CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 18 luglio 2023
144.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Martedì 18 luglio 2023. — Presidenza del vicepresidente Paolo FORMENTINI. – Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, Giorgio Silli.

  La seduta comincia alle 13.05.

Programma di lavoro della Commissione per il 2023 – Un'Unione salda e unita.
(COM(2022) 548 final).
Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2023.
(Doc. LXXXVI, n. 1).
Programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea (1° luglio 2023-31 dicembre 2024) – Portare avanti l'agenda strategica, elaborato dalle future presidenze spagnola, belga e ungherese e dall'Alto Rappresentante, presidente del Consiglio «Affari esteri» (10597/23).
(Parere alla XIV Commissione).
(Esame congiunto, ai sensi dell'articolo 126, comma 2, del Regolamento e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame congiunto degli atti in titolo.

  Paolo FORMENTINI, presidente, segnala che l'esame dei documenti in titolo si concluderà con l'espressione di un parere alla XIV Commissione Politiche dell'Unione europea.Pag. 48
  Ricorda, inoltre, che al termine dell'esame congiunto dei provvedimenti è prevista la partecipazione del relatore alle sedute della medesima Commissione Politiche dell'Unione europea, per riferirvi.

  Alessandro BATTILOCCHIO (FI-PPE), relatore, prima di passare all'illustrazione dei documenti in titolo, ribadisce il rammarico per il ritardo con il quale – per l'ennesima volta – viene avviato l'esame di tali documenti: segnala, infatti, che la Relazione programmatica del Governo è stata trasmessa alle Camere solo il 21 giugno 2023, con un ritardo di quasi sei mesi rispetto al termine di presentazione – 31 dicembre 2022 – previsto dall'articolo 13, comma 1, della legge n. 234 del 2012. Tale ritardo riduce, di fatto, la possibilità che il Parlamento possa esprimere indirizzi puntuali ed incisivi sull'attività dell'Esecutivo in sede europea: siamo ormai nel secondo semestre dell'anno e molti dei dossier sono già entrati in una fase negoziale molto avanzata, in taluni casi già esaurita.
  Sottolinea che, peraltro, la questione relativa alla necessità di un sistematico e tempestivo adempimento, da parte del Governo, degli obblighi informativi nei confronti del Parlamento previsti dalla legge n. 234 del 2012 – anche con specifico riguardo alle tempistiche di presentazione della Relazione programmatica – è stata, nella scorsa legislatura, rilevata dalla Camera dei deputati con due risoluzioni approvate in Assemblea, rispettivamente il 26 marzo 2019 (la n. 6-00067) ed il 7 ottobre 2020 (la n. 6-00131).
  Evidenzia, inoltre, che la prassi per cui l'esame della Relazione programmatica è abbinato a quello del Programma legislativo della Commissione europea – secondo quanto prevede il parere della Giunta per il regolamento della Camera del 14 luglio 2010 – impedisce al Parlamento di valutare tempestivamente le priorità della Commissione; anche in questo caso, infatti, buona parte delle iniziative legislative sono già state presentate, e dunque le valutazioni del Parlamento italiano diventano poco rilevanti nella definizione del merito delle proposte.
  Considerando che si tratta di documenti molto complessi e articolati, segnala che nella relazione cercherà di svolgere alcune considerazioni sui macrotemi di più stretta competenza della III Commissione, facendo riferimento a tutti e tre i documenti in esame.
  Per quanto riguarda la tematica dell'Unione europea nel sistema delle relazioni internazionali, osserva che nella Relazione programmatica il Governo sottolinea che intende, in primo luogo, promuovere una posizione chiara e coesa da parte dell'UE sulle questioni internazionali di interesse, ricorrendo, ove opportuno, a un maggiore utilizzo dell'astensione costruttiva; in secondo luogo, mantenere un approccio proattivo verso l'utilizzo dello strumento sanzionatorio, individuando soluzioni che garantiscano la coerenza della politica italiana; in terzo luogo, sostenere lo sviluppo e il rafforzamento delle operazioni e missioni dell'UE, sia civili che militari; infine, sostenere la resilienza dell'UE di fronte alle minacce ibride e cyber, nonché la capacità dell'UE di preservare il libero accesso ai domini strategici contestati (spazio, cyber, marittimo).
  In riferimento al conflitto russo-ucraino, rileva che il Governo auspica un ruolo attivo e determinante dell'UE a sostegno degli sforzi di pace. Dovrà inoltre essere garantita la piena sostenibilità del meccanismo sanzionatorio, attraverso misure di mitigazione degli impatti avversi. Il Governo evidenzia come l'impianto delle sanzioni è parte di un «approccio binario» al conflitto, che poggia, da un lato, sul sostegno all'Ucraina e sull'aumento della pressione su Mosca e, dall'altro, sul mantenimento dei canali negoziali tra le parti.
