CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 4 luglio 2023
137.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 4 luglio 2023. — Presidenza del presidente Ugo CAPPELLACCI.

  La seduta comincia alle 13.35.

Delega al Governo per la riforma fiscale.
C. 1038 Governo e abb.
(Parere alla VI Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, avverte che i deputati possono partecipare in videoconferenza alla seduta odierna, secondo le modalità stabilite dalla Giunta per il regolamento.
  Dà, quindi, la parola al relatore, deputato Ciancitto, per lo svolgimento della relazione.

  Francesco Maria Salvatore CIANCITTO (FDI), relatore, fa presente che il disegno di legge recante delega al Governo per la riforma fiscale (C. 1038 Governo e abb.), come risultante dalle proposte emendative approvate, sul quale la Commissione è chiamata a esprimere il parere di competenza, è finalizzato a realizzare la tanto attesa riforma del sistema tributario. A tal fine, esso delega il Governo ad adottare, entro ventiquattro mesi dalla data di entrata in vigore della legge, uno o più decreti legislativi. Sugli schemi preliminari di tali atti sono previsti i pareri della Conferenza unificata e delle Commissioni parlamentari competenti per materia e per i profili finanziari.
  Fa presente, inoltre, che il testo del disegno di legge è composto da 20 articoli, l'ultimo dei quali contiene le disposizioni finanziarie. Gli articoli 2 e 3 recano princìpi e criteri di delega di carattere generale, mentre quelli da 4 a 19 recano princìpi e criteri direttivi specifici, inerenti agli aspetti sostanziali dei singoli tributi, ai procedimenti tributari e alle sanzioni.Pag. 161
  In relazione alle disposizioni di interesse della Commissione Affari sociali, segnala in primo luogo i seguenti princìpi e criteri direttivi generali di cui all'articolo 2, in base ai quali il Governo è delegato a: stimolare, attraverso l'efficientamento della struttura dei tributi e la riduzione del carico fiscale, oltre alla crescita economica, anche la natalità, soprattutto al fine di sostenere, oltreché i lavoratori e le imprese, le famiglie, in particolare quelle ove sia presente una persona con disabilità, e i giovani con meno di trent'anni di età (comma 1, lettera a)); razionalizzare e semplificare la normativa fiscale riguardante gli enti del Terzo settore e quelli non commerciali, assicurando il coordinamento con le altre disposizioni dell'ordinamento tributario, nel rispetto dei princìpi di mutualità, sussidiarietà e solidarietà di cui (comma 1, lettera c), numero 3)); rivedere gli adempimenti dichiarativi e di versamento a carico dei contribuenti, in particolare attraverso l'introduzione di percorsi facilitati per l'accesso ai servizi da parte delle persone anziane o con disabilità (comma 1, lettera d), numero 3)); assicurare un trattamento particolare per gli atti di trasferimento o di destinazione di beni e diritti in favore di persone con disabilità, ferme restando le agevolazioni fiscali già previste dagli articoli 5 e 6 della legge n. 112 del 2016, cosiddetta «Dopo di noi» (comma 1, lettera e)).
  Sempre per quanto attiene all'articolo 2, il comma 2 prevede che, per la predisposizione dei decreti legislativi delegati, il Governo potrà costituire appositi tavoli tecnici, ai quali potranno partecipare, oltreché l'amministrazione finanziaria e le associazioni di categoria e dei professionisti, anche le associazioni familiari maggiormente rappresentative a livello nazionale.
  Venendo ai princìpi e criteri direttivi di carattere più specifico, ne segnala alcuni di interesse contenuti nell'articolo 5, in materia di revisione del sistema di imposizione sui redditi delle persone fisiche (IRPEF). In particolare, il Governo è delegato a procedere verso una graduale riduzione dell'IRPEF, nel rispetto del principio di progressività e nella prospettiva della transizione del sistema verso l'aliquota impositiva unica, attraverso il riordino delle deduzioni, degli scaglioni di reddito, delle aliquote di imposta, delle detrazioni e dei crediti d'imposta, da effettuare tenendo conto delle finalità delle misure agevolative attualmente vigenti, avendo particolare riguardo, per quanto di interesse, alla composizione del nucleo familiare, alla presenza in esso di persone con disabilità, ai costi sostenuti per la crescita dei figli, nonché alla tutela della salute delle persone (comma 1, lettera a), numeri 1.1) e 1.2)). Il Governo è altresì delegato a procedere alla revisione e alla semplificazione delle disposizioni riguardanti le somme e i valori esclusi dalla formazione del reddito salvaguardando talune finalità, tra le quali quelle dell'assistenza sanitaria e della solidarietà sociale (comma 1, lettera e), del medesimo articolo 5)).
