CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 4 luglio 2023
137.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
Pag. 57

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 4 luglio 2023. — Presidenza del presidente Giulio TREMONTI. – Interviene la sottosegretaria di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, Maria Tripodi.

  La seduta comincia alle 13.

Delega al Governo per la riforma fiscale.
C. 1038 Governo ed abbinata C. 75 Marattin.
(Parere alla VI Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Giulio TREMONTI, presidente, dà conto delle sostituzioni. Dà quindi la parola al relatore affinché illustri i profili di competenza della Commissione contenuti nel provvedimento e presenti la proposta di parere.

  Emanuele POZZOLO (FDI), relatore, segnala che nella seduta del 18 maggio scorso la VI Commissione ha adottato come testo base per il prosieguo dell'esame il disegno di legge C. 1038, di iniziativa del Governo.
  In via generale, sottolinea che il provvedimento è composto di 20 articoli, distribuiti in cinque titoli. Il Titolo I contiene i princìpi generali e i tempi di esercizio della delega (articoli 1-3) nonché i princìpi e i criteri direttivi per la riforma dello statuto del contribuente, con particolare riguardo alla disciplina dell'interpello (articolo 4). Il Titolo II, concernente i tributi, rappresenta la parte più ampia della delega ed è articolato in tre capi. Il Capo I concerne le imposte sui redditi, l'Iva e l'Irap (articoli 5-8) ed un articolo nel quale confluiscono ulteriori disposizioni sulla materia (articolo 9). Il Capo II (articoli 10-12) concerne tutte le altre imposte indirette. Il Capo III, invece, contiene un unico articolo concernente la disciplina dei giochi (articolo 13). Il Titolo III attiene alla disciplina delle procedure di definizione dell'imponibile, accertamento, riscossione e contenzioso (capo I, articoli 14-17) e le sanzioni (Capo II, articolo 18). Il Titolo IV contiene i princìpi e i criteri direttivi relativi al riordino della normativa tributaria e alla codificazione (articolo 19). Il Titolo V, infine, contienePag. 58 le disposizioni finanziarie (articolo 20).
  Rinviando alla documentazione predisposta dagli uffici per ogni ulteriore approfondimento, segnala che tra le disposizioni di competenza della III Commissione rileva l'articolo 3, che reca i princìpi e criteri direttivi di delega per la riforma del sistema fiscale con riferimento agli aspetti internazionali e sovranazionali del sistema tributario.
  Più in dettaglio, ai sensi della lettera a) del comma 1, il Governo è delegato ad adeguare i princìpi dell'ordinamento tributario nazionale ai livelli di protezione dei diritti stabiliti dal diritto dell'Unione europea, tenendo conto anche dell'evoluzione della giurisprudenza UE in materia tributaria. Al riguardo, ricorda che il Trattato sul funzionamento dell'Unione europea non prevede l'attribuzione all'Unione europea di una competenza generale nel settore tributario, fatta eccezione per le misure di armonizzazione necessarie ad assicurare l'instaurazione ed il funzionamento del mercato interno ed evitare le distorsioni di concorrenza.
  Evidenzia che la lettera b) del medesimo comma 1 intende assicurare la coerenza dell'ordinamento interno con le raccomandazioni OCSE nell'ambito del progetto BEPS (Base Erosion and Profit Shifting), ovvero la strategia volta, da un lato, a contrastare le politiche di pianificazione fiscale aggressiva messe in atto dalle imprese multinazionali, dall'altro, ad evitare lo spostamento di base imponibile dai Paesi ad alta fiscalità verso altri con pressione fiscale bassa o nulla. Più in dettaglio, osserva che il pacchetto di azioni BEPS comprende nuovi standard minimi in materia di: scambio di informazioni tra Paesi, con l'obiettivo di fornire alle amministrazioni finanziarie un quadro globale delle strategie attuate dalle imprese multinazionali; abuso dei trattati, per porre fine allo sfruttamento delle società-veicolo con finalità elusive; limitazione delle pratiche fiscali dannose, in particolare nel settore della proprietà intellettuale; scambio automatico di informazioni in sede di accordi fiscali tra multinazionali e Paesi; accordi tra amministrazioni fiscali al fine di evitare che le azioni di contrasto alla doppia-non-imposizione si traducano in una doppia tassazione.
