CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 22 giugno 2023
131.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
Pag. 90

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 22 giugno 2023. — Presidenza del presidente Alberto Luigi GUSMEROLI.

  La seduta comincia alle 13.40.

Disposizioni per la promozione e lo sviluppo delle start-up e delle piccole e medie imprese innovative mediante agevolazioni fiscali e incentivi agli investimenti.
C. 107 Centemero.
(Parere alla VI Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, in sostituzione della relatrice Andreuzza, impossibilitata a partecipare alla seduta odierna, espone in sintesi i contenuti del provvedimento in esame segnalando, innanzitutto, che la proposta di legge interviene sulle agevolazioni fiscali in favore delle start-up e delle PMI innovative e sui requisiti di capitale delle SiS, società di investimento semplice. Avverte, altresì, che l'avvio della discussione in Assemblea è fissato a partire dalla prossima settimana.
  Ricorda preliminarmente che, nell'ordinamento italiano, vige un quadro organico di agevolazioni fiscali per le start-up e per le PMI innovative. Le principali misure agevolative per imprese innovative sono contenute negli articoli 26-31 del decreto-legge n. 179 del 2012 e nell'articolo 4 del decreto-legge n. 3 del 2015 e, da ultimo, Pag. 91nell'articolo 14 decreto-legge n. 73 del 2022. In sintesi, si tratta di: i) incentivi all'investimento nel capitale, con detrazione Irpef pari al 30 per cento dell'ammontare investito, fino a un massimo di 1 milione di euro; per le persone giuridiche, deduzione Ires pari al 30 per cento dell'ammontare investito, fino a un massimo di 1,8 milioni di euro. A partire dal 2017, la fruizione dell'incentivo è condizionata al mantenimento della partecipazione nell'impresa innovativa (holding period) per un minimo di tre anni; ii) incentivi fiscali in de minimis, ovvero una detrazione IRPEF del 50 per cento destinata alle persone fisiche che investono nel capitale di rischio di start-up innovative o PMI innovative; iii) per le start-up innovative e gli incubatori certificati, dal momento della loro iscrizione nella sezione speciale del registro delle imprese, esonero dal pagamento dell'imposta di bollo e dei diritti di segreteria dovuti per gli adempimenti relativi alle iscrizioni nel registro, nonché dal pagamento del diritto annuale dovuto in favore delle camere di commercio; iv) esonero dall'obbligo di apposizione del visto di conformità per la compensazione dei crediti IVA fino a 50.000 euro; v) esclusione, per le start-up innovative, dalla disciplina delle società di comodo; vi) esenzione fiscale, in via temporanea, delle plusvalenze realizzate da persone fisiche derivanti dalla cessione di partecipazioni al capitale di imprese start up innovative e PMI innovative, nonché delle plusvalenze reinvestite in start-up e PMI innovative, a specifiche condizioni legate al momento della sottoscrizione delle quote e al mantenimento dell'investimento nel tempo.
  Segnala altresì che la disciplina delle imprese innovative a legislazione vigente è prevalentemente costituita dallo strumentario fiscale, operante sia nella fase della costituzione d'impresa ma, soprattutto, con riferimento alla sua fase operativa (investimenti nel capitale di tali imprese). In questo quadro legislativo, comunque implementato nel periodo pandemico e nella fase immediatamente successiva, sottolineo peraltro che i dati pubblici registrano un incremento della presenza femminile nell'imprenditoria innovativa.
  Per quanto riguarda il testo all'esame, più in dettaglio, fa presente che l'articolo 1 contiene le definizioni rilevanti di start-up innovativa e di PMI innovativa, rinviando alla disciplina vigente.
  Evidenzia poi che l'articolo 2, al comma 1, interviene sulla disciplina della detrazione Irpef in de minimis (di cui all'articolo 29-bis del decreto-legge n. 179 del 2012) per gli investimenti in start-up e PMI innovative, al fine di consentirne la fruizione anche in caso di incapienza del contribuente, ovvero qualora la detrazione superi l'imposta lorda dovuta dal contribuente. In caso di incapienza, si dispone che l'eccedenza non detraibile sia trasformata in credito d'imposta, utilizzabile in dichiarazione ovvero fruito in compensazione mediante F24. Il credito di imposta così determinato è fruibile nel periodo di imposta in cui è presentata la dichiarazione dei redditi e nei periodi di imposta successivi. Tale disposizione (ai sensi del comma 2) si applica agli investimenti effettuati a partire dal periodo di imposta in corso alla data di entrata in vigore della norma in esame. Il comma 3 quantifica gli oneri derivanti dalle disposizioni in commento in 1,8 milioni dal 2023, cui si provvede mediante corrispondente riduzione del FISPE (Fondo per interventi strutturali di politica economica, di cui all'articolo 10, comma 5, del decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282).
  Evidenzia che l'articolo 3 chiarisce e specifica l'esenzione delle plusvalenze derivanti da cessione di quote in imprese innovative, al fine di rendere l'agevolazione coerente con i requisiti imposti – con particolare riferimento alle caratteristiche delle imprese innovative – dalla vigente disciplina in materia di aiuti de minimis. Si esenta da imposizione sui redditi l'insieme di proventi percepiti dalle persone fisiche, ove provenienti dalla partecipazione a OICR (Organismi di investimento collettivo del risparmio) che investono in imprese innovative. In tal senso l'articolo 3 modifica in più punti l'articolo 14 del decreto-legge n. 73 del 2021 (cosiddetto Sostegni-bis), che ha esentato da imposizione, in via Pag. 92temporanea, le plusvalenze realizzate da persone fisiche derivanti dalla cessione di partecipazioni al capitale di imprese start-up innovative e PMI innovative, nonché le plusvalenze reinvestite in start-up e PMI innovative, a specifiche condizioni legate al momento della sottoscrizione delle quote e al mantenimento dell'investimento nel tempo.
  Segnala, infine, che l'articolo 4 propone l'innalzamento da 25 a 50 milioni di euro del limite di patrimonio netto previsto per le società di investimento semplice (SiS). Più in dettaglio le modifiche in esame (lettera a)) propongono il predetto innalzamento del limite patrimoniale previsto per le SiS dall'articolo 1 TUF (Testo Unico Finanziario, di cui al decreto legislativo n. 58 del 1998) a fini definitori e (lettera b)) ai fini delle disposizioni che regolano la costituzione di SiS da parte di soggetti che controllano una SiS, i soggetti da questi direttamente o indirettamente controllati o controllanti, ovvero sottoposti a comune controllo anche in virtù di patti parasociali o vincoli contrattuali, nonché i soggetti che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo presso una o più SiS. A tal fine la lettera b) interviene sull'articolo 35-undecies del TUF.
  Nessuno chiedendo di intervenire, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1). Dà quindi conto delle sostituzioni.