  In relazione ai princìpi e criteri direttivi previsti dall'articolo 7, in materia di revisione dell'imposta sul valore aggiunto (IVA), ricorda che il Governo è delegato, tra l'altro, a razionalizzare il numero e la misura delle aliquote dell'IVA secondo i criteri posti dalla normativa dell'Unione europea, al fine di prevedere una tendenziale omogeneizzazione del trattamento per beni e servizi similari meritevoli di agevolazione in quanto destinati a soddisfare le esigenze di maggiore rilevanza sociale (comma 1, lettera c)), nonché a razionalizzare la disciplina dell'IVA per gli enti del Terzo settore, anche al fine di semplificare gli adempimenti relativi alle attività di interesse generale (comma 1, lettera g)).
  In ordine ai princìpi e criteri direttivi stabiliti dall'articolo 8, in materia di imposta regionale sulle attività produttive (IRAP), segnala che essi sono volti a delegare il Governo a procedere ad un graduale superamento di tale imposta, nella prospettiva di istituire una sovraimposta, determinata secondo le medesime regole dell'IRES, che assicuri gettito in misura equivalente a quello attuale, da ripartire tra le regioni sulla base dei criteri vigenti in materia di IRAP. Per quanto di competenza, rileva che il citato superamento dell'IRAP, secondo quanto esplicitato dalla lettera b) del comma 1, Pag. 162dovrà avvenire garantendo comunque il finanziamento del fabbisogno sanitario e il gettito in misura equivalente per le regioni che presentano squilibri di bilancio sanitario o sono sottoposte a piani di rientro che, in base alla legislazione vigente, comportano l'applicazione, anche automatica, di aliquote dell'IRAP maggiori di quelle minime.
  Per quanto concerne i princìpi e criteri direttivi di cui all'articolo 9, di carattere più intersettoriale, evidenzia quello di cui alla lettera f) del comma 1, che delega il Governo a semplificare e razionalizzare, in coerenza con le disposizioni del codice del Terzo settore e con il diritto dell'Unione europea, i regimi agevolativi previsti in favore dei soggetti che svolgono, con modalità non commerciali, attività che realizzano finalità sociali nel rispetto dei princìpi di solidarietà e sussidiarietà, nonché i diversi regimi di deducibilità dal reddito complessivo delle erogazioni liberali disposte in favore degli enti aventi per oggetto statutario lo svolgimento o la promozione di attività di ricerca scientifica.
  In relazione ai princìpi e criteri direttivi di cui all'articolo 12, in materia di accise e altre imposte sulla produzione e sui consumi, segnala la lettera f-bis) del comma 1, che delega il Governo a prevedere – con la finalità, tra le altre, di tutela della salute dei consumatori – il divieto di vendita a distanza dei prodotti da inalazione senza combustione costituiti da sostanze liquide, contenenti o meno nicotina, e dei prodotti contenenti nicotina e preparati allo scopo di consentire, senza combustione e senza inalazione, l'assorbimento di tale sostanza da parte dell'organismo, anche mediante involucri funzionali al loro consumo.
  Sottolinea, infine, taluni dei princìpi e criteri direttivi di cui all'articolo 13, in materia di riordino delle disposizioni vigenti in materia di giochi pubblici, in particolare quelli di cui alla lettera a) del comma 2, concernenti l'introduzione di misure finalizzate a garantire la piena tutela dei soggetti più vulnerabili nonché a prevenire i disturbi da gioco d'azzardo e il gioco minorile. Le misure citate riguardano, in particolare: la diminuzione dei limiti di giocata e di vincita; l'obbligo della formazione continua dei gestori e degli esercenti; il rafforzamento dei meccanismi di autoesclusione dal gioco; la previsione di caratteristiche minime che devono possedere le sale e gli altri luoghi in cui si offre il gioco; la certificazione degli apparecchi e la loro graduale conversione in strumenti che consentono il gioco solo da remoto; il divieto di raccogliere gioco su competizioni sportive dilettantistiche riservate esclusivamente ai minori; l'impiego di forme di comunicazione del gioco legale coerenti con l'esigenza di tutela dei soggetti più vulnerabili; la previsione dell'accesso, da parte dei soggetti pubblici e privati che svolgono attività di prevenzione e cura della patologia da gioco d'azzardo, ai dati concernenti la diffusione territoriale, la raccolta, la spesa e la tassazione dei giochi autorizzati di qualsiasi tipologia e classificazione.

