CAMERA DEI DEPUTATI
Venerdì 21 luglio 2023
147.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 2

SEDE REFERENTE

  Venerdì 21 luglio 2023. — Presidenza del presidente Mauro ROTELLI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Federico Freni.

  La seduta comincia alle 12.

DL 61/2023: Interventi urgenti per fronteggiare l'emergenza provocata dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023.
C. 1194-A Governo.
(Esame e conclusione).

  La Commissione avvia l'esame del provvedimento in titolo.

  Mauro ROTELLI, presidente, in assenza di obiezioni, dispone l'attivazione del sistema di ripresa a circuito chiuso.
  Fa presente che la seduta odierna è convocata a seguito del rinvio in Commissione del provvedimento deliberato dall'Assemblea nella seduta di giovedì 20 luglio 2023. Ricorda che la richiesta di rinvio è limitata al comma 10 dell'articolo 20-ter, inserito nel testo a seguito dell'approvazione del subemendamento 0.20.010.14 Simiani nella nuova formulazione, al fine di procedere a una valutazione compiuta degli effetti finanziari della disposizione, alla luce di una nota della Ragioneria generale dello Stato preannunciata nella seduta dell'Assemblea di ieri e successivamente pervenuta e trasmessa a tutti i gruppi e a tutti i deputati (vedi allegato 1).
  Rileva che nella nota della Ragioneria si segnala che tale norma, negli attuali termini, determina oneri a carico della finanza pubblica privi di copertura finanziaria ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione.
  Avverte quindi che è stato presentato l'emendamento 20-ter.1 del relatore, che sopprime il comma 10 dell'articolo 20-ter (vedi allegato 2).

  Il Sottosegretario Federico FRENI esprime parere favorevole sull'emendamento 20-ter.1 del relatore.

  Marco SIMIANI (PD-IDP) ricorda che sul decreto in esame, si è svolto un intenso lavoro, caratterizzato da una discussione franca e seria e in molti casi anche collegiale, sottolineando in particolare che il contenuto del subemendamento a sua prima Pag. 3firma 0.20.0100.14 è stato condiviso pressoché dall'intera Commissione, pur con una limitata modifica introdotta a seguito della proposta di riformulazione avanzata dal rappresentante del Governo.
  Ricorda che sull'argomento la discussione si è così conclusa e l'opposizione si è riservata di comprendere, attraverso la presentazione di ordini del giorno, quale fosse realmente l'intenzione del Governo con riguardo all'attività commissariale e subcommissariale e al loro coinvolgimento nella ricostruzione.
  Ricorda altresì che, con riguardo alla ventilata mancanza di copertura finanziaria della disposizione approvata, in sede di Commissione Bilancio il Sottosegretario ha rilevato che si stava provvedendo ad una limatura del testo, sottolineando ripetutamente la necessità di non sbagliare e precisando che i subcommissari avrebbero potuto avvalersi delle strutture tecniche se queste ultime non fossero state a carico della finanza pubblica. Nel rammentare che sul parere espresso dalla Commissione Bilancio la maggioranza si è espressa in senso favorevole mentre il Partito democratico si è astenuto, aggiunge che si è successivamente avviato l'esame in Assemblea, con una discussione franca che ha riguardato non soltanto le questioni economiche ma anche le motivazioni del disastro verificatosi con le alluvioni e dunque della questione ambientale che appare ormai prioritaria.
  Ricorda inoltre che la Commissione Ambiente è stata successivamente convocata per un Ufficio di presidenza che avrebbe dovuto avere per oggetto l'organizzazione dei lavori della prossima settimana e che si è trovato ad affrontare una questione del tutto diversa, relativa alla mancanza di copertura finanziaria del subemendamento a sua prima firma 0.20.0100.14.
  Tutto ciò premesso, ritiene quindi inaccettabile la proposta emendativa del relatore, volta ad escludere il rapporto del subcommissario non soltanto con la struttura tecnica, ma anche con il comitato istituzionale che è finalizzato a raccordare il lavoro di tutti i soggetti territorialmente interessati. Aggiunge che sul subemendamento il relatore si era espresso in senso favorevole purché il testo fosse riformulato con alcune precisazioni.
  Chiede dunque alla maggioranza un ripensamento, ribadendo che si tratta di un fatto grave destinato ad avere ripercussioni anche sui rapporti interni alla Commissione. Invita quindi il relatore a ritirare l'emendamento appena presentato, al fine di collaborare alla modifica del testo approvato.

