CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 5 luglio 2023
138.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
Pag. 48

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 5 luglio 2023.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.15 alle 14.25.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 5 luglio 2023. — Presidenza del presidente Giulio TREMONTI. – Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, Giorgio Silli.

  La seduta comincia alle 14.35.

  Giulio TREMONTI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori delle interrogazioni a risposta immediata sarà assicurata anche mediante la trasmissione attraverso la web-tv della Camera dei deputati.

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5-01052 Lomuti: Sul coinvolgimento del Parlamento nell'attuazione della missione EUMAM Ucraina.

  Arnaldo LOMUTI (M5S) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il Sottosegretario Giorgio SILLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Arnaldo LOMUTI (M5S), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta del Governo, che non ha fornito alcuna rassicurazione sull'impegno ad evitare qualsiasi coinvolgimento dell'Italia qualora il Consiglio dell'Unione europea decida di autorizzare la missione EUMAM Ucraina ad operare al di fuori del territorio degli Stati membri; a suo avviso, è del tutto legittima e ragionevole, nel rispetto delle prerogative del Parlamento, la proposta avanzata del Movimento 5 Stelle – sia in Commissione sia in Assemblea – di sottoporre tale decisione ad una autorizzazione preventiva degli organi parlamentari.

5-01053 Calovini: Sulle limitazioni al transito dei trasportatori al valico del Brennero.

  Giangiacomo CALOVINI (FDI) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il Sottosegretario Giorgio SILLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Giangiacomo CALOVINI (FDI), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta del Governo, che illustra gli sforzi fin qui profusi per risolvere la controversia con l'Austria. Sollecita, tuttavia, ulteriori iniziative per porre rimedio ad una situazione che sta producendo gravi danni non solo agli scambi commerciali, ma anche ai flussi turistici.

5-01054 Porta: Sul sostegno pubblico all'editoria italiana all'estero.

  Fabio PORTA (PD-IDP) illustra l'interrogazione in titolo, segnalando di aver sollevato il caso del quotidiano italiano «La Gente d'Italia» anche in un recente colloquio con l'Ambasciatore italiano a Montevideo. A suo avviso, l'esclusione di tale pubblicazione dai contributi erogati dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale si configura come una vera e propria censura, che danneggia l'intera comunità italiana del continente americano.

  Il Sottosegretario Giorgio SILLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3), sottolineando altresì l'esigenza di incrementare gli stanziamenti a favore dell'editoria italiana all'estero.

  Fabio PORTA (PD-IDP), replicando, si dichiara del tutto insoddisfatto della risposta del Governo, fatta eccezione per il condivisibile auspicio di un incremento delle risorse al sistema editoriale italiano all'estero, tema sul quale preannuncia l'organizzazione di una iniziativa pubblica da tenersi il 14 luglio prossimo.
  Ribadendo che il parere dei rappresentanti diplomatico-consolari e del Comites locale rasenta i limiti dell'abuso, precisa che l'ampia diffusione del quotidiano «La Gente d'Italia» è facilmente rilevabile, considerando che esso viene distribuito in allegato ad un'altra pubblicazione. Evidenzia, altresì, lo spessore negli articoli pubblicati dal quotidiano, frutto del lavoro di una redazione altamente professionale e qualificata. Auspica, dunque, che il Governo non assecondi scelte palesemente sbagliate dell'autorità diplomatico-consolare e collabori con la III Commissione al fine di ripristinare la corretta applicazione della normativa vigente in materia di concessione dei contributi pubblici all'editoria italiana all'estero.

  La seduta termina alle 14.55.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 5 luglio 2023. — Presidenza del presidente Giulio TREMONTI. – Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari Pag. 50esteri e la cooperazione internazionale, Giorgio Silli.

  La seduta comincia alle 14.55.

Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle cause e sulle responsabilità dell'incidente avvenuto presso Freginals, in Spagna, il 20 marzo 2016, nel quale morirono sette studentesse italiane.
Doc XXII, n. 18 Simiani ed altri.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Giangiacomo CALOVINI (FDI), relatore, in premessa, segnala che la proposta in esame – sottoscritta da deputati appartenenti a diversi gruppi politici, di maggioranza e di opposizione – prevede l'istituzione di una Commissione monocamerale di inchiesta per far luce sul tragico incidente di Freginals, in Catalogna, del 20 marzo 2016, nel quale persero la vita tredici studentesse, tra le quali sette ragazze italiane che si trovavano in Spagna nell'ambito del progetto Erasmus.
  Ricorda che le autorità giudiziarie iberiche hanno più volte tentato di archiviare la causa legale nei riguardi del conducente del veicolo, ritenendo non vi fossero elementi sufficienti per procedere in via penale: solo grazie alla tenacia delle famiglie delle vittime e delle autorità diplomatiche italiane è stato possibile proseguire l'iter giudiziario.
  Sottolinea che nel corso della passata legislatura sono stati presentati ed approvati atti di indirizzo che impegnavano il Governo ad «assumere iniziative per sostenere le richieste delle famiglie innanzi alle autorità spagnole al fine di pervenire quanto prima all'accertamento della verità processuale, che si auspica corrisponda a quella sostanziale, rappresentando anche ai più alti livelli istituzionali spagnoli l'aspettativa di giustizia di tutta la comunità italiana».
  Evidenzia che, come ricordato nella relazione illustrativa della proposta di legge, le autorità giudiziarie italiane, nonostante siano state in contatto con quelle spagnole, non hanno mai aperto nessun fascicolo sulla vicenda, perché fin dall'inizio le indagini delle autorità spagnole hanno considerato l'accaduto come un mero incidente stradale.
  Rileva, dunque, che non solo a distanza di sette anni la strage di Tarragona non ha ancora un colpevole, ma anche che nessun processo in merito è stato avviato.
  Venendo ai contenuti della proposta, osserva che l'articolo 1 prevede che l'istituenda Commissione d'inchiesta avrebbe il compito di: ricostruire in maniera puntuale i fatti, le circostanze e le cause dell'incidente; acquisire, esaminare e valutare la documentazione relativa alle inchieste giornalistiche, italiane e spagnole, allo scopo di chiarire le modalità di svolgimento e le cause dell'incidente e di accertare le eventuali responsabilità; porre in atto le iniziative necessarie per verificare se vi siano stati fatti, atti o condotte che abbiano costituito o costituiscano ostacolo, ritardo o difficoltà per l'accertamento giurisdizionale dei fatti; individuare, elaborare e promuovere protocolli di sicurezza relativi a viaggi, escursioni, gite e iniziative similari organizzati nell'ambito del progetto Erasmus, coinvolgendo gli enti, le istituzioni e i soggetti competenti, al fine di garantire l'incolumità degli studenti.
  Per quanto attiene alla sua composizione, segnala che l'articolo 2 dispone che sia formata da venti deputati, nominati dal Presidente della Camera in proporzione al numero dei componenti dei gruppi parlamentari e assicurando comunque la presenza di un rappresentante per ciascun gruppo parlamentare.
  Si dispone inoltre che la Commissione, al termine dei propri lavori, presenti una relazione alla Camera dei deputati sul risultato dell'inchiesta.
  Evidenzia che l'articolo 3 richiama quanto già previsto dall'articolo 82, secondo comma, della Costituzione in merito alla possibilità per la Commissione di procedere alle indagini e agli esami con gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell'autorità giudiziaria. Secondo una prassi ormai consolidata per le inchieste parlamentari,Pag. 51 la proposta stabilisce ulteriori limitazioni: prevede, in particolare, che la Commissione non possa adottare provvedimenti che restringano la libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione, nonché la libertà personale, fatto salvo l'accompagnamento coattivo di cui all'articolo 133 del codice di procedura penale. Per quanto concerne le audizioni a testimonianza rese davanti alla Commissione, la norma richiama l'applicabilità delle pertinenti disposizioni del codice penale (articoli da 366 a 384-bis).
  Sottolinea che lo stesso articolo 3 dispone che nelle materie attinenti all'inchiesta la Commissione ha facoltà di acquisire copie di atti e documenti relativi a procedimenti e inchieste in corso presso l'autorità giudiziaria o altri organismi inquirenti, anche tramite rogatorie all'estero, nonché copie di atti e documenti relativi a indagini e inchieste parlamentari, anche se coperti da segreto.
  Osserva che per il segreto di Stato, nonché per i segreti d'ufficio, professionale e bancario si applicano le norme vigenti, mentre è sempre opponibile il segreto tra difensore e parte processuale nell'ambito del mandato difensivo.
  Rileva, altresì, che la Commissione garantisce il mantenimento del regime di segretezza e stabilisce quali atti o documenti non devono essere divulgati; precisa che, in ogni caso, devono rimanere riservati i documenti relativi a procedimenti giudiziari nella fase delle indagini preliminari.
  Evidenzia, quindi, che l'articolo 4 obbliga al segreto i componenti la Commissione, il personale addetto alla stessa e ogni altra persona che collabora con la Commissione e chi compie o concorre a compiere atti di inchiesta, oppure ne viene a conoscenza per ragioni d'ufficio o di servizio, per tutto quanto riguarda gli atti e i documenti coperti da segreto; la violazione dell'obbligo, nonché la diffusione, in tutto o in parte, anche per riassunto o informazione, di atti o documenti del procedimento d'inchiesta dei quali è stata vietata la divulgazione sono punite ai sensi della legislazione vigente.
  Segnala, infine, che l'articolo 5, comma 1, prevede che l'attività e il funzionamento della Commissione siano disciplinati da un regolamento interno approvato dalla medesima Commissione. Le sedute sono pubbliche, tuttavia la Commissione può deliberare di riunirsi in seduta segreta. Il comma 2 prevede che la Commissione possa avvalersi di tutte le collaborazioni che ritenga necessarie, di soggetti interni o esterni all'amministrazione dello Stato autorizzati, ove occorra e con il loro consenso, dagli organi a ciò deputati e dai Ministeri competenti. Il numero massimo di collaborazioni di cui può avvalersi la Commissione è stabilito dal regolamento interno della Commissione.
  Sottolinea, altresì, che per lo svolgimento delle sue funzioni, la Commissione fruisce di personale, locali e strumenti operativi messi a disposizione dal Presidente della Camera dei deputati. In particolare, il comma 4 prevede, per il funzionamento della Commissione, una spesa massima di 50 mila euro, posta a carico del bilancio interno della Camera dei deputati.