  Rileva che la lettera c) chiarisce che la riforma deve garantire la revisione della disciplina della residenza fiscale delle persone fisiche, delle società e degli enti diversi dalle società come criterio di collegamento personale all'imposizione. Tale revisione ha lo scopo di rendere coerente il criterio della residenza fiscale con la migliore prassi internazionale e con le Convenzioni sottoscritte dall'Italia per evitare le doppie imposizioni, nonché coordinarla con la disciplina della stabile organizzazione e dei regimi speciali vigenti per i soggetti che trasferiscono la residenza in Italia; al riguardo, segnala che, a seguito di un emendamento approvato nel corso dell'esame in sede referente, è stata prevista la possibilità di adeguare il criterio della residenza all'esecuzione della prestazione lavorativa in modalità agile. Precisa che si tratta di princìpi di portata molto ampia, data la generalità del concetto di «migliore prassi internazionale».
  Sottolinea che la lettera d) delega il Governo a promuovere l'introduzione di misure volte a conformare il sistema di imposizione sul reddito ad una maggiore competitività sul piano internazionale, nel rispetto dei criteri previsti dalla normativa europea e dalle raccomandazioni predisposte dall'OCSE. In conformità con la disciplina europea sugli aiuti di Stato e con i princìpi sulla concorrenza fiscale non dannosa, tali misure possono includere anche la concessione di incentivi all'investimento o al trasferimento di capitali in Italia per la promozione di attività economiche sul territorio italiano.
  Evidenzia, quindi, che la lettera d-bis), introdotta nel corso dell'esame in sede referente, dispone il recepimento della direttiva (UE) 2022/2523, seguendo l'approccio comune – condiviso a livello internazionale in sede OCSE – sull'imposizione minima globale, con l'introduzione, tra l'altro, di: un'imposta minima nazionale dovuta in relazione a tutte le imprese, localizzate in Italia, appartenenti a un gruppo multinazionale o nazionale e soggette a una bassa Pag. 59imposizione; un regime sanzionatorio, conforme a quello vigente in materia di imposte sui redditi, per la violazione degli adempimenti riguardanti l'imposizione minima dei gruppi multinazionali e nazionali di imprese e un regime sanzionatorio effettivo e dissuasivo per la violazione dei relativi adempimenti informativi.
  Rileva che, sempre nel corso dell'esame in sede referente è stata introdotta la lettera d-ter), che prevede l'adozione di misure per semplificare e razionalizzare il regime delle società estere controllate (controlled foreign companies), rivedendo i criteri di determinazione dell'imponibile assoggettato a tassazione in Italia e coordinando la conseguente disciplina con quella attuativa della precedente lettera d-bis).
  Al riguardo, ricorda che l'8 ottobre 2021 è stato raggiunto un importante accordo in sede OCSE/G20, basato su due pilastri: il primo intende garantire una più equa distribuzione delle entrate fiscali, ripartendo il diritto di tassazione tra i Paesi in cui le grandi imprese multinazionali svolgono attività commerciali e realizzano profitti, indipendentemente dal fatto che vi abbiano o meno una presenza fisica; il secondo pilastro cerca di contrastare il dumping fiscale, ossia lo spostamento dei profitti laddove le aliquote fiscali sono più basse o inesistenti, attraverso l'introduzione di un'aliquota minima globale (global minimum tax) pari al 15 per cento sulle società multinazionali con ricavi superiori a 750 milioni di euro l'anno.
  Sul fronte della cooperazione internazionale nel contrasto ai crimini fiscali, invece, segnala che il punto di riferimento per l'OCSE è la Raccomandazione approvata dal Consiglio dei Ministri dell'Organizzazione nel giugno del 2022, che individua le dieci fondamentali strutture giuridiche, istituzionali, amministrative ed operative necessarie per prevenire, rilevare, indagare e perseguire i reati fiscali e recuperare i proventi di quei crimini.
  Alla luce di queste considerazioni, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato).

