CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 5 luglio 2023
138.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
Pag. 78

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 5 luglio 2023. — Presidenza del presidente Marco OSNATO. – Interviene il sottosegretario per l'economia e le finanze, Sandra Savino.

  La seduta comincia alle 14.50.

  Marco OSNATO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati e ne dispone, pertanto, l'attivazione.
  Segnala inoltre che le interrogazioni Rubano n. 5-01055 e Gusmeroli n. 5-01056 sono rinviate ad altra seduta.

5-01059 Borrelli: Provvedimenti relativi alla definizione agevolata dei carichi affidati all'Agente della riscossione.

  Francesco Emilio BORRELLI (AVS) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario all'economia alle finanze Sandra Savino risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

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  Francesco Emilio BORRELLI (AVS) esprime la propria preoccupazione in ordine alla consistenza del cosiddetto magazzino della riscossione, nonché sulla circostanza – già evidenziata dal Presidente della Corte dei Conti, Guido Carlino – per cui il reiterarsi nel tempo di provvedimenti di definizione agevolata dei tributi può generare iniquità nel sistema tributario, anche alla luce delle aspettative che tali provvedimenti ingenerano nei contribuenti. Cita al riguardo l'esempio del Comune di Napoli, in cui una percentuale molto bassa di contribuenti – circa il 38 per cento – paga regolarmente le tasse sui rifiuti, e nel quale si è diffusa la prassi di contestare preventivamente la metratura degli immobili, confidando, in attesa della definizione del procedimento amministrativo, nell'emanazione di provvedimenti di sgravio o di condono, che consentono di abbattere significativamente il debito fiscale.

5-01057 Congedo: Chiarimenti in ordine all'assegnazione e cessione agevolata di immobili acquistati da società in regime di esenzione IVA.

  Saverio CONGEDO (FDI) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario all'economia alle finanze Sandra Savino risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Saverio CONGEDO (FDI) si dichiara soddisfatto dalla risposta del Governo.

5-01058 Fenu: Potenziamento degli strumenti automatici di incentivazione fiscale per il sostegno agli investimenti.

  Emiliano FENU (M5S) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario all'economia alle finanze Sandra Savino risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Emiliano FENU (M5S) si dichiara insoddisfatto dalla risposta del Governo. Al riguardo evidenzia come i presidi antifrode nei confronti dei meccanismi di incentivazione automatica siano stati già sperimentati e apprezzati nel tempo. Rileva che da più parti viene richiesta l'ulteriore estensione di tali meccanismi, evidenziando l'esistenza di opportuni presidi di controllo da parte dell'Amministrazione finanziaria, quali la sospensione per trenta giorni delle istanze di cessione del credito. Sottolinea, infine, come in altri paesi dell'Unione Europea e negli Stati Uniti tali meccanismi risultino sempre più diffusi.

5-01060 Merola: Estensione della possibilità di usufruire della definizione agevolata dei carichi affidati alla riscossione ai contribuenti delle regioni colpite dagli eventi sismici dell'agosto 2016.

  Augusto CURTI (PD-IDP) illustra l'interrogazione in titolo, di cui è cofirmatario.

  Il sottosegretario all'economia alle finanze Sandra Savino risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Augusto CURTI (PD-IDP) si dichiara non soddisfatto dalla risposta del Governo. Sottolinea infatti la necessità di dare certezza ai contribuenti in ordine ai meccanismi applicativi delle definizioni agevolate nei territori colpiti da eventi calamitosi. Al riguardo, chiede che le autorità competenti emanino un'apposita circolare per consentire la piena attuazione delle moratorie disposte dal Governo, al già richiamato fine di assicurare certezze ai contribuenti residenti nei predetti territori.

  Marco OSNATO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 15.25.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 5 luglio 2023.

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  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.25 alle 15.30.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 5 luglio 2023. — Presidenza del presidente Marco OSNATO. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze, Federico Freni.

  La seduta comincia alle 15.30.

Delega al Governo per la riforma fiscale.
C. 1038 Governo e C. 75 Marattin.
(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 29 giugno 2023.

