CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 11 luglio 2023
140.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 11 luglio 2023. — Presidenza del presidente Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Federico Freni.

  La seduta comincia alle 13.30.

Delega al Governo per la riforma fiscale.
C. 1038 Governo e abb.-A.
(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione – Parere favorevole – Parere su emendamenti).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento e delle proposte emendative ad esso riferite.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), relatrice, fa presente che la Commissione è oggi chiamata a esprimere il proprio parere sul testo all'esame dell'Assemblea del disegno di legge C. 1038, che reca una delega al Governo per la riforma fiscale.
  Al riguardo, ricorda che la Commissione, nella seduta del 5 luglio scorso, ha esaminato il testo del provvedimento risultante dalle modifiche apportate dalla Commissione Finanze nel corso dell'esame in sede referente e che, all'esito dell'esame di tale testo, ha espresso parere favorevole, formulando due condizioni volte a garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione e due ulteriori condizioni.
  Rammenta, altresì, che nella stessa giornata del 5 luglio la Commissione Finanze, con l'approvazione di quattro emendamenti proposti dai relatori, ha quindi recepito le quattro condizioni formulate dalla Commissione Bilancio senza introdurre ulteriori modifiche al testo. Alla luce di tale ricostruzione, preso atto che il testo ora all'esame dell'Assemblea non presenta profili problematici per quanto attiene agli aspetti di interesse della Commissione, propone di esprimere su di esso parere favorevole.

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  Il sottosegretario Federico FRENI concorda con la proposta di parere della relatrice.

  La Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), relatrice, avverte che l'Assemblea ha trasmesso, in data odierna, il fascicolo n. 1 degli emendamenti. A tale riguardo, segnala preliminarmente che, ai fini di una valutazione delle loro implicazioni finanziarie, occorre considerare che – come evidenziato anche nel parere espresso dalla Commissione il 5 luglio scorso – la relazione tecnica riferita al testo iniziale del disegno di legge evidenzia su un piano generale che non risulta possibile procedere ex ante alla determinazione degli effetti finanziari derivanti dai singoli decreti attuativi delle deleghe conferite, in considerazione della complessità della materia trattata e del carattere particolarmente ampio dei predetti principi e criteri direttivi.
  In tale quadro, osserva tuttavia che le disposizioni di cui agli articoli 1, commi da 2 a 6, e 20, individuano una pluralità di presidi procedurali e sostanziali volti ad assicurare la copertura finanziaria dei provvedimenti attuativi delle deleghe conferite, disponendo in prima istanza che dall'attuazione delle deleghe di cui agli articoli da 2 a 19 non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica e prevedendo, in subordine, un meccanismo di copertura strutturato su più livelli conseguenziali. Rileva che, in base a tale meccanismo di copertura, disciplinato dall'articolo 20, comma 3, si prevedono, in primo luogo, modalità di compensazione interne a ciascun decreto legislativo emanato in attuazione delle deleghe contenute nel provvedimento in esame ovvero l'utilizzo delle risorse del Fondo per interventi in materia fiscale, istituito ai sensi dell'articolo 1, comma 2, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, eventualmente integrate in base alla procedura prevista dal comma 5 del citato articolo 1, rinviando, da ultimo, alla procedura di cui all'articolo 17, comma 2, della legge n. 196 del 2009, che subordina l'emanazione dei decreti legislativi da cui scaturiscano nuovi o maggiori oneri alla preventiva entrata in vigore di provvedimenti legislativi che stanzino le occorrenti risorse finanziarie, ovvero alla compensazione di eventuali oneri con le risorse finanziarie recate dai decreti legislativi precedentemente trasmessi alle Camere.
  Ritiene pertanto che, in mancanza di una relazione tecnica che dimostri fin d'ora gli effetti finanziari derivanti da ciascun principio e criterio direttivo, da ciascuna delega ovvero dal complesso delle deleghe che saranno esercitate, la valutazione delle proposte emendative volte a modificare i predetti principi e criteri direttivi o a introdurne ulteriori, ovvero a inserire nel provvedimento in esame ulteriori deleghe nell'ambito del medesimo quadro di riforma, non potrà che essere conforme a quella svolta con riferimento al testo del provvedimento, non risultando al momento possibile valutare compiutamente l'eventuale impatto di ciascuno di essi sui saldi di finanza pubblica, giacché non è stata ancora definita la cornice finanziaria derivante dall'attuazione della riforma.
  In tale contesto, segnala, altresì, che talune proposte emendative, prevedendo principi e criteri direttivi più specifici e puntuali ovvero stabilendo finalizzazioni per determinati aumenti di gettito o limitando il ricorso a determinate tipologie di copertura finanziaria, appaiono suscettibili di introdurre elementi di maggiore rigidità nell'esercizio delle deleghe conferite dal provvedimento in esame. Osserva, peraltro, che tali elementi di rigidità, seppure appaiano suscettibili di rendere più difficoltosa l'attuazione delle deleghe stesse, non sembrano di per sé tali da inficiare la complessiva cornice finanziaria del provvedimento.
  Al contrario, reputa necessaria una più puntuale valutazione degli eventuali effetti finanziari derivanti dalle proposte emendative che, collocandosi al di fuori delle deleghe contenute nel provvedimento, recano disposizioni di diretta applicazione.
  In tale ambito, considera opportuno, in particolare, acquisire l'avviso del Governo in merito all'articolo aggiuntivo Pastorino Pag. 20512.02, il quale, al di fuori delle deleghe conferite al Governo ai sensi del presente provvedimento, prevede che, con decreto del Ministero dell'economia e delle finanze, siano stabilite le modalità tecniche per la riallocazione dei sussidi ambientalmente dannosi in favore dei sussidi ambientalmente favorevoli. A tale fine, l'articolo aggiuntivo prevede l'istituzione presso il medesimo Ministero di un apposito Fondo, alimentato da risorse annuali di origine riallocativa con riferimento ai sussidi ambientalmente dannosi nonché ad eventuali altre entrate, la cui gestione è affidata al Comitato interministeriale per la programmazione economica. Al riguardo, ritiene necessario acquisire un chiarimento da parte del Governo in merito alla sostenibilità, anche sotto il profilo tecnico-contabile, del meccanismo di riallocazione prefigurato dalla proposta emendativa in esame, che peraltro non prevede alcuna forma di coinvolgimento parlamentare, nonché alla possibilità per il Comitato interministeriale per la programmazione economica di provvedere alla gestione del Fondo di nuova istituzione nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione.