  Gian Antonio GIRELLI (PD-IDP) ribadisce il giudizio fortemente critico del Partito Democratico sul provvedimento in esame che affronta il tema la revisione del sistema fiscale da una prospettiva a suo avviso errata. Evidenzia la carenza degli interventi in materia di contrasto all'evasione e all'elusione fiscale e rileva che il provvedimento appare caratterizzato da un approccio ideologico alla tassazione sulle persone fisiche, che trascura la complessità dell'esistente. Manifesta perplessità sulle modalità di realizzazione della prevista riforma dell'IRAP, segnalando che occorre assicurare le necessarie risorse al Servizio sanitario nazionale.
  Nel rilevare che le norme relative al concordato preventivo possono preludere di fatto ad un utilizzo quasi sistematico del meccanismo dei condoni, esprime la preoccupazione che, in assenza di una seria lotta all'evasione, si determini una diminuzione del gettito fiscale con conseguenze sull'erogazione dei servizi e sull'efficacia delle misure di sostegno alle famiglie. In conclusione, sottolinea la necessità di adottare un approccio diverso per riformare il sistema tributario, tenendo presenti i criteri di progressività previsti dalla Costituzione.

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  Elena BONETTI (A-IV-RE), nel riservarsi di effettuare una valutazione complessiva sul provvedimento in esame anche alla luce dell'esito degli emendamenti che saranno votati in Assemblea, si augura che vi sia un'ampia disponibilità al confronto e all'accoglimento delle proposte di modifica.
  Manifesta preoccupazione riguardo al fatto che con la delega in esame si delega il Governo ad intervenire su materie già normate con precedenti interventi legislativi, rispetto ai quali mancano i decreti attuativi. Si riferisce, in particolare, alle misure previste dalla legge n. 32 del 2022 recante una delega al Governo per il sostegno e la valorizzazione della famiglia. Rileva che, rispetto alle norme contenute in tale provvedimento, approvate peraltro con il consenso unanime di tutti i partiti, le disposizioni che si vogliono introdurre con la delega in esame rappresentano un passo indietro. Nell'esprimere il timore che tale sovrapposizione possa pregiudicare l'introduzione di misure efficaci a sostegno delle famiglie, invita ad una riflessione rispetto a tale criticità all'interno della Commissione.

  Andrea QUARTINI (M5S), nel riservarsi di intervenire anche in sede di dichiarazione di voto, ricorda che il Servizio sanitario nazionale è finanziato dalla fiscalità generale e che pertanto un sistema tributario che non consente di recuperare le risorse sottratte dall'evasione pregiudica la garanzia del diritto alla salute per tutti i cittadini nonché, più in generale, forme avanzate di tutela sociale. Nel rilevare che la delega in esame per alcuni aspetti sembra incoraggiare l'evasione fiscale e prevedere in maniera indiretta forme di condono, ritiene necessaria una riflessione all'interno della Commissione Affari sociali sulla tenuta del sistema di welfare nel Paese.
  Si dichiara preoccupato per la scelta di intervenire con invarianza di gettito per quanto concerne la tassazione del gioco d'azzardo. Nel ricordare che l'approccio scientifico oggi prevalente ha consentito la riclassificazione del disturbo da gioco d'azzardo, da disturbo del controllo degli impulsi a disturbo da dipendenza, e che questa prospettiva amplia considerevolmente lo spettro cittadini considerabili come a rischio, auspica che vi sia maggiore coraggio nell'affrontare il tema, anche attraverso l'introduzione di adeguate misure di prevenzione. Nel ribadire che un serio contrasto al gioco d'azzardo patologico non può conciliarsi con l'obiettivo dell'invarianza delle entrate fiscali, ricorda di avere presentato emendamenti al riguardo, poi respinti, presso la Commissione competente in sede referente.
  In conclusione, rileva che il provvedimento in esame rappresenta un'occasione persa per quanto concerne la realizzazione di un sistema tributario più favorevole alla promozione di un sistema sanitario più efficace e il contrasto alla dipendenza da gioco d'azzardo.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire in discussione, rinvia il seguito dell'esame alla seduta già convocata per domani, al fine della deliberazione del parere di competenza.

DL 61/2023: Interventi urgenti per fronteggiare l'emergenza provocata dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023.
C. 1194 Governo.
(Parere alla VIII Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, avverte che i deputati possono partecipare in videoconferenza alla seduta odierna, secondo le modalità stabilite dalla Giunta per il regolamento.
  Dà, quindi, la parola al relatore, deputato Benigni, per lo svolgimento della relazione.

