CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 31 maggio 2023
119.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (I e XI)
COMUNICATO
Pag. 9

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 31 maggio 2023. — Presidenza del presidente della XI Commissione, Walter RIZZETTO. – Interviene la Sottosegretaria di Stato per i rapporti con il Parlamento Matilde Siracusano.

  La seduta comincia alle 16.35.

DL 44/2023: Disposizioni urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle amministrazioni pubbliche.
C. 1114 Governo.
(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 30 maggio scorso.

  Walter RIZZETTO (FDI), presidente e relatore per la XI Commissione, dà conto delle sostituzioni della seduta odierna.
  Avverte che è stato ritirato prima della seduta l'emendamento Semenzato 5.01 e che il deputato Soumahoro ha sottoscritto l'emendamento Pastorino 9.18.
  Ricorda che le Commissioni hanno concluso l'esame di tutte le proposte emendative sulle quali i relatori e il rappresentante del Governo avevano espresso il parere. Avverte che sono stati presentati subemendamenti alle proposte emendative 3.131 e 7.06 dei relatori (vedi allegato 1).
  Con riferimento alle proposte subemendative all'articolo aggiuntivo 7.06, rileva che le presidenze hanno ritenuto irricevibili le proposte subemendative Schifone 0.7.06.2 e 0.7.06.3, in quanto prive del carattere accessorio tipico dei subemendamenti che possono proporre modifiche unicamente nell'ambito testuale dell'emendamento al quale si riferiscono.

  Alfonso COLUCCI (M5S), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede delucidazioni circa le modalità di prosecuzione dell'iter, ritenendo opportuno che i gruppi siano messi a conoscenza del quadro delle proposte emendative che saranno presentate, in particolare dal Governo. Ritiene inoltre opportuno conoscere i tempi di espressione dei pareri di relatori e Governo sulle proposte emendative sinora accantonate.

  Arturo SCOTTO (PD-IDP), intervenendo sull'ordine dei lavori, fa presente che, è Pag. 10stata preannunciata dal Governo la presentazione di una proposta emendativa dal contenuto particolarmente rilevante, dal momento che andrebbe ad incidere sul ruolo di controllo della Corte dei conti in ordine alla gestione delle spese connesse all'attuazione del PNRR. Fa inoltre notare che, secondo indiscrezioni degli organi di stampa, sarebbe in programma un incontro tra il Governo e rappresentanti della Corte dei conti proprio in ordine tale proposta emendativa. Chiede quindi alla Presidenza di fornire un quadro più definito circa la prosecuzione dell'esame delle proposte emendative sul provvedimento in titolo, anche alla luce di quanto testé evidenziato, evitando di continuare a procedere secondo modalità frammentate, discontinue e poco chiare, che giudica poco rispettose di una opposizione che ha collaborato sinora positivamente.

  Filiberto ZARATTI (AVS), intervenendo sull'ordine dei lavori, ritiene opportuno che sia fatta chiarezza sulla modalità di prosecuzione dell'esame delle proposte emendative, al fine di avere un quadro preciso di come proseguiranno i lavori, anche alla luce di alcune preannunciate proposte emendative del Governo, in particolare quella che sembrerebbe incidere sul ruolo della Corte dei conti. Ritiene peraltro necessario che i gruppi siano messi a conoscenza sui tempi di espressione dei pareri sulle proposte emendative sinora accantonate.

  Marta SCHIFONE (FDI) chiede la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante gli impianti audiovisivi di ripresa a circuito chiuso.

  Walter RIZZETTO, presidente e relatore per la XI Commissione, non essendovi obiezioni, dispone l'attivazione degli impianti audiovisivi di ripresa a circuito chiuso.

