardo, considera intellettualmente scorretto utilizzare quell'intervento come motivazione del mancato rispetto dell'accordo. Nel far presente che la sua intenzione del tutto legittima era di comprendere se la disposizione riguardasse soltanto i dirigenti apicali o meno, fa presente che in circa tre ore di seduta è stato esaminato un quinto delle proposte emendative totali. Sottolinea inoltre che l'accordo avrebbe dovuto riguardare non soltanto l'orario di conclusione dei lavori ma anche le proposte emendative di cui concludere l'esame, evidenziando che se all'onorevole Bonafé fosse stato esplicitato che l'intenzione era quella di arrivare fino alla votazione dell'articolo aggiuntivo Iezze 12.03, certamente la risposta sarebbe stata negativa. Esorta quindi la maggioranza ad evitare di far venire meno l'accordo raggiunto, ricordando che oltre al decreto-legge in esame, in Commissione e in Assemblea, vi sono altri provvedimenti, a cominciare da quello in materia di salario minimo previsto presso la Commissione lavoro nella giornata di domani.

  Nazario PAGANO, presidente, sospende la seduta, per consentire lo svolgimento della riunione degli Uffici di presidenza delle Commissioni riunite.

  La seduta, sospesa alle 22.05, è ripresa alle 22.35.

  Nazario PAGANO, presidente, comunica che è stato presentato il subemendamento 0.18.03.1 dei relatori (vedi allegato 2), volto a modificare l'articolo aggiuntivo 18.03 del Governo. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 22.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 22.15 alle 22.35.