  Angelo BONELLI (AVS), nel prendere atto della nota proveniente dalla Ragioneria generale, rammentando che il relatore si era espresso in senso favorevole sul subemendamento del collega Simiani, chiede alla maggioranza se la proposta soppressiva appena presentata dal relatore sia da intendersi come la manifestazione di un mutamento di valutazione politica. Dichiara che se fosse stato dalla parte della maggioranza e si fosse trovato di fronte un problema analogo, egli ne avrebbe discusso con l'opposizione al fine di individuare una soluzione condivisa che salvasse comunque una disposizione sulla quale la stessa maggioranza si era detta favorevole. Ritiene che tale strada sia ancora percorribile, dal momento che si potrebbe ritirare la proposta emendativa soppressiva per sostituirla con una integrativa, che modifichi il testo al fine di chiarire che le strutture tecniche dei sub-commissari non comportano oneri per la finanza pubblica o prevedendo che tali oneri siano a carico delle amministrazioni locali.
  Nel ritenere quindi che la proposta del relatore indichi un ripensamento politico, esprime la convinzione che la disposizione oggetto di discussione, che è stata condivisa dalla Commissione, rappresenti una proposta saggia volta a coinvolgere nel processo ricostruttivo dei territori colpiti anche le amministrazioni locali. In conclusione, a suo avviso, quanto sta accadendo dimostra la volontà del Governo di non coinvolgere gli enti locali quale parte attiva nella ricostruzione dei loro territori.

  Tommaso FOTI (FDI), relatore, ritiene necessario precisare in primo luogo, con Pag. 4riguardo agli aspetti della tecnica parlamentare, che per consentire la riformulazione di una proposta emendativa il relatore deve necessariamente esprimere un parere favorevole. Considera quindi strumentali i riferimenti dei colleghi al parere espresso in merito al subemendamento Simiani 0.20.0100.14. In secondo luogo, sottolinea che si è verificato un disguido, in quanto è stata fraintesa la riformulazione di tale subemendamento, che era volta a sostituire l'intero subemendamento, essendo riferita al comma 9 dell'articolo 20-ter, introdotto dalla proposta emendativa 0.20.0100 del Governo, e non invece al comma 9 del subemendamento 0.20.0100.14, al fine di precisare che i subcommissari sono individuati nei Presidenti delle regioni interessate, e che, pertanto, è stata approvata una versione del subemendamento Simiani 0.20.0100.14 messa in distribuzione che era differente rispetto alla riformulazione concordata con il Governo. Aggiunge che successivamente, sul testo così come approvato, è intervenuta la nota della Ragioneria Generale dello Stato che ha imposto il rinvio dell'esame in Commissione e la presentazione della proposta emendativa soppressiva. Rileva che indubbiamente la soluzione avrebbe potuto essere diversa, ma che in quest'ultimo caso sarebbe venuta meno la coerenza rispetto alla ratio dell'effettiva proposta di riformulazione del subemendamento Simiani 0.20.0100.14. Fa presente che quando si esaminano oltre duecento emendamenti e si propongono decine di riformulazioni può capitare che non si riesca ad esplicitare sempre correttamente dal punto di vista formale la propria volontà. Esclude però che la maggioranza abbia inteso cambiare le carte in tavola e respinge letture diverse da parte dell'opposizione.

  Marco SIMIANI (PD-IDP) ritiene che il relatore stia prendendo in giro i componenti della Commissione.