  Con specifico riferimento all'assistenza a Kiev, sottolinea che nella relazione il Governo ricorda che nel corso del 2022 l'Italia ha già fornito bilateralmente all'Ucraina un contributo a fondo perduto pari a 110 milioni di euro ed un prestito pari a 200 milioni di euro. Ha, inoltre, sostenuto le iniziative di assistenza finanziaria intraprese dalle Banche Multilaterali di Sviluppo (Banca mondiale, BEI, BERS, CEB) e dal Fondo monetario internazionale (FMI), Pag. 49comprese le iniziative ancora in corso per l'individuazione di ulteriori risorse in ambito G7. In ambito europeo, è stato fornito supporto attraverso la concessione di assistenza macro-finanziaria.
  Il Governo evidenzia che la successiva fase di ricostruzione del Paese dopo il conflitto richiederà un ingente impegno finanziario, anche da parte degli Stati membri, che potrebbe protrarsi su un orizzonte decennale e la creazione di una piattaforma, guidata dalle autorità ucraine, per il coordinamento delle iniziative e della collaborazione tra gli interventi delle varie Banche di sviluppo e delle Istituzioni Finanziarie Internazionali.
  Osserva che il Governo afferma che al momento appare difficile scindere distintamente le fasi (e le relative necessità finanziarie) di emergenza, ripresa e ricostruzione; sarà quindi necessario produrre stime più approfondite prima di poter definire ulteriori iniziative.
  Al riguardo, segnala che, nell'ambito della proposta relativa alla revisione del quadro finanziario pluriennale 2021-2027, la Commissione europea ha presentato il 20 giugno 2023 una proposta di regolamento volta ad istituire un nuovo Strumento per l'Ucraina, fondato su sovvenzioni, prestiti e garanzie, con una capacità complessiva di 50 miliardi di euro (33 miliardi in prestiti e 17 miliardi in sovvenzioni) per il periodo 2024-2027, allo scopo di provvedere alle necessità immediate dell'Ucraina, alla ripresa e all'ammodernamento del Paese nel suo percorso verso l'UE
  Più in generale, evidenzia che nell'ambito dell'area strategica «un'Europa più forte nel mondo» del Programma di lavoro per il 2023, la Commissione europea indica, anzitutto, la necessità di intensificare l'impegno dell'UE nel settore della sicurezza e della difesa, nel nuovo contesto geopolitico creato dall'aggressione militare russa in Ucraina, dando seguito alla Bussola strategica dell'UE. In particolare, per il 2023 la Commissione annunciava la presentazione della strategia spaziale dell'UE per la sicurezza e la difesa (presentata il 10 marzo 2023) nonché della strategia aggiornata per la sicurezza marittima dell'UE (presentata sempre il 10 marzo 2023). La Commissione indicava, inoltre, la necessità di avviare un dialogo con le industrie europee della difesa su come aumentare la produzione per ovviare alle odierne carenze nelle riserve europee di armamenti (la Commissione ha poi presentato il 3 maggio 2023 una proposta di regolamento a sostegno della produzione di munizioni, su cui Consiglio e Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo il 7 luglio scorso).
  Per quanto riguarda il quadro generale della PESC, rileva che il Programma di diciotto mesi del Consiglio indica le seguenti priorità: promuovere un partenariato strategico reciprocamente vantaggioso e relazioni positive con gli Stati Uniti, anche nel quadro UE-NATO, con l'obiettivo di promuovere l'abbattimento degli ostacoli agli scambi e l'impegno attivo a garantire condizioni di parità a livello mondiale; sostenere il partenariato strategico con il Canada; assicurare il seguito del vertice UE-Unione africana del febbraio 2022; promuovere il dialogo e la cooperazione nella regione Asia-Pacifico. Per quanto riguarda le relazioni con la Cina, il trio è determinato ad attuare l'approccio ormai consolidato in sede di Consiglio europeo, che vede in Pechino «un partner, un concorrente e un rivale sistemico». Si esaminerà, inoltre, la possibilità di rafforzare la cooperazione tra l'UE e l'Asia centrale, sulla base della strategia elaborata nel 2019; Il trio ritiene altresì prioritario: promuovere una posizione assertiva dell'UE per quanto riguarda la difesa della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale, il rispetto e la protezione dei diritti umani e dei valori democratici nei consessi multilaterali; incoraggiare un approccio Team Europe sui principali temi globali, cercando di costruire nuovi partenariati per perseguire gli obiettivi dell'UE ed adoperandosi per attuare la strategia «Global Gateway».
  Con riferimento alla politica commerciale, sottolinea che il Governo è intenzionato ad assicurarne la coerenza con gli interessi del sistema economico-produttivo italiano. In particolare il Governo intende: sostenere l'attuazione, da parte dell'UE, di una politica commerciale comune aperta Pag. 50basata sulla parità di condizioni (level playing field); promuovere la negoziazione e finalizzazione di nuovi accordi con i Paesi del Mercosur, ma anche con Messico, Cile, Nuova Zelanda e Australia: al riguardo, segnala che il 27 giugno scorso il Consiglio dell'UE ha annuncia la decisione di firmare l'Accordo di libero scambio (ALS) con la Nuova Zelanda, che dunque attende ora solo l'approvazione del Parlamento europeo.
