CAMERA DEI DEPUTATI
Lunedì 19 giugno 2023
128.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (III e IV)
COMUNICATO
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ESAME DI DELIBERAZIONI DEL GOVERNO AI SENSI DEGLI ARTICOLI 2 E 3 DELLA LEGGE 21 LUGLIO 2016, N. 145

  Lunedì 19 giugno 2023. — Presidenza del vicepresidente della III Commissione, Paolo FORMENTINI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Matteo Perego di Cremnago.

  La seduta comincia alle 18.05.

Deliberazione del Consiglio dei ministri in merito alla partecipazione dell'Italia a ulteriori missioni internazionali per l'anno 2023, adottata il 1° maggio 2023.
(Doc. XXV, n. 1).
Relazione analitica sulle missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, riferita all'anno 2022, anche al fine della relativa proroga per l'anno 2023.
(Doc. XXVI, n. 1).
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame congiunto dei provvedimenti, rinviato da ultimo nella seduta del 17 maggio scorso.

  Paolo FORMENTINI, presidente, ricorda che l'esame presso l'Assemblea dei provvedimenti in titolo è calendarizzato nella giornata di venerdì 23 giugno.
  Segnala, altresì, che la seduta odierna è finalizzata a presentare la proposta di relazione all'Assemblea formulata dai relatori, per la quale propone di fissare il termine emendamenti per domani, martedì 20 giugno, alle ore 15.
  Ricorda, inoltre, che possono essere presentate proposte di relazioni alternative, possibilmente entro il medesimo termine indicato per le proposte emendative.

  Nicola FRATOIANNI (AVS) evidenzia che, in base al prevedibile andamento dei lavori in Assemblea, è probabile che l'avvio dell'esame in Aula dei provvedimenti in titolo sia posticipato di qualche giorno: conseguentemente, propone di concedere ai gruppi Pag. 44di opposizione un margine di tempo più ampio per presentare le proprie proposte, posticipando il termine per la presentazione di emendamenti e di eventuali proposte di relazioni alternative.

  Laura BOLDRINI (PD-IDP) si associa alla richiesta del collega Fratoianni, sottolineando la necessità di valutare con la dovuta attenzione la proposta di relazione all'Assemblea che i relatori si apprestano ad illustrare.

  Ettore ROSATO (A-IV-RE) si dichiara disponibile ad accedere alla richiesta dei colleghi Fratoianni e Boldrini, pur precisando che il proprio gruppo politico non intende presentare né proposte emendative né una proposta di relazione alternativa: a suo avviso, la Deliberazione del Governo è infatti pienamente coerente con gli indirizzi di politica estera del Governo Draghi, sostenuto, tra l'altro, da alcune forze che ora sono all'opposizione.

  Paolo FORMENTINI, presidente, ribadendo che, allo stato attuale, la discussione generale in Aula sui provvedimenti in titolo è fissata per venerdì 23 giugno, dichiara di prendere atto degli orientamenti dei gruppi e propone di posticipare il termine per la presentazione degli emendamenti alle ore 15 di mercoledì 21 giugno. Comunica che nella giornata di domani sarà convocato un ufficio di presidenza congiunto per definire il prosieguo dei lavori.

  Le Commissioni acconsentono.

  Roberto BAGNASCO (FI-PPE), relatore per la IV Commissione, anche a nome del relatore per la III Commissione, onorevole Loperfido, presenta e illustra la proposta di relazione all'Assemblea, raccomandando l'approvazione delle nuove missioni nonché la prosecuzione di quelle in corso e degli interventi di cooperazione allo sviluppo per il sostegno ai processi di pace e di stabilizzazione (vedi allegato).