  Stefano BENIGNI (FI-PPE), relatore, fa presente che il provvedimento sul quale la XII Commissione è chiamata a esprimere il parere di competenza alla VIII Commissione, reca una serie di interventi relativi agli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio scorso; all'allegato 1 sono Pag. 164indicati i comuni interessati, ubicati nelle regioni Emilia-Romagna, Marche e Toscana. Il provvedimento si compone di 23 articoli, due dei quali riguardano le competenze della XII Commissione.
  In particolare, l'articolo 13, al comma 1, dispone l'autorizzazione di un contributo di 8 milioni di euro per provvedere a interventi di ripristino e consolidamento delle strutture sanitarie e a interventi di riattivazione e potenziamento infrastrutturale e tecnologico della rete dell'emergenza ospedaliera e territoriale nelle zone interessate dagli eventi alluvionali.
  Il successivo comma 2 stabilisce che i crediti formativi del triennio 2023-2025 da acquisire con attività di formazione continua in medicina (ECM) si intendono maturati in ragione di un terzo in favore di tutti i professionisti sanitari riconosciuti in base alla normativa vigente – recata dalla legge n. 3 del 2018, in materia di riordino delle professioni sanitarie – i quali abbiano svolto in maniera documentata la loro attività professionale durante il periodo dell'emergenza nei territori dei comuni che hanno subito l'alluvione. La norma chiarisce inoltre che il conseguimento di tali crediti viene computato in misura proporzionale al periodo di attività svolta su base annua.
  Fa presente che i commi 3, 4 e 5 dell'articolo 13 riguardano la modifica della tempistica relativa ad adempimenti già previsti dalla legislazione vigente a carico degli operatori che gestiscono stabilimenti in cui sono presenti animali.
  In particolare, il comma 3 stabilisce che fino al 31 agosto 2023, nei soli comuni di cui all'allegato 1, l'operatore di animali tenuto alle registrazioni nella «Banca dati nazionale» (BDN) ottempera alle disposizioni di cui all'articolo 9 del decreto legislativo n. 134 del 2022, in materia di identificazione e registrazione degli animali e di eventi ad essi relativi, entro trenta giorni dalla scadenza del termine indicato, in deroga alle tempistiche prescritte dal medesimo articolo 9.
  Il comma 4 dell'articolo in commento specifica che, fino al 31 agosto 2023, non si applicano per gli adempimenti in questione, se effettuati entro i trenta giorni successivi alla scadenza del termine ordinario, le sanzioni di cui all'articolo 18 del decreto legislativo n. 134 del 2022.
  In base al successivo comma 5, resta tuttavia fermo l'obbligo per l'operatore di identificare e registrare gli animali prima delle movimentazioni in uscita dallo stabilimento. Sono esclusi da tale obbligo i casi di spostamento per immediato pericolo per la vita degli animali, dei quali deve essere informato il servizio veterinario locale territorialmente competente.
  L'articolo 15, composto da un unico comma, prevede che per i mesi di maggio, giugno e luglio 2023 le pubbliche amministrazioni possono provvedere in favore degli enti gestori privati alla remunerazione dei servizi educativi, socio-assistenziali, socio-sanitari non erogati in conseguenza degli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023, per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza con delibere del Consiglio dei ministri del 4 maggio 2023, del 23 maggio 2023 e del 25 maggio 2023, secondo il numero di prestazioni erogate nel mese di aprile 2023. Tale disposizione si applica anche alle strutture sanitarie private accreditate destinatarie di apposito budget per l'anno 2023, nell'ambito degli accordi e dei contratti di cui all'articolo 8-quinquies del decreto legislativo n. 502 del 1992, ferma restando la garanzia dell'equilibrio economico del Servizio sanitario regionale e, comunque, nei limiti del predetto budget previsto per l'anno 2023. Nella relazione illustrativa viene specificato che l'intervento ha la finalità «di evitare che gli enti gestori, oltre agli ingenti danni subiti in conseguenza dell'alluvione, e alle conseguenti spese da sostenere per il ripristino dell'operatività dei servizi, debbano subire anche il blocco delle entrate programmate in bilancio».
  Si dispone inoltre che, previo accordo tra le pubbliche amministrazioni e gli enti gestori, i servizi educativi, socio-assistenziali, socio-sanitari e sanitari possono essere riconvertiti in tutto o in parte in altra forma, dando priorità ad interventi a domicilio, secondo il criterio di assicurare la continuità delle prestazioni erogate in favorePag. 165 delle persone con disabilità, anziane e fragili, colpite dagli eccezionali eventi alluvionali e che attualmente necessitano di assistenza presso la propria abitazione o domicilio.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, in considerazione della necessità di assicurare lo svolgimento della prevista seduta del Comitato dei nove, rinvia il seguito dell'esame alla seduta già convocata per la giornata successiva, al fine della deliberazione del parere di competenza.

  La seduta termina alle 14.

COMITATO DEI NOVE

  Martedì 4 luglio 2023.

Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione dell'emergenza sanitaria causata dalla diffusione epidemica del virus SARS-CoV-2 e sulle misure adottate per prevenire e affrontare l'emergenza epidemiologica da SARS-CoV-2.
C. 384-446-459-A.

  Il Comitato si è riunito dalle 14 alle 14.05.