  Il sottosegretario Federico FRENI fa presente in primo luogo che l'articolo aggiuntivo Pastorino 12.02, che reca disposizioni finalizzate a disciplinare la riallocazione dei sussidi ambientalmente dannosi, appare nella sua formulazione alquanto generico e di difficile attuazione, non risultando puntualmente identificati i sussidi dannosi che verrebbero eliminati e la tipologia di agevolazioni interessate, nonché le relative modalità di fruizione.
  Osserva, inoltre, che anche la destinazione delle risorse dell'istituendo fondo risulta congegnata in modo da non renderne immediatamente percepibili le finalità, anche di carattere non ambientale.
  Tanto premesso, nel ribadire la genericità della formulazione della proposta emendativa in discussione, che non consente una puntuale valutazione del relativo impatto sui saldi di finanza pubblica, esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Pastorino 12.02.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), relatrice, preso atto dei chiarimenti forniti dal rappresentante del Governo, propone di esprimere parere contrario sull'articolo aggiuntivo Pastorino 12.02, in quanto suscettibile di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura, nonché di esprimere nulla osta sulle restanti proposte emendative contenute nel fascicolo n. 1 trasmesso dall'Assemblea.

  Il sottosegretario Federico FRENI concorda con la proposta di parere della relatrice.

  La Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

Disposizioni in materia di prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo.
C. 536 e abb.-A.
(Parere all'Assemblea).
(Esame e rinvio – Richiesta di relazione tecnica ai sensi dell'articolo 17, comma 5, della legge n. 196 del 2009).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento e delle proposte emendative ad esso riferite.