  Antonio D'ALESSIO (A-IV-RE), intervenendo sull'ordine dei lavori, fa notare che l'esame del provvedimento in oggetto sta procedendo lungo due binari: uno di carattere sostanziale, che viene definito dal Governo e dalla maggioranza al di fuori del Parlamento; l'altro, di carattere formale, che si sta svolgendo in tale sede.
  Ritiene che ciò mortifichi il ruolo del Parlamento, auspicando una maggiore trasparenza nei rapporti tra maggioranza, Governo e opposizione.

  Valentina BARZOTTI (M5S), intervenendo sull'ordine dei lavori, ritiene opportuno che sia fatta chiarezza sull'organizzazione dei lavori e sulle relative tempistiche di esame, facendo notare che i gruppi hanno la necessità di conoscere l'orientamento dei relatori e del Governo sulle proposte emendative presentate e sinora accantonate. Giudica molto grave che i componenti delle Commissioni vengano a conoscenza, soltanto attraverso indiscrezioni di stampa, dell'imminente presentazione da parte del Governo di una proposta emendativa che incide sul ruolo della Corte dei conti in relazione al controllo delle spese connesse all'attuazione del PNRR. Si chiede inoltre quando sarà possibile avere un quadro definito delle proposte emendative che saranno presentate, interrogandosi in particolare se sarà presentato nel corso dell'esame di tale provvedimento l'emendamento volto a sopprimere le l'ANPAL, che è stato in precedenza preannunciato dallo stesso Esecutivo. Si aspetta maggiore correttezza dalla maggioranza, tenuto conto che sinora le opposizioni hanno collaborato con spirito costruttivo.

  Walter RIZZETTO (FDI), presidente e relatore per la XI Commissione, in risposta ad alcune considerazioni sinora svolte, fa notare che non esiste alcun doppio binario nelle modalità di comunicazione tra maggioranza, Governo e opposizione, facendo presente che l'emendamento richiamato, relativo al ruolo della Corte dei conti, è stato preannunciato in modo trasparente dal Ministro per i rapporti con il Parlamento nell'ambito della Conferenza dei Presidenti di gruppo. Fa notare che le presidenze si stanno adoperando per garantire uno svolgimento razionale e ordinato dell'esame delle proposte emendative, nel tentativo di garantire tempi di esame il più possibile certi, come dimostra il fatto che i Pag. 11lavori potranno proseguire nella seduta odierna con l'esame di quelle proposte emendative sulle quali i relatori e il Governo sono già in grado di esprimere i pareri.

  Alessandro URZÌ (FDI) ritiene che alcune considerazioni potranno essere svolte dai gruppi con maggiore consapevolezza una volta che saranno effettivamente presentate le proposte emendative preannunciate dal Governo, facendo presente, peraltro, che le modalità di prosecuzione dell'iter potrebbero essere definite in termini più compiuti nell'ambito degli uffici di presidenza, integrati dai rappresentati dei gruppi, delle Commissioni riunite.
  Ritiene opportuno, nel frattempo, proseguire con l'esame delle proposte emendative sulle quali i relatori e il Governo sono in grado di esprimere i pareri.

  Walter RIZZETTO (FDI), presidente e relatore per la XI Commissione, avverte che è stato presentato l'emendamento 1.83 del Governo (vedi allegato 2), proponendo di fissare il termine per la presentazione dei relativi subemendamenti alle ore 18.30 della giornata odierna.

  Valentina BARZOTTI (M5S) ritiene che il termine per la presentazione dei subemendamenti all'emendamento 1.83 del Governo sia troppo ristretto, alla luce della particolare delicatezza della questione affrontata e tenuto conto che i gruppi non si aspettavano un simile intervento nell'ambito dell'esame del provvedimento in titolo, considerato che il Governo ne aveva preannunciato la presentazione nell'ambito dell'esame di un altro provvedimento.

  Walter RIZZETTO (FDI), presidente e relatore per la XI Commissione, non comprende come si possa parlare di emendamento inaspettato dai gruppi, se dagli interventi finora svolti sia emerso chiaramente come il contenuto di tale proposta emendativa fosse già ben nota, essendo peraltro stata preannunciata dallo stesso Ministro per i rapporti con il Parlamento. Ritiene che il termine delle ore 18.30 sia adeguato, trattandosi di un solo emendamento eventualmente da subemendare.