  Tra gli altri obiettivi in materia commerciale, segnalare: la ripresa di un dialogo transatlantico costruttivo, che porti ad un'intesa duratura con gli USA; il sostegno all'applicazione corretta degli accordi esistenti e all'ammodernamento degli strumenti di difesa commerciale, anche per contrastare misure protezioniste unilaterali; la riforma dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC), sbloccando la paralisi del sistema di risoluzione delle controversie.
  Osserva che il Governo indica, altresì, come prioritario il negoziato sulla proposta di regolamento relativo alla protezione della proprietà intellettuale dei prodotti artigianali e industriali (vetro, prodotti tessili, porcellana, coltelleria, terracotta, orologi, strumenti musicali e mobili), con l'obiettivo di evitare disparità di trattamento tra i produttori.
  Precisa che nel Programma di lavoro per il 2023 la Commissione europea indica che, al fine di rafforzare la resilienza dell'UE e diversificare le catene di approvvigionamento, intende promuovere per la piena ratifica dei citati accordi commerciali e proseguire i negoziati con altri partner importanti, quali Australia, India e Indonesia. La Commissione annunciava anche la presentazione di una nuova Agenda per l'America latina e i Caraibi – presentata poi il 7 giugno scorso –, che prevede la promozione del commercio e degli investimenti e la costruzione di società più sostenibili, eque e interconnesse attraverso gli investimenti del Global Gateway.
  Rileva che nel Programma di diciotto mesi del Consiglio si indica che il trio della Presidenza porterà avanti i lavori su un'agenda commerciale aperta, sostenibile e assertiva, al fine di stimolare la crescita e contribuire alla prosperità dei cittadini e delle imprese dell'UE, con particolare attenzione alle PMI. Occorre, inoltre, che l'UE lavori assiduamente per ripristinare il sistema commerciale multilaterale basato su regole, promuovendo la riforma del funzionamento e l'efficacia dell'OMC. Il trio intende, infine, proseguire i lavori sugli strumenti di difesa commerciale.
  A suo avviso, particolare rilievo assume, ai fini delle competenze della III Commissione, anche la dimensione esterna delle politiche migratorie: in questo ambito la Relazione programmatica richiama la necessità, da un lato, di conseguire una più efficace cooperazione attraverso partnership strutturate, anche in considerazione della pressione migratoria determinata dalla crisi ucraina e dell'aumento dei flussi nel Mediterraneo centrale. Dall'altro lato, si intende promuovere il rafforzamento del dialogo dell'Unione europea con i Paesi di origine e transito dei flussi, con un focus prioritario sui Paesi della riva sud del Mediterraneo e dell'Africa, anche al fine di orientare maggiormente i flussi verso canali di migrazione legali.
  Sottolinea che, in particolare, verrà riservata attenzione alla cooperazione in materia di riammissioni e al contrasto allo sfruttamento dell'immigrazione irregolare, facendo leva, con un approccio incentivante, sull'insieme delle politiche UE nei confronti dei Paesi terzi, nel settore dei visti, del commercio, dell'agricoltura, dell'educazione e della mobilità. Nei rapporti euro-africani, inoltre, si intende dare priorità alla salvaguardia della vita umana, al rispetto dei diritti umani e alla protezione di rifugiati e migranti vulnerabili (in particolare donne e minori).
  Ricorda che nel contesto del negoziato su un Nuovo Patto sulla migrazione e l'asilo, il Governo continuerà a sostenere la necessità di una riforma complessiva della gestione delle migrazioni e dell'asilo che preveda una solidarietà concreta, tempestiva e permanente agli Stati membri di primo ingresso e una genuina condivisione degli oneri e delle responsabilità.Pag. 51
  In questo contesto, esprime apprezzamento per la convergenza raggiunta dal Consiglio europeo del 29-30 giugno – pressoché unanime, con l'eccezione di Polonia e Ungheria – sulla necessità di contrastare le cause profonde della migrazione irregolare e di continuare a lavorare sugli aspetti esterni della migrazione e sui relativi meccanismi di finanziamento: segnala che, peraltro, tutti i Capi di Stato e di Governo dell'UE – inclusi i Premier polacco e ungherese – hanno convenuto sull'opportunità di sviluppare partenariati strategici tra l'Unione europea e i partner della regione analoghi a quello che si è instaurato con la Tunisia.
  Aggiunge che il trio delle presidenze, ricordando che «la migrazione è una sfida europea che richiede una risposta europea», nel Programma di diciotto mesi ribadisce l'impegno a proseguire i lavori sulla riforma del sistema comune di asilo e del Patto sulla migrazione e l'asilo e a compiere ogni sforzo per garantirne l'adozione. Si indica, inoltre, che verranno sostenuti gli sforzi volti a raggiungere il giusto equilibrio fra responsabilità e solidarietà e verranno intensificate le azioni sulla dimensione esterna della migrazione, anche promuovendo partenariati globali e reciprocamente vantaggiosi in materia di migrazione con i principali Paesi di origine e di transito.