  Laura BOLDRINI (PD-IDP), anche alla luce della proposta di relazione all'Assemblea appena illustrata dal collega Bagnasco, ribadisce la difficoltà di valutare l'effettiva efficacia di gran parte delle missioni internazionali rispetto agli obiettivi prefissati. Al riguardo, ricorda che nel corso del ciclo istruttorio condotto dalle due Commissioni, alcuni auditi hanno evidenziato che le missioni condotte nella regione del Sahel, anziché contrastare il terrorismo di matrice jihadista, hanno finito per alimentare il fondamentalismo islamico, generando un diffuso malcontento tra la popolazione locale. Viceversa, le missioni di interposizione, quali ad esempio quelle in Kosovo e in Libano, hanno conseguito i risultati attesi. A suo avviso, ad esempio, sarebbe opportuno valutare un disimpegno dall'area del Sahel ed un maggior coinvolgimento nella missione delle Nazioni Unite in Libia UNSMIL, incentrata sulle attività di institution building. Ribadendo le riserve sulla procedura ormai consolidata – che prevede un'autorizzazione pressoché automatica delle missioni in corso da parte del Parlamento, senza una effettiva valutazione dei costi/benefici – stigmatizza il taglio di circa 50 milioni di euro dei fondi destinati alla cooperazione allo sviluppo, che allontana ulteriormente l'Italia dall'obiettivo concordato in sede ONU di investire in tali attività almeno lo 0,70 per cento del prodotto interno lordo: si tratta di un impegno internazionale che l'Italia è tenuta ad onorare, al pari degli obblighi in materia di aumento della spesa militare concordati in sede NATO.
  Evidenziando che altri Parlamenti, in primis il Bundestag tedesco, sono messi nelle condizioni di monitorare l'efficacia delle missioni internazionali ed autorizzarne la proroga con congruo anticipo, sollecita il Governo e la maggioranza ad affrontare la discussione sul tema con un approccio più orientato ai risultati.

  Matteo PEREGO DI CREMNAGO, sottosegretario di Stato per la Difesa, ritiene che nel dibattito sulle missioni internazionali debbano emergere i punti di vista sulle varie missioni di tutti i gruppi e, pertanto, sottolinea di avere ascoltato con attenzione quanto detto dalla collega Boldrini, anche Pag. 45se non coincide con la posizione del Governo.
  Osserva che il Sahel e il Burkina Faso sono un'area di fondamentale importanza per assicurare la sicurezza dell'Italia e dell'Europa e che favorire la stabilità di questi Paesi è un interesse prioritario. La presenza italiana in quell'area concorre, dunque, a definire il ruolo che il nostro Paese ricopre nell'architettura delle missioni internazionali. Altrettanto rilevante è l'importanza della nostra presenza in Niger e nel Corno d'Africa ed evidenzia che da parte di questi Paesi vi è una forte domanda affinché l'Italia partecipi al mantenimento della sicurezza internazionale con l'invio di propri contingenti militari, assai apprezzati per il loro contributo al rafforzamento delle istituzioni locali e delle condizioni di stabilità. Conviene che si possa e si debba fare di più e concorda con la collega Boldrini sul fatto che occorre misurare i risultati delle missioni, come già affermato dal Ministro Crosetto nell'audizione sulle linee programmatiche del dicastero della Difesa, anche se riconosce che non è facile operare un simile cambiamento.
  Conclude rimarcando l'importanza degli investimenti e della partecipazione italiana nell'area critica del Sahel, caratterizzata dalla presenza di Stati e governi deboli che occorre sostenere affinché non siano fonte di instabilità internazionale e affinché non cadano nelle mani di movimenti terroristici.

  Ettore ROSATO (A-IV-RE) replicando alla collega Boldrini, ritiene indispensabile rafforzare la presenza italiana nel Sahel, sia nelle operazioni bilaterali sia in quelle multilaterali. A suo avviso, infatti, il disimpegno dell'Europa e dell'Occidente nel suo insieme può agevolare la crescente influenza dei gruppi mercenari come Wagner, e dunque le strategie di Paesi che hanno interessi confliggenti con la nostra rete di alleanze tradizionali.
  Auspica, dunque, che il Governo avvii una riflessione sull'opportunità di incrementare l'impegno nella regione saheliana.

  Paolo FORMENTINI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 18.45.