CAMERA DEI DEPUTATI
Lunedì 26 giugno 2023
133.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Lunedì 26 giugno 2023. — Presidenza del presidente Walter RIZZETTO, indi della Vicepresidente Tiziana NISINI. – Interviene la Viceministra del lavoro e delle politiche sociali, Maria Teresa Bellucci.

  La seduta comincia alle 9.45.

DL 48/2023: Misure urgenti per l'inclusione sociale e l'accesso al mondo del lavoro.
C. 1238 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato, da ultimo, nella seduta del 23 giugno 2023.

  Walter RIZZETTO, presidente, comunica che sono state ritirate dai rispettivi presentatori le proposte emendative Aiello 9.8, Barzotti 24.06, Baldino 27.01, Barzotti 39-bis.04, Carotenuto 43.01.
  Ricorda che nella seduta del 23 giugno scorso sono state dichiarate le inammissibilità.
  Avverte quindi che nella seduta odierna si procederà all'esame delle proposte emendative e al conferimento del mandato alla relatrice, preso atto dei pareri delle Commissioni in sede consultiva, entro le ore 12 della stessa giornata.

  Marta SCHIFONE (FDI), relatrice, invita al ritiro di tutte le proposte emendative presentate, precisando che altrimenti il parere sarebbe contrario.

  La Viceministra Maria Teresa BELLUCCI esprime parere conforme a quello della relatrice.

  Arturo SCOTTO (PD-IDP), dopo aver lamentato la ristrettezza dei tempi per l'odierno dibattito, chiede che sia assicurata la pubblicità dei lavori della seduta.

  Walter RIZZETTO, presidente, non essendovi obiezioni, dispone l'attivazione degli impianti audiovisivi di ripresa a circuito chiuso.

  Arturo SCOTTO (PD-IDP) fa notare che sarebbe opportuno garantire la pubblicità dei lavori tramite la trasmissione diretta sulla web tv della Camera dei deputati.

  Walter RIZZETTO, presidente, fa notare che, in tale sede, per prassi consolidata, è possibile assicurare la pubblicità dei lavori esclusivamente attraverso l'attivazione degli impianti audiovisivi di ripresa a circuito Pag. 115chiuso, se richiesto e in assenza di obiezioni.

  Davide AIELLO (M5S) illustra l'emendamento Barzotti 1.3, di cui è cofirmatario, facendo notare che esso mira a prorogare di un anno il reddito di cittadinanza e a facilitarne la fruizione. Osservato come la maggioranza e il Governo, diversamente da quanto affermato in campagna elettorale, siano stati costretti a riconoscere la necessità di uno strumento di sostegno al reddito ai lavoratori, rileva l'opportunità di intervenire al fine di rendere meno stringenti i criteri previsti per l'accesso a tale beneficio. Ritiene che il provvedimento in esame – diversamente dalle misure introdotte in passato su iniziativa del M5S, che erano volte ad agevolare assunzioni a tempo indeterminato – non inverta in alcun modo la rotta in materia del lavoro, favorendo piuttosto la precarietà. Stigmatizza, in conclusione, l'atteggiamento della maggioranza, che appare chiusa ad ogni proposta di modifica avanzata dalle opposizioni.

