CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 23 maggio 2023
114.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
Pag. 107

INDAGINE CONOSCITIVA

  Martedì 23 maggio 2023. – Presidenza del presidente Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI.

  La seduta comincia alle 12.10.

Indagine conoscitiva sugli effetti macroeconomici e di finanza pubblica derivanti dagli incentivi fiscali in materia edilizia.
Audizione di rappresentanti dei Dipartimenti del tesoro, della Ragioneria generale dello Stato e delle finanze del Ministero dell'economia e delle finanze.
(Svolgimento e conclusione).

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso la resocontazione stenografica e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.
  Introduce, quindi, l'audizione.

  Giovanni SPALLETTA, Direttore generale del Dipartimento delle finanze, Biagio MAZZOTTA, Ragioniere generale dello Stato, e Riccardo BARBIERI HERMITTE, Direttore generale del Dipartimento del tesoro, svolgono relazioni sui temi oggetto dell'indagine.

  Intervengono, per formulare quesiti ed osservazioni, i deputati Luigi MARATTIN (A-IV-RE) Silvio LAI (PD-IDP) e Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), cui replicano Giovanni SPALLETTA, Direttore generale del Dipartimento delle finanze, RiccardoPag. 108 BARBIERI HERMITTE, Direttore generale del Dipartimento del tesoro, e Biagio MAZZOTTA, Ragioniere generale dello Stato.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, ringrazia i rappresentanti del Ministero dell'economia e delle finanze per il contributo fornito all'indagine conoscitiva. Dichiara, quindi, conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 13.35.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 23 maggio 2023. — Presidenza del presidente Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Federico Freni.

  La seduta comincia alle 13.45.

Delega al Governo in materia di esercizio del diritto di voto in un comune diverso da quello di residenza, in caso di impedimenti per motivi di studio, lavoro o cura.
C. 115 e abb.-A.
(Parere all'Assemblea).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento e delle proposte emendative ad esso riferite.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), relatrice, osserva preliminarmente che la proposta di legge in esame reca una delega al Governo in materia di esercizio del diritto di voto in un comune diverso da quello di residenza e prevedono che il legislatore delegato definisca le modalità di esercizio del diritto di voto degli elettori che, per motivi di studio, lavoro o cura, si trovano in un comune diverso da quello di residenza e rimoduli la tariffa agevolata applicata dai gestori dei servizi di trasporto a coloro che rientrano nel luogo di residenza per votare. Ciò posto, nel rammentare che la delega in esame si inserisce nel quadro di una disciplina vigente che consente il voto in un comune diverso da quello di residenza solo per alcune particolari categorie di elettori, di cui agli articoli da 48 a 51 del decreto del Presidente della Repubblica n. 361 del 1957, non ha osservazioni da formulare, in considerazione sia dell'ampia portata dei principi e criteri direttivi su cui si fonda la delega stessa, che al momento non appare consentire una puntuale valutazione dell'effettivo impatto dei successivi decreti legislativi sulla predetta disciplina, sia del richiamo contenuto nella delega medesima all'articolo 17, comma 2, della legge 31 dicembre 2009 n. 196, che, in simili circostanze, consente di rinviare la quantificazione degli effetti finanziari che derivano dall'esercizio della delega all'atto di adozione dei singoli decreti legislativi, fermo restando che, qualora da quest'ultimi derivino nuovi o maggiori oneri, i decreti stessi saranno emanati solo successivamente all'entrata in vigore dei provvedimenti legislativi che stanzino le occorrenti risorse finanziarie.
  In merito ai profili di copertura finanziaria, fermo restando che il provvedimento risulta assistito dal meccanismo di salvaguardia previsto dall'articolo 17, comma 2, della legge n. 196 del 2009, di cui si è in precedenza detto per i profili di quantificazione, fa presente che sembrerebbe in ogni caso necessario introdurre nel testo un'apposita clausola di invarianza finanziaria, volta a precisare in via generale che dall'attuazione della delega recata dalla presente legge non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica e che le amministrazioni interessate provvederanno ai relativi adempimenti nell'ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, applicandosi il meccanismo di salvaguardia previsto dalla legge di contabilità e finanza pubblica solo ai casi in cui i decreti legislativi determinino nuovi o maggiori oneri che non trovino compensazione all'interno dei medesimi decreti.Pag. 109
  Ritiene, altresì, opportuno integrare la formulazione dell'articolo 1, comma 2, terzo periodo, al fine di prevedere che sugli schemi di decreto eventualmente ritrasmesso alle Camere dal Governo si pronuncino anche le Commissioni parlamentari competenti per i profili finanziari, oltre che quelle competenti per materia, in linea con quanto indicato al secondo periodo del medesimo comma 2 per l'esame iniziale in Parlamento dei medesimi schemi. Su entrambe le suddette osservazioni, considera comunque necessario acquisire l'avviso del Governo.