  Il sottosegretario Maria TRIPODI si associa alle considerazioni testé svolte dal relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere favorevole presentata dal relatore.

  La seduta termina alle 13.05.

RISOLUZIONI

  Martedì 4 luglio 2023. — Presidenza del presidente Giulio TREMONTI. – Interviene la sottosegretaria di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, Maria Tripodi.

  La seduta comincia alle 13.05.

7-00117 Boldrini: Sull'impegno dell'Italia a favore del disarmo nucleare.
(Seguito della discussione e rinvio).

  La Commissione prosegue la discussione della risoluzione, rinviata nella seduta del 28 giugno scorso.

  Giulio TREMONTI, presidente, ricorda che nella precedente seduta la collega Boldrini si era riservata di valutare le proposte di riformulazione trasmesse in via informale dal Governo.
  Chiedo, quindi, alla presentatrice di esprimersi sulle riformulazioni.

  Laura BOLDRINI (PD-IDP), in premessa, sottolinea l'opportunità di approvare in tempi rapidi l'atto di indirizzo in esame, anche alla luce delle recenti, inquietanti affermazioni di Dimitry Medvedev, Vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, che ha apertamente evocato l'apocalisse nucleare come prospettiva non solo «possibile», ma addirittura «probabile».
  Con riferimento alle proposte di riformulazione avanzate dal Governo, accetta che al terzo paragrafo delle promesse, dopo la parola «progressivo», venga inserita la seguente: «graduale». Accoglie, altresì, la proposta, riferita al quarto paragrafo delle Pag. 60premesse, di sostituire la parola «sono» con la seguente: «appaiono», come pure, nell'ottavo punto delle premesse, di sostituire le parole «un importante» con le seguenti: «il principale».
  Accetta, inoltre, di riformulare il nono paragrafo delle premesse nei seguenti termini: «la 10ª conferenza di riesame del Trattato di non proliferazione nucleare, svoltasi tra il 1° e il 26 agosto 2022, si è conclusa, come l'ultima che l'ha preceduta, con la mancata approvazione del documento finale a causa esclusivamente del veto solitario opposto dalla Federazione russa sulle parti del testo riguardanti rischi nucleari connessi con la crisi in Ucraina».
  Chiede, quindi, alla rappresentante del Governo di mantenere, nel tredicesimo paragrafo delle premesse, il seguente inciso, che l'Esecutivo chiedeva di sopprimere: «nonostante lo abbia chiesto la risoluzione numero 7-00766 approvata dalla Commissione affari esteri e comunitari nel corso della XVIII legislatura, il 18 maggio 2022».

  La sottosegretaria Maria TRIPODI conviene sul mantenimento del riferimento alla risoluzione approvata nella scorsa legislatura.

  Laura BOLDRINI (PD-IDP) chiede, inoltre, di conservare, nell'ultimo paragrafo delle premesse, il seguente passaggio: «senza tuttavia accompagnare a queste affermazioni fatti e impegni concreti»: al riguardo, osserva che nella dichiarazione approvata il 19 maggio 2023 a Hiroshima i leader del G7 si sono infatti limitati a ribadire un generico «impegno comune per l'obiettivo finale di un mondo senza armi nucleari».
  Con riferimento alla parte dispositiva, accetta di sostituire, al primo punto, le parole «rilanciare ogni iniziativa volta all'» con le seguenti: «continuare gli sforzi verso l'», suggerendo, tuttavia, di aggiungere, dopo la parola «continuare», le seguenti «e intensificare».
  Accetta, altresì, di riformulare il secondo punto nei seguenti termini: «a continuare a valutare, in questo contesto, compatibilmente con gli obblighi assunti in sede di Alleanza atlantica e con l'orientamento degli altri alleati, possibili azioni di avvicinamento ad alcuni dei contenuti del Trattato TPNW, in particolare per quanto riguarda “Assistenza alle vittime e risanamento ambientale”, come previsto dall'articolo 6 dello stesso Trattato».
  Al riguardo, ribadisce con rammarico che – a differenza dell'Italia – alcuni membri dell'Alleanza atlantica hanno partecipato come osservatori alla prima riunione degli Stati Parte del Trattato TPNW, svoltasi il 21-23 giugno 2022.