  Enrico CAPPELLETTI (M5S), intervenendo per dichiarazione di voto, fa presente che il suo gruppo non è contrario sul merito della proposta di parere. Evidenzia, tuttavia, che quanto recato dal provvedimento è del tutto insufficiente anche considerato il fatto che questo Governo e questa maggioranza hanno, di fatto, cancellato misure che avevano dimostrato di essere utili ed efficaci come quelle concernenti Transizione 4.0 e i crediti d'imposta, nonostante in questo periodo si sia manifestata una riduzione del PIL di oltre il 7 per cento. Per tali motivi annuncia il voto di astensione del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 13.50.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 22 giugno 2023. — Presidenza del presidente Alberto Luigi GUSMEROLI. – Interviene il viceministro delle Imprese e del made in Italy Valentino Valentini.

  La seduta comincia alle 14.45.

Modifiche al codice della proprietà industriale, di cui al decreto legislativo 10 febbraio 2005, n. 30.
C. 1134 Governo, approvato dal Senato e C. 101 Billi.
(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 15 giugno 2023.

  Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, ricorda che nella seduta dello scorso 15 giugno la Commissione ha esaminato le proposte emendative relative al provvedimento in esame, respingendole tutte.
  Comunica che sono pervenuti i pareri favorevoli espressi dalle Commissioni I Affari costituzionali, II Giustizia, III Affari esteri, V Bilancio, VI Finanze, VII Cultura, XI Lavoro, XII Affari sociali, XIII Agricoltura e XIV Politiche dell'Unione europea, competenti in sede consultiva.
  Comunica, inoltre, che la IV Commissione Difesa non renderà il proprio parere sul provvedimento.