  Il sottosegretario Giorgio SILLI si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito.

  Giulio TREMONTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo sullo spazio aereo comune tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e l'Ucraina, dall'altra, firmato a Kiev il 12 ottobre 2021.
C. 1001 Governo.
(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 27 aprile scorso.

  Giulio TREMONTI, presidente, dà conto delle sostituzioni. Avverte, quindi, che sono pervenuti tutti i prescritti pareri. In particolare, si sono espresse favorevolmente le Commissioni Affari costituzionali, Giustizia,Pag. 52 Finanze, Ambiente, Trasporti, Attività produttive, Lavoro e Politiche dell'Unione europea, mentre la Commissione Bilancio ha espresso un parere favorevole con una condizione, volta a garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione.
  Conseguentemente, il collega Calovini ha predisposto l'emendamento 3.1, di recepimento della suddetta condizione.
  Dà quindi la parola al relatore per l'illustrazione dell'emendamento.

  Giangiacomo CALOVINI (FDI), relatore, illustra l'emendamento a sua firma 3.1 (vedi allegato 4).

  Il sottosegretario Giorgio SILLI esprime parere favorevole sull'emendamento del relatore 3.1.

  La Commissione approva l'emendamento del relatore 3.1.

  La Commissione delibera, quindi, di conferire il mandato al relatore, onorevole Calovini, a riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Giulio TREMONTI, presidente, avverte che la Presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo sulla protezione degli investimenti tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Singapore, dall'altra, fatto a Bruxelles il 19 ottobre 2018.
C. 1040 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 12 aprile scorso.

  Giulio TREMONTI, presidente, avverte che sono pervenuti tutti i prescritti pareri. In particolare, si sono espresse favorevolmente le Commissioni Affari costituzionali, Giustizia, Bilancio, Finanze, Attività produttive e Politiche dell'Unione europea.

  La Commissione delibera, quindi, di conferire il mandato al relatore, onorevole Formentini, a riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Giulio TREMONTI, presidente, avverte che la Presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Ratifica ed esecuzione dell'Atto di Ginevra dell'Accordo dell'Aja concernente la registrazione internazionale dei disegni e modelli industriali, fatto a Ginevra il 2 luglio 1999.
C. 1041 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 12 aprile scorso.

  Giulio TREMONTI, presidente, avverte che sono pervenuti tutti i prescritti pareri. In particolare, si sono espresse favorevolmente le Commissioni Affari costituzionali, Giustizia, Bilancio, Finanze, Cultura, Attività produttive e Politiche dell'Unione europea.

  La Commissione delibera, quindi, di conferire il mandato al relatore, onorevole Billi, a riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Giulio TREMONTI, presidente, avverte che la Presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 15.05.