  Tommaso FOTI (FDI), relatore, invita l'onorevole Simiani a non lanciare accuse infondate, ribadendo di aver già spiegato molto chiaramente quanto accaduto ieri.

  Angelo BONELLI (AVS) osserva che comunque le spiegazioni offerte dal relatore non hanno convinto l'opposizione.

  Ilaria FONTANA (M5S) invita il relatore a mantenere la calma, evidenziando che si sarebbe aspettata dalla maggioranza un diverso atteggiamento per il rinvio del provvedimento in Commissione. Dichiara che a fronte della nota della Ragioneria generale dello Stato si sarebbe aspettata da parte del relatore una proposta di riformulazione del comma 10, non la sua soppressione, anche tenuto conto che si tratta di una disposizione votata dalla Commissione all'unanimità, con parere favorevole di relatore e Governo, che aveva anche superato il vaglio della Commissione bilancio. Ritiene che dell'ennesimo corto circuito nei rapporti tra il Governo e la sua maggioranza faccia le spese una delle poche disposizioni del decreto-legge che, finalmente, metteva al centro degli interventi gli enti locali. Ribadisce l'opportunità della disposizione che ora si vuole sopprimere e stigmatizza l'atteggiamento del relatore che non manifesta alcuna volontà di proporre una diversa formulazione per rispondere alle censure dalla Ragioneria. In conclusione, si dichiara contraria all'emendamento del relatore per il metodo e nel merito, ritenendo che ciò sia tanto più grave quando si esamina un provvedimento che non dovrebbe essere divisivo in quanto volto al sostegno a popolazioni colpite da calamità.

  Gianangelo BOF (LEGA) ritiene che la confusione che ha portato all'approvazione della disposizione non corretta derivi dal fatto di aver individuato i sub-commissari nei presidenti delle regioni; evidenzia infatti che le competenze su assetto del territorio e protezione civile sono già delle regioni che in merito concorrono con lo Stato e che pertanto i presidenti delle regioni già hanno le strutture tecniche per poter gestire queste competenze. Ritiene che se invece dei presidenti delle regioni si fossero individuati altri sub-commissari, sarebbe stato chiaro che occorreva anche dotare i sub-commissari di una struttura tecnica per poter svolgere le funzioni e Pag. 5sarebbe stato altrettanto palese che ciò avrebbe determinato un costo per lo Stato. Ciò non è accaduto con la previsione dei presidenti delle regioni e la ragioneria dello Stato non ha potuto fare altro che rilevare che a fronte della previsione di una struttura tecnica in una legge statale ci vogliono risorse statali per garantirne il funzionamento.

  Roberto MORASSUT (PD-IDP), premettendo di non aver partecipato alla seduta nella quale è stato approvato il subemendamento come riformulato, rileva che il decreto-legge interviene dopo due mesi dagli eventi alluvionali e che è responsabilità del Parlamento assumere decisioni condivise per aiutare le popolazioni coinvolte. Fa presente che il parere della ragioneria dello Stato sul comma 10 dell'articolo 20-ter segnala che la norma negli attuali termini determina oneri a carico della finanza pubblica privi di copertura finanziaria ed evidenzia che l'espressione «negli attuali termini» sembra sollecitare il legislatore a individuare una diversa formulazione. Propone di aggiungere che si farà fronte agli oneri nell'ambito delle risorse ordinariamente disponibili, ed evidenzia che se la maggioranza non si impegna per una riformulazione è perché la contrarietà al comma 10 non è tecnica ma politica.