  Arturo SCOTTO (PD-IDP), intervenendo sull'ordine dei lavori, fa riferimento a taluni gravi fatti, emersi a seguito di alcune inchieste giornalistiche, riguardanti la Ministra del turismo, Daniela Santanchè, che ritiene attengano anche a materie di competenza della XI Commissione, attesa l'emersione di questioni di mala gestione di un'azienda che potrebbero aver determinato ricadute pesanti sul personale occupato. Ritiene necessario che il presidente si attivi presso la Presidenza della Camera per chiedere che la Ministra Santanchè riferisca oggi stesso in Assemblea, al fine di fare luce su fatti che appaiono di particolare gravità. Osserva, infatti, che, da quanto sinora emerso, sembra siano state assunte misure imprenditoriali assolutamente inaccettabili, come l'attivazione della cassa integrazione guadagni per i lavoratori nonostante questi abbiano comunque continuato a lavorare. Fa notare, peraltro, che la maggioranza, attraverso misure come la decontribuzione del lavoro straordinario e notturno nell'ambito del turismo, prevista nel presente provvedimento, preferisce andare contro i lavoratori, scaricando sulla collettività i costi, piuttosto che favorire l'assunzione di nuovo personale. Evidenzia, inoltre, che ci si trova di fronte a misure ad personam, volte esclusivamente a favorire le aziende di figure di vertice della maggioranza di Governo.

  Riccardo TUCCI (M5S), illustrando l'emendamento Bazzotti 1.3, di cui è cofirmatario, fa notare che esso mira a prorogare il reddito di cittadinanza per un anno e migliorarne il funzionamento, tenuto conto che il carattere necessario di tale forma di sostegno è stato di fatto confermato dallo stesso Governo, nonostante quest'ultimo abbia cercato di depotenziarlo. Ritiene piuttosto necessario favorirne l'accesso da parte dei percettori, ad esempio consentendo lo svolgimento dei corsi di formazione previsti dalla normativa, ai quali è stata subordinata la fruizione di tale forma di sostegno. Auspica dunque che relatrice e rappresentante del Governo modifichino il parere su tale proposta di modifica, che giudica di buon senso.

  Anna Laura ORRICO (M5S) dichiara di voler intervenire sull'ordine dei lavori, sostenendo la richiesta del collega Scotto sull'audizione immediata della Ministra Santanchè.

  Walter RIZZETTO, presidente, interrompe la collega Orrico, affermando di aver preso atto della richiesta del collega Scotto, che di fatto è sostenuta da tutte le forze di opposizione. Preannuncia però di non voler più permettere interventi sul medesimo argomento in quanto ciò sarebbe lesivo rispetto al buon andamento del dibattito. Permetterà invece tutti gli interventi sull'ordine dei lavori in merito al provvedimento in esame.

  Anna Laura ORRICO (M5S) rivendica con forza il diritto dei commissari ad intervenire.

  Walter RIZZETTO, presidente, ribadisce che accetterà tutti gli interventi sull'ordine dei lavori esclusivamente in merito al provvedimento:Pag. 116 ciò non per comprimere gli spazi, ma per condurre al meglio il dibattito.

  Anna Laura ORRICO (M5S) afferma polemicamente che nel corso della XIX legislatura la democrazia non debba darsi per scontata. Essa va invece difesa per avere il diritto di protestare contro le «scempiaggini» del Governo.

  Walter RIZZETTO, presidente, contesta l'utilizzo del termine «scempiaggini», sottolineando che nei lavori della Commissione non ne è stato mai permesso l'utilizzo.

  Anna Laura ORRICO (M5S) corregge la precedente affermazione parlando invece di «stupidaggini» del Governo e della maggioranza. Ricorda che la Ministra Santanchè ha per tutta la passata legislatura criticato il reddito di cittadinanza, affermando che tanti imprenditori del turismo non riuscivano a trovare lavoratori a causa di esso, mentre invece secondo l'Istat in alcune regioni, come la Calabria, il lavoro nero nel settore del turismo arriva al 90 per cento. In questa situazione, conclude, il reddito di cittadinanza ha solo restituito dignità ai lavoratori, e ribadisce la richiesta del MoVimento 5 Stelle che la Ministra Santanchè venga immediatamente a riferire.

  Chiara GRIBAUDO (PD-IDP) dichiara di voler intervenire sull'emendamento Barzotti 1.3, visto che il Presidente non darà ulteriormente la parola sulla vicenda della Ministra Santanchè.