  Arturo SCOTTO (PD-IDP) ritiene che il termine per la presentazione dei subemendamenti all'emendamento 1.83 del Governo non sia adeguato, anche considerata la portata di tale proposta emendativa, che cambia radicalmente l'impianto del provvedimento su un tema particolarmente delicato riguardante l'attuazione del PNRR e il ruolo degli organismi di controllo. Chiede, in conclusione, che il termine per la presentazione dei subemendamenti venga fissato solamente quando saranno presentate tutte le proposte emendative che sono state preannunciate dal Governo.

  Filiberto ZARATTI (AVS) ritiene che l'emendamento 1.83 del Governo sia inammissibile per estraneità di materia, facendo notare che si continuano ad inserire nei provvedimenti di urgenza interventi di carattere disomogeneo, non tenendo in considerazioni i richiami svolti dal Presidente della Repubblica su tale aspetto. Giudica grave presentare una proposta emendativa che rischia di mettere in discussione l'attività di controllo della spesa della Corte dei conti, che rappresenta un aspetto fondamentale della vita democratica di un Paese. Fa peraltro notare che le voci circa un possibile incontro tra Governo e rappresentanti della Corte dei conti su tale questione sono il sintomo della particolare gravità di un simile intervento.
  Dopo aver rilevato la necessità di fissare un termine più ampio per la presentazione dei subemendamenti, giudica opportuno, al contempo, fare chiarezza circa i tempi di presentazione delle proposte emendative da parte del Governo e sulle modalità di prosecuzione dell'iter, convocando immediatamente gli Uffici di Presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni riunite.

  Walter RIZZETTO, presidente e relatore per la XI Commissione, con riferimento all'emendamento 1.83 del Governo, fa presente che esso reca alcune modifiche al decreto-legge n. 76 del 2020, finalizzate da Pag. 12un lato – in attesa di una complessiva revisione della disciplina sulla responsabilità amministrativo-contabile – a superare le problematiche connesse al cosiddetto «blocco della firma» da parte del personale dirigenziale della PA e, dall'altro, a meglio disciplinare il controllo concomitante esercitato dalla Corte dei conti, ai sensi dell'articolo 11, comma 2, della legge n. 15 del 2019, sui principali piani, programmi e progetti relativi agli interventi di sostegno e di rilancio dell'economia nazionale, effettuato su richiesta del Governo. In proposito le presidenze hanno giudicato ammissibile la proposta emendativa, per due ordini di ragioni: da un lato, in quanto essa interviene a modificare un aspetto della disciplina relativa al funzionamento di un organo della pubblica amministrazione, quale la Corte dei conti; sotto un ulteriore profilo, in quanto l'emendamento è volto a rafforzare la capacità delle pubbliche amministrazioni, con l'obiettivo di assicurare il conseguimento degli obiettivi previsti dal PNRR, segnatamente promuovendo lo svolgimento dell'attività decisionale amministrativa rispetto al rischio che i pubblici funzionari si astengano dall'assumere decisioni utili per il perseguimento dell'interesse pubblico, per il timore di esporsi a possibili addebiti.
  Fa notare come le presidenze ritengano che entrambi tali aspetti appaiono aderenti al contenuto del decreto-legge in esame, il quale reca norme attinenti alle competenze delle pubbliche amministrazioni e per il rafforzamento della loro capacità amministrativa, anche nel quadro dell'attuazione del PNRR.

  Filiberto ZARATTI (AVS) chiede di poter avere copia della dichiarazione appena rilasciata dalla presidenza.

  Walter RIZZETTO, presidente e relatore per la XI Commissione, comunica che la dichiarazione verrà immediatamente messa a disposizione di tutti i deputati.