  Il sottosegretario Federico FRENI chiede un rinvio del seguito dell'esame del provvedimento perlomeno alla prossima settimana, essendo tuttora in corso le necessarie verifiche tecniche da parte dei competenti uffici del Governo in merito agli eventuali effetti di carattere finanziario derivanti dal provvedimento di delega.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, preso atto dell'esigenza manifestata dal rappresentante del Governo, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione dell'emergenza sanitaria causata dalla diffusione epidemica del virus SARS-CoV-2 e sulle misure adottate per prevenire e affrontare l'emergenza epidemiologica da SARS-CoV-2.
C. 384 e abb.-A.
(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione – Nulla osta – Parere su emendamenti).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento e delle proposte emendative ad esso riferite.

  Andrea MASCARETTI (FDI), relatore, fa presente che il testo unificato delle proposte di legge in esame, composto da sette articoli, dispone l'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione dell'emergenza sanitaria causata dalla diffusione epidemica del virus SARS-CoV-2 e sulle misure adottate per prevenire e affrontare l'emergenza epidemiologica, alla quale sono affidati una pluralità di compiti diretti ad accertare le misure adottate nel territorio nazionale e di valutarne la prontezza e l'efficacia, anche al fine di fronteggiare una possibile e futura nuova pandemia della medesima portata e gravità.
  Osserva che la Commissione, costituita da quindici senatori e da quindici deputati nominati dai Presidenti delle rispettive Camere in proporzione al numero dei componenti dei gruppi parlamentari, assicurando la presenza di almeno un rappresentante per ciascun Gruppo, dovrà concludere i propri lavori entro la fine della XIX legislatura con la presentazione di una relazione sulle attività svolte e sui risultati dell'inchiesta, ferma restando la possibilità di riferire alle Camere stesse ogniqualvolta essa ne ravvisi la necessità.
  Rileva che il testo prevede, in particolare, che la Commissione proceda alle indagini e agli esami con gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell'autorità giudiziaria, fermo restando il divieto di adottare provvedimenti attinenti alla libertà e alla segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione, nonché alla libertà personale, salva la possibilità di disporre l'accompagnamento coattivo.
  Si prevede, altresì, che la Commissione, nelle materie attinenti alle finalità dell'inchiesta, ha la facoltà di acquisire copie di atti e documenti relativi a procedimenti o inchieste in corso presso l'autorità giudiziaria o altri organismi inquirenti, ovvero custoditi, prodotti o comunque acquisiti da organi e uffici delle pubbliche amministrazioni.
  Evidenzia che la Commissione potrà, inoltre, avvalersi dell'opera di agenti, ufficiali di polizia giudiziaria e magistrati collocati fuori ruolo, nonché di tutte le collaborazioni ritenute necessarie di soggetti interni o esterni all'amministrazione dello Stato, fruendo altresì, per l'adempimento delle proprie funzioni, di personale, locali e strumenti operativi messi a disposizione dai Presidenti delle Camere, d'intesa tra loro.Pag. 110
  Tutto ciò premesso, con riferimento ai profili di interesse della Commissione bilancio, fa presente che l'articolo 7, comma 6, quantifica le spese per il funzionamento della Commissione d'inchiesta nel limite massimo di 100.000 euro per l'anno 2023, verosimilmente in considerazione del tempo occorrente per il perfezionamento dell'iter legislativo e la costituzione della medesima Commissione, e di 300.000 euro per ciascuno degli anni successivi, ponendo i predetti oneri, equamente suddivisi, a carico dei bilanci interni del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati.
  Viene peraltro previsto che i Presidenti delle due Camere possano, d'intesa tra loro, autorizzare annualmente un incremento delle spese, in misura non superiore al 20 per cento, a seguito di richiesta formulata dal presidente della Commissione per motivate esigenze connesse allo svolgimento dell'inchiesta.
  Al riguardo, nel rilevare che il provvedimento in esame non è suscettibile di determinare effetti sulla finanza pubblica, dal momento che i relativi oneri incidono esclusivamente sui bilanci interni delle due Camere, propone di esprimere sullo stesso nulla osta.