  Paolo BARELLI (FI-PPE) afferma che è interesse di tutti, evidentemente non solo dell'opposizione, che le comunità colpite dall'alluvione siano ristorate nel più breve tempo possibile e sottolinea che tutti hanno interesse al massimo coinvolgimento degli enti locali nelle attività. Ritiene dunque che nessuno possa permettersi di affermare, anche in Commissione, qualcosa di diverso. Rivendica la scelta del Governo di nominare come commissario straordinario il generale Figliuolo, di comprovata e riconosciuta capacità, e quella di coinvolgere i presidenti delle regioni nella gestione degli interventi, proprio in forza delle competenze regionali ricordate dal deputato Bof. Evidenzia che tutto è migliorabile ma che non è accettabile che si faccia passare la correzione di una questione tecnica come volontà della maggioranza di diminuire il livello di attenzione e di risposta all'emergenza.

  Toni RICCIARDI (PD-IDP) sottolinea come il dibattito in corso gli abbia fatto ricordare il terremoto di Lisbona del 1755 e una frase di Voltaire che ritiene emblematica di come si possano analizzare e percepire le catastrofi. Voltaire scrive, infatti: «Lisbona è distrutta e a Parigi si balla». Ha la sensazione che al centro del dibattito odierno ci sia più che una questione di tecnica parlamentare, la scelta politica se prevedere o meno la figura dei sub-commissari. Sottolinea infatti, richiamando quanto affermato dal deputato Bof, che le funzioni attribuite ai sub-commissari sono già di competenza regionale e dunque potrebbero essere svolte dai sub-commissari presidenti di regione con neutralità finanziaria. Considerando che si potrebbe facilmente applicare questa soluzione, ritiene che non si possa far altro che constatare che con la soppressione del comma 10 la maggioranza dimostra di non volerlo fare. Stigmatizza la dichiarazione recente nella quale il generale Figliuolo ha sostenuto che la Romagna non sarà una nuova Irpinia, richiamando una delle tragedie più grandi della storia repubblicana; e considera questa affermazione una sgrammaticatura per un uomo delle istituzioni come il commissario straordinario. Ritiene che la maggioranza sia oggi dinanzi al dilemma amletico tra governare e comandare, concetti che non sono simili dal punto di vista procedurale né dal punto di vista della democrazia e tantomeno dal punto di vista del buonsenso. Evidenzia come a fronte di catastrofi nessuno possa permettersi di «mettere il cappello» sulla ricostruzione, che necessariamente sarà lunga e coinvolgerà nel tempo soggetti dall'appartenenza politica diversa. Esorta i parlamentari della Lega, che da sempre spingono per il radicamento territoriale, per l'autonomia territoriale e per il coinvolgimento dei territori, a una condotta coerente con questa impostazione.

  Gianpiero ZINZI (LEGA), per completezza di ragionamento e associandosi a Pag. 6quanto in precedenza esposto dal deputato Barelli, tiene a precisare che l'attenzione del Governo e della sua maggioranza parlamentare sulla tematica della ricostruzione e del necessario, effettivo coinvolgimento in tale processo delle realtà territoriali, è massima, allo scopo avendo peraltro stanziando cospicue risorse finanziarie.
  In tale quadro, osserva che l'emendamento 20-ter.1 del relatore è volto a risolvere un aspetto di natura esclusivamente tecnica, come ricordato prima anche dal collega Bof, e non cela in alcun modo valutazioni di carattere politico. Nel prendere atto dell'ampio dibattito svoltosi nella seduta odierna, che ha consentito a ciascuno degli intervenuti di rappresentare diffusamente il proprio punto di vista, ritiene tuttavia opportuno procedere in tempi ragionevolmente contenuti alla votazione dell'emendamento 20-ter.1 del relatore, proprio per consentire al Parlamento di licenziare celermente un provvedimento essenziale per la ricostruzione dei territori colpiti dai recenti eventi alluvionali.

