CAMERA DEI DEPUTATI
Lunedì 26 giugno 2023
133.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Lunedì 26 giugno 2023. — Presidenza del presidente Marco OSNATO. – Intervengono il viceministro per l'economia e le finanze, Maurizio Leo e il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze, Federico Freni.

  La seduta comincia alle 15.05.

Delega al Governo per la riforma fiscale.
C. 1038 Governo e C. 75 Marattin.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato da ultimo nella seduta del 22 giugno 2023.

  Marco OSNATO, presidente, avverte che la Commissione procederà innanzitutto, nella seduta odierna, all'esame delle proposte emendative precedentemente accantonate, a partire da quelle riferite all'articolo 1, e a quelle presentate dai relatori e del Governo nelle precedenti sedute, con i relativi subemendamenti.

  Il sottosegretario Federico FRENI, invita al ritiro dell'emendamento Borrelli 1.2, accantonato nella seduta antimeridiana del 20 giugno scorso, segnalando che il suo contenuto appare assimilabile a quello degli emendamenti Borrelli 2.2, Fenu 2.4, Borrelli 2,5. 2.6, 2.17, 2.20. 2.21 e 2.37, già approvati, come riformulati in identico testo, nella seduta pomeridiana del 20 giugno.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA), relatore, esprime parere conforme a quello del rappresentante del Governo.

  Filiberto ZARATTI (AVS) ritira l'emendamento Borrelli. 1.2 di cui è cofirmatario.

  Il sottosegretario Federico FRENI invita quindi al ritiro dell'articolo aggiuntivo Gebhard 1.01, accantonato nella seduta antimeridiana del 20 giugno scorso.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA), relatore, esprime parere conforme a quello del rappresentante del Governo.

  Renate GEBHARD (MISTO-MIN.LING.) ritira l'articolo aggiuntivo 1.01 a sua prima firma.

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  Il sottosegretario Federico FRENI chiede di mantenere l'accantonamento dell'emendamento Marchetti 2.68.

  Marco OSNATO, presidente, conferma l'accantonamento dell'emendamento Marchetti 2.68, accantonato nella seduta pomeridiana del 20 giugno scorso.
  Avverte che la Commissione procederà ora all'esame dell'emendamento 3.15 del Governo, accantonato nella seduta pomeridiana del 20 giugno scorso, e dei relativi subemendamenti.

  Il viceministro Maurizio LEO segnala che l'emendamento 3.15 è volto a recepire la direttiva europea relativa all'introduzione in tutti i Paesi membri di un'imposta minima nazionale per i gruppi multinazionali soggetti a bassa imposizione.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA), relatore, esprime parere contrario su tutti i subemendamenti all'emendamento 3.15 del Governo e parere favorevole su quest'ultimo.

  Il viceministro Maurizio LEO esprime parere conforme a quello del relatore.

  Virginio MEROLA (PD-IDP) ricorda che tutti gli emendamenti del Governo che possono presentare un carattere oneroso dovrebbero essere accompagnati da una relazione tecnica bollinata dalla Ragioneria generale dello Stato, ai sensi della legge n. 196 del 2009, di contabilità e finanza pubblica. Si riferisce, oltreché all'emendamento 3.15, anche all'emendamento 5.175, in materia di imposta sostitutiva dell'IRPEF sui premi di produttività e sulle retribuzioni per lavoro straordinario.

  Il viceministro Maurizio LEO richiama i contenuti degli emendamenti 3.15 e 5.175, rimarcandone la neutralità finanziaria e rammentando che la riduzione delle aliquote sarà compensata da una revisione dei crediti d'imposta.

  Laura CAVANDOLI (LEGA) chiede l'attivazione del sistema di trasmissione a circuito chiuso.

  Marco OSNATO, presidente, non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

  Virginio MEROLA (PD-IDP) insiste sulla necessità che gli emendamenti presentati dal Governo siano accompagnati da una relazione tecnica.

  Marco OSNATO, presidente, preso atto della richiesta formulata dal deputato Merola, dispone l'accantonamento dell'emendamento 3.15 del Governo e dei relativi subemendamenti.
  Avverte, quindi, che è stata accettata dai presentatori l'identica riformulazione degli emendamenti accantonati nella seduta pomeridiana del 20 giugno Cannizzaro 4.1 e Marattin 4.2, rispettivamente sottoscritti dai deputati D'Attis e Gruppioni, sulla quale vi è il parere favorevole dei relatori e del rappresentante del Governo.

  La Commissione approva gli emendamenti Cannizzaro 4.1 e Marattin 4.2, come riformulati in identico testo (vedi allegato 1).

  Il sottosegretario Federico FRENI invita al ritiro degli emendamenti Lupi 5.20 e 5.19.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA), relatore, esprime parere conforme a quello del rappresentante del Governo.

  Marco OSNATO, presidente, avverte che gli emendamenti Lupi 5.20 e 5.19, sottoscritti dal deputato Bicchielli, sono stati ritirati dai presentatori.
  Ricorda che nella precedente seduta del 22 giugno, è stata proposta un'identica riformulazione degli emendamenti Pastorella 5.29, ora sottoscritto dalla deputata Gruppioni, e Di Maggio 5.46, sulla quale vi è il parere favorevole dei relatori e del rappresentante del Governo. Avverte che tale riformulazione è stata accettata dai presentatori.

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  Virginio MEROLA (PD-IDP) si interroga sulle ragioni che hanno portato a fissare in trent'anni il limite di età per l'applicazione di misure volte a favorire l'insediamento nel mercato del lavoro dei giovani.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Pastorella 5.29 e Di Maggio 5.46, come riformulati in identico testo (vedi allegato 1).

  Marco OSNATO, presidente, avverte che è in distribuzione proposta di riformulazione, in identico testo, degli emendamenti Stefanazzi 5.33 e Caso 5.114, accantonati nella seduta dello scorso 22 giugno, su cui vi è il parere favorevole dei relatori e del rappresentante del Governo.

  Claudio Michele STEFANAZZI (PD-IDP) rileva che il testo originario dell'emendamento a sua prima firma risulta decisamente più incisivo di quello proposto con la riformulazione, in particolare rispetto all'obiettivo di garantire parità di trattamento delle agevolazioni fiscali per proprietari e conduttori di immobili. Accetta in ogni caso la riformulazione proposta.

  Il viceministro Maurizio LEO ritiene improprio il riferimento, contenuto nel testo dell'emendamento 5.33, alla simmetria di trattamento tra proprietari e conduttori.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP), nel sottolineare l'opportunità di superare l'attuale situazione che vede un netto sbilanciamento delle agevolazioni fiscali a favore dei proprietari di immobili rispetto agli inquilini, manifesta perplessità rispetto al contenuto della riformulazione proposta dell'emendamento 5.33.

  Il viceministro Maurizio LEO ribadisce la validità della proposta di riformulazione in quanto la locazione e la conduzione di immobili rappresentano due fattispecie distinte.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP) rileva che con la riformulazione non viene accolto il principio di tendere verso un'equiparazione delle agevolazioni fiscali per proprietari e inquilini. Pur prendendo atto che il presentatore dell'emendamento, deputato Stefanazzi, ha accettato la riformulazione proposta, manifesta il proprio disaccordo con l'impostazione che essa recepisce.

  Emiliano FENU (M5S), pur esprimendo in parte apprezzamento per la proposta di riformulazione, osserva che essa appare troppo generica e che sarebbe stata auspicabile una formulazione più chiara, introducendo in maniera esplicita il riferimento a un beneficio ripartito tra proprietari ed inquilini.

  Il viceministro Maurizio LEO ricorda che i decreti attuativi potranno eventualmente introdurre norme più dettagliate al riguardo.