  Walter RIZZETTO, presidente, dichiara che la richiesta che la Ministra Santanchè venga a riferire in Aula è stata ormai acquisita e appare dunque preferibile passare all'esame del provvedimento. Inoltre, sul tema è già intervenuto il rappresentante del gruppo Partito Democratico.

  Chiara GRIBAUDO (PD-IDP) ricorda che la vicenda della Ministra Santanchè è assai grave ed investe in pieno le competenze della Commissione. Afferma che è una vergogna che un Ministro della Repubblica abbia insultato per anni i percettori del reddito di cittadinanza, e poi nel provvedimento vengano fra le altre cose previsti dei voucher da utilizzare nel settore del turismo.
  Tutte queste tematiche si riflettono sul dispositivo dell'emendamento Barzotti 1.3, che le appare di assoluto buonsenso. Sottolinea che l'Istat e la Banca d'Italia certificano che l'Italia è un Paese affetto da una povertà crescente, e l'unica politica sul lavoro del Governo sembra essere la lotta contro i poveri; questo emendamento al contrario rivede la spesa in favore di chi è più difficoltà. Chiede dunque di sottoscriverlo.

  Antonio D'ALESSIO (A-IV-RE) si unisce alla richiesta che la Ministra Santanchè riferisca in Aula o perlomeno in Commissione. Quanto al provvedimento, preannunzia il voto di astensione della sua forza politica.

  Andrea QUARTINI (M5S), intervenendo sull'emendamento Barzotti 1.3, afferma che esso chiede solo di prorogare l'applicazione della misura al 31 dicembre del 2024, così offrendo al Governo la possibilità di attivarsi rispetto ai corsi di formazione già previsti per febbraio scorso. Fa presente che il depotenziamento del reddito di cittadinanza deciso dal Governo sta ponendo il nostro Paese a un livello di inciviltà medievale, visto che la misura del reddito è diffusa in tutto il resto d'Europa e molto spesso si sta trasformando in un reddito minimo garantito per tutti; si tratta di un meccanismo ricattatorio contro i più deboli, che diventeranno «lavoratori in affitto per sempre». La redistribuzione del reddito, continua, si renderà tanto più necessaria visti gli sviluppi dell'intelligenza artificiale e della tecnologia. Afferma di considerare vergognosa la propaganda elettorale della maggioranza, che ha definito i disoccupati «divanisti» oppure «occupabili».
  Ancora, ricorda che il reddito di cittadinanza è la principale misura conosciuta Pag. 117di lotta contro la povertà. La povertà, dichiara, è un costo enorme in termini sociali e sanitari. È noto alla letteratura scientifica da 70 anni a questa parte che la povertà è il più significativo determinante di cattiva salute, con tutte le immaginabili ricadute in termini di welfare. Infine, il reddito favorisce l'emancipazione anche rispetto alla criminalità organizzata. Per tutti questi motivi, chiede alla maggioranza di introdurre la deroga portata dall'emendamento in esame, anche allo scopo di avere il tempo di riflettere meglio su da farsi. Ricorda in conclusione che uno studio dell'IRPET della Toscana ha dimostrato che nel periodo prepandemico il PIL era aumentato dello 0,3 per cento grazie all'erogazione del reddito di cittadinanza.

  Carmela AURIEMMA (M5S) ricorda che il percettore del reddito di cittadinanza generalmente spende in un'economia locale, così contribuendo al benessere della sua comunità. Inoltre da agosto in poi, in base al provvedimento in esame, 600 mila percettori del reddito usciranno da questa forma di tutela e non è stata prevista alcuna misura alternativa. Ancora, il Governo ha «decapitato» i vertici dell'INPS, evidentemente allo scopo di eliminare il presidente che ha accompagnato l'attuazione del reddito di cittadinanza, con conseguente commissariamento dell'ente.
  L'approccio della maggioranza a questa materia le appare violento e ottuso, per una misura che è invece positiva e rivoluzionaria: come dimostra anche il fatto che i comuni hanno potuto impiegare i percettori in lavori di pubblica utilità, o la funzione di sostegno che ha assunto in questo momento di forte inflazione. Infine, la questione delle truffe la appare oggetto di uno storytelling tendenzioso, come appare evidente dai report della Guardia di finanza che certificano come i percettori del reddito siano autori appena dello 0,8 per cento del totale di tali reati. Conclude che l'area di sostegno, invece di essere ridotta come fa il provvedimento, dovrebbe essere estesa in modo sostanziale, vista la situazione di difficoltà economica che stanno vivendo le famiglie italiane.