  Marco OSNATO, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri favorevoli, con osservazioni e condizioni, delle Commissioni I (Affari Costituzionali), II (Giustizia), III (Affari esteri), V (Bilancio), VII (Cultura), VIII (Ambiente), IX (Trasporti), X (Attività produttive), XI (Lavoro), XII (Affari sociali), XIII (Agricoltura) e XIV (Politiche UE) nonché il parere del Comitato per la legislazione.
  Con particolare riferimento al parere espresso dalla Commissione Bilancio, segnala che le quattro condizioni poste sono oggetto di altrettanti emendamenti presentati dai relatori, che la Commissione è chiamata a votare (vedi allegato 5).
  Al fine di consentire ai colleghi deputati di prendere visione dei pareri espressi dalle Commissioni competenti in sede consultiva e degli emendamenti dei relatori che recepiscono le condizioni poste dalla Commissione Bilancio, sospende la seduta per alcuni minuti.

  La seduta, sospesa alle 15.30, è ripresa alle 15.35.

  Marco OSNATO, presidente, preso atto che i relatori raccomandano l'approvazione degli emendamenti presentati, invita il Governo ad esprimere il proprio parere.

  Il sottosegretario Federico Freni esprime parere favorevole su tutte le suddette proposte emendative.

  La Commissione approva l'emendamento 1.100 dei Relatori (vedi allegato 5).

  Luciano D'ALFONSO (PD-IDP) interviene sull'emendamento 1.101 dei Relatori, richiamando l'attenzione dei colleghi sul fatto che la maggioranza, con la condizione formulata in Commissione Bilancio, cui ha fatto seguito il citato emendamento dei Relatori, abbia inteso precisare – esigenza che non appare priva di significato – la necessità di corredare i decreti legislativi delegati di relazione tecnica, che indichi gli effetti delle nuove norme sul gettito, anche con riferimento ai tributi degli enti territoriali; si tratta di una precisazione che condivide, ma della quale intende rilevare la portata e sulla quale appare utile un chiarimento.

  Marco OSNATO, presidente, evidenzia, con riguardo a quanto testé rilevato dal deputato D'Alfonso, che la condizione posta dalla Commissione Bilancio, recepita dall'emendamento 1.101 dei Relatori, modifica il testo del comma 2 dell'articolo 1 nel senso di prevedere che le relazioni tecniche ai decreti legislativi delegati debbano anche indicare gli effetti dei medesimi decreti sulla pressione tributaria a legislazione vigente, in tal modo anche rispondendo ad esigenze di coordinamento con il dettato dell'articolo 20 del disegno di legge, che stabilisce che dall'attuazione delle deleghe non debba derivare incremento della pressione tributaria.

  Luciano D'ALFONSO (PD-IDP) replica sottolineando la rilevanza delle previsioni contenute nella proposta emendativa per gli enti territoriali e per il loro assetto finanziario.

  La Commissione approva, con distinte votazioni, gli emendamenti 1.101, 1.102 e 20.100 dei Relatori (vedi allegato 5).

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  Marco OSNATO, presidente, segnala che tutte le proposte emendative non esaminate dalla Commissione in quanto non segnalate dai gruppi si intendono respinte ai fini della loro eventuale ripresentazione in Assemblea.

  La Commissione concorda.