  Emiliano FENU (M5S) accetta la riformulazione dell'emendamento Caso 5.114 di cui è cofirmatario.

  La Commissione approva gli emendamenti Stefanazzi 5.33 e Caso 5.114, come riformulati in identico testo (vedi allegato 1).

  Il sottosegretario Federico FRENI invita al ritiro dell'emendamento Lupi 5.35, accantonato nella seduta del 22 giugno scorso.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA), relatore, esprime parere conforme a quello del rappresentante del Governo.

  Marco OSNATO, presidente, avverte che l'emendamento Lupi 5.35 è stato ritirato dai presentatori.

  Il sottosegretario Federico FRENI avverte che il Governo intende proporre una ulteriore riformulazione dell'emendamento Mazzetti 5.43 rispetto alla proposta di riformulazione presentata nel corso della seduta dello scorso 22 giugno. Tale nuova versione della proposta emendativa riprende tuttavia, in parte, anche il contenuto di alcuni emendamenti ritirati o respintiPag. 95 nella medesima seduta del 22 giugno. Si tratta, in particolare, degli identici emendamenti Cavandoli 5.37, Orrico 5.38 e Manzi 5.39. Osserva, pertanto, che, ove i gruppi convenissero circa la possibilità di annullare il ritiro dell'emendamento Cavandoli 5.37 e di revocare la votazione svolta degli identici emendamenti Orrico 5.38 e Manzi 5.39, tali proposte emendative, previo accordo dei presentatori, potrebbero essere riformulate identicamente alla nuova riformulazione proposta dell'emendamento Mazzetti 5.43.

  Marco OSNATO, presidente, prende atto di quanto proposto dal sottosegretario Freni ed invita i gruppi ad esprimersi al riguardo. Verificato che vi è sul punto l'assenso unanime dei gruppi, dispone la revoca della votazione relativa agli emendamenti Orrico 5.38 e Manzi 5.39 e avverte che è stato annullato il ritiro dell'emendamento Cavandoli 5.37.
  Avverte, altresì, che i presentatori degli identici emendamenti Cavandoli 5.37, Orrico 5.38 e Manzi 5.39, nonché dell'emendamento Manzi 5.43 hanno accettato la proposta di riformulazione da ultimo presentata, sulla quale vi è il parere favorevole del relatore Gusmeroli.

  La Commissione approva gli emendamenti Mazzetti 5.43, Cavandoli 5.37, Orrico 5.38, e Manzi 5.39, come da ultimo riformulati in identico testo (vedi allegato 1).

  Marco OSNATO, presidente, ricorda che nella precedente seduta del 22 giugno è stata proposta una riformulazione dell'emendamento Bagnai 5.47, sulla quale vi è il parere favorevole dei relatori e del rappresentante del Governo. Avverte che tale riformulazione è stata accettata dai presentatori.

  La Commissione approva l'emendamento Bagnai 5.47 (Nuova formulazione) (vedi allegato 1).

  Marco OSNATO, presidente, ricorda che nella seduta del 22 giugno scorso è stata depositata una proposta riformulazione, in identico testo, degli emendamenti Della Vedova 5.49 e Matteoni 9.44, riferita all'articolo 5.

  Toni RICCIARDI (PD-IDP), nell'evidenziare la validità delle misure vigenti per il rientro in Italia di lavoratori qualificati e ampiamente formati, esprime preoccupazione per la possibilità che una razionalizzazione degli incentivi in tal senso, come previsto dalla proposta di riformulazione, possa rappresentare un passo indietro in questo campo.

  Il viceministro Maurizio LEO rassicura il deputato Toni Ricciardi sulla volontà del Governo di non pregiudicare le misure agevolative per il rientro dei lavoratori italiani nel Paese.

  Marco OSNATO, presidente, avverte che è stata accettata dai presentatori l'identica riformulazione degli emendamenti Della Vedova 5.49, quest'ultimo sottoscritto anche dal deputato Congedo, e Matteoni 9.44.

  La Commissione approva gli emendamenti Della Vedova 5.49 e Matteoni 9.44, come riformulati in identico testo (vedi allegato 1).

  Marco OSNATO, presidente, avverte che l'emendamento del Governo 5.175, con i relativi subemendamenti, gli emendamenti Marattin 5.68, Schifone 5.73, Marattin 5.78 e Bagnai 5.79 restano accantonati e che la Commissione procederà ora, a partire dall'emendamento Borrelli 5.88, alla votazione delle proposte emendative riferite all'articolo 5 non esaminate nella seduta del 22 giugno scorso, sulle quali i relatori e il rappresentante del Governo avevano già, in quella sede, espresso il parere.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Borrelli 5.88, Evi 5.89 e Borrelli 5.91

  Marco OSNATO, presidente, avverte che l'emendamento Schullian 5.87 è stato ritirato dai presentatori.

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  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP) raccomanda l'approvazione del proprio emendamento 5.90 al fine di evitare l'introduzione di ulteriori fattispecie di esclusione dal regime ordinario di tassazione dei redditi.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Guerra 5.90 e Gruppioni 5.92.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento Tabacci 5.94 di cui è cofirmataria, sottolinea l'opportunità di sopprimere la previsione dell'estensione del regime della cedolare secca ad immobili adibiti ad uso diverso da quello abitativo. Invita ad effettuare una riflessione al riguardo, ricordando che diversi studi dimostrano come l'introduzione della cedolare secca sugli immobili residenziali non abbia prodotto gli esiti sperati e che i benefici derivanti da tale misura si sono prodotti solo a favore dei proprietari degli immobili.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Tabacci 5.94 e Zaratti 5.95 e l'emendamento Zaratti 5.96.

  Toni RICCIARDI (PD-IDP) dichiara di sottoscrivere l'emendamento De Luca 5.99, sottolineando l'esigenza di introdurre agevolazioni per l'affitto di immobili agli studenti universitari, e rilevando come il testo dell'emendamento lasci libero il comune di scegliere in libertà se applicare o meno le imposte sulle locazioni con canone concordato.

  Il viceministro Maurizio LEO, nel dichiarare di comprendere l'obiettivo indicato dal deputato Toni Ricciardi, rileva che l'emendamento in questione, così come formulato, rischia di produrre oneri per il bilancio dello Stato, ove il comune deliberi nel senso di ridurre il proprio gettito fiscale senza reperire le necessarie coperture.

  La Commissione respinge l'emendamento De Luca 5.99.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP) sottoscrive l'emendamento Tabacci 5.100, volto ad introdurre un limite massimo di reddito derivante da locazione, pari a 120.000 euro annui, per la fruizione da parte del contribuente del regime della cedolare secca, osservando che la normativa attuale ha avuto pesanti effetti regressivi e ha comportato una rilevante perdita di gettito per lo Stato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Tabacci 5.100 e Zaratti 5.101, 5.102, 5.103 e 5.104.

  Marco OSNATO, presidente, avverte che è stato ritirato dai presentatori l'emendamento Tenerini 5.105, sottoscritto dal deputato D'Attis.

  La Commissione respinge l'emendamento Benzoni 5.107.

  Marco OSNATO, presidente, avverte che è stato ritirato dai presentatori l'emendamento Bagnai 5.108.

  Saverio CONGEDO (FDI) chiede se sia ipotizzabile una rivalutazione dell'invito al ritiro espresso in relazione all'emendamento a sua prima firma 5.109.

  Il viceministro Maurizio LEO, modificando il parere dichiarato nella precedente seduta del 22 giugno, esprime parere favorevole sull'emendamento Congedo 5.109.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA), relatore, esprime parere conforme a quello del rappresentante del Governo.

  La Commissione approva l'emendamento Congedo 5.109 (vedi allegato 1).