  Federico FORNARO (PD-IDP), nel sottolineare che le due parti di cui si compone l'emendamento del Governo andrebbero valutate separatamente, rileva in particolare che la lettera b) comporta gravi implicazioni sull'attività del Parlamento, configurando una grave lesione delle sue prerogative. Ricorda quindi che l'articolo 22 del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, che il Governo intende modificare, al comma 1 prevede che la Corte dei conti, anche a richiesta del Governo o delle competenti Commissioni parlamentari, svolge il controllo concomitante, e quindi anche in itinere, sui principali piani, programmi e progetti relativi agli interventi di sostegno e di rilancio dell'economia nazionale. Evidenzia che l'intervento del Governo è volto a sottrarre al controllo della Corte dei conti tutti i progetti relativi al PNRR e al PNC. Sottolinea pertanto con forza che non si tratta di un emendamento qualsiasi, aggiungendo che la relazione tecnica ad esso allegata è di natura burocratica, essendo concentrata in larga parte sulla modifica introdotta dalla lettera a) che proroga al 30 giugno 2024 il cosiddetto «scudo penale» per soggetti sottoposti alla giurisdizione della Corte dei conti in materia di contabilità pubblica. A suo avviso il Governo non può depositare un emendamento così significativo, sottraendo oltretutto alle Commissioni parlamentari la richiesta alla Corte dei conti di svolgere il richiamato controllo concomitante praticamente su quasi il 90 per cento degli investimenti nazionali. Aggiunge in conclusione che viene proposto un termine di poco più di due ore per la presentazione dei subemendamenti, senza che il Governo si assuma la responsabilità politica di un simile intervento, che viene fatto passare come uno dei tanti emendamenti.

  Walter RIZZETTO, presidente e relatore per la XI Commissione, nel sottolineare che le presidenze sono sempre disponibili ad ascoltare le considerazioni dei colleghi, rinnova la richiesta a fornire in primo luogo un'indicazione in merito alla proposta di fissare per le ore 18.30 il termine per la presentazione di subemendamenti all'emendamento 1.83 del Governo, rinviando ad un momento successivo il dibattito.

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  Simona BONAFÈ (PD-IDP), con riferimento alle dichiarazioni del presidente, ritiene che l'ordine dei fattori andrebbe invertito, affrontando in primo luogo il merito della questione e solo successivamente definendo il termine per la presentazione dei subemendamenti. Dopo aver letto con attenzione lo speech del presidente, e pur manifestando tutta la propria fiducia nei confronti degli uffici e delle presidenze, pone un problema di fondo, sottolineando che si tratta di un emendamento molto delicato destinato a snaturare il provvedimento in esame. Nel ricordare che soltanto pochi giorni fa il Presidente della Repubblica ha richiamato i Presidenti dei due rami del Parlamento a garantire in fase emendativa l'omogeneità dei decreti-legge, ritiene che in questo caso la valutazione di ammissibilità debba essere svolta direttamente dal Presidente della Camera.