  Andrea MASCARETTI (FDI), relatore, ricorda preliminarmente che il progetto di legge in esame, di iniziativa parlamentare, non è corredato di relazione tecnica.
  Per quanto concerne gli articoli da 1 a 4, in merito ai profili di quantificazione, rileva in particolare che, agli articoli 1 e 2, vengono introdotte modifiche alla legislazione vigente, sia estendendo al fenomeno del bullismo l'ambito di applicazione della legge n. 71 del 2017, in materia di prevenzione e contrasto del fenomeno del cyberbullismo, sia modificando il regio decreto-legge n. 1404 del 1934 sull'istituzione e sul funzionamento del tribunale per i minorenni. Rileva inoltre che, all'articolo 3, viene conferita una delega al Governo per l'adozione di disposizioni in materia di prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo, prevedendo, in attuazione dell'articoloPag. 206 17, comma 2, della legge n. 196 del 2009, che qualora i relativi decreti legislativi attuativi determinino nuovi o maggiori oneri, essi siano emanati solo successivamente o contestualmente alla data di entrata in vigore dei provvedimenti legislativi che stanziano le occorrenti risorse. Evidenzia altresì che, all'articolo 3-bis, viene prevista la modifica del regolamento recante lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria al fine di impegnare la scuola a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare l'emersione, fra l'altro, di episodi riconducibili ai fenomeni del bullismo e del cyberbullismo anche attraverso l'integrazione della disciplina relativa al Patto educativo di corresponsabilità.
  Sottolinea quindi che l'attuazione dell'intero provvedimento è assistita da una clausola di invarianza finanziaria, ad esclusione di quanto previsto dall'articolo 1, comma 1, lettera b), che prevede, per la realizzazione di campagne periodiche informative di prevenzione e sensibilizzazione sui fenomeni del bullismo e del cyberbullismo, un'apposita autorizzazione di spesa. Tanto premesso, osserva anzitutto che, sebbene la predetta clausola di invarianza finanziaria riguardi l'attuazione dell'intero provvedimento, con l'unica eccezione dianzi citata, la delega contenuta all'articolo 3 è tuttavia conferita mediante l'individuazione di «finalità», o più precisamente di principi e criteri direttivi, alcuni dei quali appaiono suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri, mentre i restanti appaiono di natura ordinamentale o comunque non idonei a generare potenziali risparmi utilizzabili a compensazione degli oneri stessi, al fine di garantire la neutralità finanziaria del provvedimento. Su tale aspetto ritiene pertanto necessaria una conferma da parte del Governo. Ove tale valutazione fosse infatti confermata dal Governo, fa presente che dovrebbe considerarsi ragionevolmente certo il fatto che l'esercizio della delega comporterà nuovi o maggiori oneri, mentre ciò che al momento appare incerto è l'ammontare degli oneri stessi, anche se tale incertezza sembrerebbe derivare non già dalla complessità della materia trattata, come richiederebbe l'articolo 17, comma 2, della legge n. 196 del 2009, ma dal fatto che i principi e criteri direttivi su cui la delega si fonda non sono stati sufficientemente sviluppati nel testo del provvedimento. Anche su tale aspetto ritiene necessaria una conferma da parte del Governo. Evidenzia quindi che, ove tali valutazioni fossero confermate dal Governo, si dovrebbe ritenere che il fatto di reperire in futuro, attraverso un apposito provvedimento legislativo, le risorse finanziarie necessarie alla copertura dei menzionati oneri non rientri nell'alveo degli eventi incerti, il che giustificherebbe il ricorso alla procedura prevista dall'articolo 17, comma 2, della legge n. 196 del 2009, ma nell'alveo degli eventi necessari affinché la delega stessa possa essere effettivamente esercitata. In tale quadro, fa presente che il meccanismo di reperimento delle risorse attraverso un successivo provvedimento legislativo appare suscettibile di prefigurare una procedura di sostanziale rinvio della copertura finanziaria di oneri certi generati da un provvedimento attuale a un futuro provvedimento legislativo, in violazione dell'articolo 81 della Costituzione. Anche su tale aspetto ritiene necessario acquisire una valutazione da parte del Governo.
  In merito ai profili di copertura finanziaria, invece, fa presente che l'articolo 1, comma 1, lettera b), numero 4), capoverso 7, provvede agli oneri, pari a 150.000 euro annui a decorrere dal 2023, derivanti dal finanziamento di periodiche campagne informative di prevenzione e sensibilizzazione sui fenomeni del bullismo e del cyberbullismo, mediante corrispondente riduzione dell'accantonamento del fondo speciale di parte corrente, relativo al bilancio triennale 2023-2025, di competenza del Ministero dell'interno, che reca le occorrenti disponibilità. Ciò posto, non formula osservazioni. Infine, con riferimento alla clausola di invarianza di cui all'articolo 4, secondo cui, salvo quanto disposto dall'articolo 1, comma 1, lettera b), dall'attuazione della proposta di legge in esame non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica e le amministrazioni interessatePag. 207 provvederanno ai relativi adempimenti nell'ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente, nel rinviare a quanto dianzi evidenziato circa l'estensione di tale clausola alle disposizioni di cui all'articolo 3, sotto il profilo della formulazione letterale della disposizione non ha osservazioni da formulare.