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP) invita a rivedere il parere espresso sull'emendamento D'Alfonso 5.111, di cui è cofirmataria, con il quale si propone di precisare che la cedolare secca per immobili ad uso diverso da quello abitativo debba trovare applicazione nell'ambito di accordi definiti tra le organizzazioni della proprietà ediliziaPag. 97 e quelle delle imprese. Insiste, inoltre, sul fatto che l'introduzione di regimi agevolativi dovrebbe servire essenzialmente a calmierare i prezzi delle locazioni e non a favorire i proprietari.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti D'Alfonso 5.111, Zaratti 5.112, 5.113, 5.115 e 5.116 e Grimaldi 5.118.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 5.122, sottolinea che le disposizioni relative ai redditi di natura finanziaria che si vogliono introdurre con la delega possono comportare il serio rischio di elusione, di una forte dilazione dei tempi di pagamento dell'imposta, e gravi ripercussioni sul gettito fiscale. Invita pertanto ad una estrema cautela rispetto a tali scelte.

  Il viceministro Maurizio LEO ricorda che è necessario intervenire sull'attuale normativa sui redditi di natura finanziaria per correggere asimmetrie che rendono impossibile la compensazione di alcune minusvalenze. Ribadisce, inoltre, la propria contrarietà generale ad ogni tipo di tassazione sugli incrementi di valore maturati, prima che essi siano effettivamente realizzati. Sottolinea, in ogni caso, che il testo della delega, per come è formulato, è sufficientemente elastico da consentire al Governo di intervenire tutelando le diverse esigenze, ivi compresa quella di salvaguardare l'invarianza di gettito.

  La Commissione respinge l'emendamento Guerra 5.122.

  Emiliano FENU (M5S), nell'illustrare l'emendamento 5.119 di cui è primo firmatario, evidenzia che esso riprende il contenuto di una disposizione inserita nel disegno di legge di delega fiscale presentato dal precedente Governo Draghi. Ribadisce, quindi, la necessità di contrastare azioni volte a realizzare forme di elusione fiscale.

  Il viceministro Maurizio LEO ricorda che in tema di contrasto all'elusione fiscale opera l'articolo 10-bis dello statuto del contribuente e che i decreti legislativi attuativi potranno contenere misure specifiche per evitare forme di elusione e assicurare il gettito fiscale.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP), nel far presente che l'emendamento a sua prima 5.124 si prefigge analogo obiettivo rispetto all'emendamento 5.119 del collega Fenu, si domanda la ragione del parere contrario, considerato che il Viceministro Leo ha già assicurato in due occasioni che vi sarà la massima attenzione del Governo per evitare perdite di gettito dovute a elusione ed erosione fiscale.

  Il Viceministro Maurizio LEO chiede che gli analoghi emendamenti Fenu 5.119 e Guerra 5.124 vengano brevemente accantonati ai fini di una rivalutazione del parere espresso.

  Marco OSNATO, presidente, concordi il relatore Gusmeroli, accogliendo la richiesta del viceministro Leo dispone l'accantonamento degli emendamenti Fenu 5.119 e Guerra 5.124. Avverte quindi che gli emendamenti Benigni 5.123 e Centemero 5.126 e gli identici emendamenti Centemero 5.127 e Cattaneo 5.128, sottoscritto dal deputato D'Attis, sono stati ritirati dai presentatori.

  La Commissione respinge l'emendamento Grimaldi 5.129.

  Marco OSNATO, presidente, avverte che l'emendamento Centemero 5.132 è stato ritirato dai presentatori.

  La Commissione respinge l'emendamento Marattin 5.134, sottoscritto dalla deputata Gruppioni.

  Marco OSNATO, presidente, avverte che l'emendamento Rubano 5.138, sottoscritto dal deputato D'Attis, è stato ritirato dai presentatori.

  Claudio Michele STEFANAZZI (PD-IDP) fa presente che l'emendamento D'Alfonso 5.139, che sottoscrive, è volto a innalzare i Pag. 98limiti di non concorrenza al reddito per alcune specifiche destinazioni. Ricorda a tale proposito che, con specifico riguardo al settore bancario, un ordine del giorno di analogo contenuto è stato accolto dal Governo. Ne deduce quindi che Governo e maggioranza concordano sul principio generale che governa l'emendamento.

  La Commissione respinge l'emendamento D'Alfonso 5.139.

  Il Viceministro Maurizio LEO, completato il supplemento di istruttoria sugli emendamenti Fenu 5.119 e Guerra 5.124 precedentemente accantonati, ritiene che la formulazione più condivisibile sia quella dell'emendamento Guerra 5.124.

  Il Sottosegretario Federico FRENI, ad integrazione di quanto affermato dal Viceministro, ritiene che, concorde il relatore Gusmeroli, si possa esprimere parere favorevole sull'emendamento Guerra 5.124 e sull'emendamento Fenu 5.119, purché quest'ultimo riformulato in maniera identica al primo.

  Emiliano FENU (M5S) accoglie la riformulazione proposta per l'emendamento a sua prima firma 5.119.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Guerra 5.124 e Fenu 5.119, come da ultimo riformulato (vedi allegato 1).

  Emiliano FENU (M5S) ritiene che il Governo dovrebbe condividere l'emendamento a sua prima firma 5.140 dal momento che la strada della riduzione del cuneo fiscale è quella che ha dichiarato di voler percorrere ai fini dell'innalzamento dei salari. Nel ricordare che i salari italiani sono molto bassi, tanto più se confrontati con quelli dei Paesi vicini, ritiene che sia interesse comune tutelare il minimo salariale. Si domanda quindi per quale motivo sia stato espresso parere contrario sul suo emendamento 5.140.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Fenu 5.140, Grimaldi 5.148 e Zanella 5.149.

  Marco OSNATO, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento 5.177 dei relatori, e del relativo subemendamento. Avverte quindi che gli emendamenti Ciancitto 5.152 e Centemero 5.153 sono stati ritirati dai presentatori. Dispone quindi l'accantonamento dell'emendamento Fenu 5.154.

  Saverio CONGEDO (FDI) nell'accogliere l'invito al ritiro dell'emendamento a sua prima firma 5.155 richiama tuttavia l'attenzione del Governo sul tema relativo all'introduzione di un regime opzionale di determinazione del reddito delle società tra professionisti costituite in forma di società di capitali in contabilità ordinaria secondo il criterio di cassa.

  Il Viceministro Maurizio LEO, rilevata la delicatezza del tema, nel dichiararsi d'accordo sull'approccio della proposta emendativa, fa presente tuttavia che un intervento di tale natura configurerebbe una deroga troppo rilevante rispetto al quadro normativo fiscale italiano, così come attualmente strutturato.

  Saverio CONGEDO (FDI) riconoscendo che si tratterebbe di una norma rivoluzionaria rispetto al sistema attuale, lo considera comunque un tema da affrontare in futuro.

  Mauro D'ATTIS (FI-PPE), nell'associarsi alle considerazioni del collega Congedo, chiede al Governo di valutare con attenzione l'innovazione proposta, in particolare in riguardo alla determinazione del reddito imponibile ai fini dell'IRAP, rinviando la soluzione a futuri provvedimenti. Dichiara quindi di ritirare l'emendamento De Palma 5.159, di cui è cofirmatario.

  Il Viceministro Maurizio LEO, ribadendo che l'innovazione prodotta sarebbe fortemente innovativa rispetto al quadro vigente, con particolare riguardo all'IRAP Pag. 99fa presente che l'obiettivo del Governo è quello di giungere gradualmente all'eliminazione di tale imposta, quando lo consentiranno le coperture finanziarie.