  Fabio PORTA (PD-IDP), premettendo che non ha avuto modo di seguire le precedenti fasi di esame del provvedimento in Commissione, contesta l'intenzione della maggioranza di rimettere ora in discussione, tramite la proposta di soppressione del comma 10 dell'articolo 20-ter, contenuta nell'emendamento 20-ter.1 presentato oggi dal relatore, non tanto la figura dei sub-commissari quanto l'esigenza che questi ultimi possano effettivamente dotarsi delle necessarie strutture tecniche di supporto, essenziali al fine di garantire un corretto ed efficace coordinamento tra i diversi territori interessati, nonché il massimo coinvolgimento possibile degli enti territoriali nel processo di ricostruzione a seguito dei gravi danni provocati dagli eventi alluvionali dello scorso mese di maggio, che a suo giudizio potrebbe essere realizzato senza costi rilevanti, da porre comunque a carico degli enti medesimi e dunque in assenza di oneri aggiuntivi per la finanza pubblica. Evidenzia, altresì, che i rilievi critici formulati dalla Ragioneria generale dello Stato nella nota trasmessa nella giornata di ieri in merito ai profili finanziari del comma 10 dell'articolo 20-ter si riferiscono all'attuale formulazione del testo, motivo per cui ritiene necessario ed auspicabile ragionare in maniera approfondita circa la possibilità di individuare nell'interesse collettivo del Paese una riformulazione della citata disposizione, tale da superare i predetti rilievi e da evitare la sua drastica soppressione.

  Tommaso FOTI (FDI), relatore, nel premettere che non è minimamente in discussione il ruolo dei sub-commissari, dal momento che la loro figura è già prevista dal comma 9 dell'articolo 20-ter, che riproduce sostanzialmente una analoga disposizione contenuta all'articolo 2, comma 9, del decreto-legge n. 88 del 2023, confluito nel presente disegno di legge di conversione per il tramite dell'articolo aggiuntivo 20.0100 del Governo, approvato dalla Commissione nella seduta dello scorso 19 luglio, ribadisce che è ora in discussione la sola questione relativa alla risoluzione di un errore tecnico che si è verificato nella riformulazione del subemendamento Simiani 0.20.0100.14, approvato dalla Commissione nella citata seduta, frutto di un mero incidente di percorso la cui responsabilità non può essere del resto addebitata per intero al Governo o alla sua maggioranza, tutt'al più criticabili per non aver più attentamente svolto le opportune, preventive verifiche al riguardo.
  Ritiene, quindi, che le argomentazioni polemiche illustrate nella seduta odierna dagli esponenti dei gruppi di opposizione che lo hanno preceduto, per quanto pienamente legittime, non risultino però del tutto pertinenti, considerato altresì che le disposizioni relative al possibile avvalimento da parte dei sub-commissari di non meglio precisate strutture tecniche, al pari della possibile istituzione di un comitato istituzionale per la ricostruzione, da essi presieduto, previste al comma 10 dell'articolo 20-ter, di cui si propone ora la soppressione, configurano tali attività in termini meramente facoltativi, con la conseguenza che l'eventuale soppressione del citato comma 10 non muterebbe di fatto in nulla i compiti assegnati ai medesimi sub-commissari, che a suo giudizio, in qualità di Presidenti delle regioni interessate, anche Pag. 7in assenza di una specifica previsione normativa, ben potrebbero avvalersi di proprie strutture tecniche ovvero procedere all'istituzione dei predetti comitati istituzionali.
  Nel ribadire come sia pertanto inaccettabile anche solo insinuare una presunta ostilità del Governo e della sua maggioranza parlamentare rispetto al ruolo dei sub-commissari, per le ragioni testé evidenziate, precisa che la Commissione è oggi chiamata, alla luce dei rilievi contenuti nella nota trasmessa ieri dalla Ragioneria generale dello Stato, a risolvere una questione di ordine meramente tecnico, determinatasi a seguito dell'approvazione del citato subemendamento Simiani 0.20.0100.14 in una versione erroneamente diversa rispetto a quella concordata con il Governo.