  Enrico CAPPELLETTI (M5S), intervenendo per dichiarazione di voto, annuncia che il suo gruppo esprimerà un voto favorevole sulla proposta di conferimento del mandato al relatore per tre motivi.
  Il primo riguarda il merito, nella considerazione che l'Italia ha bisogno di tutelare le sue moltissime indicazioni geografiche e prodotti tipici, oltre millecinquecento, soggette a pratiche di imitazione che Pag. 93provocano un danno enorme non solo alla nostra economia ma anche all'immagine del nostro Paese nel mondo. In questo senso, sottolinea, il provvedimento all'esame è volto ad approntare maggiori tutele andando quindi a vantaggio delle imprese italiane anche se, aggiunge, per una più efficace tutela del Made in Italy servirebbe fare qualcosa di più.
  Il secondo riguarda il fatto che questo disegno di legge si colloca all'interno della riforma del sistema della proprietà industriale prevista da una specifica Missione del PNRR. Ricorda che gli obiettivi della missione devono essere raggiunti entro il 30 settembre 2023, anche in termini di predisposizione dei relativi decreti attuativi; per tale motivo annuncia che non è intenzione del suo movimento politico rallentare la realizzazione di quanto previsto dalla PNRR, evidenziando invece che questi intende dare il suo efficace contributo per il raggiungimento degli obiettivi del piano.
  Il terzo ordine di ragioni attiene al fatto che le misure recate dal provvedimento vanno a favore delle imprese perché deve considerarsi fondamentale la tutela dei beni immateriali quali idee, marchi e prodotti dell'ingegno, tutela che rappresenta altresì uno stimolo di crescita e di innovazione per le imprese, il cui sviluppo è assolutamente necessario per il buon andamento dell'economia italiana.
  Fa presente che a questi motivi si deve aggiungere altresì una valutazione favorevole: circa la destinazione alle strutture accademiche di appartenenza, in prima battuta, dei diritti nascenti dall'invenzione realizzata dal personale di ricerca, abolendo il cosiddetto «professor's privilege» e allineando in tal modo il quadro giuridico italiano a quello degli altri Paesi europei; circa il nuovo ruolo di tutela del Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, in assenza di altri soggetti consortili di tutela, per la salvaguardia delle denominazioni di origine e di indicazione geografica; e, infine, circa l'introduzione del sistema di protezione temporanea dei disegni e modelli esposti insieme nazionali o internazionali.
  Osserva, tuttavia, che permangono talune criticità quali, ad esempio, l'aver trascurato coloro che dovrebbero essere al centro dell'attenzione della politica del nostro Paese e cioè gli studenti: sono infatti costoro che danno un contributo sostanziale alla creazione di proprietà industriale e che, non essendo dipendenti degli atenei, non si vedono riconosciuti i diritti derivanti dalle loro invenzioni. Auspica quindi che quest'ultimo aspetto possa essere affrontato in fase di normazione secondaria.
  Ritiene poi opportuno portare all'attenzione della Commissione un dato relativo al numero di richieste di brevetti europei. L'Italia, nel 2022, ha avviato solo il 2,5 per cento delle domande di brevetto presentate all'Ufficio europeo dei brevetti contro, ad esempio, il 12,8 per cento della Germania o il 5,6 per cento della Francia. Ritiene che se la riforma del codice della proprietà industriale contribuirà all'aumento dei brevetti italiani vorrà dire che il provvedimento all'esame avrà colto nel segno, anche se teme che l'assenza di opportune misure finanziarie potrebbe giocare un ruolo decisivo. Rimanendo dell'avviso che il testo sia certamente migliorabile, conferma comunque il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di conferire il mandato al relatore a riferire favorevolmente all'Assemblea.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di conferire il mandato al relatore a riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, avverte che la Presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 15.

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 22 giugno 2023. — Presidenza del presidente Alberto Luigi GUSMEROLI.

  La seduta comincia alle 18.