  Virginio MEROLA (PD-IDP) illustra l'emendamento a sua prima firma 5.156 che, al fine di venire incontro ai piccoli imprenditori, è volto a prevedere il rientro dei redditi sottoposti al regime forfettario nell'IRPEF con la previsione, per i contribuenti di minori dimensioni, di aliquote di compensazione dell'IVA riscossa oltre che di un sistema semplificato di comunicazioni ed adempimenti. Ritiene infatti che la soluzione adottata dal provvedimento ed estesa in maniera indifferenziata a tutti i redditi di lavoro autonomo non sia giusta, dal momento che viene meno al principio di uguaglianza oltre che alle esigenze di contrasto all'evasione fiscale. Ritiene più equo introdurre un regime forfettario esclusivamente per le imprese di piccole dimensioni, che tra l'altro nella maggior parte dei casi sono costituite da giovani lavoratori autonomi.

  La Commissione respinge l'emendamento Merola 5.156.

  Saverio CONGEDO (FDI) chiede di accantonare l'emendamento De Bertoldi 5.158, di cui è cofirmatario, ai fini di una rivalutazione dei suoi contenuti.

  Marco OSNATO, presidente, concorde il relatore Gusmeroli e il Governo, dispone l'accantonamento dell'emendamento De Bertoldi 5.158. Avverte quindi che l'emendamento Centemero 5.160 è stato ritirato dai presentatori. Avverte infine che l'emendamento Marattin 5.161, come già disposto nella seduta del 22 giugno scorso, resta accantonato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Orrico 5.162 e 5.163.

  Il Sottosegretario Federico FRENI fa presente che parte del contenuto dell'emendamento Fenu 5.165 appare assimilabile a quello dell'emendamento 9.46 del Governo. Ne propone quindi l'accantonamento, preannunciando un parere favorevole se riformulato in maniera identica all'emendamento 9.46 del Governo.

  Emiliano FENU (M5S) accoglie la proposta avanzata dal Sottosegretario.

  Marco OSNATO, presidente, concorde il relatore Gusmeroli, dispone quindi l'accantonamento dell'emendamento Fenu 5.165. Avverte quindi che gli identici emendamenti Centemero 5.166, Rubano 5.167, sottoscritto dal deputato D'Attis, e Gebhard 5.168 sono stati ritirati dai presentatori.

  La Commissione respinge l'emendamento Caramiello 5.169.

  Alberto BAGNAI (LEGA) chiede di accantonare l'emendamento a sua prima firma 5.171 ai fini di una rivalutazione del suo contenuto.

  Marco OSNATO, presidente, concordi il relatore Gusmeroli e il Governo, dispone l'accantonamento dell'emendamento Bagnai 5.171.
  Chiede quindi al relatore Gusmeroli di esprimere il parere sulle proposte emendative riferite all'articolo 6.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA), relatore, formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli emendamenti Grimaldi 6.2, Stefanazzi 6.3, Marattin 6.5, Bonelli 6.6, Mari 6.7, Borrelli 6.8, Lupi 6.9 e Merola 6.10. Propone di accantonare gli identici emendamenti Congedo 6.12 e Panizzut 6.13. Formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli emendamenti La Porta 6.14 e Bagnai 6.15, nonché degli identici emendamenti Orrico 6.16 e Amorese 6.17. Propone di accantonare l'emendamento Rampelli 6.19. Formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli emendamenti Della Vedova 6.20, Fenu 6.21, Baldino 6.22, Fenu 6.23 e 6.24, Stefanazzi 6.25, Lupi 6.26, Mazzetti 6.27, Tremaglia 6.29, Gruppioni 6.30, D'Alfonso 6.31, Pag. 100Lupi 6.32, De Luca 6.33, Caramiello 6.34, Sergio Costa 6.35 e 6.36, Grimaldi 6.41, Borrelli 6.42, 6.43 e 6.44, dell'articolo aggiuntivo Fenu 6.01, degli identici articoli aggiuntivi Centemero 6.03 e De Palma 6.04, nonché degli articoli aggiuntivi Merola 6.05 e Maullu 6.06. Propone infine di accantonare gli emendamenti 6.45 e 6.46 dei relatori ed i relativi subemendamenti.

  Il Sottosegretario Federico FRENI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Marco OSNATO, presidente, dispone l'accantonamento degli identici emendamenti Congedo 6.12 e Panizzut 6.13, Rampelli 6.19, nonché degli emendamenti 6.45 e 6.46 dei relatori e dei relativi subemendamenti.

  La Commissione respinge l'emendamento Grimaldi 6.2.

  Marco OSNATO, presidente, avverte che il relatore Gusmeroli ha preannunciato l'intenzione di presentare un nuovo emendamento, il 6.47, vertente sulla medesima materia di cui tratta l'emendamento 6.45 dei relatori, che viene conseguentemente ritirato. Preannuncia l'intenzione di fissare alle ore 18.30 di oggi il termine per la presentazione dei subemendamenti a tale emendamento.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP) chiede di poter disporre del testo del nuovo emendamento 6.47 quanto prima, rilevando che la scadenza delle ore 18.30 appare assai ravvicinata.

  Il Viceministro Maurizio LEO precisa che l'intenzione del nuovo emendamento proposto è quella di aggiungere al testo originario dell'emendamento dei relatori, che prevedeva l'applicazione di una aliquota ridotta a due condizioni, la possibilità alternativa di ricorrere al meccanismo del credito di imposta, nei casi in cui non vi sia reddito tassabile.

  Claudio Michele STEFANAZZI (PD-IDP) alla luce delle precisazioni del Viceministro Leo, rileva come con il testo preannunciato, di fatto, venga introdotta una soluzione analoga a quella prospettata dall'emendamento a sua prima firma 6.25 che tenta di ovviare all'impossibilità, per le piccole imprese prive di reddito da redistribuire, di accedere alla soluzione proposta dalla lettera a) del comma 1 dell'articolo 6.

  Il Viceministro Maurizio LEO fa presente che la soluzione prospettata nell'emendamento 6.47, di prossima presentazione, diversamente dall'emendamento Stefanazzi 6.25, non porrà il limite di 5 milioni di euro con riguardo al volume di ricavi delle imprese che possono accedere al credito di imposta.

  Claudio Michele STEFANAZZI (PD-IDP), prendendo atto di quanto affermato dal Viceministro, precisa che il suo emendamento era volto a tenere conto delle difficoltà di una categoria di imprese, quelle di piccole dimensioni, che tra l'altro costituiscono gran parte del tessuto imprenditoriale del Paese.

  Il Viceministro Maurizio LEO fa presente che con la soluzione prospettata dall'emendamento 6.47 si potrà ovviare alle difficoltà di reddito delle imprese, indipendentemente dalle loro dimensioni.

  Marco OSNATO, presidente, in attesa della presentazione formale dell'emendamento 6.47 dei relatori, concordi il relatore Gusmeroli e il Governo, dispone l'accantonamento degli emendamenti Stefanazzi 6.3 e 6.25.

  La Commissione con distinte votazioni respinge gli emendamenti Marattin 6.5, sottoscritto dalla deputata Gruppioni, Bonelli 6.6, Mari 6.7 e Borrelli 6.8.

  Marco OSNATO, presidente, avverte che l'emendamento Lupi 6.9 è stato ritirato dai presentatori.

  La Commissione respinge l'emendamento Merola 6.10.

Pag. 101

  Marco OSNATO, presidente, accogliendo la proposta del relatore Gusmeroli, dispone l'accantonamento degli identici emendamenti Congedo 6.12 e Panizzut 6.13. Concorde relatore e Governo, accogliendo una richiesta in tal senso formulata dai presentatori, dispone altresì l'accantonamento degli emendamenti La Porta 6.14 e Bagnai 6.15.
  Avverte che l'emendamento Amorese 6.17 è stato ritirato dai presentatori.