  Con riferimento al processo di allargamento, sottolinea che la Relazione programmatica indica l'obiettivo di accelerare i negoziati con Serbia, Montenegro, Albania e Macedonia del Nord e promuovere il rilancio della prospettiva europea della Bosnia-Erzegovina e del Kosovo.
  Analogamente, il Governo intende sostenere il percorso di adesione di Ucraina, Georgia e Moldova. Al riguardo, segnala che il 22 giugno scorso il Commissario europeo per l'allargamento, Olivér Várhelyi, in esito alla riunione informale dei Ministri degli Affari europei, ha precisato che l'Ucraina ha già completato «due delle sette tappe concordate con l'UE», in particolare la riforma dell'ordinamento giudiziario e la nuova legge sui media. Altri progressi sono stati compiuti nella lotta alla corruzione e al riciclaggio di denaro, nonché nella tutela delle minoranze nazionali, mentre è ancora in via di definizione il piano d'azione contro gli oligarchi.
  Evidenzia che, nell'ottica di bilanciamento delle aree di interesse dell'UE, la Relazione programmatica evidenzia che il Governo continuerà a sostenere il mantenimento dell'attuale chiave di ripartizione delle allocazioni finanziarie, che vede ad oggi due terzi dei fondi dedicati al Vicinato Sud e un terzo allocati al Vicinato Est.
  Rileva inoltre, che, in linea con l'azione volta a favorire la sostenibilità della crescita economica e degli investimenti fra le due sponde del Mediterraneo, nonché una rinnovata cooperazione in settori strategici, come quello energetico, l'Italia si impegnerà attivamente affinché sia data piena attuazione alla Nuova Agenda UE per il Mediterraneo del 2021 e affinché tale documento strategico confermi la propria attualità e rilevanza anche nel mutato contesto geopolitico. Il Governo indica, inoltre, il suo sostegno all'organizzazione di un possibile Vertice dei Capi di Stato e di Governo UE-Vicinato Sud, che si concluda con un impegno concreto a favore del rilancio del «partenariato meridionale».
  Osserva che il Programma di diciotto mesi del Consiglio indica che il trio di Presidenza del Consiglio porterà avanti il processo di allargamento seguendo un approccio meritocratico, tenendo presente nel contempo la capacità dell'UE di assorbire nuovi membri. Il trio delle presidenze lavorerà, inoltre, per sfruttare appieno il nuovo quadro di relazioni con il Regno Unito, nonché i partenariati con lo Spazio economico europeo e la Svizzera, come pure per rafforzare il partenariato orientale e il vicinato meridionale e per instaurare una relazione cooperativa e reciprocamente vantaggiosa con la Turchia. Il trio, infine, contribuirà a dare forma alla Comunità politica europea quale forum per il dialogo politico ad alto livello su scala continentale tra gli Stati membri dell'UE e i loro vicini più prossimi in materia di stabilità e sicurezza europea, sicurezza energetica e resilienza.Pag. 52
  Facendo cenno anche alle priorità in materia di sviluppo del processo di integrazione europea, segnala che nel corso del 2023 il Governo intende adoperarsi affinché sia assicurata attuazione ai seguiti della Conferenza sul futuro dell'Europa, conclusasi il 9 maggio 2022 con l'approvazione di una relazione finale recante 49 proposte.
  Ad avviso dell'Esecutivo, occorre avere un approccio pragmatico, volto a realizzare riforme mirate, sia dei Trattati sia dell'architettura istituzionale e dei processi decisionali, ove possibile utilizzando gli strumenti esistenti, in primo luogo il ricorso alle clausole passerella per l'introduzione del voto a maggioranza qualificata in selezionati ambiti d'azione: al riguardo, ricorda che il 4 maggio scorso, su iniziativa della Germania, i Ministri degli esteri di nove Stati membri dell'UE (Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Slovenia e Spagna) hanno sottoscritto un appello per riformare le regole di voto in politica estera, introducendo la maggioranza qualificata in luogo dell'unanimità.
  Rileva che nel Programma di lavoro 2023 la Commissione indica che il successo a lungo termine della Conferenza sul futuro dell'Europa dipenderà dal grado di coinvolgimento dei cittadini nella definizione delle priorità e nell'elaborazione di politiche a livello europeo. A tal fine, ha annunciato che il metodo dei panel dei cittadini, utilizzato nel corso dei lavori della COFE, contribuirà alla definizione delle politiche della Commissione in taluni settori chiave, quali le iniziative in materia di sprechi alimentari, mobilità per l'apprendimento e mondi virtuali.
  Sugli stessi temi segnala che il Programma di diciotto mesi del Consiglio si limita ad indicare che, sulla base dell'esperienza acquisita a seguito della COFE, il trio delle presidenze continuerà ad adoperarsi per rafforzare il dialogo con i cittadini, oltre che con le altre istituzioni dell'UE, nell'ambito dei rispettivi settori di competenza.
  Alla luce di quanto qui esposto, presenta quindi una proposta di parere favorevole sui provvedimenti in titolo (vedi allegato 1).