  Il sottosegretario Federico FRENI concorda con le valutazioni espresse dal relatore.

  Daniela TORTO (M5S), nel riservarsi di svolgere più approfondite considerazioni di merito nel corso del successivo esame in Assemblea del provvedimento, dichiara il voto contrario del gruppo M5S sulla proposta di parere formulata dal relatore, dal momento che sul piano politico l'istituenda Commissione d'inchiesta a suo avviso poggia su presupposti totalmente errati e la sua costituzione appare motivata da ragioni non animate da buona fede.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  Andrea MASCARETTI (FDI), relatore, comunica che l'Assemblea ha trasmesso, in data odierna, il fascicolo n. 1 degli emendamenti. In proposito, ritiene necessario acquisire un chiarimento del Governo sulla proposta emendativa Furfaro 3.161, volta a prevedere l'istituzione di un Osservatorio in collaborazione con l'Istituto superiore di sanità, diretto a verificare l'incidenza dei fatti accertati nel corso dell'indagine sulla diffusione dei contagi, sui tassi di ricovero e di mortalità per COVID-19 nonché sugli eventi avversi e sindromi post-vacciniche denunciate. In particolare, risulta necessaria una conferma circa il fatto che il citato Istituto possa assolvere alla predetta collaborazione nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
  Segnala che le restanti proposte emendative contenute nel fascicolo n. 1 non sembrano invece presentare profili problematici dal punto di vista finanziario.

  Il sottosegretario Federico FRENI esprime un avviso contrario sull'emendamento Furfaro 3.161, in quanto la proposta appare suscettibile di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura, mentre non rileva criticità rispetto alle altre proposte emendative contenute nel fascicolo n. 1.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP) chiede delucidazioni in merito alle ragioni che hanno indotto il rappresentante del Governo ad esprimere parere contrario sull'emendamento Furfaro 3.161, dal momento che le disposizioni in esso contenute, aventi ad oggetto in sostanza una mera collaborazione tra enti, risultano di tenore analogo a molte altre misure rispetto a cui, nel corso della presente legislatura, il Governo ha costantemente fornito rassicurazioni in ordine alla possibilità di darvi corso nell'ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente.

  Il sottosegretario Federico FRENI evidenzia che nel caso di specie, alla luce degli elementi istruttori forniti in proposito dallo stesso Istituto superiore di sanità al richiedentePag. 111 Ministero della salute, è emersa la necessità di procedere al reclutamento di tre unità aggiuntive di personale presso il medesimo Istituto, con conseguente necessario reperimento delle occorrenti risorse finanziarie, pena l'impossibilità di assolvere alle prescritte attività di collaborazione.

  Andrea MASCARETTI (FDI), relatore, preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo, propone di esprimere parere contrario sull'emendamento Furfaro 3.161 e nulla osta sulle restanti proposte emendative contenute nel fascicolo n. 1 trasmesso dall'Assemblea.