  La Commissione respinge l'emendamento Orrico 6.16.

  Marco OSNATO, presidente, accogliendo la proposta del relatore Gusmeroli, dispone l'accantonamento dell'emendamento Rampelli 6.19.
  Constata quindi l'assenza dei presentatori dell'emendamento Della Vedova 6.20, si intende che vi abbiano rinunciato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Fenu 6.21 e Baldino 6.22.

  Emiliano FENU (M5S) illustra l'emendamento a sua prima firma 6.23 che introduce una misura di giustizia sociale, dal momento che intende ripristinare un rapporto di maggiore normalità tra il salario del dipendente e lo stipendio del dirigente dell'impresa. Sottolinea a tale proposito che nel 1980 lo stipendio di un manager era circa 45 volte superiore a quello di un suo dipendente e che nel 2020 tale rapporto si è attestato su 649 a 1.

  La Commissione rispinge l'emendamento Fenu 6.23.

  Virginio MEROLA (PD-IDP) interviene sull'ordine dei lavori per chiedere una breve sospensione al fine di consentire al relatore Gusmeroli di ultimare la redazione dell'emendamento 6.47, che non risulta ancora depositato.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP) ribadisce che la sospensione consentirebbe anche di dare agli uffici legislativi indicazioni ai fini della presentazione dei subemendamenti, specie se il termine per la loro presentazione dovesse essere confermato alle 18.30, cosa che riterrebbe non corretta.

  Marco OSNATO, presidente, propone di proseguire con l'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 6, per poi sospendere brevemente la seduta.

  Enrica ALIFANO (M5S) illustra l'emendamento Fenu 6.24, di cui è cofirmataria, che è volto a introdurre agevolazioni fiscali per le società di capitale che reinvestano l'utile prodotto in impianti a alta tecnologia e innovativi, in impianti di energia da fonti rinnovabili o in interventi di efficientamento energetico e in politiche attive del lavoro. Nel rilevare che la proposta è volta a proiettare il Paese verso l'innovazione e a consentire un proficuo scambio tra il mondo dell'impresa e quello della ricerca, si domanda le ragioni del parere contrario.

  La Commissione respinge l'emendamento Fenu 6.24.

  Marco OSNATO, presidente, avverte che l'emendamento Lupi 6.26 è stato ritirato dai presentatori. Avverte, altresì, che gli emendamenti Mazzetti 6.27 e Tremaglia 6.29 sono stati ritirati dai presentatori.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Gruppioni 6.30 e D'Alfonso 6.31, sottoscritto dai deputati Ricciardi e Merola.

  Marco OSNATO, presidente, avverte che l'emendamento Lupi 6.32 è stato ritirato dai presentatori.

  Virginio MEROLA (PD-IDP) chiede di sottoscrivere l'emendamento De Luca 6.33.

  La Commissione respinge l'emendamento De Luca 6.33.

  Emiliano FENU (M5S) illustra l'emendamento Caramiello 6.34, di cui è cofirmatario, che prevede l'introduzione di un regime opzionale di determinazione forfettariaPag. 102 del reddito per le attività agricole, evitando discriminazioni relative alla forma giuridica assunta. Chiede quindi al relatore Gusmeroli e al Governo di rivalutare il parere espresso.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Caramiello 6.34, Sergio Costa 6.35 e 6.36, Grimaldi 6.41, Borrelli 6.42, 6.43 e 6.44, nonché l'articolo aggiuntivo Fenu 6.01.

  Marco OSNATO, presidente, avverte che gli identici articoli aggiuntivi Centemero 6.03 e De Palma 6.04, sottoscritto dal deputato D'Attis, sono stati ritirati dai presentatori.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP) illustra l'articolo aggiuntivo Merola 6.05, di cui è cofirmataria, che interviene in materia di revisione del catasto dei fabbricati. Considerate le dichiarazioni del Viceministro Leo sull'ampio ambito di intervento della delega in esame, che dovrebbe affrontare tutti gli aspetti rilevanti del sistema, rileva come nel caso della revisione del catasto si ponga un problema di equità fiscale, dato che il prelievo della tassa patrimoniale su terreni e fabbricati viene ad oggi effettuato in riguardo ad un valore del bene che non è quello reale. Nel ricordare che nella scorsa legislatura si era obiettato che la revisione catastale avrebbe comportato un aumento del prelievo, fa presente che le due questioni sono del tutto distinte dal punto di vista tecnico. Peraltro, nel testo dell'emendamento proposto si specifica esplicitamente che la revisione del catasto dei fabbricati deve essere effettuata ad invarianza di gettito. Alla luce di questo e del fatto che la maggioranza in carica gode ampiamente dei numeri necessari, si domanda perché si continui a dilazionare l'intervento in oggetto.

  Toni RICCIARDI (PD-IDP) nel rilevare che da oltre un secolo non si mette mano alla revisione del catasto, e che dunque non risulta possibile incidere sui privilegi o sulle penalizzazioni connesse al sistema attuale, chiede che l'articolo aggiuntivo Merola 6.05 venga accantonato.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Merola 6.05.

  Stefano Giovanni MAULLU (FDI) fa presente che l'articolo aggiuntivo a sua prima firma 6.06 reca una delega assai ampia in materia di deducibilità delle spese sostenute dalle imprese per le autovetture in uso promiscuo, sottolineando come si tratta di un settore economico di grande importanza. Chiede quindi che l'articolo aggiuntivo venga accantonato.

  Il Viceministro Maurizio LEO, nel sottolineare che l'intervento recato dall'articolo aggiuntivo Maullu 6.06 è apprezzabile e condivisibile, precisa che in una successiva disposizione all'articolo 9 del provvedimento si prevede la revisione dell'intero sistema della deducibilità delle spese delle imprese, non limitandosi al solo settore delle auto ad uso promiscuo. Nel far presente che l'obiettivo è condiviso, assicura che il Governo entrerà nel merito delle questioni sollevate in sede di adozione dei decreti legislativi delegati.

  Stefano Giovanni MAULLU (FDI) ritira l'articolo aggiuntivo a sua prima firma 6.06.

  Marco OSNATO, presidente, essendo stato concluso l'esame delle proposte emendative dell'articolo 6, come preannunciato sospende la seduta fino alle ore 17 per consentire al relatore Gusmeroli di ultimare la redazione e di procedere alla presentazione dell'emendamento 6.47.

  La seduta, sospesa 16.45, riprende alle 17.15.

  Marco OSNATO, presidente, invita il relatore Gusmeroli e il Governo a esprimere il parere sugli emendamenti riferiti all'articolo 7.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA), relatore, invita i presentatori a ritirare tutte Pag. 103le proposte emendative riferite all'articolo 7, esprimendo altrimenti parere contrario.

  Il viceministro Maurizio LEO esprime parere conforme a quello del relatore Gusmeroli.

  Saverio CONGEDO (FDI) annuncia il ritiro dell'emendamento Cannata 7.2, del quale è cofirmatario.

  Enrica ALIFANO (M5S) interviene sull'emendamento Fenu 7.3, rilevando che nella locuzione «prodotti di prima necessità» potrebbero ben essere ricompresi anche i prodotti per la prima infanzia, quali pannolini e alimenti per neonati. In tale ottica, ritiene che un incentivo di natura fiscale per tali beni potrebbe aiutare le famiglie, contrastando peraltro il problema della denatalità, assai caro al Governo in carica.

  La Commissione respinge l'emendamento Fenu 7.3.

  Marco OSNATO, presidente, annuncia il ritiro da parte dei presentatori degli emendamenti Tosi 7.4 e Mazzetti 7.5, sottoscritti dal deputato D'Attis.