  Alfonso COLUCCI (M5S), ricapitolando i termini della questione, ribadisce che manca allo stato un quadro complessivo dei contenuti del provvedimento, dal momento che, come dichiarato dalla presidenza, quello appena presentato è uno degli emendamenti del Governo e che ancora non si ha contezza dei pareri sulle proposte emendative accantonate. Nel ricordare le notizie di stampa in merito ad una riunione tra la Corte dei conti ed il Governo, al fine di sanare evidentemente le criticità dell'emendamento, rispetto a quanto riportato nello speech letto dal presidente Rizzetto, precisa che la Corte dei conti non è un organo della pubblica amministrazione ma è invece un organo giurisdizionale, come previsto dagli articoli 100 e seguenti della Costituzione. Rammenta quindi che la Corte costituzionale è intervenuta sul punto, ritenendo con la sentenza n. 226 del 1976 la Corte dei conti legittimata, nella sua funzione di controllo, ad attivare il giudizio incidentale di costituzionalità in ragione della sua natura di organo giurisdizionale e delle sue attribuzioni. Nell'aggiungere che la Corte dei conti è composta da magistrati, si pronuncia con sentenza ed è integrata nella sua composizione da membri eletti dal Parlamento, ritiene che far rientrare l'intervento del Governo nel decreto-legge in esame, assimilando la Corte dei conti ad un organo della pubblica amministrazione, configuri una sostanziale riforma della magistratura, con buona pace dell'intera dottrina sulla separazione dei poteri. Ciò premesso ritiene che l'emendamento del Governo sia grave anche nel merito, rammentando in primo luogo che la lettera a) proroga di un anno l'esclusione dalla responsabilità erariale per i soggetti sottoposti alla giurisdizione della Corte dei conti in materia di contabilità pubblica. Nel manifestare la propria sorpresa per il fatto che proprio l'attuale maggioranza metta mano ad una limitazione della responsabilità penale, fa quindi presente che con la lettera b) dell'emendamento del Governo si eliminano due importanti attribuzioni della Corte dei conti, l'una relativa al controllo sul corretto impiego delle risorse del PNRR e l'altra connessa alla funzione di propulsione ed accelerazione dell'esecuzione dei progetti. A suo avviso la relazione tecnica che accompagna l'emendamento è mortificante sia per il Governo sia per il Parlamento, dal momento che definisce di contenuto ordinamentale una disposizione che in realtà opera una riforma della magistratura contabile. Ritiene quindi che non vi siano i presupposti per procedere, dal momento che alla gravità dell'emendamento del Governo, che comunque il suo gruppo si riserva di valutare con attenzione e di subemendare, si aggiunge la mancanza di un quadro complessivo.

  Marco SARRACINO (PD-IDP) precisa che intende in realtà intervenire per rispondere alla domanda posta dal presidente in merito al termine per la presentazione dei subemendamenti.

  Walter RIZZETTO, presidente e relatore per la XI Commissione, nel far presente che la discussione in atto andrebbe più propriamente svolta in sede di Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, come proposto dall'onorevole Zaratti, precisa che darà la parola soltanto ai deputati Sarracino ed Auriemma che hanno fin qui chiesto di intervenire. Intende successivamente convocare una riunione dell'UfficioPag. 14 di presidenza delle Commissioni riunite, facendo presente che al momento non ha ricevuto indicazioni chiare in merito alla sua proposta.

  Marco SARRACINO (PD-IDP) osserva che a suo avviso ci si trova di fronte ad un fatto molto grave, dal momento che si manifesta anche con questo emendamento la volontà di limitare le forme di controllo sull'azione del Governo. Ricorda infatti che sabato scorso la Corte dei conti ha espresso riserve sull'attuazione dei progetti del PNRR e dopo pochi giorni il Governo interviene con l'emendamento 1.83 per sottrarle le funzioni di controllo attribuitele dalla legge. Nell'invitare la maggioranza ed il Governo ad ascoltare le parole del governatore della Banca d'Italia sul PNRR, rigettando il teorema secondo cui l'unico modo per spendere sarebbe quello di eliminare i controlli, fa presente che la difficoltà di utilizzare le risorse finanziarie dipende invece dalla mancanza di capacità politica. Dichiara quindi l'indisponibilità del suo gruppo ad un esame a puntate, ricordando che soltanto ieri i deputati erano stati rassicurati circa la natura non divisiva degli eventuali emendamenti del Governo. In conclusione, ritenendo non congruo il termine di due ore per la presentazione dei subemendamenti all'emendamento del Governo, concorda invece con la proposta di convocare una riunione dell'Ufficio di presidenza.