  Virginio MEROLA (PD-IDP) interviene sul conferimento del mandato ai relatori a riferire all'Assemblea favorevolmente sul provvedimento in esame, che non può registrare il consenso del Partito Democratico. Rammenta che il suo gruppo parlamentare, nel corso dell'esame in Commissione, ha presentato numerose proposte emendative a un impianto che ritiene complessivamente non efficace: al riguardo evidenzia che il disegno di legge non appare orientato ad una concreta lotta all'evasione fiscale e che le risorse stanziate sembrano non sufficienti. Nonostante l'ambizione di sancire una riforma fiscale di ampio respiro, ritiene che l'impianto generale della delega piuttosto consenta la prevalenza degli interessi corporativi e di categoria, a scapito del perseguimento di un interesse generale.
  In presenza di un'alta pressione fiscale, avrebbe invece ritenuto necessario contrastare l'evasione; reputa peraltro che siano assenti, nel disegno di legge, l'intento redistributivo e una prospettiva di equità orizzontale, specialmente con riferimento all'ingiusto trattamento fiscale attualmente riservato alle categorie dei lavoratori dipendenti e dei pensionati.
  Ritiene inoltre che, in assenza di una concreta giustizia fiscale, i problemi del Paese – tra cui l'elevato debito – siano stati meramente procrastinati e che le riforme attese restino soltanto promesse; evidenzia poi la contraddittorietà di un Esecutivo che da un lato si propone di razionalizzare le spese fiscali e, dall'altro, introduce norme che moltiplicano le agevolazioni tributarie di settore, destinate a specifiche categorie.
  Rileva, più in generale, come l'impianto della delega sia carente nella prospettiva dell'interesse generale del Paese, non fornendo adeguate risposte alle categorie su cui ricade principalmente il peso del fisco, ovvero lavoratori dipendenti e pensionati. Cita al riguardo le norme che introducono forme sostitutive di imposizione, che di fatto erodono la base imponibile Irpef.
  Sotto un diverso profilo, evidenzia come il disegno di legge non dia adeguato rilievo all'autonomia impositiva degli enti territoriali, in una visione politica che appare di ben più ampia portata della sola riforma fiscale: ricorda che è in corso una articolata discussione sull'autonomia differenziata, con le relative conseguenze sotto il profilo dell'individuazione dei livelli essenziali delle prestazioni e della quantificazione dei relativi costi.
  Con riferimento alle risorse, infine, rileva come il disegno di legge affidi la copertura dei costi a una ipotetica e non quantificabile crescita economica, non attribuendo adeguato rilievo alla tematica dello sviluppo sostenibile.
  Conclude evidenziando come l'impianto della delega appaia improntato a soddisfare interessi corporativi, privi di quella visione di insieme che dovrebbe caratterizzare una seria ed efficacia riforma del sistema fiscale.

  Emiliano FENU (M5S) annuncia il voto contrario del proprio gruppo, augurandosi che dagli schemi di decreti legislativi attuativi emerga un indirizzo più chiaro e coerente rispetto a quello prospettato dal disegno di legge, non privo di contraddizioni.
  Rinviene una prima contraddizione nell'enunciazione del principio di equità orizzontale, a fronte di una vera e propria esplosione di forme di imposizione sostitutiva.
  In secondo luogo, ritiene contraddittorio affermare la volontà di semplificare il sistema fiscale, a fronte della già citata moltiplicazione di imposte sostitutive, elemento che a suo avviso complica l'operato di professionisti e contribuenti. Cita al riguardo le prescrizioni sull'Ires, ed in particolare la previsione della riduzione dell'imposta a fronte di nuovi investimenti e nuove assunzioni, elemento che complica una forma di prelievo che attualmente appare davvero flat e di semplice applicazione. Formula analoghe considerazioni nei Pag. 82confronti dell'enunciazione del principio di progressività.
  Ritiene inoltre che la previsione di concordati preventivi e accordi con l'amministrazione finanziaria non sia coerente con l'intento di contrastare l'evasione fiscale. Evidenzia che tali strumenti – ampiamente utilizzati in passato – nel tempo si sono dimostrati inefficaci e rischiano di essere ulteriormente compromessi dalla strutturale carenza di organico dell'Amministrazione finanziaria.
  Sotto un diverso profilo, evidenzia l'insostenibilità finanziaria del disegno di legge, che erode progressivamente la base imponibile Irpef e non reperisce adeguate risorse dall'economia digitale, settore rispetto al quale il Governo, anziché intervenire, sembra attendere risposte dalle principali istituzioni sovranazionali.
  Infine rileva che l'impianto della delega appare già datato e privo di una vera e ampia portata innovativa; basti pensare che la maggioranza ha presentato come intervento cruciale la norma approvata sulla rateazione dei versamenti dovuti dai lavoratori autonomi, che si sostanzia invece in una norma di dettaglio, introducendo una mera dilazione di pagamento. È tale il carattere del provvedimento che la Commissione si accinge a licenziare: un insieme di disposizioni minute, prive di quel carattere generale e di sistema che si era annunciato.

  Francesco Emilio BORRELLI (AVS) preannuncia il voto contrario del proprio gruppo sul mandato al relatore a riferire in senso favorevole all'Assemblea.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di conferire il mandato ai relatori Gusmeroli e Sala a riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento, come risultante dalle modifiche approvate nel corso dell'esame in Commissione. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Marco OSNATO, presidente, avverte che la Presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 16.