  Virginio MEROLA (PD-IDP) chiede di sottoscrivere l'emendamento Simiani 7.6 e di porlo in votazione.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Simiani 7.6 e Fenu 7.7.

  Marco OSNATO, presidente, annuncia il ritiro da parte dei presentatori dell'emendamento De Palma 7.8, sottoscritto dal deputato D'Attis.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP) interviene sull'emendamento 7.9, a sua prima firma, illustrandolo e richiamandone la finalità, ovvero quella di ridurre l'elevato tax gap IVA, che in Italia risulta elevato sia per i fenomeni di evasione, sia per l'erosione dell'imposta dovuta alla presenza di numerose aliquote ridotte.

  La Commissione respinge l'emendamento Guerra 7.9.

  Saverio CONGEDO (FDI) annuncia il ritiro dell'emendamento Matera 7.10, del quale è cofirmatario.

  Emiliano FENU (M5S) illustra l'emendamento 7.11, a sua prima firma, evidenziando come esso sia volto ad assicurare che l'adeguamento della tassazione indiretta sia finalizzato ad incentivare comportamenti coerenti con l'European Green Deal, penalizzando al contrario prodotti con alto impatto ambientale.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Fenu 7.11, Gadda 7.12, sottoscritto dalla deputata Gruppioni, e Sergio Costa 7.13 e 7.14.

  Marco OSNATO, presidente, fa presente che l'emendamento Lupi 7.15 è stato ritirato dai presentatori.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP) interviene sul proprio emendamento 7.17, illustrandolo. Evidenzia che la proposta mira a ridurre la componente di evasione dell'IVA che viene praticata attraverso la manipolazione selettiva della fatturazione, in presenza di diverse aliquote applicabili alle operazioni che intervengono nelle fasi intermedie di applicazione dell'imposta.

  Virginio MEROLA (PD-IDP) evidenzia che sono stati respinti emendamenti volti a contrastare l'evasione fiscale e che adesso il Governo dà parere contrario a un emendamento che ha lo scopo di ridurre tale fenomeno. Si chiede quale sia l'effettiva posizione del Governo sul tema.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA), relatore, interviene sull'emendamento Guerra 7.17, evidenziando che il meccanismo sotteso non appare del tutto chiaro e ricordando, dall'altro lato, che il richiamo al contrasto all'evasione fiscale è già presente nel testo del disegno di legge presentato dal Governo.

Pag. 104

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP) replica affermando che, nella applicazione dell'IVA alle operazioni intermedie, la presenza di diverse aliquote operanti nei vari passaggi non impatta sul gettito, in quanto è rilevante – in tal senso – solo l'operazione finale. Richiama tuttavia l'attenzione sul fenomeno, alquanto diffuso, di fatturazione selettiva operata dai soggetti IVA in presenza di operazioni complesse; i potenziali evasori, sfruttando la diversità di aliquote, selezionano le operazioni da fatturare in modo da ingenerare rimborsi che non corrispondono a quanto effettivamente spettante. Chiede dunque l'accantonamento dell'emendamento e, in subordine, che sia accolta solo la parte iniziale, che pone come obiettivo chiaro il contrasto all'evasione.

  Il viceministro Maurizio LEO ribadisce che l'emendamento appare estremamente tecnico e rammenta altresì che l'IVA è una imposta armonizzata: secondo la direttiva 112/2006/CE (cosiddetta direttiva IVA) gli Stati membri dell'UE non hanno ampi margini di manovra sulle aliquote e, dunque, l'approvazione della proposta emendativa potrebbe porsi in contrasto con la disciplina unionale dell'imposta.

  La Commissione respinge l'emendamento Guerra 7.17.

  Marco OSNATO, presidente, fa presente che gli emendamenti De Palma 7.18, sottoscritto dal deputato D'Attis, Mollicone 7.19, sottoscritto dal deputato Congedo, e Cavandoli 7.21 sono stati ritirati dai presentatori.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP) interviene sull'emendamento Manzi 7.20, di cui è cofirmataria, illustrandone lo scopo: esso intende ampliare l'ambito delle agevolazioni sui beni di antiquariato, previste dal testo della delega anche con riferimento ai beni culturali.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Manzi 7.20 e Orrico 7.22.

  Claudio Michele STEFANAZZI (PD-IDP) illustra il proprio emendamento 7.23, evidenziando che introdurre agevolazioni IVA sulle attività di vendita svolte dagli enti del Terzo settore, nell'ottica di reinserimento sociale dei detenuti, consente di riequilibrare lo svantaggio di tali soggetti nell'operare sul mercato, dal momento che le attività commerciali direttamente concorrenti godono attualmente di regimi decisamente più vantaggiosi.

  Enrica ALIFANO (M5S), Naike GRUPPIONI (A-IV-RE) e Giorgio LOVECCHIO (M5S) chiedono di sottoscrivere l'emendamento Stefanazzi 7.23.

  La Commissione respinge l'emendamento Stefanazzi 7.23.

  Chiara TENERINI (FI-PPE) chiede l'accantonamento dell'emendamento Barelli 7.25, che sottoscrive, al fine di consentire al relatore Gusmeroli e al Governo di procedere ad un ulteriore approfondimento.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA), relatore, interviene evidenziando il carattere oneroso dell'emendamento Barelli 7.25.

  Chiara TENERINI (FI-PPE) ritira l'emendamenti Barelli 7.25, del quale è cofirmataria.

  Marco OSNATO, presidente, annuncia il ritiro degli identici emendamenti De Palma 7.26, sottoscritto dal deputato D'Attis, Centemero 7.28 e Testa 7.29.

  La Commissione respinge l'emendamento Fenu 7.27.

  Marco OSNATO, presidente, fa presente che l'emendamento 7.30 Cattaneo, sottoscritto dal deputato D'Attis, è stato ritirato dai presentatori.

  Emiliano FENU (M5S) illustra l'emendamento 7.31, a sua prima firma, evidenziando che esso intende introdurre una trattenuta IVA a monte, con finalità antievasione.

Pag. 105

  La Commissione respinge l'emendamento Fenu 7.31.

  Saverio CONGEDO (FDI) chiede le motivazioni del parere negativo espresso dal relatore Gusmeroli e dal Governo sul proprio emendamento 7.35.

  Il viceministro Maurizio LEO rileva che il disegno di legge contiene già la previsione di una omogeneizzazione delle aliquote IVA, senza scendere, come si confà ad una disposizione di delega, nel dettaglio dei singoli settori economici interessati. Rassicura il deputato Congedo sul fatto che settori quali quelli oggetto della sua proposta emendativa risultano già ricompresi in quanto disposto dal testo attuale delle delega.

  Saverio CONGEDO (FDI) si ritiene rassicurato dalla risposta del Governo e annuncia quindi il ritiro del proprio emendamento 7.35.

  Marco OSNATO, presidente, annuncia il ritiro degli identici emendamenti Cavandoli 7.32, Gadda 7.33, sottoscritto dalla deputata Gruppioni, e Nevi 7.34, sottoscritto dal deputato D'Attis.

  Marco OSNATO, presidente, evidenzia che è stato formalmente depositato il testo dell'emendamento 6.47 dei relatori (vedi allegato 2), che sarà allegato al resoconto della seduta odierna, e fissa a domani, 27 giugno, alle ore 10, il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti.

  La Commissione respinge l'emendamento Caramiello 7.37.

  Marco OSNATO, presidente, fa presente che l'emendamento Giorgianni 7.38 è stato ritirato dai presentatori.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Borrelli 7.39, Evi 7.40 e Borrelli 7.41.

  Marco OSNATO, presidente, fa presente che l'emendamento Cavo 7.42 è stato ritirato dai presentatori.