  Il sottosegretario Federico FRENI, anche alla luce delle considerazioni svolte dal relatore, ravvisa la necessità di acquisire sul testo del provvedimento in esame un'apposita relazione tecnica, in modo tale da individuare in maniera puntuale l'effettivo impatto finanziario delle disposizioni da esso recate, ivi incluse quelle di cui all'articolo 3, recanti delega al Governo.

  Andrea MASCARETTI (FDI), relatore, condividendo la necessità, espressa dal sottosegretario Freni, di predisporre sul testo in esame una specifica relazione tecnica, segnala l'esigenza che essa sia trasmessa in tempi assai rapidi, auspicabilmente già entro la giornata di lunedì 17 luglio, dal momento che il provvedimento medesimo risulta calendarizzato per il seguito della discussione in Assemblea nel corso di questa settimana.

  Il sottosegretario Federico FRENI informa che la predisposizione della relazione tecnica sarà effettuata con la massima tempestività possibile ma, poiché la sua redazione richiederà il coinvolgimento di più amministrazioni, non può comunque garantire in questa sede che la stessa sarà perfezionata, sottoposta al vaglio della Ragioneria generale dello Stato e infine trasmessa alla Commissione Bilancio già entro il prossimo 17 luglio, fermo restando il massimo impegno affinché ciò possa concretamente avvenire.

  La Commissione delibera pertanto di richiedere al Governo, ai sensi dell'articolo 17, comma 5, della legge n. 196 del 2009, la trasmissione, entro il termine di lunedì 17 luglio prossimo, di una relazione tecnica sul testo del provvedimento in esame.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, rinvia quindi il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

Introduzione dello sviluppo di competenze non cognitive e trasversali nei percorsi delle istituzioni scolastiche e dei centri provinciali per l'istruzione degli adulti, nonché nei percorsi di istruzione e formazione professionale.
C. 418-A.
(Parere all'Assemblea).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento e delle proposte emendative ad esso riferite.

  Rebecca FRASSINI (LEGA), relatrice, ricorda che la Commissione Bilancio ha avviato, in data 4 luglio 2023, l'esame del nuovo testo della proposta di legge in titolo, come risultante dagli emendamenti approvati in sede referente dalla Commissione Cultura, ai fini dell'espressione del parere a tale ultima Commissione, senza tuttavia pervenire in quella sede alla deliberazione dello stesso.
  Rammenta, altresì, che la Commissione Cultura ha poi concluso, in data 6 luglio 2023, l'esame del provvedimento in sede referente, senza apportare ad esso ulteriori modifiche.
  In tale quadro, con riferimento al testo ora all'esame dell'Assemblea, avverte che resta dunque ferma l'esigenza di acquisire dal Governo gli elementi di risposta alle richieste di chiarimento formulate, nella citata seduta del 4 luglio scorso, in ordine ai profili finanziari del provvedimento.

  Il sottosegretario Federico FRENI comunica che sono al momento in corso di verifica tecnica da parte della Ragioneria generale dello Stato gli elementi istruttori trasmessi dai competenti uffici del Ministero dell'istruzione e del merito. Si riserva, quindi, di fornire in una prossima seduta adeguata risposta alle richieste di chiarimento al riguardo formulate dalla Pag. 208relatrice nella citata seduta dello scorso 4 luglio.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.45.