CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 4 luglio 2023
137.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 138

INDAGINE CONOSCITIVA

  Martedì 4 luglio 2023. — Presidenza del vicepresidente Francesco BATTISTONI.

  La seduta comincia alle 11.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Francesco BATTISTONI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante la resocontazione stenografica e la trasmissione attraverso la web-tv della Camera dei deputati.

Indagine conoscitiva sull'impatto ambientale degli incentivi in materia edilizia.
Audizione, in videoconferenza, di rappresentanti di ANIMA Confindustria meccanica varia, Assoclima e Assotermica.
(Svolgimento e conclusione).

  Francesco BATTISTONI, presidente, introduce l'audizione.

  Alessandro MAGGIONI, Direttore Relazioni Istituzionali ANIMA, Marco DALL'OMBRA, Responsabile Pompe di Calore Assoclima, e Alberto MONTANINI, Presidente di Assotermica, svolgono una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

  Francesco BATTISTONI, presidente, ringrazia i rappresentanti di Anima, Assoclima e Assotermica per il loro intervento e dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 11.20.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 4 luglio 2023.

Pag. 139

Audizione informale di rappresentanti di Federlazio e Coldiretti Frosinone sulle criticità ambientali nel Sito di Interesse Nazionale (SIN) Bacino del fiume Sacco.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 11.30 alle 12.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 4 luglio 2023. — Presidenza del presidente Mauro ROTELLI.

  La seduta comincia alle 13.45.