  Susanna CHERCHI (M5S), intervenendo sull'emendamento Barzotti 1.3, evidenzia che l'abolizione del reddito di cittadinanza si configura come una sorta di «rupe tarpea» del XXI secolo, volta ad eliminare le fasce più vulnerabili della popolazione. A titolo di esempio, segnala di aver raccolto il grido di disperazione di una cittadina che, privata del reddito di cittadinanza, non sarà più in grado di sostentarsi e di provvedere alle cure legate alle sue precarie condizioni di salute. Evoca, inoltre, la recente inchiesta che ha riguardato la Ministra Santanchè, auspicando che, a fronte di gravi accuse riferite a condotte spregevoli, la stessa Ministra sia in grado di allontanare ogni sospetto.

  Walter RIZZETTO, presidente, invita la collega ad usare toni più misurati, evitando di trasformare impropriamente la Commissione in un'aula di tribunale.

  Susanna CHERCHI (M5S) conferma di non poter ritenere la Ministra Santanchè responsabile di violazioni così gravi.

  Walter RIZZETTO, presidente, intervenendo sull'ordine dei lavori, ribadisce l'obiettivo di concludere la seduta entro le ore 12, con il conferimento del mandato alla relatrice a riferire in Assemblea. Pur comprendendo le ragioni delle opposizioni, sollecita i colleghi ad assumere un approccio più costruttivo e a concentrarsi sull'esame delle proposte emendative.

  Andrea QUARTINI (M5S) sottoscrive l'emendamento Barzotti 1.3.

  Aboubakar SOUMAHORO (MISTO), intervenendo sull'emendamento Barzotti 1.3, sottolinea che la discussione odierna dovrebbe ribadire la centralità del lavoro, allo scopo di migliorare le condizioni economiche e sociali dei lavoratori ispirandosi ai princìpi sanciti dell'articolo 3 della Costituzione, che stabilisce che «è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona Pag. 118umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese».
  Rilevando che tra i compiti del legislatore figura anche quello di valutare l'impatto dei provvedimenti che intende approvare, auspica una maggiore collaborazione tra maggioranza e opposizione nel comune obiettivo di combattere la povertà e l'esclusione sociale: si tratta, peraltro, di una strategia perseguita anche a livello di Unione europea, allo scopo di ridurre di 15 milioni le persone in condizione di povertà; al contrario, il provvedimento in esame rischia di peggiorare significativamente la situazione delle fasce più vulnerabili della popolazione.

  Walter RIZZETTO, presidente, ribadisce le riserve sul tenore del dibattito, che, anziché concentrarsi sul merito delle proposte emendative, è spesso trasceso su polemiche di carattere personale.

  Susanna CHERCHI (M5S) ribadisce che non era sua intenzione fare insinuazioni sulla condotta della Ministra Santanchè.