  Il sottosegretario Federico FRENI concorda con la proposta di parere del relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Disposizioni concernenti la definizione di un programma diagnostico per l'individuazione del diabete di tipo 1 e della celiachia nella popolazione pediatrica.
C. 622-A.
(Parere all'Assemblea).
(Parere su emendamenti).

  La Commissione inizia l'esame delle proposte emendative riferite al provvedimento.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, in sostituzione del relatore, avverte che l'Assemblea, in data odierna, ha trasmesso il fascicolo n. 1 degli emendamenti riferiti alla proposta di legge C. 622-A, segnalando in particolare l'opportunità di acquisire l'avviso del Governo in merito agli effetti finanziari dell'articolo aggiuntivo Bonetti 1.01 e dell'emendamento Bonetti 3.100.
  In particolare, evidenzia che l'articolo aggiuntivo Bonetti 1.01 reca una modifica dell'articolo 4, comma 1, della legge n. 123 del 2005, recante «Norme per la protezione dei soggetti malati di celiachia», volta a prevedere che la determinazione dei limiti massimi di spesa per l'erogazione gratuita di prodotti dietoterapeutici senza glutine in favore dei soggetti affetti da celiachia, affidata ad un apposito decreto del Ministro della salute, sia effettuata «senza distinzioni legate al genere». Al riguardo, considera necessaria una conferma da parte del Governo in merito all'effettiva possibilità di dare corso alla proposta emendativa senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, avvalendosi delle risorse all'uopo destinate a legislazione vigente nell'ambito del finanziamento del Servizio sanitario nazionale, posto che gli attuali limiti massimi di spesa risultano differenziati, tra l'altro, in base al sesso del soggetto affetto da celiachia.
  Sottolinea, quindi, che l'emendamento Bonetti 3.100 è volto a includere, tra i beni soggetti all'aliquota IVA agevolata del 4 per cento, i prodotti alimentari destinati ai soggetti affetti da celiachia, provvedendo ai relativi oneri, quantificati in 50 milioni di euro a decorrere dal 2023, mediante corrispondente riduzione del Fondo per interventi strutturali di politica economica, di cui all'articolo 10, comma 5, del decreto-legge n. 282 del 2004. Al riguardo, reputa necessario acquisire dal Governo un chiarimento in ordine alla congruità della quantificazione degli oneri e della relativa copertura finanziaria, anche in considerazione della natura permanente del minor gettito previsto.
  Avverte, infine, che le restanti proposte emendative trasmesse non sembrano presentare profili problematici dal punto di vista finanziario.

  Il sottosegretario Federico FRENI esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Bonetti 1.01, dal momento che, in assenza di apposita relazione tecnica, sulla base degli elementi attualmente a disposizione del Ministero dell'economia e delle finanze non può escludersi che dalla sua attuazione derivi la necessità di prevedere stanziamenti aggiuntivi di bilancio, con conseguenti nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di quantificazione e copertura. Per le medesime ragioni testé esposte, esprime inoltre parere contrario sull'emendamento Bonetti 3.100, evidenziando altresì che la copertura finanziaria Pag. 112dallo stesso imputata a carico del Fondo per interventi strutturali di politica economica non risulta idonea, posto che le risorse al momento iscritte sul Fondo medesimo sono preordinate all'adozione di altri interventi ritenuti prioritari dal Governo.
  Esprime, infine, nulla osta sulle restanti proposte emendative contenute nel fascicolo n. 1 trasmesso dall'Assemblea.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, in sostituzione del relatore, preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo, propone di esprimere parere contrario sulle proposte emendative Bonetti 1.01 e 3.100 e nulla osta sulle restanti proposte emendative trasmesse.

  Il sottosegretario Federico FRENI concorda con la proposta di parere.

  La Commissione approva la proposta di parere.

  La seduta termina alle 13.55.