  Vincenzo AMENDOLA (PD-IDP), preannunciando l'astensione del Partito Democratico sulla proposta di parere presentata dal relatore, osserva che nella parte relativa alla politica commerciale non si fa alcun riferimento al tema della politica industriale europea, con particolare riguardo alle catene di approvvigionamento delle materie prime critiche e alla istituzione di un Fondo sovrano europeo per realizzare la doppia transizione, verde e digitale.
  Quanto alla dimensione esterna delle politiche migratorie, rileva che già nel Consiglio europeo del 24-25 giugno 2021 i Capi di Stato e di Governo dell'UE, al fine di scongiurare la perdita di vite umane e ridurre la pressione alle frontiere europee, avevano convenuto sull'opportunità di intensificare i partenariati e la cooperazione con i Paesi di origine e di transito: tale approccio – del tutto condivisibile – è stato tuttavia sconfessato dalla firma, il 16 luglio scorso, del memorandum d'intesa con la Tunisia, che si è impegnata a riammettere sul proprio territorio solo i migranti di nazionalità tunisina, e non tutti coloro che partono da Tunisi, confermando peraltro un accordo di riammissione che già esisteva da tempo. Sottolinea che tale memorandum, peraltro, legittima il regime autocratico di Kaïs Saïed, producendo un grave vulnus rispetto ai princìpi e ai valori fondanti dell'UE.
  Da ultimo, stigmatizza la mancanza di coerenza della maggioranza: infatti, mentre nella proposta di parere si auspica l'avvio di un percorso di riforme istituzionali dell'UE, sulla scorta dei risultati della Conferenza sul futuro dell'Europa, alcuni partiti della coalizione di Governo hanno osteggiato fin dal principio l'attività di tale foro.

  Federica ONORI (M5S) preannuncia l'astensione del proprio gruppo sulla proposta di parere del relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

  La seduta termina alle 13.15.

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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 18 luglio 2023. — Presidenza del vicepresidente Paolo FORMENTINI. – Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, Giorgio Silli.

  La seduta comincia alle 13.15.

DL 75/2023: Disposizioni urgenti in materia di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, di agricoltura, di sport, di lavoro e per l'organizzazione del Giubileo della Chiesa cattolica per l'anno 2025.
C. 1239 Governo.
(Parere alle Commissioni riunite I e XI).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 12 luglio scorso.

  Paolo FORMENTINI, presidente e relatore, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 2)

  Federica ONORI (M5S) preannuncia l'astensione del Movimento 5 Stelle sulla proposta di parere del relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

  La seduta termina alle 13.20.