  La sottosegretaria Maria TRIPODI rileva che tale scelta chiama in causa le responsabilità dell'Esecutivo allora in carica: l'attuale Governo, da parte sua, ha più volte ribadito l'impegno a promuovere il disarmo nucleare, dimostrando anche un approccio costruttivo sulla proposta di risoluzione in esame.

  Laura BOLDRINI (PD-IDP) esprime apprezzamento per tale approccio, evidenziando che il tema in questione supera gli interessi di parte.
  Accoglie, quindi, la proposta del Governo di inserire nel terzo punto, dopo le parole «a considerare» le seguenti: «in consultazione con gli alleati», nonché di riformulare il quarto ed ultimo punto della parte dispositiva nei seguenti termini: «ad inserire disarmo e non proliferazione nucleare tra i temi di rilievo del programma della presidenza italiana del G7, nel 2024». Tuttavia, sottolinea che sarebbe opportuno mantenere la formulazione iniziale, che indicava il disarmo nucleare come «priorità», piuttosto che come «tema di rilievo»: la guerra di aggressione russa all'Ucraina, infatti, rende assai concreta la minaccia nucleare.

  La sottosegretaria Maria TRIPODI, ribadendo l'apprezzamento per l'iniziativa della deputata Boldrini e la convinzione che su questi temi si possa realizzare una convergenza tra tutte le forze politiche, di maggioranza e di opposizione, conferma che il disarmo nucleare avrà un posto di rilievo nell'agenda della presidenza italiana del G7.

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  Laura BOLDRINI (PD-IDP), ribadendo la sua preferenza per il termine «priorità», auspica che il Governo assicuri la presenza dell'Italia alla prossima conferenza degli Stati Parte, in programma a New York dal 27 novembre al 1° dicembre 2023.

  Paolo FORMENTINI (LEGA) rileva l'opportunità di menzionare nelle premesse la minaccia costituita dalla Cina, che prevede di ampliare fino a mille unità, entro il 2030, il numero delle proprie testate nucleari, e nel medio termine di raggiungere le stesse dimensioni dell'arsenale degli Stati Uniti.

  Laura BOLDRINI (PD-IDP) concorda con la proposta del collega Formentini, invitandolo a predisporre la relativa integrazione al testo.

  Giulio TREMONTI, presidente, invita a valutare con attenzione la differenza semantica esistente tra «minaccia» e «rischio»: infatti, Cina e Federazione russa, pur disponendo di testate nucleari, non hanno fin qui manifestato una chiara volontà di usarle, mentre la Corea del Nord potrebbe rappresentare un pericolo reale ed attuale, ma non dispone della infrastruttura tecnologica necessaria.

  Laura BOLDRINI (PD-IDP) ribadisce che la Russia, per bocca dello stesso Presidente Putin, non ha escluso il ricorso all'arma nucleare nel contesto della guerra di aggressione all'Ucraina: si tratta, a suo avviso, di una minaccia reale, e non di un generico rischio.

  Giulio TREMONTI, presidente, rilevando che non è certo sua intenzione minimizzare i rischi del militarismo aggressivo della Federazione russa, precisa che perfino Putin ha comunque subordinato l'utilizzo dell'arma atomica al verificarsi di circostanze estreme, al momento poco plausibili.

  Laura BOLDRINI (PD-IDP), ribadendo la gravità degli scenari evocati dalla leadership di Mosca, chiarisce che ogni Paese dotato di un arsenale atomico costituisce, di per sé, una minaccia esistenziale per l'umanità.

  Giulio TREMONTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.30.