  Patty L'ABBATE (M5S) ritiene che il punto centrale della discussione in corso sia quello di valutare l'esistenza di margini sulla cui base, operando tramite buonsenso, poter addivenire ad una soluzione dell'errore tecnico richiamato dal relatore Foti nella versione del citato subemendamento Simiani 0.20.0100.14, approvato dalla Commissione nella seduta dello scorso 19 luglio, evitando in tal modo di dover procedere alla soppressione del comma 10 dell'articolo 20-ter. In tale contesto, auspica una riformulazione della citata disposizione volta, da un lato, ad escludere oneri aggiuntivi a carico dello Stato, come richiesto dalla Ragioneria generale dello Stato, dall'altro, ad assicurare l'effettiva, funzionale partecipazione degli enti territoriali al processo di ricostruzione.

  Mauro ROTELLI, presidente, preso atto della discussione svoltasi, avverte che la Commissione procederà quindi alla votazione dell'emendamento 20-ter.1 del relatore, previo svolgimento delle dichiarazioni di voto da parte dei deputati che intendano intervenire in tal senso.

  Angelo BONELLI (AVS) dichiara, a nome del gruppo AVS, il voto contrario sull'emendamento 20-ter.1 del relatore, dal momento che esso appare dettato, come emerso anche nel corso del dibattito odierno e, in particolare, dalle parole pronunciate dal relatore Foti, da una scelta di carattere esclusivamente politico, a suo giudizio decisamente grave, adottata peraltro nell'inosservanza delle consuete regole procedurali, posto che la maggioranza ha ritenuto di dover sopprimere il comma 10 dell'articolo 20-ter dopo l'avvenuto conferimento del mandato al relatore a riferire in Assemblea e, comunque, ancor prima che pervenissero i rilievi di ordine finanziario formulati dalla Ragioneria generale dello Stato, che peraltro non sembrano precludere eventuali ipotesi di riscrittura della disposizione in oggetto. Nel riservarsi quindi di informare direttamente lo stesso Presidente della Camera circa le predette anomalie procedurali, osserva come l'eventuale soppressione del comma 10 dell'articolo 20-ter di fatto priverebbe gli enti territoriali, sulla base di una valutazione, come già detto, di natura meramente politica, della possibilità di partecipare funzionalmente e fattivamente al processo di ricostruzione nei comuni colpiti dagli eventi alluvionali. Nel prendere conclusivamente atto della più totale indisponibilità dei gruppi di maggioranza ad addivenire ad una possibile riformulazione della citata disposizione, ribadisce il voto contrario sull'emendamento 20-ter.1 del relatore.

  Ilaria FONTANA (M5S) sottolinea l'assoluta mancanza di volontà politica da parte dei gruppi di maggioranza, nel senso di individuare una soluzione alla questione oggetto del dibattito odierno attraverso un'ipotesi di riformulazione della disposizione di cui al comma 10 dell'articolo 20-ter, evidenziando come la responsabilità del presunto errore tecnico più volte richiamato dal relatore Foti non possa che essere addebitata per intero al solo Governo e alla sua maggioranza parlamentare, anziché alla Commissione nel suo complesso. Dichiara pertanto il voto contrario del gruppo M5S sull'emendamento 20-ter.1 del relatore per ragioni non solo di merito ma soprattutto di metodo, giacché, come illustrato anche in altra sede, l'attuale Governo e la sua maggioranza hanno un modo del tutto superficiale di affrontare in Parlamento le Pag. 8tante e delicate questioni che riguardano da vicino gli interessi e le esigenze dei cittadini.