Pag. 94

DL 48/2023: Misure urgenti per l'inclusione sociale e l'accesso al mondo del lavoro.
C. 1238 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla XI Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente e relatore, espone in sintesi i contenuti del decreto-legge, che contiene specifiche disposizioni che incidono sull'attività d'impresa e rientrano nell'ambito di interesse della Commissione, e rinvia alla documentazione predisposta dagli uffici per ogni ulteriore approfondimento.
  Fa innanzi tutto presente che l'articolo 10 riconosce ai datori di lavoro privati che assumono beneficiari dell'Assegno di inclusione, nonché del Supporto per la formazione e il lavoro, per ciascun lavoratore, un esonero dal versamento dei contributi previdenziali a loro carico nella misura del 100 o del 50 per cento a seconda che l'assunzione sia, rispettivamente, a tempo indeterminato o con apprendistato, o a tempo determinato.
  Segnala poi, in particolare, i commi 4 e 5 dell'articolo 17 che integrano con ulteriori disposizioni la vigente disciplina relativa ai percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento (PCTO), contenuta nella legge di bilancio 2019, stabilendo, in particolare, che la sezione speciale del registro delle imprese, a cui devono essere iscritte le imprese per l'alternanza scuola-lavoro, deve consentire la condivisione di ulteriori informazioni, oltre quelle già previste, relativamente a ciascuna impresa iscritta.
  L'articolo 19 incrementa, nel periodo di programmazione 2021-2027 della politica di coesione europea, la dotazione del Fondo nuove competenze al fine di finanziare le intese sottoscritte a decorrere dal 2023 volte a favorire l'aggiornamento della professionalità dei lavoratori a seguito della transizione digitale ed ecologica.
  L'articolo 27 – modificato al Senato – riconosce un incentivo ai datori di lavoro privati per le nuove assunzioni, effettuate dal 1° giugno 2023 al 31 dicembre 2023, a tempo indeterminato, anche a scopo di somministrazione, o con contratto di apprendistato professionalizzante o di mestiere, di giovani al di sotto dei trenta anni con determinati requisiti. Tale incentivo è concesso per un periodo di 12 mesi e nella misura del 60 per cento della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali.
  L'articolo 30 prevede poi, in via transitoria, una possibile fattispecie di prolungamento – non oltre il 31 dicembre 2023 – del trattamento straordinario di integrazione salariale in deroga per eccezionali cause di crisi aziendale e riorganizzazione. Il successivo articolo 31 reca poi una serie di disposizioni per il completamento dell'attività liquidatoria della compagnia aerea Alitalia.
  L'articolo 33 dispone un finanziamento straordinario a favore dell'Agenzia Industrie Difesa allo scopo di promuovere l'occupazione in settori ad alta intensità tecnologica e di interesse strategico, valorizzare e incrementare le competenze già esistenti e consentire l'apertura di nuove filiere produttive attraverso la realizzazione di interventi di ammodernamento. Il contributo è fissato in 14,5 milioni di euro (di cui 5,5 milioni per il 2023 e 9 milioni per il 2024).
  Segnala altresì quanto recato dall'articolo 37 che modifica la disciplina dei contratti di prestazione occasionale nei settori dei congressi, delle fiere, degli eventi, degli stabilimenti termali e dei parchi divertimento. Per tali fattispecie viene elevato da 10.000 a 15.000 euro il limite annuo complessivo dei compensi dovuti da ciascun soggetto alla totalità dei prestatori occasionali dal medesimo utilizzati. Viene inoltre limitata l'esclusione dalla possibilità di ricorso alle prestazioni occasionali, prevedendo che siano esclusi soltanto gli utilizzatori con un numero di lavoratori dipendenti a tempo indeterminato superiore a venticinque, introducendo tal modo una deroga al principio che esclude dall'istituto delle prestazioni occasionali i datori di lavoro che hanno alle proprie dipendenze Pag. 95più di dieci lavoratori subordinati a tempo indeterminato.
  Da ultimo, riferisce sull'articolo 44 che, al comma 3, prevede invece un incremento, pari a 545 milioni di euro per l'anno 2023, della dotazione del Fondo rotativo Mediocredito centrale per il sostegno all'internazionalizzazione delle imprese.
  Nessuno chiedendo di intervenire, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 2). Dà quindi conto delle sostituzioni.

  Enrico CAPPELLETTI (M5S), intervenendo per dichiarazione di voto, annuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore. Ritiene infatti che il provvedimento all'esame renda strutturale la precarietà del lavoro nel nostro Paese, come anche denunciato dalla CGIL. Osserva che in un Paese dove la maggior parte dei posti di lavoro sono precari difficilmente può crescere il benessere soprattutto quanto la precarietà colpisce, in particolare, i giovani cui viene negata ogni possibilità di vedere prospettive future di una vita dignitosa. Osserva, altresì, che se la destra ritiene che questo provvedimento rappresenti una specie di suo manifesto politico è in errore perché sembra che non tutte le componenti della maggioranza hanno dimostrato di essere pienamente in accordo, visto quello che è capitato nel corso dell'esame al Senato nella giornata di ieri. Ricorda, peraltro, che proprio al Senato maggioranza e opposizione avevano trovato una convergenza su alcune misure che poi sono state respinte dalla Commissione Bilancio.
  Ritiene, inoltre, che le misure recate dal provvedimento provocheranno effetti ben diversi dal cosiddetto «decreto Dignità» che, nella passata legislatura, in soli sei mesi riuscì a creare oltre 600 mila posti di lavoro.
  Infine, in tema di salario minimo, ricorda che questo non è una richiesta del solo MoVimento 5 Stelle considerato che anche il governatore della Banca d'Italia vi ha fatto riferimento, anche perché si tratta di un istituto presente in molti Paesi sviluppati e dell'Unione europea. Rileva che sarebbe opportuno, piuttosto, spendere le risorse a disposizione per rafforzare i centri per l'impiego, cosa che al momento non è ancora avvenuta.

  Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD-IDP), intervenendo per dichiarazione di voto, annuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore.

  Fabrizio BENZONI (A-IV-RE), intervenendo per dichiarazione di voto, annuncia il voto di astensione del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore (vedi allegato 2).

  La seduta termina alle 18.10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Giovedì 22 giugno 2023.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 18.10 alle 18.15.