  La Commissione respinge l'emendamento Zaratti 7.46.

  Guerino TESTA (FDI) chiede le motivazioni del parere negativo sul proprio emendamento 7.47.

  Il viceministro Maurizio LEO rileva che vi sono in primo luogo motivazioni legate alla sottrazione di gettito che deriverebbe dall'approvazione dell'emendamento in esame e, al contempo, richiama i già menzionati limiti posti dalle norme europee alla prolificazione di aliquote IVA ridotte.

  Guerino TESTA (FDI) annuncia il ritiro del proprio emendamento 7.47.

  La Commissione respinge l'emendamento Barbagallo 7.01.

  Emiliano FENU (M5S) interviene sull'emendamento Cappelletti 7.02, che sottoscrive, evidenziando come esso intenda, in particolare, promuovere comportamenti virtuosi dei contribuenti nell'ottica della decarbonizzazione, attraverso la revisione delle agevolazioni IVA nel settore delle autovetture aziendali.

  Il viceministro Maurizio LEO evidenzia che l'articolo 9 del disegno di legge prevede il riordino di tali agevolazioni, con un intervento di razionalizzazione del settore più ampio e inteso alla complessiva revisione di un sistema che oggi appare disordinato. Propone dunque di accantonare la proposta emendativa Cappelletti 7.02, al fine di riformularla integrandola nell'articolo 9.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA), relatore, concorda con la proposta testé formulata dal Governo.

  Emiliano FENU (M5S) concorda con la proposta di accantonamento avanzata dal relatore.

  Marco OSNATO, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Cappelletti 7.02.

Pag. 106

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA), relatore, passando all'espressione dei pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 8, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, su tutte le proposte emendative riferite a tale articolo, ad eccezione dell'emendamento 8.6 dei relatori, di cui raccomanda l'approvazione. Invita i presentatori al ritiro del subemendamento 0.8.6.1, esprimendo altrimenti parere contrario.

  Il Viceministro Maurizio LEO esprime parere conforme a quello formulato dal relatore Gusmeroli.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Mari 8.2 e il subemendamento Fenu 0.8.6.1.
  Approva quindi l'emendamento 8.6 dei relatori (vedi allegato 1).

  Marco OSNATO, presidente, precisa che l'emendamento Fenu 8.3 risulta precluso dall'approvazione dell'emendamento 8.6 dei relatori.

  Virginio MEROLA (PD-IDP) dichiara di sottoscrivere l'emendamento D'Alfonso 8.4.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento D'Alfonso 8.4 e l'articolo aggiuntivo Fenu 8.01.

  Emiliano FENU (M5S) evidenzia che l'articolo aggiuntivo 8.02 a sua prima firma, di contenuto analogo ad una proposta emendativa all'articolo 6 presentata dall'onorevole Guerra, è volto a modernizzare il sistema catastale per porre termine alla sperequazione tra immobili situati in aree periferiche e quelli che, pur situati nei centri cittadini, hanno rendita inferiore.
  Nell'aggiungere che, tra i principi e criteri direttivi introdotti dalla proposta emendativa in esame, è compreso l'aggiornamento delle informazioni presenti nel catasto, attraverso l'interoperabilità dei dati catastali, tenendo conto, ai fini della determinazione della redditività, della composizione e della situazione reddituale del nucleo familiare, al fine di eliminare le sperequazioni e garantire l'equità sociale, sottolinea l'importanza di collegare l'imposizione sugli immobili al reddito del proprietario. Illustra, in particolare, l'esempio di soggetti collocati in quiescenza che hanno investito nell'acquisto di un immobile la cui rendita è superiore alla capacità impositiva derivante dai redditi dei proprietari.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Fenu 8.02 e Borrelli 8.03.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA), relatore, passando all'espressione dei pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 9, invita i presentatori al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'emendamento Merola 9.11; propone di accantonare l'emendamento Centemero 9.12; raccomanda l'approvazione dell'emendamento dei relatori 9.45; propone di accantonare i subemendamenti D'Alfonso 0.9.46.1, Marattin 0.9.46.3 e Ricciardi Toni 0.9.46.2 e l'emendamento 9.46 del Governo. Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli emendamenti Grimaldi 9.13 e Fenu 9.14. Propone di accantonare gli identici emendamenti Gebhard 9.15 e Centemero 9.16. Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli emendamenti Fratoianni 9.17, 9.18 e 9.19, Grimaldi 9.20, Sergio Costa 9.21, Stefanazzi 9.22, De Luca 9.23, Fenu 9.24, Sergio Costa 9.25, Bonelli 9.26, Fenu 9.27, degli identici emendamenti De Palma 9.28 e Matera 9.29, nonché degli emendamenti Fenu 9.30, Fenu 9.31, degli identici emendamenti De Palma 9.32 e Bicchielli 9.33, degli emendamenti Fenu 9.34, Di Sanzo 9.35, De Bertoldi 9.36, Fenu 9.37, De Luca 9.38, Bagnai 9.39, Grimaldi 9.42 e Fenu 9.43.

  Il Viceministro Maurizio LEO concorda con i pareri espressi dal relatore Gusmeroli.

  Marco OSNATO, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Centemero 9.12, dell'emendamento 9.46 del Governo e dei relativi subemendamenti D'AlfonsoPag. 107 0.9.46.1, Marattin 0.9.46.3 e Ricciardi Toni 0.9.46.2, degli identici emendamenti Gebhard 9.15 e Centemero 9.16.

  Virginio MEROLA (PD-IDP) evidenzia che l'emendamento 9.11, di cui è primo firmatario, prevede l'applicazione di una addizionale locale e regionale per i redditi sottoposti a regimi sostitutivi, forfetari e cedolari, allo scopo di sostenere i servizi garantiti dagli enti territoriali che, altrimenti, saranno privati di importanti fonti di finanziamento.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP), nel richiamare l'attenzione sull'emendamento Merola 9.11, sottolinea che l'insieme variegato di imposte sostitutive previsto dal disegno di legge delega in esame, accentua l'irrazionalità del sistema fiscale e limita il finanziamento degli enti territoriali soltanto alle addizionali dell'IRPEF. Afferma che in tal modo, ad esempio, il peso dell'autofinanziamento del disavanzo sanitario delle regioni graverebbe soltanto sui lavoratori dipendenti che sono soggetti all'IRAP e all'addizionale regionale.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Merola 9.11 e approva l'emendamento 9.45 dei relatori (vedi allegato 1). Respinge altresì, con distinte votazioni, gli emendamenti Grimaldi 9.13, Fenu 9.14, Fratoianni 9.17, 9.18 e 9.19, Grimaldi 9.20 e Sergio Costa 9.21.

  Claudio Michele STEFANAZZI (PD-IDP) richiama l'attenzione del Governo sull'emendamento 9.22, di cui è primo firmatario, chiedendo che eventualmente ne sia proposta una riformulazione. Sottolinea che la proposta emendativa in esame introduce il criterio e principio direttivo di incentivare il reinsediamento in Italia di attività produttive localizzate all'estero, ovvero il cosiddetto reshoring. Si appella, in particolare, ai colleghi meridionali che ben conoscono il fenomeno del rientro di imprese del settore calzaturiero, che avevano delocalizzato la loro attività all'estero, in regioni come la Campania, la Puglia, o la Sicilia.

  Il Viceministro Maurizio LEO, in risposta al deputato Stefanazzi, fa notare che la concessione di incentivi all'investimento o al trasferimento di capitali in Italia per la promozione di attività economiche nel territorio nazionale è prevista dall'articolo 3, comma 1, lettera d), del provvedimento in esame. Aggiunge, infine, che misure di maggiorazione percentuale del valore di mercato delle attività oggetto di rimpatrio sono già previste nella disciplina fiscale.