  Aldo MATTIA (FDI), nel rilevare la correttezza delle procedure seguite nell'esame del presente provvedimento, che, a seguito della nota anticipata ieri dalla Ragioneria generale dello Stato e della riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentati dei gruppi, hanno condotto alla convocazione dell'odierna seduta di Commissione al fine di licenziare tempestivamente per l'Aula un testo largamente atteso, chiarisce che non è assolutamente in discussione un problema di ordine politico, né tanto meno il ruolo e la partecipazione degli enti territoriali al processo di ricostruzione dei comuni colpiti dagli eventi alluvionali. Richiama, a tal proposito, quanto previsto dal comma 1 dell'articolo 20-quater, ai sensi del quale è istituita la Cabina di coordinamento per la ricostruzione nei predetti territori, composta tra gli altri, oltre che dal Commissario straordinario, che la presiede, anche dai presidenti delle regioni interessate e dai sindaci metropolitani interessati, nonché da un rappresentante delle province interessate e da un rappresentante dei comuni interessati. Nel sottolineare come la soppressione del comma 10 dell'articolo 20-ter sia dunque motivata da ragioni di ordine unicamente finanziario, in linea con i rilievi formulati sul punto dalla Ragioneria generale dello Stato, dichiara il voto favorevole del gruppo Fratelli d'Italia sull'emendamento 20-ter.1 del relatore.

  Marco SIMIANI (PD-IDP), nel preannunziare il voto contrario del gruppo Partito Democratico sull'emendamento 20-ter.1 del relatore, presenta una proposta emendativa volta a sopprimere il primo periodo dell'articolo 20-ter, comma 10 (vedi allegato 2), invitando al riguardo la maggioranza e il rappresentante del Governo a svolgere un supplemento di riflessione. In particolare, nell'esprimere rammarico per quanto avvenuto nella giornata odierna, associandosi alle considerazioni in precedenza svolte dal deputato Ricciardi, ritiene anch'egli che obiettivo dell'Esecutivo in carica e della sua maggioranza parlamentare non sia tanto quello di governare il Paese, bensì quello di esercitare un comando sullo stesso, anche rispetto a tematiche di rilevante interesse e delicatezza che richiederebbero invece un approccio decisamente differente. Evidenzia che la questione cui l'emendamento 20-ter.1 del relatore dichiara di voler porre rimedio non è naturalmente tecnica, ma integralmente politica, tanto più in considerazione del fatto che nella seduta di ieri presso la V Commissione bilancio, chiamata a pronunciarsi in sede consultiva sul testo licenziato per l'Assemblea all'esito dell'esame in sede referente, il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze, oggi qui presente, ha espresso un parere sostanzialmente favorevole sulle disposizioni di cui al comma 10 dell'articolo 20-ter, di cui ora si richiede invece la soppressione. Ribadisce, pertanto, che la posizione assunta al riguardo dalla maggioranza è dettata unicamente da motivazioni di carattere politico e ritiene che tale scelta, oltre ad essere profondamente sbagliata, produrrà anche una serie di inevitabili conseguenze in merito sia ai reciproci rapporti tra i diversi gruppi in Commissione, sia alle modalità secondo cui avrà luogo il seguito dell'esame in Assemblea del provvedimento in titolo. Venendo ai profili di merito, osserva peraltro che il vero obiettivo contro cui si è adoperato il Governo non sono tanto le strutture tecniche di cui potranno avvalersi i sub-commissari, quanto i comitati istituzionali che all'uopo potranno essere da loro istituiti, circostanza quest'ultima che, a suo avviso, rivela una volta di più il reale intento di centralizzare quanto più possibile la gestione del processo di ricostruzione, giungendo al limite ad una sorta di commissariamento dello stesso Commissario straordinario.

  Mauro ROTELLI, presidente, avverte che la proposta emendativa del deputato Simiani 20-ter.2, volta a sopprimere il primo periodo del comma 10 dell'articolo 20-ter, sarebbe preclusa dall'approvazione dell'emendamento 20-ter.1 integralmente soppressivo del medesimo comma 10.

Pag. 9

  La Commissione approva quindi l'emendamento 20-ter.1 del relatore (vedi allegato 2) risultando precluso l'emendamento Simiani 20-ter.2.
  La Commissione delibera di conferire il mandato al relatore a riferire favorevolmente all'Assemblea sul testo come risultante dalla modifica testé approvata. Delibera, altresì, di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Mauro ROTELLI, presidente, avverte che la Presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 13.25.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Venerdì 21 luglio 2023.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.25 alle 13.30.