CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 18 maggio 2023
112.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
Pag. 30

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 18 maggio 2023. — Presidenza del presidente Alberto Luigi GUSMEROLI.

  La seduta comincia alle 12.10.

Disposizioni per l'esercizio del diritto di voto in un comune diverso da quello di residenza, in caso di impedimenti per motivi di studio, lavoro o cura.
C. 115 Madia e abb.
(Parere alla I Commissione).
(Esame e conclusione – Nulla osta).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente e relatore, espone in sintesi i contenuti del provvedimento in esame recante disposizioni per l'esercizio del diritto di voto in un comune diverso da quello di residenza, in caso di impedimenti per motivi di studio, lavoro o cura.
  Segnala che il testo, all'esito della fase emendativa, è composto di un unico articolo che conferisce una delega al Governo. Di seguito ne illustrerò brevemente i contenuti e osserva che i profili di competenza della X Commissione sono assai labili.
  Fa quindi presente che l'articolo 1 dunque, come emendato, conferisce una delega al Governo in materia di esercizio del diritto di voto in un comune diverso da quello di residenza, in caso di impedimenti per motivi di studio, lavoro o cura. Il comma 1 dispone che il Governo è delegato ad adottare, entro diciotto mesi dalla data di entrata in vigore della legge, uno o più decreti legislativi volti a disciplinare, nel rispetto dei principi di uguaglianza, personalità, libertà, segretezza e sicurezza del voto: a) le modalità atte a garantire l'esercizio del diritto di voto degli elettori che per motivi di studio, lavoro o cura si trovano in un comune diverso da quello di residenza in occasione dello svolgimento di consultazioni elettorali o referendarie; b) una rimodulazione della tariffa agevolata applicata dagli enti e dalle società che gestiscono i servizi di trasporto in favore degli elettori residenti in Italia e all'estero che devono recarsi a votare nei rispettivi comuni di iscrizione elettorale.
  Evidenzia che il comma 2 reca disposizioni circa le modalità di adozione dei decreti legislativi di cui al comma 1, per i quali sono previsti il parere della Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, il parere del Consiglio di Stato e quello delle Pag. 31Commissioni parlamentari competenti per materia e per i profili finanziari, che si pronunciano nel termine di sessanta giorni dalla data di trasmissione, decorso il quale i decreti legislativi possono essere comunque adottati. Il Governo, qualora non intenda conformarsi ai pareri parlamentari, trasmette nuovamente i testi alle Camere con le sue osservazioni e con eventuali modificazioni, corredate dei necessari elementi integrativi di informazione e motivazione, per l'espressione dei pareri definitivi delle Commissioni competenti per materia che si esprimono entro il termine di dieci giorni dalla data della nuova trasmissione. Decorso tale termine, i decreti possono comunque essere adottati.
  Segnala poi che il comma 3 prevede che entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore di ciascuno dei decreti legislativi di cui al comma 1, il Governo può adottare, nel rispetto dei principi e criteri direttivi e della procedura di cui al medesimo articolo 1, uno o più decreti legislativi recanti disposizioni integrative e correttive.
  Rilevato, infine che i profili di competenza della X Commissione sul provvedimento all'esame risultano assai sfumati, propone dunque di esprimere su di esso nulla osta (vedi allegato).
  Dà quindi conto delle sostituzioni e chiede se vi sono richieste di intervento in dichiarazione di voto.

  Emma PAVANELLI (M5S), intervenendo in dichiarazione di voto, esprime valutazioni critiche sul provvedimento all'esame sia per quanto riguarda il merito che per il metodo seguito. Fa infatti presente che nonostante la tematica del riconoscimento del diritto di voto in un comune diverso da quello di residenza, in caso di impedimenti per motivi di studio, lavoro o cura sia sentita da tutti i gruppi, e non solo nel corso della presente legislatura, la maggioranza ha inteso stravolgere il testo originale della proposta di legge in titolo, e abbinate, approvando, in sede referente, proposte emendative che ne svuotano il contenuto e che conferiscono al Governo praticamente una delega in bianco.
  Per questi motivi annuncia il voto contrario del suo gruppo alla proposta di nulla osta formulata dal presidente e relatore.

  Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD-IDP), intervenendo in dichiarazione di voto, osserva che non è la prima volta che una proposta di legge iscritta all'esame in quota opposizione viene completamente stravolta dagli emendamenti della maggioranza. Evidenzia e stigmatizza, inoltre, che in questo caso viene conferita una delega praticamente in bianco al Governo osservando, peraltro, che il suo gruppo si trova nella situazione di dover esprimere un voto contrario su una proposta di legge da loro presentata e in quota opposizione.
  Per tali motivi annuncia il voto contrario del suo gruppo alla proposta di nulla osta formulata dal presidente e relatore.

  Fabrizio BENZONI (A-IV-RE), intervenendo in dichiarazione di voto, pur riservando al suo gruppo ogni ulteriore valutazione nel merito del provvedimento nella competente Commissione in sede referente, annuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di nulla osta formulata dal presidente e relatore.

  Luca TOCCALINI (LEGA), intervenendo in dichiarazione di voto, osserva che quella dell'esercizio del diritto di voto in un comune diverso da quello di residenza, in caso di impedimenti per motivi di studio, lavoro o cura è una tematica meritevole ma delicata che crede debba essere affrontata con criterio visti i connessi aspetti tecnici e di forma di non semplice attuazione. Ritiene quindi corretto che sulla materia sia conferita apposita delega al Governo. Auspicando che possa essere trovata una soluzione equilibrata, annuncia quindi il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di nulla osta formulata dal presidente e relatore.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di nulla osta formulata dal presidente e relatore (vedi allegato).

  La seduta termina alle 12.20.