  Carmela AURIEMMA (M5S), richiamando le considerazioni svolte dal collega Alfonso Colucci sotto il profilo tecnico, aggiunge che la Corte dei conti, anche nei casi in cui svolge funzioni consultive, non perde la sua natura di organo giurisdizionale. Nel dichiarare di non condividere i contenuti dello speech letto dal presidente, pone una questione di natura politica legata alla tempistica dell'intervento del Governo che con il suo emendamento mette un bavaglio alla Corte dei conti dopo il suo recente giudizio impietoso alla gestione del PNRR.

  Pasqualino PENZA (M5S) chiede che venga concesso più tempo per la presentazione dei subemendamenti, a meno che la presidenza non abbia già pregiudizi con riguardo alle proposte emendative di opposizione e di maggioranza che possono intervenire a modificare il testo in esame. In qualità di componente del MoVimento 5 Stelle, sollecita pertanto una riflessione sulla tempistica proposta al fine di consentire ai deputati di analizzare l'emendamento del Governo e di contribuire al suo miglioramento.

  Walter RIZZETTO, presidente e relatore per la XI Commissione, garantisce al collega Penza che le presidenze non hanno alcun pregiudizio. Nel riproporre la questione del termine per la presentazione dei subemendamenti, dà quindi la parola alla rappresentante del Governo.

  La Sottosegretaria Matilde SIRACUSANO, rivolgendosi all'onorevole Sarracino, precisa di aver preannunciato in via informale al deputato Scotto poco prima dell'inizio della Conferenza dei Presidenti dei gruppi la presentazione dell'emendamento del Governo che non era sua intenzione nascondere ma di cui mancava fino a quel momento l'ufficialità. Pur comprendendo le considerazioni svolte sul merito dai deputati di opposizione, fa presente che con l'emendamento del Governo si intende evitare il cosiddetto blocco della firma e disciplinare meglio i controlli sui progetti del PNRR e del PNC, facilitando quindi i relativi investimenti. Quanto allo stato dei lavori, preannuncia la presentazione di qualche ulteriore emendamento da parte del Governo, dichiarandosi certa che in questo caso non si tratterà di interventi divisivi. Nel richiamare lo spirito costruttivo che ha animato le riunioni informali con i deputati delle opposizioni, ribadisce il massimo impegno del suo Ministero a favorire valutazioni favorevoli sulle proposte accantonate, evidenziando tuttavia come nella maggior parte dei casi la contrarietà riguardi la copertura finanziaria. Aggiunge che allo stato attuale è già pronto un limitato pacchetto di proposte di riformulazione e che diverse altre proposte emendative sono in uno stato avanzato di istruttoria, con un Pag. 15verosimile parere favorevole, mentre alcune altre restano tuttora accantonate necessitando di un supplemento di valutazione. Fa presente in fine che su tutte le restanti proposte emendative il parere sarà contrario.

  Arturo SCOTTO (PD-IDP) chiede di intervenire per fatto personale.

  Walter RIZZETTO, presidente e relatore per la XI Commissione, nel rilevare che molti colleghi stanno chiedendo di intervenire, pur apprezzando sempre le interlocuzioni, fa presente che si accinge a comunicare il termine per la presentazione dei subemendamenti per convocare, immediatamente dopo, la riunione dell'Ufficio di presidenza delle Commissioni riunite. Concede comunque la parola all'onorevole Scotto per fatto personale.

  Filiberto ZARATTI (AVS) ricorda che l'intervento del rappresentante del Governo riapre il dibattito.

  Arturo SCOTTO (PD-IDP) precisa che quanto affermato dalla Sottosegretaria Siracusano corrisponde al vero. Fa presente quindi di aver omesso di avvertire il collega Sarracino in merito al fatto che la Sottosegretaria gli aveva preannunciato in via informale la presentazione di un emendamento del Governo che, contrariamente a quanto da lei stessa dichiarato in precedenza, si sarebbe rivelato divisivo. Nel ringraziare la Sottosegretaria per la precisazione, ritiene che alla luce dei chiarimenti da lei stessa forniti, in particolare con riguardo agli ulteriori emendamenti del Governo, i lavori delle Commissioni rischiano di svolgersi in modo disordinato e frammentario per un dato oggettivo, A suo avviso appare sbagliato proseguire l'esame, soprattutto in attesa che intervengano gli esiti del richiamo alla Presidenza della Camera con riguardo all'inammissibilità dell'emendamento del Governo.