  Emiliano FOSSI (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento Barzotti 1.3 ed associandosi alle considerazioni del collega Soumahoro, evidenzia che il provvedimento in esame è del tutto inadeguato ad affrontare le criticità attuali del mercato del lavoro: pur riconoscendo gli errori commessi dalla propria parte politica con l'approvazione del cosiddetto «pacchetto Treu» – che ha contribuito ad aumentare la precarietà – stigmatizza l'indisponibilità della maggioranza a confrontarsi in maniera costruttiva su almeno tre questioni fondamentali poste dall'opposizione: in primo luogo, l'eccessivo ricorso ai contratti a termine, peraltro non compensato dalla introduzione di un salario minimo o da misure in grado di aumentare i salari reali dei lavoratori, che negli ultimi anni hanno subito un decremento del 3 per cento (a fronte di un aumento del 30 per cento registrato in Germania); in secondo luogo, l'insufficienza della misura di riduzione del cuneo fiscale, peraltro di natura temporanea e non strutturale; infine, l'abolizione del reddito di cittadinanza, il quale, seppure migliorabile sotto diversi aspetti, ha senza dubbio contribuito ad alleviare la condizione di sofferenza di oltre 1 milione di concittadini che vivono sotto la soglia di povertà.
  Preannunciando il voto favorevole del Partito Democratico sull'emendamento in esame, sottolinea che l'impianto complessivo del provvedimento rivela una chiara visione ideologica della maggioranza, che vede nella povertà una sorta di stigma: a suo avviso, si tratta dello stesso approccio che sta emergendo dall'inchiesta nei riguardi della Ministra Santanchè.

  Marco SARRACINO (PD-IDP) fa notare che il Governo e la maggioranza adottano misure con le quali attuano un vero e proprio accanimento nei confronti dei poveri, alimentando le disuguaglianze sociali, già acuite a seguito della pandemia. Ritiene grave che si decida di eliminare lo strumento del reddito di cittadinanza, che invece ha contribuito alla tenuta sociale in una fase di emergenza pandemica, e che si stanzino meno risorse per la lotta alla povertà. Ritiene che la politica del Governo in carica danneggi in particolare il Meridione, come testimoniato dall'atteggiamento di opposizione al salario minimo e da alcune altre iniziative assunte in materia di attuazione del Pnrr e in tema di autonomia differenziata.

  Andrea CASU (PD-IDP) stigmatizza la ristrettezza dei tempi dedicati al dibattito odierno lamentando l'impossibilità di approfondire le diverse tematiche in discussione, osservando peraltro che sono state assunte misure che danneggiano la frangia più povera della società, come confermato dall'eliminazione del reddito di cittadinanza. Ritiene necessario e coerente con il dibattito odierno che la Ministra Santanchè venga a riferire in Aula su fatti che attengono alle prerogative dei lavoratori coinvolti, considerato che la dialettica tra gli schieramenti su questioni di tale rilevanza attiene alla tenuta del sistema democratico. Condividendo le finalità dell'emendamento Pag. 119Bazzotti 1.3, ne auspica, infine, l'approvazione.

  Arturo SCOTTO (PD-IDP), sottoscrivendo l'emendamento Bazzotti 1.3, ritiene sbagliato smantellare uno strumento di sostegno al reddito che, in particolare durante la pandemia, ha contribuito a scongiurare i conflitti sociali. Ritiene che la maggioranza e il Governo penalizzino i più poveri alimentando le disuguaglianze, attraverso iniziative legislative che tagliano i servizi universali, sia nel mercato del lavoro, sia nella sanità pubblica, sia nella scuola. Dopo aver fatto notare che il provvedimento in esame alimenta la precarietà, osserva che la richiesta dell'opposizione di confrontarsi in Aula con la Ministra Santanchè non è strumentale, ma è fondamentale a garantire il confronto democratico su aspetti di grande importanza, che riguardano il lavoro. Ricorda a tale proposito le numerose dichiarazioni pubbliche rese dalla Ministra Santanchè sul tema del reddito di cittadinanza, che è sempre stato da essa rappresentato in termini fortemente critici. Ritiene che ciò confermi l'idea di società perseguita dalle forze della maggioranza, per le quali conta soprattutto tutelare i più forti a danno dei più deboli, assicurando meno costi per il lavoro e meno diritti per i lavoratori. Osserva, peraltro, che tutto ciò si ricollega ad altre dichiarazioni pubbliche rese da esponenti di vertice del Governo, ricordando, ad esempio, quanto affermato dalla Presidente del Consiglio nonché dal Ministro della giustizia in materia di evasione fiscale, a conferma di una certa ritrosia della maggioranza a rispettare le regole. Esprime infine forti perplessità sul provvedimento in esame, in particolare laddove elimina le causali del contratto a termine, favorendo la precarietà, reintroduce i voucher nel settore del turismo e dell'agricoltura e prevede la decontribuzione del lavoro straordinario e notturno a carico della fiscalità generale.