Delega al Governo per la riforma fiscale.
C. 1038 Governo e abb.
(Parere alla VI Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Graziano PIZZIMENTI (LEGA), relatore, riferisce, ai fini del parere da rendere alla Commissione finanze, sul disegno di legge recante la delega al Governo per la riforma fiscale, soffermandosi sulle disposizioni di interesse della Commissione e rinviando alla documentazione predisposta dagli uffici per una disamina più approfondita del provvedimento.
  Nel ricordare che il testo consta di venti articoli, fa presente che l'articolo 1 delega il Governo ad adottare, entro ventiquattro mesi dalla data di entrata in vigore della legge, uno o più decreti legislativi recanti la revisione del sistema tributario, indicando i princìpi e i criteri direttivi generali e quelli specifici cui deve attenersi la stessa.
  In particolare, l'articolo 2 individua i seguenti principi generali cui il Governo deve attenersi nell'esercizio della delega: stimolo della crescita economica e della natalità, prevenzione, contrasto e riduzione dell'evasione e dell'elusione fiscale, razionalizzazione e semplificazione del sistema tributario, nonché revisione degli adempimenti dichiarativi e di versamento per i contribuenti.
  Per quanto concerne invece i principi e i criteri specifici, l'articolo 5 elenca quelli per la revisione e la graduale riduzione dell'imposta sui redditi delle persone fisiche (Irpef), nel rispetto del principio di progressività e nella prospettiva della transizione del sistema verso l'aliquota impositiva unica, attraverso il riordino delle deduzioni dalla base imponibile, degli scaglioni di reddito, delle aliquote di imposta, delle detrazioni dall'imposta lorda e dei crediti d'imposta, tenendo conto delle loro finalità, con particolare riguardo tra l'altro: alla tutela del bene costituito dalla casa, in proprietà o in locazione; agli obiettivi di miglioramento dell'efficienza energetica e della riduzione del rischio sismico del patrimonio edilizio esistente nonché di rigenerazione urbana e rifunzionalizzazione edilizia valutando anche le esigenze di tutela, manutenzione e conservazione dei beni culturali; a misure volte a favorire la propensione a stipulare assicurazioni aventi per oggetto il rischio di eventi calamitosi, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica (comma 1, lettera a), nn. 1.2), 1.3), 1.3-bis).
  Segnala, poi, che con riferimento ai redditi agrari (lettera b) del comma 1) il Governo osserva, tra i principi e criteri direttivi, la riconducibilità dei redditi relativi ai beni, anche immateriali, derivanti dalle attività di coltivazione e allevamento che concorrono alla tutela dell'ambiente e alla lotta ai cambiamenti climatici, entro limiti determinati, ai redditi ottenuti dalle attività agricole di cui all'articolo 2135, primo comma, del codice civile, con eventuale assoggettamento ad imposizione semplificata. Sottolinea che, rispetto al regime vigente il principio di cui alla lettera b) prevede di estendere il regime dei redditi agrari, entro limiti determinati, alle ipotesi di redditi relativi ai beni, anche immateriali, che concorrono a combattere il cambiamento climatico derivanti dalle attività di coltivazione e allevamento.
  Osserva, inoltre, che la lettera e) del comma 1 prevede, per i redditi da lavoro dipendente e assimilati, che i principi e i criteri direttivi della delega implichino la revisione e la semplificazione delle disposizioniPag. 140 riguardanti le somme e i valori esclusi dalla formazione del reddito, con particolare riguardo ai limiti di non concorrenza al reddito previsti per l'assegnazione dei compensi in natura, salvaguardando, tra l'altro, le finalità della mobilità sostenibile e dell'efficientamento energetico.
  Passando all'articolo 12, evidenzia che la norma reca i princìpi e criteri direttivi per l'attuazione della delega con riferimento alle accise e alle altre imposte indirette sulla produzione e sui consumi. Il Governo, nell'esercizio della delega intende tra l'altro: rimodulare le aliquote di accisa sui prodotti energetici, sull'energia elettrica e sul teleriscaldamento in modo da tener conto dell'impatto ambientale di ciascun prodotto e con l'obiettivo di contribuire alla riduzione progressiva delle emissioni di gas climalteranti e dell'inquinamento atmosferico; promuovere, nel rispetto delle disposizioni dell'Unione europea in materia di esenzioni o riduzioni di accisa, la produzione di energia elettrica, di gas metano, di gas naturale o di altri gas ottenuti da biomasse o altre risorse rinnovabili anche attraverso l'introduzione di meccanismi di rilascio di titoli per la cessione di energia elettrica, di gas metano, di gas naturale o di altri gas a consumatori finali ai fini dell'applicazione dell'aliquota agevolata o dell'esenzione dall'accisa; rimodulare la tassazione sui prodotti energetici impiegati per la produzione di energia elettrica al fine di incentivare l'utilizzo di quelli più compatibili con l'ambiente; procedere al riordino e alla revisione delle agevolazioni in materia di accisa sui prodotti energetici e sull'energia elettrica nonché alla progressiva soppressione o rimodulazione, nel rispetto delle disposizioni dell'Unione europea inerenti alle esenzioni obbligatorie in materia di accisa, di alcune delle agevolazioni, catalogate come sussidi ambientalmente dannosi, che risultano particolarmente impattanti per l'ambiente. Ricorda, in proposito, che è stata recentemente trasmessa al Parlamento la quinta edizione del «Catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi e dei sussidi ambientalmente favorevoli», per l'anno 2021.
  Quanto all'articolo 14, esso contiene i principi e i criteri direttivi generali relativi alla revisione generale degli adempimenti tributari, anche relativamente ai tributi degli enti territoriali individuando, al comma 1, i principi e criteri direttivi concernenti l'introduzione di misure per la semplificazione degli obblighi dichiarativi e di versamento, tra cui segnala il potenziamento di strumenti e modelli organizzativi che favoriscano la condivisione dei dati e dei documenti, in via telematica, tra l'Agenzia delle entrate e i competenti uffici dei comuni, anche al fine di facilitare e accelerare l'individuazione degli immobili non censiti e degli immobili abusivi (lettera h).
  Infine, l'articolo 18 prevede che il Governo si attenga ad una serie di princìpi e criteri direttivi specifici per la revisione del sistema sanzionatorio in materia di accisa e di altre imposte indirette sulla produzione e sui consumi. Nell'ambito di tali principi rientra l'affidamento in custodia dei beni sequestrati, diversi dal denaro e dalle disponibilità finanziarie, agli organi di polizia che ne facciano richiesta per l'impiego in attività di polizia ovvero la possibilità di affidarli ad altri organi dello Stato o ad altri enti pubblici non economici, anche per finalità di protezione civile o di tutela ambientale (comma 2, lettera b), n. 8).
  In conclusione, si riserva di presentare una proposta di parere nella seduta già convocata per domani, anche in esito al dibattito che si svolgerà in Commissione, considerato che il provvedimento sarà all'esame dell'Assemblea la prossima settimana.

  Mauro ROTELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.50.