  Walter RIZZETTO, presidente e relatore per la XI Commissione, pur comprendendo le preoccupazioni del collega, conferma quanto già preannunciato. Pur riconoscendo che le opposizioni sono legittimate a rivolgersi al Presidente della Camera, fa presente che in questo caso non si tratta di un ricorso avverso l'inammissibilità di una proposta emendativa, dal momento che i presidenti delle Commissioni riunite hanno appena dichiarato l'ammissibilità dell'emendamento del Governo. Pertanto, ribadito che l'emendamento del Governo è ammissibile fintanto che non intervenga una pronuncia contraria del Presidente della Camera, intende procedere alla convocazione della riunione dell'Ufficio di presidenza delle Commissioni riunite.

  Simona BONAFÈ (PD-IDP) interviene sull'ordine dei lavori, facendo presente che è stato presentato un ricorso al Presidente della Camera il quale si esprimerà in merito nelle prossime ore. Chiede quindi di sospendere i lavori in attesa della risposta del Presidente Fontana, rammentando in proposito il recente richiamo da parte del Presidente della Repubblica.

  Filiberto ZARATTI (AVS) ribadisce in primo luogo che come previsto dal regolamento della Camera, l'intervento del rappresentante del Governo riapre il dibattito. Pur apprezzando le interlocuzioni informali intervenute con la Sottosegretaria Siracusano, che meritano la giusta rilevanza, fa presente che le opposizioni, per continuare con serenità la discussione, ritengono necessari alcuni chiarimenti. Ricorda che secondo quanto dichiarato dalla Sottosegretaria sarebbero disponibili proposte di riformulazione soltanto su alcune proposte emendative, mentre alcune altre sono ancora oggetto di approfondimento, senza contare che è stata preannunciata la presentazione di ulteriori emendamenti del Governo, seppure non divisivi. Ritenendo quindi scorretto tale comportamento nei confronti sia dell'opposizione sia della maggioranza, chiede che i deputati vengano messi nelle condizioni di lavorare con serenità. Quanto all'emendamento del Governo, pur con tutta la stima verso i presidenti delle Commissioni, ricorda che la Corte dei conti è un organo di rango costituzionale,Pag. 16 la cui autonomia è garantita dalla Costituzione. Quanto al merito, considera eccessiva persino per questa maggioranza la pretesa di spendere decine di miliardi di euro senza alcun controllo.

  Walter RIZZETTO, presidente e relatore per la XI Commissione, avverte che l'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni riunite, è convocato per le ore 17.45.
  Comunica quindi che il termine per la presentazione delle proposte subemendative all'emendamento 1.83 del Governo è fissato alle ore 20 della giornata odierna.

  Valentina BARZOTTI (M5S) sottolinea come l'emendamento presentato dal Governo, violando il principio di separazione dei poteri, sia gravissimo. Ricorda che, da notizie di stampa, è previsto nella giornata di domani un incontro tra esponenti del Governo e magistrati della Corte dei conti e sottolinea la conseguente esigenza di attendere gli esiti di tale incontro prima di esaminare l'emendamento del Governo. Invita dunque le presidenze a sospendere l'esame del provvedimento.

  Walter RIZZETTO, presidente e relatore per la XI Commissione, rinvia il seguito dell'esame al fine di consentire la preannunciata riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni riunite.

  La seduta termina alle 17.35.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 17.45 alle 18.30, dalle 20 alle 20.30, dalle 20.45 alle 20.50, dalle 20.55 alle 21.10 e dalle 21.25 alle 21.30.