  Francesco MARI (AVS), nel sottoscrivere l'emendamento Bazzotti 1.3, si associa alle considerazioni finora svolte dai gruppi di opposizione, ritenendo che il provvedimento in esame rechi un vero e proprio attacco alla povertà. Richiamando gli interventi in materia di contratti a termine e voucher, ai quali ritiene che si ricollega lo smantellamento del reddito di cittadinanza, osserva che tale provvedimento prevede infatti una serie di interventi organici e sistematici che determineranno effetti negativi soprattutto per le donne, i giovani e il Meridione, nell'intento di avvantaggiare solo la parte più forte del Paese.

  Walter RIZZETTO, presidente, ricorda che manca un quarto d'ora alla votazione per conferire il mandato alla relatrice a riferire all'Assemblea. Invita dunque i commissari a passare alle dichiarazioni di voto su tale votazione.
  Avverte che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni I (Affari costituzionali), X (Attività produttive) e (XII Affari sociali), il parere favorevole con osservazione della Commissione IX (Trasporti) e il parere favorevole con osservazioni del Comitato per la legislazione.
  Ricorda che il provvedimento è iscritto all'ordine del giorno dell'Assemblea a partire dalle ore 13 della giornata odierna.

  Anna Laura ORRICO (M5S) ricorda che l'emendamento Barzotti 1.3 viene anche in soccorso del Governo e della maggioranza, che avrebbero voluto abrogare il reddito di cittadinanza dal 1° luglio 2023 e hanno poi dovuto rinviare tale scadenza per attendere l'attivazione dei percorsi di formazione dei cosiddetti «occupabili». La misura viene comunque depotenziata, con l'erogazione di appena 350 euro: afferma di non comprendere come si possa sopravvivere con quella cifra, non tanto nelle regioni del Sud quanto nelle grandi città del Nord o nella Capitale. Rammenta che il Ministro Valditara ha di recente chiesto di rivedere lo stipendio dei docenti in base alla sede in cui hanno la cattedra, appunto per tenere conto di tali differenze del costo nella vita.
  L'emendamento indica inoltre dove trovare la copertura finanziaria per estendere il reddito di cittadinanza sino alla fine del 2024: negli extraprofitti delle grandi multinazionali, farmaceutiche ed energetiche. Pag. 120La maggioranza, conclude, sta però ignorando i suggerimenti del MoVimento 5 Stelle, giacché il suo orientamento è semmai quello di colpevolizzare i poveri.

  Walter RIZZETTO, presidente, invita la collega Orrico a concludere, visto il poco tempo rimasto.

  Anna Laura ORRICO (M5S) lamenta il particolare accanimento contro di lei del Presidente, che già l'ha censurata sull'uso del termine «scempiaggine».

  Walter RIZZETTO, presidente, risponde alla collega Orrico che la sua intenzione non è quella di impedirle di intervenire: il problema è solo che vi sono già due colleghi iscritti per dichiarazione di voto sul conferimento del mandato alla relatrice di riferire all'Assemblea.

  Anna Laura ORRICO (M5S) lamenta che il Presidente sta usando per riprenderla tempo prezioso che potrebbe essere meglio impiegato nel dibattito. Fa poi presente che la censura non dovrebbe esercitarsi sulla parola «scempiaggine», bensì sulla definizione che è stata utilizzata da esponenti della maggioranza del reddito di cittadinanza come «metadone di Stato».