  Claudio Michele STEFANAZZI (PD-IDP), nel replicare al Viceministro Leo, sottolinea che l'articolo 3, comma 1, lettera d), fa riferimento all'attrazione di capitali sul territorio nazionale probabilmente allo scopo di limitare la concorrenza sleale o dumping commerciale, piuttosto che al trasferimento di aziende e dei beni che le compongono. Insiste, infine, per la votazione dell'emendamento 9.22 a sua prima firma.

  La Commissione respinge l'emendamento Stefanazzi 9.22.

  Toni RICCIARDI (PD-IDP) evidenzia che l'emendamento De Luca 9.23, che sottoscrive, è volto ad introdurre il principio e criterio direttivo del potenziamento e della semplificazione del sistema di agevolazioni fiscali verso le imprese finalizzato al sostegno degli investimenti, con particolare riferimento alle Zone economiche speciali (ZES) per ridurre il divario tra Nord e Sud del Paese. Chiede che la proposta emendativa sia perlomeno accantonata in vista di un successivo riesame.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA), relatore, chiede l'accantonamento dell'emendamento De Luca 9.23.

  Il Viceministro Maurizio LEO accede alla proposta di accantonare l'emendamento De Luca 9.23.

  Marco OSNATO, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento De Luca 9.23.

Pag. 108

  Enrica ALIFANO (M5S), intervenendo sull'emendamento Fenu 9.24, di cui è cofirmataria, nel ricordare che oggi ha avvio l'esame in Assemblea della proposta di legge concernente la promozione e lo sviluppo delle start-up e delle piccole e medie imprese innovative mediante agevolazioni fiscali e incentivi agli investimenti, sottolinea la necessità di affrontare il tema anche nel disegno di legge delega in esame. Chiede, pertanto, che l'emendamento Fenu 9.24 sia accantonato.

  Claudio Michele STEFANAZZI (PD-IDP) chiede di sottoscrivere l'emendamento Fenu 9.24.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Fenu 9.24, Sergio Costa 9.25 e Bonelli 9.26.

  Emiliano FENU (M5S), intervenendo sull'emendamento 9.27, di cui è primo firmatario, nel ricordare che i crediti d'imposta hanno rappresentato l'unico strumento attraverso il quale è stato possibile realizzare gli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, chiede al rappresentante del Governo se sia stata abbandonata l'idea di creare una piattaforma per la cessione dei crediti incagliati riferiti ai bonus edilizi. Aggiunge che, negli Stati Uniti, misure analoghe di riconoscimento di crediti d'imposta cedibili sono previste per consentire la realizzazione di un insieme di opere più ampio rispetto a quanto è consentito mediante i bonus della nostra legislazione.

  La Commissione respinge l'emendamento Fenu 9.27.

  Saverio CONGEDO (FDI) chiede i motivi del parere contrario espresso sugli identici emendamenti De Palma 9.28 e Matera 9.29.

  Il Viceministro Maurizio LEO, in risposta al deputato Congedo, afferma che le proposte emendative in esame, concernenti la determinazione della rendita catastale per i terreni autorizzati allo svolgimento di attività di ricerca e di coltivazione di sostanze minerali e delle energie del sottosuolo, hanno una formulazione dettagliata che non è adeguata ad un provvedimento di delega. Afferma che nella disciplina di revisione delle rendite catastali sarà possibile tener conto dei terreni non accatastati. Aggiunge che le proposte emendative, inoltre, avrebbero anche effetti sul gettito fiscale.

  Saverio CONGEDO (FDI) dichiara di ritirare l'emendamento Matera 9.29.

  Marco OSNATO, presidente, prende atto che i presentatori dell'emendamento De Palma 9.28 lo ritirano.

  Emiliano FENU (M5S) nel ricordare che numerosi economisti hanno sostenuto la necessità di assoggettare ad imposizione fiscale i profitti conseguiti in seguito alla dichiarazione dello stato di emergenza, evidenzia che l'emendamento 9.30, di cui è primo firmatario è volto proprio a tale finalità.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Fenu 9.30 e 9.31.

  Pino BICCHIELLI (NM(N-C-U-I)-M), nel chiedere un'istruttoria supplementare sull'emendamento 9.33, di cui è primo firmatario, sottolinea l'importanza della riduzione del carico fiscale sulle retribuzioni dei lavoratori dipendenti ad alta specializzazione tecnica nonché un particolare regime premiale per lo sviluppo di tecnologie proprietarie atte a rispondere agli obblighi della normativa europea finalizzati a difendere la sovranità in materia di cybersicurezza. Aggiunge che è opportuno superare il ricorso alle tecnologie realizzate in altri Paesi come Russia e Cina.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA), relatore, nel far presente che gli identici emendamenti De Palma 9.32 2 Bicchielli 9.33 determinano oneri per la finanza pubblica, afferma che tali agevolazioni potrebbero essere inserite nei decreti legislativi di attuazione della delega o anche nella manovra finanziaria. Conferma pertanto l'invito Pag. 109al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario.

  Marco OSNATO, presidente, prende atto che i presentatori ritirano gli identici emendamenti De Palma 9.32, sottoscritto dal deputato D'Attis, e Bicchielli 9.33.

  La Commissione respinge l'emendamento Fenu 9.34.

  Toni RICCIARDI (PD-IDP) chiede un'istruttoria supplementare sull'emendamento Di Sanzo 9.35 volto a semplificare il regime fiscale, anche mediante l'introduzione di un'imposta unica, previsto in favore dei cittadini italiani iscritti all'AIRE che avviino attività imprenditoriali sul territorio nazionale, garantendo un incremento dell'occupazione e il mantenimento dei nuovi insediamenti produttivi per un periodo non inferiore a cinque anni. Sottolinea di ritenere la proposta emendativa coerente con l'impianto del disegno di legge delega.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA), relatore, ricorda che la normativa vigente prevede per i soggetti che trasferiscono la residenza dall'estero in Italia l'applicazione di un'aliquota agevolata del 5 per cento sui redditi per i primi cinque anni.

  Toni RICCIARDI (PD-IDP), replicando, chiarisce che l'emendamento 9.35 a sua prima firma non riguarda coloro che lasciano la residenza scelta in precedenza all'estero ma i soggetti che, dopo aver aperto un'attività all'estero e mantenendo lì la propria residenza, avviano un'attività anche in Italia.

  Il Viceministro Maurizio LEO, rispondendo al deputato Ricciardi, sottolinea che il soggetto residente all'estero che mantiene una stabile organizzazione in Italia deve essere assoggettato alla medesima imposizione prevista per i residenti.

  La Commissione respinge l'emendamento Di Sanzo 9.35.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA) propone l'accantonamento dell'emendamento De Bertoldi 9.36.

  Il Viceministro Maurizio LEO accede alla proposta di accantonare l'emendamento De Bertoldi 9.36.

  Marco OSNATO, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento De Bertoldi 9.36.

  Emiliano FENU (M5S) interviene sul proprio emendamento 9.37, illustrandolo. Rileva la meritorietà delle iniziative di difesa civile non armata e l'opportunità di destinare ad esse una quota del cinque per mille Irpef.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Fenu 9.37 e De Luca 9.38, sottoscritto dal deputato Merola.

  Marco OSNATO, presidente, annuncia il ritiro dell'emendamento Bagnai 9.39.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Grimaldi 9.42 e Fenu 9.43.

  Marco OSNATO, presidente, annuncia che il Governo ha presentato due proposte di riformulazione, relativamente agli emendamenti Bagnai 5.171, precedentemente accantonato, e Bagnai 10.13, che sono in distribuzione e che saranno allegate al resoconto della seduta odierna (vedi allegato 3).
  Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 18.20.