  Walter RIZZETTO, presidente, osserva che nessuno, nel corso della presente seduta, ha utilizzato l'espressione «metadone di Stato».

  Davide AIELLO (M5S), intervento sull'ordine dei lavori, stigmatizza l'atteggiamento della relatrice, che non è mai intervenuta sul provvedimento: non ha motivato i pareri sugli emendamenti né ha letto la relazione, si è solo premunita di osservare che il collega Carotenuto è stato sospeso. Ciò dimostra l'intolleranza della maggioranza contro i colleghi di opposizione; ricorda in particolare che anche i deputati che non compongono la Commissione hanno il diritto di presenziare e partecipare al dibattito. Stigmatizza poi anche l'atteggiamento del Presidente, che più volte ha ostacolato la partecipazione della collega Orrico contro i doveri di imparzialità che appartengono alla Presidenza. Per tutti questi motivi il MoVimento 5 Stelle abbandonerà l'Aula e non parteciperà alla votazione sul mandato al relatore.

  Antonio D'ALESSIO (A-IV-RE) ricorda che la sua forza politica è sempre stata contraria al reddito di cittadinanza, ritenendolo espressione di assistenzialismo; tuttavia, esso ha svolto un ruolo di ammortizzatore sociale, per quanto di corto respiro. Ci si sarebbe dunque aspettati un intervento di politica sociale assai corposo che non c'è stato, e dunque il suo gruppo si asterrà dalla votazione.

  Arturo SCOTTO (PD-IDP) esordisce dichiarando che avrebbe voluto ascoltare la relazione della relatrice.

  Walter RIZZETTO, presidente, risponde al collega Scotto che ciò non è avvenuto in quanto i deputati della sua forza politica non erano presenti ai lavori della Commissione.

  Arturo SCOTTO (PD-IDP) continua affermando che la relatrice non ha neppure motivato i pareri sugli emendamenti. La sua forza politica ha provato ad argomentare nel merito, ma invano; il voto sarebbe dunque contrario, ma in segno di protesta il Partito Democratico abbandonerà i lavori.

  Andrea MASCARETTI (FDI) lamenta che il dibattito sul provvedimento si sia svolto esclusivamente sulla vicenda relativa alla Ministra Santanchè, e non per discutere i 255 emendamenti presentati: si chiede dunque se veramente essi interessassero alle opposizioni. Ciò fra l'altro dimostra, nonostante le dichiarazioni in senso contrario, la natura giustizialista delle opposizioni stesse. Afferma poi che si sarebbe aspettato degli interventi di ben altra levatura. Ricorda che il reddito di cittadinanza si è rivelata una misura completamente fallimentare; si sarebbe dunque potuto lavorare per migliorare il provvedimento, ma ciò purtroppo non è avvenuto.

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  Arturo SCOTTO (PD-IDP) afferma con forza che sul provvedimento verrà posta la questione di fiducia, e dunque l'atteggiamento del collega Mascaretti è inaccettabile. Invita il Presidente a stigmatizzare il collega Mascaretti.

  Walter RIZZETTO, presidente, richiama il collega Scotto all'ordine. Invita poi il collega Mascaretti a concludere il suo intervento.

  Andrea MASCARETTI (FDI) preannunzia il voto favorevole del gruppo Fratelli d'Italia sulla votazione del mandato alla relatrice.

  Walter RIZZETTO, presidente, pone in votazione il mandato alla relatrice a riferire favorevolmente all'Assemblea, avvertendo che, in caso di sua approvazione, si intenderanno respinte tutte le proposte emendative presentate.

  La Commissione delibera di conferire il mandato alla relatrice, Marta Schifone, a riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Walter RIZZETTO, presidente, avverte che la Presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 12.05.